29 luglio 2020

L'avvocato si ricorda di essere giurista, ma...

Ancora una volta mi tocca parlare di Conte. A quanto pare, come avete notato dalla recente rarità degli articoli, se non si parla di Conte o del covid non si parla affatto. Naturalmente bisognerebbe parlarne in termini globalisticamente corretti, ma questo c'è "la Repubblica".
Conte ha chiesto, ed ottenuto al senato, la proroga dello stato d'emergenza (causa covid) almeno sino al 15 ottobre, ci rassicura che prorogare lo stato d'emergenza non significa affatto tornare alle serrate sino ad allora (meno male pensavo di aver schiacciato un gattino, invece era un comunista), ma garantisce che il virus sta ancora girando e che lo stato d'emergenza è necessario (dalle sue parole capiremo meglio il perché)... e se lo assicura lui.
Ovviamente tenta la carta Bellanova e come ogni "bimbominchia" che si rispetti gioca la carta "loro sono brutti e cattivi e mi dicono le cose dietro", ma a legger bene pare che sia la solita stronzata tanto per ribadire che "siamo già in una dittatura e chi non lo accetta è un fascista". Ricordo e, approfitto per ribadirlo, il fatto che seppur professi una certa fede politica estrema, e forse oltre, non significa che accetti di vivere in una dittatura (economico/politica) che fa esclusivamente gli interessi di certe caste di privilegiati che ci privano della libertà al solo scopo di arricchirsi e non viene richiesto questo sacrificio al fine di migliorare il nostro livello culturale, economico e politico in campo internazionale della nostra Nazione, nutrendo il sogno di sostituirci come popolo con una specie di sub-umanità completamente sradicata dalla propria terra, dalla propria cultura e dalla propria storia che vorrebbero riscrivere sostituendola con il nulla. Poi torniamo a Conte, perché il fatto è questo, le statue che negri e antifascisti stanno distruggendo nel mondo anglosassone, non saranno sostituite con l'effige di qualcuno che ha fatto qualcosa di estremamente straordinario, ma è rimasto sconosciuto in quanto negro in una società bianca razzista. Sarà sostituito dal nulla o dall'icona di qualche radical chic che ha chiesto al papi qualche centone da spendere per i diritti civili di qualcuno a cui non è mai fregato un cazzo. Nemmeno quando i diritti civili, da dover essere "difesi" erano i loro (vedi le dichiarazioni di Dolce e Gabbana relativamente alla famiglia tradizionale).
Conte ha capito, perché qualcuno glielo ha detto, che sin quando la sua sarà l'unica voce che il popolo ascolterà (quel popolo che la sinistra offende apertamente ogni volta che pronuncia con disprezzo il termine populista), la sua "cadrega" è al sicuro. Perché persino l'italiano medio ha capito che questa sinistra non fa gli interessi del popolo, ma pretende il consenso, ed il mandato, dello stesso per fare gli interessi di qualunque cosa non sia italiana.
Conte "sostiene che “il virus circola ancora” e che la proroga fino al 15 ottobre dei suoi poteri speciali – la facoltà di decidere tutto da solo a colpi di Dpcm bypassando il Parlamento – è per ragioni tecniche. Ma non pago di spargere la solita fuffa, Conte fa il risentito e se la prende con il centrodestra: “Se non si condivide la necessità di prorogare l’emergenza lo si dica in modo franco al governo“. Sì, l’ha detto veramente. Come se in merito l’opposizione non fosse stata abbastanza chiara dentro e fuori l’Aula, accusando il premier di “deriva liberticida”. Non è un modo abbastanza franco per esprimere il proprio dissenso, secondo Conte?" (fonte Il Primato Nazionale) per me è un modo abbastanza diretto, chiaro e conciso di esprimere il proprio dissenso, forse Conte è abituato alle manganellate agli oppositori politici per esprimere il proprio punta di vista e accusare, allo stesso tempo, l'opposizione di essere anti-democratici, ma parlare di "deriva liberticida", in relazione alla proroga dell'emergenza inesistente, mi sembra ancora un modo diretto per esprimere il proprio dissenso.
Ecco che allora si ricorda di essere un giurista... "“Ieri nel dibattito c’è stato qualche fraintendimento”, ha premesso, e “qualcuno ha detto” che lo stato d’emergenza è stato prorogato “per reprimere il dissenso, perché si vuole assumere un atteggiamento liberticida o tenere la popolazione in uno stato di soggezione”, ma si tratta di “affermazioni gravi che non hanno nessuna corrispondenza con la realtà” [...] “Ricordo che la dichiarazione dello stato di emergenza, ma questa cosa a quanto sentito da una parte degli interventi ieri in Senato purtroppo sembra ancora sfuggire, è prevista dal Codice di protezione civile, una fonte di rango primario di carattere generale la cui legittimità è stata positivamente vagliata dalla Corte costituzionale”" mah spero che il codice di protezione civile a cui fa riferimento non sia lo statuto della Protezione Civile che interviene in caso di disastri naturali, perché in tal caso il loro valore giuridico si pone a metà strada tra i semafori umani che fermare il traffico per far lavorare i mezzi di movimentazione terra e i vigili in pensione che fanno attraversare i bambini sulle strisce pedonali nei presse delle scuole. Ovvero a livello giuridico possono dichiarare che, secondo la loro opinione, sussistono le condizioni per dichiarare lo stato di emergenza, se parliamo di una frana che s'è portata via mezzo paese, ma per dichiararlo davvero devono intervenire fonti ben più autorevoli, ovvero per negare l'accesso di un civile ad un'abitazione colpita da un sisma lo stabiliscono i vigili urbani dopo essersi consultati con i vigili del fuoco, per dichiarare un'emergenza sanitaria, devono essere dei medici, magari virologi esperti, e non un gruppo di "sciamannati" incompetenti che sin dalle prime ore della pandemia se ne andavano in giro a fare campagna elettorale pro cinese e involtini primavera, lasciando colpevolmente aperte le frontiere del paese (anche a quanti arrivassero dalla Cina) quando alcune zone "rosse" del paese erano già blindate persino agli stessi residenti. Lo affermo senza troppi peli sulla lingua, a Conte serviva la pandemia per scongiurare l'avanzata dell'allora Centro-Destra (soprattutto di Salvini e Meloni) e accentrare su di sé i pieni poteri per svincolarsi dalle decisioni di un parlamento in cui non aveva alcuna maggioranza effettiva. "“La proroga dello stato di emergenza, se tiriamo via le polemiche e le posizioni ideologiche, è una scelta obbligata basata su motivazioni tecniche”" Ovvero gli serve la proroga dei pieni poteri per superare l'ostacolo parlamentare nell'attivazione del MES o dei Recovery Fund che sono il MES per i paesi nobili dell'Europa però finanziato dai paesi poveri (esempio l'Italia, ma non solo).
Queste le ragioni per cui Conte conta sulla proroga, perché se si andasse al voto parlamentare, da un lato avrebbe l'appoggio del neo-alleato Silvio Berlusconi, ma dall'altro rischia seriamente di perdere il voto di quei 5 stelle "puristi" che sono contrari alle ingerenze europee nell'economia italiana... i pochi sopravvissuti alla decimazione antisovranista o per dirla secondo la "sinistra" tradizione alle purghe staliniste.
Intanto per quanti non credono che ci sia un ordine superiore che governa le azioni e le elezioni politiche mondiali... Guardatevi il video al fondo dell'articolo. https://www.ilprimatonazionale.it/cronaca/governo-garante-ordine-mondiale-video-virale-anno-fa-che-inchioda-giannini-164017/

24 luglio 2020

Alla Fedeli sì che sfonderei...

... il cranio contro il bidet per capire che cazzo c'è dentro!
Mentre, manco a sbajasse, la svolta dell'indagine sull'omicidio di Marcella Boraso, "la 59enne trovata barbaramente assassinata mercoledì 22 luglio nella sua casa di Portogruaro (Venezia)" con la testa fracassata che le è stata sbattuta contro il bidet fino a romperlo, porta all'arresto di un marocchino di 23 anni, già sotto intercettazione ambientale e telefonica per un furto avvenuto qualche settimana prima, La Fedeli da bella mostra di sé e della propria cultura... d'altronde l'ex ministro all'istruzione (con "Sero tituli" d'istruzione) non poteva lasciare come unico ricordo di se il mancato completamento della 5° elementare (grado scolastico in cui si studiava geografia).
Infatti per la serie, esclusiva del canale letterario "Così parlò il 'Bambi'!", per la regia del dr. Brambi, curata dal dr. Brambi, ecc. "Parlano perché hanno la lingua in bocca!" ecco a voi l'immagine anticovid più struggente del mondo offerta per voi, miei affamati lettori, niente di meno che da Valeria Fedeli...


