30 settembre 2020

I lavori che i pellet non vogliono fare

Mi sono giunte diverse testimonianze riguardo ad un fenomeno che si sta verificando in questo anno pazzesco... che di pazzesco ha solo il fatto che è bastato quel mezzo "inverno" 2019/20 per far diffondere una pandemia globale.
Il fatto che sia diffusa in tempo zero in tutto il mondo e che molti Stati mondiali stiano raggiungendo con un anno di ritardo il famigerato picco di contagi dipende esclusivamente da quanto gli stati stessi siano stati pronti o meno a chiudere le proprie frontiere. In Italia (manco a dirlo, come denunciato più volte) tra le iniziative "abbraccia un cinese", "viva l'involtino primavera", "Il vero virus è il razzismo" e "Italia terra di conquista!" qualunque appestato si è presentato alla frontiera senza che gli fosse stata minimamente misurata almeno la febbre... mentre io per poter entrare al lavoro (sì non sono un "Respiriano" che campa d'aria), devo passare il controllo temperatura (sperando di non essere accaldato se no è un casino), superare il corso "prevenzione contagio" (che mi insegna a lavarmi le mani dopo aver pisciato ed in cui è stata posta la domanda trabocchetto*, dove cadere nel tranello è la risposta corretta), certificare (almeno nei primi giorni del contagio) di non essere stato nei 15gg precedenti nelle zone rosse di Codogno o comunque Lombardia e Veneto in generale) e dimostrare che le ultime 5 generazioni dei miei antenati non provengano da Veneto o Lombardia... ma cazzo sono stati i miei antenati ad aver dato il nome a Veneto e Lombardia prima si chiamano solo "Nord" e "Nord-Est".
Sempre nell'azienda di cui non farò il nome, dove c'è grandissima attenzione al politically correct, ha una struttura architettonica tale per cui è tutto diviso in palazzine su più piani, sostanzialmente scale... scale a profusione... scale a perdita d'occhio... scale a catinelle... chilometri e chilometri di scale "pure u pilu è fatto a scale" ed in cui c'è totale assenza di ascensori cosicché un disabile debba farsi portare a spalle (in barba alle regole sugli infortuni sul lavoro) per accedere alla propria postazione.
Ovviamente non è un lavoro che fanno i pellet quello di portare a spalle i "disable" per loro sono esseri deboli che devono essere abbattuti per fornire più cibo ai membri produttivi della tribù.
Un mio lettore mi ha recente riportato la sua esperienza di ricerca di un posto di lavoro durante la pandemia. Sperando nel reddito di cittadinanza e relativo centro per l'impiego... ha compreso in brevissimo tempo che sarebbe stato meglio darsi una mossa. Quindi si è rivolto, tra le altre cose, alle agenzie interinali che, in tempo 0, gli hanno procurato pochissimi colloqui a cui, ovviamente, indirizzavano 200 persone per un unico posto di lavoro.
Così si è presentato, insieme a 200 italiani, al colloquio per un posto da "lavacessi", sicuramente si è trattato di un caso isolato e negli "altri" turni di colloquio collettivo si sono presentati 600.000 pellet che sono rimasti esclusi dalla sanatoria per la raccolta agricola. 
Infatti, qualche tempo dopo, è stato convocato ad un altro colloquio dove, insieme a 600 italiani, cercavano 100 persone per pulire, a fine turno (dopo che i pellet avevano finito di lavorare) le vasche del reparto verniciatura. Ovviamente si trattava di posti di lavoro con turno notturno fisso. Anche in questo caso i nuovi "italiani" non erano inclusi nei turni di colloquio. Se nel primo caso potesse trattarsi di una mera coincidenza, nel secondo possiamo iniziare a delineare un indizio. Date le origini del mio affezionatissimo lettore abbiamo delineato diverse ipotesi. La prima è che la Boldrini viva fuori dalla realtà e la storia delle "risorse" che ci pagheranno la pensione è una stronzata (questa ipotesi non esclude assolutamente quelle a seguire). La seconda è che i pellet guadagnino troppo bene con gli "arrotondamenti" (la vendita abusiva di prodotti leciti o illeciti). La terza è che i pellet fanno il lavoro che gli italiani non vogliono fare, i "terroni" sono chiamati a fare i lavori che i pellet non vogliono fare.
Chiaramente sono tutte e 3 opzioni valide, ma parlando un po' con tutti gli italiani diciamo che noi non avvertiamo questi privilegi per cui ci dovremmo inginocchiare a chiedere scusa, evidentemente la Boldrini e la sua cricca di comunisti, mangiapane a tradimento, hanno avvertito la necessità in quanto sono gli unici "bianchi" ad essere pagati per non fare un cazzo... in quanto non considero un lavoro distruggere con premeditazione il Paese e svenderlo al peggior offerente.
Naturalmente questa tendenza, a non vedere pellet ai colloqui di lavoro per posti di merda, non è una novità io stesso avevo notato questa curiosità. Infatti quando sento (tuttora) dire che i pellet fanno lavori che gli italiani non voglio più fare non riesco a pensare a quali possano essere. In quanto ogni lavoro ha la sua dignità e, se mi permette di vivere dignitosamente, non c'è alcuna vergogna nel fare lavori che la borghesia definisce "umili" per la sola ragione che sono lavori di fatica e non di "concetto", ma verrebbe da dir loro di mangiarsi ciò che loro hanno prodotto durante la loro giornata produttiva. Spostare soldi da un paradiso fiscale all'altro, tramite transazioni virtuali, è sicuramente un lavoro di concetto, provino a nutrirsi con quello che hanno prodotto (ovvero interessi virtuali rimasti appiccicati alle mani dell'operatone), ma se non ci fosse il contadino che si "spacca la schiena" nei campi i soldi li potrebbero usare per accendere il camino (fossero almeno capaci di accendere un fuoco). Mentre vedo sempre più pellet raggiungere, dopo adeguato ammaestramento, posizioni di privilegio... mi dite che essere pagati per passare un foglio di carta da una scrivania all'altra è un lavoro che gli italiani non vogliono più fare? Se è davvero così è perché gli italiani hanno voglia di lavorare anziché spostare inutilmente carta da un posto all'altro.


* "come si combatte la malattia?

- Mantenendo il distanziamento sociale di almeno un metro, lavandosi spesso le mani con una soluzione a base alcolica ed indossando la mascherina;
- infischiandosene di tutte le regole perché la nostra è una stirpe superiore non soggetta alle malattie terzomondiste;
- con la solidarietà perché tutti insieme si supera ogni difficoltà, mentre il razzismo è il vero virus da sconfiggere."

Purtroppo sono tutte vere (o verosimili non mi ricordo come recitava quella sull'infischiarsene delle regole, ma c'era davvero).

