14 luglio 2017

Marciare su Roma... e poi proseguire fino a Lampedusa.

Dal momento che le istituzioni democratiche si sono "dimenticate", ammesso lo abbiano mai saputo, di governare una Nazione chiamata Italia i cui cittadini si chiamano italiani. Forse sarebbe il caso di ricordarglielo noi. potremmo partire da Livigno e Bardonecchia, da San Dorligo della Valle e Predoi scendendo a passo di marcia fino a Roma impiccando pellet e traditori lungo la via. Una volta giunta nella capitale chiedere (tramite il linciaggio) le dimissioni del governo attuale, lo scioglimento delle camere e l'allontanamento di tutti i burocrati che al momento sonnecchiano a spese nostre, dagli usceri ai presidenti dai segretari ai sottosegretari, fino ai portaborse. Se le condizioni igieniche degli ambienti sono ottime gli addetti alle pulizie possono mantenere il posto di lavoro. Una volta liberata Roma la marcia potrà estendersi fino ai limiti estremi della Nazione.
Ieri abbiamo parlato degli inutili, dimenticando però un certo "Beppe" Sala inutile sindaco di Milano che si schiera contro il suo stesso partito, contro la Polizia di stato, contro l'assessore alla sicurezza (Carmela Rozza) il cui mestiere è garantire la sicurezza nel comune Lombardo. Dal momento però che Sala continua a richiedere sempre più pellet i quali non hanno altro intento che delinquere (diversamente starebbero nei centri di accoglienza o al lavoro anziché bivaccare nei pressi della stazione centrale e spacciare e derubare i turisti di corso Como).
All'elenco degli inutili salta agli "orrori" della cronaca un sedicente "poliziotto democratico" Massimo Montebove che in un delirio post traumatico (almeno spero) arriva a scrivere: "La Germania hitleriana fu uno Stato razzista. L'Unione Sovietica fu uno Stato multirazziale. Dopo lo scoppio della guerra il Terzo Reich trattò i polacchi e altre popolazioni slave dei territori occupati come "untermensc", esseri inferiori destinati a servire il popolo dominatore; mentre l'Urss, dopo la fine del conflitto, considerò ideologicamente "fratelli" i comunisti degli Stati satelliti." Massimo Montebove su Huffington post. Forse il poliziotto democratico si dimentica il come lo stato multirazziale trattò effettivamente i Polacchi, fucilando sommariamente gli ufficiali dell'esercito e soggiogando la popolazione o di come trattò i "fratelli" socialisti quando questi volevano cessare di essere satelliti dell'URSS. Critica e denuncia che arrivo persino dalla sinistra più estrema italiana da Berlinguer a Guccini (che con la canzone "primavera di Praga" dava solidarietà all'allora popolo cecoslovacco) o altre canzoni del periodo quali "avanti ragazzi di Buda", erroneamente considerata una canzone fascista che però celebrava la rivolta socialista di Budapest "democraticamente" stroncata dai carri armati sovietici con l'imbarazzante silenzio delle "democrazie" occidentali... quasi a sottolineare "cazzi loro!" o ancora la democratica scelta unilaterale dello stato sovietico di costruire l'infausto muro tra Berlino est e ovest affinché i "fratelli" tedeschi non potessero lasciare il paradiso comunista. Se questa è l'idea di democrazia di Montebove... quasi preferisco il modello cinese (colpo alla nuca e fine della commedia).

13 luglio 2017

Antifascismo militante... bandiera rossa sulla feccia urlante...

