7 agosto 2020

L'unicef che non c'è... le ONG che non servono.

Dei problemi dell'Italia, seppur non siano stati risolti, ne ho parlato in abbondanza ed è giunta l'ora di svegliarsi o lasciarsi morire per l'inutilità che si rappresenta. Un ulteriore piccola premessa, prima di entrare nel vivo dell'argomento di oggi, è rappresentata da quella tanto malvagia, quanto fuorviante idea insinuata dall'incessante martellare della propaganda... , lasciando volutamente in sospeso il discorso e l'autore, che per decenni ormai ci ha inculcato l'idea di discendere dai negri. L'idea che un decennio di dominazione araba possa aver trasformato radicalmente la cultura e l'etnia dell'Italia meridionale spazzando via millenni di cultura greco-latina per cui (aldilà delle mie battute) chiunque giunga da sotto La Spezia (o da sotto il Po secondo i leghisti più estremisti) sia di fatto un africano. L'idea che noi non siamo nemmeno un popolo e qualora pensassimo di esserlo siamo pur sempre quelli che hanno tradito ogni giuramento e accordo fatto con gli alleati di turno. Noi siamo ITALIANI. Piaccia o no alla Boldrini e ai Fiano di turno per cui al solo pronunciato il nome Italia ci si macchi della ignominia (secondo loro) di fascismo.
Mentre loro sono quella parte politica che non sbaglia mai, che ha tutte le risposte e non sono mai sbagliate perché risposto al signore dell'unico "anello" (ovvero chiunque sia a dettare le regole che via via ci condurranno nella realtà della visione distopica di 1984). Quella sinistra per cui il debole va sempre protetto, purché sia un negro, mentre se il debole è un bambino è giusto calpestarne i diritti. Tutti a piangere e a inginocchiarsi per [...] il delinquente negro rimasto vittima della sua stessa resistenza all'arresto, ma Boldrini e compagni non si sono nemmeno sognati di chiedere scuse per le vergognose azioni di Bibbiano.
Oggi non vi voglio parlare dell'Italia, come ho detto, ma dello schema che si sta delineando a livello globale, ovvero, uno schema atto a colpire, dopo averli destabilizzati, i bambini autoctoni di una nazione affinché cresca una o più generazione di imbelli sradicati dediti all'alcool all'uso e all'abuso di droghe e all'edonismo più sfrenato che conduce all'annientamento di ogni forma di morale e nega ogni valore della vita umana, perché chi subisce troppo da troppe persone a cui ha dato credito, inevitabilmente perde fiducia del genere e nella decenza della vita umana.
Una notizia di tale gravità che riempie le prime pagine dei giornali dal 1979... fosse vero... e sicuramente lo sarebbe se i fatti che sto per raccontarvi fossero stati commessi dai "fascisti" (o meglio qualunque Berlusconi filo-americano) mentre dal 1979 le pagine dei giornali tacciono e quel porco di Soros (nonostante le sue ONG sono "impegnate" in prima linea) non fa valere in alcun modo il suo peso "politico" economico.
Ed ecco i fatti che giungono dal Cile, sì al Brambi frega solo dell'Italia, ma legge notizia da tutto il mondo come già capitato per gli "specialoni" sul Venezuela e altre parti del Mondo che potessero rientrare in uno schema, uso il traduttore di Facebook, perché anche se parlo un po' di spagnolo, potrei incespicare in qualche cosiddetto "false friend" ovvero qualche parola simile all'italiano, ma il cui significato è totalmente diverso (l'esempio più classico il "burro" che in italiano è un condimento di origine animale, mentre in spagnolo è l'asino o il mulo, non ricordo esattamente).
"Ha subito una ′′ crisi di rabbia ′′ e i funzionari di SENAME hanno applicato ′′ correttamente ′′ le basi del protocollo di azione per questi casi; hanno preso Lissette, l'hanno avvolta in un tappeto e due persone si sono sedute su di essa (una di esse pesava 92 chili). Hanno premuto così tanto la piccola, che hanno compresso la regione addominale e torassica, ostacolando il respiro di Lissette, che muore annegata.