Che bella immagine, un sogno progressista che si avvera donne islamiche talmente emancipate da poter sostenere l'esame di ammissione all'università in spiaggia, ma non abbastanza da togliersi il velo dalla testa (di...). Se fossi una faccina di What's App in questo momento sarei quella con i cuoricini negli occhi e, parafrasando Giobbe Covatta, "Basta ho deciso. Vado in Afganistan in vacanza!" Sole, mare, belle ragazze istruite... cosa si può volere di più... anzi proprio la Fedeli, in un ulteriore slancio culturale evidentemente di tanto in tanto qualche collega ministro le allunga sotto il banco un bigliettino con qualche citazione che non conosce e se la conoscesse probabilmente non la capirebbe, mi offre il (quasi) legionario motto "Volere è Potere", ovvero se vuoi davvero qualcosa la puoi ottenere... vabbé non sto qui a buttarvi addosso i miei drammi personali per cui tale affermazione si è rivelata una stronzata in diversi ambiti della mia vita... ma restando in tema Ventennio "L'ha detto la Fedeli e si farà!!!".
Infatti la Fedeli ha talmente voluto trasmettere questa "bellissima" immagine progressista a tutto il mondo tramite il suo profilo di twitter, da far comparire il mare in Afganistan che non ha sbocchi sul mare. Oltre al fatto che il mare più vicino ai confini afgani si trova oltre l'intero Stato del Turkmenistan, che sono sicuro avrebbe concesso volentieri il passaggio di non so quante centinaia di donne afgane al solo scopo di raggiungere il mare per far sostenere loro l'esame di ammissione all'università (non si sa se alla Fedeli lo hanno scritto personalmente che l'esame fosse quello di ammissione universitaria e non un esame qualunque o addirittura nemmeno un esame, ma semplicemente una lezione), nella foto non si vede l'ombra d'un lago, non uno straccio di fiume ed inoltre la sabbia (da spiaggia) su cui poggiano il culo l'esaminande non è nemmeno naturale, nel senso di essere nel suo luogo naturale, sono infatti evidenti dei pali a mo di box di sappia dei parchi pubblici (in inglese sandbox) che la separano dal deserto pietroso caratteristico sì, quest'ultimo, della regione afgana (a differenza del mare della Fedeli).
Ma per questo fastidioso principio secondo cui tutto quello che fanno i pellet o simil tali è sempre meglio di quanto fanno i bianchi (veri), invece di elogiare la straordinaria fortuna di queste donne che possono seguire lezione, o sostenere l'esame a centinaia nello stesso luogo, pensate a come rimettere gli studenti in grado di tornare sui banchi di scuola.
D'altronde è pur sempre il momento del blDm per cui bisogna far sì che i pellet si sentano super-valorizzati dai bianchi, perché di loro non sono capaci di fare un cazzo, senza l'approvazione del padrone non fanno nulla... come il gatto che, per dimostrare la propria utilità, depone il cadavere di una pantegana ai piedi del padrone di casa.
Ecco allora un altro fulgido esempio del fatto che la rabbia dei negri è giustificata dall'oppressione (a quale si riferiscano ancora non l'ho capito) ricevuta dai bianchi... 
"La fotografia di un giovane afroamericano, inginocchiato sopra il collo di un bambino bianco, nella stessa posizione in cui [...] trovò la morte soffocato da un poliziotto, mentre un’altra persona tiene le braccia del bimbo dietro la schiena. Il piccolo – piccolissimo, tanto che indossa ancora il pannolino – urla schiacciato a terra, con la faccia paonazza. Sovraimpressa sulla fotografia, la scritta «Black lives matter now, motherfucker» (Ora Black lives matter, figlio di put*ana)."


Voglio anch'io, per una volta, utilizzare questa mania anglosassone che sta prendendo piede anche in Italia di nascondere le parolacce dietro ad un asterisco in sostituzione di una sola lettera... "Perché caz*o non venite a cercare me sp*rchi negracc* succ*ia caz*i... por*o il vostro d*o mer*a che pregate col c*lo per aria e il grug*o verso La Mecca!"
Secondo loro io mi dovrei inginocchiare davanti a ste merde?!? Ma che si fottano tutti i pellet del pianeta e le varie Boldrini genuflesse in parlamento o in televisione.

22 luglio 2020

Mentre Conte va in Europa a prendere gli schiaffi

A settembre si voterà (forse) il referendum sul taglio del numero di deputati e senatori. Leggendo l'articolo di ieri su Il Primato Nazionale, ho trovato alcuni spunti che potrebbero rendere interessante il bocciare tale proposta. Lascio alle loro parole il compito di spiegarvelo... "Se in cabina elettorale dovesse, come appare probabile, vincere il “Sì”, la Camera passerebbe, dalla prossima legislatura, da 630 a 400 deputati, mentre il Senato da 315 a 200 unità. Ciò rischierebbero di avere ripercussioni non indifferenti sulla rappresentanza.
A fronte di un esiguo risparmio economico – pari a poco più di 80 milioni di euro (per raffronto: lo 0,005% del nostro debito pubblico – si passerebbe, quanto a rappresentanza del singolo parlamentare per numero di cittadini, da un rapporto di 1 a 64 mila ad un rapporto di 1 a 101mila. [...] Si porrebbero anche ragguardevoli dilemmi al Senato: per effetto della disposizione dell’art. 57 della Costituzione, che ne prevede l’elezione su base regionale, la riduzione dei senatori farebbe sì che possano essere elette le sole liste con maggiori consensi elettorali, escludendo quelle che, pur avendo superato la soglia di sbarramento, vedrebbero gli scranni relegati esclusivamente alle liste maggiori. Beffardo anche il tema dei senatori a vita: il taglio di circa il 40% degli occupanti di Palazzo Madama dovrebbe comportare la riduzione dei senatori perenni da 5 a 3, numero che invece resterà invariato. [...] La vittoria del “Sì” comporterà infatti la necessità di riscrivere la riforma elettorale, affidata però ad un esecutivo che gode di una minoranza di consenso nel Paese reale" (Fonte Il Primato Nazionale) Ecco soprattutto l'idea di lasciare in mano a questi cialtroni incapaci la riforma elettorale mi fa paura, soprattutto dopo le ultime sparate in cui volevano negare ai vecchi il diritto di voto in quanto a menti antiquate si lascia la possibilità di decidere sul futuro, che non capiscono, dei giovani.
Ma non è questo l'argomento del giorno infatti cosa succede in Italia mentre Conte va in Europa a fare il buffone (ovvero l'unica cosa in grado di fare, in ambito politico almeno) e prendere dei sonori schiaffi dal momento che tutto quanto è già stato deciso alle spalle dell'Italia e all'Italia resta la scelta tra impiccarsi con le proprie mani o dar via anche il c..o (dato che la terza scelta, mandare a fare in culo l'U(B)E non può essere presa in considerazione diversamente i pavidi moralizzatori delle macchinette, che si lamentano dell'U(B)E ma a uscirne è peggio, se la fanno addosso dalla paura lasciandoci così in balia di gente che ci usa come un bancomat... ma tranquilli quando il conto va in rosso ecco pronto un Meccanismo Europeo di Stabilità con cui ci "salveremo"... 
Mentre Conte va a fare la scenetta, di cui si leggeranno titoloni di elogio per un nulla di fatto (speriamo) o peggio per un tradimento, in Italia si vedono già gli effetti che ha il senso di nuova libertà sessuale, o fluida se preferite, porterà dopo la promulgazione della cosiddetta legge Zan-Scalfarotto-Boldrini, magari quest'ultima non c'entra nulla con la legge, ma figuriamoci se non c'è il suo lercio zampino.
"Continuano i blitz contro le reti di pedofili sparse per tutta la Penisola, un fenomeno di dimensioni preoccupanti che non smette di mostrare nuove propaggini man mano che queste vengono falciate dalle forze dell’ordine. Dopo il maxiblitz scattato a Torino i primi del mese, che aveva portato all’esecuzione di 50 decreti di perquisizione, arresti in 15 regioni italiane e al sequestro di 100 reperti e decine di terabyte, è di qualche ora fa l’ultima retata messa a punto dalla Polizia Postale, che stamattina ha sgominato un circuito di pedofili italiani dediti allo scambio di materiale pedopornografico su una nota piattaforma di messaggistica online. Inquietante il coinvolgimento nella rete di diversi adolescenti deputati alla realizzazione delle immagini scambiate e vendute online con un «listino prezzi» per ogni prestazione richiesta." lo so che alcuni di voi possono pensare che non ci sia alcuna relazione tra la legge che punisce chi pronuncia la parola "FROCIO" ed una rete di pedofili... ma è anche vero che da queste pagine ho più volte denunciato l'ingerenza di certe associazioni, dedite alla promozione dello sviluppo della sessualità infantile già a partire dalle scuole materne (che materne non sono). Nell'articolo si legge infatti che alcune foto sono state divulgate, consensualmente, dagli stessi adolescenti che avevano postato un listino prezzi. indipendentemente dall'uso che gli adolescenti facessero in seguito del denaro, servisse a dare una mano alla famiglia caduta in disgrazia per le politiche di Conte o gli servisse per pagarsi droga, alcool e serate in discoteca, il fine non giustifica certo il mezzo di un minore che allevato come carne da macello in una scuola che consapevolmente o meno, che volutamente o meno, si è resa carnefice di generazioni di ragazzi abituati a poter fare dalla più tenera età ciò che vogliono senza che nessuno gli possa o debba dire cosa possono o non possono fare. La (mal)educazione all'edonismo sfrenato è sin peggiore del non fornirgli alcuna educazione, perché si priva la famiglia, a cui spetterebbe, di qualsiasi strumento educativo. Sicuramente il punto di svolta è stato quando nelle scuole si è sostituito il termine istruzione con il termine educazione. Infatti il solo compito della scuola dovrebbe essere quello di istruire i propri allievi e lasciare alla famiglia il compito di educare, ma dal momento che alla famiglia viene negata, dove ce ne fosse il desiderio, questa possibilità ecco che il compito viene assunto dalla scuola che, al contempo, rinuncia a quello di istruzione, che viene delegato alle aziende che formeranno il neo assunto per insegnargli ciò che avrebbe dovuto imparare a scuola. Naturalmente, anche se può non sembrare così, la questione è assolutamente collegata, in un mondo come quello odierno è più faticoso pensare che tutto sia casuale rispetto al fatto che tutto sia collegato. Infatti la decadenza della scuola e del livello istruttivo, il fatto che gli studenti vengono massacrati di compiti a casa, in cui devono anche incastrare gli impegni/parcheggio extra-scolastici, il fatto che vengono bombardati a scuola da messaggi nemmeno lontanamente subliminali, ma decisamente espliciti. Tutto questo porta i bambini dall'essere schiavi di pulsazioni sessuali che non comprendono e non sanno come gestire, perché viene loro insegnato che tutto e "Lecito", ma sta poi a loro scoprire cosa farsene. Questo comporta, già nell'adolescenza, di soffrire di frustrazione sessuale perché le regole della vita, quelle del branco in cui "vince" (o meglio scopa) solo chi è accettato nel gruppo "giusto", mentre per gli altri c'è la derisione e il bullismo, che a parole è combattuto, ma segretamente è favorito con ogni mezzo. "L’indagine, chiamata “Pay to see” (Paga per vedere) è partita in seguito alla segnalazione di due genitori preoccupati dall’intenso utilizzo di alcuni social network da parte della figlia adolescente e dal continuo scambio di messaggi con estranei: ne è emersa una vera e propria organizzazione consolidata che prevedeva la vendita online di contenuti fotografici e video pedopornografici e pornografici autoprodotti da adolescenti e maggiorenni ed inviati in cambio di pagamenti su conti online." (fonte Il Primato Nazionale).
Se è davvero questa la società che l'Italia vuole... che se ne goda poi i frutti quando ragazzini frustrati faranno come in america, ovvero entrare nelle scuole armati che nemmeno Rambo e aprire il fuoco sui compagni che, il giorno prima, gli avevano negato una merendina.
La mia è, ovviamente, lo scenario peggiore, ma non per questo meno probabile di altri in cui tutto andrà per il verso giusto. Soprattutto a fronte della tendenza di sostituire biologicamente il nostro popolo che, se non osservante, è quanto meno timoroso delle conseguenze che può avere infrangere le leggi. Mentre i figli degli invasori crescono, come vengono educati da media e magistratura, con in testa una convinzione di impunibilità nei loro confronti.