28 settembre 2020

La F1 de "la vita dei negri non conta un cazzo"

Anche lo avessi intitolato "la F1 che non t'aspetti" evitando così una denuncia per razzismo, la sostanza non cambia... Lewis Hamilton non sa leggere!
Lo ha abbondantemente dimostrato nelle ultime 3 gare (quella di Monza, del Mugello e quella di ieri in URSS), ma andiamo per ordine.
La FIA (Federazione Internazionale dell'Automobile), come la maggior parte degli sport, si è piegata, anzi inginocchiata, alle puerili proteste dei negracci americani che lamentano discriminazione rispetto ai "bianchi" privilegiati. Privilegi che i bianchi (se non i radical chic dei centri sociali e di cui solo loro godono) non percepiscono anzi, spesso percepiscono, almeno in Europa, una contro discriminazione tale per cui i pellet godono di privilegi (ricorrendo anche all'accusa di razzismo se la bella ragazza bianca non accetta di essere stuprata da un branco di scimmie appestate) che ai cittadini autoctoni e regolari non sono riservati.
Per genuflettersi meglio alle proteste dei BLDM di cui, come scritto in articoli precedenti, anche la suddetta scimmia privilegiata di casa Mercedes s'è fatta portavoce, la FIA ha deciso che all'inizio di ogni gran premio i piloti nell'ascoltare l'inno nazionale, del paese del circuito ospitante, sono obbligati ad indossare la maglietta dei BLDM e, se non si sentono in colpa nel non farlo, a inginocchiarsi. Nei miei scritti avevo fatto notare che Leclerc e pochissimi altri non hanno ceduto al ricatto morale, mentre la maggior parte dei piloti si inginocchia puntualmente ad ogni GP (Gran Premio) con indosso la maglietta discriminante citata pocanzi.
La Ferrari, per non correre rischi rispetto alle lagnanze del pellet nato su suolo britannico, è andata oltre alla semplice genuflessione. Infatti, per non correre rischi di essere accusata di razzismo, ha pensato bene di intervenire sulla meccanica del veicolo. Da un lato il mondo dell'ingegneria automobilistica ringrazia il genio italico per aver scoperto che la laccatura della vernice delle auto da corsa (lo strato che si mette sulla vernice per renderla lucida) pesa quasi mezzo chilo che poteva invece essere risparmiato lasciando la vernice opaca, così l'auto di Maranello si presenta alla stampa con un bel colore rosso scuro (qualcuno potrebbe dire amaranto) anziché il consueto rosso brillante. Gli scaramantici potrebbero puntare il dito contro questa scelta dal momento che quest'anno il cavallino rampante sembra azzoppato, ma la verità è che mentre si scervellavano nel vano tentativo di trovare grammi da togliere sulla vettura non si sono accorti che il reparto ingegneria dei motori ha, di fatto, progettato e montato il motore del "126 Bis" auto prodotta in Polonia (il Molise d'Europa), mentre per la componente elettrica, ovvero il motore elettrico della power unit ibrida delle monoposto di F1, si sono affidati al motore del "Folletto"... sì mi riferisco proprio alla ditta di aspirapolvere di cui Matteo Binotto, credo, fosse rappresentante porta a porta.
In questo modo si sono assicurati che la Ferrari non fosse in grado di competere nemmeno con le tartarughe che, con il calendario covid di quest'anno, quasi ogni domenica le superano mostrandogli tanto di corna dal "finestrino".
Ad essere stata accusata di razzismo e discriminazione, come accennato prima, è stata la stessa federazione che ha colto subito la palla la balzo per applicare il regolamento anche al pellet ospitato in Inghilterra.
Nelle ultime due gare infatti, succitate, i commissari di gara hanno deciso di applicare, anche per Hamilton, il regolamento di F1 anziché il regolamento di "F1 - nigga edition" (composto dalla sola copertina ed un numero variabile di pagine nere per non offendere il privilegiato della F1).
Le ultime due gare sono la prova inconfutabile di quanto sostenuto da me in passato... ovvero se avessero applicato il regolamento anche per il negraccio anziché 6 mondiali con 90 vittorie all'attivo... avrebbe primeggiato forse in una per culo, in quanto, come dimostrato proprio a Monza con la vittoria di Gasly, seguito da Sainz e Stroll) una gara per culo la può vincere chiunque.
A Monza, sotto regime di safety car, ignora il segnale di pit lane chiusa e si ferma a fare il pit Stop, penalizzato di 10 secondi, si presenta dai commissari di gara tutto incazzato dicendo "Perché mi avete inflitto 10 secondi di penalità? Non c'era niente ad indicare che la pit lane fosse chiusa"... gli è stato risposto "tranne la bandiera bianca con la x in mezzo che indica proprio pit lane chiusa!"... "ah ok" ed è tornato al suo posto. Ieri in Russia ha per ben 2 volte fatto le prove di partenza* all'uscita della pit lane... anziché nella zona (molto trafficata) che è designata a tale scopo subendo 2 penalità da 5 secondi ciascuna. Penalità che, da regolamento, viene scontata al primo pit stop o sommata al tempo finale quando il pilota ha già effettuato i pit stop obbligatori e non effettua altre soste ai box... Ed anche in questa occasione ha dimostrato nessuna conoscenza del regolamento protestando (via radio) con il team che lo ha obbligato a scontare la penalità ai box.
Evidentemente o non sa leggere (che essendo negro è assolutamente possibile) o ritiene di essere talmente superiore al regolamento di F1 (probabilmente scritto dai bianchi per impedire ai negri di vincere 6 titoli mondiali) da non dovercisi attenere.
Resta il fatto che quando la FIA non lo discrimina... lui non vince un cazzo.

*Prima del giro di ricognizione e prima ancora di portare le vetture sul rettilineo di partenza, i piloti hanno facoltà di eseguire delle prove di partenza, ovvero simulare la partenza del GP prendendo confidenza con asfalto e frezione per evitare slittamenti, pattinamenti o imballamenti del motore che potrebero comprometterne la gara. l'aria preposta a tale scopo, se ben ricordo (e se è uguale per tutti i circuiti, dovrebbe essere dentro la pit lane poco prima della linea in cui viene tolto il limitatore dei box... di certo non è al fondo della pit lane dove le vetture sono già lanciate per uscire in pista e dove trovarsi davanti una scimmia che va le prove di partenza potrebbe provocare incidenti mortali.

23 settembre 2020

Pronti... ai posti... via... le mani dai portafogli.

