31 ottobre 2017

Leggendo si impara.

Il titolo ovviamente palesa l'ovvio. Si sa che più di altre fonti è la lettura a dare informazioni, ovviamente, valutando bene quali sono le fonti, in modo da poter confrontare quanto citato da un determinato autore rispetto a quanto effettivamente affermato nella fonte citata.
Nello specifico, la lettura del libro "L'Identità Sacra" sta procedendo bene e man mano emergono nuove inquietanti aspetti sul mondo che ci circonda e le persone che lo governano.
L'autore respinge a più riprese la possibilità di "ridurre", a detta sua, la Grande Sostituzione, di cui aveva già parlato Renaud Camus a partire dal 2010, ma nel 2014 fu accusato di "odio razziale" (Discriminazione Razziale in Italia) e condannato a pagare €4000 di multa, ad un argomento da "complottisti".
In effetti il "complòtto s. m. [dal fr. complot, di etimo incerto]. – Cospirazione, congiura, intrigo ai danni delle autorità costituite o (meno com., e solo in senso estens. e fig.) di persone private" questo dice Treccani online ed in questi termini quello della grande sostituzione, dello sbarco sulla Luna, ecc. non possono rientrare nel significato stretto del complotto. In quanto sono le autorità costituite fautrici o, quanto meno, veicolo del "complotto".
Da diversi decenni ormai si dice che la scuola (in generale, italiana in particolare) non insegna più nulla e, anzi, sforna solo ignoranti. Tutto questo va ovviamente a discapito delle nuove generazioni che, non essendo state, volutamente, preparate sulle origini del proprio popolo. Non essendo state, volutamente, preparate sul fatto che per capire la "storia" di oggi devi conoscere la storia di ieri. Non hanno il minimo interesse a difendere e ad esprimere quello che potrebbe essere il fievole barlume di orgoglio nazionale.
Certo se, come mostrano Boldrini, Fiano e gli altri compagni, che la storia d'Italia nasce il 25 aprile del '45... difficilmente una persona sana di mente sarebbe orgogliosa di appartenere ad un popolo di "traditori", ladri e mafiosi. Di appartenere ad un popolo di stragisti, brigasti  e terroristi di vari colori e forma.
Ma se il tempo è fatto di "attimi" consecutivi e fugaci per cui non si può semplificare prendendo solo le frazioni, convenzionali, che interessano a certi poteri. Idem vale per la storia che è fatta di attimi consecutivi che non possono essere presi ed estrapolati a piacimento. L'esempio più classico, poi torniamo al discorso originale, è l'estrapolazione fatta del governo Hitler dalla storia della Germania, per cui non è mai esistita una volontà, soprattutto britannica che temeva l'espandersi dell'imperialismo tedesco, di distruggere l'economia teutonica alla fine della prima guerra mondiale. Fatto su cui il cancelliere basò gran parte della propria campagna elettorale e che gli permise di vincere le elezioni.
Così la sostituzione di popolo non nasce con l'invasione dei pellet dell'ultimo decennio, anzi ne è l'atto conclusivo. Dopo questo non ci sarà più un popolo che potrà definirsi italiano. Ancora meno varrà l'orgoglio localizzato di sentirsi calabresi, sardi, siciliani, pugliesi, lucani, campani, laziali (non in termini calcistici), marchigiani, abruzzesi, molisani (che non esistono), umbri, emiliani, romagnoli, veneti, friulani, giuliani, trentini, altoatesini, lombardi, liguri, toscani, sardi, piemontesi o valdostani.
Ma nasce molto prima e molto prima ancora. Il momento zero non è nemmeno la promozione (con il 18 politico) della futura classe dirigente avvenuta nel '69 ('68 per il resto del mondo), ma se vogliamo dare un inizio possiamo partire da lì. In quanto è stata creata una classe dirigente ignorante e demotivata per la quale basta spaccare tutto per ottenere ciò che si vuole. Questo è stato tramandato alle generazioni successive fino ad arrivare ad oggi momento in cui, per ora, l'orgoglio nazionale emerge ogni 2 anni (in occasione di mondiali ed europei di calcio), ma poco importa se i giocatori non sono italiani. Infatti tra africani, sudamericani, slavi, ecc. la compagine calcistica chiamata Italia (soprannominata "gli Azzurri") di italiano ha poco o nulla.
Se il calcio è l'avanguardia della politica o di una determinata ideologia "malata", diversamente non si spiegherebbe la presenza nei campionati europei di Turchia (che effettivamente Istanbul un mezzo quartiere in Europa ce l'ha) e di Israele che invece non lo è nemmeno per sbaglio.
In soccorso  per capire queste dinamiche potrebbe venire la suddivisione che le multinazionali hanno fatto del mondo in macro aree. Così ci ritroviamo ad avere NAFTA, LATAM, APAC ed EMEA (più varie sottoregioni gli acronimi sono tutti in inglese per cui in italiano non sempre c'è una corrispondenza perfetta) che comprendono:
 - Nafta: Accordo di Libero Commercio in Nord America (North America Free Trade Agreement);
 - Latam: AMerica LATina;
 - Apac: Asia e PACifico;
 - Emea: (quella che ci tocca da vicino) Europa Medio Oriente Africa (Europe Middle East Africa).
Le nazioni che fine fanno con questa suddivisione? Diventano banalmente "mercati" non ci sono più nazioni, ma solo mercati ed i popoli in essi sono (sentite se vi suona familiare) "risorse" come lo zucchero, il ferro, il petrolio, ecc. Se l'Europa non offre più "risorse" o hanno un costo troppo elevato, in termini di stipendi, pensioni, ecc., allora le multinazionali vanno a prenderne altre che gli costino meno o che gli permettano di aumentare il margine di profitto.
Tutto questo cosa ha a che fare con la deculturizzazione di cui sopra? Come detto tutto ha un origine e l'origine, per trovare un momento iniziale (ma potrebbero essercene stati altri), della sostituzione di popolo, di cui l'Europa è vittima, bisognava prima creare una massa "sradicata" per cui vivere e lavorare in Italia, in Cina o in qualunque altro "mercato", fosse assolutamente indifferente. Questo però non poteva bastare, perché quel richiamo di chi si sente appartenente ad una certa nazione, ad una certa etnia, non poteva essere sradicata se non cancellando, o relegando a mito, la Storia di quella Nazione e di quell'Etnia. E con un passato nebuloso e generato da uno stesso "brodo" non c'è più alcuna ragione per essere Italiani, Francesi, Tedeschi, Inglesi, ecc. per ora si è, ancora, tutti Europei. Tra un po' non esisterà nemmeno più l'Europa, ma ci sarà l'EMEA, che sarà sostituita dalla Federazione Planetaria, ispirandomi ai film di fantascienza.

