29 marzo 2019

Donne e armi.

In un mondo distorto, come quello odierno, persino gli ideali in cui crede una certa area politica hanno bisogno, per convenienza antagonista, di piegarsi, spezzarsi e infine inchinarsi innanzi al sacro sigillo del "pensiero unico".
I buonisti, i moralizzatori delle macchinette, le femministe e ogni altra oscenità che predica bene e razzola male, hanno talmente bisogno che il "nemico" (per lo più inesistente) interpreti il ruolo che gli è stato assegnato. Così i buonisti hanno bisogno di una destra che si fa largo a roghi in piazza degli immigrati (mentre bruciano l'effigie di Salvini), i moralizzatori delle macchinette hanno bisogno del decreto sicurezza (così da poter dire "io fucilerei chiunque intende impugnare delle armi!"), le femministe hanno bisogno di credere che MADRE NATURA sia maschilista perché costringe la donna al ruolo di madre, ma non scelgono di rinunciare a tale diritto bensì pretendono che a restare incinta sia l'uomo.
Hanno bisogno che la destra radicale, a cui io stesso ho a volte mosso delle critiche, interpreti il ruolo del maschio "alfa" (che va tanto di moda oggi) che relegano le donne in cucina a suon di "schiaffoni" se alzano la testa dalla pulizia del pavimento per qualcosa di diverso da cucinare e/o procreare... ma come sempre dimenticano i dettagli. 
Partendo dalla "lontana" Germania Nazional-socialista:
 - La regista Leni Riefenstahl;
 - La scrittrice Thea von Harbou;
 - L'aviatrice Hanna Reitsch*;
 - La cantante d'Opera Elisabeth Schwarzkopf
 - La cantante Zarah Leander;
 - La pianista Elly Ney;
 - L'architetto Gerdy Troost;
Insomma a scorrere quest'elenco non sembra proprio che le donne nel Terzo Reich fossero relegate al ruolo di schiave. 
Colgo l'occasione anche per chiarire, spero una volta per tutte (anche se, sono certo, il pregiudizio continuerà a essere tramandato) che cosa fossero i centri Lebensborn, spesso sono definite i "bordelli" degli alti gerarchi. "Tutto quello che ha detto il mio collega sono stronzate! Grazie". Per entrare a far parte delle SS bisognava rispondere a determinati requisiti fisici e razziali? Vero. Per poter contrarre matrimonio nella Germania di quegli anni erano richiesti standard fisici e razziali più elevati che in passato? Vero. Le donne tedesche erano usate come uteri in affitto per la superiorità della razza Ariana? Una stronzata. Le leggi razziali disincentivavano certo il matrimonio e la procreazione tra Ariani e non Ariani (tassativamente vietato tra le SS). Ma non tutti erano arruolati nelle truppe d'élite dell'esercito tedesco. Quello che a volte si verificava erano le gravidanze extra coniugali (che per quanto il Nazismo fosse all'avanguardia non tutta la nazione era all'avanguardia mentalmente e moralmente), di conseguenza alle ragazze-madri veniva concesso aiuto economico, assistenza medica ed eventualmente, qualora rispettasse gli standard genetici, un marito.
Non solo spesso i mariti partivano per il fronte dal quale spesso non tornavano, anche se il matrimonio era stato consumato e la mamma era in dolce attesa, ma in egual modo le veniva offerto un servizio di assistenza economico, medico, psicologico e morale... erano tutte donne che si ritrovavano nella medesima situazione quindi non correvano il rischio di incappare in giudizi e "pietosismi" della moralistica Germania cristiana.
Ciò detto si torna nell'Italia fascista dove negli anni '20, '30 e '40 era radicata nei costumi popolari (derivanti per lo più dalla dottrina della chiesa cattolica) l'idea della donna inferiore all'uomo e relegata appunto a quel ruolo di subordinata del "padre padrone" che non trova invece alcun riscontro (almeno non così marcato) nel passato pre-cristiano... devo ancora trovare riferimenti ad un'obbiezione che mi è stata mossa secondo la quale nella legislatura romana era presente una norma che permettesse al marito di uccidere la moglie senza alcun motivo (cioè senza doversi nemmeno preoccupare di inventare una scusa plausibile quale "eh! Pensavo fosse un ladro!".
Durante il regime, soprattutto nella RSI, esisteva un gruppo militare chiamato SAF (Servizio Ausiliario Femminile (SAF) è stato un corpo femminile delle forze armate della Repubblica Sociale Italiana, le cui componenti, tutte volontarie, sono comunemente indicate come ausiliarie.) sostanzialmente le ragazze, infatti spesso non superavano i 16 anni di età, chiesero a Mussolini di poter combattere per difendere l'Italia. Non si trattava, come succedeva in altri, posti di arruolamenti forzati per opporre semplicemente della carne alle pallottole nemiche.
Nonostante questo le categorie antagoniste, di cui sopra, continuano a puntare il dito contro una certa area politica che, quando lo fa, parla di famiglia intende prendere la donna e incatenarla al centro della casa con "corsa" sufficiente per raggiungere con lo straccio tutti gli angoli del suo "Regno".
Partendo da questo presupposto alle eminenze del pensiero unico rode il culo quando "Nessun italiano prima di lei era mai riuscito a sconfiggere gli atleti scandinavi e vincere una Coppa del Mondo generale di biathlon. Dorothea Wierer, 28 anni, altoatesina, è riuscita nell’impresa una settimana dopo aver vinto la stessa prova ai Mondiali svedesi di Ostersund. Il biathlon, ricordiamo, è uno sport invernale, tradizionalmente praticato dalle popolazioni nordeuropee: rievoca le antichissime usanze delle popolazioni nordiche (le prime testimonianze ci sono pervenute tramite pitture rupestri del III° millennio prima di Cristo) che cacciavano e si facevano la guerra sugli sci nelle grandi distese innevate. [...] Italiana, troppo forse, per trovare spazio nella trasmissioni di Fazio & compagnia strisciante; o per trovare echi nelle bacheche social di tutti i soloni buonisti con il fetish morboso per le “atlete italiane con la pelle scura”, in realtà più razzisti di chi additano come tale. Non sgomita, non “scoatta” sui social come Balotelli, non si presta ad essere uno spot elettorale pro ius soli come Kean, non rivendica diritti, non dice “le italiane siamo noi” dopo aver vinto una medaglia. Non ha bisogno di dirlo, lo è. Ed è straordinariamente bella, incarna un’ideale estetico antico, sano, in un’epoca di Conchita Wurst, uomini incinti o modelle obese: una bellezza che non è fine a sé stessa, ma si esprime nell’azione. Qualcosa che è completamente alieno alla narrazione di una certa agenda ideologica. E poi è colpevole. Colpevole di praticare uno sport dalle origini antichissime, dove si usano le armi e che richiama un passato di sopravvivenza e lotta: e in un’epoca di piagnistei, di diritti concessi al solo schioccare delle dita, di corsie preferenziali e quote rosa parlare di caccia e guerra è oscenità." (fonte Il Primato Nazionale)
Ci tengo a specificare solo che per il sottoscritto l'amore non ha una taglia precisa, ma ha un colore ben definito senza alcuna sfumatura di grigio, di nero o di rosso che siano.
Insomma "Bella, Buona e Sana un'atleta Italiana"...

Insomma lei non ha bisogno di tirarsi le uova in faccia da sola per garantirsi un posto in nazionale... le basta imbracciare un fucile e fare centro.

*Per quelli che non la conoscono (anche se è una delle figure che un paio di volte compare nel bunker di Hitler nel film "La Caduta") Hanna Reitsch: "In gioventù fu una fervente nazista, ricevette diverse decorazioni e fu nominata capitano per la sua intensa attività di collaudatrice di velivoli civili e militari e per la conquista di diversi record mondiali, in particolare nel volo a vela.

Fu tra l'altro collaudatrice dello Junkers Ju 87 "Stuka", del Dornier Do 17 e del primo elicottero pilotabile, il Focke-Achgelis Fa 61. Quando per la Germania la vittoria sembrava impossibile, fu lei la prima a proporre a Hitler la costituzione di squadriglie di kamikaze tedeschi. Si propose come pilota collaudatrice per una versione dotata di cabina di pilotaggio della bomba volante V1-e, detta Reicherberg." e per quelli che le donne del Reich erano solo prostitute.

28 marzo 2019

Con tutte le mie fobie perché mi ostino ad uscire di casa?

"Permettetemi di scorrere la lista della spesa:

 - omofobia... ce l'ho!
 - islamofobia... mmm... "paura" di chi può farsi zompare in aria nel mio supermercato preferito... mi sa di sì, quindi ce l'ho!
 - transfobia... mai sentita ma dev'essere la paura verso i "pentiti"... beh sposare una donna e scoprire in viaggio di nozze che oltre ad avere una marcia in più ha anche la leva del cambio... direi "Aaaltro sì", ce l'ho!
- xenofobia... ah sì quella classica... la prima che ho collezionato... direi proprio di sì non può mancare, quindi per me è sì ce l'ho!
E questa? cos'è sta fobia nuova... fatemi dare una snasata... non la riconosco...
 - Afrofobia... fobia vuol dire paura; Afro (va da sé) vuol dire pellet... boh sarà paura degli africani... bah nel dubbio la spunto poi cerco di capire meglio."

La nuova follia europea è quella di affibbiare a noi "suprematisti" bianchi altre colpe. Infatti non basta che, in senso generale, abbiamo "paura" degli stranieri ora vogliono essere più specifici e dirci di preciso di chi stiamo avendo paura.
La vera rivelazione però la ottieni quando cerchi l'etimologia della parola xenofobia perché qualcosa suona strano e intanto scopri che nessuno indica un'etimologia greca della parola (diversamente a quanto se la tirano in TV) e poi trovi unaparolaalgiorno.it che ti dice "Avversione per gli stranieri e per ciò che è straniero" e fin qui i compiti a casa sono stati fatti, ma aggiunge "Una parola di gran moda, ed estremamente lusinghiera. Troppo." "Non ho afferreto!!!" (direbbe Lino Banfi), ma mica finisce qui "Infatti veste da fobia - cioè da disturbo psicologico che consiste in una paura ossessiva - qualcosa che è solo un pregiudizio. La xenofobia non è una fobia. Non si parla di piani di assistenza psicologica agli xenofobi, né gli xenofobi pensano di averne bisogno. Si tratta di un succedaneo dei nazionalismi, che oggi non hanno più la forza di affermarsi seriamente, almeno dalle nostre parti: insomma, se non ti puoi aggregare intorno a un ideale positivo, almeno fallo intorno a uno negativo.

