24 settembre 2021

Chiacchierata tra un "noVax" e...

Ho avuto il piacere, oltre che il privilegio, di assistere ad uno scambio di opinioni (civile) tra un informatico, cosiddetto, "No Vax" ed un commerciale, cosiddetto, "Pro Vax", prima di arrivare alla parte interessante, che sono state davvero poche battute, partirei con il considerare quali sono le mie sensazioni riguardanti i pro vax più accaniti. Sicuramente c'è una fetta di popolazione che è fermamente convinta che la vaccinazione, questa vaccinazione anti-covid, sia effettivamente l'unica via per tornare alla "normalità", mentre c'è una parte sostanziosa che ha la sensazione di averlo preso in quel posto ed ora cerca di far vaccinare tutti per avere meno la sensazione di bruciatura tra le natiche. Francamente, e personalmente, ritengo che la normalità a cui tendono costoro fosse un rigurgito post-sbornia di una qualche divinità semitica incazzata con il popolo europeo che continua a non volersi piegare al suo volere restando, invece, devoti agli antichi Déi. Infatti quell'accozzaglia di promiscuità, pedofilia, uso di droghe e meticciato è quanto di più lontano dallo spirito indoeuropeo di cui l'Europa è pregna dalle sue radici più profonde alle fronde più alte ed elevate. Per cui auspicare un ritorno a quella "normalità" è anormale. Certo è che l'alternativa è una dittatura economico-finanziaria di un'élite di uomini incapaci di costruire qualcosa (concretamente), per cui ha bisogno di esercitare il potere per mezzo del ricatto economico/sociale, dell'indebolimento fisico/spirituale e dell'imbastardimento etico/razziale.
Diverse volte ho affrontato il tema del complottismo di cui mi vantavo essere un devoto suddito e raffinato intenditore, non ho dimenticato le risa di scherno non appena ruotavo la testa, eppure la distopia che ho sempre descritto, non è più il delirio di un pazzo la cui mente è stata devastata da pessime fiction degli anni '90 o dall'aver intrapreso la via della vite prima ancora d'aver imparato ad andare in bicicletta, bensì una realtà che potete leggere quotidianamente sui giornali, ascoltare con cadenza oraria in televisione oppure, se non si è ormai totalmente dipendenti dai mass media, vedere con i vostri occhi semplicemente camminando per strada. Vi avevo ben messo in guardia (o se preferite... "ve lo a avevo detto!") che una volta ridotto al silenzio pochi veri "fascisti" sarebbe toccata ad una nuova categoria finire nel mirino dell'annientamento voluto dall'élite e la nuova categoria, questa volta è chi non crede nell'efficacia o non ritenga sicuro il "vaccino" come viene definito dalla massa di giornalai e politicanti o "siero sperimentale" come invece viene definito da medici, virologi e microbiologi. Certo anche sul fronte pro-vax ci sono medici e scienziati che affermano (in buona o malafede) che questo sia un vaccino assolutamente sicuro ed è proprio questo il concetto di scienza... dalle elementari ci insegnano che la matematica è una scienza esatta; e questa convinzione noi ce la portiamo fino alle superiori quando scopriamo le funzioni e la loro risoluzione. Infatti data una funzione, in base al metodo  adottato per calcolarne il valore si possono ottenere diversi risultati ed è proprio questa indeterminazione che rende, anche la matematica, imperfetta come tutte le scienze e soggetta ad opinione. Per questo dato il vaccino A(straZeneca), J(ohnson&Johnson), M(oderna) o P(fizer) (stranamente tutte e 4 le cause farmaceutiche sono arrivate allo stesso tipo di risultato (il messaggero RNA) quasi contemporaneamente (manco ci stessero lavorando dal 2005), cioè possibile che a nessuno tranne quei 4 poveracci sovietici con lo Sputnik V (gli avanzava il nome brevettato del razzo che avrebbe portato i Russi sulla Luna se non ci fossero "arrivati" prima gli americani) abbia intrapreso una strada diversa? Secondo l'UE, infatti e guarda caso, lo Sputnik è l'unico "vaccino" a non aver eseguito la sperimentazione... come se gli altri fossero stati testati a fondo... non a caso infatti sono definiti sieri sperimentali proprio perché intanto non sono "vaccini", ovvero, non contengono il virus indebolito, ferito o cadavere, contengono invece una proteina, la famosa proteina Spike. Da quello che ho letto la proteina Spike è particolarmente "ghiotta" di tessuti cardiaci. Altra coincidenza infatti che, anche tra persone sane, sportive, ecc., quindi non solo buzziconi carnivori  e avvinazzati (tipo il babbo natale della coca-cola) si verificano importanti episodi cardiaci, quali pericarditi e infarti. Sono la regola? Certo che no! Non è che chiunque si vaccini ha automaticamente un infarto, ma fa comunque riflettere il fatto che per combattere un "raffreddore" ci si debba distruggere il cuore... in quanto tenete conto che il Virus sfrutta la proteina Spike per infettare le cellule. "Una tra le proteine bersaglio del virus più interessanti a questo scopo è la proteina Spike (S). [...] La proteina S si suddivide in due parti:

S1, che contiene una regione che serve a legarsi alla cellula bersaglio aderendo al recettore ACE2;
S2, che in una seconda fase consente l’ingresso del virus nella cellula." (fonte Università Vita-Salute San Raffaele https://www.unisr.it/news/2020/6/la-biologia-strutturale-per-sars-cov-2-la-proteina-spike) il vaccino di fatto è un "vettore" di tale proteina "L’obiettivo dei vaccini studiati per combattere il virus SARS-CoV-2 è quello di bloccare la proteina Spike e impedire l’infezione delle cellule.

Il vaccino Pfizer contiene al suo interno molecole di RNA messaggero (mRNA) con le informazioni genetiche fondamentali alla cellula per costruire copie della proteina Spike (non viene iniettato il virus vero e proprio). [...] Una volta iniettato il vaccino, l’mRNA viene assorbito nel citoplasma delle cellule (riuscendo questa volta ad entrare) e avvia la sintesi delle proteine Spike. La loro presenza stimola così la produzione, da parte del sistema immunitario, di anticorpi specifici capaci di riconoscere il virus." (fonte Humanitas medical-care https://www.humanitas-care.it/news/vaccino-covid-pfizer-biontech-cose-come-funziona-e-perche-e-sicuro/) come anticipato non è automatico l'insorgere di problematiche cardiache (anche se non tutti gli attacchi di cuore, per quanto potenzialmente fatali, sono di tale intensità da essere davvero un pericolo per l'interessato che a volte nemmeno si accorge di aver subito un infarto), probabilmente nei soggetti in cui si verificano questo tipo di problemi o hanno un latente problema (di cui appunto non si sono mai accorti in quanto di entità non importante) oppure il vaccino, inoculato per iniezione intermuscolare, ha raggiungo direttamente le pareti cardiache di cui la proteina "S" è particolarmente ghiotta. Strano che non abbiano accusato i novax di veicolare la proteina "SS", anche se il "movimento novax" (quello anti-greenpass), che raccoglie consensi, sta iniziando ad essere demonizzato con il solito spauracchio del negazionismo e del nazi-fascismo, infatti diversi politici hanno già cominciato ad attribuire l'associazione spontanea di cittadini ad una manovra della destra radicale irriducibile. Cittadini che hanno capito di essere stati, o di venir, ricattati, correndo comunque incontro ad una prossima chiusura (lockdown per gli anglofoni giornalai televisivi) autunnale con già pronto il capro espiatorio "novax".
Ci tengo solo far notare una cosa, che forse ho già fatto presente in passato, il governo ci vuole tutti vaccinati per combattere la diffusione del virus... mmm... ma l'immunità di gregge non si raggiunge solo tramite vaccino, ma anche, anzi soprattutto, con i superstiti, ovvero chi si è beccato il virus è quasi morto, ma poi è guarito o grazie agli asintomatici che si sono beccati il virus e non hanno starnutito una volta. Va riconosciuto che se ti prende male finisci con un tubo in gola a respirare male per cui, se c'è, meglio il vaccino. Va anche detto però che per evitare l'ospedalizzazione, ci sono delle cure che, iniziate tempestivamente, fanno evitare tutto ciò. Cure che il ministro "io Speranza che me la cavo" (visto il suo livello d'istruzione dal punto di vista medico/scientifico) ha semplicemente ignorato ed ignora tuttora.
Quello che mi dà da pensare è il fatto che si punta tutto sul discorso del green-pass (per mezzo vaccino) deve essere obbligatorio per tutti, anche se hai già fatto il covid. Infatti, da quanto mi è parso di capire, anche se dall'esame seriologico dovesse emergere la presenza di anticorpi specifici... una dose in amicizia te la fanno comunque. Tornando a bomba i vaccinati temono (o gli inducono a temere) i non vaccinati. Tutto bene, tutto bello, ma... allora sto vaccino a cosa serve? Se da vaccinato hai paura di contrarre il virus, mi vien bene da pensare che non serva a un cazzo. Allora spunta fuori la variante... i vaccinati corrono il rischio di contrarre le varianti che non sono coperte dal vaccino... che potrei contrarre anch'io sia da vaccinato che non... allora, a maggior ragione, non serve a un cazzo. Il ragionamento non fa una grinza se il vaccino non protegge dalle varianti, indipendentemente che siano o meno state create dai vaccinati (per cui chi è causa del suo mal pianga sé stesso), vaccinare per forza tutti non serve a nulla se non per:
a. vendere il vaccino;
b. imporre una dittatura sanitaria basata sull'obbligo vaccinale che, quando perderà d'efficacia (quando la gente si romperà i coglioni di star male due volte l'anno) diventerà qualcos'altro... al momento il più quotato è il pass ecologico per cui se mangi troppa carne emetti troppa CO2 per cui sarai messo in quarantena (almeno la tua CO2 te la respiri te).
c. rispettare il calendario del Grande reset esposto alle élite, al World Economic Forum, da Klaus Schwab disponibile a noi plebaglia nello scritto "La quarta rivoluzione industriale" con prefazione di "John El-kan" che oltre ad essere Presidente ed Amministratore delegato di EXOR N.V., presidente di Stellantis N.V. (Ex gruppo FCA, ex gruppo Fiat), Giovanni Agnelli B.V.Ferrari N.V.Fondazione Giovanni Agnelli e anche presidente del GEDI Gruppo Editoriale S.p.a.* quindi un'altra combinazione per cui se parli bene del Grande reset è un progetto globale molto interessante, mentre se ne parli male (il grande reset) è becero "comblottismo" ignorante.
Questo è il piano vaccinale, oltre al fatto che c'è un punto d. ovvero che hanno sottoscritto un contratto capestro con "bigpharma" per i prossimi 5 anni, rinnovabili unilateralmente per altri 5, quindi per non "inocularseli" loro... a qualcuno li dovranno pur "inoculare" le 60 milioni di dosi per10 anni che anche se sei il "Vile Affarista" sono difficili da digerire.
Arriviamo quindi alla splendida conversazione... il tutto nasce dal solito "battibecco", tra provax e novax, come accennato all'inizio, 
- "bisogna vaccinarsi perché è sicuro..."
- "sicuro se non muori per una cosa muori per l'altra..."
- "i test sono stati fatti!"
- "ma veramente sono passati con la procedura d'emergenza europea perché non esisteva una cura efficace... cura che "io Speranza che me la cavo" non ha mai voluto riconoscere..."
- "da informatico dovresti sapere che i test vanno fatti prima di rilasciare!"
- "certo a meno che non ci sia un buco o un crash in produzione ed il cliente accetta un rilascio con i test minimi ed i problemi o difetti si vedranno e risolveranno poi..."

