20 luglio 2023

E dire che allora...

Ma pure oggi.

Al tempo delle elezioni, e ancora oggi, c'è chi urla al pericolo fascista pensando al governo Meloni... ebbene a costoro andrebbe fatto un accurato esame del sangue, delle urine e dei capelli per trovare tracce di sostanze stupefacenti in particolare quelle allucinogene, perché non si capisce bene, costoro, che film stiano guardando. Forse sono talmente abituati alle pessime produzioni Netflix da non rendersi conto che la realtà, in quello che dovrebbe essere il loro paese (ma sicuramente non lo sarà mai più), è ben diversa.
Già, perché con i "fascisti" di FdI al governo il PD non sa davvero più a cosa stia facendo opposizione, cioè, formalmente sì sono all'opposizione del governo Meloni, ma suddetto governo sta praticamente realizzando tutti i sogni proibiti che la sinistra non è riuscita a realizzare nemmeno con la maggioranza "totalitaria" del governo dei "migliori".
Dall'instaurazione del nuovo governo di "centro... qualcosa" (di sicuro non è di destra) le nostre coste non hanno ancora avuto un attimo di riposo... e gli sbarchi si susseguono con cadenza oraria.... il DDL Zan sta diventando realtà grazie alla prima pietra posta in ambito scolastico / universitario, sulla situazione sicurezza per adesso sorvoliamo, ma a breve ne parleremo fin troppo.
Ancora una volta Peppone si sveglia, dal suo riposino in parlamento, e grida "Fascisti" così, tanto per ricordare a sé stesso che la repubblica italiota e antifascista.
A proposito dei "kani" da guardia del progressismo dilagante (citati nell'articolo di ieri)... esattamente su cosa ha bisogno di fare la guardia quella "cagna" della Rackete?!? "ai movimenti per il clima occorre un insider, un mandato al Parlamento Ue «per essere una sorta di cane da guardia (watchdog) a Bruxelles. Si tratta di comunicare i contenuti dei movimenti e di far conoscere ai movimenti stessi ciò che viene deciso a Bruxelles»" (fonte il primato nazionale) Dato che secondo le zecche dalla toga rossa speronare una motovedetta della guardia di finanza non è reato, a differenza di correre sulla spiaggia (da soli alle 6 del mattino) durante il "confinamento" arbitrario deciso dai soliti noti, automaticamente fa Curriculum e, come recita l'articolo citato, "Dalla Sea Watch alla cadrega è un attimo".
Bando alle ciance però, che di "Leader dei verdi tedeschi" da mettere al fuoco ce n'è parecchia...

Iniziamo dal DDL Zan passato sotto silenzio. 
"Siamo al punto 21 del contratto collettivo nazionale, denominato appunto “Transizione di genere”. [...] “Al fine di tutelare il benessere psicofisico di lavoratori transgender, di creare un ambiente di lavoro inclusivo, ispirato al valore fondante della pari dignità umana delle persone, eliminando situazioni di disagio per coloro che intendono modificare nome e identità nell’espressione della propria autodeterminazione di genere”, si legge nel documento, che prosegue “le amministrazioni riconoscono un’identità alias al dipendente che ha intrapreso il percorso di transizione di genere di cui alla Legge 164/1982 e ne faccia richiesta tramite la sottoscrizione di un accordo di riservatezza confidenziale” [...] “Divise di lavoro corrispondenti al genere di elezione della persona e la possibilità di utilizzare spogliatoio e servizi igienici neutri rispetto al genere, se presenti, o corrispondenti all’identità di genere del lavoratore”" (fonte il primato nazionale) ed il ministro all'istruzione e del merito "Zan"?!? No, non è Zan chi è già?!? Ah sì dovrebbe essere Giuseppe Valditara, ma non può essere lo stesso che ha militato in AN, PdL, FLI ed attualmente è indipendente, ma di area Lega... perché quelli sono "fascisti", mentre una riforma del genere mi aspetto che arrivi dalla Schlein
Forse forse, questo genere di politica è in "memoria" di Silvio Berlusconi, che tanto si prodigò per cercare l'alleanza col PD, o, ancora forse, è la nuova svolta "PiDiota" di Piersilvio che, già dal nuovo palinsesto Mediaset (previsto per settembre) mostra tutta la sua "sinistra" deviazione. Onestamente che questa coalizione di "centroqualcosa" non sarebbe minimamente affiancabile alla destra, nemmeno a quella all'acqua di rose popul-sovranista, lo si evinceva ancor prima della presentazione dei programmi elettorali, così progressisticamente affini all'area liberal-radical chic dell'U(B)E e della NATO. Ovvero da quando diedi notizia, con relativi conati, dell'invito a Giorgia di entrare nell'Aspen Group presieduto dall'odiato Mario Monti. Staremo a vedere quale peggio riusciranno a tirar fuori, ma intanto le statistiche sugli sbarchi, e l'imbarazzante supplichevole richiesta della Presidente del Consiglio (al maschile... unico atto di destra da quando è al potere, il che dice tutto) all'Europa di farsi carico della migrazione. "Abbiamo un piano...", disse la Meloni a Marzo, e ribadì ad aprile, qual era il piano?!? Il famigerato Piano Mattei (e scomodiamo pure i morti)... Mattei, Mattei... cosa ha a che fare il fu fondatore di ENI con l'immigrazione? Nulla e infatti il piano (triennale) prevede di stringere accordi, con le nazioni africane, di fornitura di gas e idrogeno dall'africa (da Algeria ed Etiopia, in pimis, tramite la Libia collegata a Gela dal Greenstream), in cambio gli diamo una pacca di soldi, 5 motovedette e salcazzo cos'altro (probabilmente una notte d'intimità con la Presidente) in cambio di un maggior controllo delle coste (di partenza) tra 3 anni. O meglio, spero che sia tra 3 anni... perché nel caso la cosa fosse dovuta essere immediata... ci stanno di nuovo fregando. Infatti le statistiche sono queste: 