Chiamare xenofobia l'odio per lo straniero e il pregiudizio nei suoi confronti dà a questo sentimento una dignità che non dovrebbe avere. E parafrasare "xenofobo" in "colui che odia gli stranieri" può risultare perfino più incisivo: fa cadere la maschera di una parola alta, spiegando pianamente la bassa realtà di un pregiudizio.".
Ah sì devo ammettere che come dizionario fa cagare, ma quello che scrive sto moralizzatore quasi lo condivido.
Infatti per chi mi segue da più tempo sa che io non ho paura di tutto quello scritto in elenco poco fa... io provo un naturale, genuino, orgoglioso e viscerale "ODIO" per tutte le categorie sopraccitate o, al massimo (se invitato nei salotti "bene"), un garbato raccapricciante disgusto.
Purtroppo però questa nuova categoria non è stata resa nota da qualche giornalaio psicologo della sinistra annoiata che non sa più cosa inventarsi per trovare nemici dove non ci sono (Mentana, Vauro, ecc.). La cosa grave è che a inventare una nuova patologia della discriminazione "Ed è di martedì pomeriggio l’approvazione presso il Parlamento Europeo della risoluzione sull’afrofobia, cioè una «forma di razzismo, che include qualsiasi atto di violenza o discriminazione, alimentato da abusi storici e stereotipi negativi, che porta all’esclusione e alla disumanizzazione delle persone di origine africana»." Quindi nel momento in cui diventa una "legge" europea gli stati membri sono obbligati a tradurla nell'ordinamento giuridico onde evitare sanzioni. Ricordo solo che le leggi europee di fatto violano ogni qualsivoglia tipo di ordinamento giuridico, in quanto a quasi 30 anni dalla sua trasformazione "nominale" (ovvero da quando ha assunto il nome di U(B)E (Unione (Banche) Europee) e a oltre sessanta dalla sua reale fondazione di fatto non ha una Costituzione. Ciò significa che dal momento in cui la nostra costituzione non ammette l'esistenza di leggi che non siano state "tradotte" (il termine "tradotto", nei casi in cui è stato usato sinora, va inteso come "proveniente da..." o "dedotto da..." non in senso di una traduzione dal burocratese) dalla nostra costituzione. Per tali ragioni quel parassita bastardo di Renzi era così ansioso di modificare la costituzione italiana, nell'ultimo mandato, per poter "tradurre", ovvero trasformare in legge, le direttive europee (che ai nostri giornalisti piace chiamare leggi).
Nello specifico cosa prevede l'assunzione di questo nuovo termine? Per caso che da oggi esisterà un nuovo modo con cui definire il mio odio sistematico? Anche, ma soprattutto "Nel documento si dichiara che in Europa vivono all’incirca 15 milioni di persone di origine africana e secondo uno studio dell’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali «le minoranze provenienti dall’Africa, soprattutto dell’area subsahariana, sono particolarmente esposte al razzismo e alla discriminazione in tutti gli aspetti della vita». In virtù di questo il Parlamento stila un elenco di richieste fantasiose che le istituzioni e gli stati membri dovrebbero accogliere e che va dal  «riconoscere questa forma specifica di razzismo esortandole a combattere in modo sistematico le discriminazioni etniche e i reati generati dall’odio nonché a mettere a punto risposte politiche e giuridiche a tali fenomeni che siano efficaci e basate su dati oggettivi» al fantascientifico «porre fine a qualsiasi forma di profilazione razziale o etnica nell’ambito dell’applicazione del diritto penale, delle misure antiterrorismo e dei controlli dell’immigrazione»." rileggiamo un attimo "«riconoscere questa forma specifica di razzismo esortandole a combattere in modo sistematico le discriminazioni etniche e i reati generati dall’odio nonché a mettere a punto risposte politiche e giuridiche a tali fenomeni che siano efficaci e basate su dati oggettivi»" Tradotto nella mia lingua significa che non bastano la legge Scelba, la Mancino e la legge Fiano (per fortuna dimenticata in un cassetto del Senato e definitivamente affondata dallo scioglimento delle camere)... ora arriverà anche l'accusa (perché mettere a punto risposte politiche e giuridiche a tali fenomeni non significa altro che comminare una pena a chiunque voglia sentirsi libero di non farsi "stuprare" dagli stranieri e dalle multinazionali) di Afrofobia. I popoli europei sono sempre più discriminati etnicamente e le pecore continuano a votare gli stessi pupazzi che poi ci accusano di razzismo quando non ci sentiamo abbastanza in colpa per non aver dato anche il culo ai negri.
Non solo si legge anche «porre fine a qualsiasi forma di profilazione razziale o etnica nell’ambito dell’applicazione del diritto penale, delle misure antiterrorismo e dei controlli dell’immigrazione». Fatemi capire quindi gli stupratori, se di origine africana, finalmente finiranno in prigione anziché essere rilasciati perché "Culturalmente inconsapevoli che stuprare una donna è un reato"? Finalmente gli scafisti verranno trattenuti in carcere per traffico di esseri umani anziché rilasciati perché "trattasi di un crimine dettato dalla necessità economiche"? O piuttosto, come temo, ci spingeranno a regalare  la cittadinanza a chiunque varchi i patri confini?
Forse si arriverà all'eccesso mostrato nel film dei Simpson's quando Homer, giunto al confine tra Canada e Alaska, si vede mettere in mano una mazzetta di banconote perché l'Alaska permette alle compagnie petrolifere di deturpare il paesaggio. Lo stesso succederò in Italia giunti al porto di Lampedusa, Catania o sugli scogli di qualche spiaggia seminascosta ci sarà un addetto alla dogana che metterà in mano allo sbarcato un documento di identità (senza foto perché non ci dev'essere nessuna  forma di profilazione razziale o etnica) ed una mazzetta di banconote, infatti il decreto anti-afrofobia "Impone, nei fatti, che agli africani vengano concessi dei privilegi di tipo economico che molti europei non si sogneranno mai di avere. La risoluzione chiede infatti «di rivolgere una particolare attenzione alle persone di origine africana all’interno degli attuali programmi di finanziamento e del prossimo quadro pluriennale invitandola anche ad istituire un gruppo dedicato nell’ambito dei suoi servizi, che si occupi nello specifico delle questioni connesse all’Afrofobia». Anche per quanto riguarda le abitazioni, ovviamente, si invita ad «affrontare la discriminazione nei confronti delle persone di origine africana nel mercato immobiliare e ad adottare misure concrete per contrastare le disuguaglianze nell’accesso agli alloggi, garantendo altresì alloggi adeguati»." (tutte le citazioni senza fonte sono de Il Primato Nazionale)
Ma dal momento che sti "scapati de casa non avranno neanca gli occhi per piangere" come pagheranno affitto e bollette che, per quanto agevolate al minimo nelle cosiddette case popolari, se non paghi ti cacciano fuori a pedate nel culo?
Allora si potrà trattare i pellet alla stessa maniera per cui ti diamo la casa popolare, ma se non paghi calci nel culo? O finirà come al solito che quello che loro si rifiuteranno di pagare (perché il mantenimento del Mercedes li rende indigenti) finirà a carico dei pochi italiani a cui è stato concesso di avere un tetto sulla testa?
Prima di concludere mi concedo un'ultima precisazione... forse definirmi Afrofobico è un po' esagerato. Infatti seppur mi stiano sul cazzo i pellet, mi stia sul cazzo il deserto, mia faccia schifo l'idea di fumare ashish... cazzo odio persino gli animali di Madagascar perché vengono dall'africa (volutamente in minuscolo)... non odio proprio tutto ciò che l'africa ha prodotto nella sua storia millenaria. Non mi riferisco né al petrolio né ai diamanti e ovviamente nemmeno all'AIDS (per quanto si fosse rivelata utile quando era esclusiva di negri e checche)... Bensì sto parlando di Charlize Theron che, con i suoi splendidi capelli biondi e i suoi scintillanti occhi azzurri, è chiaramente di origini subsahariane... infatti è sudafricana.

Vabbè se proprio devo trovarle un difetto... perché Freud dice che la perfezione non esiste... il fatto di fare "Teron" di cognome non è il massimo... ma può sempre cambiarlo in Brambilla se la cosa non la offende troppo.



27 marzo 2019

Spirito di sacrificio e "zerbinaggio".

Oggi non mi concentrerò sui fatti di cronaca o su quelli politici non farò, oltre a questo, riferimento al fatto che un pellet diventa un eroe perché ha chiamato gli sbirri e ora lui e un altro vincono la cittadinanza gratuita. Non farò riferimento nemmeno allo "zerbinaggio" di Salvini per cui prima ci sono le leggi, poi basta che sia invitato a bordo campo di quella brodaglia multietnica che indossa indegnamente la divisa della nostra nazionale di calcio (solo perché schifati dal resto del mondo) per farlo diventare italiano subito e santo domani.
Vorrei parlare piuttosto di come sia stato possibile che un gesto nobile quale lo spirito di sacrificio, spontaneo e unilaterale, sia diventato un gesto da degradare un uomo o una donna ad un livello basso come uno zerbino (che resta fuori dalla porta e lo si dovrebbe usare per pulirsi i piedi, ma secondo me molti oggi lo usano solo come arredamento) o ai livelli del cane per cui se una donna è fedele al proprio marito allora è come un cane fedele al proprio padrone.
Quello che intendo, abbastanza chiaramente,  è che nel tempo lo spirito di sacrificio, la volontà di "servire" il prossimo siano andati perduti lasciando il posto ad un egoismo assoluto.
Chiarisco subito che la parola servire va intesa e, di conseguenza, usata nell'accezione di essere utili al prossimo e non nell'accezione denigratoria di servo, di valore appena più alto dello schiavo. Mettersi al servizio, spontaneamente, di qualcuno o qualcosa è quanto di più nobile possa esistere. Purtroppo anche storicamente persone senza scrupoli hanno approfittato di questo spirito per il proprio torna conto.
Sul tema sono state spese fior di parole, pensieri e libri per spiegare le ragioni (tutte sbagliate) per cui il sacrificio è una sciocchezza da poeti innamorati (dell'amore) che non porta a nulla. Un soldato che da la propria vita per fondare, creare o liberare una nazione è solo un morto di cui nessuno ricorderà mai il nome. Questo è probabile, magari solamente i suoi cari e i suoi camerati (o commilitoni) ricorderanno il suo nome, eppure anche grazie al suo sacrificio nascerà una nazione laddove prima esistevano "tribù" (e non sono solo una questione africana).
Va detto che la società porta le persone a invidiare chi è migliore di noi al punto da gioire dei suoi fallimenti e diffidare da chi è peggiore... sostanzialmente questa società ama, come ho detto negli appositi scritti, la mediocrità se non sei un mediocre sei un pericolo e se sei un pericolo i "Medioman", ovvero i custodi della mediocrità, sono pronti a distruggerti o punirti perché con il tuo esempio fai pesare loro quanto potrebbero essere migliori se solo non fossero troppo pigri o troppo inetti.
Quindi, prima di arrivare al tema centrale dell'articolo, il mio disprezzo nei confronti dei pellet è dettato dall'invidia per la loro palese superiorità? Semmai sarebbe diffidenza  nei confronti di chi è peggiore, ma non è questo il punto perché con loro non esiste un confronto ad armi pari. Come già detto se andassi a fare a pugni con Mike Tyson senza aver tirato nemmeno una volta di boxe (coglione io) oltre a mostrare un assoluto disprezzo per le mie orecchie che sicuramente finirebbero sputate sul pavimento dopo essere state staccate a morsi dimostrerei chiaramente, essendo stata una sfida uno contro uno non avrei problemi una sconfitta onorevole, per quanto pesante. Ma se Tyson si presentasse alla sfida con altri 4 che mi tengono fermo mentre lui mi fa "zompare" tutti i denti dalla bocca questa non sarebbe una sconfitta onorevole nonostante la carta ed il buon senso suggeriscono che con tutta probabilità mi avrebbe rotto il culo anche se lo avessi affrontato da solo.
Ciò detto il discorso non si applica ai pellet perché a tenermi fermo sono in quattro (la legge, lo Stato, il pensiero unico e la plebaglia che vi crede ciecamente) mentre a suonarmi cazzotti sono i pellet che, indipendentemente da chi sia a far carte, hanno sempre "l'asso del razzismo" nella manica.
Se una persona, sia esso uomo o donna, per bontà d'animo, indole caratteriale, educazione ricevuta, si prodiga per poter essere d'aiuto alle persone che lo circondano o è un viscido che vuole far carriera, quindi "aiuta tutti adesso, ma vedrai se non ha il suo bel tornaconto..." oppure è un coglione che non si sa far valere per cui merita di essere schiacciato dal prossimo.
Quando poi a furia di tirare sassi nel lago artificiale l'acqua rompe gli argini e distrugge tutto ciò che incontra... "Eh ma che modi, non me lo sarei mai aspettato da lui!".
Questo se il "succube" è un uomo nei confronti di un collega o un amico... ma se il collega o l'amico fosse una donna?
A questa domanda risponde bene Elio del gruppo musicale "Elio e le storie tese" nella canzone intitolata "Servi della gleba" con chiaro riferimento alla servitù della gleba per cui storicamente si intende "Vincolati alla terra e alla volontà di un padrone

Nel Medioevo molti contadini vivevano in uno stato di pesante soggezione. Avevano un signore al quale dovevano dare una parte del loro raccolto, giornate gratuite di lavoro, tributi di ogni genere. Avevano bisogno del suo permesso se volevano sposarsi, vendere un bene o allontanarsi dalla terra che coltivavano ed emigrare in un altro villaggio: per questo erano detti servi della gleba, che vuol dire, appunto, «servi della terra»" (dall'enciclopedia Treccanni).