Ecco il covid è stato, ed è tuttora, praticamente un programma, infatti il grande reset è un programma (sociale) un po' più evoluto. Ma i sintomi della gestione dello sviluppo di un programma, dalla sua nascita al suo rilascio, ci sono tutti...

1. ci sono grandi speranze per il progetto, quindi va tutto bene (abbraccia un cinese, il vero virus è il razzismo, ecc.);
2. emergono le prime difficoltà infrastrutturali (vengono bloccate le merci dalla Cina, mancano le mascherine, ecc);
3. mancano i dati per lo sviluppo forniti dal cliente (non viene permesso di fare le autopsie);
4. qualunque problema riscontrato è un problema di sviluppo (tampone post-mortem positivo? sei morto di covid anche se eri malato terminale di tumore al cervello);
5. avviene il primo rilascio in produzione programmato (attivate le contromisure per evitare la diffusione... un po' forzata come analogia, ma... niente equivale ad un rilascio in produzione);
6. escono i primi bug (ovvero nonostante il lockdown e le altre misure restrittive, a cui la maggior parte degli italiani si sono inaspettatamente rigorosamente attenuti, i contagi non si fermano né rallentano);
7. viene messo in piedi il servizio di gestione e risoluzione dei bug in produzione (si lavora incessantemente all'analisi del virus e della sua diffusione per trovare causa e possibile soluzione);
8. si trova un modo per aggirare il problema dei crash in produzione (cure che costano poco e permettono la guarigione del paziente);
9. il cliente ha pagato e vuole la soluzione quanto prima (si trova un "vaccino" sperimentale che non ha concluso la fase di test);
10. viene rilasciata la soluzione al problema, anche se questa non ha eseguito tutti i test necessari per escludere possibili regressioni (viene immesso il vaccino sul mercato senza valutare i rischi derivanti dalla mancanza di sperimentazione a lungo termine e con pochi dati sull'efficacia a breve termine);
11. il cliente non si assume la responsabilità del rilascio, ma la pretende su tutte le inerfaccia (il vaccino viene rilasciato ed inoculato a tutti, ma la responsabilità ricade sul vaccinato).


*
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