15 luglio 2020

Virus?!? Quale virus?!? C'è qualcuno malato?!?

Come sospettavo, e forse anche scritto, del corona virus ci si sarebbe dimenticati in breve tempo, mentre della crisi economica non ci saremmo liberati altrettanto facilmente.
Infatti, nonostante il governo cerchi di tenere alta la tensione per poter giustificare il MES che tutto il governo (più il nuovo alleato Berlusconi) sembrano intenzionati ad attivare, del virus si parla quasi esclusivamente in termini di nuovi contagi, sbarchi di infetti provenienti da Fanculonia o zone limitrofe (anche se non è notizia da TG nazionali), degli "espertoni" che fanno ancora a gara a chi ha ragione tra quelli che dicono che la crisi pandemica è finita... chi dice che non è finita... e chi dice che non c'è mai stata... e di MES appunto. Ci si accorge del suo passaggio per due ragioni... c'è ancora Conte al governo e per entrare nei negozi si deve indossare la mascherina, per il resto la vita è tornata quasi alla normalità.
Perché quasi? Sostanzialmente perché ora si inizia a fare i conti anche con la crisi economica, da un alto ci sono le aziende che non hanno chiuso (poche) ma che hanno avuto la possibilità di mantenere i propri dipendenti al proprio posto, quelle che hanno chiuso parzialmente costrette a ridurre il personale in quando non in grado di garantire la sanificazione dei locali e la distanza di sicurezza tra gli schiavi ed infine quelle che hanno chiuso e sono finite a zampe all'aria. Queste ultime hanno trascinato con loro nel baratro i lavoratori a cui era stata garantita una cassa integrazione (ridicola) che non è mai arrivata se non al solito moralizzatore delle macchinette e alla sua "zia ricca" ai quali è arrivata la "cassa" dello Stato e non quella anticipata dall'azienda con la speranza che prima o poi lo Stato regolerà... Per costoro il futuro non è nemmeno più nero (ché almeno sarebbe visibile) ma è totalmente inesistente. Ci sarebbe da fare distinzione tra le percentuali con cui è stato messo in cassa, se era parziale o totale, ecc. 
Ad ogni modo "La crisi economica e sociale scatenata da mesi di serrata generale imposta dal governo giallofucsia (e colpevolmente protratta oltre il necessario) per contenere l’epidemia di coronavirus ha messo in ginocchio famiglie e imprese. Con il lockdown, moltissimi italiani tappati in casa e senza lavoro hanno dovuto far fronte alle spese attingendo ai risparmi. Ad oggi, il 45% dei cittadini dispone di cash per tirare a campare soltanto per tre mesi, acquistando prodotti essenziali e pagando debiti ineludibili. Sono 7,5 milioni le persone che nell’emergenza sanitaria hanno chiesto e ottenuto aiuto economico da familiari o amici. Inoltre, un milione di italiani ha subito un calo del 50% dei propri redditi e pensa di ritrovarsi con zero risorse entro un anno. sono i numeri preoccupanti che emergono dall’Osservatorio sul mondo agricolo Enpaia-Censis." (fonte Il Primato Nazionale) Insomma il 45% si ritroverà con le pezze al culo entro 3 mesi ed un ulteriore milione di persone entro un anno... ma incentiviamo la gente a recarsi in monopattino presso il lavoro che non ha... che idea geniale... Finché Grillo le faceva come battute erano anche divertenti, diceva qualcuno, chissà se oggi gli stessi ci trovano ancora qualcosa da dire. Inoltre la maggioranza a 5 stelle si trova ad essere vittima dei ricatti PiDioti che stanno portando avanti le disastrose politiche economiche che non erano riusciti a realizzare durante il mandato Renzi perché tutti in parlamento vi si erano opposti (pentastellati inclusi), mentre oggi riescono a portare avanti grazie al ricatto di una possibile caduta del governo e relative elezioni che porterebbero, in modo abbastanza sicuro, il centro destra (o quel che ne resta) al governo.
Inoltre il costo delle mascherine è stato fissato, ma tutto il resto è schizzato alle stelle aumenti in ogni dove per una giustificabile necessità di far fronte alla crisi andando a pescare in quegli specchi d'acqua dove, non solo ci sono ancora pesci, ma c'è persino ancora l'acqua. Questo comporta, per chi ha ancora uno stipendio, il vedersi spennare come un pollo, per chi fa fatica fare ancora più fatica a comprare l'essenziale. Quali siano le priorità del governo rosso-rosso scuro (quelli che i giornalai affermati definiscono giallo-fucsia) è abbastanza chiaro... monopattini inutili e pericolosi "già dopo poche settimane tra incidenti e assenza di regole sono scoppiate le prime polemiche sulla sicurezza. E così le aziende dei monopattini in sharing (Helbiz, Lime, Dott e Bird) sono “corse ai ripari”: hanno posizionato alcuni inutili steward su via del Corso che ti dicono di fermarti se vai in due sul monopattino. [...] Forse qualcuno si è galvanizzato leggendo del boom di monopattini elettrici di un paio di anni fa a Stoccolma. Peccato che la Capitale d’Italia abbia una superficie 11 volte superiore a quella della città scandinava. Ma anche confrontandola con città più grandi, come Berlino ad esempio, Roma resta inadatta per una serie di motivazioni, che comprendono ovviamente alcuni storici problemi capitolini come le condizioni del manto stradale e il traffico. E’ pieno di buche e con il monopattino diventano pericolosissime. Sui sampietrini dopo un minuto hai il mal di testa, e in ogni caso anche i tipici blocchetti romani spesso sono sconnessi e pericolosi. Le distanze, anche nel gigantesco centro storico, sono poi davvero lunghe da percorrere e non è quasi mai economico sbloccare il monopattino (un euro) e pagare poi 15 centesimi al minuto." (fonte Il Primato Nazionale), la sanatoria dei pellet (che non hanno voglia di fare un cazzo se non negli ingenui sogni infantili della sinistra) per farli lavorare nei campi (domanda di impiego a cui non ha aderito praticamente nessuno se non gli italiani) e mantenere le poltrone, anche se quest'ultima è una colpa distribuibile in tutte le direzioni.
Tra le categorie colpite è presente anche quella dei benzinai che sono stati costretti a restare aperti durante il blocco quasi totale dei veicoli per poter comunque servire quanto potevano circolare, non lasciamoci ingannare dal fatto che la benzina il margine per il gestore, aldilà delle accise che il governo ci mette sopra, è davvero misero (avendoci lavorato per qualche tempo lo so bene). Categoria anche questa di cui il governo, dopo averla definita Eroica (insieme agli infermieri) ha poi abbandonato insieme a tutti gli altri cittadini. 
L'obbiettivo è il MES. 
Dato e non concesso che NON sia uno strumento capestro, come lo definisce il centro destra, vogliamo davvero mettere le scarse risorse che otterremo con il Meccanismo Europeo di Stabilità in mano a gente che delle due lire che aveva ha speso quasi 200.000.000 per gli incentivi sul monopattino in un momento storico in cui la gente non poteva andare a lavorare e non ha i soldi per mangiare?
Non vi illudete se attiveremo il MES, non sono soldi regalati, come dice il Berlusca insieme alle altre galline del pollaio, li dovremo pagare noi vendendoci quel poco di sanità pubblica che ci è rimasto, vendendoci l'istruzione, ecc. cioè privatizzando e vendendo determinati settori che non saranno più disponibili e, economicamente, accessibili al cittadino.
Chiudo dicendo che se non credete alle mie parole lasciare che vi ponga la domanda... "non è strano che ad un certo punto, senza una ragione apparente, le asl non sono state più in grado di smaltire le code e, contemporaneamente siano spuntate prestazioni a pagamento?" nel senso che oggi sto male, vado dal medico, il medico mi prescrive degli esami, io telefono c'è posto tra 6 mesi... ma se invece di passare tramite asl si può passare privatamente... e quando c'è posto? Domattina! Strano vero?