La parte del testo più significativa, anche se non ho problemi ad ammettere trattarsi di una canzone divertente, è sostanzialmente la telefonata finale tra il tipo innamorato e la tipa che non se lo "caga di pezza" (come si usava dire dalle mie parti)... ""Ciao, senti, hai 5 minuti? Perche' volevo chiederti due cose... Senti, guarda, sinceramente vado al dunque subito, ci sono rimasto molto male perche' ho saputo che sei uscita con Tafano ieri sera, e... perche'? Scusa, ti ho telefonato a cena, ti ho detto: ci vediamo?, tu hai detto: no, devo studiare. E va beh , se poi esci con lui... cioe' , perche' non me lo devi dire? Pensi che sia un problema per me accettare che tu hai una storia? Un uomo? Vedi qualcuno? No, non e' un problema per me perche' io ti voglio bene veramente e non ti chiedo nulla, anzi, magari sono qui a dirti: se hai bisogno di qualcuno io ci sono. 
E allora? Che cosa devo fare? 
Mi vuoi mettere una scopa in culo cosi' ti ramazzo la stanza?"" (fonte angolotesti.it)
Questo testo parte dal presupposto che un uomo si interessa ad una donna solo per raggiungere uno scopo, anzi Lo scopo (e per questo viene deriso quando l'interesse è palesato), ma se lo stesso uomo non palesa alcun interesse sessuale nei "di lei confronti" (per riservatezza) allora è Frocio.
Anche in questo caso nessuna via di mezzo. Se mostri interesse per una fanciulla senza buttarle la lingua in bocca (non sei cortese, sei un servo della gleba o uno sfigato), se non mostri interesse sei un finocchio.
Su questo aspetto andrebbe anche coinvolta la contro parte femminile, soprattutto quelle nelle chat di incontri che sostengono di essere lì "solo per far due chiacchiere, ma se gli scrivi non ti rispondono nemmeno se gli paghi la bolletta di internet"... ma è un altra storia che spero di potervi raccontare in un secondo momento.
L'esempio che voglio portare sul tema dello spirito di sacrificio (in questo caso in amore) è descritto molto bene nella canzone, forse poco nota o peggio dimenticata, di un'autore che, da musicista/compositore, reputo (artisticamente) "un nemico onorevole", ovvero "La ballata dell'amore cieco" di Fabrizio De André politicamente era un disastro peggio di lui solo il figlio nato dall'unione carnale tra Ciampi e la Boldrini... ma se si esclude l'aspetto politico dai testi, almeno quelli più espliciti, ciò che rimane merita di essere menzionato tra le poetiche contemporanee.
Anche in questo caso si potrebbe pensare allo zerbinaggio di un uomo innamorato di una che, per usare un espressione gergale, "non gliela darebbe nemmeno se ne dipendesse l'estinzione dell'intera razza umana" (stile Adamo ed Eva da cui sono nati due maschi per cui, teoricamente, condannata a prescindere).
Il testo infatti recita:
"Un uomo onesto, un uomo probo
Tralalalalla tralallaleru
S'innamorò perdutamente
D'una che non lo amava niente.

Gli disse portami domani
Tralalalalla tralallaleru
Gli disse portami domani
Il cuore di tua madre per i miei cani.

Lui dalla madre andò e l'uccise
Tralalalalla tralallaleru
Dal petto il cuore le strappò
E dal suo amore ritornò.

Non era il cuore, non era il cuore
Tralalalalla tralallaleru
Non le bastava quell'orrore
Voleva un'altra prova del suo cieco amore.

Gli disse amor se mi vuoi bene
Tralalalalla tralallaleru
Gli disse amor se mi vuoi bene
Tagliati dei polsi le quattro vene.

Le vene ai polsi lui si tagliò
Tralalalalla tralallaleru
E come il sangue ne sgorgò
Correndo come un pazzo da lei tornò.

Gli disse lei ridendo forte,
Tralalalalla tralallalero
Gli disse lei ridendo forte,
L'ultima tua prova sarà la morte.

E mentre il sangue lento usciva
E ormai cambiava il suo colore,
La vanità fredda gioiva,
Un uomo s'era ucciso per il suo amore.

Fuori soffiava dolce il vento
Tralalalalla tralallaleru
Ma lei fu presa da sgomento
Quando lo vide morir contento.

Morir contento e innamorato
Quando a lei niente era restato
Non il suo amore non il suo bene
Ma solo il sangue secco delle sue vene."

Più zerbino di così si muore (appunto) penserete voi... e io non potrei essere più d'accordo... se non fosse per le ultime 3 strofe che sono quelle che effettivamente danno il senso a tutta la canzone e, per certi versi, a questo scritto che riporto per sottolinearle (non certo perché mi mancano righe e parole per concludere il tema scolastico)...

"E mentre il sangue lento usciva
E ormai cambiava il suo colore,
La vanità fredda gioiva,
Un uomo s'era ucciso per il suo amore.

Fuori soffiava dolce il vento
Tralalalalla tralallaleru
Ma lei fu presa da sgomento
Quando lo vide morir contento.

Morir contento e innamorato
Quando a lei niente era restato
Non il suo amore non il suo bene
Ma solo il sangue secco delle sue vene."

Sì lui si è sacrificato ha "gettato via inutilmente la sua vita", si direbbe oggi, ed in cambio non ha ottenuto nulla. Non ha ottenuto l'amore di non meritava il suo... vero, ma morendo felice e non con l'espressione di chi si accorge all'ultimo "Mannaggia alla mignotta stavorta ho fatto 'na stronzata" vuol dire che il suo gesto d'amore ed il suo spirito di sacrificio erano sinceri e non forzati dalla foga di un istinto sessuale per cui sarebbe stato disposto a vendere la madre con quella stessa sudicia bocca che il giorno dopo l'avrebbe baciata alla cena di Natale.
Questo differenzia, a mio avviso e non voglio fare la morale o il processo a nessuno, un Uomo da uno zerbino... quando ti trovi in macchina con una "tipa", con cui puoi o non puoi "concludere" e arriva la telefonata di un amico che sta salendo da Roma per venirti a trovare, ma il treno lo molla a Genova e prosegue per Ventimiglia... quello che farai nell'istante successivo fa di te un Uomo o uno zerbino... perché se lasci l'amico a Genova per una ragazza appena conosciuta (a dispetto di come andrà a finire la serata) e ti giustifichi che alle due di notte non hai la testa di metterti in viaggio (per un amico che si sta facendo 600km per venirti a trovare)... quando la ragazza ti chiede di accompagnarla a Malpensa allora sì che sei uno zerbino. Diversamente se ti fai 400km nel cuore della notte, poi incontri di nuovo la ragazza passate delle belle serate, ecc. quando lei ti chiede di accompagnarla a Malpensa sei un Uomo per il semplice fatto che sei rimasto fedele a te stesso.
In questo modo, e concludo, potrai tu stesso dire, ridendo, che il tuo rapporto con Lei, che per te è così speciale, "L'occhio spento e il viso di cemento, lei e' il mio piccione io il suo monumento." ma questo non farà di te uno schiavo o un servo della gleba, bensì farà di te una persona pronta a morire per quello in cui crede sia esso l'amore per una donna (o un uomo mia cara lettrice) sia esso l'amore per la Patria.

26 marzo 2019

Risorse boldriniane

Non pensavo che le vaccate della Boldrini mi sarebbero mancate così tanto... senza di lei fare questo mestiere ha quasi perso di significato.
Cerco di mantenere in vita la sua memoria rievocando la sua inutile mediocrità, ma senza appigli nuovi il rischio di diventare monotoni e ripetitivi è troppo alto.
Sto ammettendo che la vittoria nell'averla cacciata malamente provocherà la chiusura di questo Blog nell'immediato futuro o in un futuro più remoto? Assolutamente no! Se mai dovesse succedere sarà sicuramente opera del Mossad nel momento in cui l'U(B)E seguirà l'esempio del UEFA e aprirà le porte d'Europa ai negri turchi e ai giudei di Israele.
Per ora quindi l'unico modo che avete per evitare di subire invettive è quello di non visitare più il blog così come in un futuro prossimo o remoto che sia.
Ogni qualvolta i pellet combinano qualcosa di orribile mi torna in mente la domanda "Perché sti zozzi sono considerati una risorsa ed un dono per l'Italia e l'Europa?"
Sicuramente la risposta non arriva dal parco del Valentino dove in una tra le zone naturalistiche più bella della prima capitale del Regno d'Italia (e futura capitale del regno del Nord)... l'Italia sta scomparendo per lasciare posto al degrado ed alla delinquenza.
Pensavo, in tutta onestà, che la prostituzione anale perpetrata dal sindaco Chiara Appendino nei confronti del mondo arabo stesse scongiurando l'insorgere di determinati problemi legati alla disintegrazione di uno Stato civile. Ovviamente l'opera del sindaco è molto simile all'organizzazione della visita papale... si nasconde la sporcizia sotto il tappeto e si lascia che la merda torni a galla come il papa gira l'angolo.
Le zone di Torino in cui è rischioso entrare sono molteplici e continuano a crescere. Oltre alle immancabili stazioni ferroviarie, Porta Nuova (costeggiata dal quartiere San Salvario) e Porta Susa (e la sua vicinanza con Porta Palazzo). Le Zone periferiche di Barriera di Milano, Aurora e (marginalmente) San Donato. Le zone di Lucento e Vallette dove i delinquenti provenienti dal Meridione negli anni '60 sono stati sostituiti o affiancati dai pellet.
La fotografia di Torino può essere bella se vista da una certa angolazione e mostrando solo il centro (sotto la Mole Antonelliana), ma basta dar movimento alle immagini che (come nella vecchia pubblicità della Barilla) per vedere i graffiti che deturpano Piazza Vittorio.
Di tanto in tanto si prova a dare un giro di vite alla delinquenza, ma quando i giudici (discorso che apro e chiudo subito) decidono di assolvere giuridicamente, giustificando moralmente, un arresto in flagranza di reato è segno che le istituzioni hanno fallito e che l'unica giustizia possibile è quella privata.
"Abbastanza appartata per scambiarsi un bacio, non troppo lontano dall’ingresso del Life, perché, a notte fonda, il Valentino non è propriamente un posto sicuro. Lo sapeva anche la coppia di ragazzi che l’altra sera ha cercato un po’ di intimità da quelle parti. Tutti e due di Torino, tutti e due diciottenni. È da una panchina alle spalle dell’ultima discoteca rimasta accesa nel parco che i loro sguardi hanno incrociato quelli di Gueladjo Koulibaly. Dieci metri più in là c’erano le chiacchiere di chi stava lasciando il locale. Oltre il viale le auto che sfilavano lungo corso Massimo D’Azeglio. [...] Erano le 4. Il film dell’aggressione è un incubo che dura dieci minuti. Koulibaly mostra una bottiglia rotta. Fa un cenno a lui di levarsi subito di torno. Il ragazzo prova a dissuaderlo ma è inutile. Capisce che quella non è una rapina e sa di non poter affrontare da solo quell’uomo, più grosso di lui. Si alza ma ha la prontezza di andare subito a chiedere aiuto. I primi ad ascoltarlo sono gli addetti alla sicurezza del Life. Pochi secondi e viene informata la polizia. C’è una volante già in zona, che è lì in un attimo e, nel dramma, evita il peggio. 

