29 novembre 2019

Alle sardine in piazza... preferisco le acciughe al verde!

Sembra che uno dei prodotti tipici della zona, che ha il privilegio di ospitarmi da qualche tempo, verrà rimpiazzato in data 10 dicembre. Per fortuna non sarà sostituito dal solito Kebab caro all'Appendino, ma forse da qualcosa di peggio. Le acciughe al verde dovranno competere con le sardine in piazza. Scontata la replica al nuovo movimento anti-qualcosa di indefinito (ma assolutamente pro a qualcosa che di ulteriori pro non ha bisogno e di cui gli italiani sono stufi da un pezzo), optata dal marketing della Lega che alle Sardine ha risposto con i gatti. In passato ho provato a fornire l'alibi del "i grillini alle regionali hanno sempre fatto cagare", ma  la realtà dei fatti e che solo il loro giocare sulla malafede li ha portati al governo, il popolo, e non i populisti, infatti ha decretato da tempo che il PD non rappresenti più gli interessi degli italiani.
Chiaramente, per quanto fossi curioso di seguire il "Grillo" parlate quando il M5S non era che un idea di massima, lo stesso interesse non viene suscitato da questo movimento che di «spontaneo» non ha nemmeno un rutto e di «apolitico» nemmeno i militanti. Il Primato Nazionale, a suo tempo, aveva ampiamente documentato come i leader del movimento o almeno uno dei responsabili di sezione (alla faccia dello spontaneo) fossero immanicati a stretto giro con i renziani più irriducibili (alla faccia dell'apolitico) "Bernard Dika, uno degli organizzatori delle sardine di Firenze, è alfiere della Repubblica nominato da Mattarella, ex presidente del parlamento toscano degli studenti, giovane democratico renziano e iscritto all’Anpi.", un'altra fa parte dell'UDU "Samar Zaoui, una delle organizzatrici delle sardine di Modena, è un membro di Udu (Unione degli universitari), associazione dichiaratamente di sinistra e legata alla Cgil. In un post su Facebook, la Zaoui voleva appendere a testa in giù Matteo Salvini, inneggiando ad un “giustiziere sociale”." un altro lavora per una rivista fondata da Romano Prodi "Mattia Santori, il portavoce del movimento, fa parte fortuitamente del team di Energia, rivista trimestrale di divulgazione scientifica curata dalla società di ricerca Rie-Ricerche Industriali ed Energetiche, fondato dall’ex ministro Alberto Clò e dall’ex premier Romano Prodi. Sempre Santori su Facebook, segue le pagine di Stefano Bonaccini (governatore dell’Emilia-Romagna e candidato alle prossime elezioni regionali), di Nicola Zingaretti, di Paolo Gentiloni, del “PD in quartiere” e di altri esponenti locali del Partito Democratico."  un altro è sindaco di Bitonto "Michele Abbatticchio, altro amministratore del gruppo “Arcipelago delle sardine”, è il sindaco di Bitonto ed è stato candidato alle elezioni europee del 2019 nelle fila di “Più Europa – Italia in comune”.". L'elenco è ancora lungo, ma oltre a non essercene uno di destra, non ce n'è uno che non abbia dato il culo al PD. Che questo delle "sardine" sia un puerile tentativo del PD di tornare a conquistare le piazze, senza doversi rimangiare il concetto che il "POPOLO" (senza il quale non puoi venir eletto a meno di "colorare" le schede bianche come nel film "Qualunquemente") è roba da Fascisti, è chiaro come il sole.
Un movimento spontaneo non dovrebbe avere mire espansionistiche sulle cadreghe di palazzo né pregiudizi politici, ma il fatto che Santori (a cui abbiamo appena accennato) non intenda candidarsi contro il PD è sintomatico, qualora ce ne fosse bisogno, di una malafede con cui si cerca di veicolare la rabbia della gente che s'è rotta i coglioni di non riuscire più nemmeno a "tirare a campare" (come si usa dire nel Mezzogiorno) ed i politicanti al governo che fanno il "gioco della sedia" in cui questi girano intorno alle sedie del potere e quando l'U(B)E il mercato vuole una risposta chi è senza carica viene ripescato per il parlamento europeo (leggasi Gentiloni).
Davvero non tifo per Salvini e, a differenza di molti figuri che ruotano intorno all'Area, non sono così convinto che con questo Matteo risulterebbe migliore dell'altro di fronte ad una minaccia da parte dell'Europa che impone ulteriori restrizioni all'Italia che impone ulteriori tasse alla popolazione che perde il lavoro, "che al mercato Prodi regalò".
Lo stesso Prodi che distrusse l'IRI l'istituto con cui lo Stato poteva intervenire e salvare le aziende chiave in settori chiave dell'economia italiana. Distrutto quello (nostro fiore all'occhiello e invidia dei mercati europei che ne pretesero la dismissione) la nostra economia è lentamente sprofondata in un baratro. Il suo pupillo fonda un movimento "spontaneo" che si fa portavoce di una rabbia che, ancora una volta, parte dalla testa dei salotti della sinistra bene, ma non corrisponde al malessere della pancia del popolo "vero".
Testa che fa aperitivo in centro commentando le informazioni faziose di Repubblica, mentre i poveracci maledicono il solito aumento delle tasse letto su "Metro online".
E se in piazza ci sono le sardine noi porteremo i gatti... ma magari io mi accontenterei che il popolo, alle sardine in piazza, preferisca le acciughe al verde.

27 novembre 2019

Patuanelli il sovranista che non ti aspetti.

Lo affermo oggi, 27/11/2019, prima che succeda nella realtà e diventi un fatto di cronaca.
Diciamo pure addio all'attuale Ministro per lo Sviluppo Economico Stefano Patuanelli che, ieri nel corso di un audizione in Senato, ha ipotizzato un ritorno all'IRI (Istituto per la Ricostruzione Industriale). 
Prima di giungere alle dichiarazioni del (ex) ministro e commentarle, di conseguenza, è doveroso fare il punto della situazione sulla nostra economia e su ricordare che cosa fosse l'IRI.
Per spiegare la nostra situazione economica... non basta paragonarla al Titanic (nonostante anche la nostra economia si sia schiantata con un iceberg chiamato U(B)E), ma rende meglio l'idea, prendendo in prestito e parafrasando un'espressione chiara ai miei ospiti piemontesi, che è come il Titanic (appena colpito dall'iceberg) con trazione a remi in un bosco. Ovvero non può andare avanti per mancanza di acqua (fondi ), ma se mai dovesse arrivare l'acqua quasi sicuramente affondiamo.
Il nostro centro acciaieristico di Taranto (l'ex Ilva) è fallita e solo un miracolo (che speriamo si chiami nazionalizzazione) può salvarla, insieme alla decina di migliaia di posti di lavoro e relative stabilità economiche familiari si portano appresso. L'Alitalia è un pozzo nero in cui nessun privato vuol gettare dei soldi. Anche se il moralizzatore delle macchinette con cui mi capita di interagire ultimamente (che oltretutto è pure un mezzo pellet) non sarà d'accordo, anche in questo caso l'errore è stato quello di tentare la via della mezza privatizzazione, e a proposito di parafrasi scomodiamo anche il maestro Miyagi dal film Karate kid (i primi 3 con Ralph Macchio, non certo quelli con la mignotta o la scimmia) "Quando Alitalia fallisce, se privatizzi va bene, se non privatizzi va bene... se privatizzi speriamo, finisci schiacciato come grappolo d'uva". Secondo il moralizzatore delle macchinette pellet, il mercato ormai è così, per cui è giusto che Alitalia finisca "carrelli" all'aria, qualcuno (non io che non spreco tempo a spiegare a esseri viventi il cui momento evoluto più alto è stato imparare a sbucciare le banane con le mani anziché coi denti, anche se non proprio tutti lo hanno ancora imparato a differenza degli scimpanzé) che una nazione non relegata al cosiddetto terzo mondo non si può permettere il lusso di non avere una compagnia di "bandiera" e non è tanto per una questione di prestigio, ma è proprio una questione di sviluppo economico, non possiamo permetterci di avere, come mezzi di trasporto nazionale solo il treno con tutte le difficoltà che ne conseguono. Ovvero che con il TAV in 5 ore arriveremo a Lione (chissà quanti hanno tale necessità) è utile, ad oggi con il "frecciarossa" ne bastano 4,20 per andare da Torino a Roma, 3,30 circa partendo da Milano e così via seguendo la tratta ad alta velocità (Torino-Milano-Bologna-Firenze-Roma-Napoli). Le cose si complicano un po' quando si esce dalle tratte "privilegiate". Se disgrazia tua abiti in Val d'Aosta e devi andare a Roma le ore diventano 7,30 ed i cambi diventano 3 (ovvero prendere 4 treni se per  miracolo fossero tutti in orario se no diventa un epopea che persino Ulisse si ci rinuncerebbe). "Peggio per te oh sfigato del nord-est" uno dei tanti slogan della mia compagnia di viaggi sei veneziano e vuoi andare a prendere il sole della capitale? Eccoti accontentato te la cavi con 4 ore di frecciarossa sei un triestino? ahia... il viaggio della speranza varia dalle 6 alle 11 ore. Praticamente ci metti meno ad andare a Vienna... a piedi! Infatti per andare da Torino a Trieste la durata del viaggio varia dalle 5,15 ore sino a 13 con 3 cambi (sempre 4 treni).
Sempre che non decidiate di andare più giù... da Aosta a Taranto andiamo dalle 12 alle 20 ore circa,  ci vogliono 12 ore per arrivare a Palermo da Torino varia dalle 15,30 ore alle 25,40 (cioè un giorno e quasi 2 ore per arrivare a Palermo e devi ancora raggiungere il paesino sperduto in mezzo al nulla in cui hai trovato un B&B con una stanza disponibile). Sei sicuro di voler andare in Sardegna in treno? Non pervenuto! Prendi un aereo o il traghetto.
Scusate, ma con tutte queste difficoltà oggettive nei collegamenti nazionali che cazzo ce ne facciamo di arrivare a Lione in 5 ore?
Per il moralizzatore delle macchinette pellet Alitalia può fallire poi per raggiungere in breve tempo i luoghi pocanzi indicati, nessun problema... mette a disposizione il cammello. Cosa ne sa un pellet di economia, ma soprattutto dell'economia italiana. Quello che più offende i miei sensi di Italiano è il fatto che risulta sempre più evidente che questo modello economico sia deleterio per milioni, se non miliardi di persone, ma ciecamente ci si ostina a mantenerlo e, se qualche sovranista cerca di attaccarlo, a difenderlo con ogni mezzo. Di conseguenza non è nemmeno un problema di pavida rassegnazione all'inevitabilità del proprio destino, ma consapevole omicidio economico delle popolazioni mondiali.
Inoltre, ma non mi dilungherò troppo avendo affrontato l'argomento a caldo, è sotto gli occhi di tutti lo stato di salute delle nostre autostrade, in particolare dei ponti autostradali. Dopo il crollo del ponte "Morandi" a Genova, crolla un viadotto sulla A6 Torino-Savona...

Sulla A21 Torino-Piacenza, all'altezza di Asti, si apre una voragine e l'autostrada viene chiusa al traffico... 



vero è che il mal tempo può capitare e 10gg di seguito sono un caso eccezionale persino senza essere in presenza di tifoni, resta il fatto che in uno Stato civilizzato non dovrebbe essere una regola fissa "In caso di pioggia tirare giù un ponte!"
Il ministro Patuanelli ha una soluzione  "“Tornare all’Iri? Se serve, assolutamente sì”" (e alla parola IRI al Mortazza Prodi è venuto un infarto). L'IRI è un istituto istituito, scusate il gioco di parole, nel 1933 da Lui (non il Mortazza, ma Benito Mussolini), e dismesso proprio da lui (il Mortazza e non Benito Mussolini) negli anni '80 del '900. "il titolare del Mise spiega: “Siamo pronti a farlo in un momento in cui è necessario proteggere le nostre imprese e la produzione industriale del Paese”." e a questo punto a Prodi è comparsa in sogno la Madonna a cui ha chiesti di ucciderlo. In Europa sono già pronti allo scandalo ad hoc per l'uccisione politica di Patuanelli infatti "Una mossa che sarebbe ancora più efficace della sola nazionalizzazione dell’ex Ilva. Una mossa che però difficilmente incontrerebbe il favore di chi tra dem e 5 Stelle è contrario alla presenza dello Stato nell’economia. Per non parlare della Ue, che come è noto vieta gli aiuti pubblici nel mercato europeo.".
Come accennavo pocanzi le nostre arterie principali, le autostrade, sono allo sfascio "“Il sistema delle concessioni autostradali ha bisogno, a prescindere da Aspi, di una revisione totale”. “il dossier autostrade non è di mia competenza ma è evidente, da quello che emerge anche nelle ultime ore” l’esigenza di intervenire sul sistema delle concessioni."
Insomma i presupposti per un licenziamento per eccesso di sovranismo o, se preferite, per eccesso di logica ci sono tutti quindi o ritratta o prepariamoci a perdere uno dei pochi ad avere una soluzione d'investimento diversa dal "gettiamo i soldi dalla finestra e speriamo che, in quel preciso istante, ci stiano passando sotto il tesoriere di Ilva, Alitalia e Aspi (AutoStrade Per l'Italia)... naturalmente dopo aver chiesto un prestito, a tasso d'interesse da calcolo renale, all'U(B)E.