10 luglio 2020

E' giunta l'ora di andare a chiedere il porto d'armi per uso sportivo...

... e di iniziare a sparare dalla finestra così... per "sport".

Sul fatto quotidiano è comparso un articolo indegno, a firma di Alessandro Robecchi (non uso il grassetto perché un essere così non merita alcuna "distinzione" nemmeno dal cemento dei piloni del nuovo ponte di Genova), in cui sostanzialmente dice che i militanti di FdI debbano essere passati per le armi "“Tre indizi fanno una prova, dieci indizi fanno una certezza e dopo cento indizi dovrebbero intervenire i partigiani del Cln con lo schioppo (…) Fa bene Gad Lerner (su questo giornale) a chiedere alla sora Meloni di dissociarsi una volta per tutte dalla retorica fascista dei suoi eletti e dei suoi militanti, ma dubito che succederà: quella retorica, un po’ grottesca e molto ignorante, risibile e feroce, è l’acqua in cui nuota Fratelli d’Italia, gli slogan fascisti e i vestiti da gerarchi sono il plancton di cui si nutre, e non si è mai visto un pesce svuotarsi l’acquario da solo. Bisognerebbe aiutarlo come l’altra volta, settantantacinque anni fa”" la replica di Giorgia Meloni è piuttosto chiara ed è, come è giusto che sia, legittimamente incazzata "“Invocano l’intervento armato contro di noi – dice la leader di FdI in un video su Facebook – se succede qualcosa a un iscritto di Fratelli d’Italia chi si prenderà la responsabilità? Marco Travaglio lo considera normale? Considera normale che si scriva su un quotidiano che bisogna sparare addosso agli esponenti di FdI? C’è un limite che non si può superare e voi l’avete superato. È o non è questa istigazione all’odio e alla violenza? Vediamo se per questo articolo ripugnante ci saranno parole di condanna chiare!”".
Ora, per quel che mi riguarda, io non mi sono mai nascosti ed ho sempre indossato la mia divisa, anche quando, per assistere a concerti interessanti (ho sempre ritenuto la musica al di sopra delle ideologie anche quando erano esplicitamente ideologizzate), entravo in certi centri sociali che, si diceva all'epoca, vigeva la libera caccia al fascista. Il problema è, come era, che erano quasi sempre tutti fumati e quindi ammettendo che riuscissero a distinguere le celtiche e le altre insegne che più volte mi sono costate il controllo documenti, con relativa (e certa) schedatura dal parte della digos, e se identificate che avessero poi la necessaria forza di venirmi ad attaccare, nonostante la palese superiorità numerica. Forse temevano che un folle che entra in uniforme da naziskin in un centro sociale o è pericoloso o è un pazzo... quindi ancora più pericoloso. Ad ogni modo non temo per me, ma essere pronto a ricevere ospiti, che suonano alla porta con l'intento di trascinarmi a Piazzale Loreto per appendermi per i piedi, è questione di etichetta. Avere la casa sempre pronta a ricevere ogni tipo di ospite dallo straccione al Re/Imperatore, dal filosofo al nostro beneamato Führer. Però, dal momento che certi signori si riempiono la bocca e ci riempiono le orecchie con retoriche sull'incitamento all'odio e alla violenza... retoriche di libertà, democrazia e rispetto... direi che è giunto il momento di armarsi aspettando il primo martire per scatenare la guerra.
Siamo in guerra se questi cialtroni non sanno cosa stanno facendo... non sanno che continuando a sputare veleno e aggredendo verbalmente, e fisicamente in alcuni casi, gente che è pericolosa perché non conosce le parole resa e pietà... dovranno impararla, ma sarà una dura lezione. Durante gli anni delle "lotte" partigiane ci sono fin troppe testimonianze del fatto che ai partigiani era riservato lo stesso trattamento del resto della popolazione civile, ovvero nessun maltrattamento nemmeno quando erano rei di omicidio ai danni dei combattenti della RSI, per cui non hanno mai sperimentato, sulla propria pelle, la tenacia di reparti e formazioni militari che per quasi due anni si opposero ad eserciti numericamente superiori e con maggior disponibilità di mezzi. Sono estremamente convinti (per essersene autoconvinti) di aver sconfitto, sul campo anziché in tribunale, gli eserciti che da soli hanno tenuto in scacco il mondo per oltre 6 anni di guerra contro cui l'intero mondo ha dovuto coalizzarsi e, inoltre, aspettare il tradimento del governo di uno dei due* per averne finalmente ragione. Ebbene sono convinti che, se non avessero la legge dalla loro parte, potrebbero andare in giro impunemente ad uccidere i fascisti e appenderli per i piedi come fecero in 5000 contro 2 (tra cui una donna) alla fine della guerra. Ebbene fate pure come Fantozzi e gli altri commensali alla proiezione de "La corazzata Potëmkin" mostrateci "giovannona coscialunga" e "la polizia s'incazza" al terzo giorno ci incazzeremo davvero ed allora vedrete applicare senza remore le menzogne di cui ci avete accusato negli ultimi 70 anni e vedremo se allora tirerete fuori la verità storica che il fascismo non era così crudele come invece lo avete dipinto... MERDE!!!

9 luglio 2020

Ben tornati nell'800.