La ragazza viene salvata, ma è ferita. Un’ ambulanza la porta al Pronto soccorso del Sant’Anna. Lascerà l’ospedale con una prognosi di 30 giorni Il suo aggressore fa in tempo ad allontanarsi ma non a scappare: i poliziotti di una seconda pattuglia lo placcano una manciata di minuti dopo, prima che riesca a lasciare il parco. [...] Per polizia e carabinieri Gueladjo Koulibaly non è uno sconosciuto. Anzi, gli agenti lo stavano cercando già da qualche mese. Ex rifugiato nelle palazzine olimpiche del Moi, aveva lasciato via Giordano Bruno da poco. Lui, però, nel piano di inclusione deciso dal tavolo delle istituzioni cittadine non è mai entrato. Ha precedenti per violenza - nessuno, prima di ieri, a sfondo sessuale - e resistenza a pubblico ufficiale. Soprattutto, era irregolare in Italia. Per questo gli agenti dovevano da tempo consegnargli un decreto di espulsione. [...] Intanto, l’assessore Marco Giusta spiega di essere al lavoro a un progetto per il rilancio dei locali notturni: un supporto ai gestori in tutte le pratiche, nella ricerca dei fondi, nella messa a norma degli spazi. Sul tavolo ci sono anche risorse della Regione. E a proposito della violenza sessuale al Valentino, Giusta ringrazia le forze dell’ordine per le indagini e dice che «tutta la città è vicina alla ragazza. Comune e Città metropolitana si sono recentemente dotati di un piano antiviolenza che identifica come essa sia strutturale». E ammette: «Molto resta da fare». Una frase che qualcuno già diceva più un anno fa. Nel frattempo al Valentino hanno chiuso altri locali. E nonostante i controlli e gli arresti di polizia e carabinieri sta diventando ogni giorno di più un angolo di città dove può accadere di tutto" (Fonte La Stampa.it) Sorvoliamo sulle tante irresponsabilità dei giovani che forse, proprio per la spensieratezza della giovane età, pensavano che il male sia sempre lontano da noi, una notizia da leggere al Telegiornale, quello che invece resta è il fatto che non ci si possa sentire sicuri ad aspettare il tramonto da soli o con la propria ragazza.
In Italia abbiamo avuto il "mostro di Firenze" che il tribunale ha stabilito essere l'italiano Pacciani, ma quella era un eccezione, un aggressione da parte di immigrati sta diventando tristemente una regola "Ennesimo episodio di violenza che ha visto come protagonista un immigrato, stavolta a bordo di un autobus sulla linea urbana di Pavia. La Provincia Pavese riporta che venerdì nel primo pomeriggio una 17enne, di ritorno dalla scuola, era salita sull’autobus per raggiungere la propria abitazione. Quando il bus ha attraversato il ponte coperto del Lungoticino, sull’autobus affollato è scoppiato il finimondo. [...] La studentessa, accortasi di una mano che gli frugava nella tasca del cappotto alla ricerca del suo smartphone, ha iniziato ad urlare, indicando un immigrato che sostava in piedi dietro di lei.  Quest’ultimo prima ha negato il furto e poi ha ammesso di averla urtata a causa della brusca frenata del mezzo. La giovane non ha proprio voluto credere alle parole dello straniero, e ha seguitato a indicarlo come autore del tentato furto. Ed è stato proprio a quel punto che l’immigrato, temendo l’intervento delle forze dell’ordine, tentando di fuggire prima ha spinto la studentessa e poi le ha inferto una testata al viso.".
A tal punto che nemmeno le persone anziane, che non avvertono più i morsi di certi "appetiti" non sono al sicuro dalla perversione di codesto bestiame.
Quindi mi chiedo come possono essere considerati delle risorse? Mi penso, ripenso e poi penso ancora, ma non riesco a trovare una soluzione non con una disoccupazione alle stelle e i nostri giovani (in numero uguale agli stranieri in Italia) costretti a fuggire all'estero... non ci riesco non riesco a capire senza un aiuto dall'esterno...
Eccolo!
"L’immigrazione è sempre più una risorsa. Specialmente per il Pd, a quanto sembra di capire, dopo che un suo esponente nel salernitano è stato posto agli arresti domiciliari con l’accusa di aver messo in piedi una vera e propria tratta di schiavi. [...] L’inchiesta, condotta dalla Dda di Salerno, ha scoperchiato un vero traffico di esseri umani. Associazione a delinquere, favoreggiamento e sfruttamento dell’immigrazione clandestina, sfruttamento di lavoratori senza permesso di soggiorno e riduzione in schiavitù i pesanti capi che hanno portato 35 persone sotto indagine, con 27 agli arresti." (Fonte Il Primato Nazionale)
Come dice lo stesso giornale online ho capito perché i pellet siano considerati una risorsa dal PD.

25 marzo 2019

Giornata Italiana della Verità

A sorpresa Google ci regala una giornata di assoluta verità, per la prima volta dal 2001.
Infatti a pochi giorni dall'acquisizione, da parte di Google, di Vaccapedia... oggi l'enciclopedia online è stata oscurata. 
Purtroppo l'oscuramento durerà solo per oggi quindi da domani mattina alle 8 il sito tornerà "in onda!". 
Quello che "stupisce", fino a un certo punto, è l'ipocrisia che risulta lampante dal comunicato con cui annuncia l'oscuramento del proprio sito. Infatti si legge nella nota pubblicata sul portale "Il 26 marzo il Parlamento europeo voterà su una nuova direttiva sul diritto d'autore. La direttiva darà agli editori il potere di limitare la diffusione di notizie e titoli in ogni sito altrui (articolo 11). Costringerà inoltre quasi tutti i siti ad analizzare preventivamente ogni contributo dei propri utenti per bloccarli automaticamente se non autorizzati dalle industrie del copyright (articolo 13).

Entrambi questi articoli rischiano di colpire in modo rilevante la libertà di espressione, la partecipazione e la creatività online."

Ora gratis è bello, se visto dalla parte di un "mozzone" che spende centinaia di €uri al mese in libri, ma se mi metto dalla parte di un autore che magari campa sulla vendita dei propri scritti il fatto che qualcuno riporti parzialmente o integralmente le sue opere di "genio" posso comprendere che gli "Tiri il culo" (come disse Vale 46 quando Max Biaggi gli fece una rasa a 300km/h).
Però l'ipocrisia a cui mi riferivo non è legata alla tutela dei diritti d'autore, ma il fatto che, secondo vaccapedia, tutelare i diritti di un autore, che legittimamente vorrebbe essere pagato quando una sua opera è citata integralmente o in parte, violerebbe la libertà d'espressione a tal punto che l'enciclopedia delle menzogne arriva a indire uno sciopero di 24h.
Risulta però stravagante che le leggi liberticide di Fiano e Boldrini (quella che vieta la pubblicazione o la diffusione di idee negazioniste e/o revisioniste sull'olocausto) non siano state nemmeno menzionate dal portale online.
Qui andiamo ben oltre al concetto di due pesi e due misure, infatti il problema non è legato all'impossibilità di pubblicare scritti di terze parti, pur citando l'autore (espediente che fino ad oggi gli ha evitato una denuncia per plagio). Siamo appunto entrati nella sfera di competenza dell'ipocrisia.
Sempre in rete si vedono levate di scudo e grida isteriche alla violata libertà d'espressione ogni qualvolta un'imbrattamuri finisce in manette per vandalismo (solo perché "l'artista" ha fatto un graffito sul muro del Colosseo), ma se in una discussione qualcuno si permette di dichiararsi contrario all'immigrazione l'insulto "Fascista" è il meno che gli può capitare... e ancora non ha potuto esprimere il proprio favore alla nuclearizzazione dell'Africa con un "Amen atomico per DNA specifico". Ma a distruggere il diritto d'espressione in Italia non c'è solo la legge "fascista" di Fiano e Boldrini, infatti numerosi interventi della "polizia" della rete (diversa dalla Polizia Postale che si occupa di Hacking e altri crimini informatici) ancora una volta non si scandalizza se le canzoni dei 99 Fosse vengano continuamente censurate e/o rimosse dalla rete nonostante sia evidente lo spirito goliardico, per quanto si possa discutere sul gusto delle canzonette (a me personalmente piacciono e anche molto), con cui esse siano pensate... Infatti rasentano il peggior becerume dell'antisemitismo.

Ciò detto auguro a tutti voi buona Giornata della Verità!!! Almeno per oggi Vaccapedia non ci mentirà.

21 marzo 2019

Istinti primordiali e comportamenti illeciti.

Avrei parlarvi di quelle chiamate imbarazzanti in cui si cerca di rimediare all'ennesima figuraccia di aver dimenticato il 14° anniversario della prima volta in cui i vostri occhi si sono incontrati in coda per il cinema ("e vajielo a spiegà" che tu stavi sorridendo alla "gnoccolona" alle sue spalle, ma lei (con una spanna di lenti sul naso) non se n'è nemmeno accorta... così come tu non ti sei accorto di lei e l'hai notata solo due settimane dopo quando il sonoro schiaffone della "gnoccolona" ti ha fatto girare la testa verso l'occhialuta ragazza dal cuore d'oro di cui ora sei follemente innamorato.
Ma colloquiando con una ragazza nel, vano quanto maldestro, tentativo di trovare una consorte in grado di generare un erede per il mio regno... è nata l'idea per questo articolo.
La ragazza infatti si stava lamentando del fatto che fin troppo spesso si rende conto che parlando con i maschietti nota i loro sguardi puntati non esattamente all'altezza dei suoi occhi. Questo, a suo dire, la mette a disagio in quanto è in grado di differenziare la sensazione provata se tale comportamento è tenuto nei suoi confronti dal suo uomo o da uno sconosciuto (nel primo caso lo apprezza nel secondo lo disprezza).
Ringraziando gli Déi, che non mi hanno afflitto con la malattia della "froceria", sarei un ipocrita (quando non addirittura un bugiardo) nell'affermare che non mi sia mai capitato di far cadere l'occhio nella generosa scollatura si una ragazza, ma, a mio avviso, un conto è lasciar cadere l'occhio, tutt'altro infilarci la mano per andare a recuperarlo.
Mi spiego meglio, che gli uomini (questo esclude di conseguenza i voltaculo) siano particolarmente attratti dal seno è fisiologico. Ovvero è un dato di fatto. Non so se abbiano ragione gli psicologi d'accatto nel sostenere che tanto interesse è dovuto ad un complesso infantile irrisolto oppure se avesse avuto ragione Paolo Villaggio quando prestando la voce al bambino di "Senti chi parla" all'affermazione di John Travolta "ehi ma tu gliele stai fissando... pensi quello che penso io?" rispose, con il suo solito fare fantozziano "non so cosa pensi tu... ma me mi viene fame!". Questo, mi spiace signore e ragazze (maggiorenni), è un dato di fatto con cui toccherà convivere. Lato nostro avere a distanza di un palmo dal nostro naso un oggetto di desiderio tanto irresistibile quanto irraggiungibile (nella maggior parte dei casi). Purtroppo gli occhi, così come il desiderio dietro cui si nasconde quel gesto involontario, non fanno distinzione tra fidanzate/sposate e nubili/single... se un seno è bello... è bello.
Infatti se doveste imbattervi in un uomo che nel parlare con voi non faccia cadere l'occhio le ragioni possono essere molteplici (nessuna delle quali è lusinghiera per voi), ne riassumo 3 in ordine di probabilità.

