24 febbraio 2020

I pellet vogliono scappare l'Italia li trattiene

Partendo dal presupposto che l'Italia non caccia nessuno, nemmeno se questi se lo merita, infatti dal 2014 ad oggi è stato accompagnato all'aeroporto un solo clandestino pronto per il rimpatrio, ma costui si è facilmente divincolato dalla ferrea morsa degli agenti di custodia perdendosi nuovamente tra le larghe maglie della sicurezza nazionale e della burocrazia nostrana. Abbiamo detto fino alla nausea che quello dell'accoglienza è un vero e proprio business atto a dare un lavoro a chi non ha voglia di lavorare e a gonfiare le tasche di chi prende la maggior quota percentuale sul traffico di esseri umani.
Ancora oggi, in piena emergenza sanitaria, le nostre frontiere restano (a gambe) aperte per chiunque ad eccezione dei voli provenienti dalla Cina. Nonostante l'isolamento aereo con la Cina siamo il 4° paese al mondo per casi di infezione (solo perché al 3° compare un "others", altri, con 691 casi) e i primi in Europa... e finalmente l'Italia è nuovamente prima.
Il consiglio dei ministri, e i vari presidenti di regione, continuano a dire che l'immondizia che arriva dalla Cina non è pericolosa per la salute, ma tocca, come sempre a me, far loro presente che non sempre i container cinesi contengono oggetti inanimati o carne morta.
La stranezza di questo virus, aldilà delle beghe politiche di chi dice a chi che ha sbagliato, è l'evoluzione avuta sui media, ovviamente imbeccati dai no-vax 5 stelle, per cui la sera prima non c'era alcun pericolo rientro dal concerto dei "Goblin" per trovare Lombardia e Veneto isolate ed il resto del nord Italia in via di segregazione. Scuole chiuse, divieto di assembramento, sospensione delle attività ludico-sportive, culturali, musei, ecc.
Forse qualcosina in più avrebbe dovuto essere fatta perché un conto è non farsi prendere dalla psicosi, un conto è svegliarsi dopo 2 mesi dallo scoppio dell'epidemia e sentire ancora il governo dire non è il caso di sospendere il trattato di Schengen (pazienza, tanto ci pensa l'Europa a fare quello che l'Italia non vuole fare*), ma almeno evitiamo di portarci in casa altra merda che è già appestata di suo e, semplicemente, ingolfa le strutture sanitarie che, anche se le consideriamo da terzo mondo, sono sicuramente migliori di quelle a casa dei pellet (gialli o neri) che curano ancora la gente agitandogli davanti al muso un bastone con piume di pollo attaccate sopra.
Il problema dell'immigrazione clandestina non è solo una questione razziale, epidemico o etico (se odi i negri non li fai entrare, se ci vuoi scopare li accogli in casa), ma anche una questione burocratica. La burocrazia qui da noi sarebbe fatta in modo tale che un losco individuo si presenti alla frontiera con i documenti in bocca in modo tale da accertarne l'identità in ingresso e (si spera) in uscita. Ciò significa che prima o poi l'intruso potrà, o dovrebbe, avere intenzione di levarsi dai coglioni. Questo è possibile solo se il non invitato è entrato regolarmente all'interno dei nostri (stuprati) confini... se si può parlare di stupro nei confronti di una "donna" costretta alla prostituzione da un governo "pappone" che dopo averla imbottita di droga la spinta a concedersi a chiunque che, senza troppi scrupoli, non si degna nemmeno di bussare per entrare, ma lo pretende come diritto internazionale.
Certo a Boldrini e compagni suonerà strano, anzi assurdo, anzi una fake news il fatto che, di tanto in tanto, qualche pellet capisca che questa non è "l'america", che gli hanno decantato in patria, fatta di mantenimento, opportunità e gente da fottere, in base al sesso di appartenenza, in un modo o nell'altro. Eppure succede che, essendo entrati nel nostro paese clandestinamente (chissà perché noi ci si fissa su questo termine) chi abbia voglia di lasciare il paese non lo possa fare perché privo dei documenti necessari.
Il problema è tutto qui?
Non solo ovviamente. Non avendo documenti l'individuo non può allontanarsi volontariamente dal nostro paese. Allo stesso tempo, mancando degli accordi bilaterali con i paesi di origine di certa feccia, che non è scappata da guerre, pandemie o persecuzioni di altro tipo, non possono essere rimpatriati dallo Stato. Quindi si sono strapagati il viaggio per venire fino a qui, hanno spacciato abbastanza per tornare a fare i nababbi nel loro paese, ma non ci possono andare perché permesso di soggiorno temporaneo e/o rilascio del documento che attesti oro lo status di rifugiato (a vario titolo) non sono documenti sufficienti per permettergli di lasciare il nostro paese. Potrebbero far appello alle ONG, ma per loro sarebbe assurdo, dopo averli "salvati" dalle acque, riportarli in Libia dal momento che le stesse usano la pericolosità dello stato nordafricano come scusa per portarceli tutti a casa nostra.
Insomma appena capiscono che stiamo peggio di loro se ne tornerebbero volentieri a casa, ma non possono perché di fatto non risultano essere mai entrati in Italia... e continuiamo a tenerli e a mantenerli.