"fascisti!!!" Dove?!?

Esatto 4 volte di più rispetto al 2021 e quasi 3 volte di più rispetto al 2022... ma all'epoca c'era il covid, il governo dei migliori... ecc, ecc, ecc. eppure da un altro grafico che prende in considerazione l'andamento generale dell'ultimo decennio...

Questo secondo grafico si ferma ad aprile eppure confrontando i dati dei due grafici vediamo che a metà anno siamo quasi all'intera quota dell'anno precedente, abbiamo abbondantemente superato il 2022 e "stracciato" gli anni precedenti e veleggiamo verso i picchi del ministero Minniti, considerato il più castrante sulle politiche immigratorie, anche se nel 2016 (anno del suo insediamento come ministro dell'interno) non si è certo scherzato.
Inevitabilmente legato al tema dell'immigrazione c'è, ovviamente, quello della sicurezza. In quanto un'immigrazione selvaggia fuori da qualsiasi controllo (soprattutto in ingresso), i tagli (imposti dall'U(B)E) al fine di garantire il pagamento delle rate degli euro che l'Italia prende a "strozzo" ogni anno e un impossibile integrazione (perché diciamoci la verità a questi non gliene frega un cazzo di integrarsi dato che fare il cazzo che gli pare rende felici) non può che portare ad un'instabilità dello stato sociale. Sto dicendo che tutti gli immigrati sono dei criminali?!? Statisticamente sì... sorvolando sul fatto che io istituirei il reato di "negritudine" dove, sostanzialmente, essere pellet costituirebbe un reato penale. Dettagli insignificanti a parte... statisticamente, anche se i giornali (a seconda dell'orientamento politico) tendono a non dire la nazionalità di chi commette un crimine di gravità penale, la maggior parte dei reati sono compiuti da immigrati (clandestini o meno di prima, seconda, terza generazione è ininfluente). La sinistra ci racconta che è solo percezione, oltre al fatto che è colpa della non accoglienza e del intrinseco razzismo degli italiani, eppure non fa quasi più notizia, se la vittima non muore o se non viene aggredita dal suo ex (italiano)... cito quasi per intero l'articolo de il primato nazionale, perché quello che ho da dire in merito l'ho già praticamente detto... "L’episodio si è verificato nelle prime ore di venerdì 14 luglio, all’uscita da una discoteca nel cuore del Parco Sempione. [...] conosce una ragazza danese di 28 anni, nel suo ultimo giorno di vacanza in Italia. Tra i due nasce una scintilla, percorrono la strada di ritorno insieme [...] All’improvviso vengono sorpresi da due stranieri, descritti da Massimiliano come «magrebini», si avventano sulla ragazza, la palpeggiano, tentano di strapparle la borsa, la minacciano con un collo di bottiglia. Alle spalle del 30enne altri due stranieri in bicicletta «monitorano» la situazione. [...] Fosse stata sola, cosa le sarebbe successo? L’ennesima violenza sessuale» [...] «Non aveva la forza di scappare e mi è rimasta vicino mentre li affrontavo. Quello con la bottiglia ha provato a colpirmi in testa, mancato, quindi gliel’ho strappata ma subito dopo sono scivolato con tutto il peso sul braccio sinistro. Spezzato». Le radiografie riveleranno la rottura del radio. «Mi sono però rialzato, sempre impugnando la bottiglia fino a guadagnare l’uscita insieme alla ragazza danese, mi sentivo svenire. Non ci hanno più seguito» [...] «Milano non è più una città sicura, basta con ’sta storia che è solo percezione. [...] ho raccontato l’episodio sui social: mi hanno scritto tante donne, non solo per ringraziarmi, anzi soprattutto per dirmi che anche loro, camminando, sono state avvicinate e molestate da sconosciuti. Sembra la normalità, non più una notizia".