Potrei commentare dei ricatti dell'ANpI di Schio (VI) e delle vilenze antifasciste. Potrei parlar male di Berlusconi verso cui, finalmente, Prodi apre ufficialmente un possibilità di governo insieme*. Potrei commentare che anche gli intellettuali di sinistra si stanno rendendo conto (e per fortuna che sono intellettuali) che la situazione attuale non è più a mero svantaggio dello storico nemico il "fascista", ma sta iniziando a intaccare persino la loro libertà... potrei parlare di tutto questo, ma oggi è giorno di polemiche e di impartire dure lezioni.
Il discorso sarà duro, per cui mi scuso in anticipo se non terrà conto delle esigenze lavorative dei singoli individui, bensì punterà il dito verso l'intera categoria cito subito il grande Alberto Sordi, così che comprendiate il tenore dell'articolo... "Lavoratori...
Inutile dire che, appartenente alla categoria, le affermazioni esposte in questo articolo possono essere, in alcuni se non molti casi, attribuiti anche al sottoscritto. Ciò non toglie che mi arrogo il diritto di affermare che un cambio di rotta è necessario.
Andando con ordine... Prendiamo consapevolezza che siamo schiavi. Il problema del "padronato", o chi per esso, non è che noi popoli europei, ed italiano in particolare, non siamo abbastanza schiavi secondo il loro desiderio, anche se per certi versi il problema è proprio quello, il problema è che, per essere schiavi, abbiamo un costo eccessivo, troppe pretese, troppe lamentele, ecc. insomma siamo schiavi troppo evoluti. C'è quindi necessità di nuovi schiavi, ben educati ad essere schiavi e che si lamentano di frusta e catene solo quando si trovano sul set di un film troppo realistico. In cui si rendono di non essere sul set di "Radici" per cui, prima o poi, arriverà qualche zio Tom a salvargli allora ecco che si ribellano. Sino ad allora però loro crogioleranno nell'idea illusoria che stanno facendo un lavoro che l'italiano non vuole più fare e, di conseguenza, rafforza il proprio ego con l'illusione di essere indispensabile.
E si pensi che è la medesima leva con cui, meno di 20 anni fa, gli imprenditori scardinavano il mondo del lavoro italiano, europeo ed occidentale. Non era insolito assistere a scene quali "Non ti sta bene lavorare 20 ore al giorno ad uno stipendio da fame essendo obbligato a provvedere alla produzione giornaliera?!? nooooo?!? Guarda che non sei indispensabile... dietro di te ce la fila e se la fila si assottiglia troppo ci son sempre i nergi!!!" Beh quando le nostre file si sono sfoltite ecco che si sono rimpinguate quelle degli "invisibili" negri e quando anche loro si sono "evoluti" diventando cittadini, ecco giungere dal mare barconi di immigrati clandestini con tanta voglia di far soldi e poca o nessuna di lavorare. Il risultato è stato la progressiva, quanto inesorabile, desertificazione del nostro strato produttivo, le delocalizzazioni e le altre bestialità con cui lo stato con la complicità di tutte le forze politiche e sindacali hanno progressivamente messo in ginocchio la Nazione.
Ci aggiungiamo il contorto punto di vista di tali moralizzatori delle macchinette quali i comunisti marxisti secondo cui i Baby Boomers (che ho scoperto recentemente essere i vagliardi nati tra il 46 ed il 64 del secolo scorso... quelli nati prima si chiamano fascisti, quelli nati dopo, ma prima del 2000 si chiamano bamboccioni probabilmente) dovrebbero imparare dai "millenials" (quelli nati dopo il 2000) ad essere liquidi mentalmente e flessibili lavorativamente. La flessibilità lavorativa ce l'hanno insegnata sulla nostra stessa pelle con la frase "...dietro di te c'è la fila.", sulla liquidità si dovrebbe capire cosa è richiesto, ma secondo i moralizzatori delle macchinette comunisti marxisti, dovrebbe coincidere con il concetto di vedere i negri come il pellet... una risorsa insomma. Secondo questo loro concetto infatti non possiamo più pensare il mondo (e tutti gli ambiti della vita umana con esso) in termini microcosmici, bensì in termini macrocosmici. Ovvero non pensare più a curare il proprio orticello, ma nemmeno curare l'intero campo agricolo di cui il nostro orticello fa parte. Bensì pensare  a curare il nostro orticello in un contesto di equilibrio con tutti i campi del pianeta, ma anche questo non basta perché dobbiamo anche essere attenti alle abitudini alimentari dei coltivatori degli altri campi anche a discapito del pane quotidiano che vorremmo poter mettere in tavola alla nostra famiglia.
In termini meno filosofici, non è più possibile, né evidentemente tollerato, pensare in termini di nazionalismi individuali, ma si deve ragionare in termini globalisti, perché anche l'Europa (delle banche) è un concetto superato. Quindi qual è l'obbiettivo auspicabile, creare un esercito di schiavi ancora più schiavi, in quanto privi dal vincolo delle proprie radici, ma ben assicurati alle solide catene del ricatto economico. La soluzione più ovvia non è, purtroppo, più applicabile in quanto, per tornare al baratto e spezzare così le catene del vil denaro, diventerebbe fondamentale un'implosione tecnologica tale da farci tornare all'età della pietra, ma non possedendo però le capacità manuali, in molti di casi, e di omeopatia necessarie per curarci con le erbe e gli infusi. Quindi come possiamo invertire la rotta come si sta rendendo necessario? 
"Banalmente" tornando ad essere Uomini e Donne in grado di camminare eretti, anziché mezze pippe che si gettano a carponi quando veniamo sbattuti in cassa integrazione o in ferie e ci costringono lo stesso a lavorare, magari pure in nero. Certo quando si ha bisogno di mangiare non ci si può permettere di fare troppo gli schizzinosi, e per mangiare servono i soldi, quando basterebbero i prodotti che terra ci regala regolarmente. Eppure si può non piegarsi senza entrare necessariamente in contrasto con l'azienda o il datore di lavoro. Ad esempio, nel caso degli operai è più facile non è che ti puoi mettere a costruire una macchina o un frigorifero nel cortile di casa o in cantina, servono necessariamente i macchinari che la fabbrica mette a disposizione. Nel casi di informatici e altre categorie la cui attività può essere svolta anche da remoto... basta non accendere il PC del lavoro, se ci contattano telefonicamente (dato che per legge siamo obbligati ad informare il datore di lavoro, anche se non necessariamente per telefono, a fornire i nostri recapiti) basta farsi negare, ovvero non rispondere al telefono. Per ora, almeno, l'amministrazione pubblica che si occupa di questioni lavorative è ancora sufficientemente a favore del lavoratore per cui nessuno vi potrà contestare, nemmeno il capo più stronzo, di non avergli risposto al telefono perché eravate in ferie. Certo più si sale di grado più queste libertà vengono meno, il prezzo che si paga per fare i bei soldi, ma più restate a livello della schiavitù a cui vi relegano, più potete far valere i vostri diritti, ripeto, senza entrare apertamente in contrasto con il padronato.
I comunisti, che nel frattempo da proletari sono diventati padroni, hanno dimenticato, ammesso abbiano mai fatto davvero quelle lotte, dei diritti che i lavoratori hanno conquistato, a detta loro, con il sangue sulle barricate e nelle piazze, ma tale dimenticanza potrebbe essere legata al fatto che fonti storiche, sempre più uffciali, confermano che quelle conquiste furono imposte al Re d'Italia da Sua Eccellenza il Duce d'Italia Cav. Benito Mussolini e se negli anni 70/80 si ha avuto la necessità di riconquistarle è per quella malsana epurazione che venne fatta, sino al '47 e oltre (quindi a guerra finita), da parte dei partigiani, o presunti tali, ai danni di tutto ciò che era fascismo... icone, leggi, soldati e gerarchi e parenti di...
In certi ambienti si fa un gran parlare di Battaglie, di guerra e di guerrieri e poi, ad ogni occasione, si rinuncia alla battaglia preferendo invece chinare il capo sostenendo che ci sono battaglie più importanti da combattere... anche se, onestamente, non si capisce quali dal momento che alle guerre di questo secolo non ho visto, e qui mi aggiungo all'elenco, frotte di "camerati" presentarsi volontari alla frontiera dello stato belligerante più affine alla loro visione del Mondo. Non li ho visti presentarsi in Ucraina per difendere la Crimea dall'ingombrante neo-imperialismo russo. Non li vedo nemmeno, salvo rarissimi casi, scendere in piazza per difendere le icone della nostra cultura Italiana deturpata da chi italiano lo è, ma non ci si sente fiancheggiante pellet che italiani vorrebbero far diventare, ma di cui non gli frega un cazzo di essere. Vedo tanti, purtroppo come me, che scrivono parole, pubblicano cose, ma concretamente non fanno nulla perché infettati dal morbo della borghesia, che non ha colore politico se non quello di Arlecchino che indossa tutti i colori e nessuno a seconda della convenienza del momento. Troppo si ha da perdere e si punta il dito sul prossimo che troppo ha ancora da perdere. Eppure eventi potenzialmente scatenanti ne leggiamo quotidianamente sui giornali, più o meno scientificamente accreditati, siano essi contenuti in cronaca, politica o nella sezione esteri... ma tutto sfocia con una condivisione sui social e qualche commento sprezzante. La mia battaglia, per quanto possa valere, la porto avanti combattendo le ingiustizie in cui mi imbatto sul posto di lavoro che sia dal toccare il mio sacro diritto a prendermi tutte le ferie che mi spettano al difendere i diritti di colleghi (da me giudicati meritevoli, quindi non i moralizzatori delle macchinette che sostengono e difendono il governo mentre distruggono lo stato sociale del paese) che si vorrebbero far lavorare quando sono in infortunio... tanto paga l'INAIL che, fondata nel 1933, è roba fascista anche quella.

Quindi concludo dicendo che in questa come altre fasi della vita le chiacchiere stanno a zero e c'è invece la necessità di lottare finché noi pochi eletti, noi poveri stronzi, ancora ci ricordiamo quanto si stava meglio, quando si stava peggio, perché tra un po' non ci sarà più nessuno che si ricordi il perché è necessario difendere i posti di lavoro non solo dalla medio-alta borghesia, ma anche, se non soprattutto, da chi si sostiene fare gli interessi del popolo e vorrebbe trasformarlo in un consumatore fatto e finito. Una mucca da ingrassare sul divano allevandolo con serie TV di dubbia moralità, vendite online e consegne a domicilio, mentre si sputtana il reddito di cittadinanza acquistando i pacchetti "premium" di siti zozzi o chat piccanti. Per ora siamo schiavi e possiamo ancora ribellarci, quando saremmo carne da macello potremmo solo scegliere in quale mattatoio farci macellare... forse.