Più prevedibile del furto di uno scudetto a campionato da parte della Juve, c'è solo il fatto che il PD, essendo servo delle Banche, vuole a tutti i costi che l'Italia non sopravviva. Per raggiungere questo suo unico obbiettivo politico immediatamente, pur essendo/non essendo al governo, ha un potentissimo mezzo a sua disposizione... si chiama MES.
Non è assolutamente un caso che per assicurare la distruzione dell'economia italiana abbia spinto, minacciando di far cadere il governo in combutta con IV di Renzi, il governo a far passare quello che di fatto è uno Ius Soli (diritto al suolo, diritto alla terra) al fine di sostituire gli immigrati regolari e stagionali (che vuol dire che a una "certa" si levano dai coglioni), con degli inutili parassiti che di lavorare i campi per nulla o poco più non hanno la minima intenzione. Ora dopo la nuova batosta alle regionali e la mancata "spallata" del centro-destra che, con Berlusconi da un lato pronto alla maxi maggioranza con il PD e Salvini che presenta più clandestini dei 5 stelle dall'altra, ha perso ogni credibilità lasciando all'inesperta, per quanto determinata, Giorgia Meloni il compito di farsi carico dell'opposizione, torna a dettare legge e a farla da padrona in un governo di cui, ad oggi, non ha la maggioranza insieme ad un alleato che si è formato ed è entrato nel governo senza nemmeno passare dalle urne (se questa è la democrazia... viva la "dittatura" fascista almeno sai chi c'è al governo e come ci è arrivato).
Infatti il PD torna a cercare di imporre ai 5 stelle, sempre sotto la minaccia della perdita delle poltrone a cui Conte non sembra intenzionato a rinunciare, l'adesione al MES che, secondo la menzogna ufficiale, servirebbe a rilanciare economicamente il paese. Inutile ricordare che il popolo è una massa di coglioni smemorata, diversamente non si spiega perché continuino ad alternare M5S e PD nonostante i danni che stanno combinando all'economia italiana e a quella dei suoi cittadini, di conseguenza non mi stupisce che non ricordino, o fingano di non sapere, quanto successo alla Grecia dopo che Alexis Tsipras, tradendo l'esito del referendum popolare, ha aderito al Meccanismo Europeo di Stabilità. "Pronti, via: incassata la vittoria in Toscana e Puglia – due successi non era scontati, a differenza della Campania – e nonostante un ribaltamento rispetto a soli cinque anni fa quando il centrosinistra governava 15 regioni (ora solo in cinque), torna immediatamente a chiedere di far ricorso Mes. [...] Ad aprire le danze ci ha pensato Nicola Zingaretti. “Chiederemo che nel pacchetto della svolta italiano ci sia anche la sanità, finanziata con il Mes“, ha spiegato il segretario, aggiungendo: “Il presidente del Consiglio ha detto che discuterà il Parlamento. Ora bisogna passare dalle parole ai fatti”. Gli ha fatto eco Debora Serracchiani: “Quello del Mes è sicuramente un tema che tornerà centrale nella coalizione di governo. Anche perché si tratta di decine di miliardi di euro che possono essere utilizzati per la sanità”" (fonte Il Primato Nazionale) giusto!!! Dopo che le regole di austerità economica dell'U(B)E hanno letteralmente annientato la sanità pubblica italiana che, per far fronte ai debiti, non aveva altra scelta che tagliare il tagliabile nei servizi pubblici (sanità in primis, ma non solo) ora ci facciamo prestare i soldi dalla stessa U(B)E per sistemare la sanità pubblica, ovvero chiediamo al ladro di bestiame di cercare i nostri buoi, mentre noi chiudiamo le porte della stalla da cui sono scappati... Minchia che fenomeni.
Se finisse qui sarebbe già una tragedia... ma al peggio non c'è mai fine... nemmeno quando il peggio è già scempio... "non più tardi della scorsa estate è passata al Senato una risoluzione (la 100 del 29 luglio, a firma Perilli, Marcucci, De Petri, Faraone e Unterberger: un arco politico che va dal M5S al Pd, passando per Liberi e Uguali e le autonomie) con la quale si impegna il governo fare utilizzo “sulla base dell’interesse generale del Paese e dell’analisi dell’effettivo fabbisogno, degli strumenti già resi disponibili dall’Unione europea per fronteggiare l’emergenza sanitaria e socio economica in atto, garantendo un costante rapporto di informazione e condivisione delle scelte con il Parlamento”.
Tra essi, oltre alla versione “light” – ma nemmeno troppo – del Recovery Fund troviamo, per l’appunto, anche il Mes." (fonte Il Primato Nazionale) 
Sostanzialmente il governo fa il cazzo che gli pare e, qualora se loricordasse, ne informerebbe il parlamento... NB: Informa non lascia il tempo di leggere, decidere e votare (sempre più "viva la revolucion" come direbbero i comunisti che si opponevano alle dittature capitalistiche, mentre oggi ce ne rendono schiavi).
I più attenti tra voi avranno già letto, con un barlume di speranza negli occhi, che già si velano di amare lacrime, che nella risoluzione dello scorso luglio c'è anche un riferimento al recovery fund, la manna di tutte le manne, l''intervento del parlamento europeo che salverà, con un unico gesto della mano capre, cavoli e lupi... ovvero Economia, Sanità e poltrone del governo.
"Il parlamento europeo ha lavorato, durante la settimana appena trascorsa, al fine di approvare nuove imposte – chiamate “risorse proprie” – utili ad aumentare gli introiti dell’Unione Europea, così da ripagare gli investimenti del Recovery Fund [...] Le nuove imposte dell’Unione Europea, utili ad aumentare le cosiddette “risorse proprie”, riguardano una tassa di 80 centesimi al kg per la plastica, prevista in attuazione già a gennaio 2021, oltre ad un’imposta sulle transizioni finanziarie ed il gettito del meccanismo di adeguamento del carbonio alla frontiera, che dovrebbero arrivare nei prossimi tre o quattro anni, insieme alla tassa sul digitale (Dt). [...] L’Italia, come contributore netto dell’Ue, negli ultimi vent’anni ha perso circa 100 miliardi di euro, versati e mai recuperati, in aggiunta all’austerità impostaci continuamente e costantemente nel corso degli anni, al fine di onorare e rispettare il famigerato patto di stabilità e crescita. Un peggioramento della situazione sopra descritta viene previsto da Simona Baldassarre – eurodeputata della Lega – che ha commentato in maniera pungente l’approvazione delle nuove imposte: “Meno soldi per i cittadini, più soldi per la Commissione che li spenderà per gli utilissimi programmi del Recovery Fund”." ma come si fa a non dare credito a questo governo e al parlamento centrale Europeo che, di fatto, non promulga alcuna legge, ma si limita ad estorcere denaro ai propri cittadini a colpi di accordi economici tra mercati internazionali, finanza globale e governi nazionali.
Insomma non ti preoccupare, continua a dormire popolo ché il vero pericolo per la tua amata democrazia è Fausto Leali che chiama negro quello sporco negro del fratello di quello sporco negro di Mario "Balotelli" Barwuah

22 settembre 2020

Non Odiare... un film che mi risparmio di gardare.