′′(...) e io mi sono messo su Lissette, lei a faccia in giù, muoveva la testa e si attaccava; io l'ho presa dalle spalle e sono stata così per circa 15 minuti, lei piangeva e gridava ". È lì che la bambina ha iniziato a sanguinare dalla bocca, ′′ Quando ho visto sangue, gli ho detto ′′ ti sei colpito ', e ha smesso di muoversi istantaneamente; il suo corpo era morbido, lazio, l'ho girata, l'ho vista viola, era bianca, ma con occhiaie e labbra scure, come viola; la zamarreé, gli ho detto Lissette e non mi ha risposto ".

I bambini vanno all'inferno,... e si chiama Sename.

Lissete Villa,... è stato privato della sua vita il 11 aprile 2016, al Cread Galvarino, della stazione centrale.
Avevo 11 anni."
Questo chiaramente è solo un fatto che potrebbe indurre il lettore a credere che sia la solita bufala "acchiappa like" o "attira indignazione" di qualche fannullone annoiato, se non che mi è bastato fare una piccola ricerca su SENAME per scoprire altro. 
"Il caso SENAME o l’incubo dei minori posti sotto il controllo dello Stato cileno" Parlano di caso come se una prassi consolidata da 40 anni sia un caso... (fonte di questa e le seguenti citazioni http://www.lejournalinternational.info/it/sename/ quindi non si parla del giornale La Padania o del sito personale della Meloni) "Il « caso SENAME » – Servizio Nazionale dei minori – si trova al centro del dibattito pubblico in Cile. I diversi drammi che lo circondano sono regolarmente sulla prima pagina dei giornali nazionali, senza che nessuna misura venga a risolvere i problemi d’insicurezza periodicamente rivelati dai notiziari di cronaca, che riportano fatti invariabilmente sordidi a proposito del Servizio.

Se da un lato le cause del problema sono state identificate da molto tempo grazie al lavoro dell’UNICEF e di diverse ONG per la protezione dell’infanzia, dall’altro lato le soluzioni politiche presentate dal governo uscente di Michelle Bachelet non hanno cambiato niente. Evidente mancanza di comunicazione, proposte insufficienti fatte durante la campagna elettorale: numerose questioni rimangono in sospeso." Quindi tanto per capire... un negro resiste all'arresto e gli iconoclasti di tutto il mondo mettono in scena una vera e propria caccia al bianco e alla vandalizzazione quando non distruzione della cultura bianca (e non) in tutto il mondo mentre, se dei minori sono sistematicamente maltrattati in Cile la notizia non varca i confini nazionali?
"Creato nel 1979, il Servizio Nazionale dei minori (SENAME) è un’istituzione statale incaricata sia della protezione dei bambini che degli adolescenti vulnerabili e di quelli che hanno dei problemi con la legge. Inoltre, il servizio si occupa anche del controllo del processo d’adozione in Cile.

Da quando è stata avviata un’inchiesta sul funzionamento del SENAME, parzialmente finanziata dal fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (UNICEF), gli occhi sono puntati su quello che si svolge all’interno dell’istituzione. Se si può parlare di un “caso SENAME”, è perché il rapporto proveniente dall’inchiesta non lascia spazio al dubbio: gli abusi sessuali, le violenze e il maltrattamento ne sono una pratica comune, senza parlare di altre disfunzioni come l’assenza di scolarizzazione, il consumo di supefacenti e le uscite notturne dei minorenni.