19 luglio 2023

Ho smesso di leggere...

 Ma nel frattempo non è cambiato nulla.

A novembre ero seriamente convinto che, seppur non cadenza quotidiana, sarei tornato a scrivere con maggior assiduità. Purtroppo la vita mi ha dato torto. Non entrerò nei dettagli per non annoiarvi, ma l'inizio di questo nuovo anno (2023), fino ad oggi, 19 luglio, mi ha portato una serie di disgrazie e lutti (circa uno al mese) che mi hanno prosciugato di ogni forza capace di spingermi ad aprire un qualsiasi quotidiano, o seguire un telegiornale... persino le previsioni del tempo mi rattristavano, soprattutto quando mi confermavano che dall'Africa non arriva niente di buono. Eppure un tempo ci fu l'Apartheid, un faro di civiltà in una terra di incivili, un fulgido esempio del fatto che gli europei in Africa hanno portato ordine laddove regnava il caos. Ordine distrutto grazie al "sinistro" progressismo che, con la sua "Cancellazione Culturale" ci vorrebbe riportare intellettivamente e moralmente all'età della pietra, tecnologicamente direttamente al transumanesimo.
In questi mesi di assenza, come dicevo, non ho letto nulla... ma, a quanto vedo, anche nulla è cambiato... siamo ancora sotto la tirannia del politicamente corretto che continua, appunto, la sua cancellazione della cultura e del suo onnipresente cortocircuito mentale tale per cui anche la logica va a "passeggio" con le loro mamme.
Le ultime vittime designate sono i "diversamente alti" di Biancaneve che, nell'era della seconda emancipazione femminista, si salva da sola dalla mela avvelenata della "strega cattiva" (Biancaneve praticamente è la storia di Lady D. uccisa dalla regina madre, che, per non correre rischi fa fuori anche il "principe" pellet). Sì a quanto pare dalla fiaba dei fratelli Grim il politicamente corretto ha pensato bene di falciare sia il Principe Azzurro che i sette nani in quanto un "attorucolo" affetto da nanismo (senza il quale non avrebbe mai lavorato in vita sua) rispondente al nome di Peter Dinklage, il Tyrion Lannister de "il trono di spade", ha pensato bene di lagnarsi del fatto che "“I nani sono offensivi”" e infatti le vostre lamentele ci offendono... così addio a Dotto, Eolo, Mammolo, Pisolo, Gongolo, Brontolo, Cucciolo e "Silviolo"... a no aspetta così sono 8... ecco ora non ricordo quale sia l'intruso. Ovviamente i "kani" da guardia del politicamente corretto non sono intervenuti quando la satira nostrana ha dedicato direttamente un intero format satirico televisivo alla bassa statura del fu nostro ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Evidentemente al "mezzuomo" del trono di spade "tira il culo" (come direbbe il Dottore) non essere stato contattato o incluso nel cast della nuova produzione Disney che, prontamente, ha pensato bene di contattare la "gilda" dei Nani di Neverwinter (capitale della regione fantasy della Costa delle Spade) la quale si è impegnata a fornire alla Disney delle creature magiche per proseguire la produzione. Come nella sua versione pornografica (credo di fantasia, ma non ne sono del tutto sicuro) Biancaneve diventa "pellenera" (e i 7 "ca... si" di magia), infatti viene interpretata da un'attrice latina (no, non è di Trastevere), si tratta invece della colombiana Rachel Zegler, a questo punto è chiaro che il nome "Biancaneve" resta valido solo per la sostanza polverosa che l'attrice porterà con sé per risvegliarsi dagli effetti soporiferi della mela avvelenata. In quanto la frase introduttiva della storia Disney non ha alcun senso "C'era una volta una bimba con la pelle bianca bianca come la neve, le guance rosse rosse come ciliegie mature e i capelli neri neri, come le notti senza luna. Il suo nome era Biancaneve."