26 novembre 2019

Il papa giusto per i tempi che corrono.

Naturalmente non mi sono dimenticato che manca la terza parte dell'articolo sulla giustizia nazista, spero abbiate apprezzato come al solito i precedenti, ma nell'attesa di trovare il tempo di trattare un argomento così delicato e complesso sto portando avanti altri temi.
I tempi che corrono, dal mio punto di vista, sono i più bassi a livello intellettuale che il mondo abbia conosciuto dai tempi in cui gli ebrei scatenarono una guerra di religione contro l'impero romano, salvo prendere dei sonori "sganassoni" sul grugno... tipo quelli ampiamente elargiti da Carlo Pedersoli (Bud Spencer) e Mario Girotti (Terence Hill).
Seppur il mio pensiero non sia assolutamente obbiettivo rispetto ai tempi correnti, la mia misoxenia (perché io non temo i diversi... li odio proprio) mi impedisce di apprezzare la disumanità propagandata con ogni mezzo, riesco comunque a restare lucido e, di conseguenza, critico sulla situazione sociale odierna, se non europea almeno italiana. Di fatto il propagandare l'immigrazione selvaggia, di fatto un'invasione per nulla pacifica, come il bene per il futuro del paese è un insulto alla mia intelligenza ed a quello che dovrebbe essere il comune senso logico. In uno stato che ha distrutto, quando non ha potuto regalare, tutto il nostro settore produttivo, un tasso di disoccupazione a livelli allarmati (anche senza contare solo quello giovanile), i nostri "cervelli" in fuga costante in quanto, seppur all'avanguardia per quanto riguarda ricerca e relative scoperte in campo tecnologico, biologico, chimico, ecc. non mettiamo a disposizione (perché semplicemente non ci sono dovendoli regalare all'U(B)E che applica sui finanziamenti destinati a noi tassi da usura) denaro sufficiente per portare a termine i progetti e tenerci in patria le menti più brillanti (anche se potenzialmente deviate dalla propaganda sessantottina della classe insegnante).
In questo scenario apocalittico va ad incastrarsi la chiesa cattolica che, non essendo più potente come in passato, cerca di riconquistare il proprio staus di guida e faro del mondo contemporaneo tramite il business dell'accoglienza. L'ex ministro Salvini aveva provato a far presente "se la chiesa li vuole accogliere, li ospiti a casa sua!" il guaio è che la chiesa lo ha anche fatto, a Rocca di Papa, peccato che durante la prima notte i "pii fratelli dell'ordine" abbiano semplicemente lasciato aperte le porte del centro e la metà degli (sgraditi) ospiti si sia dileguata, ma questa è una storia che abbiamo già raccontato.
Di conseguenza anche alle eresie del papa dovremmo essere abituati. 
Divenuta ormai leggenda metropolitana, resta memorabile l'epica figura di merda che "il" deputato Vladimiro Luxuria rimediò in Unione Sovietica (ai più nota come Russia) in cui, pensando che lo stile di vita della sinistra radical chic fosse tollerato nell'ex blocco sovietico di matrice comunista-stalinista, partecipò allegramente alla carnevalata del gay pride moscovita insieme a Niki Vendola e ad altri depravati del panorama politico (di sinistra) del nostro Belpaese. Siccome fuori dall'Italia non se l'incula nessuno (anche se quasi certamente non letteralmente) quando al "terzo minuto" la polizia russa s'incazzo davvero caricando la baracconata, anche i nostri presero la loro bella dose di legnate. Tornati in Italia si misero subito a frignare sul maltrattamento subito in terra rossa, ma in quell'occasione il ministro degli esteri non poté fare altro che prendere atto della cosa e cestinare la segnalazione appena questa fu stilata in ogni sua parte (questo a prescindere dal fatto che in politica estera abbiamo l'Italia ha lo stesso peso politico di una scoreggia di topo dentro una bombola di metano).
Esattamente come successe a Vladimir Luxuria, così il pontefice si è presentato alle porte del Giappone invitando l'impero nipponico (ricordo ai più smemorati che recentemente è stata ripristinata la divinità dell'imperatore abolita arbitrariamente dagli americani che, inserita come clausola obbligatoria per la resa incondizionata del Giappone alla fine della seconda guerra mondiale costò la punizione dello sgancio delle due atomiche su Hiroshima e Nagasaki, così come la bandiera del Sole Nascente, proibita nello stesso periodo) ad aprire le porte ai migranti.
Inutile dire che l'unica ragione per cui il Papa non si è portato a casa una pernacchia con tanto di sbeffeggiante risata da parte dei ministri nipponici è solo grazie all'impeccabile dignitosa compostezza del popolo giapponese mostra innanzi allo straniero. 
Bergoglio ordina "“Vi chiedo di stendere le braccia dell’amicizia e di accogliere quelli che vengono, spesso dopo grandi sofferenze, a cercare rifugio nel vostro Paese”" peccato che, a differenza dell'italia vigliacca, "le parole del Papa si inseriscono in un quadro di leggi “così restrittive che il numero di coloro che hanno ottenuto lo status di rifugiati nel 2018 è limitato a 42 persone”. Insomma il Giappone continua testardamente ad accogliere pochissimi immigrati e proprio per questo il Vaticano vorrebbe scardinarne le porte.".
Giusto per... snoccioliamo un po' di dati, ma vi anticipo già che il Giappone è considerato lo stato più sicuro al mondo (guardando i film tratti dai romanzi di Dan Brown persino dello Stato Vaticano), intanto va detto che dei giapponesi a cui si rivolge il pontefice solo l'1% si definisce cristiano e di questi solo lo 0,3% si dichiara cattolico, inoltre "Il Giappone è la terza economia mondiale, ha un tasso disoccupazione talmente basso (2,4% stando agli ultimi dati di settembre) da essere quasi trascurabile ed è forse la nazione più sicura al mondo. Tutti fattori che evidenziano, con buona pace degli strilloni mondialisti e delle richieste di Bergoglio, quanto sia difficile che il governo di Tokyo cambi totalmente linea sull’immigrazione.". 
Il popolo come risponde ai sondaggi?!?
Semplicemente conosce la differenza tra nazionalismo e razzismo (a differenza dei propagandisti radical chic) "un sondaggio condotto dal Pew Research Center di Washington dal 24 maggio al 19 giugno 2017: il 58% degli intervistati si è dichiarato contrario a un eventuale aumento degli immigrati, il 13% preferirebbe ce ne fossero anche di meno. Più in generale il 71% dei giapponesi, sottoposti a un altro quesito dell’indagine statistica, ritiene che 65 rifugiati all’anno sia la massima soglia di accoglienza accettabile, con un 13% che vorrebbe ridurla ulteriormente." insomma... "Banzai!!!"

25 novembre 2019

Con il solito teatrino i figuranti della politica ci nascondono le inculate.

Dopo mesi dal proscioglimento, non capisco il perché, stiamo ancora parlando di Carola. Invece di marcire in una cazzo di cella d'isolamento per resistenza a pubblico ufficiale e atti di pirateria, sta zecca maledetta fa persino le sue "comparsate" in TV (ospite nelle solite trasmissioni "Faziose") a spese nostre.
Mi giunge in questo momento una nota dalla regia che secondo la Gruber, definire Carola una zecca è offensivo, evidentemente la giornalista ha il filtro rosso attivo, perché non mi ricordo di levata di scudi a difesa della deputata di FdI Giorgia Meloni definita "zoccola" da un consigliere comunale del PD bergamasco.
Ci parlano a vanvera di fascismo, antifascismo, Carola, rispolverano termini inutili, rovistano nei meandri di chi ha detto cosa a chi senza mai arrivare da nessuna parte o preoccuparsi minimamente del fatto che, di fatto, stiamo diventando un totalitarismo mal celato dietro ad una parola vuota (almeno dal punto di vista dei contenuti politici, etici e ideologici). Con la parola "democrazia" credono, anche se glielo stiamo permettendo piuttosto bene, di poterci privare della libertà (e se fosse per un bene comune superiore comune sarebbe anche apprezzabile), ma soprattutto delle nostra capacità dialettica. L'introduzione di neologismi, inutili (ed infatti sono stati fortemente voluti dalla Boldrini che rappresenta non solo l'inutilità politica del suo schieramento, ma soprattutto l'inutilità totale del suo starnazzare come oca), appiattiscono non solo il linguaggio, ma anche la capacità di formulare pensieri articolati superiori al mero riferirsi agli istinti primordiali (dormire, bere, mangiare, riprodursi), con l'aggiunta di pochi altri espliciti riferimento all'edonismo più gretto quali ad esempio "sfondarsi" di droghe e alcool. 
L'intento della classe dirigente (e non mi riferisco al Paperon de Paperoni sul Cayenne con il cambio automatico perché non sa guidare una 500, ma avere il "macchinone" è uno status sociale) ha bisogno di decerebrati e mentalmente disturbati incapaci di formulare frasi di senso compiuto che contengano esclusivamente la parola "scopare". Come ironizzato, ma non troppo lontano dalla realtà, nel film "Italiano Medio" di Maccio Capatonda, non gli offenderebbe per nulla somministrare ai cittadini una pillolina che li costringa ad utilizzare solo il 2% del proprio cervello. Per ora tale pillolina porta il nome di "politicamente corretto" se ti allinei sei un figo, ma di fatto privo di qualsiasi capacità di pensiero logico, se non ti allinei sei un emarginato, un populista, un sovranista e (perché no) un nazista.
Se ci si azzarda a dire "evitiamo che partano" si è disumani, lasciarli in mano a traghettatori criminali (mal celati dietro alle più disparate sigle di ONG) e se gli stronzi, che non galleggiano, affogano è colpa dei sovranisti che non sono andati a prenderli direttamente in Libia con i propri yacht.
Non c'è nemmeno più un confine tra il legittimo salvataggio in mare e la tratta di schiavi o il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, si danno direttamente "puntello" nella zona della Saar italiana, ma per i buonisti benpensanti (anche se le leggi salviniane sono deliberatamente ignorate), la colpa delle "tragedie" in mare è sempre dei fascisti. 
Dopo avervi gettato negli occhi il fumo della fomentazione ideologica, a dimostrazione che del fatto che saprei giocare sporco anch'io, cosa ci nascondono davvero?
Una di quelle proposte per cui gli italiani hanno invitato Renzi ad andare direttamente affanculo (o almeno così l'ha voluta intendere lui), ovvero il MES (Meccanismo di Stabilità Economica) che non solo mette in mano all'U(B)E (o chi per essa) la pistola puntata alla tempia della nostra economia, ma la legittima a tirare il grilletto se sostanzialmente cerchiamo una soluzione (tipo quella proposta nei primi giorni del governo rosso scuro/verde di 5 stelle e Lega).
Come avevamo visto allora, la regola del non si può sforare il 3% di deficit è formalmente vincolante, ma fermamente ignorata la Francia può tranquillamente sforare il tetto sino al 3,8% (o quanto era) l'Italia non può avvicinarsi nemmeno al 2,4. Tutto questo cosa ha a che fare con il MES, probabilmente vi starete domandando, il problema è esattamente questo "Il primo punto riguarda la suddivisione, adottata nell’ambito delle procedure operative, tra “buoni” e “cattivi”. I criteri sono quelli noti da tempo: un rapporto debito/Pil inferiore al 60% o in via di riduzione di 1/20 l’anno della distanza che separa dall’obiettivo, un deficit inferiore al 3% e tutta un’altra serie di indicatori sullo stato di salute di un’economia (in accordo, s’intende, con i desiderata Ue)." (fonte Il Primato Nazionale).
Questo è solo un primo problema tra gli altri troviamo "[...] Come già anticipato, il sostegno non sarebbe tuttavia escluso. A patto, però di accettare una serie di condizioni che potrebbero, in determinati casi, portare anche alla ristrutturazione del nostro debito pubblico. [...] Non per la ristrutturazione in sé (abbiamo visto che non è automatica), bensì per quel che comporta il solo fatto di renderla possibile in un futuro prossimo. Qui entrano in gioco le aspettative: il debito pubblico non sarebbe più ciò che è per definizione, vale a dire lo strumento “a rischio zero” per eccellenza. [...]  E’ più che plausibile, infatti, che modificando il loro profilo di rischiosità, il mercato possa chiedere rendimenti maggiori. Con effetti a cascata sulle finanze pubbliche" e alla pistola sostituiscono un pezzo d'artiglieria... Le uniche a guadagnarci sarebbero come al solito le banche non questa volta e non le nostre almeno "Oltre al Mes, l’Ue intende calare anche il carico dell’unione bancaria. Si tratta di una riforma ancora in fieri, ma le cui proposte aggiungerebbero guai ai dolori. Fra esse, spicca infatti quella del ministro delle Finanze tedesco Olaf Scholz, che ha chiesto di introdurre meccanismi di penalizzazione per gli istituti di credito che detengono in portafoglio titoli di Stato, i quali verrebbero così soppesati ai fini dei requisiti patrimoniali non al valore nominale, bensì “soppesati” in base al loro rating. Ne consegue che molte banche italiane, assai esposte su questo fronte, si ritroverebbero con importanti deficit patrimoniali." Potrei sbagliare, ma se dovessero risultare esposte a chi si rivolgerebbero per sanare il deficit patrimoniale che si ritroverebbero in portafoglio? Non puzza tanto (e finalmente ci stiamo arrivando) alla crisi in cui è stata gettata l'Argentina?
Farò le mie ricerche in proposito per valutare se i due scenari (quello verificato e quello che stanno delineando) possano essere in qualche modo accomunabili.