Tuttavia, quel che ha realmente indignato l’opinione pubblica e messo il caso SENAME al centro del dibattito pubblico è il tentativo da parte del potere giudiziario di seppellire il rapporto, mantenendolo occulto fino a marzo 2013, prima che le rivelazioni del giornale d’inchiesta Ciper sollevassero il velo sul caso." Quindi non si capisce da quando il sistema SENAME sia sotto inchiesta, ma è stato insabbiato sino al 2013. Ottimo... iniziamo a guardare un po' di date... 
Si parlava di una certa Michelle Bachelet, che venuta a conoscenza dei fatti non è comunque intervenuta... Tanto per chiarire la "signora" Bachelet non è una sconosciuta attivista dei diritti dell'infanzia che svolge la sua attività di invio mail dal suo salotto, bensì il Presidente del Cile. Guarda caso, come a Bibbiano, anche lei fa parte del partito social democratico (l'equivalente del nostro PD senza Renzi e Zingaretti) al seguente link trovate il suo palmares (https://it.wikipedia.org/wiki/Michelle_Bachelet) tratto da vaccapedia, ma da cui si evince chiaramente che il rapporto è trapelato giusto quando lei non era presidente... questo si che è un "caso", ma in quel periodo, come i comunisti di tutto il mondo, ricopriva incarico presso l'ONU "Direttore esecutivo dell'Ente delle Nazioni Unite per l'uguaglianza di genere e l'empowerment femminile
Durata mandato: 14 settembre 2010 – 15 marzo 2013"

L'ONU, a cui fa capo l'UINUCEF, nel giro di pochi mesi è riuscita a far tradurre in legge, dai vari paesi, una legge per la libera circolazione dei pellet, ma quando si tratta di minori (cileni in questo caso, ma autoctoni in senso generale) non riesce a far trapelare un rapporto su abusi e maltrattamenti? Come letto prima di mezzo ci sono anche le ONG immagino anche quelle di Soros, e se non ci sono abbiamo capito qual'è il limite della sua filantropia... ovvero finché lo schiavismo gli frutta denaro, e aldilà che si sia verificato in Italia, com'è possibile che l'opinione pubblica mondiale (con tanto di VIP americani e non) si sia mossa per quella zecca di merda di Karola Rachete "innocente" di aver speronato una motovedetta della guardia costiera, non abbia detto nulla riguardo all'abuso davvero sistematico (a differenza della violenza degli sbirri sui negri americani) nessuno al di fuori del Cile ne sapesse nulla sino al 27 febbraio 2018 quando "le journal intarnational" ne ha parlato?
Sicuramente non c'entra il fatto che il Cile sia una democrazia dal 1990 (quando cadde la "feroce dittatura" di Pinochet, "Durante la sua feroce dittatura, durata dal 1973 al 1990, furono torturate, uccise e scomparvero, almeno 30.000 persone," (secondo vaccapedia) che però mise istituì un centro per la tutela dei minori che solo ora si scopre essere il crogiuolo delle perversioni sessuale dei radical chic a cui la propria razza sta sul cazzo... indipendentemente che sia bianca, mediterranea, ariana o ispanica.

5 agosto 2020

Eichmann, la vera storia del processo... ovvero quando le puttanate iniziano con i titoli di testa