*ufficialmente Schengen non è sospeso, ma molti stati europei bloccano e verificano i passeggeri provenienti dall'Italia anche e soprattutto se sono italiani. "La richiesta del nostro governo a Bruxelles di avere un “piano europeo” di contenimento si scontra con la consapevolezza dell’Europa di non avere i mezzi necessari per affrontare, su larga scala, questo tipo di emergenza. Per cui ogni Paese europeo mette in atto proprie strategie al fine di contenere l’epidemia da Coronavirus, coordinandosi con l’Organizzazione mondiale della sanità. Inutile, a questo punto, riflettere sul concetto di “Europa unita”, che, per la verità, unita non è mai stata, ed ora anche la stampa europea ed internazionale ci chiede come mai siamo il quarto Paese al mondo per casi di Coronavirus."

19 febbraio 2020

Il treno è sempre il treno.

Cresciuto con il suo inconfondibile "taaac", con "a cosa assomiglia una lampada?!?"... "beh è un po come... cioè sembra... assomiglia ad una lampada, no?!?" Renato Pozzetto negli anni ha saputo rendere indimenticabili i suoi tormentoni reinventando le situazioni in cui poterli usare in modo da non risultare mai banale, mai scontato, nonostante la sua comicità fosse, a volte, "tormentosa".
Tornato in auge con l'annuncio di un nuovo film che sarà, probabilmente, il seguito di "Ragazzo di campagna", Artemio (protagonista della famosa pellicola di Castellano e Pipolo) "torna" in uno spot per Trenord, la compagnia ferroviaria lombarda, in cui Pozzetto sulla banchina della stazione inscena, con gli altri viaggiatori, la famosa scena in cui tutto il paese si reca presso i binari per vedere "lo spettacolo" e concludendo con la frase, appunto, "il treno è sempre il treno". 
Lo sketch si sposta poi all'interno del convoglio dove si vede (un treno nuovo e pulito), stranamente non si vedono pellet all'interno del treno né tra i protagonisti né tra i passeggeri e nemmeno tra i passanti sullo sfondo che non è chiarissimo si tratti di un set chiuso oppure se è la cittadina in cui andrò a vivere nell'immediato futuro (appena pubblicato questo articolo).
Quello che è certo è che la "popolazione" di Trenord sarebbe insorta, o non avrebbe preso minimamente in considerazione il nuovo treno, all'idea di dividere ancora il viaggio con delinquenti che, quotidianamente, trattano i treni lombardi come ai tempi del "far west".
Anche se i giornalai è un po' che non lo "strillano" agli angoli delle strade, non penso che la situazione sia potuta migliorare dal momento che la situazione generale nella regione e nel resto del paese rimane critica.
Ad esempio ieri a Mantova un nigeriano ha ferito una persona a colpi d'ascia ed in seguito ha danneggiato delle automobili "Attimi di puro terrore, che a molti avranno sicuramente ricordato la tragica vicenda di Kabobo, quelli trascorsi ieri pomeriggio a Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova: un 29enne di nazionalità nigeriana, in evidente stato confusionale, ha ferito a colpi d’ascia un conoscente, distrutto svariate vetrine di negozi e i vetri di alcune auto in sosta – compresa una gazzella dei carabinieri – prima che le forze dell’ordine riuscissero ad arrestarlo".
A Milano si era formata una Baby gang di egiziana che si dilettava in rapine, violenze e spaccio, fortunatamente sgominata, "Sempre cinque contro uno le vittime predilette erano ragazzi della loro età o più piccoli; una vittima fu scaraventata sui binari di Porta Genova con la minaccia di tenerlo a terra all’arrivo di un treno. E poi ancora droghe, di tutti  i tipi, vendute o assunte. La storia di cinque ragazzini egiziani"
A Reggio Calabria un magrebino ubriaco prende a pugni un pensionato che gli ha negato l'elemosina "Pugni, ginocchiate e un tentativo di rapina per un uomo di 63 anni di Reggio Calabria, aggredito da un magrebino irritato dal rifiuto dell’elemosina che stava insistentemente chiedendo alla sua vittima".
Questo fa sicuramente capire due cose, la prima (importante) è che questi non hanno alcuna paura delle forze dell'ordine, che sia per la garanzia di impunibilità o per cultura è indifferente. La seconda (terribile) è che le forze dell'ordine non sono in grado di proteggere la popolazione inerme innanzi a questi episodi. Infatti, per quanto importante ai fini della sicurezza, la presenza dell'esercito nelle strade, in tempo di pace, è qualcosa di preoccupante. Qualcosa che non si vede dai tempi in cui la polizia non esisteva e per garantire l'ordine pubblico e la sovranità dello stato si usava il regio esercito.

18 febbraio 2020

Portate pazienza per il periodo

In questo periodo purtroppo mi stanno rubando le pause pranzo e la voglia di vivere immerso in certa burocrazia di cui non vi posso ancora parlare. Quando arrivo alla sera sono talmente rovinato da non avere l'ispirazione giusta per scrivere articoli decenti e per scrivere banalità (come l'ultimo articolo sul referendum), preferisco non scrivere nulla e aspettare momenti migliori.

Spero di poter tornare al più presto in forma e scrivere contro tutto il "bene" di questo mondo.

13 febbraio 2020

Ed arriva, di nuovo, il referendum sul numero dei parlamentari.