30 ottobre 2017

A chi tocca non si "ingrugna"!

"Ti svegli alla mattina con la violenza in testa
Domenica schifosa, ma che giorno di festa?"
Con questi versi dei Peggior Amico iniziamo una nuova settimana.
La scelta di queste parole, tratte dall'omonimo brano, è doverosa a fronte di una piccola discussione avuta con uno dei tanti "leoni da tastiera".
L'argomento su cui si è accesa la discussione è, l'ormai di moda, "Sostituzione di popolo". Il giornale online, che ormai seguo abbastanza assiduamente, Il Primato Nazionale ha riportato i dati del Dossier Idos che ha fotografato la situazione della immigrazione fino al dicembre 2016. Intanto fanno presente (quelli dell'Idos) che se la tendenza rimanesse quella attuale nel 2065 ci sarebbero in Italia 21 milioni di immigrati (circa un terzo della popolazione attuale), inoltre che la situazione a dicembre 2016 vedeva un totale di 5.359.000 di stranieri "regolari" nel nostro paese a fronte di 5.383.199 Italiani residenti all'estero.
Qualcuno direbbe allora lo vedi che gli italiani continuano ad andare in giro per il mondo? Certo, ma forse quello che fa la differenza sono intanto i modi (ovvero non penso che gli italiani si siano trasferiti all'estero clandestinamente salvo poi palesare la propria condizione iscrivendosi all'Aire), secondo dubito che siano andati là (ovunque sia "là") a spacciare, rubare, stuprare, ecc. 
Lo scopo di questo articolo non è fornire una tesi difensiva o accusatoria alla sostituzione di popolo. Chi mi conosce lo sa che per quel che mi riguarda gli italiani dovrebbero stare in Italia, per lavorare, pagare le tasse e lottare per la Nazione... indipendentemente dal fatto che si chiamino "Mario Rossi" o Sergio Marchionne. Certo è che dovrebbe essere lo Stato a fornire ai propri cittadini la possibilità di vivere dignitosamente nel proprio paese. Tutto ciò premesso se qualcuno proprio in Italia non si trova... beh che vada a fare in culo dove più lo aggrada.
Ma la violenza mi è stata scatenata non tanto dall'articolo che riporta i dati e da essi trae le proprie conclusioni, ma dai soliti commenti ignoranti al suo seguito ai quali stavolta anch'io ho dato "becera" risposta:
"utente1 commenta: blocco navale e pattugliamento delle coste, non deve entrare nessuno in italia, me ne fotto se sono profughi, clandestini, migranti economici o come kazzo si chiamano. non sono problemi nostri. poi prendere tutti questi accattoni che infestano le nostre città, spacciano e che creano degrado e caos sociale e rispedirli nei loro paesi compresi la metà della popolazione carceraria, che andassero a scontare a casa loro la pena detentiva..."