22 novembre 2019

Sophie Scholl, Salvo D'Acquisto e la giustizia Nazista... Seconda parte Salvo D'Acquisto.

Sull'episodio che portò al sacrificio di Salvo D'Acquisto non sembrano esserci molti dubbi. Alcuni paracadutisti delle SS, accasermati in un ex complesso della guardia di finanza. Nella perquisizione conseguente all'occupazione della caserma, mentre rovistavano in casse di munizioni abbandonate, una granata (o forse una bomba artigianale per la pesca di frodo) è esplosa investendo la squadra incaricata. La detonazione uccise due soldati e ne ferì altrettanti. La reazione dei tedeschi sembra esagerata, infatti attribuirono l'accaduto ad anonimi attentatori locali e, chiesta la collaborazione della vicina stazione dei carabinieri (temporaneamente sotto il comando di Salvo D'Acquisto per l'assenza del maresciallo), minacciarono rastrellamenti qualora i responsabili non fossero stati identificati entro l'alba. Ho scritto che la reazione sembra esagerata, ma va considerato lo stato di tensione generale del momento, quel codardo di Badoglio aveva appena venduto l'Italia agli americani tradendo, e pugnalando alle spalle, l'alleato germanico. Già dal 9 settembre (la dichiarazione dell'armistizio fu resa pubblica il giorno precedente, "l'orribile 8 di settembre") l'azione dei partigiani nella provincia di Gorizia (insieme alla resistenza slovena) si fece aspra. Ci sarebbe inoltre da chiedere la ragione per cui i finanzieri, nell'abbandonare la caserma, non portarono con sé le casse di armi ed esplosivo sequestrato. Per cui, prima di valutare come esagerata la reazione tedesca, andrebbe chiarito se si trattò di un attentato organizzato dai partigiani o di una "negligenza" dei finanzieri (in combutta con i partigiani stessi).
Ai fini di questo articolo la causa scatenante la rappresaglia (con relativo rastrellamento) è indifferente, ma è bene ricordare che, nonostante ogni riferimento non risulti nei documenti digitalizzati di recente, il diritto alla rappresaglia era riconosciuto alla nazione occupante in reazione ad un atto illecito compiuto dalla Nazione occupata nei confronti delle forze occupanti. Si fa spesso riferimento all'articolo 2 della convenzione di Ginevra del 1929, di cui è possibile trovare riferimenti al suo svolgimento, ma non è possibile trovarne le norme. Altri articoli online fanno riferimento all'articolo 42 della convenzione dell'Aja del 1907, ma in questo caso posso affermare, con relativa certezza, che ho è un riferimento errato o la digitalizzazione è stata fatta da un documento contraffatto. Certo stiamo rasentando il limite del complottismo, ma considerate che, quello contro i tedeschi nel 1946, è stato il primo processo tenuto contro gli sconfitti dove non si è giudicato solo il comportamento in guerra, ma, soprattutto, la loro ideologia. Infatti, e poi torniamo al nostro eroico carabiniere, prendendo per buona la dichiarazione affermata in sede processuale ""le misure di rappresaglia in guerra sono atti che, anche se illegali, nelle condizioni particolari in cui esse si verificano possono essere giustificati: ciò in quanto l'avversario colpevole si è a sua volta comportato in maniera illegale e la rappresaglia stessa è stata intrapresa allo scopo di impedire all'avversario di comportarsi illegalmente anche in futuro."".
Premettendo tutto quanto sopra, non ci resta altro che analizzare il "caso" Salvo D'Acquisto.
A seguito dell'incidente occorso ai soldati della 2. Fallschirmjäger-Division nella caserma dismessa dalla Guardia di Finanza nei pressi Torre Perla di Palidoro, fu deciso il rastrellamento di 22 persone scelte a caso tra gli abitanti della zona (dal momento che i responsabili, inesistenti se vogliamo credere alla storia raccontata dagli storiografi di regime, non furono identificati). Come scritto in testa all'articolo era stata chiesta la collaborazione dei Carabinieri, all'epoca arma militare con funzioni di polizia, per supportare le indagini e assistere all'eventuali esecuzioni. Tra i 22 condannati, dopo un processo tenutosi in piazza in cui si fece ancora appello ai responsabili di farsi avanti,  era presente anche un ragazzo "Ennio Baldassarri (13 anni), il più giovane del gruppo, ma fatto scendere dal camion prima di andare al luogo dell'esecuzione" (fonte vaccapedia).
Giunti sul luogo dell'esecuzione i prigionieri furono costretti a scavare una fossa comune (pratica comune anche in altre realtà non solo quella nazista) ma testimoniarono "«all'ultimo momento, però, contro ogni nostra aspettativa, fummo tutti rilasciati eccetto il vicebrigadiere D'Acquisto. ... Ci eravamo già rassegnati al nostro destino, quando il sottufficiale parlamentò con un ufficiale tedesco a mezzo dell'interprete. Cosa disse il D'Acquisto all'ufficiale in parola non c'è dato di conoscere. Sta di fatto che dopo poco fummo tutti rilasciati: io fui l'ultimo ad allontanarmi da detta località.»" (stessa fonte) uno dei rilasciati, datisi immediatamente alla fuga, fece in tempo a udire il vicebrigadiere gridare "Viva l'Italia" seguito da una scarica di mitra. "Si girò e vide un ulteriore colpo sparato da un graduato al corpo già riverso per terra. Vide i soldati ricoprire il corpo con il terriccio, spostandolo con i piedi. Il comportamento del militare aveva infatti colpito gli stessi tedeschi, che il giorno dopo, secondo quanto riferito nella testimonianza della Baglioni, le riferirono: "Il vostro Brigadiere è morto da eroe. Impassibile anche di fronte alla morte."". Sicuramente questo è un gesto eroico, nulla da dire, dove il carabiniere ci mette la faccia e sacrifica la propria vita per la salvezza dei cittadini posti sotto la sua responsabilità e protezione, chissà se i partigiani che, durante la guerra, colpirono vigliaccamente anche i carabinieri furono grati a D'Acquisto per il suo gesto eroico o lo deprecarono a insensato gesto di un indottrinato fascista. Non c'è, ovviamente, prova alcuna Salvo che fosse fascista, ma considerando il fatto che, per i partigiani, tutti i soldati erano fascisti ed essendo, quello dei carabinieri, un corpo militare a tutti gli effetti, l'equazione è abbastanza facile da risolvere.
Come dicevo, a differenza di 5 straccioni e un professorone che si limitavano a spedire volantini in forma assolutamente anonima, D'Acquisto ci mise la faccia e diede la vita per salvare degli innocenti (o presunti tali se quanto considerato prima fosse effettivamente plausibile).

20 novembre 2019

Io gli revocherei persino quella italiana.

Aspettando la stesura della seconda parte (e probabilmente anche la terza) dell'articolo iniziato ieri sulla giustizia nazista, mi trovo costretto, nuovamente, a "cavalcare" l'onda del "dissenso" nei confronti della Giudeaccia zozza.
Una piccola premessa che c'entra poco o niente con l'articolo in questione, ma è divertente. Oggi mi è arrivata, per posta elettronica, l'invito a firmare una petizione contro l'odio ed il razzismo su internet "Ogni giorno sui social network si rovescia una valanga di odio, rancore, violenza che infetta l’atmosfera del nostro Paese e rende impossibile il vivere civile.

Nelle piazze virtuali si usano espressioni di odio e discriminazione facendo appello alla libertà di espressione, mentre migliaia di persone ogni giorno vengono ferite e danneggiate nella propria immagine, nella propria identità personale, nel proprio equilibrio psicologico.


È ora di fare qualcosa, di dire BASTA ODIO IN RETE.

Di mobilitarci tutti, di alzare la voce, di fare una legge contro l’odio on-line.


Perché si può esprimere sempre la propria critica - anche aspra e forte - senza insultare o minacciare nessuno. 
Perché è necessario stabilire i confini tra il diritto di esprimere liberamente il proprio pensiero e i reati o gli illeciti d’odio.


Se anche tu NON NE PUOI PIÙ DELL’ODIO SUI SOCIAL e vuoi migliorare il web insieme, anche attraverso una legge contro l’odio in rete firma questa petizione."
E lo mandate proprio a me?!? Che se dipendesse da me metterei l'esame del DNA all'ingresso degli edifici pubblici per eliminare fisicamente gli individui razzialmente inadatti.

Dopo questa premessa doverosa, passiamo invece alla notizia succulenta di oggi. La giunta della città di Biella si comporta, per una volta coerentemente con le proprie azioni e le proprie posizioni politiche. La giunta a trazione leghista, ha infatti rifiutato di conferire la cittadinanza onoraria alla senatrice israelita Liliana Segre con le seguenti motivazioni ""Voglio dire che si tira fuori la signora adesso, evidentemente, perché c'è un tentativo di minare la libertà di espressione. Ma la signora ha subito quello che ha subito 70 anni fa..." [...] "Il fatto di voler censurare alcune espressioni a me fa pensare al peggior maccartismo". [...] "Sono state messe insieme due cose che non c'entravano niente tra loro. È stato un mio errore di comunicazione. La cittadinanza si dà se c'è un riferimento alla città"." (fonte Il Giornale)
Infatti che io sappia la cittadinanza onoraria la si conferisce ad una persona che ha dei meriti nei confronti di una nazione o una città il fatto di essere un'ebrea "scampata" all'olocausto (ché con tutti 'sti scampati i "nazi" avrebbero dovuto essere indagati per negligenza e non per crimini di guerra).
Archiviata la pratica Segre, alla giunta di Biella manca una cittadinanza onoraria da assegnare per completare l'album 2019 e hanno pensato di concederla a Ezio Greggio (originario di Cossato all'epoca comune del vercellese oggi in Provincia di Biella), approvata da tutta la giunta rifiutata dall'ex-comico (nel senso che forse faceva ridere 30 anni fa) il quale ha scortesemente riufiutato l'offerta con le solite motivazioni strumentali "“Il mio rispetto nei confronti della senatrice Liliana Segre, per tutto ciò che rappresenta, per la storia, i ricordi e il valore della memoria, mi spingono a fare un passo indietro e non poter accettare questa onorificenza che il Comune di Biella aveva pensato per me” [...] “Non è una scelta contro nessuno, ma una scelta a favore di qualcuno – continua Greggio – anche per coerenza e rispetto a quelli che sono i miei valori, la storia della mia famiglia e a mio padre che ha trascorso diversi anni nei campi di concentramento”" (fonte Il Primato Nazionale) da un indagine veloce Nereo Greggio non sembra fosse giudeo (quindi non dovrebbe esserlo neanche il figlio Ezio), ma indagherò approfonditamente, la ragione del suo internamento sembra essere il rifiuto di combattere i partigiani al rientro in patria dal fronte greco.
Resta il fatto che "La scelta di conferire la cittadinanza onoraria a Greggio era arrivata sabato 23 novembre: il sindaco di Biella Claudio Corradino, in quota Lega, aveva motivato la sua decisione evidenziando la “popolarità televisiva come conduttore, giornalista, attore e regista”, il suo “costante impegno con l’associazione dedicata ai bambini prematuri” e il suo contributo alla diffusione del nome di Biella in Italia e nel mondo." (fonte Il Primato Nazionale) Quindi immaginiamo che questo sia l'ultimo anno di Greggio in Mediaset, dal momento che il proprietario (Silvio Berlusconi) si è astenuto dal votare la commissione Segre (che non è altro che una schedatura dei possibili dissidenti comoda per quando Israele si sentirà pronta a dominare l'Europa (come fa con gli USA).
Supponendo che gli uomini di spettacolo devono, al contempo, essere amici del popolo e del padrone che li nutre... immagino che Ezio resterà al suo posto ancora per un po' (se il buon Silvio non deciderà diversamente).