A svelarci la trama di questa bruttura, degna figlia di questo secolo iniziato 20 anni fa, ma che ha scandito, con una marcia forzata, le tappe fondamentale del crollo di ogni forma di civiltà nel mondo, è Alessandro Gasmann che, figlio d'arte sia per giudaismo che per recitazione, interpreta quasi sé stesso. Infatti è un medico figlio di un deportato in un lager nazista. 
Oltre alla trama di vaccapedia: "Simone Segre è uno stimato chirurgo di origine ebraica, figlio di un superstite dell'Olocausto, che conduce una vita tranquilla nel Borgo Teresiano di Trieste. Un giorno si trova a soccorrere per strada un uomo, vittima di un incidente stradale, ma, una volta scoperta sul petto di quest'ultimo tatuata una svastica, decide di non prestargli soccorso. L'uomo muore senza che nessun altro assista all'accaduto. Roso dai sensi di colpa, Simone finisce per rintracciare la famiglia dell'uomo, composta dalla figlia maggiore Marica, il piccolo Paolo e l'adolescente Marcello, un fervente neonazista." ci svela che il medico (che teoricamente prestano giuramento di salvare qualunque vita, diversamente di cosa si incolpa i medici dei lager nazisti?) dopo aver ucciso il padre cerca di salvare il figlio... ehm... questa famiglia disgraziata rimasta senza padre.
Grazie al cazzo il padre glielo hai ammazzato. Cerca di salvare il figlio... se uniamo quest'aspetto al titolo... viene fuori che prima ammazzano il punto di riferimento della famiglia... la fonte d'ispirazione... poi fanno in modo di rivoltare i figli contro gli ideali del padre. Dal trailer televisivo (solitamente più breve e meno significativo di quello cinematografico) sembra che la figlia maggiore vada a lavorare per un giudeaccio zozzo, ma non è chiaro se è per lo stesso assassino di suo padre (che farebbe pensare ad un lavoro di pulizia della casa) o per un altro zozzo, magari procurato dallo stesso... il problema però qui è un altro ovvero che, sempre dal trailer in quanto mi rifiuto di andarlo a vedere al cinema, è che loro ci odiano, ma poi fanno gli angioletti e dicono a noi di "Non odiare" (loro), mentre ci uccidono o lasciano morire come cani in mezzo a una strada.
Si potrebbe portare come esempio l'episodio di Erich Priebke estradato in Italia (viveva in Argentina col suo vero nome ed era preside della scuola della comunità tedesca di Bariloce), processato da un tribunale militare, assolto (quando era già stato abbondantemente condannato dalla stampa di stampo giudaico) per non aver compiuto il fatto, condannato dallo stesso tribunale, in seguito all'assalto dei facinorosi della comunità ebraica romana che non volevano giustizia, ma cercavano vendetta. Così migliaia di padri di famiglia vengono uccisi ogni giorni, pur non avendo commesso il fatto, ma per essere l'oggetto della vendetta di piccoli antropomorfi che cercano rivalsa sui popoli che davvero sono stati eletti dagli Déi e non autoproclamatisi eletti da dio.
Sin dai tempi della loro cacciata dal giardino dell'Eden ci incolpano della sorte che loro stessi si sono creati. State pur certi che nella vita avete incontrato almeno una volta un Simone Segre che, se non vi ha lasciato morire dissanguati in un auto coinvolta in un incidente d'auto, ha comunque cercato di rovinare, quando non rovinato, la vostra vita.
Sostanzialmente è un film che io mi rifiuto di andare a vedere, anche perché l'unica scena che meriti di essere vista, ne sono sicuro, viene mostrata durante il trailer ed è il "Presente" al funerale del padre di questa famiglia distrutta dall'odio sì, ma di un giudeaccio zozzo che ha tramato vendetta fino ad avere l'occasione di metterla in pratica.

16 settembre 2020

Da Willy a "Don Matteo"