Spero vivamente che la scelta della protagonista sia una denuncia contro le polveri sottili che sporcano la neve appena caduta perché se no non si capisce...
Dalle immagini preliminari i 7 nani sono rappresentati da un'accozzaglia di pellet, froci e mignotte, insomma in pieno stile Disney da quando il buon vecchio Walt si è fatto ibernare con l'ordine di scongelarlo solo quando gli ebrei scompariranno dal mondo, come ci viene riportato da "I Griffin". 

In tutta onestà, spero che questa immagine non sia tratta dalla postproduzione definitiva del film diversamente la qualità del girato è più vicina ad una produzione pornografica da 4 soldi che ad un colossal Disney, a meno che, a seguito dell'azzardo sulla sirenetta pellet e la madrina di Cenerentola che diventa un travone negro, il colosso dell'intrattenimento non sia finito zampe all'aria.
Come accennato, ed essendo successo mesi orsono, non ci dilungheremo troppo sigli esempi appena riportati, "Pellenegra" (mi rifiuto di chiamarla ulteriormente "biancaneve") è solo l'ultima, per ora, delle vittime designate dalla Cancellazione culturale, prima di lei era già toccato ad Acquaman, alla Sirenetta, alla madrina di Cenerentola e, spostandoci su Netflix anche Heidi, Clara e Peter i teutonici personaggi, ideati da Johanna Spyri della Svizzera tedesca  di fine '800, diventano 3 pellet scappati da qualche ghetto americano tipo "Inglewood" di Los Angeles.
Ora il politicamente corretto mostra anche il suo mezzo più letale, infatti, dopo aver imparato la lezione dal governo e dalle autorità Canadesi. Infatti durante il periodo Covid il governo nordamericano aveva congelato i conti correnti dei camionisti scesi in strada a protestare contro l'obbligo vaccinale, e non è complottismo "«prove tecniche di repressione del dissenso» andate in scena un anno e mezzo fa in Canada ai danni di chi protestava contro l’obbligo vaccinale" Fonte Il Primato Nazionale) ecco che il politicamente corretto inizia a colpire chi non è allineato al pensiero unico, infatti il blogger Hadmut Danisch si è visto congelare il conto (aperto presso la Deutsch Bank) con cui i lettori potevano sostenerlo ed aiutarlo economicamente, per quanto la forma sia quanto meno discutibile, qual è stata la colpa del blogger?!? Aver definito "grassa" la leader dei "verdi" (Il Primato Nazionale), ripeto la forma ed il modo non saranno stati il più elegante possibile, ma, se seguirete il link, non sarà sicuramente possibile negare l'evidenza dei fatti.
Oggi congelano i conti preventivamente o come mezzo repressivo verso coloro che si oppongono apertamente al regime, domani non potrebbe diventare un mezzo per colpire chiunque arriverà a dire "no, questo è troppo" o addirittura per creare "artificialmente" una crisi economica planetaria? Pensate che stia esagerando? Andate a chiedere agli argentini, i quali, qualche decennio orsono si sono svegliati una mattina con tutti i conti arbitrariamente chiusi dal governo centrale. Certo c'era una crisi economica mondiale e gli argentini non sono rimasti a guardare... eppure il risultato è lo stesso lo Stato (o chi governa al suo posto) ha la possibilità, con un semplice "click" di rendere difficile se non impossibile la vita di noi cittadini... C'è ancora qualcuno convinto che, per il solo fatto che non ne sentirete mai parlare dai "professionisti dell'informazione"*, allora in fatto non esista. Eppure i fatti non spariscono ed è impossibile non notare una regia sempre meno occulta, se si usano i potenti mezzi tecnologici per unire i puntini dello schema, anziché per schiacciarci le "noci" con video inutili di gente che, secondo le considerazioni della S.I.A.E. non fa musica.

*"sinistri servi" di un regime totalitario oramai totalmente fuori ogni controllo da parte nostra, ma ben controllati, a mo' di marionette, da un sistema che non lascia alcuno spazio all'individuo schiavizzato, indottrinato dalla propaganda liberal-progressista.