19 novembre 2019

Sophie Scholl, Salvo D'Acquisto e la giustizia Nazista... Prima parte la Rosa Bianca.

"«Come possiamo aspettarci che la giustizia prevalga quando non c'è quasi nessuno disposto a dare se stesso individualmente per una giusta causa? È una giornata di sole così bella, e devo andare, ma che importa la mia morte, se attraverso di noi migliaia di persone sono risvegliate e suscitate all'azione?»" (Sophie Scholl fonte vaccapedia)
Infatti migliaia di persone, all'epoca, ignorarono la tua morte e sacrificarono loro stesse per una giusta causa... la liberazione dell'Europa dalla piaga giudaica.
Di Sophie Scholl e della Rosa Bianca a nessuno sarebbe fregato un emerito cazzo se non fosse per uno dei loro volantini in cui "Essi rigettavano la violenza della Germania nazista di Adolf Hitler e credevano in un'Europa federale che aderisse ai principi cristiani di tolleranza e giustizia." mi ricordano quasi le blasfemie di Bergoglio. La Rosa Bianca, non si rifaceva ad un generico cristianesimo che si dissociasse da ogni forma di potere ecclesiastico della chiesa di Roma. Sostanzialmente non si limitava ad auspicare l'avvento di un (ideale) regno spirituale di dio, sulla terra, attraverso il sacrificio di cristo, ma intendevano a tutti gli effetti soppiantare il potere politico del Führer in favore di una non ben definita forma politica non necessariamente democratica... "La parola democrazia ricorre solo una volta nei volantini. Nel primo, con una prudentissima astensione: "Non vogliamo qui formulare giudizi sulle possibili, diverse forme di Stato, la democrazia, la monarchia costituzionale, la monarchia assoluta e così via"." Esattamente ciò che piace alla democrazia, una "martire" uccisa dal proprio nemico che inneggi ad una democrazia non democratica, liberale ma non libera.
Cos'era esattamente la rosa bianca? Un gruppo di 5 straccioni... ehm studenti ed un professore che alla prima occasione ritrattò tutto "Schmorell puntualizzò, nell'interrogatorio con la Gestapo, di essere acerrimo nemico del bolscevismo, responsabile di aver corrotto la sana e religiosa Russia, e di conseguenza convinto sostenitore dello zarismo, unico governo adatto a quel popolo. Nei verbali confermò la sua scelta esistenziale, morale e politica per la sua madre patria, professandosi nostalgico di uno Stato patriarcale, non tirannico come il Terzo Reich, ma neppure democratico: "Abbiamo visto dove ci hanno portato le democrazie..."" (alla faccia del sacrificare sé stessi individualmente).
Sophie fu ghigliottinata, e a noi fanno vedere "solo" che li gasavano o fucilavano, il 22 febbraio 1943, insieme a Christoph Probst, uno dei 6 membri del gruppo, ed al fratello maggiore Hans. Proprio quest'ultimo fu autore di uno dei manifesti più deliranti, dei 6 pubblicati dal gruppo, che "sconvolse" la Germania nazista (in verità non destò il minimo interesse fino al 1993), ma da l'idea del delirio di questi individui.
"«Ogni parola che esce dalla bocca di Hitler è una menzogna. Quando egli parla di pace pensa alla guerra, quando egli in modo blasfemo pronuncia il nome dell'Onnipotente, si riferisce invece alla potenza del Male, agli angeli caduti, a Satana. La sua bocca è come l'ingresso fetido dell’inferno ed il suo potere è corrotto nel più profondo. È ben vero che si deve portare avanti con metodi razionali la lotta contro lo stato terroristico; ma chi oggi dubita ancora sulla reale esistenza di forze demoniache, non ha assolutamente capito lo sfondo metafisico di questa guerra. Dietro al concreto, che è afferrabile con i sensi, dietro ogni riflessione obbiettiva e logica, sta l'irrazionale, è cioè la lotta contro il demonio, contro il messaggero dell'Anticristo. Ovunque ed in ogni tempo, i demoni sono stati in agguato nelle tenebre in attesa dell'ora in cui l'uomo diviene debole, in cui esso abbandona volontariamente la sua posizione fondata sulla libertà donatagli da Dio e cede alle pressioni del Male, si distacca dall'ordine divino: Così, dopo aver fatto liberamente il primo passo, viene spinto al secondo, al terzo, ed ancora innanzi con sempre più turbinosa velocità. Allora, dovunque e nell'ora estrema del bisogno, sono sorti uomini, profeti, santi, che avevano conservato la loro libertà, che hanno richiamato il popolo al Dio unico, e con il suo aiuto lo hanno incitato a tornare indietro. L'uomo è bensì libero, ma senza il vero Dio è indifeso contro il male, come un neonato senza madre, come una nube che si dissolve.»" Certo nel 1942 la parola Pace pronunciata da Hitler può sembrare una menzogna, ma se la Storia venisse studiata, anziché imposta, si potrebbe anche vedere che il cancelliere tentò sino all'ultimo di giungere ad una tregua con l'Inghilterra che, con la complicità degli USA, violarono ogni regola di guerra pur di suscitare lo sdegno internazionale contro la Germania. Apro solo una piccola parentesi... nel libro autobiografico di Karl Dönitz, "Karl Dönitz - il comandante degli U-boot" (riedizione del libro intitolato "10 anni e 20 giorni") a dispetto di ogni suggerimento, e a fronte delle evidenti violazioni del codice delle prede*, Hitler si oppose fermamente alla possibilità di violare tali regole di condotta, infatti il Comandante scrive "[...] A tutte queste difficoltà della guerra commerciale (di cui farò cenno all'asterisco in calce NdA), determinate dalle misure dell'avversario si aggiunse da parte tedesca un'altra limitazione alla libertà d'azione dei sommergibili. Vi diede occasione un episodio verificatosi fin dal principio della guerra: l'U-30 affondò il 4 settembre 1939 il piroscafo inglese per passeggeri «Athena». La nave procedeva a luci spente e avanzando a zigzag, su una rotta assolutamente insolita. Il comandante del sommergibile la scambiò per un incrociatore ausiliario e l'affondò. A causa di quell'infortunio la sera stessa fu comunicato ai sommergibili quanto segue: Per ordine del Führer per il momento nessun atto ostile contro piroscafi passeggeri, anche se in convoglio." e continua "Con quell'ordine si assegnava ai piroscafi per passeggeri un trattamento speciale, poiché il loro affondamento, quando procedevano in convoglio, era permesso senza restrizioni in base al diritto internazionale. [...]" In base al "diritto internazionale" e non secondo la folle misantropia di Hitler che voleva dominare il Mondo e distruggere l'umanità. Le navi mercantili inglesi, e spesso anche quelle neutrali, non solo non si attenevano alle norme da loro stessi imposte, ma sovente le violavano apertamente, segnalando la posizione degli U-Boot tramite S.S.S. (anziché S.O.S. con cui richiedere aiuto), aprendo il fuoco contro i sommergibili o speronandoli.
Poi chiudo la parentesi... sicuramente i moralizzatori delle macchinette sosterrebbero che contro i nazisti tutto è lecito e giustificheranno le aggressioni contro gli U-Boot (che avrebbero potuto affondarli silenziosamente anziché avvicinarsi a loro allo scoperto, come hanno ampiamente dimostrato per tutta la durata della guerra) come legittima difesa per non farsi affondare dai sommergibili, nonostante fossero tenuti a trarli in salvo secondo il codice delle prede e gli ordini del Führer... ma questa è un'altra storia, che prima o poi vi racconterò.
Non è certo la prima volta che sento associare il nome di Hitler a quello di Satana e/o di Lucifero ("quando egli in modo blasfemo pronuncia il nome dell'Onnipotente, si riferisce invece alla potenza del Male, agli angeli caduti, a Satana" dice Hans Scholl) e forse possiamo ora capirne la fonte. Non solo le parole, ma anche le azioni del Cancelliere, erano votate alla pace tramite il giusto collocamento della Germania sullo scacchiere europeo. Lo descriverò ampiamente nel mio libro (che sto ancora scrivendo) che la Polonia nacque alla fine della prima guerra mondiale privando la Germania di tutti quei territori e, di fatto, separando la Prussia orientale dal resto della Nazione, come punizione per la sconfitta essendo ritenuta la sola responsabile dello scoppio del conflitto stesso. Se la Polonia, oltre a non ringraziare con il dovuto rispetto lo Stato teutonico, avesse almeno evitato di fare la prepotente sentendosi forte per la protezione di Francia e Inghilterra, forse la guerra l'avremmo evitata tutti. Il fascismo avrebbe governato in Italia fino alla naturale dipartita del Duce (come Franco in Spagna) e noi ci saremmo risparmiati la fin troppo comoda ospitalità offerta alle basi americane.
L'offesa più grande portata ad una fervente ragazza cattolica quale era Sophie Scholl, non fu la decapitazione (che la rese martire per la chiesa universale), bensì nel 2003 porre il suo busto all'interno de "Il Walhalla" un tempio, d'ispirazione smaccatamente pagana voluto da Ludovico I di Baviera, in cui conservare gli eroi della Germania così a nomi quali "Carl Friedrich Gauss, Johann Sebastian Bach, Wolfgang Amadeus Mozart, Richard Strauss, Ludwig van Beethoven e Richard Wagner, Johann Wolfgang von Goethe, ecc." furono affiancati nomi di prostitute deliranti e nemici della razza quali Scholl e Einstein.


*"[...] I sommergibili dovevano condurre la guerra commerciale secondo le norme del codice delle prede. Ciò rispondeva alle disposizioni del protocollo londinese sui sommergibili del 1936; cioè una nave mercantile armata o no, doveva, come si è già visto essere anzitutto fermata ed esaminata dal sommergibile navigante in superficie, come da una nave da guerra di qualsiasi altro tipo. Qualora le disposizioni del codice delle prede riguardo alla nazionalità o al carico consentissero al suo affondamento, il sommergibile doveva anzitutto provvedere alla sicurezza dell'equipaggio del piroscafo, cosa per cui in alto mare, le scialuppe di salvataggio del piroscafo stesso non erano considerate sufficienti [...]".

15 novembre 2019

Loro mentono e noi finiamo in galera... o peggio!