... Così recita una canzone "Feccia Rossa" dei Gesta Bellica. Così Boldrini e Compagni (anche se per avere un'ideologia, prima bisognerebbe avere idee) pensano di distrarre la popolazione dai veri problemi dell'Italia tra cui, non certo ultimi, quelli portati dall'invasione dei pellet. Forse le caste di "giornalai" e politicanti che parlano del mondo (guardandolo dalla finestra del loro palazzo), ma di fatto non conoscono. Pensano che chi vive costantemente nel disagio, e a cui vitto, alloggio e vestiti gratis, più qualche spicciolo per gli extra, non solo farebbero comodo, ma significherebbe la salvezza, gli frega qualcosa del fatto che il Duce Benito Mussolini abbia la cittadinanza onoraria a Pisa (che oggi ne voterà la revoca)? O che a Chioggia ci sia un "lido" che espone frasi e immagini fasciste? O che la casa in cui abitano non è stata costruita da Agnelli, Lancia o Ferrari, ma è stata costruita dal Duce (beh se la Boldrini cerca di abbaterla perché simbolo fascista forse un po' gli frega)? Direi però che tendenzialmente non gliene frega un cazzo. Così come non frega un cazzo di niente a nessuno se Corsaro fa una battuta sulle sopracciglia di Fiano presupponendo che servano a nascondere la circoncisione. Ma visto il casino che avete fatto quando siete stati liberi di governare (tra tasse, dittatura rossa e immigrazione) capisco che vogliate riacquistare credibilità dicendo (in campagna elettorale) che l'immigrazione è un problema e rispolverando la vecchia, ma pur sempre valida carta dell'antifascismo al fine di "rastrellare" i voti dei partigiani dei centri sociali e dei pellet che dichiarano "Per il candidato Daouda Ndoye: “Lucca non è una città razzista – ha dichiarato al quotidiano La Nazione – questo spauracchio del fascismo è una bufala. CasaPound ha le sue ragioni: la politica del PD è sbagliata e fa male sia agli immigrati che agli italiani. E poi parliamoci chiaro: ci sono dei miei connazionali che ci sguazzano in maniera scorretta. Ci sono per esempio dei fondi elargiti dalla Regione per i disoccupati, che i miei connazionali li prendono per poi spenderli nei loro paesi di origine, dove il valore dei soldi lievita”." senegalese candidato del PD. Ma il fascismo, ammesso che sia mai stato un problema, è un problema solo nella vostra mente nostalgica priva di idee e di un "LORO" da accusare del male da voi creato. Perché con ben 3 serie di leggi, più svariati articoli della costituzione italiana, che vietano e impediscono la rinascita del partito Fascista impedire ad una forza politica di esprimere le proprie idee è una dittatura che "VOI" paladini della libertà state attuando e imponendo al popolo con una serie di provvedimenti liberticidi. Faccio presente a lor "signori" che in Italia sarebbe anche reato appartenere alla massoneria, ma non sento la Boldrini sbraitare per far chiudere le scuole intitolate a Garibaldi ed altri eroi dell'unità d'Italia che erano affiliati a carboneria e massoneria. Eppure il fascismo continua ad essere, ipocritamente, additato come un male da estirpare come il problema dei problemi, mentre orde di delinquenti allogene continuano, imperturbate a commettere crimini con il benestare, anzi la protezione, di quella stessa sinistra che solo "ora" li vuole rallentare. Ma non illudetevi perché non risolveranno il problema e nemmeno lo argineranno (tant'è che i pellet continuano a sbarcare) lo nasconderanno sotto al tappeto dell'antifascismo e lo tireranno fuori come arma contro il governo (se sconfitti alle elezioni), o come valore aggiunto della propria propaganda in caso di vittoria.
Io non mi occupo di partiti o almeno, quando posso, cerco di evitarlo anche perché non potrei occuparmi di altro, ma quando tutta la feccia si concentra in un solo partito mi sento di mettervi in guardia se pensate che la situazione italiana attuale sia una merda... non illudetevi e non credete che le menzogne del PD in campagna elettorale verranno mantenute anche dopo. Non quando, fino a ieri, la Boldrini sostenva che i pellet sono una risorsa (e non per il teleriscaldamento) mentre "oggi", ripeto, sotto elezioni sono un problema. Alla carovana dei paladini si aggiunge un elemento inutile del giornalismo italiano che lavora per un giornale che si sta dimostrando altrettanto inutile, in quanto dopo 5 anni di università e dai 18 ai 24 mesi (rispettivamente di praticantato o di scuola riconosciuta dall'ordine nazionali dei giornalisti) non conosci la lingua italiana... per me sei inutile. Parliamo ancora una volta di Paolo Berizzi scribacchino per "Repubblica" che sostiene di essere stato minacciato da Maurizio Murelli. Al suo delirio italofono fanno cassa di risonanza altri cialtroni della casta Lorusso e Giulietti. I fatti più gravi però si riferiscono alla solidarietà espressa dalla redazione del quotidiano che sostiene: "Non è la prima volta che Paolo Berizzi viene fatto oggetto di minacce fasciste e criminali. Che non sono mai servite a fermare il suo lavoro, come dimostrano le cronache di questi ultimi giorni. E sarà così anche queste volta. Paolo, al quale va la solidarietà del cdr e dell’intera redazione, come tutti i giornalisti di Repubblica non si lascerà certo intimidire da chi non gradisce e anzi teme le sue inchieste"... se non siete seduti vi invito a farlo perché la rivelazione che sto per farvi è di quelle che fa cedere le gambe e tremare i polsi... Orde di fascisti inferociti si sono presentati sotto casa di Berizzi? No! Ha trovato un manichino impiccato sul lampione davanti a casa? No! Si è svegliato in una pozza di sangue con una testa di cavallo sotto le lenzuola? No! Allora quali sono le minacce che son state rivolte dallo "squadrista" Murelli? prendete posto a sedere perché in confronto le minacce di Totò Schillacci durante Italia 90 sono bazzecole... Murelle è andato oltre, ma le parole della minaccia le riportano suddetti cialtroni nella loro nota di solidarietà... "Dopo la pubblicazione su Repubblica.it di un articolo sul caso di Lealtà Azione Monza, Murelli ha insultato Berizzi sfidandolo a un confronto pubblico." Sappiatelo. In democrazia il dibattito pubblico equivale ad aggressione verbale.

