Dopo aver abbandonato gli italiano che lavorano e pagano ancora le tasse, abbracciando ufficialmente i pellet, la Lega, rappresentata presso la regione Piemonte da Alberto Preioni, ora si scaglia contro altri autoctoni delle nostre montagne... i lupi. Infatti, dopo che i "montagnin" (come si usa dire nelle valli piemontesi) hanno preso a lagnarsi della presenza sempre più vicina alle abitazioni dei lupi, ha dichiarato guerra ai predatori.
Seppur i centri abitati, le borgate, si sono via via svuotate lasciando di fatto poche persone a praticare ancora la pastorizia ad alta quota, la popolazione dei ruminanti (siano essi bovini o caprini) è andata aumentando, di conseguenza gli allevatori hanno rubato la terra alla selvaggina che, con l'aumento dell'abbattimento per il sostentamento umano, è andata ad estinguersi privando i lupi del proprio nutrimento.
Infatti se una decina di anni fa era raro incontrate il bestiame ai lati dei sentieri, ora è praticamente all'ordine del giorno, segno evidente che la popolazione animale d'allevamento è cresciuta di numero.
Va inoltre ricordato che il lupo italiano è stata una specie in via d'estinzione (come lo è di fatto il corrispettivo umano) e ci sono voluti decenni affinché la specie tornasse ad abitare le nostre montagne. Ora la Lega vorrebbe tornare ad abbatterli in maniera selettiva, altro segno che la Lega (ma in questo riconosciamo l'intera classe politica o quasi) rappresenta, ormai, esclusivamente la medio-borghesia. Infatti da tempo coltivatori e allevatori, seppur svolgendo un'attività lavorativa fondamentale per la Nazione, hanno cessato di essere il ceto economicamente più debole del paese. diventando, quando non tra i più ricchi, sicuramente agiato. Non a caso tra i lavori che gli italiani non vogliono più fare c'è quello di raccoglitori stagionali, mentre i proprietari terrieri (italiani) lamentano mancanza di manodopera (a costo di schiavitù).
Tornando al problema Preioni afferma "«Le politiche di convivenza fin qui adottate non bastano. Dobbiamo passare a piani di abbattimento selettivo dei lupi, come richiesto a più riprese dagli allevatori e come già avviene nelle valli francesi»" (fonte Il Primato Nazionale). Esattamente come in Francia, dove il governo filo europeista coccola i pellet a discapito della numericamente inferiore popolazione autoctona, la Lega vorrebbe allinearsi con le politiche autolesioniste.
La retorica nel lungo monologo di Preioni è pressoché la medesima senza aggiungere reali contenuti al problema denunciato, per bocca sua, dagli allevatori. Infatti il "pericolo" lupo è rappresentata da "la recente escalation di aggressioni sulle montagne della Val d’Ossola, in località Toceno: lì i lupi hanno sbranato alcune pecore e ferito gravemente una vitella, poi salvata dal veterinario grazie al tempestivo intervento di un elicottero." (fonte Il Primato Nazionale) numeri ed eventi che non fanno certo gridare all'allarme. Sicuramente va fatto presente che, un tempo, il compito dei pastori non era solo quello di spostare la recinzione elettrificata con cui si circoscrive il terreno di pascolo del bestiame, ma accudire al medesimo accorgendosi per tempo dei pericoli. Per la mia esperienza, come già scritto in precedenza, vedo sempre più mandrie pascolare a bordo "strada", ma raramente incrocio pastori e cani preposti alla tutela del bestiame stesso.
"«Siamo sempre meno, se molliamo tutti la montagna morirà. Con il ritorno del lupo la situazione si è aggravata: siamo tutti preoccupati, parlando con gli altri alpigiani, i timori che vengono a galla sono gli stessi». Rincara Preioni: «Quella dei lupi è un’emergenza che pare fuori controllo e che sta presentando un conto ormai insostenibile alle nostre comunità, segno che le politiche di convivenza fin qui adottate non bastano»" (stessa fonte) è un altro modo per dire "siamo tutti allevatori coi predatori degli altri" infatti un tempo era messo in conto il fatto che la presenza dei predatori costituiva un fattore di rischio per gli introiti (come la grandine e le cavallette per gli agricoltori), mentre oggi si sono, evidentemente come sottolineato sin qui, abituati ad avere una vita troppo agiata fatta di guadagni "facili" e senza rischi e... quando il rischio diventa concreto pronti a far scattare il rimborso e quando non è sufficiente si vuole scatenare l'eliminazione fisica del problema. "«Dobbiamo passare a piani di abbattimento selettivo dei lupi, come richiesto a più riprese dagli allevatori e come già avviene nelle valli francesi – insiste Preioni – Come denunciato da coloro che in montagna vivono e portano avanti le proprie attività sugli alpeggi, anche il sistema dei risarcimenti non può essere l’unico ristoro e l’unica soluzione. Dobbiamo innanzitutto difendere le mandrie prima che gli allevatori decidano di gettare la spugna di fronte allo strapotere del lupo: non possiamo permetterci l’irreversibile desertificazione delle terre alte solo perché qualcuno vuole negare la realtà nel nome di un animalismo cieco e talebano»" seguendo il filo del ragionamento... dal momento che il nemico giurato della mia possibilità di raggiungere il benessere economico sono l'U(B)E, il governo e le banche dovremmo abbattere selettivamente il problema, ovvero, chiunque presti soldi con interessi deve essere eliminato fisicamente in quanto, di fatto, distrugge la mia economia domestica o quella del mio paese.
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