Il 29 Marzo siamo chiamati ad esprimerci sulla modifica costituzionale, al fine di ridurre il numero di parlamentari delle due Camere, (dei deputati e dei senatori) eleggibili da noi plebaglia. La premessa a questo articolo è quanto mai chiara... se nella modifica del testo non ci aggiungono altre cose tipo che "è considerato cittadino chiunque sia passato per sbaglio entro i patri confini!" o simili, non sembra male tagliare un po' di magna magna, ma leggiamo.
Allora intanto non si tratta di un referendum abrogativo, per cui la domanda sarà "«Approvate  il  testo  della  legge  costituzionale   concernente "Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari", approvato  dal  Parlamento  e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - Serie generale - n. 240 del 12 ottobre 2019?»." rispondendo "" la modifica è approvata.
Gli articoli coinvolti, come si legge nel testo sono i 56, 57, 59 dell'attuale costituzione.
Questo articolo esporrà esclusivamente il testo attuale e quello con la modifica proposta... per i vari ragionamenti valuteremo cosa sostiene chi dice "sì" e cosa chi dice "no"... ma vi dico subito che, ad una prima lettura, l'abrogazione del titolo di "senatore a vita" è una bufala, la legge sarà cambiata, vero, ma le parole saranno solo cambiate di posto.

Articolo 56:

ATTUALE:

"La Camera dei deputati è eletta a suffragio universale e diretto.
Il numero dei deputati è di seicentotrenta, dodici dei quali eletti nella circoscrizione Estero.
Sono eleggibili a deputati tutti gli elettori che nel giorno delle elezioni
hanno compiuto i venticinque anni di età.
La ripartizione dei seggi tra le circoscrizioni, fatto salvo il numero dei seggi assegnati alla circoscrizione Estero, si effettua dividendo il numero degli abitanti della Repubblica, quale risulta dall’ultimo censimento generale della popolazione, per seicentodiciotto e distribuendo i seggi in proporzione alla popolazione di ogni circoscrizione, sulla base dei quozienti interi e dei più alti resti."


MODIFICATO:

"La Camera dei deputati è eletta a suffragio universale e diretto.
Il numero dei deputati è di quattrocento, otto dei quali eletti nella circoscrizione Estero.
Sono eleggibili a deputati tutti gli elettori che nel giorno delle elezioni
hanno compiuto i venticinque anni di età.
La ripartizione dei seggi tra le circoscrizioni, fatto salvo il numero dei seggi assegnati alla circoscrizione Estero, si effettua dividendo il numero degli abitanti
della Repubblica, quale risulta dall’ultimo censimento generale della popolazione, per trecentonovantadue e distribuendo i seggi in proporzione alla popolazione di ogni circoscrizione, sulla base dei quozienti interi e dei più alti resti."

Articolo 57:

ATTUALE:

"Il Senato della Repubblica è eletto a base regionale, salvi i seggi assegnati alla circoscrizione Estero.
Il numero dei senatori elettivi è di trecentoquindici, sei dei quali eletti nella circoscrizione Estero.
Nessuna Regione può avere un numero di senatori inferiore a sette; il Molise ne ha due, la Valle d’Aosta uno.
La ripartizione dei seggi tra le Regioni, fatto salvo il numero dei seggi assegnati alla circoscrizione Estero, previa applicazione delle disposizioni del precedente comma, si effettua in proporzione alla popolazione delle Regioni, quale risulta dall’ultimo censimento generale, sulla base dei quozienti interi e dei più alti resti."

MODIFICATO:

"Il Senato della Repubblica è eletto a base regionale, salvi i seggi assegnati
alla circoscrizione Estero.
Il numero dei senatori elettivi è di duecento, quattro dei quali eletti nella
circoscrizione Estero.
Nessuna Regione o provincia autonoma può avere un numero di senatori inferiore a tre; il Molise ne ha due, la Valle d’Aosta uno.
La ripartizione dei seggi tra le Regioni o le Province autonome, previa applicazione delle disposizioni del precedente comma, si effettua in proporzione alla popolazione, quale risulta dall'ultimo censimento generale, sulla base dei quozienti interi e dei più alti resti."

Effettivamente sembra vogliano davvero solo ridurre il numero dei parlamentari... anche se ipotizzando una crescita demografica a 0, quindi con un numero invariato di elettori dividere 30.000.00 per 600 o per 400 non è esattamente la stessa cosa. Inoltre... cosa si intende per province autonome? Stanno già pensando alla divisione dell'Italia in autonomie federali? Vero che il nostro spirito nazionale lascia abbastanza il tempo che trova, ma all'articolo 5 dei principi fondamentali "La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principî ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento" perché Val d'Aosta, Trentino, Friuli Venezia Giulia, Sicilia e Sardegna sono regioni autonome, ma non mi risulta che Bolzano sia anche una provincia autonoma così come Siracusa, Cagliari, ecc.

Articolo 59:

ATTUALE:

"È senatore di diritto e a vita, salvo rinunzia, chi è stato Presidente della
Repubblica.
Il Presidente della Repubblica può nominare senatori a vita cinque cittadini che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario."

MODIFICATO:

"È senatore di diritto e a vita, salvo rinunzia, chi è stato Presidente della
Repubblica.
Il Presidente della Repubblica può nominare senatori a vita cittadini che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario. Il numero complessivo dei senatori
in carica nominati dal Presidente della Repubblica non può in alcun caso essere superiore a cinque."