12 luglio 2017

E' giunta l'ora!

La notizia è, come sempre, di qualche giorno fa. Notizia secondo la quale in zona corso Como, a Milano, 3 immigrati sono stati salvati da un linciaggio dal tempestivo intervento della Polizia arrivata in forze. Nell'articolo del corriere della sera si legge "Qui, ieri mattina alle cinque e trenta, una cinquantina di persone, italiane e reduci da una nottata di divertimenti tra locali e bar, ha accerchiato tre ventenni africani (due maliani e un senegalese). Con un unico obiettivo: linciarli e vendicarsi perché li riteneva colpevoli di una serie di «colpi»".
A quanto pare, almeno è quanto si legge nell'articolo, la zona è da tempo adibita a spaccio di stupefacenti dove la feccia va a comprare merda dai pellet i quali attendono poi l'alba per rapinare gli stessi clienti, a volte in modo violento in caso di eccessiva resistenza.
"Se storicamente corso Como è luogo di spaccio, nuova è la degenerazione avvenuta nel corso delle notti. Con la progressiva trasformazione dei venditori di cocaina e marijuana in aggressori famelici e spietati. Prima infatti, nelle vicinanze dei locali e in tarda serata, gli africani spacciano; dopodiché, verso l’alba, approfittano della scarsa lucidità e dell’assenza di prontezza di riflessi dei loro stessi clienti per puntarli, accerchiarli e derubarli. Arraffano orologi, catenine, iPhone, ricorrendo a calci e pugni nei casi di eccessiva resistenza. Con questo metodo hanno colpito italiani come stranieri."
Questo il modus operandi dei pellet... ma le forze dell'ordine in tutto questo?
"Ma il pericolo scampato, per merito della prontezza d’intervento degli agenti, non fa che confermare i problemi." cioè per salvare i pellet dal linciaggio di cittadini esasperati prontezza di riflessi, ma per salvare i cittadini dalle violente aggressioni delle risorse?
Leggiamo ancora nell'articolo apparso sul Corriere della Sera, testata di stampo liberale (quindi incline a difendere i pellet), "Le forze dell’ordine, operando in contesti non facili (per forza debbono muoversi in borghese, in mezzo alla folla che invade corso Como) hanno inseguito e arrestato malviventi soltanto che, di frequente, se li sono ritrovati le settimane successive allo stesso identico posto perché magari quelli erano stati scarcerati." quindi a detta del giornale la polizia non è che non fa un cazzo (almeno a parole), ma spesso dopo pochi giorni questi tornano impuniti al loro posto di "lavoro". Magari la ragione dell'episodio è che la gente non ce la fa più a subire situazioni simili (anche se si tratta di drogati), ma allo stesso tempo essendo una zona centrale e, cosiddetta, 'IN' di Milano, il rischio che dalle aggressioni ai tossici "d'alto borgo" (dato che nella zona si vendono cocaina e marijuana) si passi all'aggressione di persone per bene che vogliono solo uscire per locali dopo una settimana di lavoro.
Il "Corriere" imputa come problema principale l'elevata richiesta di droga che favorisce la presenza degli spacciatori, indicandolo anche come circolo vizioso indissolubile. Certo dal momento che un certo quantitativo è considerato legale e gli spacciatori escono dopo poche ore dall'arresto... sì il circolo vizioso è indissolubile, ma se punissimo gli spacciatori (con quantitativo fissato a termine di legge) con la fucilazione forse non inizierebbero a spacciare, sicuramente non li troveremmo allo stesso angolo la settimana dopo.
Qualcuno potrebbe obbiettare che difendo i tossici perché non intendo fucilarci con un proiettile alla nuca addebitandone il costo alla famiglia. Applico lo stesso principio (di cui si fan fregio i liberal-progressisti, i cui portabandiera sono i moralizzatori delle macchinette) per cui colpire i pellet è inutile quando è lo stato canaglia che fa leggi anti-italiani, per lo stesso principio, dicevo, colpisco lo spacciatore per primo in modo tale da stroncare, o almeno ridurre il flusso dello spaccio. Anche perché diversamente, colpendo solo i consumatori, i pellet si dedicheranno ad altre attività criminose (dal momento che "voglia di lavorare saltami addosso, lavora tu che ora non posso"). Ciò premesso io sarei per la pulizia completa del sistema colpire il consumatore occasionale, quanto quello abituale, lo spacciatore quanto il capo rione, l'avvocato ed il giudice che gli hanno permesso di uscire anche se colto in flagranza di reato. Statalizzazione (legalizzazione) delle droghe? Come scritto in precedenza, dato e non concesso che la mafia lo lasci fare, a mio avviso è inutile soprattutto perché in Olanda ti passano la "cannetta" insieme al caffè, ma, fatto di cui si parla meno, in Svizzera hanno legalizzato anche le droghe pesanti, ma praticamente bisogna accettare di farsi schedare come tossicodipendenti per avere accesso al servizio pubblico, in quanto... la droga te la porti da casa, ma i centri forniscono ambiente pulito (non ti vai a "bucare" sulle panchine dei giardinetti dove ci giocano i ragazzini), siringhe nuove e, all'occorrenza, assistenza medica. In Italia, a seguito delle precedenti considerazioni, diverrebbe "sei tossico ti schediamo!"
Voci raccolte dalla strada riportano questo avvenimento (se di fantasia o realtà non è dato saperlo anche se la fonte non è delle più affidabili), una sera una pattuglia ferma un automobilista per eseguire un alcool test a campione. Il guidatore, nonostante la propria sobrietà ma reduce da una cena con amici, mostra da subito un certo disagio. Alla domanda dell'agente di Polizia "perché siete sempre agitati quando vi fermiamo per il test?" il guidatore risponde "veda un po' lei con una birra media potenzialmente sono fuori dal limite e oltre al ritiro della patente mi mandate per sei mesi al "Cert" a pisciare insieme ai tossici!" aldilà dello scambio di battute, effettivamente in un mondo dove ufficialmente l'eccesso è la regola, ma il troppo eccesso è punito dalla morale prima ancora che dalla legge, l'essere associato, perché visto insieme, a dei tossici non è proprio una bella cosa soprattutto se le scelte personali portano una persona a tenersi lontano da certe abitudini.
Oltre a questa piccola divagazione, al fine di questo articolo non mi dispiace se ad essere rapinati dai pellet sono stati dei loro clienti, ma il problema è che oggi tocca a loro, domani toccheranno a degli anziani (perché indifesi), fino ad arrivare, se non è già successo e stanno facendo anche in Italia come in Svezia, allo stupro di persone per bene che hanno dalla loro la colpa di essere bianchi e di vivere in una zona lasciata al degrado da forze dell'ordine e istituzioni.
Allora signori è giunta l'ora! Se non vi sentite tutelati e potete farvi giustizia da soli non abbiate timori e "menategli a 'ste merde" che incomincino a non sentirsi più padroni e liberi di fare il cazzo che gli pare, ma che incomincino a pensare che dove non ci sarà uno Stato canaglia a punirli ci penserà una folla inferocita... dato e non concesso che il prodigo intervento delle forze dell'ordine non continui a salvarli dalla fine che meritano.