"utente2 risponde: Vacci un po' tu a casa loro, e rimetti le cose a posto, richiama a casa le multinazionali occidentali che sfruttano e ammazzano.. e stai certo che a quel punto nessuno rischierebbe la vita per venire qui ad essere trattato male da uomini orrendi come voi !!!"

"Il Brambi non gliele manda a dire: Ma da quale cazzo di pianeta vieni? Perché definire la Cina un paese occidentale... vuole dire che la tua cartina è "oceanocentrica". Secondo, le multinazionali le abbiamo anche qua e non stiamo messi meglio di loro solo perché siamo residenti... Se vado al loro cazzo di paese mi danno €80 al mese più vitto (etnico dal momento che non sono un musulmano di merda) e alloggio? ...non credo proprio! E poi chi cazzo le tratta male a ste merde? Che se dopo averti derubato non gli permetti di stuprarti moglie e figlia ti denunciano per razzismo con la Boldrini che arriva al volo per chiedere loro scusa"

"utente2 risponde a me: Andrea Brambilla ti auguro solo di nascere la, di la dal Mediterraneo, la prossima volta. Poi ne riparliamo."

Ora mi sono guardato bene di rispondere anche perché ragionare con gli ignoranti e peggio che parlare con le capre, ma condivido con voi il mio pensiero... anzi i miei pensieri in merito.

Considerazione 1 "Nascere al loro paese di merda e migrare poi qua": con Italia ed Europa attuali?!? dove devo firmare?
Considerazione 2 "Nascere al loro paese di merda e restarci": Innanzitutto a strapparli di là non è la loro miseria, ma il sogno di uno stile di vita (cotonato) occidentale esportato come concetto di democrazia. Ovvero non vivi in una democrazia se puoi esprimere liberamente le tue idee esprimere liberamente il tuo voto e scegliere liberamente i tuoi rappresentanti, ma vivi in democrazia se hai il Wi-Fi gratuito e puoi fare un sacco di soldi con il Rap o come calciatore o con qualsiasi altra attività non comporti il lavorare (ed in questo l'Europa non è certo più saggia di loro). Inoltre perché scegliere di cacciare fuori (a debito o sull'unghia) dai 5.000 ai 10.000 euro se al tuo cazzo di villaggio vivi o muori con meno di $1 al giorno? Qui non ci compri nemmeno un panino da "Merdonald"... o forse appena appena il modello base. Cioè dovrebbero sapere (se non ci fosse un progetto ben definito alle spalle) che con un lordo di $30 al mese (circa 360 annui), quello su cui stai investendo sono un mutuo per 50 generazioni da te discendenti.
Ciò significa che o non te ne batte un cazzo perché qualcuno ti dice che ripaghi il debito in una settimana (ma non basta la mafia per una simile campagna pubblicitaria), oppure sei un essere talmente inferiore da non riuscire a fare 10.000 diviso 30.
Sostengo con forza il fatto che non si tratti di ignoranti scappati dal villaggio in mezzo al nulla per diversi comportamenti tenuti dai pellet in Italia, tra cui le proteste per il Wi-fi, appunto, per il fatto che se hai fame, non sputi quello che ti viene regalato e per il fatto che i pellet arrivano tutti da paesi che, stranamente, non sono in guerra. Quindi, sicuramente, sono in cerca di una vita migliore... ma al loro paese non sono nella condizione di non avere gli occhi per piangere.

27 ottobre 2017

Ma come siamo messi bene 3... ma perché?