Al terzo posto: Gli fate talmente schifo che piuttosto che guardarvi il petto si caverebbe gli occhi e li darebbe in pasto ad un cane affinché non sia mai più costretto ad assistere ad uno spettacolo così orrendo (l'avevo detto che era il meno probabile... ma non impossibile);

Al secondo posto: Vorrebbe guardare, ma sapendo quanto la cosa vi da fastidio e (da pavido) non vuole correre il rischio di perdere il ruolo di "amico" che si faticosamente conquistato nei secoli (personalmente essere amico di una donna non è un problema... ma non sarò mai il vostro amico gay... per cui piuttosto vi distraggo attirando la vostra attenzione verso i piccioni sul cornicione);

Sul gradino più alto del podio: è un frocio fatto e finito... per cui se mai vi dovesse guardare nella scollatura sarà solo per poter sparlare poi alle vostre dell'accostamento di colori tra il reggiseno e la custodia del cellulare che tenete ben nascosta nel 4° cassetto della scrivania (chissà cosa vi è passato per la mente quel giorno che vi a spinto a scegliere quel colore che si abbina giusto con il vomito del gatto del vicino).

Non voglio certo andare a scomodare la bibbia, ma persino per quei bacchettoni (o almeno lo erano una volta), guardare non era un peccato e sul "toccare" bastavano un paio di "Ave Marie". Quindi mi permetterò di scomodare "Il silenzio degli innocenti" per cui, secondo lo psicologo impazzito il Dr. Hannibal Lecter, il desiderio comincia con gli occhi... ovvero desideriamo ciò che guardiamo, ma ancor di più ciò che intravvediamo (questo mi spiace dirvelo fanciulle vale per entrambi i sessi... se ne esistono altri oltre a maschio e femmina non conosco o riconosco). Magari nel vostro caso non vi fissate sul seno, ma sul sedere o sui muscoli delle braccia o qualunque altra parte dell'anatomia maschile scateni in voi il desiderio.
Chiaramente i fattori che concorrono all'attrazione fisica possono essere diversi anche per gli uomini, magari lo sguardo cade subito sul torace o sul sedere, ma inevitabilmente subito dopo lo stesso istinto andrà a cercare conferma in altri aspetti fisici che reputiamo interessanti per costruire una relazione soddisfacente dal punto di vista fisico. Purtroppo è solo in un secondo momento, con una conoscenza più approfondita della personalità, che si arriva all'attrazione emotiva per cui si può pensare di costruire con la controparte (femminile per gli uomini, maschile per le donne, di altre interazioni non mi occupo) una relazione che ci coinvolga su piani fisico, mentale, emotivo.
Questa precisazione era doverosa per spiegare che questi sono istinti che non possono essere combattuti, ma al massimo, con un incredibile sforzo di volontà e concentrazione (al limite dell'esplosione di una vena nel cervello), controllati.
Diverso invece il discorso per quello che riguarda i comportamenti illeciti.
Chiarisco subito che per comportamento illecito non intendo solo quelli estremi quali appunto mani "ravananti" nell'intimo o lo stupro (perpetrato o tentato), bensì il comportamento illecito è qualunque atteggiamento che esuli dall'ambito dell'istinto primordiale.
Nel regno animale, infatti, il maschio non prende con la forza la propria compagna, ma si atteggia, si pavoneggia dimostra (con le lotte per il dominio) di essere il più adatto all'accoppiamento, ma non è mai "che ti stia bene o no tu sarai mia". Quindi sono i comportamenti quali i colpi di clacson per attrarre l'attenzione di un ondeggiante sedere sul marciapiede, i fischi, i versi, le smorfie, gli ululati, ecc. che riportano la specie umana agli albori dell'era in cui i negri scesero dagli alberi dopo aver trasmesso l'AIDS alle scimmie, che devono essere combattuti. Anche se, qui mi tocca rimproverarvi un po', a guardar bene pare che i maggiori successi li ottengano proprio coloro che riportano l'interazione sessuale tra uomo e donna al livello animalesco... in fin dei conti il pavone (maschio) non fa la ruota con la sua meravigliosa coda variopinta per noi stronzi con le macchine fotografiche in mano ed il coperchio sull'obbiettivo, lo fa per conquistare la sua compagna e perpetrare la specie con la propria progenie. L'usignolo non canta per la delizia dei nostri registratori audio con il tasto "play" (anziché rec. premuto).
Non sono un integralista islamico per cui la donna deve viaggiare col burka se non vuol essere stuprata... ma se indossate magliette con le scritte proprio sulle tette o jeans con le scritte sul culo... non mi pare che stiate cercando di evitare di essere guardate proprio lì.

20 marzo 2019

Cortocircuiti e incomprensioni dove non servono.

A quanto apprendo da Il Primato Nazionale, c'è uno spot elettorale del ministro della giustizia israeliana Avelet Shaked del partito nazionalista Hayamin Hehadashe sta provocando cortocircuiti mentali e polemiche in quanto, la giudea, nel video (realizzato come uno spot pubblicitario che potrebbe andar bene per Chanell, piuttosto che Armani, ecc.), dapprima indossa i migliori gioielli di diamanti (che il sangue dei negri in Sud Africa può "comprare"), poi una scarrellata tra alcune opere d'arte (insomma tutto quello che può ostentare ricchezza), mentre una voce fuori campo enuncia i suoi slogan elettorali... 
Ora io non parlo ebraico, quindi per quel che mi riguarda può benissimo bestemmiare contro la razza bianca o i goim, ma stando al giornale online si tratta dei suoi slogan.
Fin qui, penserete (a ragione), aldilà dell'ostensione di ricchezza non ci sono dubbi, problemi o situazioni tali da mandare in corto circuito i media mondiali. Infatti il problema non è in tutto lo spot elettorale solo sul finale quando "questo esemplare femmina di sionista" si spruzza addosso del profumo dalla boccetta con la scritta "Fascism" (Fascismo) ed enunciando lo slogan "“Per me, profuma di democrazia”".
Lo devo ammettere se non violasse le leggi razziali si potrebbe pensare che c'è speranza nel mondo, ma dal momento che la violazione è evidente (la bestia non indossa la stella gialla sui vestiti), non si può sorvolare su questo fatto quindi ho il sospetto che l'origine del corto circuito nel capino del popolino dei media mondiali sia da ricercare da qualche altra parte.
Le uniche ragioni che mi vengono in mente sono il fatto che il mondo sta finalmente realizzando che le "povere" e patetiche vittime di persecuzioni millenarie non sono così scevri al fascino del "Nazi-Fascismo" (Sieg Heil!!!) come vorrebbero farci credere i piagnucolosi giornalisti italiani quali Mentana, Gad Lerner, David Parenzo e compagnia cantando. Oppure gli ebrei, ben accoccolati nei media mondiali, iniziano a sentire il fuoco sotto il culo nel dover giustificare il fatto di averci mortificato per oltre 70 anni, umiliato costringendoci a provare sensi di colpa per aver permesso i fascismi in tutto il mondo, quando loro hanno effettivamente un partito "fascista"... oops nazionalista al governo (tant'è che il ministro della giustizia si permette certi spot elettorali).
Qualcuno potrebbe obbiettare che si tratta certamente di una provocazione, per trasmettere il messaggio opposto, ma in verità si entrerebbe in uno scenario ai confini della realtà... come se la Boldrini (sì senza le sue vaccate quotidiane non so più di cosa parlare in questo diario) girasse uno snuff movie, per i meno pratici si tratta di un "Film pornografico in cui vengono rappresentate scene di tortura o di omicidio che si presume o si sostiene siano realmente accadute." resi piuttosto celebri da una pellicola cinematografica degli anni '80 di cui ora mi sfugge il nome, ma cercherò di indicarlo nei prossimi articoli, in cui uccide a sassate una musulmana per promuovere lo slogan "il femminicidio è un abominio oltre che un reato!"
Aldilà del fatto che per pura goduria personale chiederei quanti "ciak" sono stati girati prima di trovare la "muslim" che muore bene... resta il fatto che pensare si tratti di provocazione è un po' presuntuoso.
Per il mio modesto parere, dal momento che oltre al video non ci sono molti altri dettagli su cui discutere, potrebbero addirittura essere validi entrambi. Ovvero i giornalisti giudei stringono il culo pensando che, non essendo stato completamente estirpato in Italia, questo spot possa essere prematuro e far rinascere in un popolo avvilito un sentimento nazionale (ovvero "se sono fascisti i giudei che ci hanno sempre rinfacciato le colpe, forse 'sto fascismo non è cosi male..."). Mentre il popolo della sinistra non sa se essere contento per il nazionalismo israeliano o preoccupato per il fascismo che ha immediatamente espresso. Naturalmente in questo caso non si parla degli irriducibili dei centri sociali che per un vago ricordo annebbiato dalla neuro sifilide e dall'abuso di droghe sanno di dover odiare sia i Fascisti per quanto fatto agli israeliani, sia gli israeliani per quanto fatto ai palestinesi. In effetti non ho detto che non esistesse un corto circuito preesistente nella loro mente annebbiata "Come comprensibile lo spot ha provocato il cortocircuito mentale in tutta Europa e e nel resto del mondo, suscitando gli interrogativi e lo sdegno di decine di giornalisti e personalità politiche che si stanno interrogando sul reale significato del video: satira, provocazione o niente di tutto questo?" (fonte Il Primato Nazionale). 
Per quelli che invece sono convinti che si tratti di una provocazione perché Israele, con tutto quello che ha passato, non potrebbe mai diventare fascista... beh non è necessario imparare l'ebraico al fine di arrivare a leggere il talmud (che dovrebbe essere una sorta di commento alla torah, praticamente la bibbia ebraica) o divorare tutti i libri di Blondet per scoprire quanto siano razzisti gli ebrei... sarebbe sufficiente aprire gli occhi e vedere, che oltre al (cosiddetto) muro di Trump, a cui Donald ha solo dato una mano di vernice... "na rinfrescata 'nsomma", esiste il "muro di Gaza " così descritto su vaccapedia "La Barriera tra Israele e la Striscia di Gaza è la demarcazione della frontiera tra le due amministrazioni, e fu costruita sotto la guida del Primo Ministro israeliano Yitzhak Rabin.

Essa è costituita da recinzioni di filo con pali, sensori e zone cuscinetto lungo i terreni confinanti con Israele; in muri di acciaio o calcestruzzo lungo il confine con l'Egitto. [...] I primi 60 km di barriera sono stati costruiti dopo la firma degli accordi di Oslo nel 1994, sotto la guida del Primo Ministro israeliano Yitzhak Rabin. Essi furono completati nel 1996, ma sono stati in gran parte demoliti dai palestinesi all'inizio della seconda intifada.

Fra il dicembre 2000 e giugno 2001, la parte della barriera che separa la Striscia di Gaza da Israele è stata ricostruita. È stato aggiunto un chilometro di zona cuscinetto e nuovi posti di controllo ad alta tecnologia di osservazione."...
Inoltre qui in Italia dobbiamo far entrare chiunque, mentre quando ti presenti alla loro frontiera (anche in aeroporto) dal passaporto recuperano il tuo stato di famiglia e sanno persino a che età tuo nonno è stato operato di adenoidi... operazione di cui tu non puoi essere a conoscenza, ma questa (per quanto vera) è un'altra storia.
In conclusione... provocazione?
Onestamente non credo, stanno facendo le prove se nel mondo nessuno pretende la possibilità di rifondare i partiti fascisti e nazisti (con buona pace delle comunità ebraiche locali), vuol dire che non hanno più nemici in grado di sconfiggerli.