L'usanza "il nemico del mio nemico è mio amico" va bene se il nemico del mio nemico non è, a sua volta, mio nemico. L'escalation di violenza, prevedibile e da me prevista più volte in queste pagine, sta raggiungendo livelli abbastanza inquietanti. Quello che preoccupa, anche questo prevedibile e da me prevista più volte in queste pagine, è il fatto che i crimini commessi dai "bianchi" sono subito inquadrati come crimini fascisti, razzisti e d'odio, mentre per i "crimini" compiuti dai pellet, si cerca di opporre le scuse più improbabili e fantasiose possibili.
Partendo dal recente omicidio di Willy, il corpo non era ancora arrivato all'obitorio che sui giornali si parlava di assalto fascista, solo perché la vittima, originario di Chissenefrega, era un "povero negro". Non sono stati necessari più di 5 minuti a blogger improvvisati e giornalisti non asserviti, per scoprire che uno degli aggressori, il fascista che ha sferrato il colpo fatale, era un ascoltatore di musica rap e trap, i cui ideali (ammesso ne abbiano) hanno poco o niente a che fare con gli alti ideali fascisti e/o nazionalsocialisti. Addirittura era un fan di Fedez, come avevo scritto nell'articolo "https://insanityhellraiser.blogspot.com/2020/09/continuo-pensare-che-siano-imbecilli.html" precedente.
Della stessa regola, di "crimini" fondati sull'odio, non si sente mai parlare a parti invertite. Non se n'è sentito parlare per Pamela Mastropietro, dove non sono stati espressi alcun tipo di giudizio sulla ferocia degli assassini e, secondo me, qualcuno avrà anche pensato che la ragazza, in quanto tossicodipendente in riabilitazione, se l'è pure andata a cercare, così come se l'è andata a cercare Desirée Mariottini la ragazzina, drogata (anche se sui giornali passa per esserlo abitualmente), stuprata e uccisa da un branco di scimmie a pochi passi da un centro sociale in zona San Lorenzo (e ancora le proteste dei "residenti" abusivi che accusavano giornalisti e istituzioni di strumentalizzazione dell'accaduto invece di dare legittimamente fuoco agli aggressori). Mi soffermo poco sulla vicenda "willy" non perché sia un pellet arrivato da Fanculonia (anche se onestamente la sua morte non mi tocca molto né nei modi né nella tragicità della scomparsa), ma per il semplice fatto che ho già commentato nell'articolo dedicato.
Arriva poi la notizia del tunisino che uccide un prete a coltellate, il nemico che uccide il mio nemico, di sicuro non mi dispiace nulla della faccenda tranne forse, ancora una volta, del doppio peso e misura degli "strilloni", tanto per citare "Lui è tornato", pronti a cercare qualsiasi attenuante, per il pellet, o a inventarle se proprio non ne dovessero saltare fuori. Così subito diventa un malato di mente che prima uccide con feroce precisione e poi si costituisce alle forze dell'ordine. Forse qualcuno potrebbe pensare che "consegnarsi" spontaneamente ai gendarmi sia sintomo di squilibrio mentale, dato che tutti cercano di "farla franca", ma per un pellet espulso (per ben 6 volte senza mai esserlo davvero) che gode di una sorta di immunità "culturale/razziale" consegnarsi è solo un pretesto per andare a scroccare vitto e alloggio nelle patrie galere, se mai ci dovesse finire.
Come detto gli strilloni fanno a gara a chi gli trova/crea l'attenuante più fantasiosa e gustosa, se poi si riesce anche a strumentalizzare in modo da far ricadere la colpa sui fascisti... tanto meglio.
"È stato ucciso due volte, don Roberto Malgesini. Dalla persona che lo ha accoltellato davanti alla chiesa di san Rocco di Como, dove operava e ospitava alcuni senza dimora e migranti. Ma anche, durante la giornata, da una destra assetata di propaganda sovranista che si è lanciata sul suo corpo, innalzandolo a simbolo dei danni dell’accoglienza incontrollata." (fonte wired.it) perché non è esattamente il simbolo di un "accoglienza incontrollata" (immigrazione selvaggia), accoglieva, nutriva e forniva alloggio ai pellet senza tetto e uno di loro lo ha accoltellato... ignorando la canina legge del "non mordere la mano che ti nutre", la dialettale "non si sputa nel piatto in cui si mangia", la zingaresca "non si caga dove si mangia"? 
"E' prevista nella tarda mattinata di oggi l'autopsia di don Roberto Malgesini, il sacerdote 51enne ucciso a Como da un senzatetto con prolemi psichici. Un accertamento disposto dal procuratore di Como Nicola Piacente e dal pm Massimo Astori in un quadro probatorio già molto nitido, alla luce della confessione e di tutti gli elementi che convergono in un'unica direzione." (fonte ilgiorno.it) probabilmente dall'autopsia risulterà che il prete non è morto per le numerose coltellate ricevute, bensì di covid assolvendo in questo modo il pellet che lo ha ucciso. 
Il giornale prosegue con la tesi dei problemi psichici infatti al fondo dello stesso articolo si legge "Durante l'interrogatorio di ieri, Ridha Mahmoudi ha 'giustificato' il suo gesto con la paura di ritornare nel suo Paese d'origine visto il provvedimento di espulsione che pende nei suoi confronti da aprile. Nelle sue parole poco lucide pronunciate davanti agli inquirenti, il prete che lo sfamava a colazione e che gli aveva procurato anche un avvocato per difendersi nei suoi processi non lo avrebbe aiutato nell'evitare un possibile rientro in Tunisia."
"«Aveva problemi psichici e dei provvedimenti di espulsione non eseguiti», dichiara il direttore della Caritas di Como, Roberto Bernasconi." (fonte Il Primato Nazionale) Oh madona di Bisarun fa murì tuci i Bernascun (Oh madonna di Bizzarone fa morire tutti i Bernasconi) Citando Frontaliers noto programma della tv svizzera RSI, RadioTelevisione Svizzera (Italiana) (l'equivalente, almeno a livello di nome, della nostra RAI). Mentre si prodigano a cercargli attenuanti dalle sue stesse dichiarazioni emerge un quadro un "tantinello" diverso "“Era giusto così”, stando a quanto riportato da Il Giorno, l’immigrato lo ha dichiarato alla polizia. Mentre davanti al suo legale, Davide Giudici, ha detto che il sacerdote è “morto come un cane”. [...] Ci sono però ancora tanti punti oscuri nei trascorsi di Ridha Mahmoudi, la cui vita in Italia è costellata di precedenti penali di vario tipo. Nome, luogo e data di nascita dell’omicida tunisino compaiono dal 2005 anche con una variante. Si sarebbe identificato spesso come Ridha Mahmoudi Ben Youssef, identità a cui sono legate: denunce per resistenza a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio e un maltrattamento. Reati riuniti in un cumulo di pene con poi una sospensione condizionale. Le verifiche sulla doppia identità dell’immigrato magrebino sono ancora in corso, l’unica certezza è che dal 2015 Mahmoudi era stato accolto, sfamato e assistito da don Roberto Malgesini. Il sacerdote che ieri ha massacrato a coltellate." (fonte Il Primato Nazionale) e aggiungerei... e ben gli sta.
Infatti continuo a sperare di vivere tanto a lungo da vedere il tracollo delle istituzioni e delle forze dell'ordine sotto il crescente peso di una immigrazione clandestina, ostile non solo alla cultura occidentale, ma anche, e soprattutto, alla razza che l'ha sempre caratterizzata, e ai martellanti colpi di una propaganda progressista coadiuvata e culminante in una magistratura che non prende provvedimenti nemmeno nei casi più raccapriccianti ed eclatanti dell'ingiustizia e discriminazione sociale che si sta facendo in questi ultimi anni. Crollo che porterà, mi auguro e da qui il desiderio di esserci, all'affermazione della giustizia privata... tradotto aspetto il giorno in cui potremo sparare dal balcone alla feccia che cerca di assaltare la nostra casa.

11 settembre 2020

Continuo a pensare che siano imbecilli.

L'ANpI.

Titolo e complemento oggetto del mio pensare chi siano imbecilli, potrebbero già chiudere l'articolo esprimendo quanto avessi da dire, ma come per le barzellette che l'associazione "partigiana" ci regala di volta in volta credo si meriti (ogni tanto) un passaggio sulle pagine di questo mio diario.
La sinistra, ormai in campagna elettorale continua, ripete a perdifiato e a perdita di tempo (che potrebbe essere impiegato per abbozzare un programma politico in vista delle elezioni) che la destra democraticamente rappresentata da FdI, Lega e FI, che se fosse appena appena più di sinistra sarebbe stalinista, incinta costantemente all'odio e alla violenza. Tale ritornello è tornato tristemente in auge dopo l'omicidio di un pellet di seconda generazione ad opera da 4 drogati "esperti" di arti marziali.
In questi giorni si sono sprecati commenti e accuse, da parte della sinistra (sia tramite i partiti che i loro sgherri di palazzo), a chi gridava più forte "Fascisti!!!" (come il Peppone di don Camillo che si appisola in aula (del parlamento) ed essere svegliato da un'animata discussione parlamentare. La Ferragni peggiore di tutte dal momento che per accusare gli accusati ha descritto, in maniera denigratoria e dispregiativa, la brutta copia di suo marito di cui, tra l'altro, uno di loro è fan su FB essendo un appassionato di Rap. La Ferragni infatti si accoda a quell'accozzaglia di ignoranti che definiscono i fasci "Brutti, tatuati, frequentatori di malsane palestre dove si insegnano non i valori delle arti marziali ma solo la legge della sopraffazione – nemmeno fossero il Cobra Kai di Karate Kid – figli della incultura fascista? A dire il vero, se adottassimo gli stessi parametri di analisi e di giudizio usati dalla Ferragni, dovremmo giungere alla conclusione che certi stereotipi, un certo culto di «mascolinità tossica», come va di moda dire, più che al fascismo, al pensiero reazionario, al populismo, al sovranismo, sembrerebbero da ascriversi a certe sotto-culture musicali, come il rap e la trap. Le quali in fondo, sin dalla loro origine, non hanno propriamente avuto un rapporto sanissimo con il modo di trattare le donne, con le droghe e con l’approccio alla vita in generale".