Ispirato a varie trilogie, principalmente a quella di Rambo (ignorando bellamente il 4° inutile capitolo "John Rambo"), con l'articolo di oggi si conclude il ciclo del pessimo esempio fornito e tenuto dalle istituzioni e del loro rapporto con il cittadino.
A metà strada tra attualità e complottismo negli scorsi articoli abbiamo parlato di ecologia e di immigrazione argomenti che non si chiuderanno mai, almeno finché l'uomo non tornerà a vivere nelle caverne e i pellet non saranno parte attiva nel processo di produzione del teleriscaldamento.
Su entrambi i fronti ci sono diversi aggiornamenti...
Il primo più importante è che la Val Susa è in fiamme! Una delle valli più belle del torinese sta bruciando almeno da una settimana e (come si è soliti ammonire su FaceBook) nel quasi totale silenzio dei media.
Di sicuro i telegiornali non ne parlano ed alcuni giornali se ne sono accorti ieri, altri lo hanno scoperto oggi altri lo devono ancora scoprire. Il fetore di negro abbrustolito che da ieri sera si sente nell'aria non è dovuto ad una nuova raccolta firme di casapound che per scaldare i militanti ha dato fuoco a 2 migranti. Bensì al fatto che ci sono diverse montagne in "Valle" che stanno bruciando. I soccorsi beh spero che i pompieri fossero già all'opera dall'inizio, ma di sicuro i rinforzi sono stati mandati solo oggi (ovvero quando è stata resa pubblica la notizia.
Dato che il mio compito non è quello di fare giornalismo, ma quello di essere la "voce" di quei pensieri che non possono essere pronunciati.
Come mai si è aspettata una settimana per far arrivare i soccorsi? Come mai nessuno (torinesi inclusi) sapeva un cazzo di questa tragedia (vera e non una presunta siccità in una non ben specificata regione dell'Africa che è desertica da almeno 10.000)? Forse perché il sindaco Appendino sfrutterà le polveri (anzi le ceneri) della Val di Susa per giustificare il blocco del traffico, nel fine settimana in cui il Torino calcio ospiterà il Cagliari?
Sicuramente tra non molto al posto dei boschi di Cumiana (uno dei comuni coinvolti dall'incendio) sorgeranno un centro d'accoglienza ed una moschea gestita da una 'ndrina (cosca della 'ndrangheta) già impegnata sul fronte "TAV".
Di sicuro ora è più chiaro il messaggio che nelle prime ore di questa settimana, nonostante il blocco del traffico fosse stato revocato dal comune, il sindaco invitava ai cittadini più a rischio di malattie respiratorie di non aprire le finestre, di non uscire di casa ed evitare (se possibile) di svolgere attività sportive all'aperto... Lei lo sapeva che la valle era in fiamme eppure a taciuto. Così, dopo una settimana di disastro ecologico, gli abitanti di Torino e provincia hanno dovuto capire da soli che la puzza che sentivano non era dovuto a qualche "tamarro" che festeggiava lo "sblocco" del traffico eseguendo dei testacoda in giro per la città.
Che schifo! Francamente sono disgustato... e non è colpa del fumo, di solito le puttanate che combinano le istituzioni hanno la capacità di farmi incazzare come una bestia... ma oggi prevale il DISGUSTO.
Continuando sulla scia del complottismo sto leggendo il libro, in prestito da parte di un fidato lettore (che non vede l'ora di pugnalarmi alle spalle e prendere il mio posto), "l'Identità Sacra" di Adriano Scianca giornalista, scrittore e direttore de "Il Primato Nazionale".
Quando lo avrò letto ve ne farò una recensione.
Nel frattempo però mi sento di citarlo a proposito del problema immigrazione.
Il libro di cui sopra è davvero ricco di citazioni e riferimenti a storici, filosofi e scrittori (contemporanei e non) che in molti casi non ho mai sentito e quindi non riesco mai a ricordare... tranne Brecht, che viene citato partendo da quest'affermazione: ""Se il governo di questo paese è deluso dal suo popolo, gli suggerisco di sciogliere il popolo ed eleggerne un altro"" di fatto è quello che sta facendo la politica da decenni... sta eleggendo un nuovo popolo.
Infatti la "destra", ovvero quella moderata, è stata più volte associata al fascismo per aver promulgato leggi troppo restrittive in campo migratorio. Leggi però mai applicate né dal governo "Berlusconi" di allora né, tanto meno, dal governo "Renzi" figuriamoci da quello "Gentiloni"... Della dittatura Monti nemmeno a parlarne... in primis del già, più volte, citato reato di immigrazione clandestina di cui nessuno pare ricordare l'esistenza, né la magistratura né il governo che continua a riempirsi la bocca (come fa la Boldrini il sabato sera) con la parola "criminali" quando parla dei negozianti che vendono le ciabatte col Duce, ma parlano di risorse quando si tratta di parlare di delinquenti.
Tutto ciò premesso gli storici fanno a gara a chi trova la menzogna più eclatante per sradicare i popoli d'Europa dalle proprie terre, dalle proprie identità e dalle proprie radici, ma stranamente pochi si accorgono dello strano fenomeno di colonizzazione a cui stiamo assistendo impotenti. Intanto, fa notare Scianca, è strano che i pellet liberati dalle tanto denigrate colonizzazioni occidentali avvertano la necessità di tornare a vivere fianco a fianco con i propri ex "padroni", al punto da lasciare la propria terra "libera" e correre di nuovo sotto il dominio culturale dei loro oppressori. In secondo luogo in una colonizzazione militare, come quelle perpetrate tra l'8 e il 900 dagli europei, la prassi era quella di avere gli ufficiali della nazione invadente che raccoglieva le truppe tra gli autoctoni collaborazionisti. Oggi invece succede il contrario ovvero è la manovalanza ad invadere ed è la classe dirigente ad essere collaborazionista.
A mio giudizio questo cambio di "poco conto" fa sì che i popoli si trovino abbandonati dalle proprie istituzioni ed in balia di una forza d'invasione che, non solo gode dell'aiuto dei cittadini compiacenti, ma soprattutto del finanziamento e della protezione della classe dirigente. Finanziamento che peraltro viene sottratto alla cittadinanza già abbandonata a sé stessa e tacciata con l'ignominia di nemico. Infatti se non accetti e mi rivolgo a te, caro lettore, di essere "stuprato" dall'invasore (anche se per un semplice senso logico delle cose) sei un fascista, uno xenofobo, un razzista, un retrogrado... un nemico! Anche se sei più comunista di Mao, Stalin e Castro messi assieme.
Un tempo gli invasori, per poter sopravvivere durante le fasi più avanzate della loro conquista, erano costretti a darsi al saccheggio. Ragione per la quale i capi della "resistenza" smuovevano gli animi della popolazione e incitarli a combattere. In questo caso a saccheggiare la popolazione inerme sono i capi di chi dovrebbe resistere e consegna il maltolto direttamente nelle mani dell'invasore che, ovviamente, continua a pretendere e, ovviamente, continua a ricevere.