19 marzo 2019

L'ora...sarà l'unica cosa legale in Italia, ma è una truffa.

Inizierei con lo specificare che la suddivisione delle giornate in ore, per quanto comode, è perfettamente inutili in una vita lavorativa come quella agricola o pastorale (intesa di chi si dedica alla pastorizia non ai preti). Sostanzialmente chi zappa il campo lo fa dall'alba al tramonto e si ferma per bere, mangiare e riposare (se non ha la frusta del padrone a scandirgli con maggior precisione i differenti momenti quotidiani) quando a fame, sete e sonno. Diventano utili per quella parte di popolazione più intellettuale (che quindi non si occupa di lavoro fisico) per scandire il tempo da dedicare alle varie attività della sua giornata. Diventano invece fondamentali nell'era moderna, dove la frase che sento con maggiore frequenza è "ah per me il tempo non è importante, pensa... non porto nemmeno l'orologio!" salvo poi guardare l'ora sul cruscotto della macchina, sullo schermo del computer, su quello del cellulare, del tablet, ecc. 
Sorvoliamo sulla meticciato delle funzionalità degli oggetti tecnologici, per cui qualunque strumento diventa un computer (dal telefono cellulare agli orologi).
Normalmente chi usa frasi di quel tipo o è cronicamente in ritardo, il che non implica un disinteresse nei confronti del tempo bensì una totale mancanza di rispetto nei confronti delle persone a cui si da appuntamento salvo poi mancarlo. Oppure uno che non ha un cazzo da fare per cui quando si alza dal letto si alza e "stiamo tutti bene!".
Detto onestamente sono tra quelli che da tempo non usa l'orologio da polso (inizialmente mi ero stancato del fatto di dover riparare continuamente il perno del cinturino, in seguito è diventata un'abitudine a non indossare nulla ai polsi), ma non sono mai arrivato tardi se non per imprevisti davvero imprevisti, infatti solitamente arrivo elegantemente in anticipo di almeno 15min.
Tutto questo preambolo è necessario per spiegare quanto poco influirà sulla vita della marmaglia, semmai dovesse passare, la decisione di rendere permanente l'ora legale. Secondo quanto già premesso allo stato attuale delle cose non è un fattore determinante, in quanto chi è abituato ad essere puntuale agli appuntamenti continuerà ad esserlo, chi è abituato a mancarli continuerà a fottersene. Cosa cambierebbe allora? 
Dal punto di vista meramente pratico non cambierebbe nulla. Quello che mi spaventa è, come sempre, l'aspetto morale dell'intera faccenda. Ci ho impiegato una vita a capire le ragioni che spingono i vari paesi del mondo, in cui si alterna ora solare e ora legale, ma ho sempre patito (interiormente) il periodo dell'anno in cui il nostro cammino di esseri umani è distaccato da quello del sole. Apprendere che, forse già da quest'anno, questa dissociazione potrebbe diventare permanente offende la mia sensibilità tradizionale.
Già da diverso tempo noto uno strano comportamento negli orologi di più vecchi di casa. Ovvero ho l'impressione che l'orologio dei cellulari siano più "veloci" rispetto, ad esempio, alla radiosveglia col risultato che il cellulare dopo 1 o 2 mesi risulta in anticipo i un minuto, mentre quello dell'autoradio (la cui ora presumibilmente si sincronizza col cellulare tramite bluetooth, da natale ad oggi è in anticipo di 2min.
Il sole no! "segue sempre il suo giro" (so che siamo noi a girare attorno al sole e non viceversa,ma tradizionalmente si dice così) nel nostro cielo. Alla medesima ora del medesimo giorno, egli sarà al suo posto onorando l'appuntamento che ha con la terra... indipendentemente dai vani tentativi fatti dagli scienziati per snaturare la natura.
Devo ancora organizzarmi per preparare la battaglia contro il mondo, ma probabilmente la mia risposta (del tutto inadeguata), sarà quella di restare all'ora solare e imponendo, al resto del mondo, di interagire con me secondo gli orari dell'ora solare.

18 marzo 2019

Red Ronnie, Freddy Mercury ed il Sud Africa.

Partiamo dal presupposto che Red Ronnie meno parla di cose che non riguardano la musica meglio è per lui (che risparmia delle gran figure di merda) e per noi (che evitiamo di sentire una marea di cazzate).
Ora che è stato "sfanculato" da tutte le emittenti, televisive e radiofoniche, presenta un programma su Youtube (sostanzialmente gira dei video in cui parla di musica, e di quanto gli ruota intorno, eseguendo delle interviste, facendo dei monologhi, ecc.) intitolato "RedBox" sì il nome è già indicativo per non porgergli il fianco, ma secondo la logica di guerra del "conosci il tuo nemico", tendo ad ascoltare e guardare un po' tutto anche quando so già che sprecherò tempo e, probabilmente, vomiterò il cenone di natale del 1985.
Un altra premessa doverosa è che non leggerete mai su queste pagine un commento, o una recensione, del film "Bohemian Rhapsody" in quanto, con tutte le disgrazie che affliggevano Freddy Mercury "jie mancava giusto da esse negro e d'a juve" alla prima manchevolezza hanno posto rimedio, alla seconda forse ci penseranno se faranno un secondo film.
Dal momento che tutti ne parlano bene sentire una voce fuori dal coro, non mi offende minimamente (anche se tale voce è quella fastidiosa di quella zecca di merda di Red Ronnie)... Pare che in uno dei suoi tanti video lui abbia dichiarato che non ha mai avuto intenzione di intervistare il cantante dei Queen in quanto, e qui la storia si fa complicata, quando furono ospiti a San Remo nel 1984 lui li avrebbe intervistati, ma la casa discografica della band inglese non gli concesse l'intervista, dopo quell'occasione fu lui a rifiutarsi in quanto "successe qualcosa".
Secondo il presentatore infatti Freddy Mercury e i Queen andarono a suonare in Sud Africa e qui sta tutta la loro colpa (che a breve vado a descrivere).
La parentesi che devo aprire riguardo al Sud Africa è l'idea che la zecca ha sulla situazione (dell'epoca) dello stato africano è doverosa. Infatti secondo lui in Sud Africa era in atto un Appartheid "pazzesco" (a parte "pazzesco" dato di fatto innegabile) lo descrive come uno "schiavismo di pochi bianchi ricchi nei confronti dei legittimi abitanti che erano i neri del Sud Africa"... tecnicamente qui casca l'asino nel senso che prima dell'arrivo degli "usurpatori" bianchi (i Boeri di origine olandese) il Sud Africa era disabitato ed i "legittimi proprietari" negri (in quanto nomadi) ci passavano per sbaglio. Andrebbe anche aggiunto che i negri (parassiti come sono) hanno capito che non era necessario migrare dalla "zona A" alla "Zona B" per poter sfamare la tribù, hanno iniziato stanziarsi diventando di fatto degli immigrati. Il problema è che non stiamo parlando del 1970 con Mandela o del 2017 con la Boldrini, Bensì parliamo della seconda metà del 1600 (tra il 1652 la costruzione di una stazione di rifornimento de La Compagnia delle Indie Orientali ed il 1657 quando 9 dei suoi dipendenti si stabilirono presso il "Capo" divenendo, di lì a poco, i primi coloni di Città del Capo) per cui se qualche negro si fosse stanziato nei pressi di una città di bianchi prima partiva la schioppettata e poi il "chi va là?"... quindi definire i negri i legittimi abitanti di una terra in cui passavano 2 volte l'anno è una bestemmia, ma da Red Ronnie non mi aspetto né un'onesta conoscenza della storia del Sud Africa né onestà intellettuale.
Il delirio del conduttore prosegue con un ipotetico invito dell'ONU che chiede agli artisti di non andare ad esibirsi a Sun City (la Las Vegas del Sud Africa riservata esclusivamente ai bianchi, dice lui, verrebbe da chiedersi come fanno gli schiavi ad avere abbastanza soldi da buttare al cesso per andarseli a giocare al casinò, ma siamo sempre lì sull'attendibilità della fonte) a questa "Regola"segreta e pubblica (?!? non capisco è un invito o una regola? Poi è segreta o pubblica?) trasgredirono solo 5 artisti... ma lui ne elenca solo 4 che sono Elton John, Rod Stewart, Franck Sinatra e i Queen (strano che non parli male anche degli altri 3, ma solo dei Queen che lo hanno rimbalzato)... Parla di un'altra bugia del film, immagino che la prima sia relativa a Sun City, secondo cui fu il manager dei Queen (o per dirla all'americana il "Mannaggia") a non volerli far partecipare al Live Aid nel 1985, mentre secondo il "nostro" presentatore (che sa tutto) era Bob Geldof che non invitò i Queen a partecipare all'evento perché erano andati ad esibirsi a Sun City. Freddy Mercury si infuriò e fece pressione sulla EMI affinché imponesse a Geldof di inserirli nel progetto... in effetti Mercury era offeso con Geldof per il mancato coinvolgimento, l'anno precedente (1984), al Band Aid che aveva lo stesso "nobilissimo" obbiettivo di sfamare i pellet che, di lì a poco (messi in forza dal nutrimento gratuito) avrebbero invaso l'Europa (allora non ancora unita). In un altro sito però viene riportato che Geldof chiese al tastierista (tournista) Spike Edney di intercedere con i Queen per convincerli a partecipare al progetto "“Nel periodo di tempo che intercorse fra la fine del Works Tour e la trasferta in Oceania” racconta Spike, “rientrai per breve tempo nei Boomtwon Rats e quando poi mi riunii ai Queen in Nuova Zelanda ricevetti una telefonata da Bob Geldof. Mi disse che insieme a Midge Ure aveva intenzione di proseguire il messaggio lanciato dalla Band Aid (Il singolo Do They Know It's Christmas Time") e che aveva pensato di organizzare un colossale concerto rock previsto per l’estate e chiamato ‘Live Aid’ – con lo scopo di raccogliere denaro per i milioni di affamati dell’Etiopia devastata dalla guerra. Geldof voleva sapere se i Queen se la sentivano di parteciparvi. Mi specificò che non voleva chiederglielo ufficialmente perché potevano anche dirgli di no, così mi chiese di intercedere per lui, cosa che feci.” [...] 
In realtà, i Queen non solo erano dubbiosi sull’effettiva realizzazione dell’evento ma erano anche ‘offesi’ per il loro mancato coinvolgimento nel progetto Band Aid dell’anno precedente.

Brian May: “Quando Bob ci telefonò per dirci che avremmo dovuto assolutamente parteciparvi, su due piedi gli rispondemmo che non ci interessava. E sai perché? Perché non ci aveva chiamato a cantare nel singolo che aveva appena pubblicato per raccogliere fondi! Pensa quanto si può essere stupidi da giovani”.
Per fortuna Red Ronnie c'è.
Ora talmente mi frega poco di uno e degli altri, che di chi abbia torto o ragione a me non cambia un cazzo, ma è facile parlar male dei morti e sicuramente Brian May non sa nemmeno che in Italia esista un cialtrone di nome Red Ronnie che spara merda su un biadesivo santificato in un film da un egiziano.
Il presentatore prosegue dicendo "mi hanno detto che nel film Freddy Mercury comunica ai suoi compagni di essere malato di AIDS prima di salire sul palco del Live Aid, falso glielo comunicò 4 anni dopo..." siamo di nuovo lì come fa a sapere lui che cosa succede nel backstage dei Queen dal momento che prima lo hanno schifato e poi li ha schifati lui (soprattutto se lui stesso sostiene di averli visti dal vivo solo alla fine degli anni '70 cioè almeno 5 anni prima), ma il vero problema è un altro e i più attenti avranno già capito "mi hanno detto che nel film..." quindi il film non lo hai visto quindi stai facendo tutta sta sviolinata sul sentito dire!
Chiudo non risparmiandovi l'altra sviolinata che in quegli anni lì, fino ad ora ha parlato degli anni a cavallo della metà degli anni '80 ('84 e '85) poteva intervistare chi voleva tranne Jimi Hendrix (grazie al cazzo è morto nel settembre del 1970), Jenis Joplin (morta poco dopo... nell'ottobre dello stesso anno), John Lennon (assassinato, a ragione, nel dicembre dell'80) e Jim Morrison (luglio del '71) sei sicuro che nel 1985 non ti concedessero un intervista perché erano morti e non perché gli stavi sul cazzo?