Sì!
Forse per lavarsi la coscienza o, più semplicemente, per raccontare la solita favola del feroce nazista crudele, mentre la povera vittima ebraica ha sempre e solo desiderato giustizia. Resta il fatto che Sì, è stato davvero realizzato un film sul processo a Ricardo Clement cittadino Argentino che, a tuttora, è stato processato, condannato e ucciso al posto di Adolf Eichmann che si è goduto la sua bella vita con la moglie e i figli.
Non entrerò troppo nei particolari, per non svelare parti salienti del libro che sto scrivendo con pigra dedizione, ma la prima schermata dopo quelle di produttori e distributori recita "Olocausto, (1933-45) lo sterminio degli ebrei europei e delle altre razze da parte del regime nazista in Germania. La persecuzione nazista raggiunse il suo culmine con la "Soluzione Finale", un programma di sterminio di massa adottato dal 1942, e messo in atto con feroce efficienza da Adolf Eichmann. Wolrd Encyclopedia, Oxford University Press". La fonte è confermata anche se per leggere il testo completo dovrei sottoscrivere un abbonamento al World Encyclopedia, ma se queste sono le premesse per la loro attendibilità, manco se fossero loro a pagare me.
Ripeto questa è la prima schermata del film e già hanno detto una stronzata, ovvero considerano "Olocausto" l'intero periodo di governo del partito Nazionalsocialista, nonostante il primo atto "ostile" nei confronti dei giudeacci zozzi fu la "notte dei cristalli" avvenuta nella notte tra il 9 e il 10 novembre del 1938 (quindi 5 anni dopo rispetto al succitato anno d'inizio dello sterminio) e nonostante che, come specificato nel testo stesso, secondo la storiografia ufficiale, la soluzione finale ebbe inizio solo nel 1942 con la liberazione del ghetto di Budapest (o comunque con la liberazione dell'Ungheria)*.
Ma siamo qui per parlare del film nel quale viene citata la frase più celebre di Eichmann che, da quanto emerge dalla pellicola, fu riferita ad un suo sottoposto, l'unico che lo accuso, dopo essere stato a sua volta arrestato, e che lo ha fatto passare da un semplice burocrate negli ingranaggi della macchina del Nazionalsocialismo a l'ideatore dell'intera soluzione finale. Addirittura talmente "potente" da potersi permettere di disobbedire al suo diretto superiore un tizio quasi sconosciuto di nome Heinrich Himmler, ma questo lo vedremo dopo come colpo di scena finale. Vi avviso che nell'articolo ci sono rivelazioni sul finale, ma se conoscete la storia di Ricardo Clement sapete già che la storia non finisce bene.
La frase che Eichmann avrebbe rivelato al suo assistente sarebbe "“All’occorrenza salterò nella fossa ridendo perché la consapevolezza di avere cinque milioni di ebrei sulla coscienza mi dà un senso di grande soddisfazione. Mi dà molta soddisfazione e molto piacere”" peccato che l'unica fonte di tale citazione, oltre ai film che la riportano, si trovi nel libro di Hannah Arendt "la banalità del male" che un po' come assumere l'innocenza della juve in calciopoli in funzione delle affermazioni di Luciano Moggi. Ciò detto durante il film viene mostrato l'interrogatorio da parte del "pubblico ministero" o dell'avvocato dell'accusa o dell'ufficiale incaricato delle indagini, non conoscendo la giurisprudenza israeliana immagino che fosse l'ufficiale del mossad Rafi Eitan, ma non ne sono certo. Durante il quale l'investigatore gli pone delle domande riguardo le accuse mosse dal suo (di Eichmann) assistente tipo aver avuto per lungo tempo una relazione sessuale con una ricca possidente ebrea, e qui parte un lungo spezzone in cui viene mostrato questo (con tanto di assistente che entra dalla porta semichiusa e li coglie sul fatto), al ritorno dal viaggio della memoria la risposta dell'imputato "non ricordo proprio una simile circostanza", lo stesso accade per la frase, la seconda più celebre, citata pocanzi anche in quell'occasione dopo un lungo Flashback "mi spiace, ma non ricordo proprio di averla mai pronunciata, infine quando gli viene imputata la relazione con una baronessa ungherese, parte un nuovo viaggio nei ricordi in cui insieme all'amante uccide, sparandogli, un neonato ebreo ancora in culla, davanti agli occhi atterriti della sua segretaria. Anche in questa occasione sembra che l'investigatore si allontani senza avere risposte, di conseguenza sono tutte testimonianze di terze parti di persone che erano state catturate e fecero il suo nome per salvarsi il culo senza che questo gli servisse a qualcosa, cosa che nel film sottolinea lo stesso Eichmann.
Nel film si fa solo accenno al processo, forse per evitare le imbarazzanti domande, e prove, ivi presentate durante il processo ad esempio una lettera che Eichmann indirizzò a tale RF. Una prova schiacciante che sarebbe certamente costata la condanna a morte dell'imputato... Scatta quindi l'indagine tra PM giudice e difesa per scoprire che fosse il "RF" destinatario della missiva... viene avanzata dal giudice (ammesso che lo fosse davvero giudice, probabilmente era stato nominato tale la mattina stessa) che si trattasse della Repubblica Francese (che nel '42 non esisteva praticamente più) allora il giudice chiede al pubblico ministero che chiede all'avvocato il quale ha il lampo di genio di chiedere al suo imputato. Ora se sei un avvocato della difesa vero, e non un netturbino messo lì tanto perché anche un criminale di guerra ha diritto ad un avvocato, non vai a fare al tuo assistito una domanda la cui risposta gli può costare la vita... ad ogni modo Eichmann (o meglio Ricardo Clement), che non aveva nulla da perdere in quella situazione rispose che si trattava del ReichsFührer Himmler suo diretto superiore con cui aveva occasione di scriversi spesso per scambio informazioni e ricezione ordini.
Il film la butta ancora sul patetico raccontandoci la storia della moglie di Rafi che, malata di cancro, sostiene eroicamente il marito sino alla fine... come no... infatti lo rimprovera di aver assunto il ruolo di investigatore e non aver lasciato che fosse ucciso senza processo (ah l'umanità degli ebrei è così commovente...).