Questo significa che possono esserci un massimo di 5 senatori a vita nominati dal presidente... in carica o in senso assoluto? Ovvero ogni presidente ne nomina 5 e questi restano senatori a vita oppure tutti i senatori a vita eletti da tutti i presidenti possono essere 5? Ora non mi immagino che ci siano ancora senatori nominati da De Nicola (anche perché non ne nominò nessuno) ed attualmente dei sei senatori a vita (tranne la Segre di cui credo non ci sbarazzeremo nemmeno con la riforma) furono nominati da Napolitano tranne il Napolitano stesso che è senatore a vita per essere stato presidente della repubblica. Quindi allo stato attuale delle cose, non sembra esserci un guadagno concreto della riforma e, se non chiariscono il "comma 2" (ovvero possono essere un massimo di 5 in carica o possono esserne nominati al massimo 5 per ogni presidente , come è attualmente in effetti), il dubbio che sia solo un cambio di termini resta forte.

10 febbraio 2020

A volte un film non va preso in giro.

Oggi, come cerco di fare tutti i giorni, giunto in prossimità dell'ora di pranzo ho estratto il baracchino dallo zaino e aperto Il Primato Nazionale. Nel leggere le notizie di cui sto per parlare, in un attimo, ho rischiato di strozzarmi... ed inevitabilmente mi è balzato alla mente "skynet".
L'intelligenza artificiale che scatena la guerra tra uomo e macchina, ovvero tra l'Appendino (visibilmente un uomo) ed il mio Euro4, nel film Terminator. Il 3° capitolo della saga cinematografica tratta effettivamente il momento della ribellione delle macchine in cui skynet simula un attacco missilistico da parte dei russi a cui, in maniera autonoma, lo stesso sistema difensivo automatizzato risponderà eliminando così il vero nemico l'essere umano. In effetti la trama di questo capitolo ricorda, molto da vicino, quella di "wargames - Giochi di guerra" uscito del 1983 e magistralmente interpretato da Matthew Broderick e John Wood, tra gli altri, e diretto da John Badham, in cui un computer veniva programmato per simulare e analizzare ogni possibile scenario di una guerra nucleare con l'URSS e valutare, in caso di attacco sovietico, come poter vincere la guerra. Questa pellicola è uscita un anno prima del primo Terminator quindi, potenzialmente, con un anno di ritardo rispetto all'idea originale diretta da Badham.
In quel periodo la distopia contro la rivolta di computer e robot era piuttosto feroce (soprattutto per aver scoperto che in Russia andava forte tale Asimov che trattava tali questioni fantascientifici)... e tenere vivo il terrore del comunismo era politicamente corretto. Tra un libro ed un film arriviamo al 2020 dove, come nel film "Io robot" (tratto dall'omonimo romanzo dello scrittore sovietico poi naturalizzato "ignorante" americano) abbiamo auto che guidano da sole, nonostante gli hacker siano già riusciti a violare la centralina di un carro funebre (più limitata rispetto ad un veicolo automatico) a farne l'accensione e "guidarla" per alcuni metri (in linea retta).
La mia personale posizione rispetto all'auto automatica è netta. Ovvero o il controllo del mio veicolo l'ho completamente io, per cui non voglio che qualcosa sterzi, freni, parcheggi al mio posto. Oppure lo ha totalmente l'auto per cui mi butto sul sedile di dietro insieme alla belva, ubriaco fradicio, a dormire e se uno sbirro mi ferma per un controllo non si deve nemmeno azzardare a chiedermi se ho la patente. In quest'ultimo caso di eventuali infrazioni, incidenti uccisioni, ecc. ne risponde direttamente la macchina o l'azienda costruttrice.
Qui arrivano i primi problemi di carattere giuridico, sociale ed economico. Per una qualsiasi ragione, un pedone che tenta il suicidio per rincorrere il pallone, un pellet che consegna le pizze in bici, ecc., l'auto si trova nella seguente situazione (improbabile, ma non impossibile) ha un ostacolo assasinabile di fronte al muso, un auto che procede in senso opposto e, alla velocità a cui procede, un incidente può essere fatale per i passeggeri... chi uccide dei 3? Uccide i passeggeri a bordo? Il pedone o il pellet? O potenzialmente il conducente del veicolo nell'altra corsia? Per me la scelta è facile tento di fare una manovra nell'alce per evitare di mantenere un negro, finto infortunato per il resto dei suoi giorni, ma se la scelta è tra me e un pellet... lo asfalto. Parlando con la