18 luglio 2023

Quando l'inglesismo merita un articolo...

 Ed è subito "cinghiamattanza".


Non c'è niente da fare, il mio disgusto verso la lingua inglese non nasce da un remoto sentimento di vendetta nei confronti della "perfida Albione" (dea della sterlina, si ostina vuol sempre aver ragione) per la mancata pace con il nostro "Beneamato", bensì per l'inutile, quanto molesta, ingerenza nella lingua italiana.
Da un lato è vero, quanto innegabile, che in certi casi ristretti la "flessibilità" (dovuta alla sua povertà di termini) della lingua inglese può aiutare ad esprimere, con meno parole (quindi in minor tempo), concetti molto articolati di cui, "ravanando" alle basi dell'informatica, "premere il pulsante sul dispositivo di puntamento dell'interfaccia utente" si semplifica con "click sul mouse" è un esempio banale. Ovviamente i "problemi" (ciò che mi urta diventa un problema) nascono quando si inizia a italianizzare l'inglesismo. Ovvero il suddetto click sul mouse "diventa" un verbo della lingua italiana "clickare" (dall'inglese "to click" premere). Questo, chiaramente, è solo un esempio della nuova crociata (con l'effige della madonna fustigata portata in processione) che intendo indire. 
Ricordando la mia "nemesi" il termine "performance" che viene discutibilmente, e disgustosamente, coniugato con "performante" termine per cui ho fatto volare gli schiaffi (purtroppo solo morali) a individui di qualunque estrazione sociale e livello d'istruzione appellandoli come "capre" di "sgarbiana" memoria. Termine che, messo in bocca ad un foggiano che cerca invano di spiegarsi con un americano è diventato "promofans". Non ci sono parole per descrivere il senso di nausea che mi ha preso allo stomaco... e non basterebbe l'intera produzione cinese di cinghie per raddrizzare una simile "stortura" linguistica.
Quando pensavo che "promofans" avesse toccato il fondo dell'inglesismo "maccheronizzato" ecco che all'improvviso, come l'estate cercata da Celentano, arriva una nuova fonte di incazzatura perenne, un livello tale di bassezza che nemmeno il dato a 20 facce, che capeggia sulle spalle di Bassetti (quando gli si chiede di covid o del relativo vaccino), è capace di raggiungere.
Il termine incriminato è "trusta", voce del verbo "trustare" deviazione dell'inglese "to trust" (credere, confidare, fidarsi...) l'ho sentito usare da Luca Donadel, in diverse sue dirette, ma, ne sono sicuro, inserito nella forma verbale "trusta il plano", assume una valenza dispregiativa per coloro che appunto, in periodo covid, credevano che il greenpass fosse un Dispositivo di Protezione Individuale (DPI) al pari delle scarpe antinfortunistiche. Sentire il termine inserito in una conversazione "seria" è un'esperienza da collasso del sistema nervoso.
Per scrupolo, e anche per capire quanto possa essere caduta in basso, ho eseguito una ricerca sul sito de "l'accademia della crusca", la cui credibilità è precipitata ai livelli più infimi, più bassi persino di "Tuttosport" quando parla della juve. La ricerca ha portato a questo risultato...
 

C'è la possibilità che dopo la disonorevole figura di merda rimediata seguendo i vaneggiamenti della Boldrini, introducendo nel nostro dizionario termini da "scarpate nel culo" quali "ministra", "presidenta" (che persino sto ignorante di Blogger, mi segna come errore) e, soprattutto, "petaloso", stia cercando un minimo di riscatto, una nuova verginità della propria credibilità. In cuor mio spero, invece, che certe (s)torture linguistiche non entrino mai nel nostro vocabolario... nel mio non ci entreranno di sicuro.
In conclusione per quanto riprovevole, e da me utilizzati il meno possibile, non sono contrario all'uso di termini anglofoni (soprattutto in abito informatico / tecnologico), ma laddove possibile mi sentirete sempre utilizzare il corrispettivo nella lingua più musicale e poetica del mondo... l'italiano.
In quanto il rischio è quello espresso nel divertentissimo "meme" (contenuto digitale, spesso umoristico, che si diffonde rapidamente attraverso internet), per ora, ovvero "abolito l'utilizzo di termini inglesi nella lingua italiana... a Milano non sanno più spiegare che lavoro fanno!".