6 luglio 2017

Perché misurare i Giga?

Il nuovo spot della Vodafone, non faccio pubblicità ma faccio sempre i nomi dei peccati e dei peccatori quando li conosco, ci suggerisce che noi misuriamo tutto è nella natura umana. In contrapposizione ad una vecchia pubblicità della "SIP" in cui due innamorati, o meglio la ragazza chiedeva al ragazzo (ah che belli i tempi in cui anche l'amore era civilizzato e non questa barbaria ignobile), "Mi ami? ma quanto mi ami?", la vodafone incomincia una serie di domande retoriche per cui ci domanda come possiamo misurare le passioni... l'amore non può essere misurato, l'amicizia non può essere misurato, ecc. E alla fine di una piuttosto lunga sequenza di scene di dubbio gusto pone la domanda fatidica domanda "ma se le passioni non possono essere misurate... perché dobbiamo farlo con i giga?" Ti rispondo io idiota patentato... perché se sforo i Giga che la Vodafone misura col contagocce... mi arriva un saccheggio sul cellulare che neanche gli Unni!!!
Allora non fate pubblicità del cazzo facendo vedere che siete più "sboroni" degli altri... che tra tutte state facendo un cartello per impedire la diffusione libera del wi-fi perché se no non guadagnereste più un cazzo... esattamente come la mafia se legalizzassero le droghe leggere.
A sto punto meglio Fiorello che finge di fare la pubblicità a tutto tranne che al telefono e finisce per farsi rubare la macchina.
Ma la parte divertente restano gli ebeti che, sotto il video su youtube, commentano la più bella pubblicità di sempre... la più bella presa per il culo di sempre dico io.
Oggi l'articolo non è molto lungo così pareggiamo con il libro che vi ho scritto ieri.