plebaglia sono venuto a conoscenza del fatto che, per il momento, non possiamo buttarci a dormire sul sedile posteriore per una questione assicurativa ovvero le assicurazioni non hanno dati per sapere se, per loro, sia più vantaggioso continuare a farsi truffare dai guidatori ciechi di Napoli o assicurare un veicolo automatico. Questo dilemma assicurativo diventa anche un problema giuridico in caso di incidente mortale tra un pedone (o ciclista o coglione che pensa di fare sport stando in piedi su un monopattino elettrico) ed un auto elettrica... chi va sotto processo? Io che stavo dormendo ubriaco sul sedile posteriore, il programmatore che non ha previsto quella situazione, l'hacker che ha fatto sterzare il coglione sul monopattino o il "robot" che guida il mio veicolo al mio posto?
Il problema sociale è molto più "banale" quanto impercettibile, il fatto di avere a che fare con la tecnologia, di interagire con assistenti vocali "umanizzate" (Siri, Cortana, Alexa, ecc.), a cui spesso gli utenti si rivolgono con disprezzo o insultandoli, anche solo per gioco, li disumanizza nei confronti dei sentimenti altrui, per cui, passando attraverso il web, non si ha la percezione di star insultando qualcuno, perché l'esperienza è del tutto simile all'offendere l'assistente vocale di cui sopra. Sono abbastanza convinto, anche se un margine d'errore è immaginabile, che la maggior parte dei cosiddetti "cyberbulli", messi a confronto con le proprie "vittime" non oserebbero dirle ciò che invece non le hanno risparmiato tramite i social. Quindi in un mondo sempre più "connesso" l'umanità si sta disconnettendo dalla propria coscienza. Ha voglia poi lo zeccume a chiedere umanità ad un'umanità che hanno contribuito a disumanizzare.
Arriviamo infine al problema economico. I robot, grazie alla precisione dei propri sensori e alla velocità di elaborazione, sono sicuramente più produttivi ed efficienti degli esseri umani, sempre se ben programmati dalla fabbrica di produzione e ben impostati in cui saranno impiegati, questo cosa comporta sul lungo termine?
Distopicamente parlando avremo tutta una serie di individui che verranno istruiti a scuola per arrivare, in età adulta, a percepire il reddito di cittadinanza oppure a fare i mantenuti dai propri genitori o i fortunati che avranno un lavoro come sviluppatori di software, finché qualcuno non si renderà conto che anche il lavoro degli sviluppatori non può essere eseguito da un computer con una IA in grado di comprendere le richieste e tradurle in codice binario.
In altre realtà più importanti, ovvero numericamente rilevanti, il lavoro degli esseri umani è stato interamente preso in carico da macchinari, ad esempio in California, o forse in Florida non ne sono sicurissimo, nelle coltivazioni di aranci ci sono delle sorta di trebbiatrici in grado di raccogliere, al proprio passaggio, le arance sugli alberi e di dividerle per dimensione. Idem con le olive e con altre coltivazioni in cui c'è spazio a sufficienza per far passare i macchinari.
Quindi, il controsenso del controsenso, abbiamo da un lato dei lavori che verranno svolti interamente dalle macchine e dall'altra le età pensionabili che vanno via via alzandosi. Così ci si ritrova nella situazione che operai, specializzati e non, debbano continuare a fare lavori logoranti fino ad età indicibile, mentre i "professoroni" continuano a fare calcoli di bilancio basandosi sulla propria capacità ad alzare la penna ed il foglio su cui è richiesta la propria firma.
Dal Giappone arriva un supporto per 'sti "baby pensionati", per sti "vecchiacci" che a 70 anni non ce la fanno più ad alzare i pallet pieni di quintalate di materiale finito "“Arto Assistente Ibrido”, è una tuta esoscheletrica motorizzata, volta a sostenere un individuo proprio come uno scheletro esterno. L’ha sviluppata l’università giapponese di Tsukuba, per assolvere a molteplici funzioni.