Brutti, tatuati e frequentatori di (malsane) palestre,

 Un'altra accusa feroce, stavolta verso i due leader di FdI e Lega, arriva dalla giornalista palestinese Rula Jebreal che su twitter scrive "“Ecco che cosa accade quando i due leader di destra seminano odio e incitano alla violenza contro gli immigrati. I criminali che hanno trucidato Willy Monteiro sono frutto dell’indottrinamento fascista”". Eppure né la Boldrini ne altri esponenti politici hanno subito un aggressione da parte di cittadini italiani incazzati perché gli viene, quotidianamente, negato e/o sottratto ogni diritto. Mentre Salvini si è dovuto difende dalla feroce aggressione di una scimmia che lo ha strattonato per la camicia, per fortuna Salvini non ha reagito, nonostante la legge sulla legittima difesa glielo avrebbe permesso, diversamente avremmo letto su tutti i giornali che il leader della Lega ha aggredito, senza ragione ovviamente, una pellet che ci è stata scaricata sulle coste dal Congo. 
Se poi, in questo clima di tensione e odio (fomentato quotidianamente) dalla sinistra, ci aggiungi le stravaganti, pittoresche e puntuali segnalazioni dei guardiani del totalitarismo boldriniano... l'ANpI il risultato è prima o poi la gente impazzisce davvero e fa volare gli schiaffi, dal momento che vogliono che noi Fasci ci si vergogni di esserlo anche quando non lo siamo.
Così una passeggiata tra le bancarelle del mercato di Siena diventa una ghiotta occasione per la lotta al nazifascismo. "“Una bancarella tra le tante che offrono mascherine di varia foggia, ne offre una con il fascio littorio e la corona regia: un inequivoco riferimento al fascismo. C’era da attenderlo: ne avevamo viste già, di mascherine antivirus, infettate dal virus del neofascismo: nere, con simboli nazionali ostentati da figure di primo piano del nostro panorama politico chiaramente nazionaliste e use a frequentare simboli e marchi commerciali della galassia neofascista”" per la gioia dei nostri occhi allegano tanto di foto...


"In effetti i simboli fascisti sono inequivocabili... ha ragione l'ANpI... Oh mio dio a Siena ci sono i fascisti!!! Su su correte sui monti a sparare alle spalle alle vecchiette!!!"... un momento... è arrivato un altra segnalazione sempre dall'ANpI di Siena "“Apprendiamo che la mascherina in questione reca lo stemma della Guardia Civil spagnola. Continuiamo a pensare che la sua appetibilità commerciale sia legata al fascio littorio in bella evidenza su fondo nero”"... e noi continuiamo a pensare che siate degli imbecilli.

4 settembre 2020

Gira voce...

... Che ciò che viene sperimentato sullo scenario anglosassone, prima o poi arriva in Europa.
Sicuramente in questo c'è del vero infatti, come detto più volte, sino alla seconda metà degli anni '90 del secolo scorso del politically correct non se n'era mai sentito parlare prima. Mentre ora è praticamente la costituzione su cui Boldrini e compagni fondano il codice penale italiano.
Anche lo scontro "politico" tra pseudo-Fascisti (comunemente detti fasciobar) e presunti antagonisti si era normalizzata dopo la bufera degli anni di piombo. Ora, con le manie persecutorie dei suddetti e la loro completa vuotezza di contenuti politici, anche questa lotta è tornata in auge scatenando una vera e propria caccia all'uomo o meglio al suo pensiero.
Ho più volte sostenuto, facendomi ingiustamente carico del errato titolo di complottista (tradizionalmente è complottista chi il complotto lo ordisce e non chi lo svela), che questa situazione sia l'attuazione del piano di dominio del mondo da parte di una ristretta cerchia di subumani e umanoidi. La mia personalissima opinione è che si tratti degli ebrei (anche se non tutti, probabilmente, lo sono per diritto di nascita, ma per atteggiamento e comportamento), dal momento che viene applicato alla lettera quanto scritto nel ("falso") libro rivelazione "I protocolli dei savi anziani di Sion" scritto in Russia tra il 1901 ed 1903 (e non in Germania nel 1933) da Sergej Aleksandrovič Nilus. Avevo già accennato più volte al libro e ogni volta ho sottolineato che il libro fosse considerato un falso documentale, eppure ogni volta il "Sistema" (per non citare nuovamente i complottisti) segue alla lettera schema e pagine del libro per giungere all'obbiettivo di conquista mondiale.
Ciò premesso, avevo predetto che statue, targhe, monumenti, ecc. della cultura Europa Bianca (razzista secondo alcuni) e cristiana, che in questi mesi è stata oggetto di distruzione da parte dei militanti del gruppo "La vita degli sporchi negri non vale un cazzo", sarebbe stata rimpiazzata da qualche fenomeno o sottoprodotto della subcultura dei ghetti. Come volevasi dimostrare "La statua dell’attivista afroamericano trans Marsha P. Johnson prenderà il posto del monumento a Cristoforo Colombo vicino al municipio di Elizabeth, in New Jersey, città natale di Johnson. [...] Una decisione che arriva subito dopo quella presa dal governatore di New York Andrew Cuomo che il 24 agosto – il giorno in cui sarebbe caduto il 75esimo compleanno di Johnson – le ha dedicato un parco a Brooklyn, il Marsha P. Johnson State Park: «Sono fiero di fare questo annuncio. New York è in debito con lei»" e iniziamo bene. Sorvolando su alcune dichiarazioni che vorrebbero che Cristoforo Colombo, il noto navigatore genovese, non sia mai esistito e su certe prove che vedrebbero i Vichinghi (pagani normanni senza dio) essere stati presenti in Nord America almeno 5 secoli prima dei cristianissimi spagnoli (che finanziarono l'impresa del navigatore italiano.
Ma cosa ha fatto di preciso questa/o scimmia per meritarsi un parco  a New York ed una statua nel Jersey? "Johnson è conosciuta per essere uno dei simboli della rivolta di Stonewall del 1969. I moti originarono da una vicenda avvenuta nella notte tra il 27 e il 28 giugno di quell’anno, quando otto poliziotti di New York fecero irruzione in un locale gay, lo Stonewall Inn, a Christopher Street, nel Greenwich Village. In quell’occasione gli avventori decisero di opporsi ai controlli delle forze dell’ordine e scesero in strada manifestando per una settimana, in quello che viene considerato il punto di origine dell’attivismo Lgbt mondiale. Alle proteste si unirono 2000 persone contro oltre 400 poliziotti in assetto anti-sommossa. L’altro personaggio chiave della rivolta fu un altro transessuale, Sylvia Rivera, che iniziò la protesta lanciando un bicchiere contro uno dei poliziotti." come tutti i negri anche quest'affare è reso famoso da atti di violenza, mentre Colombo (che non incontra per nulla la mia stima per la sua scoperta) viene preso a bersaglio come autore di genocidi, quando la storia ci insegna che il genovese s'è fatto la sua bella scampagnata, ed i genocidi sono stati perpetrati da Cortés, e da altri conquistadores a lui successivi, che abbatté e sottomise l'impero azteco... ma questi sono solo dettagli.