15 marzo 2019

Ambiente e Clima

Premetto che in linea di massima io mi ritengo, più che ambientalista, naturalista. Ovvero non uno di quei depravati che vanno al mare con cazzo e tette di fuori perché madre natura li ha creati così!
... certo ci fa nascere nudi, ma non nasciamo con il SUV, col quale sei andato alla spiaggia per "naturalisti", sotto al culo già semi scoperto.
Il mio definirmi naturalista implica un profondo rispetto per la natura, sia quella selvaggia che quella un po' più "domestica", la mia idea di base è evitare di portare e, soprattutto, lasciare immondizia sui monti e nei boschi che mi capita di visitare.
Uso naturalista piuttosto che ambientalista proprio per il fatto che l'ambientalismo oggi è una moda... e io non sono tipo da mode anche se il mio stile (nel vestire, nel parlare, nello scrivere) può riferirsi a dei modelli di riferimento non sono un fan sfegatato del "marchio" come distinzione dal resto della marmaglia. Ricordo che, in gioventù, per definirsi un metallaro erano sufficienti una maglietta nera ed un giaccone di pelle. Poi il giubbotto di pelle, o "chiodo", ha dovuto essere assolutamente della Schott NY (la marca che l'ha prodotto originariamente) diventando così da simbolo di ribellione a simbolo di appiattimento ed etichettatura sociale. Negli anni non ho mai avuto un chiodo, preferendo (quando ne ho avuto la disponibilità economica) un giaccone stile GESTAPO del 1943 (prodotto in Italia vista la devastazione subita dalle fabbriche tedesche)... ma questa in effetti è un'altra storia.
Tornando all'ambiente quelli della mia età hanno subito (sono stati costretti a subire a colpi di multe salate) diverse variazioni di comportamento ambientale. Prima ancora di giungere alla fatidica era della raccolta differenziata della "munnezza" (che obbliga sostanzialmente noi cittadini a separare la plastica dai CD di Gigi D'Alessio), abbiamo attraversato l'era del fatidico buco nell'ozono. Responsabile di tale sciagura era un gas il "CFC". Non si tratta di una conseguenza diretta, ovvero il CFC distrugge l'ozono, bensì di un'azione indiretta, inteso, i Cloro-Fluoro Carburi generano il Cloro molecolare gassoso (Cl2... scusate qui non posso usare il pedice che si usa in chimica per la rappresentazione molecolare dell'elemento) che insieme al Bromo distrugge l'ozono. Ovviamente il CFC è prodotto... (rullo di tamburi)... niente di meno che dalla mia macchina, beh non posso prendermi tutto il merito... infatti è prodotto da tutti i veicoli a motore (e dalle caldaie) e solamente alle temperature invernali. Mentre in primavera, con il rialzarsi delle temperature, il Cl2 si dissocia dall'ozono ed il buco si richiude. Negli anni 80 il problema, però, era costituito dalla lacca "pe' capelli de pora nonna" in quanto, la lacca, per essere espulsa dalle bombolette spray usava proprio il CFC. Siccome, all'epoca, l'economia mondiale (non la transumanza ovina e caprina dagli appartamenti ai luoghi di lavoro) era basata sull'estrazione, sulla raffinazione, sul trasporto e sulla vendita degli idrocarburi, di cui non ci siamo ancora sbarazzati, ecco partire i valorosi combattenti dell'ambiente (greenpeace) con la loro campagna contro le bombolette spray con il risultato che, ancora oggi, possiamo riscontrare... ovvero quantità di prodotto (qualunque esso sia dalla lacca alla panna spray) intrappolata nella bomboletta perché il propellente ivi contenuto non è sufficiente o sufficientemente "pesante" per svuotare completamente la bomboletta stessa.
Sostanzialmente i Don Chisciotte dell'ambiente allora, come oggi, si sono scagliati contro la preda più vulnerabile per non essere costretti ad affrontare i colossi della trivellazione. La stessa cosa che è successa con l'olio di palma contenuto nei prodotti alimentari che, senza studi conclusivi, sono stati accusati di nuocere alla salute, di distruggere l'habitat di non si sa bene quali scimmie, ecc. le aziende produttrici, ben poco interessate alla questione gibboni, sono repentinamente tornate all'olio di semi che invece era stato dichiarato nocivo per i residui derivanti dalla combustione già a basse temperature. L'olio di girasole, ad esempio ha il suo punto di fumo (temperatura in cui l'olio sostanzialmente smette di scaldarsi e comincia a bruciare) già a 130°C, mentre i biscotti (sempre per fare un esempio) vengono cotti a non meno di 180°C.
L'unica che resiste alla psicosi contro l'olio di palma è la Nutella (che dio la benedica) che in questo modo mantiene le sue meravigliose caratteristiche ed il suo strepitoso sapore (che può non piacere a tutti, non è un reato... ancora).
Ho accennato anche ad un altro condizionamento ambientale attraversato dai vecchi come, la raccolta differenziata. Ora, forse, tutto fila per il verso giusto ovvero i camion della raccolta rifiuti sono diversi rispetto al tipo di rifiuto raccolto, ma agli inizi non era inusuale vedere il camion di raccolta dell'indifferenziata fare il carico anche di organico, plastica e vetro. Questo ha dato origine alla "leggenda" secondo cui, ancora oggi, l'immondizia raccolta finisca comunque nello stesso mucchio di immondizia, se non alla raccolta allora al deposito. Non mi sono mai preso la briga di andare a guardare che fine faccia l'immondizia una volta raccolta... per quel che mi frega una volta finita nel cassonetto mi rode solo il culo se mi viene rubata dai bangla che poi cercano di rivendermela ai semafori.
Ciò detto non posso sorvolare su quanto affermato da Il Primato Nazionale sul tema in questione "Anni fa uno scienziato del Cnr con cui stavamo parlando di questa roba mi chiese: “Ma lei lo sa perché non si parla più del buco dell’ozono?. “No”, gli risposi. “Forse perché non va più di moda”, aggiunsi. E l’esperto di cambiamenti climatici mi disse: “Non se ne parla più perché si è richiuso, da solo. Noi neanche volendo possiamo davvero nuocere alla Terra”.

“Il nostro pianeta ha i suoi cicli, si raffredda, si riscalda, sempre ritrovando il suo equilibrio. Lui resta, in salute. Noi siamo di passaggio“. Parola della scienza, quella vera." in verità nel 2018 lo danno in remissione (il buco intendo), il problema è che non c'è un "buco" ovvero, stando alle parole di vaccapedia, lo strato di ozono ai poli (come accennato poco) fa si assottiglia e si inspessisce con l'alternanza delle stagioni fredde con quelle calde. Si può dire che migra, come fanno gli stormi, in inverno e ritorna in primavera.
Inoltre "La temperatura si alza: e sticazzi? Dal 1880 a oggi, l’incremento effettivo della temperatura è stato di 0.6 °C. Nelle sei maggiori città australiane l’incremento in cento anni è stato di 1°C. Andando a ritroso nella storia, troviamo Annibale che nel 218 a.C. attraversò le Alpi con elefanti e un esercito abituato alle temperature africane. Secondo i paleontologi che hanno studiato la civiltà camuna, esistita cinquemila anni fa, la Val Camonica aveva un clima subtropicale. In Valle d’Aosta vi sono i ruderi di un mulino di duemila anni fa a oltre duemila metri di altezza, luogo ove oggi al massimo possiamo sciare. [...] Due cosette sulla deforestazione. A livello mondiale ogni persona può contare su seimila metri quadrati di foresta, rappresentando il regno vegetale il 97,3% della materia vivente. I paesi con maggiori foreste e maggior crescita di piante sono quelli a forte sviluppo. In Italia vi sono stati molti incendi, e nonostante questo la superficie boschiva cresce ad ha raggiunto i 6,8 milioni di ettari. La superficie forestale è di circa otto milioni di ettari."
Di tutto questo a me interessa sapere 2 cose... la prima è quando l'Appendino toglierà il blocco del traffico ('ché ha rotto i coglioni) e quando potrò finalmente indossare gli abiti invernali che abbronzarmi come un negro al 15 di gennaio mi fa incazzare.

13 marzo 2019

"Meglio Fascista che frocio!"

Per quelli che, come me, sonnecchiavano davanti alla puntata di "A porta a porta" dell'ormai lontano 2006 e che si sono destati solo quando i toni della Mussolini si sono, come spesso accade, alterati si troverà probabilmente turbato da quanto sto per scrivere soprattutto ripensando alla ormai leggendaria frase citata nel titolo dell'articolo.
Infatti come il tradimento di Fiuggi, l'immagine disgustosa della coppola giudaica sulla testa (di cazzo) di Fini, la patetica scenetta in cui va a frignare sul muro preposto a dimostrare che il MSI, con i suoi "eredi" è definitivamente ed irrimediabilmente morto, arrivano le dichiarazioni della stessa Alessandra Mussolini che invitata alla "Zanzara" (la trasmissione condotta da quel giudeaccio zozzo di David Parenzo) che esordisce a sorpresa con "“Viva la Cirinnà – ha esordito Mussolini –  ha fatto bene a esporre quel cartello Dio, Patria e famiglia. Ma in fondo è  vero: è una vita de merda perché ci son dei condizionamenti pazzeschi. In Italia siamo troppo condizionati. La Cirinnà è un po’ la Bonino dei tempi nostri. Se non ci fosse stata la Bonino, staremmo ancora sotto al gioco, noi donne. Col cappione al collo. Avete stancato, viva la Bonino, viva la Cirinna!”" chi si aspettava che fosse una battuta per preparare il terreno ad uno scontro resterà deluso, temo, "Ma Alessandra Mussolini incalza, tessendo le lodi della “che vita de merda che fate”. E così prosegue: “La Cirinnà ha fatto la legge sulle unioni civili. Non è male questa legge. Perché è molto più elastica e perché non prevede tante cose che invece nel matrimonio ci sono, bisognerebbe farla anche per gli eterosessuali. Perché è più light, più bella, più soft. È meno ipocrita del matrimonio. La convivenza non mi intriga, l’unione civile invece non è male. Nel matrimonio c’è la tutela superiore che è la famiglia, come un fatto collettivo, dove i singoli non hanno diritti. Invece nell’unione civile è il singolo che ha il diritto. Benissimo, basta ipocrisia, viva la libertà. È buona, è buona, a me piace molto!”." ok... sappiamo che tuo marito è un puttaniere, ma non per questo bisogna distruggere quanto fatto dal caro nonno. Purtroppo non finisce qui "dulcis in fundo, come il “colpo di grazia” del quale si sarebbe fatto volentieri a meno, la Mussolini attacca Daniela Santanchè riguardo il duello con Luxuria nel salotto tv di Massimo Giletti: “A parte che farsi operare non lo decide la Santanchè – ha esordito, spiazzante – la Santanchè ha troppi schemi nella testa. Oggi dentro di te puoi essere tutto. Esteticamente sei in un modo, ma dentro di te non sei così. Anche noi donne vogliamo avere questa libertà”." ok vado, vomito e torno...


sono tornato, ma credo di avere poco tempo prima del prossimo conato... "“Delle volte mi sveglio che sono molto mascolina. È bello anche sentirsi maschio. Ormai questi sono schemi superati. È molto annoiante considerare un uomo uomo e una donna donna. E che noia, vivi una volta sola, vivi come te pare!”." scusate speravi di farcela... torno subito...