[...] Nel 2015 gli over 65 (odierna età della pensione per i lavoratori nipponici) rappresentavano già più di un quarto della popolazione, e le previsioni indicano che potrebbero arrivare al 40% nel 2060. Per far fronte a questo rapporto in costante diminuzione tra lavoratori attivi e pensionati, il governo sembra indirizzarsi verso l’innalzamento a 70 anni dell’età pensionabile. [...] Ecco quindi il fiorire del mercato degli esoscheletri, che passano dall’essere appannaggio di super-soldati e persone diversamente abili a necessario supporto per gli anziani, obbligati a trascorrere più tempo nei ranghi della forza lavoro [...] All’alba del nuovo decennio dunque, il cyborg non è più l’immagine cinematografica del combattente di fantascientifiche guerre spaziali future, ma un nonno che non può permettersi di smettere di lavorare. Ora, indovinate qual è il secondo Paese più “vecchio” al mondo?" (fonte Il Primato Nazionale) Già... qual è il secondo paese più vecchio al mondo? Mi verrebbe da dire l'Italia, ma il nostro governo oltre ad alzare l'età pensionabile e riempirci di pellet giovani, forti e (soprattutto) single, cosa fa in più per sopperire all'invecchiamento della Nazione? Continua a bastonare quelli che pagano le tasse e ad abbassare il costo della manodopera. Ovvero non ci sono lavori che gli italiani non voglio più fare, ma ci sono, piuttosto, lavori che gli italiani non possono più fare (non alla luce del giorno almeno).
Infatti sarebbe preferibile ricevere €1000 al mese rispetto a 0, ma se si considera che restando "ufficialmente" sotto una certa soglia di povertà si hanno decisamente meno costi rispetto all'andare a lavorare. Spesso le aziende preferiscono tenersi sulle croste un vecchiaccio rincoglionito (ma che conosce il suo mestiere), piuttosto che assumere un pischello appena uscito da scuola perché, banalmlente, la Formazione ha un costo e prima che il pischello, ammesso che resista tanto in catena di montaggio, arrivi ad essere produttivo come il pensionato, che può finalmente godersi (anziché bestemmiare) il cantiere sotto casa, di tempo ce ne passa.
Dicevo se resiste abbastanza, ovvero se il richiamo di diventare calciatore, o spacciatore, o qualsivoglia lavoro che permetta di fare un sacco di soldi senza studiare o rompersi il culo in fabbrica per ore intere.
Anche ammesso che ci siano giovani con la volontà ferrea di lavorare anziché cercare di rubare l'angolo di marciapiede al pellet che svolge uno di quei lavori che gli italiani non vogliono più fare (elemosinanti e spacciatori), la situazione non durerà comunque ancora a lungo "La cosiddetta «quarta rivoluzione industriale» fa paura: con l’introduzione dei robot, di un’automazione sempre più invasiva e, addirittura, dell’intelligenza artificiale, milioni di persone rischiano di perdere il posto e di risultare inadatti al nuovo mercato del lavoro. È una paura diffusa che, stando al terzo Rapporto Censis-Eudaimon sul welfare aziendale, tormenta ben 7 milioni di italiani. Come si legge nel documento, infatti, ben «l’85% dei lavoratori è spaventato dagli effetti che si attendono dalla rivoluzione tecnologica e digitale che sta arrivando»." (fonte Il Primato Nazionale), ma anche in questo caso ci sono i lobotomizzati al pensiero unico che difendono gli automi e le intelligenze artificiali pensando che lo stipendio non sarà passato alle macchine, ma a loro che se lo potranno godere stando a casa a grattarsi il culo. "«Per due lavoratori su tre – si legge – che già ne beneficiano (il 66%), il welfare aziendale sta migliorando la loro qualità della vita. Le percentuali sono elevate tra dirigenti e quadri (89%), lavoratori intermedi (60%), operai (79%)». Pertanto, «guardando al futuro, il 54% dei lavoratori è convinto che gli strumenti di welfare aziendale potranno migliorare il benessere in azienda. E in vista dell’arrivo di robot e intelligenza artificiale, il welfare aziendale viene annoverato tra le cose positive che si possono ottenere in un futuro immaginato con meno lavoro, meno reddito e minori tutele»" ovvero stai a casa mentre il robot lavora al tuo posto, ma tu percepisci lo stesso stipendio, benefici, premi di produzione ed il wlfare aziendale, ovvero delle agevolazioni o delle convenzioni con esercizi esterni (asili nido, palestre, piscine, studi medici, dentistici, ecc) a cui potrai accedere a prezzo ridotto o gratuitamente sino ad una certa soglia.
Questa è la visione del mondo che ipotizzava Beppe Grillo, ovvero un mondo in cui l'uomo (Boldrini... essere umano) non è più costretto a lavorare per guadagnare, ma ci sarà qualcuno che ci pagherà uno stipendio (che questi sia lo Stato o l'impresa non è dato saperlo, ma già mi immagino i colloqui...
M = mannaggia (manager detto all'americana);
S = schiavo di merda che a chiedere uno stipendio;
GM = Google Maps