26 ottobre 2017

Tomb Raider... la culla delle scimmie.

Se tanto avevo elogiato il primo film... tanto distruggerò questo.
Partiamo dal presupposto che mentre nel primo film si faceva cenno a certi principi di una determinata società segreta atti a stabilire un dominio mondiale tramite il controllo del tempo, ovvero gli "Illuminati", nel secondo film invece vengono snocciolate una serie di "cose" senza senso.
Ovvero tutte le vicissitudini della "nostra" saccheggiatrice di tombe vertono sul tentativo di intercettare e bloccare un biologo che vuole recuperare ed aprire il vaso di Pandora (Pandora è il nome della fanciulla a cui gli Déi affidarono il vaso, non il nome del vaso). Secondo la mitologia greca, tramandata da Esiodo ne "Le opere e i giorni", il Vaso era un dono di Zeus a Pandora che aveva già ricevuto da Ermes il dono dell'astuzia e della curiosità. Il vaso conteneva tutti i mali del mondo (almeno quelli considerati tali allora) vecchiaia, gelosia, malattia, pazzia e il vizio, inoltre sul fondo del vaso era presente anche la speranza che però non fece in tempo a scappare dal vaso prima che questo fosse richiuso.
Il mito sostanzialmente è questo, ma nel film diventa che dentro al vaso c'era l'equivalente antico di un'arma batteriologica che vari personaggi storici e non ritrovano e aprono nel corso dei secoli.
Secondo il principio che a pensar male (si fa peccato, ma) spesso ci si azzecca. Risulta strano che gli unici due accadimenti di rilievo indicati nel film furono un'epidemia verificatasi sotto il governo di un non ben definito Faraone egizio, che nascose il vaso ai "confini del mondo", e la decimazione dell'esercito di Alessandro Magno (anche detto Alessandro Il Grande) che ritrovò il vaso, ai confini del Mondo (in India), che fu riportato alla "culla della vita". Ovvero il Kilimangiaro.
Naturalmente oggi la storia del film (e dell'umanità) andrebbe riscritta. Non certo per la presunta o conclamata "finocchiaggine" di Alessandro, bensì per il ritrovamento di un dente fossile, di un esemplare della stessa specie di ominide a cui si fa appartenere Lucy (la "ex" prima donna della storia), perché non è più così? Perché il nuovo esemplare ritrovato in Europa, non in Africa o Asia) risale a 9.000.000 di anni fa, ovvero 5.000.000 di anni più vecchio di quello della scimmia africana.
Ma questa è un'altra storia, di cui le capre di sceneggiatori non hanno colpa (se non in parte) per la mal riuscita del film.
Ma a questo ci arriviamo tra un attimo.
Ora la trama verte sulla presunzione (nell'accezione meno ovvia di "Supposizione, congettura") del biologo divenuto criminale è quella di prendere un possibile virus o batterio vecchio di millenni produrre un antivirus e liberare il mondo dagli elementi non meritevoli.
Ora... ammettendo che possa essere possibile... viene fatto un rimescolamento assolutamente casuale e senza senso tra mitologia e scienza. Infatti il vaso di Pandora (essendo un dono ne può reclamare la proprietà) contiene un virus, a differenza del mito, ma nella culla della vita, dalla quale il vaso è stato preso, si trovavano la vita e l'antivita "Radamanto", o "Radamante", che era sì un figlio di Zeus ed annoverato, per la sua severità e grande saggezza, tra i giudici dei morti... ma era pur sempre il Re di Creta.
Proprio da qui partono i problemi che portano alla mal riuscita del film, perché dagli effetti speciali alla sceneggiatura il film è una vera merda.
Dettagli non solo superflui, ma persino inutili, come quello appena citato. Altri esempi, mentre scendono nelle profondità del Mediterraneo (al largo del mar Egeo per essere giusti) la Croft incrocia uno squalo, rari nel Mediterraneo ma plausibile... certo non delle dimensioni di uno squalo bianco. Ad modo nel primo scontro che Lara ha con il gruppo assoldato dal bioterrorista viene ferita alla gamba, anzi nell'interno coscia, che per quanto superficiale non guarisce in pochi minuti soprattutto con l'adrenalina di uno scontro a fuoco, eppure quando esce dal tempio della luna (il tempio costruito da Alessandro Magno per custodire i proprio tesori) si taglia un braccio per richiamare lo squalo di cui sopra... e la ferita alla gamba?!? "Batt'el Caz" serve solo per creare un precedente per la resa dei conti con il capo dei malavitosi cinesi.
A coronamento dell'inutilità acrobazie ridicole, non che nel primo mancassero, distruzione di templi greci, ecc.
Prima di chiudere questo articolo vanno svelati ancora un retroscena ed un ipotesi (forse un po' forzata)... ma voglio dire la relatività di Einstein l'ha dimostrata solo lui.
L'ipotesi secondo me non è assolutamente un caso che i due esempi di "sterminio" provocato dal vaso si siano verificati, nel film, in Egitto ed in Grecia. I primi hanno trattenuto gli israeliti in schiavitù per secoli, i secondi per aver cercato di "integrare" (come si direbbe oggigiorno) gli ebrei cancellandone le peculiarità religiose. Tant'è che una credenza, sopravvissuta al mondo antico, vuole che a tutt'oggi durante il chanukkah (il "natale" ebraico) un cittadino greco venga rapito e sacrificato nel grande tempio di Gerusalemme... e questo è il retroscena.

Giudizio film da cancellare e pare ci sia nell'aria la puzza di un terzo capitolo.

25 ottobre 2017

Ma come siamo messi bene 2... la vendetta!