7 luglio 2020

Il ricco e viziato Hamilton si ricorda di essere un pellet

"«Chi è peggio, il bullo che ti picchia e ti tormenta o chi si volta dall’alta parte per non vedere?». Inizia con una domanda-provocazione l’intervento con il quale Lewis Hamilton, il pilota di Formula 1 di maggior successo nella storia del Regno Unito, ha dato voce alla rabbia e alla frustrazione che prova nei confronti dei pregiudizi e del razzismo che ancora macchiano la quotidianità britannica e l’ambiente sportivo nel quale lavora." (fonte Corriere.it) Avrei voluto iniziare con questo articolo la settimana dopo la prima gara del mondiale di F1 che ha visto la vittoria del "Boscaiolo" finnico Valterri Bottas seguito (sul traguardo) dal compagno di squadra Lewis Hamilton. Purtroppo l'improvvisa morte del maestro Ennio Morricone, era decisamente più importante del piagnisteo di un bambino viziato e coccolato solo perché negro. Di cosa parla il negro della formula 1 nelle sue dichiarazioni? Per scoprirlo tocca tornare indietro di qualche anno quando si espresse così sulle proprie "origini"... "il pilota della Formula 1 ha dichiarato che era un sogno per la sua famiglia “uscire dai bassifondi” – prima di “correggersi” e dire “beh, non lasciare i bassifondi, ma insomma uscire dall’anonimato e fare qualcosa”." Dichiarazioni che non sono piaciute di certo agli abitanti di Stevenage, la città in cui è cresciuto che hanno così commentato "Il leader del comune di Stevenage ha detto che il comportamento di Hamilton è “deludente” e che la gente si è sentita “molto offesa”. Un utente di Twitter, originario di Stevenage, ha così ironicamente commentato le dichiarazioni del pilota: “Quando era in questi “bassifondi”, mi chiedo fino a quanto ha dovuto camminare ogni giorno per raccogliere l’acqua potabile…”." (fonte Il Primato Nazionale). In questi mesi di incertezza Hamilton, come altri, si sono sentiti vicini al movimento dei blDm se da un lato il 6 volte campione del mondo ha l'appartenenza razziale dei rivoltosi, dall'altra il trattamento, di favore, che spesso gli viene riservato non può certo essere considerato discriminatorio. Non conosco come egli venga trattato nel box o negli uffici stampa a telecamere spenta, ma posso testimoniare sul trattamento ricevuto in pista, dove quasi mai gli vengono comminate delle sanzioni, in termini di posizioni, secondi e/o punti. Non viene mai squalificato e quando succede fanno in modo che altri piloti subiscano la medesima sorte affinché la sua posizione in griglia, di partenza o d'arrivo, non subisca un tracollo e resti pressoché invariata. "Hamilton, che è tuttora l’unico pilota nero della Formula 1, ha annunciato anche la creazione, assieme alla Royal Academy of Engineering, di un organismo, la «commissione Hamilton», il cui obiettivo sarà di interessare più ragazzi di colore a materie come la matematica, le scienze e la tecnologia e di incrementare la diversità nella Formula 1, che dovrebbe essere «varia e complessa come il mondo in cui viviamo»." ora qui ci verrebbe in aiuto un certo autore di cui farò il nome nella recensione che sancirà, con tutta probabilità, la chiusura di questo Blog (ma ne parleremo più avanti) che nel suo libro sosteneva che certe razze non cono inclini a certe abilità, ma possono raggiungere buoni livelli in quanto adeguatamente "ammaestrate". Per la citazione esatta, che qui ho riassunto, toccherà aspettare che finisca di rileggere suddetto libro.
"la brutalità della polizia e il razzismo sistemico che colpiscono le minoranze etniche sono realtà che «tutti i neri conoscono», senza eccezione.
Lui stesso, ha sottolineato, è stato costretto a imparare a reagire già da bambino — sulla pista da kart c’era chi gli tirava cose addosso — e la situazione non è migliorata sui circuiti di Formula 1" cioè i meccanici o i piloti di formula 1 gli tiravano cose addosso? "«Ho letto ogni giorno il più possibile per cercare di saper il più possibile di quello che è successo nella nostra lotta contro il razzismo, e questo ha riportato alla memoria tanti dolorosi ricordi della mia gioventù. Memorie intense delle sfide che ho affrontato quando ero bambino, come credo che molti di voi che abbiano sperimentato il razzismo o qualsiasi tipo di discriminazione abbiamo vissuto»" tutto molto toccante, ma totalmente privo di dettagli, ora un negro può darsi che sappia cosa sia la discriminazione, noi italiani lo sappiamo per certo e a discriminarci sono i nostri governanti, i nostri connazionali e i pellet che, sicuri della impunibilità da parte del sistema, ci trattano come merce, ma lui ricco, viziato e coccolato pilota di formula uno lo sa?
Sicuramente, come ho detto so per certo che se avessero applicato a lui, come per tutti gli altri, il regolamento della F1 lui forse avrebbe vinto due mondiali... dico forse perché onestamente quando ha iniziato la sua carriera io ero abbastanza deluso dalla F1, nonostante il suo esordio abbia coinciso con l'ultimo titolo mondiale conquistato dalla Ferrari, sicuramente avrebbe vinto il mondiale dell'anno scorso dove, con l'arrivo di Mattia Binotto, la Rossa è di fatto sparita. Già il 5° ad esempio, nel 2018 regolamento alla mano sarebbe, ad essere generosi, finito al 4°-5° posto in classifica. Hamilton si è sentito discriminato in questi anni di F1, dall'esordio su una macchina già competitiva senza dover fare alcuna gavetta a differenza dei piloti della sua generazione, alle punizioni che non gli sono state inflitte... pare che la federazione sia stata incline ad accogliere le sue lamentele, almeno in questa prima gara, infatti "Tre posizioni di penalità per Lewis Hamilton nel Gran Premio d'Austria 2020 di Formula 1: la notizia arriva a meno di 60 minuti dall'inizio della corsa. A metterci lo zampino è stata la Red Bull, che ha fatto reclamo. Red Bull che, insomma, non sembra mollare l'osso con la Mercedes: dopo aver chiesto - invano - chiarimenti sul DAS, la scuderia di Milton Keynes ha di nuovo bussato alla porta dei commissari, domandando la revisione della decisione presa ieri in merito a Lewis Hamilton. L'inglese, finito sotto investigazione per non aver rispettato le bandiere gialle nella Q3, era stato graziato, ma ora sarà costretto a retrocedere in quinta posizione. E per Hamilton la gara si preannuncia in salita. ", non contento, dopo aver ignorato le bandiere gialle esposte per un incidente al suo compagno di squadra (che probabilmente nel paddock gli tira le pigne in testa) ha pensato bene di mandare per campi Alexander Albon, pilota red bull, colpevole di averlo superato in curva e per giunta all'esterno, onta gravissima da subire per un 6 volte campione del mondo che, semplicemente, non ha allargato la propria traiettoria per spingere fuori pista il rivale, ma ha dimenticato di azionare lo sterzo allargando quanto più poteva la propria traiettoria (con gli appelli all'ingiustizia da parte dei cronisti che sostenevano come lui non avesse sterzato per spingerlo fuori).
Durante il cosiddetto lockdown, tradotto dall'inglese "il metodo di merda con cui il governo ha affrontato la crisi prima di fotterci con quella economica", la furia dei negri americani e di mezza Europa si è lasciata andare ad atti di pura inciviltà, criminalità e delinquenza, molti "bianchi", traditori della propria razza, hanno fatto a gara a chi si prostrava meglio ai nuovi padroni davanti cui inginocchiarsi e, in alcuni casi, baciargli, letteralmente, i piedi. Anche la Mercedes, trovandosi in casa un pilota scimmia, ha corso ai ripari e ha deciso di cambiare il colore della propria monoposto dal classico argentato a nero. Ci tengo far sapere che i colori delle auto, quando non influenzate dagli sponsor, non sono decisi a caso secondo il gusto degli ingegneri, ma corrispondono ad una precisa assegnazione che fu data ad ogni Nazione nelle prime gare del mondiale, all'Italia fu assegnato il colore Rosso (così che Ferrari, Alfaromeo in F1, ma anche le auto della Fiat e delle altre marche del gruppo hanno una maggior produzione di tale colore non è casuale), all'Inghilterra toccò il verde (il verde Lotus tanto per intenderci), alla Germania l'argento (Mercedes appunto, ma anche BMW, Opel, ecc.) e via discorrendo 
(
Fonte vaccapedia, ma solo per velocità di ricerca)
In questo precipizio c'è però gente che non si è adeguata alla massa, la federazione aveva lasciato liberi i piloti di manifestare la propria vicinanza ai blDm, anche se credo che sbattersene il cazzo e andarsene non fosse contemplato, e Charles Leclerc, il monegasco in forza alla Ferrari ha optato per la scelta coraggiosa, ovvero di non inginocchiarsi. "“Credo che ciò che conta siano fatti e comportamenti nella nostra vita quotidiana piuttosto che gesti formali che potrebbero essere considerati controversi in alcuni paesi. Non mi metterò in ginocchio, ma questo non significa affatto che sono meno impegnato di altri nella lotta contro il razzismo”" come ho detto non penso che sbattersene il cazzo sarebbe stato tollerato e non mi aspettavo certo che un giovane pilota con tutto da perdere dicesse "sai me ne fotte a me de li sporchi necri?"... ma almeno non si è piegato alla pressione della massa... Dai Charles ci si vede domenica... di nuovo in Austria.