5 luglio 2017

Spirito e Materia

Stamane mi sentivo moralmente portato a spiegare, ove ce ne fosse bisogno, come nell'arco del tempo certi concetti siano stati stravolti, distrutti, sostituiti, ricostruiti in modo oculato, determinato all'annientamento dell'Uomo in quanto tale, per sostituirlo con omuncoli privi di spina dorsale e di ogni forza morale.
Potrei partire dal "recente" passato, gli anni '60 dal momento che il presente è già compromesso, ma, indipendentemente dalla povertà e/o complessità degli argomenti privi di un contesto storico più ampio (sostanzialmente dovrei aprire continuamente parentesi), faccio prima a partire da appena un po' più lontano.
In principio c'era il nulla... ok parto da un po' più avanti.
Che il cristianesimo (e i monoteismi in generale) sia una sovrapposizione delle religioni politeiste precedenti è un dato di fatto, non tanto dimostrato scientificamente (in quanto la scienza punta ancora a dimostrare che dio non esiste, ma se proprio deve esistere allora è una particella subatomica di infinita potenzialità energetica racchiusa in una superlativa perfezione di forma sferica... "una palla luminosa"), quanto dalle testimonianze storiche tramandateci dagli antichi... che probabilmente andranno volontariamente distrutte nel momento in cui i pellet prenderanno il controllo dell'Europa che a quel punto sarà nata nel 570 d.c... ma questa è un'altra storia.
Ritornando invece all'argomento, e finalmente entrando nel vivo della discussione, il cristianesimo delle origini era decisamente attento al simbolismo degli antichi e alla loro forza di coesione nella comunità. Ovvero il popolo non si identificava solo nel simbolo (la croce, il triskell, l'irminsul, lo svastica, ecc.), ma soprattutto nel suo significato ancestrale. Nella, cosiddetta, mitologia greco/romana e in quella dell'Europa centro-settentrionale (di cui si sente parlare solo nel momento in cui questa viene cristianizzata) il connubio tra Spirito e Materia nei binomi di Anima e Corpo, Pensiero e Azione, ecc. era alla base della quotidianità. In sostanza prima del cristianesimo la religione era un aspetto quotidiano della vita dell'uomo che prendeva forza nei momenti particolari della ritualità comunitaria. Gli Eroi (uomini semi divini) e gli Déi stessi erano parte di questo equilibrio. Gli Déi avevano un loro luogo in cui potersi ritirare, ma non si negavano la partecipazione della vita terrena (materiale) pur rimanendo entità divine (spirituale) lo stesso era per l'uomo che viveva la sua quotidianità materiale, ma, al cospetto del divino, viveva esperienze ultraterrene spirituali anche prima della morte, come ad esempio nei sogni particolarmente vividi, in quegli eventi sovrannaturali che un tempo era chiamata magia e col cristianesimo diventano miracoli.
Nel primo cristianesimo, il cosiddetto cristianesimo "originale", questa dualità era, in quanto sovrapposizione del paganesimo, mantenuta. Ovvero dio rimane divino (spirituale), ma allo stesso tempo, tramite Gesù, si incarna nell'uomo (materiale) per ritornare puro spirito nella morte. Questo aspetto è presente anche nelle forme religiose antecedenti, ma è nel simbolo, o meglio nel suo significato, che il cristianesimo è cambiato lasciando spazio alla nascita di eresie che successivamente sarà costretta ad estirpare con la forza.
Nel momento in cui Gesù diventa uomo e torna spirito il dualismo spirito-materia è ancora mantenuto nel significato del simbolo, ma il cristianesimo va oltre. Nelle religioni "pagane", ovvero quelle precristiane, non era insolito che nell'incarnazione del divino in forma materia fosse generato un figlio che in futuro si rivelava un Eroe, ma il cristianesimo, figlio del giudaismo, non può permettere l'adulterio ed è quindi costretto ad introdurre lo spirito santo. Ma se lo spirito è Spirito allora dio deve per forza essere materia, perché se tutto è Spirito e nulla è Materia allora è un qualcosa che è distante dalla comprensione umana. Per tale ragione, storicamente, sono stati perseguitati gruppi religiosi quali i Catari, gli Ariani (da non confondersi con gli ariani del nazionalismo con cui coincidono solo per etnicità), ecc. in quanto questi gruppi "eretici" continuavano a mantenere la dualità tra spirito e materia anche nelle divinità cristiane rifiutando che tutto fosse puro Spirito e nulla fosse Materia.
Tenete a mente una cosa, anche se in questo punto del discorso sembrerà inutile, fintanto che l'Europa centro-settentrionale era "pagana" il cosiddetto alfabeto runico non era solo una forma di scrittura, nella concezione "limitata" dei monaci cristiani ogni forma di scrittura è una forma rivelata (ovvero esplicita) quindi non esistono caratteri alfabetici che da soli corrispondono ad un concetto. Come ad esempio la Runa "Algiz" e la runa "Yr" (cercatele così per avere un'idea di come sono fatte), che significano rispettivamente vita e morte e anche graficamente sono una l'inverso dell'altra. Quindi simbolicamente il passato era pieno di riferimenti dal significato molto più profondo rispetto alla "banalizzazione" della simbolo stesso.
Un altro esempio sono il cerchio e la croce, dove la croce rappresenta la Materia ed il cerchio lo Spirito. Non a caso Gesù è morto in croce (almeno fisicamente), e in tal senso anche i romani ne sapevano intendendo solo la morte del corpo e non dello spirito, ma altrettanto non a caso i "santi" sono rappresentati (ivi incluso il cristo) con un'aureola (un cerchio).