Non stiamo a raccontarci delle puttanate, alcuni miei lettori (quelli che di tanto in tanto incontro anche offline) mi hanno riferito di percepire maggior repressione adesso di quando furono arrestati per aggressione (nonostante fossero vittime della vile aggressione), mentre i reazionari (figli di..., nipoti di... e via discorrendo) venivano rilasciati da vittime (quando erano gli aggressori).
Una cosa è sicura, da quando è iniziata l'invasione, e dopo il passaggio dal governo Monti al "comunismo" venuto dopo, le cose sono gradualmente peggiorate e capisco la preoccupazione che può nutrire chi si è visto ingiustamente portar via dalla sbirraglia e dagli sgherri del Sistema.
Inutile dire che continuano a nascondersi dietro la difesa della democrazia, ma, come abbiamo visto negli scorsi scritti, di fatto stanno privando lentamente la popolazione delle proprie libertà individuali.
Il vergognoso atto dell'istituzione della commissione Segre (di cui a breve leggeremo tutte le menzogne), per togliere voce agli ultimi Patrioti d'Europa (partendo dall'italia vigliacca), è la punta dell'iceberg di quanto sta succedendo, ormai da anni, nel pese.
Dopo l'astensione del centro-destra (che, ripeto, non sembra aver portato ad una battuta d'arresto all'approvazione di una commissione che di fatto ci renderà bersaglio dei giudei), la Senatrice "a morte" Liliana Segre è stata messa sotto scorta per aver ricevuto innumerevoli minacce e insulti (fino a 200 al giorno)... così la sinistra ha potuto fare la sua bella propaganda contro il centro-destra che, con la sua astensione, ha permesso il verificarsi di atti vergognosi da parte di razzisti e fascisti che senza commissione sono liberi di andare in giro a rastrellare sinagoghe, moschee e campi rom per deportare esseri ad Auschwitz.
Tanto per far capire quale sfera politica ha bisogno di una simile commissione troviamo, finalmente, una risposta rossa alle banalità di Frattini, facendo pure rima la "nostra" Boldrini, "In occasione dell’anniversario della caduta del muro di Berlino di due giorni fa la Boldrini ha affidato i suoi pensieri a Twitter: “La chiamarono “barriera di protezione” ma il muro divise un Paese e un popolo” e ancora: “Trent’anni dopo #Berlino ci insegna che i muri non proteggono ma imprigionano”" ... mi sono appena innamorato... i muri imprigionano (ti lovvo Lauretta), ma a te non spaventa far finire in galera i patrioti ti interessa che i tuoi amichetti pellet non restino fuori dalla "nostra" porta. Infatti ricordiamo alla "luce dei miei occhi" che il muro fu costruito dai sovietici per prevenire due eventi. Il primo era una formazione di una Germania nazista troppo forte da sconfiggere; secondo (divise un paese e un popolo... lo dici proprio tu?) impedire ai cittadini della Germania Est (residenti nella metà sovietica di Berlino) la fuga verso occidente, visto che il comunismo di allora (seppur meno disgustosa egualmente ipocrita di quella radical chic di oggi) era una dittatura terribile.
Visto che i muri imprigionano, perché imprigionare i Rom tra 4 mura, (domestiche) a discapito degli italiani che vorrebbero avere un tetto sulla testa? A questo punto sembra anche una crudeltà rinchiudere il loro "spirito" libero dentro a quella carcassa di carne e sporcizia liberiamolo tramite la "cremazione" delle discariche che chiamano campi.
Così la stampa nazionale (a guida rossa) urla all'allarme rastrellamenti di cui viene minacciata quella giudeaccia zozza di Liliana Segre... ma sta succedendo davvero? Nel momento in cui gli estremisti (quelli veri non i parlamentari da palazzo) avvertono la maggior pressione persecutoria, si lancerebbero in un assalto frontale verso la Senatrice di Auschwitz?
Secondo Repubblica (la testata rossa per eccellenza) sostiene che la Segre riceva 200 insulti al giorno, ma la verità, come ormai sempre, non sta nemmeno nel mezzo, infatti  "“Sabato 26 ottobre, su Repubblica, a firma di Pietro Colaprico è uscito un articolo intitolato “Liliana Segre, ebrea. Ti odio” Quegli insulti quotidiani online. All’interno cita un rapporto dell’osservatorio antisemita e sostiene che la Segre riceva 200 insulti al giorno. Il rapporto esce due giorni dopo e dice una cosa diversa; i dati si riferiscono al 2018, non al 2019. Gli episodi di antisemitismo sono 197 all’anno, non 200 al giorno”."
Sull'onda delle emozioni, finte come le lacrimevoli scene dei film sentimentali* dal momento che sono scaturite dalla scorta regalata alla giudeaccia zozza del momento, Lucia Annunziata (altra "penna rossa" del corollario italiano) ha proposto di eleggere la Segre presidente della repubblica "“Vogliamo far partire da qui, da questo convegno, la proposta di candidare Liliana Segre alla presidenza della Repubblica, per togliere il Quirinale dalla partigianeria della politica”, è stata la proposta di Lucia Annunziata nell’ambito di un seminario in corso a Milano presso la Fondazione Feltrinelli." ecco appunto dopo aver eletto solo partigiani, negli ultimi 70 anni, è giunto il momento di una zoccola giudea. Proposta che ovviamente non poteva non ingolosire l'organo di stampa ufficiale del (corto) circuito dei centri sociali... La Repubblica, nelle parole del suo direttore Carlo Verdelli "“Sottoscriviamo una proposta alta e nobile, quale quella di candidarla per sottrarre una carica così importante alla dinamica delle correnti, indicando un simbolo dell’idea che un’altra visione dell’Italia e dell’Europa è possibile” [...] “ha scosso il mondo il fatto che in Italia sia stato ritenuto necessario un servizio di sorveglianza per mettere al riparo una donna così anziana e provata, subissata di minacce e insulti sulla rete. Ogni giorno c’è un atto di antisemitismo. In Danimarca ieri ottanta tombe sono state profanate nel cimitero ebraico: sottovalutarlo è gravissimo”" scorta di cui, come abbiamo visto, non c'era assolutamente bisogno dal momento che gli insulti erano meno di 200 all'anno, anziché oltre 200 al giorno, e probabilmente la vecchia bagascia se li è anche mandati da sola dato che è l'unico modo in cui possa praticare l’erotolalia "eh vecchia birba?"
Ad ogni modo non si sentiva il bisogno della sua commissione, così come non c'era necessità di metterla sotto scorta... "Sul caso Segre è intervenuta anche il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese: “Il linguaggio urlato preoccupa perché da parole violente possono venire azioni violente”, ha dichiarato nel corso della sua visita alla Comunità Ebraica alla Sinagoga di Roma.
“Questo è il momento delle scelte e dell’equilibrio. È il momento della responsabilità da parte di tutti, non dobbiamo sottovalutare il problema, non è accettabile che ci siano parole d’odio”." Per una volta sono quasi d'accordo con la Lamorgese... peccato una cosa... che in questo momento chi pratica l'hate speech è la stessa parte politica che vorrebbe commissionare l'italia... faccio riferimento ad un articolo che ho scritto sul tema "“Eravamo un Paese che aveva un dignità e non capiamo più quali sono le priorità. Ormai la volgarità è galoppante. Siamo un Paese di tatuati con gli anelli al naso, basta guardarsi intorno. Il vostro amico Salvini è l’esempio più patetico di questa volgarità” Oliviero Toscani", infatti dalle parole d'odio della sinistra "politica" si passa ai fatti della violenza antagonista "I due, come riporta il comunicato di Azione Studentesca apparso su Facebook, “sono stati pedinati all’uscita dalla sede e raggiunti sotto casa di uno dei due, dove è partita l’aggressione con calci, pugni e spray al peperoncino. Ad uno dei due, al termine del pestaggio, sono stati spaccati gli occhiali da vista”. Al termine dell’aggressione, il monito: “Sparite da San Paolo o la prossima volta non potrete raccontarlo.” [...] Una quindicina di esponenti delle realtà antagoniste sabaude avrebbe aggredito ieri sera due militanti di Aliud, il gruppo studentesco vicino a Fratelli d’Italia." non fatevi confondere dalla radice milite, Miliziano o Soldato, ci si riferisce con lo stesso termine anche agli aderenti di partiti e movimenti di sinistra e comunisti l'aggressione s'è consumata a Torino. Noi sappiamo, ma continuo a ricordarlo, che a fomentare l'odio in questo momento storico sono le sinistre in nome di una presunta e fantomatica minaccia fascista che di fatto esiste solo nelle loro menti. Eppure ci sbattono in faccia una commissione che provvederà a segnalare alle forze dell'ordine (e al Mossad, oltre che ai social network) chiunque faccia affermazioni dalle forti connotazioni nazionalistiche e patriottiche. Insomma verrà prodotta una vera e propria base dati (o schedario per i vecchi) di nominativi di individui non allineati al pensiero unico ed in futuro scomodo al governo e ai poteri forti.
Mi ricorda qualcosa... "Nel dicembre 1985, durante le indagini che avevano fatto seguito alle confessioni di tre pentiti legati alla colonna bergamasca di Prima Linea, gli inquirenti rinvennero in un appartamento di viale Bligny uno schedario contenente dati di oltre 10.000 persone considerate militanti neofascisti, di organizzazioni rivali o comunque in qualche modo potenziali obiettivi di attentati. In particolare si ritrovano molte fotografie delle persone presenti al funerale di Sergio Ramelli, corredate da schede personali sugli amici dello stesso e indicazioni circa il bar Porto di Classe.[21] Oltre alle schede complete di descrizioni, abitudini, relazioni e contatti, furono rinvenute 5.000 fotografie. Insieme a questo materiale, vi erano numerosi documenti relativi alla creazione delle Brigate Rosse nel 1977-1978, e materiale per l'addestramento militare." questo schedario fu rinvenuto in seguito alle indagini per l'omicidio di Sergio Ramelli... ben tornati agli anni di piombo.


*ricordo, nel caso lo avessi già detto in precedenza, che il commuoversi durante le scene strappalacrime dei film sentimentali (se si ha seguito tutto il film e non solo la scena specifica), non è segno di debolezza emotiva (leggasi frociaggine per i signori uomini), ma il risultato di un sovraccarico emotivo ricreato ad hoc per quel preciso momento del film tra storia, musica e interpretazione... sostanzialmente è studiato apposta per "schiacciare" o "spremere" emotivamente l'individuo.

13 novembre 2019

Una Vita da operaio!

Pensando al popolo italiano vengono tornano alla mente le parole delle canzoni eroiche, dei poemi guerreschi e della letteratura classica e moderna. Tornano persino in mente le parole derisorie dei satiri italioti che sbeffeggiano l'ultimo nostro momento di gloria con pseudo citazioni storiche "Ed ecco che con poche abili mosse s'avanza indomiti nel sentiero glorioso della conquista. Ad uno ad uno cadono, scartati dalla storia, dalla storia i nomi di oscuri occhialuti professorini d'Inghilterra. Il vulcano di Jones diventa Gionazzi, la valle di Thomas diventa Predappio Marziana. Gli inglesi, gente che andava nuda a caccia di marmotte quando noi già s'accoltellava un Giulio Cesare." in una fantomatica ricostruzione dell'impresa di colonizzazione di Marte.
Insomma tutti parlavano degli eroi, ora un po' meno mentre gli altri insultano tutto il popolo che, quando non è idiota, è fascista. Il popolo però non è solo "E penso ai tempi andati, al mio popolo com'era, Poeti, eroi, condottieri e una stirpe guerriera!", ma è fatto soprattutto di gente comune di gente che fa il suo dovere, porta a casa la pagnotta (a volte a fatica, ma qualcuno pretende che pure le rape diano sangue) e se per sbaglio si lamentano si sentono anche insultare.
Parafrasando il titolo della canzone di Luciano Ligabue, Una vita da mediano, intendo omaggiare quella parte di popolo che non nasce come Duce Condottiero (politico, capo manipolo, ecc.), ma finisce per essere la vera spina dorsale della Nazione.
Chiaramente con il termine "Operaio" non mi riferisco, in senso stretto, ai soli individui che mangiano merda chimica e respirano limatura di ferro tutto il giorno, bensì anche a tutti quel tipo di lavoratori dipendenti che, sottopagati, conoscono il proprio mestiere, per esperienza acquisita sul campo, molto meglio di chi gli dice cosa devono fare (spesso non capendo un cazzo in senso assoluto).
Sostanzialmente mi riferisco a tutti quei lavoratori e lavoratrici che vedono la "propria" azienda (ovvero l'azienda che hanno contribuito a costruire in decenni di duro lavoro) chiudere i battenti per sempre, o il tempo necessario per riaprire in un paese del terzo mondo, e vengono ancora accusati dai media e dalla classe politica di essere "bamboccioni", fannulloni e altre "carinerie" e raffinatezze indegne persino delle pratiche sadomaso. 
Se da un lato è vero che i grandi gruppi industriali del paese (soprattutto, ma non solo, quello automobilistico) siano nati dal genio visionario di un solo uomo o di una coppia di fratelli che nella loro officina hanno dato vita ai prototipi e ai primi modelli, è altrettanto vero che con l'espansione degli affari gli stessi uomini se ne sono allontanati lasciando l'incarico ai propri sottoposto, ma con la progressiva espansione della domanda di mercato sono stati gli operai ad aver preso in mano tutta la produzione, poi gradualmente sostituiti, anche se non interamente, da robot che hanno reso il lavoro più veloce e, quindi, maggiormente produttivo. Ma se i grandi "padri" (Agnelli, Ferrari, Lancia, Lamborghini, ecc.) hanno toccato con mano la lamiera che andavano martellando per dar forma al loro sogno, state pur certi che gli eredi, come gli Elkann, non hanno mai avvitato un bullone nemmeno per montarsi in casa una libreria dell'Ikea. I lavoratori, da canto loro devono invece essere sempre aggiornati e trasformare, con la propria esperienza, i deliri dei dirigenti in prodotti funzionanti. 
Insomma se Ligabue dedicava una canzone a Giacinto Fachetti, grande mediano dell'Inter, io mi sento di dedicare questo articolo alla massa silenziosa, sperando che si rendano conto che per noi operai, per noi infermiere, per noi contadini, per noi servi di qualcuno che mangia grazie al sudore della nostra fronte non esiste il grande sogno americano, anche se ce lo lasciano credere, perché se ci uccidono i sogni "la rivoluzione scoppia in un momento".
Se qualche tempo fa il sogno era di azzeccare la combinazione di numeri giusti che ci permettesse di smettere di mangiare merda in fabbrica e andare a fare la bella vita in una spiaggia tropicale (... brivido...) nel tempo è diventato fare i calciatori o la velina (senza cervello), oggi è quello di fare il rapper (spacciatore) e non so cosa sognino di fare le ragazzine, ma spero non sia di fare le "Boldrini". Oggi come allora i posti sono numerati (e spesso riservati), per cui come non potevano esserci 65.000.000 di combinazioni vincenti, di calciatori e veline, così non possono esserci 65.000.000 di rapper.
Il fatto di sognare di smettere di lavorare (che quelli della generazione precedente alla mia chiamano pensionamento) non significa che gli eroi di questa nazione non si alzino tutte le mattine e facciano il loro lavoro, per quanto sporco, faticoso, monotono, ecc. loro... noi... saremo lì permettendo ai politici di tagliarci i servizi ed aumentarci le tasse, di dar la caccia agli evasori colpendo noi che non abbiamo modo di evitarlo (dal momento che tutti i mesi spariscono dal nostro stipendio), di prenderci per il culo e la lasciandoci insultare quando usiamo la testa non solo per frenare le tegole che ci cadono addosso.