Visto il tacito assenso, espresso durante un plebiscito mai verificatosi, con cui vi ho "democraticamente" imposto la tetralogia sulla mediocrità. Dato inoltre il vostro gradimento espresso per acclamazione (che non ho mai ascoltato).
Eccovi una nuova saga iniziata con lo scorso articolo che porta il medesimo titolo.
Nel precedente scritto vi avevo parlato dell'invasione e di come dalle istituzioni non solo non arrivano risposte serie (per le quali potremmo non vivere abbastanza per averle), ma probabilmente non vivremo abbastanza nemmeno per avere delle risposte. Ad ogni modo aggiungo brevemente un paragrafo, la cassazione ha deciso che un pellet disabile non può essere espulso anche se irregolare... 'azzu!!! Allora faccio una banda criminale di soli disabili tanto se commettono un reato non possono essere perseguiti penalmente... o la cosa vale solo se il "disable" è pellet... sarà mica una legge discriminatoria nei confronti degli handiccappati?
Dicevamo...
Oggi riprendo un po' il tema caro al sindaco Appendino... l'inquinamento, le istituzioni, le emergenze. Partiamo dal presupposto che da diversi anni ormai i supermercati, ma anche alcuni piccoli esercizi commerciali, si sono dovuti piegare alla ferrea volontà dell'Europa di combattere l'inquinamento (badate bene, non sono insensibile al problema dell'inquinamento ambientale, ma sono suscettibile alle "ecoballe"). Nello specifico per evitare il persistere dei sacchetti di plastica nei millenni hanno dovuto adottare questo tipo sacchetto che... più che biodegradabile è "diobestemmiabile" infatti il sacchetto non svanisce dall'ambiente in pochi giorni, ma in pochi secondi svanisco le maniglie dalle mani, o il fondo del sacchetto stesso lasciando cadere a terra una bottiglia di barbera del 2014. 
Starete già pensando... a questo gli si spacca una bottiglia di buon vine e ci frantuma i cosiddetti dando la colpa al governo?
Assolutamente no. Era solo per regalarvi una delle poche note divertenti di questo scritto.
Infatti le istituzioni si stanno lentamente e inesorabilmente inebetendo ed i partiti stanno diventando sempre più una farsa. L'impressione che ho, ed è solo un impressione, è che un tempo era la politica ad esprimere idee poi sfruttate o divulgate dai media, mentre oggi ho l'impressione opposta.
In primis la visione distorta che si ha, o si vuole dare, tramite i media. mi viene in mente la pubblicità di una marca di prodotti alimentari vegetariani... secondo la "garden gourmet", infatti, la loro linea di prodotti è ispirata alla natura ("ah che belle parole" su whatsapp metterei gli occhietti a cuoricino), riprendendomi velocemente dal momento di tenerezza... con quale immagine sottolineano il fatto che sono ispirati alla natura? Una mucca che rumina? No! Una capra che bruca? Nemmeno! Una pecora messa in un prato a masticare?!? "Magara" (diceva Maurizio Mattioli)... cosa esprime meglio il concetto di vegetariano se non un orso bruno? Voglio dire un ORSO BRUNO non un cinesissimo panda che mastica bambù o qualsiasi altro erbivoro presente in natura... nooo... un carnivoro! Persino vaccapedia alla prima riga li descrive così "Gli orsi o ursidi (Ursidae Fischer, 1817) sono una famiglia di mammiferi dell'ordine dei carnivori." con tanto di link che da carnivori manda alla pagina in cui spiegano ai vegani che i carnivori mangiano la carne (e sono presenti in natura... quella vera!!!). Forse la loro conoscenza degli ursidi si limita alle scorribande di Yoghi e Bubu, in cui il "buzzicoso" animale escogitava ogni metodo possibile per trafugare i cestini della merenda dei "merendero" della domenica.