Sostanzialmente l'articolo su Il Primato Nazionale termina qui l'aggiunta di un commento da parte dell'autrice...
Alessandra posso capire che ti sia stufata di essere invitata nelle trasmissioni solo per fare la marionetta nelle mani di conduttori di sinistra o peggio, ma non per questo devi gettare alle ortiche la tua integrità morale e quella politica, certo non mi sono sempre trovato d'accordo con le tue idee, ma le ho sempre rispettate perché comunque sono sempre state coerenti col passare del tempo. Magari lo era meno la fedeltà verso il partito, ma più per le piroette ideologiche a cui i partiti ci hanno ormai abituato. Maestri delle giravolte rimangono i grillini 5 stelle che riescono a contraddirsi da soli all'interno dello stesso intervento.
Ciò detto, non metto assolutamente in correlazione gli interventi della Mussolini con i recenti risultati pubblicati dalla COOP riguardo alla terza domanda più facile, in assoluto, di un modulo di iscrizione... sesso?
Gli spiritosi ci leggono nella M "molto", ma tendenzialmente la maggior parte delle persone sa che se ti penzola qualcosa dal basso ventre o è uno scoiattolo assassino o, più verosimilmente, il salsicciotto (quindi va barrata la casella M "Maschio"). Mentre se non penzola nulla, ma anzi se si sente come uno "spiffero" andrebbe barrata la casella F "Femmina".
Ora vi vado a spiegare l'acqua calda potreste pensare, non a torto aggiungerei, eppure non per tutti è così scontato. Aldilà di Leccapassere, Giraculo, Biadesivi e Travoni pare che molti non sappiano rispondere a questa banale domanda "Sei uomo o donna? Secondo la Coop, molto probabilmente non lo sai. Un’indagine effettuata dalla rete di cooperative rosse, mostra infatti come il 40% degli italiani si definisce di fatto fluid. Ovvero “4 italiani su 10 non dichiarano una identità di genere perfettamente definita e tra i più no gender ci sono gli uomini e le generazioni più giovani”. [...] Il rapporto curato da Italiani.Coop, che dice di basarsi su “7000 intervistati” e sarebbe rappresentativo della popolazione 18-65 anni per fascia di età, rivela che “gli italiani scoprono di avere un’identità sessuale sempre meno definita”. Ma cosa hanno chiesto esattamente gli autori del sondaggio a questi intervistati? La domanda posta è questa: “Come definirebbe la sua identità sessuale in una scala da 1 a 10 dove 1 è esclusivamente maschile e 10 esclusivamente femminile?”." Il Primato Nazionale solleva il dubbio che non sia una ricerca attendibile, o che si tratti addirittura di una manovra per spingere maggiormente verso la cancellazione della distinzione di genere (ma guai a parlare di complottismo). Io che sono più pessimista direi che dopo 50 anni (dagli anni 60 ad oggi) di bombardamento psicologico, di rotture di coglioni, ecc. alla fine stanno iniziando a raccogliere i loro frutti. Per ci frantumano i cosiddetti per la pigrizia del panda che si sta estinguendo perché troppo pigro per mangiare e trombare, ma la razza bianca sta scomparendo perché ci massacrano col fascismo (nazismo) se siamo orgogliosi della nostra stirpe, alle donne è stato inculcato il fascino del negro (e se poi le tratta da schiava poco importa... l'importante e che per aver maggior soddisfazione a letto deve usare un estintore da 20 litri), ci obbligano a non avere figli raccontandoci la stronzata della (dis)parità dei diritti, ma va tutto bene se una donna viene massacrata dal marito pellet perché non ha indossato il burka, non ci fanno avere figli se non hai €7000 di stipendio mensile a testa (ma ai pellet gli viene dato anche il fido in banca), ci raccontano che se continua così tra 60 anni gli italiani non esisteranno più, ma la domanda non è come poterlo impedire, piuttosto come farci estinguere prima), ci raccontano che in Italia non esiste un gene italico, ma che siamo il sottoprodotto di una mescolanza (sottintendendo di negri) ma si dimenticano di dire che oltre alle scimmie in Italia abbiamo avuto germani, normanni e (ahimè) slavi quindi non siamo un branco di scimmie che si crede migliore di quelle allo zoo solo perché indossiamo vestiti.
Ci inculcano l'idea che non esistono uomo e donna così che non si sappia chi è dei due che deve penetrare l'altra e chi porterà in grembo la prossima generazione (di finocchi a quanto pare). I numeri sono esagerati quindi stanno facendo pubblicità o la situazione è peggiore di quella che i giornalisti percepiscono?
Io la mia risposta ce l'ho e l'ho espressa abbastanza chiaramente sia in passato che in questo articolo. A voi, miei lettori, la riflessione che, come sempre, vi invito a tenervi per voi stessi.

12 marzo 2019

Sei brutta ti tirano le pietre.

"Tu sei brutto e ti tirano le pietre.
E il giorno che vorrai difenderti vedrai
che tante pietre in faccia prenderai!"

Voglio iniziare con le parole di "Pietre" di Gian Pieretti / Antoine... perché siamo arrivati all'incredibile.
Prima di addentrarmi troppo con la blasfemia, permettetemi di ricordare che non sono per la presunzione di colpevolezza solo perché una ragazza si pente di essere stata a letto con un uomo (o presunto tale), ma se l'uomo (o presunto tale) è innocente quanto meno mi aspetto che a scagionarlo siano state le prove, il dibattimento, ecc. e che alla fine la sentenza sia congrua a quanto emerso in fase processuale.
Di certo non mi aspetto che l'assoluzione derivi dalla bruttezza della vittima che, quindi a detta del magistrato, impedirebbe una violenza sessuale.
Quando io ero ragazzino c'era la matta del villaggio che oltre ad essere mentalmente instabile, era oggettivamente brutta, l'igiene personale era al limite della scabrosità ciò nonostante spesso risultava essere in stato "interessante" o come si dice prosaicamente restava incinta. Non escludo certo l'intervento divino, ma propendo maggiormente verso un intervento di vino, che dava il coraggio o l'incoscienza necessaria per operare il miracolo.
Certo nel suo caso non faceva mistero della sua accondiscendenza nell'avere rapporti sessuali con "sconosciuti", ma non mi è mai capitato di conoscere i suoi "amanti".
Diverso è quando "Nina Vikingo", nomignolo affibbiatole dal suo stupratore,  denuncia l'abuso ed il giudice ha l'ardire di trasformare il presunto poco gradevole aspetto della ragazza/donna come prova per scagionare l'aggressore.
Quindi se domattina stuprassi Belen Rodriguez basterebbe salvare il suo contatto come la scimmia argentina e invece di stupro mi darebbero il ben più tenue maltrattamento sugli animali?
Direi che la giustizia sta andando a rotoli dopo le ultime sentenze, che ho commentato, e lo sta facendo in tutta Europa... secoli addietro la sentenza che non è stupro se indossa i jeans, poi la storia di Desirée che stava per risolversi con l'assoluzione dei carnefici con il ribaltamento delle accuse secondo cui sarebbe stata lei a stuprare il branco indifeso, gli scafisti che lo fanno per bisogno, lo stupratore pakistano che non sa che in Europa non è usanza stuprare una donna (assolto perché lui non conosce la nostra cultura, ma nella sua che cosa succede agli stupratori? non finiscono forse con i coglioni su di un ceppo?).
Eppure le mie orecchie non odono una certa vocina... il fatto che la Boldrini non gongoli per l'accaduto mi fa nascere il dubbio che ne sia il mandante... quanto meno mi sarei aspettato un levarsi di forconi a mostrare la decadenza della giustizia italiana, ma evidentemente il fatto che è stata la "giudicia" a definire la ragazza "non scopabile nemmeno con il cazzo di un altro!" infatti "La Corte d'appello di Ancona ha davvero assolto due violentatori - l'esecutore materiale e il «palo», entrambi condannati in primo grado - scrivendo nelle motivazioni che a rendere inverosimile il racconto della vittima era la sua scarsa avvenenza, dimostrata tra l'altro dal soprannome mascolino («Vikingo») che le era stato affibbiato dall'amico che poi l'avrebbe stuprata. I giudici sono anche andati a guardarsi la foto della vittima, e ne hanno tratto conferma: «Una così chi la violenta?», devono essersi detti. E hanno assolto tutti. [...] A rendere il tema ancora più complesso, c'è il fatto che non siamo di fronte a un caso di becero maschilismo giudiziario: la sezione della Corte d'appello di Ancona che ha pronunciato il singolare verdetto è composta da tutte signore. Una di loro, quella che ha scritto personalmente la sentenza, è in un certo senso recidiva: si chiama Marina Tummolini, e nel 2013, condannando all'ergastolo un uxoricida aveva scritto che aveva assaltato la moglie dopo essersi eccitato guardandola fare la pipì in un bosco, cosa di cui negli atti non c'era alcuna traccia. «Ci aspettavamo un giudice, non uno psicologo», dissero gli avvocati." (fonte Il giornale)
Ovviamente nomi e nazionalità dei cafoni non sono stati scritti, quindi non voglio fare congetture ché a seconda dell'aria che tira vengono nascosti o enfatizzati gli italiani o i pellet. Sicuramente il silenzio della Boldrini è imputabile al fatto che non può gridare al maschilismo (come evidenziato da Il Giornale) dal momento che l'intera corte d'appello era composta da donne... e con l'apparato giudiziario in preda ad un delirium tremens dovuto da abuso di alcool o astinenza da stupefacenti quali diventano le priorità della sinistra?
"Bergamo, Mussolini cancellato dai cittadini onorari. Ecco le priorità della sinistra" (fonte Il Primato Nazionale);
"Cartoline dalle Alpi. Scarponi per i migranti al confine italo-francese: una campagna [...] «Mi chiamo Amir. Sono originario del Niger. Da due anni vivo in Italia e da tre giorni sono bloccato in una stanza fatta di materassi al confine con la Francia. Il telefono segna le otto ma fuori è già buio. Anche qui dentro la luce è fioca, è fredda: è la cosa che più mi manca. A casa mia, anche la mattina presto c’è una luce da non crederci. Un volontario mi ha dato dei sacchetti di plastica. Mi ha detto di infilarli nelle scarpe, sopra le calze, che aiutano, almeno per il primo chilometro. Sorrido. Ho passato gran parte della mia vita a camminare senza scarpe. Mi piaceva andare in giro a piedi nudi, sentire il terreno, sentire i granelli di sabbia tra le dita»." ecco allora riprendi i piedi e tornatene affanculo Amir... ancora non sono arrivati e già si lagnano che non è come a casa loro... Infatti è casa mia!!! Adoro che, in inverno, alle 17 faccia buio, adoro l'aria gelida che mi penetra nei polmoni e mi faccia tossire... dopo avermi infuso la vita, adoro la pioggia, adoro il vento gelido che porta giù dalle montagne il profumo della neve appena caduta ed il profumo dei pini, adoro il rumore dei rami che si piegano e quello delle foglie battute dal vento.
Adoro la mia terra inospitale, fredda, umida... adoro la nebbia vuoi camminare scalzo fallo... ma lasciaci una lettera in cui attesti che è stata una tua scelta così che zecche, cristiani e piagnoni non ci rompano i coglioni nel trovarti congelato in mezzo al bosco.