12 novembre 2019

Il Sistema che si arricchisce sulla pelle degli altri.

Chi ieri gioiva per le censure di FB alla deriva "fascista" (in verità poco più che sovranista) degli Stati europei, ha finito per piangere lacrime amare quando ha subito la stessa sorte. Ancora una volta chi si è fatto garante di difendere la loro libertà è lo stesso gruppo di persone a cui loro stessi vorrebbero negarla.
Ci sta, ci siamo abituati, se a cavallo tra gli anni '50 e '60 si è verificato il tanto osannato boom economico italiano, non è solo merito "dell'olio" in dollaroni che gli USA hanno riversato a pioggia nelle nostre casse, ma soprattutto merito di una classe dirigente, e operaia, figlia di quella rivoluzione fascista il cui smantellamento porterà alla distruzione non solo del paese come idea Nazionale, ma, soprattutto, come stabilità economica, politica e sociale. Non voglio certo fare terrorismo, quelle merde dell'Isis sono benissimo in grado di farlo da soli, ma quando parlo di distruzione dello stato sociale, intendo proprio l'instaurazione di una società in linea con quella americana che è stata il primo banco di prova del Sistema (o se preferite dell'élite giudaico-massonica). Sostanzialmente ciò che vediamo nei film non è solo una finzione cinematografica, i ricchi sono ricchi da far schifo, i poveri sono morti di fame. Esiste una classe media, che vivacchia (male) nelle spire del Sistema ovvero quelli che riescono a mantenere un lavoro. In questo specifico scenario, si incastra quella fantastica eventualità in cui non tutti i cittadini hanno accesso allo stesso piano di cure, ma non si sta parlando di scegliere tra servizio sanitario pubblico o privato, ma avere o meno accesso alle cure di base. Un esempio di ciò che ci aspetta lo vediamo già oggi. Hai bisogno, adesso, di fare una visita o un esame? Bene. Prenota e ci vediamo tra due mesi (nella migliore delle ipotesi). Se accetti di passare privatamente (pagando) allora c'è posto domattina.
L'ottenimento di questo frutto marcio è dovuto ad un'azione congiunta di più fattori. In cima alla lista va messa la svendita di pezzi importanti della nostra sovranità, sono stati propagandati episodi di malasanità (non so se vi ritrovate), quali ad esempio "si presenta in pronto soccorso con il mal di testa, viene di messo, muore due ore dopo". Secondo la volontà dei parenti del paziente, per ogni mal di testa bisognerebbe fare una accertamenti approfonditi, TAC, risonanza, etc. ma anche non fossero figli del '69, in Italia non abbiamo un dr. House che riesce, con un solo sguardo, a capire chi ha bisogno di un Moment da chi ha bisogno di una biopsia cerebrale, quindi la decisione è tra la statistica ed il bilancio pubblico. Quando il servizio ospedaliero era pubblico i conti facevano schifo, ma tutti venivano curati. In seguito, secondo fattore, il servizio è stato privatizzato e per far quadrare i conti (per "rastrella" ogni centesimo) si sono operati una tale quantità di tagli che per poter sopperire alla mancanza di personale e materiale medico alcune funzioni sono state appaltate a laboratori esterni che, per quanto convenzionati punteranno sempre alla prestazione privata, giocando sul fatto che le strutture pubbliche sono prese all'assalto da orde di disperati. 
Questo ci porta ad un ulteriore fattore con l'impoverimento della popolazione subentrano anche problemi di salute, che devono comunque essere affrontati dal nostro sistema sanitario, oltre alla nostra popolazione vengono iniettate dosi massicce di pellet (con un sistema sanitario pressoché inesistente in quanto nella loro intelligenza di razza superiore hanno distrutto ciò che il colonialismo gli ha portato) che con leggi canaglie dello Stato si fanno check-up completi, a spese dei contribuenti, ed intasando la coda delle prestazioni ambulatoriali.
In questo momento ci troviamo ancora in una situazione ibrida per cui, se non muori prima, ti sarà garantita la prestazione richiesta. Se dovesse continuare in questo modo, la svendita dei nostri servizi essenziali (a parziale o totale copertura delle manovre approvate dalla U(B)E), in un futuro più o meno lontano potremmo vederci respingere all'accettazione per la mancanza di un assicurazione sanitaria. Avendo preparato il terreno di poveracci che non saranno in grado di pagare l'assicurazione (perché pensionati, disoccupati, ecc.) e con i pellet mantenuti dalla sinistra la ricetta per la sostituzione di popolo, ancora una volta ben nascosta da notizie diversive, è "cotta e mangiata".
La continua cessione della nostra sovranità è ben nascosta dalle notizie fuffa, ed allo stesso tempo bollata come progresso. Chi non accetta di veder distruggere ciò che Mussolini (davvero) e la sinistra (millantando) hanno ottenuto con sanguinose battaglie, viene tacciato di sovranismo, fascismo e nostalgismo dell'oscurantismo medioevale. Il problema, per così dire, è sempre lo stesso a marchiare di queste "orribili" colpe il popolo è la stessa sinistra che si vanta di averle ottenute con il sangue del popolo stesso. 

Ho la verità in tasca? No, come sempre, ma conosco la Storia e non ho mai avuto paura di parlare con la gente, anche se politicamente disabile o avversaria che poteva arricchire la mia cultura e alimentare la mia curiosità. Ovvero ciò che dovrebbe fare una forza politica, di governo o d'opposizione che sia, che vuole il benessere della propria Nazione e non semplicemente dar meno fastidio al Sistema che lo governa.

11 novembre 2019

Frocio di merda!!!

Leggendo il titolo si potrebbe pensare che Alessandra Mussolini e Vladimiro Luxuria siano state nuovamente invitate insieme a partecipare ad un salotto politico. Infatti, con il clima che tira in italia (volutamente minuscolo) in questo momento, ogni "orrore" linguistico e non che si consuma sul Patrio Suolo (volutamente maiuscolo) è colpa dei fascisti di qualsiasi colore siano...  neri,verdi, azzurri... chissà che colore è stato dato a FdI...
Un piccolo preambolo a margine, il "vostro" Brambi, non si fa intimidire ed esattamente come va a chiedere ad un (cosiddetto) ex terrorista nero "se percepivano, all'epoca, di essere funzionali alla CIA e, scoprendolo in seguito, se si rammaricavano delle scelte fatte" così non si fa scrupoli ad entrare in un centro sociale (con la propria uniforme addosso) per seguire una conferenza ritenuta interessante (rare nonostante la cultura sia a sinistra)... allo stesso tempo entra nelle sede di CPI, ascolta quello che hanno da dire e, dopo averli sentiti lamentarsi dei livelli di censura raggiunti dagli sgherri dall'attuale classe politica... domanda "Non vi sembra che sia un po' tardi? Intendo dire... dopo che avete ceduto la possibilità di censurare libri su negazionismo e revisionismo storico sull'olocausto... non vi sembra quanto mai tardiva la battaglia per la censura delle pagine di Facebook? Dal mio punto di vista (vista la massiccia presenza di infiltrati della Digos non volevo mettere nessuno nei guai) se nel 2019 qualcuno può andare in giro a sostenere, assurdamente, che la terra sia piatta... perché impedirgli di sostenere che l'olocausto non sia mai esistito? Renderlo reato è comunque un reato di opinione... grazie!" Ed il fatto che a rispondere sia il deputato di FdI l'On. Andrea Delmastro è interessante, come lo è il fatto che risponda solo sul revisionismo e non sul negazionismo. La sua risposta è a metà strada tra il politichese e l'avvocatese (dato che è entrambi) e sostanzialmente da la colpa a "quel" centro-destra che ancora si cospargeva il capo di ceneri e si sentiva in dovere di chiedere scusa, ma "loro" (Lega e FdI) sono riusciti a convincere quel tiepido centrismo ad astenersi dal votare per la commissione Segre (e sottolinea) una commissione che si chiama "Segre".
Sì bravi vi siete astenuti, ma vuol dire che è riuscita a passare alla Camera e al Senato... Brutte teste di cazzo!!! Se la trovavate così inaccettabile, avreste dovuto votare NO!!! Non sarebbe comunque stata bocciata, ma almeno il vostro dissenso sarebbe stato palese, invece vi siete nascosti dietro al fatto che se si fosse parlato solo di antisemitismo... ma avete voluto "astenervi" sul decidere se accettare o meno quello che voi stessi definite un "bavaglio politico". Ce lo spacciate anche come la più grande vittoria della vostra vita politica... ma brutte merde siete stati inferiori alle oche del campidoglio... almeno il loro starnazzare "al barbaro nemico" ha permesso ai centurioni di difendere il sacro fuoco di Roma. "“L’odio verso Liliana Segre è responsabilità di Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Liliana Segre è stata testimone dell’inferno, ma continua ad avere negli occhi la luce di chi non ha rancore. A lei vogliamo somigliare e non a chi avvelena l’Italia con parole di intolleranza e odio”." (Roberto Saviano fonte Il Primato Nazionale) si come no??? Sta vecchia zoccola giudea potrà anche avere lo sguardo piagnucoloso di chi non prova rancore, ma poi istituisce commissioni che al sapore di vendetta.
Ma lasciamo stare ché se no al punto di questo articolo non ci si arriva più.