6 luglio 2020

Addio Maestro

Il "totomorti", la macabra prassi di scommettere su chi sarà il prossimo personaggio famoso a morire, oggi si "arricchisce" di una figura d'eccellenza, mentre il mondo perde buona parte della propria colonna sonora.
Infatti nella notte è mancato Ennio Morricone il celebre compositore e direttore delle musiche più belle della storia del cinema italiano e mondiale. Ha composto la musica di oltre 500 film per cui ricordarli tutti in un articolo sarà complicato, ma Hollywood, com'è nel suo stile, si è accorto della sua grandezza celebrandolo con premi ridicoli o per film che non meritavano nemmeno le cinghiate della folla inferocita. Infatti gli riservò l'oscar alla carriera (perché non poteva certo darglielo per i capolavori del genio italiano Sergio Leone è un offesa per Hollywood che non ha mai concesso premi alla regia o agli attori stranieri (se non a Roberto Benigni che, per vincere, s'è dovuto inventare una commedia sull'olocausto) al di fuori della categoria "Miglior Film Straniero", categoria in cui Morricone non poteva certo rientrare con la sua colonna sonora. 
Vi posto il link a vaccapedia per farvi un idea di quanti siano 500 film (anche se vaccapedia ne conosce 430 circa) https://it.wikipedia.org/wiki/Colonne_sonore_di_Ennio_Morricone.
Ha lavorato con diversi registi dai più noti ai più sconosciuti, con gli sconosciuti prima che diventassero noti e con gli improbabili (avendo musicato 3 opere teatrali televisive con la regia di Massimo Ranieri). Infatti oltre al già citato Sergio Leone, troviamo in elenco, Sergio Corbucci, Giuseppe Tornatore, Michele Soavi, Lucio Fulci, Pasquale Festa Campanile, Castellano e PipoloLuciano SalceDario Argento, Brian de Palma, quel pedofilo di merda di Roman Polansky, l'inutile film di Quentin Tarantino (che gli valse il secondo oscar questa volta per la colonna sonora di The Hateful Eight, insieme ad un British Academy Fim Haward e ad un Golden Globe), ecc.
Sicuramente potrà sorprendere di leggere il nome Morricone Affiancato a quello dei grandi maestri dell'horror e del thriller italiano, io stesso non ricordavo che avesse composto la colonna sonora di L'uccello dalle piume di cristallo, Il gatto a nove code4 Mosche di velluto grigio (che come detto in altri scritti vedeva tra gli attori anche l'imponente presenza di Bud Spencer) e poi all'inizio del declino nella Sindrome di Stendhal e Il fantasma dell'opera. ha scritto la musica dello sceneggiato la piovra o meglio, vista l'originalità del telefilm probabilmente l'ha scritta per uno della serie e questa è stata poi replicata negli altri. Insomma un piccolo omaggio ad un genio che è stato capace, con la propria musica di sottolineare alla perfezione la trama di un film. 
"Grande compositore (anche di celebri brani come Se telefonando) e arrangiatore, direttore d’orchestra e autore tra le più famose colonne sonore per il cinema, nella sua lunga carriera Morricone ha scritto musiche per oltre 500 film, conquistando l’ultimo Oscar per la colonna sonora di The Hateful Eight di Quentin Tarantino nel 2016. Aveva ricevuto la statuetta alla carriera nel 2007 dopo esser stato candidato 5 volte (compresa la nomination per uno dei suoi capolavori assoluti, Mission) senza mai vincere l’ambito premio degli Academy Award. A consegnargli il premio alla carriera “per i suoi magnifici e multiformi contributi nell’arte della musica per film” fu il regista e attore Clint Eastwood, icona dei film western di Sergio Leone, musicati proprio da Morricone. [...] Romano e tifoso romanista, il grande maestro si era diplomato al Conservatorio di Santa Cecilia in tromba. Nella sua gloriosa carriera, Morricone ha vinto anche tre Grammy Award, quattro Golden Globe, sei Bafta, dieci David di Donatello, undici Nastri d’argento, due European Film Award, un Leone d’Oro alla carriera e un Polar Music Prize. Ha venduto inoltre più di 70 milioni di dischi." (fonte Il Primato Nazionale). Ancora "La notizia della morte di Ennio Morricone è su tutte le prime pagine dei principali giornali online di tutto il mondo. Tutti celebrano la scomparsa del grande compositore italiano, ricordando la sua fulgida carriera, elencando i titoli più celebri, dalla collaborazione con Sergio Leone fino alla conquista di Hollywood, i tanti premi internazionali. In queste ore tutti si inchinano al genio musicale romano, conosciuto in tutto il mondo per una serie di composizioni che nate come colonne sonore per i film si sono radicate nella memoria collettiva degli amanti del cinema e della musica come temi immortali, melodie uniche, arrangiamenti ed atmosfere con un marchio di fabbrica inconfondibile. La sua è una “musica immortale“, scrivono."
Se vin imbattete in film di una bruttura orrenda e senza fine, in cui l'unica cosa a salvarsi è la colonna sonora, molto probabilmente state ascoltando Morricone.

2 luglio 2020

Giovanni d'Auria - Pilota

Oggi vi vorrei parlare dei tanti Eroi, dell'esercito italiano che, durante l'ultima guerra, diedero prova di spirito di sacrificio, ardimento e capacità che spesso i nostri avversari ci riconoscono, mentre i nostri dittatori... ehm i nostri parlamentari... si dimenticano, ignorano e/o nascondono per paura di risvegliare nel "popolino", ormai addomesticato e rassegnato all'idea di essere un incapace impotente e imbelle senza alcuna attitudine se non verso il tradimento, il sollazzo e l'intrallazzo.
Mentre la repubblica, rossa o rosé che sia, celebra il tradimento e la sconfitta in quel 25 aprile  (data assolutamente scelta a cazzo dal momento che la guerra andò avanti, ufficialmente, ancora per almeno una quindicina di giorni e le rappresaglie antifasciste ai danni di chiunque non avesse abiurato il fascismo in quel fatidico 8 settembre del '43, per almeno un altro mese o più), c'era e c'è un Italia che invece ricorda i propri Eroi anche senza nostalgismo verso il periodo fascista al governo dell'impero o della piccola e fedele Repubblica Sociale.
Giovanni d'Auria, classe 1899, era uno di questi eroi che iniziò la sua carriera di soldato tra gli alpini nella prima guerra mondiale e da pilota militare nel primo dopo guerra a ridosso della guerra in Etiopia, durante la quale si distinse per meriti e atti eroici che gli ha garantito riconoscimenti, encomi, medaglie e promozioni partito dal grado più basso dell'esercito, arruolatosi nei fasci da combattimento, molto prima della marcia su Roma, raggiunse il grado di Colonnello Comandante di squadriglia prime e stormo poi. Fu infatti comandante del 9° stormo con base a Viterbo, ma, trasferito in Sicilia, fu impiegato nel faticoso e, purtroppo, quasi inutile compito di operare i bombardamenti sulle installazioni militari di Malta. All'epoca, a differenza della "ruffianaggine" odierna, la carriera era basata sui meriti e dal ruolino di volo del Comandante d'Auria ciò che è riuscito ad ottenere lo ha ampiamente meritato.
Non intendo certo guastarvi il gusto della lettura di questo libro straordinario, scritto dal figlio in ricordo del padre, che era distribuito gratuitamente in quanto l'autore non voleva offuscare, con i fini di lucro, l'intento dell'opera che è quello di rendere omaggio, ricordare e rendere immortale la vita di suo padre un Eroe della Patria che, sino all'ultima ora (ovvero ben oltre a quando i partigiani iniziarono la resa dei conti contro il fascismo che li aveva sempre ignorati, ma avevano necessità di fare la "storia" per guadagnarsi un ruolo di prestigio nel brigantaggio post bellico) indossò la sua divisa da soldato, da pilota militare della Repubblica Sociale Italiana.
Dai racconti del figlio emergono alcune conferme a fatti storici che avevo già incontrato in altre biografie, quale quella di Dönitz e di Kesselring, ovvero che i tedeschi non odiavano gli italiani, né li trattavano con sufficienza e disprezzo. Almeno fino al tradimento dell'8 settembre con cui il governo Badoglio ed il Re d'Italia Vittorio Emanuele III voltarono la schiena all'alleato di oltre 3 anni di guerra per schierarsi con il nemico che sino per tutta la durata della guerra, incluso il periodo seguente alla firma dell'armistizio, continuarono a bombardare le zone residenziali delle città italiane, dando la colpa alla guerra contro il nazismo. Inoltre che il tradimento dell'Italia fu fatale anche alle sorti dell'Italia, infatti per fronteggiare l'invasione alleata i tedeschi dovettero spostare "ben 15 divisioni dal teatro di guerra russo sul Donetz" per occupare le postazioni abbandonate dagli italiani e rafforzare il fronte sud (quello italiano). Quindi la favoletta che ci raccontano gli storici italiani che gli alleati ci hanno liberato dal nazifascismo è una menzogna bella e buona. Che i tedeschi avevano invaso l'Italia sin dal '38 (dopo la firma dell'alleanza tra i nostri paesi) è una menzogna. Trova invece conferma che molti "partigiani" lo diventarono dopo o in concomitanza con la morte del Duce, mentre quelli che "combatterono" già dai primi giorni di settembre del '43 erano un numero esiguo ed il loro combattere era, il più delle volte, un tentativo di sottrarsi all'arresto per diserzione (erano infatti ex soldati che avevano lasciato il proprio posto di combattimento). La loro guerra era invece più incentrata alla caccia al fascista o ai loro famigliari così che uomini vennero uccisi per essere fascisti mentre "donne", di 14 anni o meno, sono state violentate perché il padre o il fratello erano soldati dell'esercito repubblicano. Quest'ultimo vile atto, seppure non isolato, non era per fortuna la norma, in diversi casi si limitavano a "rapare a zero" le donne affinché portassero su di loro il segno della "vergogna" di avere un parente o un amico fascista. Questi gli atti eroici dei partigiani che, quando si trovavano in 20 contro 4 soldati della regia aeronautica, preferivano lasciar passare piuttosto che affrontare a viso aperto uno scontro a fuoco, preferendo le imboscate, come accadute e raccontate dal colonnello al figlio, allo scontro leale.
Un altro fatto storico fu la mancata presa di Malta da parte dei reparti paracadutisti della folgore che, per volontà di Rommel, furono dirottati nelle trincee nordafricane anziché occupare l'isola che, come dimostra la Storia (anche quella ufficiale) era il punto strategico da cui gli inglesi controllavano il traffico marittimo nel Mediterraneo impedendo così le linee di rifornimento tra l'italia ed il fronte nordafricano. Questo a dispetto del piano ordito da Kesselring che aveva ottenuto l'appoggio dell'ammiraglio Dönitz e della marina da guerra tedesca. Con questi due errori, ovvero il tradimento italiano e susseguente spostamento delle divisioni dal fronte russo ed la mancata occupazione di Malta, oggi si racconta una storia diversa (forse), ma di sicuro quello che oggi noi proviamo sulla nostra pelle sono gli effetti della libertà propinata dai liberatori e dai loro servi. Quando basterebbe chiedere alle popolazioni che sono state sotto il giogo sovietico ed hanno patito la loro avanzata verso occidente (sempre giustificato dal fatto che i tedeschi se lo sono meritato, anche quando le violenze erano perpetrare in Finlandia, Estonia, Lituania, Lettonia, Ucraina, Polonia, Cecoslovacchia, ecc. insomma ben prima dell'ingresso della bestia rossa sul patrio suolo tedesco.
Tornando al libro merita di essere letto, se non altro per "ascoltare" la voce di chi quei fatti li ha vissuti sulla propria pelle e non li ha sentiti raccontare da testimoni oculari più giovani di me che ci raccontano di atrocità commesse sulla popolazione civile da parte dei nazifascisti e della mancanza di libertà di parola con cui oggi ci tappano la bocca a meno di esprimere giudizi positivi sui carnefici della libertà che difendono, ci impongono e allo stesso tempo ci negano.