M: "buongiorno si accomodi!"
S: "Buongiorno... grazie";
M: "ci ha trovato facilmente?"
GM: "località 'Fnaculonia' non trovata!"
S : "sì è stato complicato solo riuscire a parcheggiare, ma a quest'ora..."
M: "bene bene... Noi siamo un'azienda che non produce assolutamente un cazzo... facciamo solo fatturato... le interessa prendere uno stipendio da noi?"
S: "beh sì ho bisogno di soldi e voi mi sembrate assolutamente affidabili (anche se non capisco come facciate a non fare un cazzo)..."
M: "Quanto ritiene possa essere uno stipendio annuo lordo adeguato?"
S: "Considerando il fatto che non devo venire fin qui..."
GM: "località fanculonia non trovata"
S: "direi... €NNNN mensili così me ne vado a vivere al mare"
M: "vedo che lei ha un sacco di hobby costosi... leggere, scrivere, suonare una band black metal norvegese... ho paura che a lungo andare mi chiederà un aumento di stipendio... preferisco assumere un altro che si spende tutto in cocaina e mignotte... con un po' di fortuna quando finisce i soldi si mette a spacciare!"

6 febbraio 2020

Dittatura 2.0

Scordatevi i Lager. Scordatevi i Gulag. Scordatevi le risaie di san Sabba e, già che ci siete, scordatevi pure le battaglie sui monti, a meno di farle voi stessi.
Dopo crisi di governo organizzate ad hoc per far approvare, da uno tecnico, quelle riforme che qualunque governo con un minimo di coscienza rifiuterebbe (avendo coscienza che prima o poi gli toccherà fare i conti con la storia ed il popolo), dopo ribaltoni per cui il capo del governo "Abdica" a favore di un successore privo di qualunque diritto di carica, non eletto dal popolo né, tanto meno, candidato alle elezioni in cui il suo predecessore aveva vinto. Successe con Renzi che abdicò per Gentiloni, che abdicò per il Gentiloni bis, che persero le elezioni contro Gigino che non prese il potere cedendolo a Conte che Di Battista al mercato incontrò.
Da non sottovalutare che Conte abdicò a favore di sé stesso, cacciando Salvini e riacquistando Renzi, Zingaretti e Boldrini, ancora una volta senza che nessuno li abbia votati. Poi, finalmente arriviamo al paradosso di oggi in cui Gigino Di Maio lascia la segreteria del proprio partito, ma mantiene la carica di ministro degli esteri, ed invoca la mobilitazione di piazza contro la "casta" dei politici... una sorta di uccidetemi che non posso suicidarmi.
Alla fine questa classe politica, che crede di poterci sostituire coi negri, (forse) sta iniziando a capire che la loro poltrona è legata alla nostra esistenza che i negri voteranno i propri candidati, ma non potranno certo ammettere di aver fatto una cazzata o forse li sto semplicemente sopravvalutando, ma quel che è certo è che ormai sono talmente disabituati al "populismo" da non conoscerne più il significato, figurarsi il come farlo.
Così ci si ritrova ad avere le sardine piddine che fanno opposizione all'opposizione ed il ministro degli esteri che fa opposizione al governo da lui presieduto!?! Mi rendo conto della vostra confusione e se non lo vedessi con i miei occhi non ci crederei nemmeno io, ma d'altronde l'alleanza con il PD l'hanno voluta loro dopo che questi avessero governato per quasi due mandati... possibile che non lo avessero previsto? Sono stati bocciati e cacciati dal popolo, hanno vinto (anche se non con una maggioranza assoluta) le elezioni perché erano una ventata d'aria nuova, seppur i più attenti avevano notato che basarono la campagna elettorale puntando su determinate battaglie e sul loro esatto contrario. Se questo non sia stato abbastanza per fargli capire che fosse l'alleanza sbagliata da fare, non so veramente cosa lo sarebbe.
Eppure "Gigigno" "fa un video su Facebook per invitare tutti in piazza il 15 febbraio a Roma contro la possibile reintroduzione dei vitalizi per i parlamentari. Insomma fa il movimentista anti-casta quando invece è un ministro giallofucsia [...] l’ex capo politico M5S nel video lancia l’accusa contro chi dopo soltanto pochi mesi vorrebbe abrogare una legge fatta dai 5 Stelle in nome della giustizia sociale" (fonte Il Primato Nazionale)
La risposta di Zingaretti (parente dell'attore che interpreta, per nostro sfinimento, il commissario Montalbano) è tutta una commedia e l'odore di stronzata si sente più di quello di una 'Puzzetta' "“Invito Di Maio a guardare al futuro e a come questo governo può trovare una prospettiva politica. Chiedo un chiarimento al M5S”" guardare al futuro può sembrare, possiamo fare bene con sto governo... e la contraddizione potrebbe sembrare che reintrodurre i vitalizi dei politici sia un passo indietro sulla linea temporale e non certo un passo verso il futuro, ma leggendo tra le righe la traduzione più corretta è "Gigino... se non fai ciò vogliamo il governo cade e si va alle urne." infatti Zingaretti rincara "“Io chiedo la cosa più radicale che si possa chiedere e cioè ‘decidete cosa volete fare con questa prospettiva di governo’, altrimenti nessun problema è risolvibile”" ed è a questo punto che Di Maio cade, finalmente, dal pero "“Non si può stare al governo o all’opposizione pensando a come abolire le leggi del M5S“. “Sapevamo che il sistema voleva cancellare le nostre leggi – rincara la dose il ministro degli Esteri – ma allora c’è una sola risposta: il popolo italiano, che deve manifestare pacificamente contro questo osceno atto di restaurazione che inizia con questo atto di vitalizi. Io il 15 febbraio sarò con voi”". La vera risposta, visto che siete al governo abusivamente, sarebbe quello di tornare alle urne, portate a casa gli schiaffi che meritate e avanti con il dittatore Salvini che, come Abramo Lincoln, libera gli schiavi dai centri di accoglienza per metterli a lavorare nelle fabbriche del nord.
Insomma il popolo è chiamato solo ad indicare chi vuole come dittatore finché non arriverà il momento in cui non saremo nemmeno più uno stato, ma una banca.

5 febbraio 2020

Relativismo contro trascendenza... e la morte della verità oggettiva.