Mentre si urla all'odio della destra in tutte le salse, chi fomenta l'odio, davvero, continua a fare dentro (la questura) e fuori (dal carcere) con la scusa del razzismo e della discriminazione... "C’è una svolta nelle indagini sul giallo degli attentati incendiari agli esercizi commerciali di Centocelle, ultimi due dei quali alla libreria Pecora Elettrica e al Baraka Bistrot . Esclusa la pista dell’“incendio fascista”, ora i carabinieri del Casilino si concentrano su di un tunisino di 45 anni, senza fissa dimora, fermato dalle forze dell’ordine il 9 ottobre scorso dopo l’incendio che distrusse gazebo e tavoli della pinseria Cento55 in via delle Palme, proprio di fronte alla libreria devastata dal rogo appiccato settimana scorsa. Lo rivela il Messaggero. [...] Il pubblico ministero si limitò a denunciarlo a piede libero, non trovando elementi sufficienti per trarlo in arresto.  Così, dopo l’incendio di venerdì notte del Baraka Bistrot, ora gli inquirenti abbandonano l’ipotesi della pista politica e seguono la traccia della malavita organizzata e del controllo territoriale. Non si esclude la matrice straniera, come le bande di nordafricani interessati ad avere in monopolio dello spaccio nell’area intorno al parco del Forte Prenestino" (Il Primato Nazionale) ancora una volta ogni qualvolta succede qualcosa prima di tutto si da la caccia al "Nero" solo per scoprire, in seguito, che è colpa dello sporco Negro (per me tunisini e congolesi hanno lo stesso odore e stesso colore... quello della merda). Soprattutto quando cercano di impietosirmi con il loro cazzo di cappellino in mano... con tutte le agevolazioni che hanno dovrebbero passare da un lavoro all'altro come facevano sugli alberi a casa loro... se non trovi un lavoro è solo perché a stare con la mano tesa (cazzo, a te è permesso) guadagni molto di più che a romperti il culo lavorando. Mentre ste merde continuano a fare tutto quello che gli pare con il benestare della classe politica corrotta (a chi pensa che la mafia fosse collusa solo con Berlusconi è un cazzo di illuso) e dei giudici servi rossi che assecondano le tossicodipendenze dei loro figli e la voglia di pellet delle loro figlie lasciando a piede libero chi, prima o poi, glieli ammazzerà/stuprerà.
Inoltre, avviandoci alla conclusione, "Aggressione omofoba a Torino, ma sospettiamo che stavolta nessuno strombazzerà proclami di emergenza fascista sulle prime pagine dei giornali e nelle aperture dei Tg, accusando a vario titolo i leader del destra-centro. L’aggressore, infatti, è un immigrato nordafricano, che appartiene quindi a quelle “categorie protette” a cui lo stigma di omofobia — e spesso antisemitismo — non viene applicato: per loro non si parla di odio fascista ma di “fattore culturale”" infatti sono 1500 anni che musulmani ed ebrei si odiano, ma avete mai sentito parlare di una commissione Fiano o Segre o qualunque altro giudeaccio zozzo presunto sopravvissuto all'olocausto (...sti nazisti incapaci...) per contrastare il razzismo, l'antisemitismo e/o l'omofobia dei nordafricani? E non la sentirete mai.
Quello che mi spaventa di più è che con questa commissione Segre, di cui tanto si parla come una vittoria del centro-destra, altro non è che un sistema di schedatura messo in mano agli ebrei. Una sorta di nuovo centro wiesenthal con cui Israele potrà schedare i propri nemici in Europa e, nel momento in cui otterranno l'ingresso in Europa, potranno esercitare tramite il mandato di cattura europeo (cosa di cui molti continuano a non preoccuparsi), ma che potrebbe costare la deportazione, il processo sommario e la condanna a morte di ogni forma di pensiero favorevole al nazionalismo che sempre si opporrà all'egemonia giudaica e giudaico-massonica che intende sovvertire e soppiantare la millenaria cultura europea.

8 novembre 2019

Tornano a correre i treni?

Diciamo che quando leggo certi nomi "Promemoria Auschwitz - treno della memoria", la mia memoria non può non tornare a quei treni... con una certa nostalgia e un po' di rammarico per un'occasione sprecata. Poi mi tocca leggere l'articolo solo per scoprire che è la solita fuffa.
Il partito GenerAzioni in Comune, affiliata all'omonima associazione, lamenta (dato che non sanno fare altro) "“Troviamo ingiustificabile e un atto molto grave il mancato contributo da parte dell’amministrazione comunale di Predappio a questo importante progetto, che aiuta i giovani o conoscere la storia in modo critico”."...
Partiamo dal presupposto che con le ultime leggi su revisionismo e negazionismo, di quel periodo storico, direi che lo studente che fa la gita in Polonia (o Germania orientale secondo la visione della Merkel) non sarà un opportunità per "conoscere la storia in modo critico", bensì un'altra occasione di indottrinamento che, magari, un comune italiano con la storia simile a quella del paese forlivese, ma anche no, può decidere di non finanziarla e usare invece quei soldi per i vivi anziché per i morti.
Infatti "“Non siamo contrari al Treno della Memoria o al far conoscere i campi di sterminio nazisti, fra cui Auschwitz, ma al fatto che questo treno vada in un’unica direzione, cioè solo verso Auschwitz. Quando i Treni della Memoria andranno in tutte le direzioni e si fermeranno anche presso altri luoghi di oppressione del Novecento, come per esempio il Muro di Berlino o le Foibe, allora la nostra amministrazione contribuirà all’iniziativa. Infatti, la storia va conosciuta tutta e non solo quella di parte. La conoscenza della storia di parte non può essere finanziata con i soldi pubblici” [...] “Noi preferiamo non collaborare con gente che vuole fare solo una certa memoria dimenticando tutte le altre. Quando i treni faranno soste anche alle foibe e nei gulag ci ripenseremo”".
Ovviamente la spiegazione fornita dall'amministrazione è sensata, ma si sa che (se la cultura è di "sinistra") il buon senso è di destra, quindi ci aspettiamo rappresaglie nei confronti della prima amministrazione di centro-destra che ha deciso di non finanziare lo studio di una storia a senso unico.
D'altronde il "mese" della memoria si avvicina, il giorno del ricordo, probabilmente, passerà in sordina come sempre nonostante sia una giornata istituita ufficialmente dalla Repubblica Italiana e non da quella Sociale, le istituzioni continuano a disertare e a sostenere che sia "roba" da fascisti, ma a questo siamo abituati, però quando i "frignoni" si staccano dal loro cazzo di muro e vanno a piangere in Senato pretendono che il nostro governo scatti sull'attenti e voti l'istituzione di una commissione che viola apertamente la libertà individuale.
Infatti io continuo a commettere un reato dietro l'altro sostenendo certe "verità", e prima o poi lo Stato d'Israele mi presenterà il conto, ma la vera apologia di reato non è drogarsi impunemente "violando" una legge che ne "mezzolegalizza" l'uso personale sostenendo di essere disobbedienti. La vera "ribellione a questo Stato" è compiere reati che ledono la libertà individuale delle persone. Come detto ieri in Adrian (sì dopo 9 mesi di stop è tornato) crediamo di vivere in una democrazia, ma non è così e, come sostenuto da me, ci vogliono far credere che la colpa sia sempre dei fascisti anche quando la Storia ci racconta una storia diversa ad esempio di un bolscevismo internazionale in ci si sbarazza del nemico come ci si sbarazza dell'amico troppo intelligente che può sottrarci il potere.
In Adrian il partito unico ha una bandiera "originale" per quando riguarda i simboli, ma decisamente inconfondibile per quanto concerne al simbolismo. Così viene mostrata una bandiera rossa, che racchiude un cerchio bianco ed al centro del quale capeggia un simbolo nero... mmm... cosa ricorda?
Ad ogni modo dal momento che Adrian lo analizzerò nei prossimi giorni, per ora limitiamoci ad affermare che quanto espresso dal sindaco di Predappio non è una stronzata e non è nemmeno una negazione dell'olocausto o un tentativo di rifondare il partito fascista, ma "banalmente" non voler pagare le vacanze in Polonia a due scansafatiche a caccia di facili conquiste e droghe dell'est Europa... ovvero trattare tutte le oppressioni del '900, per citare lo stesso sindaco, con lo stesso peso e la stessa misura, cosa di cui la sinistra non è assolutamente capace perché la sua merda pesa di più

7 novembre 2019

E dire che in parlamento abbiamo avuto anche le mignotte.

Se ai tempi, Moana e Cicciolina, erano portavoce di un partito che si definiva antipolitico (soprattutto e tra le altre cose) dove "Nel senso più comune il termine antipolitica definisce l'atteggiamento di coloro che si oppongono alla politica giudicandola pratica di potere e, quindi, ai partiti e agli esponenti politici ritenendoli, nell'immaginario collettivo, dediti a interessi personali e non al bene comune." (fonte vaccapedia) al giorno d'oggi certa gente dovrebbe capire che ho fa il proprio mestiere o si mette a fare politica.
Verrebbe da dire che, come avviene negli USA (e da qui l'idea dei livelli che sta raggiungendo il complotto del dominio globale), il Sistema sta continuando ad operare al fine di perpetrare l'obbiettivo di sradicamento dei popoli. In questo modo potranno, finalmente, avere una fanghiglia informe da poter plasmare a proprio piacimento dopo aver svuotato i contenitori da ogni possibile identità, intelligenza e buon senso.
Se è vero che "La beffa più grande che il diavolo abbia mai fatto è stata convincere il mondo che lui non esiste." (cit. I Soliti Sospetti di Bryan Singer interpretato da, tra gli altri, Stephen Baldwin, Gabriel Byrne, Benicio Del Toro, Kevin Pollak, Kevin Spacey, Chazz Palminteri, Pete Postlethwaite) allora possiamo constatare con una certa riluttanza che "la beffa più grande che il Sistema abbia mai fatto è convincere il mondo di essere libero e intelligente", la presunzione con cui la maggioranza (di ignoranti) si permette di odiare il prossimo facendogli, oltretutto, la morale contro l'odio non è soltanto disgustosa, ma è soprattutto ipocrita ed assurdo. Non è un caso che indossano gli stessi panni, e ci si trovano a proprio agio, degli USA che fanno le guerre preventive. Ovvero usano metodi "fascisti" per impedire il ritorno del fascismo. Così come gli States fanno la guerra ai paesi dei (presunti) terroristi per evitare attacchi terroristici.
Non entro nel merito se sia giusto o sbagliato contrastare un presunto ritorno del fascismo (dato e non concesso che questo sia possibile), in quanto sarei ovviamente di parte, ma mi permetto di entrare nel merito dei metodi utilizzati dalla massa.
Indipendentemente dal fatto che siano o meno consapevoli di quello che stanno facendo e indipendentemente dal fatto che credano davvero in quello che dicono, non volendoli certo accomunare agli "Eroi" del NAR che credendo nella santità della propria causa (impedire che l'Italia entrasse nella sfera Sovietica) non si sono scomposti troppo nell'apprendere che il loro contributo ha permesso il rafforzamento del dominio Americano sulla nostra politica interna, estera ed economica, va detto che i loro modi sono davvero insensati... letteralmente.
"Basta con l'hate speech!!!" è il motto dei radical chic (a parte il fatto che corte suprema degli Stati Uniti, l'unica vera democrazia verso i propri cittadini... gli va riconosciuto... ha stabilito "Hate speech in the United States is not regulated, in contrast to that of most other liberal democracies. The U.S. Supreme Court has repeatedly ruled that hate speech is legally protected free speech under the First Amendment." Ovvero "Il discorso d'odio negli Stati Uniti non è regolamentato, in contrasto con la maggior parte delle altre democrazie liberali. La Corte Suprema degli Stati Uniti ha ripetutamente dichiarato che il discorso d'odio è protetto legalmente dalla libertà di parola in base al Primo Emendamento.")... basta con l'odio... "“Salvini è stato eletto dalla maggioranza dei coglioni” [...] “Eravamo un Paese che aveva un dignità e non capiamo più quali sono le priorità. Ormai la volgarità è galoppante. Siamo un Paese di tatuati con gli anelli al naso, basta guardarsi intorno. Il vostro amico Salvini è l’esempio più patetico di questa volgarità”" Oliviero Toscani (fotografo delle campagne, d'odio, di Benetton) che evidentemente, trovandosi troppo sul set fotografico degli zulù, scambia i pellet razzisti con gli italiani. "«Se Giorgia Meloni è cristiana, io non ho mai fatto sesso anale»" e visti i metri di ca**o che Valentina Nappi, autrice di questa perla e porno diva specializzata in sesso anale con i pellet che, a quanto si dice hanno tutti il ca**o con la targa, saremmo propensi a non includere la Leader di FdI tra le fila cristiane (la pornodiva si riferisce "al fatto che la deputata ha avuto una figlia fuori dal matrimonio", se non fosse che, se le eresie di Bergoglio non hanno cambiato anche questo, il "buon cristiano" non è l'essere umano che non commette mai errori, ma l'individuo che riconosce i propri sbagli e si affida a dio per ottenere il perdono.... ma andarlo a spiegare a una che chiedeva "“l’aborto obbligato per tutti i poveri che non possono offrire una vita agiata per i propri figli”"... 
La Nappi non è nuova, come non lo è Toscani, all'intromissione in faccende che non le competono "“Sono stata stuprata da Salvini”" affermava riferendosi al fatto che "“Salvini ha riabilitato la peggiore cultura identitaria nazionalista, quella rappresentata dalla triade Dio-Patria-Famiglia”".
Da qui il mio appello... "Fate lavorare Valentina Nappi, giorno e notte, senza sosta" almeno il suo lavoro le tiene occupato culo e bocca impedendole di partorire certe stronzate.