Romanticamente mi piace pensare che le ultime parole di Eichmann fossero state quelle di spregio nei confronti dei suoi carcerieri poco prima della sua esecuzione "«Spero che tutti voi mi seguiate presto»", ma conoscendo la fedeltà ai propri ideali di questi uomini immagino che le vere ultime parole siano state "«Lunga vita alla Germania. Lunga vita all'Austria. Lunga vita all'Argentina. Questi sono i paesi con i quali sono stato associato e io non li dimenticherò mai. Io dovevo rispettare le regole della guerra e la mia bandiera. Sono pronto»."

Insomma film da guardare? Se lo guardare in ottica delle nuove comiche assolutamente sì, se lo volete guardare come documentario sul "Contabile di Hitler" o sul "burocrate della morte", vi consiglio piuttosto "Uno specialista" edito prodotto dall'istituto Luce e pubblicato, l'ultima volta in Italia, da l'unità (probabilmente censurato) il che non impedisce di capire quanto fosse una farsa il suo processo. In verità ci sono diversi film che parlano di Eichmann, ma quanti siano storicamente attendibili non lo saprei proprio dire, questo che ho recensito in questo articolo, non lo è di sicuro.

*Tempi e numeri, forniti dalla storiografia ufficiale stessa, basterebbero a smentire l'intera puttanata del cosiddetto olocausto, ad esempio secondo la matematica, e tralasciando completamente prove e testimoni oculari della difesa, 6.000.000 / 1096 (giorni intercorsi tra, diciamo, la messa in pratica delle decisioni della conferenza di Wannsee, in cui si dice venne stabilita la soluzione finale, 27/01/1942 e la liberazione di Auschwitz da parte dei sovietici) / 9 che sono i campi di sterminio presenti in tutto territorio occupato dal Terzo Reich.
Quindi 6.000.000 / 1096 / 9 = 608,27 (di media) morti al giorno per ciascun campo di sterminio. Può sembrare una cifra fattibile, ma andrebbe considerato inoltre che camere a gas e forni crematori avrebbero dovuto lavorare incessantemente per 24 ore (per raggiungere quella cifra, ma secondo le specifiche della Bayer (sì proprio l'azienda farmaceutica) che produceva lo zylon B dopo ogni gasazione si rendeva necessario l'areazione dei locali per almeno un ora. ciò significa 608 / 12 = 50 gasazioni l'ora, ma considerando che i "testimoni" oculari hanno sempre riferito di veder entrare gente e non uscirne, vuol dire che il compito di sgomberare le camere dai corpi era svolto dai soldati del campo... possibile che con tali ritmi nessuno (al di fuori del campo sapesse nulla)?
A questo link https://it.wikipedia.org/wiki/Lista_dei_campi_di_concentramento_nazisti#cite_note-museoauschwitz-5 trovate, in rosa l'elenco dei campi sterminio anche se, per la mia ignoranza e dopo la visita al museo dell'olocausto di Londra sapevo che i campi di sterminio fossero 3 Auschwitz, Treblinka e Solibor (il che ridimensionerebbe maggiormente le cifre di pocanzi se non si considera quel dettaglio per cui ad Auschwitz (con un 1.100.000) morti e la presenza dei forni crematori, non furono trovate ceneri, mentre a Treblinka furono trovate le ceneri ma non i forni crematori... dettagli vero?

4 agosto 2020

La caccia del re del Nord

Oggi vi scrivo solo per comunicare la pubblicazione del 4° capitolo del fumetto "Le avventure della belva e del re del Nord" che trovate al seguente indirizzo:

https://leavventuredellabelva.blogspot.com/2020/08/la-caccia-del-re-del-nord.html