"Giovanni d'Auria - pilota" Cervai editrice 1998

1 luglio 2020

Sono tutti froci col culo degli altri.

Finalmente!!! Un altro pezzo di libertà d'espressione ci viene tolto in nome della libertà e della democrazia.
Ho voluto intitolare questo articolo con il noto modo di dire che nell'articolo del 7/11/2018 avevo addolcito usando l'espressione meno gergale "è facile parlare quando si rischia del proprio!".
Perché allora non ho usato la stessa espressione meno colorita? Aldilà del fatto che, a meno non si tratti di articoli a puntate, non replico i titoli degli articoli cercando, almeno in questo, di essere fantasioso, dal momento che le tematiche sono sempre più ristrette. Inoltre la omotrans...qualcosa sì insomma l'antivoltaculismo è diventata proposta di legge da reato penale.
Sì avete capito benissimo dare frocio a qualcuno, atto che sino a ieri si configurava nel reato d'ingiuria "Il reato di ingiuria (art. 594 c.p.), commesso da chi offende l'onore o il decoro di una persona presente, è stato depenalizzato dal decreto legislativo n. 7 del 2016: oggi è prevista una pena pecuniaria a partire da € 100,00." che come si legge prevedeva un'ammenda (quindi reato amministrativo) di €100 è stato invece incluso nel reato di incitamento all'odio e alla discriminazione razziale per cui è prevista la pena fino a 6 anni di reclusione. "La proposta di legge sull’omotransfobia è assolutamente liberticida, oltre che funzionale all’indottrinamento gender voluto dal governo giallofucsia (dove fucsia sta proprio per la componente della sinistra ormai votata all’ideologia Lgbt). A leggere il testo depositato dal deputato Pd ed attivista Lgbt Alessandro Zan, primo firmatario della pdl contro i reati di omofobia e misoginia, si propongono pene da 1 anno e 6 mesi fino a 6 anni di galera per chi esprima opinioni non in linea con il pensiero unico adottato dai giallofucsia su matrimoni e adozioni gay, utero in affitto, insegnamento del gender nelle scuole. Non solo. Nel delirio anti-etero è prevista la rieducazione mediante lavoro gratuito presso le associazioni Lgbt per chi venisse giudicato omofobo. Come se non bastasse, poi, sono previsti fondi per 4 milioni di euro per finanziare la propaganda gender nelle scuole e nelle amministrazioni pubbliche." Presentato dai soliti dem(enti) che cercano di trascinarci in una dittatura "petalosa" in cui avrai due scelte spegnere il cervello o finire in galera.
Infatti il dem(ente) in questione, Zan, sostiene "“Se noi vogliamo veramente intervenire per contrastare l’odio che c’è in questo Paese verso omosessuali, transessuali e donne occorre un’azione di tipo culturale”." quindi l'azione culturale è imbavagliare con la repressione e la reclusione chi la pensa diversamente e, magari, vietare quei partiti politici che oppongono, un modello "tradizionale", diciamo per non dire "normale", al degrado di costumi e al dilagare dello "stupro" delle menti dei bambini sin dalla fascia d'età che va dagli 0 ai 4 anni. Oltre a Salvini, che pensa sia una legge antilega, contro il pdl si scaglia anche Lucio Malan di Forza Italia "“testo ideologico che costituisce un attacco frontale alla libertà d’espressione e alla libertà religiosa. Un ulteriore grave peggioramento rispetto alla versione pubblicata dall’Espresso nelle settimane scorse perché introduce la pena del carcere fino a quattro anni per la sola appartenenza o assistenza a organizzazioni che siano contrarie alle adozioni e ai matrimoni per le coppie dello stesso sesso”. “Viene poi introdotta – aggiunge Malan – l’inquietante ‘strategia nazionale per la prevenzione delle discriminazioni’, che nella sua versione 2014, ancora non giustificata da una legge, portò a un piano per fare entrare nelle scuole le associazioni Lgbt, inclusa quella intitolata a un ideologo della pedofilia. C’è anche l’accettazione acritica dell’ideologia gender definendo chiaramente il genere come distinto dal sesso. Un testo obbrobrioso, che lo stesso relatore ha ammesso essere stato redatto in collaborazione con le suddette associazioni Lgbt, in pratica sotto la loro dettatura”".
Gli Esponenti di FI onestamente non avrebbero proprio diritto di parola sull'argomento dal momento che l'introduzione giuridica della teoria del gender nelle scuole è figlia della riforma della Fornero ai tempi del governo tecnico Monti il quale fu votato da loro con il PD al quale, tuttora, il Berlusca strizza l'occhio. Perciò cito l'obiezione del senatore Malan, ma onestamente non mi aspetto alcuna opposizione lato suo, o del suo partito, in merito al veto su questa proposta. Zan e la sua schiera di checche isteriche continuano a descrivere e a far leva su una "realtà" inesistente, Descrivono un paese razzista e discriminatorio, che è ben lontano dalla realtà oggettiva del paese. Quello che loro chiamano discriminazione non è altro che un grimaldello mentale per demolire l'identità umana alla sua radice.
Non basta più sradicarlo dalla sua terra e mescolare il suo sangue con quello di altre razze (non crediate che, seppur più lungo come processo, non si punti alla distruzione anche delle attuali "minoranze" razziali e sessuali), ma si intende sradicarlo dalla sua stessa natura.
Infatti ai futuri padroni del mondo non interessa più che ci siano uomo e donna, ma solo esseri mercificabili per giungere, infine, all'obiettivo di sostituirsi a dio (o agli Déi) privandolo del dono di donare la vita. Arrivando a far passare come atto naturale l'inseminazione artificiale. Ovvero l'atto sessuale non sarà più utilizzato al fine del perpetuamento della specie, bensì come mero atto ludico/libidinoso. Come ho più volte denunciato da queste pagine non si fermeranno, come dimostra la diffusione del testo guida alle scuole "la buona scuola", alla libertà degli adulti di essere froci senza essere per questo discriminati, ma l'obiettivo è di scardinare ogni forma di moralità facendo passare per normale anche la pedofilia. Nonostante il nuovo testo sia stato aggiunto ad una vecchia proposta di Giovanardi (che avrebbe inserito il reato di discriminazione anche verso i pedofili per rallentare il proprio disegno contro l'omofobia... mah!!!) si sono subito prodigati a dire che tale notizia sia assolutamente una bufala. Questo a dispetto dell'ignoranza indotta nei genitori che non si sono accorti, o hanno finto di non vedere, che l'educazione sessuale dei propri figli, già dall'età dell'asilo, è stata affidata anche ad associazioni di dubbia fama e reputazione, come la più volte citata associazioni Mario Mieli, la cui frase più ispirata è di fatto un manifesto pedofilo. "«Noi checche rivoluzionarie sappiamo vedere nel bambino non tanto l'Edipo, o il futuro Edipo, bensì l'essere umano potenzialmente libero. Noi, sì, possiamo amare i bambini. Possiamo desiderarli eroticamente rispondendo alla loro voglia di Eros, possiamo cogliere a viso e a braccia aperte la sensualità inebriante che profondono, possiamo fare l'amore con loro. Per questo la pederastia è tanto duramente condannata: essa rivolge messaggi amorosi al bambino che la società invece, tramite la famiglia, traumatizza, educastra, nega, calando sul suo erotismo la griglia edipica. La società repressiva eterosessuale costringe il bambino al periodo di latenza; ma il periodo di latenza non è che l’introduzione mortifera all’ergastolo di una «vita» latente. La pederastia, invece, «è una freccia di libidine scagliata verso il feto»" e questa non è una proposta di legge, bensì una realtà quotidiana in cui quest'associazione è inclusa nell'elenco delle associazioni valide all'insegnamento di genere nelle scuole, suggerito proprio dal libro guida "la buona scuola" di cui sopra.
Questa legge non è assolutamente una legge a tutela delle minoranze o delle donne soggette a violenza, bensì l'ennesima legge che si propone come obbiettivo la distruzione culturale e religiosa dell'Europa e del suo popolo in favore di uno sradicamento dell'individuo verso il quale, per legge, non ha difese. Per dirla in una parola sola "Bispensiero".