Oltre a questi aspetti, facciamo dei passi verso il recente, l'abbandono totale o parziale (riconoscendo comunque la materialità della vita del cristo) della materialità da parte della chiesa ha permesso, anzi imposto, la nascita di una forza che opponesse la Materia allo Spirito cosicché è stato permesso la nascita della massoneria, prima, e dell'illuminismo come sua esposizione pubblica. Ovvero se la chiesa è lo Spirito, la massoneria rappresenta la Materia.
Non a caso, infatti, con la massoneria e l'illuminismo, soprattutto, si ha un'esplosione delle scienze e della medicina (piccolo passo indietro i druidi antichi erano sia medici che sacerdoti curavano tanto con le erbe e le pozioni quanto con i riti e le preghiere). Ma per potersi sostituire completamente alla chiesa, la massoneria aveva bisogno di trovare la propria forma spirituale che non poteva essere la religione diversamente la sua stessa esistenza sarebbe stata legittimata. Questo processo si concretizzò nel maldestro tentativo che fu l'alchimia. Infatti il fine ultimo degli alchimisti era di riuscire a convertire un metallo poco pregiato (il meno prezioso è il piombo) in metallo prezioso ovvero l'oro (forse ancora non si era a conoscenza del platino). Visto dal punto di vista simbolico tale trasformazione "chimica" in realtà nasconde in sé un aspetto molto spirituale... miracoloso oserei dire.
Nell'arco dei secoli, con i fallimenti e relativa perdita d'interesse nei confronti dell'alchimia, anche gli obbiettivi della massoneria e dell'illuminismo sono dovuti cambiare. Ovvero non potendosi sostituire totalmente alla componente spirituale rappresentato dalla chiesa e dalla religione, si è puntato a cambiarne il significato. Ovvero "non esisterebbe una contrapposizione, quindi un dualismo, tra Spirito e Materia, bensì lo Spirito è Materia." Ovviamente questa equazione è una stronzata! Sia dal punto di vista simbolico, sia dal punto di vista logico. La visione scientifica vorrebbe imporre il punto di vista secondo cui non esiste nulla di inconsistente, nulla che sia immateriale (non si sprecano nemmeno ad usare il termine spirituale e per certi versi meno male). Per cui tutto è Materia. Scientificamente possono anche aver trovato (osservando il mondo invisibile attraverso la sporcizia presente sulle lenti dei microscopi) elementi infinitamente piccoli, quali gli atomi e ciò che in esso è contenuto, ma per dimostrare che lo spirito non esiste devono affidarsi allo "sciamanesimo" matematico, ovvero ipotizzare una teoria (solitamente dopo una sbronza o una botta in testa) e poi far quadrare i conti truccando i risultati delle equazioni nella famosa orwelliana uguaglianza "2+2=5". In tutto questo come e dove si colloca il simbolismo precristiano?
Il problema è proprio lì. Partendo dal presupposto che la colpa è stata principalmente del cristianesimo (o del suo genitore degenere l'ebraismo, o nella sua forma dispregiativa il giudaismo), in mancanza di una componente spirituale l'Uomo è andato alla ricerca di tali componenti, ad esempio nel satanismo, nel politeismo precristiano, nel buddismo (che dovrei ricordare non essere una religione, ma una filosofia che si fonda sull'induismo), ecc. arrivando a forme spirituali più degenerate quali il pacifismo, il femminismo e così via che da espressioni "culturali" di costume si sono lentamente trasformate in veri e propri culti religiosi la cui "chiesa" di riferimento è la "democrazia". Se esiste comunque del simbolismo, all'interno di tali depravazioni (e son sicuro che è così), sicuramente il più deprecabile è proprio quello della pace. Infatti del simbolo della pace sono state date le più fantasiose, ma non per questo errate, interpretazioni, dal fungo nucleare rovesciato al famoso bombardiere B-52 stilizzato, dalla croce rovesciata (con il cristo cristo con le braccia "alzate" come a volte è rappresentato, che di fatto lo trasforma in una "Algiz"), alla stessa runa della morte "Yr" racchiusa in un cerchio a rappresentare, per quanto detto finora, la morte spirituale. Queste sono tra le più fantasiose, ma certo non meno fantasiose di quella "ufficiale" per cui un pacifista e obbiettore di coscienza (durante la seconda guerra mondiale) "Gerald Holtom" avrebbe attinto dall'alfabeto "semaforico", tipico dello scoutismo (organizzazione paramilitare fondata da un colonnello del regio esercito britannico), le lettere N e D (Nuclear Disarm). Ovviamente in questo caso sfociamo nel complottismo, ma sicuramente il simbolismo, come ho detto finora, difficilmente è usato a caso... tanto da farne una scienza la simbologia che, a differenza della rabdomanzia, si fonda sulle dicerie e sulle interpretazioni personali.
Quindi il simbolismo di cui ho parlato finora è "fuffaglia"? Assolutamente no! Ma come sempre vi invito a cercare e verificare sempre simboli, fonti e origini di un simbolo prima di farlo diventare un indelebile tatoo. Come la misteriosa usanza dei rapper che hanno l'abitudine di andare in giro con le brache calate, (forse) senza sapere che tale usanza nelle comunità pellet delle carceri americane indica disponibilità ad un rapporto anale. O, per contro, il tatuaggio della ragnatela sotto il gomito che, originariamente, era riservato solo agli Skinhead "politicizzati" (Nazisti) ospiti delle patrie galere. Esempi di questo tipo ce ne sono a bizzeffe e vanno dalla scelta del colore dello sfondo in una pubblicità al mazzo di fiori che si regalano (o regalavano) alle ragazze. Ogni cosa ha un significato simbolico esplicito o implicito e conoscerli ci può far vivere bene o vivere di merda, ma questo (mi spiace) ma non dipende più da me.