Per ora da noi (in Italia) si sono limitati, per ora, ad imbrattare statue e monumenti, ma presto (quanto meno prima di quanto possiate pensare, magari dopo il referendum ed eventualmente le elezioni politiche se sarà confermato questo governo) si potrebbe giungere agli stessi bassi livelli.
Una nota di speranza c'è però (anche se può accadere solo sotto un governo come quello di Trump) un ragazzo di 17 anni per difendersi dalle aggressioni verso i bianchi, all'ordine del giorno in USA come vi ho mostrato a inizio anno, ha aperto il fuoco sugli aggressori con un fucile semiautomatico uccidendo due pellet. Naturalmente i radical chic, evidentemente presenti anche lì, stanno facendo credere che fossero manifestanti pacifici e innocenti (come Carlo Giuliani ed il suo estintore), ma anche questa volta le immagini mostrano come i manifestanti, rimasti uccisi o feriti, lo stessero aggredendo con oggetti contundenti tra cui uno skateboard. Trump, da canto suo, difende il ragazzo arrestato con l'accusa di omicidio volontario e promette, ormai da mesi, di far intervenire la guardia nazionale (ovvero le riserve dell'esercito). 

Trump smettila di fare il pagliaccio sto esercito o lo mandi o lo sciogli. Se gli sbirri o i governatori democratici non riesco o non hanno intenzione di riportare l'ordine. Agisci come presidente (come i tuoi predecessori hanno fatto in passato in nazioni che non gli competevano) o la pianti di abbaiare come un cane.
La speranza è che nel momento in cui la polizia si rifiuterà di intervenire, anche in Italia e in Europa, subentrerà la giustizia privata dei cittadini, ma temo invece che resteremo in balia di orde di pellet governati e guidati esclusivamente dai loro istinti più bassi e primordiali.

2 settembre 2020

Lega: di nuovo contro gli italiani!

Dopo aver abbandonato gli italiano che lavorano e pagano ancora le tasse, abbracciando ufficialmente i pellet, la Lega, rappresentata presso la regione Piemonte da Alberto Preioni, ora si scaglia contro altri autoctoni delle nostre montagne... i lupi. Infatti, dopo che i "montagnin" (come si usa dire nelle valli piemontesi) hanno preso a lagnarsi della presenza sempre più vicina alle abitazioni dei lupi, ha dichiarato guerra ai predatori.
Seppur i centri abitati, le borgate, si sono via via svuotate lasciando di fatto poche persone a praticare ancora la pastorizia ad alta quota, la popolazione dei ruminanti (siano essi bovini o caprini) è andata aumentando, di conseguenza gli allevatori hanno rubato la terra alla selvaggina che, con l'aumento dell'abbattimento per il sostentamento umano, è andata ad estinguersi privando i lupi del proprio nutrimento.
Infatti se una decina di anni fa era raro incontrate il bestiame ai lati dei sentieri, ora è praticamente all'ordine del giorno, segno evidente che la popolazione animale d'allevamento è cresciuta di numero.
Va inoltre ricordato che il lupo italiano è stata una specie in via d'estinzione (come lo è di fatto il corrispettivo umano) e ci sono voluti decenni affinché la specie tornasse ad abitare le nostre montagne. Ora la Lega vorrebbe tornare ad abbatterli in maniera selettiva, altro segno che la Lega (ma in questo riconosciamo l'intera classe politica o quasi) rappresenta, ormai, esclusivamente la medio-borghesia. Infatti da tempo coltivatori e allevatori, seppur svolgendo un'attività lavorativa fondamentale per la Nazione, hanno cessato di essere il ceto economicamente più debole del paese. diventando, quando non tra i più ricchi, sicuramente agiato. Non a caso tra i lavori che gli italiani non vogliono più fare c'è quello di raccoglitori stagionali, mentre i proprietari terrieri (italiani) lamentano mancanza di manodopera (a costo di schiavitù).
Tornando al problema Preioni afferma "«Le politiche di convivenza fin qui adottate non bastano. Dobbiamo passare a piani di abbattimento selettivo dei lupi, come richiesto a più riprese dagli allevatori e come già avviene nelle valli francesi»" (fonte Il Primato Nazionale). Esattamente come in Francia, dove il governo filo europeista coccola i pellet a discapito della numericamente inferiore popolazione autoctona, la Lega vorrebbe allinearsi con le politiche autolesioniste.
La retorica nel lungo monologo di Preioni è pressoché la medesima senza aggiungere reali contenuti al problema denunciato, per bocca sua, dagli allevatori. Infatti il "pericolo" lupo è rappresentata da "la recente escalation di aggressioni sulle montagne della Val d’Ossola, in località Toceno: lì i lupi hanno sbranato alcune pecore e ferito gravemente una vitella, poi salvata dal veterinario grazie al tempestivo intervento di un elicottero." (fonte Il Primato Nazionale) numeri ed eventi che non fanno certo gridare all'allarme. Sicuramente va fatto presente che, un tempo, il compito dei pastori non era solo quello di spostare la recinzione elettrificata con cui si circoscrive il terreno di pascolo del bestiame, ma accudire al medesimo accorgendosi per tempo dei pericoli. Per la mia esperienza, come già scritto in precedenza, vedo sempre più mandrie pascolare a bordo "strada", ma raramente incrocio pastori e cani preposti alla tutela del bestiame stesso.
"«Siamo sempre meno, se molliamo tutti la montagna morirà. Con il ritorno del lupo la situazione si è aggravata: siamo tutti preoccupati, parlando con gli altri alpigiani, i timori che vengono a galla sono gli stessi». Rincara Preioni: «Quella dei lupi è un’emergenza che pare fuori controllo e che sta presentando un conto ormai insostenibile alle nostre comunità, segno che le politiche di convivenza fin qui adottate non bastano»" (stessa fonte) è un altro modo per dire "siamo tutti allevatori coi predatori degli altri" infatti un tempo era messo in conto il fatto che la presenza dei predatori costituiva un fattore di rischio per gli introiti (come la grandine e le cavallette per gli agricoltori), mentre oggi si sono, evidentemente come sottolineato sin qui, abituati ad avere una vita troppo agiata fatta di guadagni "facili" e senza rischi e... quando il rischio diventa concreto pronti a far scattare il rimborso e quando non è sufficiente si vuole scatenare l'eliminazione fisica del problema. "«Dobbiamo passare a piani di abbattimento selettivo dei lupi, come richiesto a più riprese dagli allevatori e come già avviene nelle valli francesi – insiste Preioni – Come denunciato da coloro che in montagna vivono e portano avanti le proprie attività sugli alpeggi, anche il sistema dei risarcimenti non può essere l’unico ristoro e l’unica soluzione. Dobbiamo innanzitutto difendere le mandrie prima che gli allevatori decidano di gettare la spugna di fronte allo strapotere del lupo: non possiamo permetterci l’irreversibile desertificazione delle terre alte solo perché qualcuno vuole negare la realtà nel nome di un animalismo cieco e talebano»" seguendo il filo del ragionamento... dal momento che il nemico giurato della mia possibilità di raggiungere il benessere economico sono l'U(B)E, il governo e le banche dovremmo abbattere selettivamente il problema, ovvero, chiunque presti soldi con interessi deve essere eliminato  fisicamente in quanto, di fatto, distrugge la mia economia domestica o quella del mio paese.