Quando una "birretta" bella fresca nel dopo lavoro diventa un'occasione per affrontare con calma, anche se poi il fervore di certi moralizzatori delle macchinette non si placa, quelle tematiche che per varie ragioni non è, o non è stato, possibile approfondire.
Come al solito si parte "banalmente" dall'attualiltà, ma non avrei mai pensato di essere, a fine serata, apostrofato, o meglio insultato, come cristiano cattolico. Non fosse stata una ragazza probabilmente un po' di "cinghiamattanza" l'avrei fatta volentieri...  "Primo: me sfilo la cinta; due: inizia la danza; Tre: prendo bene la mira; quattro: cinghiamattanza". Probabilmente essendo tutte fan di "50 sfumatire di spruzzing" (visto che quelle di marrone sono le uniche tonalità su cui non hanno scritto un libro e/o tratto il conseguente film) le sarebbe piaciuto e la serata avrebbe assunto una piega diversa.
Ad ogni moto non siamo qui a parlare delle mie mancate conquiste, ma a sviscerare un tema che, per me, è talmente assurdo che non trova alcun riscontro con la realtà, ma di fatto uccide la realtà oggettiva. Non temo l'accusa di aver "spoilerato" il finale, in quanto quello è già accaduto nel titolo.
Il presupposto a tutto questo è che la o le scienze sono ormai, come ho ampiamente descritto in altri articoli simili, un dogma a tutti gli effetti che va a contrapporsi o tenta di sostituirsi a qualsiasi forma di spiritualità.
Questo è solo un presupposto, ma indispensabile per capire come troppo spesso la "verità" scientifica sia totalmente riconosciuta come tale quella oggettiva di fatto criticata perché non dimostrabile con empiriche. Di fatto il problema della scienza è tutto lì non riesce a capire ciò che non è in grado di vedere. Eppure si sono sbattuti e non poco per dimostrare che quello che li circonda ma non riescono a vedere a occhio nudo (la polvere) in realtà è una composizione di atomi composti a loro vota da particelle ancora più piccole (gli acari).
Nonostante questo il relativismo, concetto filosofico che tenta di darsi un contesto storico antico per avere credibilità, di fatto altro non è che "una posizione filosofica che nega l'esistenza di verità assolute, o mette criticamente in discussione la possibilità di giungere a una loro definizione assoluta e definitiva." (vaccapedia) ovvero secondo i relativisti non esiste una verità assoluta, od oggettiva, bensì solo una o più verità soggettive o interpretazioni personali dell'evento osservato. Fin qui mi sembra una stronzata, ma se ne può ancora discutere. Partendo da questo presupposto però arrivano ad affermare che, senza l'osservatore umano l'esistenza dell'evento stesso è messo in discussione. Ho indubbiamente anticipato la critica alla visione scientifica sul relativismo ma, come ho scritto era un presupposto fondamentale per giungere alla consapevolezza che non credo sia un caso che alle teoriche giudaico-matematiche di Einstein sia stato dato il nome di relatività e che, la moralizzatrice in questione, abbia portato a supporto della propria tesi il "Paradosso del gatto di Schrödinger" secondo cui, per quanti non hanno dimestichezza con la meccanica quantistica applicata ad un sistema fisico macroscopico, che un gatto posto in una scatola chiusa con una fiala di veleno che si romperà (rilasciando del cianuro) ad un determinato momento nell'arco di un'ora, scaduta la quale il gatto, senza osservazione del sistema è contemporaneamente sia morto che vivo. Questo anche se nelle precondizioni iniziale viene specificato che la fiala di cianuro sarà rotta entro un'ora.
Tralasciando il fatto che, forse, il gatto andrebbe incontro ad una fine migliore rispetto all'essere sorpresa nel territorio di caccia della Belva... a mio avviso queste elucubrazioni mentali sono frutto degli effetti collaterali dell'assunzione di oppio e assenzio. Infatti, a prescindere dalla questione della sovrapposizione quantistica di due sistemi distinti tra loro, tutta la teoria si basa su due assunti pericolosi, il primo è che nessuno apra quella cazzo di scatola per vedere come sta il gatto, ma anche per questo hanno diverse spiegazioni, tutte create per proteggere questa idea assurda. La prima, fantastica "se però si esegue un'osservazione del sistema, questo viene indotto ad assumere uno stato determinato." ovvero osservando il sistema lo stato del gatto non è più una "pippa" mentale, ma l'occhio che ti cava ad artigliate diventa deterministico. La seconda, partendo dall'assunto precedente, dice che l'osservazione diretta del sistema influisce direttamente sul sistema stesso. ovvero il gatto era vivo prima che aprissi la scatola, ma nell'istante in cui ho pensato di guardare dentro la scatola ho ucciso il gatto.
Per ciò ella deduce che, in assenza di osservazione umana, un determinato sistema/evento non esiste. Questo dimostra l'inesistenza di dio (in una qualsiasi delle sue varianti cristiane, islamiche, ebraiche, politeiste, buddiste, ecc.). 
Ovviamente cavallerescamente le ho lasciato esporre la sua teoria, anzi il suo punto di vista, prima di portare l'esempio classico, che si usa in questi, casi privo di indeterminazioni assurde. Nel caso di un incidente stradale, tra uno scooter di merda ed un "bilico" inglese guidato da un rumeno ubriaco per cui tiene la sinistra, ci saranno indubbiamente innumerevoli punti di vista oltre ai quello dei due attori (se entrambi vivi), di eventuali testimoni, eventuali telecamere, il perito che analizzerà l'incidente, il giudice, o liquidatore assicurativo, che determinerà il torto o la ragione. Ma anche questo avvalorerebbe la tesi del relativismo secondo cui la verità, accessibile all'uomo, è un insieme di punti di vista e relative interpretazioni... appunto accessibile all'uomo. Infatti, anche se la comunità scientifica tende a deriderla, esiste una verità oggettiva (ovvero una descrizione dell'evento libera da ogni punto di vista personale) l'evento in sé con tutte le cause, i fatti e gli effetti da essi derivanti. L'evento che esiste a prescindere dall'osservazione umana ed accessibile, forse, solo agli Déi se gli fregasse qualcosa di uno scooter asfaltato da un rumeno ubriaco.
Il concepire il mondo esistente in quanto osservato dal punto di vista divino, fa di me un trascendentale  quanto pare (è andata così).
Questa concezione del mondo è, per i moralizzatori delle macchinette, inconcepibile e inaccettabile, in quanto un gruppo di scienziati e filosofi giudei hanno stabilito che la verità oggettiva non esiste se non visibile dall'uomo, di conseguenza dio (gli Déi) non esiste.
Scatta la prima rappresaglia "hai mai visto un cinese morire?", "ah sì i cinesi sono tutti uguali quindi anche quando muoiono in realtà sono sempre loro che gestiscono...", "no banalmente se non li hai mai viste nascere e non li hai mai visti morire, significa che i cinesi sono immortali!"... i cinesi sono visibili quindi impossibile negarne l'esistenza.
I più attenti avranno già intuito dove volevo andare a parare... io non ho testimonianza diretta nemmeno dell'olocausto, ma devo accettare come verità assoluta e non relativa derivante da mendaci testimonianze oculari soggette a interpretazione.
L'argomento non è in discussione a questo scritto, ma fa capire che, come in tutte le teorie, si scontra con la realtà dei fatti, ovvero che "la shoa è una truffa", "Anna Frank è una stronza" e che su questo argomento il dogma, la verità assoluta, il punto di vista dei partigiani e dei famigliari, prescinde l'esistenza di qualsiasi verità relativa.