Tornando al problema delle politiche ambientali... dal momento che il mio mezzo di trasporto lo vincola il Comune ed i miei orari l'azienda "municipale" (privatizzata) di trasporti, mi aspetterei un intervento serio sulla questione ambientale. Intanto una definitiva rinuncia, da parte delle aziende produttrici di veicoli, alla creazione di veicoli a motore basata su combustibili fossili (quindi escluso anche il gas). Secondo una campagna rottamazione seria. Ovvero se la mia macchina non può più circolare e io non ho i soldi per cambiarla, non mi serve a nulla uno sconto di mille euro... se me ne mancano altri 11.000 per l'acquisto di un veicolo nuovo.
Lo stesso vale per il riscaldamento, anch'esso basato sul gas (altro combustibile fossile), non serve a nulla togliere una piccola caldaia personale e sostituirla con una gigantesca a km di distanza per cui per poter scaldare a sufficienza l'acqua nelle singole case deve inquinare, molto di più rispetto a quanto farebbero i singoli utenti. L'unica risposta seria sarebbero le fonti energetiche rinnovabili (ad esempio il fotovoltaico), ma torniamo di nuovo lì... ovvero un singolo pannello non è sufficiente per una casa unifamiliare bisogna di fatto riempire più di metà tetto... quanti ne servirebbero per un condominio di 10 appartamenti? Tutto questo ignorando il costo.
In tutto questo marasma l'Italia cosa fa? partecipa ai vari "Gqualcosa" china il capo e si sottomette, mentre gli americani semplicemente se ne fottono. Buona parte della loro economia si basa su due realtà ben concrete, la produzione di auto (a combustibile fossile) e sul fatto che la loro "produzione" interna di petrolio copre il 30% del loro fabbisogno... e noi paghiamo le multe.
Come espresso in altre occasioni, e ribadito sopra, la classe politica non ha più idee. Lo dimostrano ampiamente le priorità dei lavori del governo, inutile dire che la Boldrini (suo malgrado) gioca un ruolo determinante in questa delirante "visione" dei problemi. Con una crisi economica mai risolta, ma sempre accantonata... con manovre economiche (per risanare i debiti di servizi mai erogati al cittadino) sempre più invadenti nei risparmi e nelle tasche degli italiani (costretti a mantenere i pellet e a vedersi derubare quotidianamente dalle nuove manovre)... ecc. I problemi dei "fascio bar su facebook" direi che non sono proprio prioritari.
Al degrado intellettuale si aggiunge anche la ridicola introduzione di un corso di laurea sulla "storia dell'omosessualità", non voglio nemmeno entrare nel merito degli inutili commenti ad una legittima protesta inscenata dagli studenti di Forza Nuova che hanno esposto uno striscione recante la scritta: "La storia è una cosa seria l'omosessualità no!", se non per l'ideologia gender che bisogno c'è di studiare la storia dell'omosessualità? Non dell'omosessualità nella storia. Tant'è che a supporto del lancio del corso di studi verrà tenuta "una conferenza stampa in cui saranno illustrate le questioni fondamentali di tale nuovo insegnamento accademico nell’ateneo che riguarderanno un corso monografico sul tuca tuca come primordio televisivo dello sdoganamento dei gay grazie alle movenze di Raffaella Carrà e le mises più adatte a far restare tutti a bocca aperta durante una serata vintage al Muccassassina". Dicevo aldilà di queste sciocchezze mediatiche... a cosa cazzo serve nella vita reale una laurea in "storia della voltaculaggine"??? a colloquio: "buongiorno sono qui per l'offerta di lavoro!" "Sì stiamo cercando una figura che si occupi della manutenzione dell'infrastruttura aziendale!" "ah no! Io al massimo posso occuparmi del corretto rifornimento della carta igienica nei bagni... in quanto con la mia laurea mi ci posso pulire il culo... adesso che so con quale vestito la Carrà ballava il tuca tuca al Muccasssassina!". Nel senso che già gli atenei sono costretti a integrare nei corsi di laurea ore di stage in azienda per avvicinare il più possibile il mondo del lavoro con quello accademico... in quale cazzo di ambito impieghi la laurea in "frocerie"?
Mmm... probabilmente non sono riuscito ad azzeccare appieno il tema... ma ormai ci sarete abituati alle mie parentesi che non si chiudono mai!