1 settembre 2020

Da quando la Lega non è più "Nord"

In giovinezza, quando ancora non me ne fregava nulla di politica o meglio la politica (partitica) era un espediente per alcuni di "magnare" e basta e ancora credevo alle cazzate che sparavano sui giornali, l'immagine che si aveva della Lega Nord era quella di un partito che volesse spaccare, fisicamente se possibile, l'Italia in due o più parti secondo il proprio comodo. Ed ogni volta che si subivano le imposizioni delle campagne elettorali già allora la sinistra non presentava alcun programma, "serio" o pseudo tale, ma buona parte della propria campagna era puramente diffamatoria nei confronti dell'opposta fazione politica, fosse essa la Lega Nord, Forza Italia o Alleanza Nazionale. Così si assisteva spesso e (mal)volentieri ad una levata di scudi in cui Gianfranco Fini (il traditore di tutti gli italiani e di tutti gli ideali rappresentati dal suo mentore Giorgio Almirante) era il fascista, Umberto Bossi il vilipensore per eccellenza della patria e della bandiera, Silvio "il Berlusca" Berlusconi il corrotto. Quello che la Lega di allora invece promuoveva non era la Secessione politica dell'Italia, ma una secessione economica, ovvero distaccarsi economicamente dal governo centrale (di Roma) per liberarsi delle tasse che venivano imposte per poter rimpinguare la cassa del mezzogiorno, che è tuttora un portafoglio privato dei parlamentari da cui attingere per arricchirsi, e liberarsi da quella stuola di finti invalidi, baby pensionati, finti disoccupati, parenti, amici e amici degli amici vari, che potevano beatamente godere di un "reddito di cittadinanza" già 30 anni prima che ai 5 stelle venisse in mente di istituirne uno per finti invalidi, baby pensionati, finti disoccupati, pellet, parenti, amici e amici degli amici vari.
Erano i tempi in cui un Calderoli passeggiava con un maiale sul terreno su cui avrebbe dovuto sorgere la moschea di Bologna, in cui si esprimeva in questi termini nei confronti di un futuro ministro della repubblica "„Amo gli animali, orsi e lupi com'è noto, ma quando vedo le immagini della Kyenge non posso non pensare, anche se non dico che lo sia, alle sembianze di orango.“", che commentava in questo modo la vittoria dei mondiali del 2006 "„Vittoria della nostra identità, una squadra che ha schierato lombardi, campani, veneti o calabresi, ha vinto contro una squadra che ha perso, immolando per il risultato la propria identità, schierando negri, islamici, comunisti.“" (ricordo per dovere di cronaca che quella nazionale prevedeva anche la presenza Camoranesi giocatore "rubentino" di origine argentina). Ed un Mario Borghezio che ci rendeva quasi simpatica la politica con affermazioni di questo tipo "„La scena più sfruttata e diffusa è stata quella del discorso della palandrana. Dissi: queste brutte barbe, questi pupazzi con la palandrana, un giorno o l'altro li prendiamo per la barba e li cacciamo via a calci in culo.“" oppure, sempre parlando di clandestini "„La Lega non cambia linea vogliono l'8 per mille? Noi ai clandestini bastardi gli diamo il mille per mille di calci in culo con la legge Bossi-Fini.“" (anche in questo caso va fatto presente che la legge Bossi-Fini non ha risolto il problema dei clandestini, in quanto, anche se ha introdotto il tuttora in vigore reato di "clandestinità", i governi successivi l'hanno bellamente ignorata).
Era la Lega Nord che voleva davvero il bene dell'Italia (e degli italiani) che lavoravano e cui non stava per nulla bene che al nord si pagassero le tasse per poi non vedere servizi ed infrastrutture rispecchiare la quantità di soldi che lavoratori e imprenditori riversavano, e riversano ancora, nelle casse dello stato. Tasse che non bastano mai né a saldare il nostro debito pubblico né ad aumentare il benessere dei cittadini e dello Stato.
Ora ci ritroviamo una Lega che non è più Nord guidata da un Matteo Salvini che pronuncia gli slogan giusti, il più delle volte rubati (o presi in prestito come dice la juve riferendosi alle partite di campionato) a CPI (CasaPound Italia), ma le cui azioni raramente rispecchiano né l'immagine che ne danno i giornali né, tanto meno, gli slogan stessi. "Salvini razzista", ci dicono ovunque, eppure dobbiamo proprio a Salvini l'elezione del primo senatore pellet della storia della repubblica italiana. Salvini che, ci dicono, va a braccetto con le oligarchie russe (che lottano, tra le altre cose, contro la diffusione dell'alcolismo in Unione Sovietica, eppure dobbiamo al covid e ai 5 stelle se ci troviamo un coprifuoco che vieta la vendita di alcolici dopo le 23. Un Salvini che, quando era al governo con i 5S, ha effettivamente ridotto il numero di sbarcati, ma per uno che ha cercato (senza riuscirci) di rimpatriare, 1000 ne ha fatti sbarcari.
Ed oggi in campagna elettorale come si presenta?
Così... 

Dimostrando ancora una volta che a Salvini di combattere l'immigrazione non interessa, interessa solo avere la poltrona per abbattere le tasse e continuare a fornire schiavi a costo zero per le fabbriche e le aziende agricole degli imprenditori medio-borghesi. 
"Uniti si vince", aggiunge, mi ricorda proprio un motto Boldriniano e infatti lo disse De Magistris, sindaco di Napoli che (ricordo) è stato eletto con i voti dei Centri sociali, il 15 marzo riferendosi al covid.
Non c'è nemmeno di gridare (ora) al tradimento, in quanto, come fu Fini per Almirante, il tradimento lo aveva già compiuto cambiando nome al partito.