6 novembre 2019

Ah sì... i moralizzatori delle macchinette come i testimoni di Geova.

Più passa il tempo e più percepisco il mio essere una mosca bianca (ed il fatto che corrisponda al colore della mia pelle non è puramente casuale) in mezzo a mosche "pellet dentro" (che desiderano la pelle nera per completare l'odio che nutrono verso sé stesse).
Giusto ieri si parlava di politica, grave errore farlo con me perché io non voto gli ideali (che sono spariti) voto le idee dove queste esistano, e si parlava dei soldi che l'UE avrebbe "generosamente" elargito all'Italia affinché, con la firma dell'accordo di Dublino, noi ci si facesse carico di tutta la feccia d'africa e zone limitrofe.
Dato e non concesso che questo sia vero va detto che l'accordo di Dublino, la sua prima stesura, è stato sottoscritto nel 1990 ed è entrato in vigore nel 1997. Strano che, fosse vero il discorso contribuito U(B)E per supportare la nostra invasione, prima del 2014 (anno critico che ha segnato l'inizio dell'invasione) gli sbarchi non fossero così intensi. Forse andrebbe ricordato che attualmente è in vigore l'accordo di Dublino III, siglato il 26 giugno 2013 dall'allora governo Letta (PD). Ciò significa che chi ha siglato l'accordo, e si sta intascando i finanziamenti dell'U(B)E, è lo stesso che vuol tirar dentro negri come se non ci fosse un domani (che in effetti non c'è per il popolo italiano. Indi per cui continuare a votare PD, pensando che almeno sta gestendo i soldi europei, è una stronzata che va aldilà di tutte le altre stronzate che ha fatto e sta facendo il PD.
Diciamo che l'inizio dell'invasione a partire dal 2014 è dovuta alla concomitanza di due eventi, uno diretto ed uno indiretto... o forse tre, ma essendo la Storia un susseguirsi di eventi la causa del'invasione potrebbe partire dalla fine della seconda guerra mondiale e dalla perdita italiana del controllo sul territorio libico.
L'indiretto la destituzione, con uccisione annessa, di un certo figuro chiamato Gheddafi che gli States hanno sempre detestato, e a cui hanno dato spietatamente la caccia lanciando raid e sbarchi dalle nostre basi, ma con cui noi avevamo importanti accordi commerciali, economici e politici.
Il diretto è proprio la sottoscrizione dell'accordo di Dublino III che, con la distruzione del controllo esercitato dall'Italia tramite gli accordi col Fu dittatore libico, ha di fatto aperto le porte ad ogni tipo di mafia (chiesa e PD incluse) che si arricchiscono con il traffico di esseri umani. Ad arricchirsi sul traffico, direttamente o indirettamente, sono gli stessi piagnoni che accusano la destra di disumanità, quando chiude i porti, ma aumentano l'inquinamento delle nostre coste quando li riaprono.
Loro, i moralizzatori delle macchinette, votano gli ideali attribuendoli a partiti che tali ideali non possiedono, non applicano, non rispettano e non capiscono, arrivando a giustificare il sostegno dato a chi quegli stessi ideali li ha traditi "parlare di popolo è roba da fascisti". Ben indottrinati tuonano che il populismo è un male. Evidentemente la mia faccia da poker tradisce il dubbio verso tale affermazione, infatti, si sentono in dovere di aggiungere, populismo e dire ciò che il popolo vuole sentirsi dire.
Povera signora Maria, la quale è capo espiatorio dell'ignoranza di tutte le massaie italiane, infatti alla signora non frega un cazzo del negretto (immigrato economico e non rifugiato che scappa dall'aria fritta dei ristoranti cinesi nigeriani) che spaccia per bisogno o stupra per ignoranza... frega solo che non si sente sicura ad andare a fare la spesa al mercato e/o di non arrivare a fine mese con la sua pensione minima. Il suo però non è razzismo e puro egoismo, perché la signora Maria la monetina del carrello lo lascia volentieri allo scansafatiche del PAM.
Lo Stato, il partito, il movimento, ecc. che non forniscono le risposte adeguate alla signora Maria, non sono degni di governare il popolo di cui la signora Maria fa parte. Poi possiamo discutere se dire "prima gli italiani" sia o no roba da fascisti, ma bisogna ricordare che questa gente (i partiti di sinistra) il voto lo prende dal popolo che puntualmente tradisce, ignora o prevarica.
Potrei anche rivangare quella splendida affermazione a cui assistetti diverso tempo fa, secondo cui i moralizzatori erano pronti a fucilare, in nome della pace, chiunque sostenesse che era diritto di ogni cittadino quello di armarsi e difendersi perché lo stato non è più in grado di farlo.
In conclusione i moralizzatori sono come i TdG che ci vengono a rompere i coglioni in casa nostra predicando una visione distorta del mondo, talmente lontano dalla realtà da essere quasi un libro fantasy.

5 novembre 2019

Perché dobbiamo continuare a parlarne?

"Se saltelli muore Balotelli, gli altri negri e i loro fratelli!!!"
Manco a farlo apposta, quando qualcosa va male a livello nazionale ecco che arriva lui. Solo che invece di segnale il gol decisivo nella partita della nazionale (che magari ci farebbe finalmente vincere un cazzo di "europeo" di merda), se si parla di Mario Barwuah lo si fa a sproposito per un suo vittimismo. Quello che fa strano, come dicevo poc'anzi, è che tutte le volte che il governo (indipendentemente dal colore) ci deve dare una brutta notizia, Barwuah e soci riescono a calamitare l'attenzione sulla "fuffa".
L'unica polemica calcistica che mi permetto è per rispondere a certi tifosi (napoletani) che, nascondendosi dietro alle loro tastiere (e magari non erano nemmeno allo stadio), si vantano di essere venuti a Milano per metterla a ferro e fuoco e facendo il bello ed il cattivo tempo... con la vostra fantasia può benissimo darsi che siate usciti dagli scontri dell'anno scorso vittoriosi, ma la realtà dei fatti è, come affermato da un mio vecchio camerata dei tempi degli spalti, "l'unico interista che avete lasciato a terra... lo avete dovuto investire con la macchina mentre stavate scappando!" Vergognatevi!
Oggi la xenofobia per Barwuah permette al governo rosso-rosso scuro di farci digerire il fatto che, nonostante se ne parli da non so quanti anni, l'Ilva sta andando dal culo e sta per lasciare a casa qualcosa come 20.000 dipendenti e, ipoteticamente, altrettante famiglia si troveranno nella merda e voglio vedere se Gigino, a proposito di napoletani, toglierà il reddito di cittadinanza a spacciatori e terroristi per supportare quelle famiglie che effettivamente avranno bisogno di tutto l'aiuto che lo Stato potrà dargli.
Salvini banalizza come al solito, parlando per slogan anziché articolare un pensiero complesso, ma centra perfettamente il bersaglio.
Lo slogan di ieri era "“vale più un operaio dell’Ilva che dieci Balotelli”", lo slogan è immediato, ma se sei Gad Lerner l'occasione di interpretarlo a modo tuo facendo sì che noi, la plebaglia, leggiamo solo la tua versione volutamente travisata "“La verità è che per Matteo Salvini vale solo Matteo Salvini”. Gad Lerner risponde al leader leghista", peccato che non saranno in molti a leggere, o sentire, la spiegazione dello slogan di Matteo che prosegue "“Con ventimila posti di lavoro a rischio, Balotelli è l’ultima delle mie preoccupazioni. Condanniamo razzismo e antisemitismo ma non abbiamo bisogno di fenomeni”", ma noi che abbiamo la pancia vuota, ma non ci beviamo le loro stronzate, sappiamo che l'unica ragione per cui, oggi, i giudeacci zozzi sono incazzati perché "la destra" (che continuano a definire fascista e nazista) non ha votato per la proposta della Segre (tel chii n'alter) che ancora una volta il leghista chiarisce che con il nazismo non ha nulla a che fare anche se si oppone in maniera decisa alla "Commissione Segre “per il contrasto dei fenomeni di intolleranza e razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza”" giustificandosi in questo modo "“Se ci si fosse limitati all’antisemitismo non avrei avuto problemi” [...] Ma, avverte Salvini, “le commissioni etiche le lascio all’Unione Sovietica”."
Ancora una volta Matteo ci tiene a specificare che non vuole che una commissioni gli limiti la possibilità di dare dello zingaro agli zingari o di arruolare nelle fabbriche del nord che lo sostiene la schiavitù a costo zero... ma non si sarebbe opposto ad una commissione che faccia arrestare chiunque commetta il tremendo reato di opinione.
Dati alla mano, io continuo a non capire tutta sta grandezza calcistica che viene attribuita a Barwuah... la sua media gol sembra abbastanza in linea con altri calciatori bravi (nulla da dire), ma non considerati fenomeni da preservare come patrimonio dell'unesco (perché considerare Barwuah patrimonio dell'umanità è un reato di genere).
Ad esempio, non potendo confrontare presenze e reti su carriere di durata diversa ed epoche diverse, se prendessimo in considerazione la media gol (ovvero il numero di reti fatte in funzione delle presenze) abbiamo che:
Barwuah ha una media di 0,40 gol a partita (148 reti in 368 presenze);
Luca Toni: 0,46 (308r in 659p);
Antonio Cassano: 0,27 (in effetti è scabroso con 139r in 515p).
Bobo Vieri: 0,49 (236r in 476p)
Roberto Baggio: 0,45 va detto che Baggio era un centrocampista o una mezza punta quindi non un attaccante puro, ciò nonostante ha una media più alta ed è l'unico giocatore che ho apprezzato anche quando giocava alla Fiorentina, alla Juve e al Milan... ed era un campione in campo, negli spogliatoi e fuori.
Ronaldo (il Fenomeno): 0,67 (352r in 518p) considerando che sul finale del suo periodo all'Inter il Brasile gli distrusse (in una sola notte) ginocchio e carriera.
Cristiano Ronaldo: 0,74 (607r in 815p giusto per non parlare del calcio dei bei tempi) effettivamente una media impressionante.
La zecca Messi: 0,85 (620r in 728p) per par condicio;
Insomma "Super Mario" sembra più un fenomeno mediatico che calcistico e tutta sta attenzione nei suoi confronti sembra davvero sproporzionata. Infatti, a parte che nel confronto con Cassano (che paga i due anni al Real Madrid, 2 reti in 19 presenze, in cui doveva confrontarsi con compagni di reparto del calibro di Ronaldo C., Robinho, Higuain, Raul, van Nistelrooy) con gli altri il confronto non è vincente e non fatevi confondere dalla media che, in quanto tale, assottiglia di molto l'effettivo divario. L'ho paragonato a dei fenomeni? In verità, come dovrebbero fare i giornalisti sportivi, ho paragonato i suoi numeri con i nomi a cui lo associano con la differenza che quei giocatori (che in alcuni casi pensavano più ai festini che alle partite), non rompevano il cazzo negli spogliatoi e/o in campo. Facevano il loro lavoro, in silenzio, per guadagnarsi il diritto di accedere alla nazionale.
Barwuah sembra quasi che stia tutta la partita con l'orecchio teso agli spalti per frignare al razzismo non appena il signor "Trombetta" si soffia il naso perché a febbraio sugli spalti fa freddo. Se il gorilla in questione non vuole sentire il pubblico berciargli contro (sì cari i miei analfabeti "giornalisti sportivi" il verso degli ultrà ai danni non sono né boati, né ululati, né (tanto meno) cori razzisti, bensì beceramente il verso delle scimmie che, per l'appunto, berciano) è meglio che impari a concentrarsi sulla partita. Quando Buffon, ai tempi del Parma, è stato bersaglio di un coro che, per 45 minuti, ha dato della puttana a sua madre non si è certo scomposto né  è andato a frignare dall'arbitro... probabilmente non ha nemmeno sentito ha fatto la sua partita. 
All'occorrenza può andare a giocare in una squadra ganese, ma se lo bersagliano anche lì, perché uno scarpone... la carta del razzismo non se la può giocare.