4 luglio 2017

Crociata contro vaccapedia... ecco la prima delle tante ragioni.

Oggi ho deciso di porre un primo tassello che porti alla comprensione del motivo per cui, se non l'unico, sono uno dei pochi che ritiene vaccapedia uno strumento privo di alcun valore e che fonda la propria fama sulla complicità, ideologica ed economica di Google (latro strumento del Demonio). Sì lo so anch'io uso uno strumento del demonio in quanto "Blogger" è uno strumento del folto gruppo di Google, anche se è un figlio minore in quanto è uno dei pochi (se non l'unico) che non porta, neanche ufficiosamente, il nome del suo padrone.
qualche tempo fa, accedendo a vaccapedia, compariva questo messaggio:
Tralasciando il fatto che se dipendesse da me lo bloccherei del tutto anche in Europa (gli altri cani si arrangino),  soffermiamoci sulla seconda e sulla terza riga dell'annuncio... "[...] ledendo il diritto di milioni di persone di accedere a informazioni storiche, culturali e scientifiche neutrali e munite di fonti verificabili."
Ora tutta questa frase la potete prendere e buttare nel cesso perché è una pura e semplice menzogna... esattamente come la maggior parte delle informazioni fornite dal sito.
Giusto alcuni esempi...
Con questa dicitura si salvano il culo del fatto che ognuno può scrivere le cagate che vuole, se cita le fonti la colpa è di chi ha scritto la cagata per primo, se non le cita declina ogni responsabilità dal fatto che sulle sue pagine sono state scritte delle cagate. 
Va riconosciuto il fatto che quando si scrive un articolo, un libro, ecc. a meno che non si tratti di un opinione personale è utile indicare le fonti da cui alcune affermazioni sono tratte (anche per evitare accuse di plagio). Ma quando le fonti citate sono di parte, difficilmente il risultato dello scritto sarà "super partes" come va tanto di moda dire oggi per far vedere che si conosce anche il latino. Salvo poi scivolare sull'orrore linguistico/culturale di "Performante", parola che non esiste e la cui radice fonda nell'inglese "performance" che significa letteralmente "prestazione", il cui participio presente è "prestante", ma i maliziosi attribuiscono alla parola "prestazione" (indipendentemente dal contesto) un esplicito riferimento sessuale. Per cui una "prestazione" è una attività sessuale di un certo pregio... per cui gli ignoranti che, esattamente come gli animali, hanno nel cervello solo gli istinti primordiali (mangiare, dormire, "scopare") hanno dovuto articolare questa blasfemia linguistica per evitare che i loro bassi istinti prendessero il sopravvento sulla loro, scarsa, ragione. In tal senso come si pone la prestazione di un calciatore in campo? Beh a essere filosofici visto quanto guadagnano per quello che fanno (e come spesso giocano), si direbbe che è l'unico caso in cui la loro diventa una "prestazione" sessuale a discapito di tutti coloro hanno pagato un biglietto o sottoscritto un abbonamento televisivo per vederlo giocare.
Esempi di questo tipo ce ne sono a bizzeffe, ma usciremmo troppo fuori tema.
Tornando quindi a noi (Boldrini non è apologia di fascismo è solo un modo di dire... fastidiosa!).
Tra tutti ho scelto come esempio la differenza presente su vaccapedia relativa a "White Pride", "Black Pride", "Asian Pride"... ci sarebbe stato anche "Gay Pride", ma mi rifiuto di fare una simile ricerca... ma se proprio ci tenete fatevela!
Per quelli che masticano poco l'inglese, o non lo masticano affatto, traduco alla bene meglio partendo dal basso... pride vuol dire orgoglio lo scrivo una volta sola.
Asian Pride
"Un uso più moderno del termine Asian Pride è una posizione positiva nell'essere 'Asioamerciani'.
Black Pride
"Black Pride è un movimento in risposta alle dominanti culture e ideologie bianche che incoraggia le persone nere a celebrare la cultura nera e ad abbracciare il loro retaggio africano..."
Va bene vi metto anche il gay pride, ma senza foto... (tanto le fonti le ho già citate).
Gay Pride
"Gay Pride o LGBT (Lesbo Gay Bisexual Transgender) pride (tradotto da me Leccapassere, Voltaculo, Biadesivi e Pentiti o Travoni) è una posizione positiva contro la discriminazione e la violenza contro le persone LGBT che promuovono la propria auto affermazione, dignità, uguaglianza di diritti, incrementare la lo visibilità come gruppo sociale, creare comunità e celebrare la loro diversità sessuale e di genere"

Ecco fin qui fa schifo, ma nulla da eccepire dal punto di vista puramente accademico nessun problema ad essere orgogliosi di ciò che si è (per natura).
Ma veniamo alla nota stonata... che nell'immagine è in cima all'elenco.

White Pride
"White Pride è un motto principalmente usato da separatisti bianchi, nazionalisti bianchi, neo-nazisti e organizzazioni per la supremazia bianca per segnalare un razzistico e razziale punto di vista..."

Questo sarebbe, secondo vaccapedia, il punto di vista scientifico, culturale, ecc. neutrale peccato che le fonte citate per la voce dell'orgoglio bianco siano tutti i gruppi di "estrema destra" americani, però, per quanto affermato all'inizio, questo sarebbe sufficiente per sgravare la coscienza dal loro essere assolutamente schierati a favore di questo "politically correct" (politicamente corretto) che vede l'essere "corretti" in tutto ciò che non è Uomo, bianco e eterosessuale. Alla donna si perdona qualcosa in più purché non disdegni di darla via ai pellet diversamente cessa il suo status di femminista (per cui "l'utero è mio e lo gestisco io!") per assumere immediatamente quello di stronza, puttana, fascista e razzista a seconda di chi lancia gli insulti.

3 luglio 2017

Insomnia...

Oggi mi occupo (avendo tentato invano di vederlo ieri sera su iris) del film del 2002 "Insomnia" con, tra gli altri, Al Pacino, Robin Williams (indicare in quali film entrambi hanno recitato diverrebbe uno spreco di energie inutile), Hilary Swank (che ritroveremo in Buffy - l'ammazza vampiri, il film non la serie, e in Million Dollar Baby).

La trama è quella del classico poliziotto in bilico in quella zona d'ombra tra poliziotto onesto e poliziotto disonesto, ovvero un poliziotto che risolve i casi, che è in gamba, che non prende bustarelle ecc, ma, se capita, magari gli scappa un po' la mano con un sospetto, magari piazza ad hoc delle prove per dimostrare (di fronte al giudice) la colpevolezza di un delinquente troppo furbo per farsi beccare con le mani nel sacco, ecc.
Oltre a questi dettagli il film si svolge nella cittadina di Nightmute in Alaska che, a quanto pare, in alcuni periodi dell'anno il sole non tramonta mai.
Ho specificato questo fatto perché il poliziotto in bilico (Al Pacino) suppone che la sua insonnia (da qui il titolo del film) sia causata dal fatto di non sapere se sia giorno o notte. la realtà si scoprirà in seguito ed è legata ad una frase che uscirà in seguito nel film ovvero: "un buon poliziotto non dorme finché ogni tassello non è al suo posto, uno cattivo perché gli rimorde la coscienza".

Ovviamente la trama ve la lascio gustare se, a seguito di questo scritto, avrete ancora voglia di guardare il film.
Intanto va detto che, guardando su internet, pare che una buona percentuale dei suoi 280 abitanti sono di origine eschimese... "ora ce l'hai anche con gli eschimesi?!?" "per quel che me ne batte... dal momento che stanno là e non rompono il cazzo qua, hanno il mio benestare a vivere in pace e/o a uccidere americani a caso!"... mentre nel film sono i soliti americani di origine anglosassone, al massimo qualche pellerossa, ma pochi, o addirittura nessun, pellet "afroamericano" (evidentemente fa troppo freddo persino per loro).
In compenso però se il protagonista ha problemi di insonnia al pubblico questo problema non si presenta dal momento che anche le scene d'azione sono di una lentezza letale che la presenza di due "mostri" come Al Pacino e Robin Williams, tra gli altri, non è in grado di portare ai livelli di veglia utile. La trama di cui non parlerò è allo stesso tempo comune, ma con degli spunti interessanti che probabilmente una regia migliore poteva forse sfruttare meglio. Christopher Nolan, alla regia, ha il merito del film "Inception", ma allo stesso tempo la colpa per "Interstellar" (anche se in quel caso bisognerebbe fucilare lo sceneggiatore), mentre per Insomnia non ha scusanti riesce a lavorare con dei grandi e a non dirigerli lasciando che una buona occasione diventi il film meno visto della storia del cinema (dal momento che il pubblico russa in sala) a fronte degli oltre $100.000.000 di incasso.

Insomma per me film bocciato, soprattutto perché dal 2002 ad oggi non sono mai riuscito a vederlo per intero svegliandomi di soprassalto solo all'arrivo della pubblicità.