24 ottobre 2017

Perché aprire la finestra quando hai già la porta spalancata?

Siamo in piena invasione!
Purtroppo non è lo sceneggiato radiofonico di Orson Wells che andò in onda in America alla fine degli anni '30, bensì del dato di fatto che vede protagonisti gli allarmanti dati dell'Ismu (l'osservatorio sulle questioni immigratori). Secondo quanto riportato negli ultimi 10 anni i nuovi "italiani" sono oltre 1.000.000 per l'esattezza, nell'arco temporale che va dal 2002 al 2016 (quindi gli anni sono quasi 15), i nuovi "italiani" sono 1.068.654 mentre i pellet sbarcati nello stesso periodo corrispondono a 792.287 (quasi 800.000) di per sé, come già detto in altre occasioni, non sono cifre esasperanti se l'Italia fosse una nazione stabile e produttiva (tipo la solita Germania), ma siccome la situazione economica della nazione tra fuga di cervelli, fuga di capitali e di pazienza (che agli italiani spero incominci a scappare), la nostra situazione non è certamente la più adatta all'accoglienza ed il fatto che il governo pensi di risolvere tutti i problemi aprendo finestre, ai pellet, ad una "casa" senza mura è paradossale.
Secondo la stessa fonte i cosiddetti nuovi "italiani" (che sono cittadini da poco o sono stranieri risiedenti sul patrio suolo sono oltre 5.000.000 quasi il 10% della popolazione e quelle merde del PD pensano al modo per regalare altri passaporti... potremmo fare come i siti di "fishing" che si vedono su internet in cui si legge che il governo Americano regala "Green card" (la carta di residenza permanente che permette ad un cittadino straniero di vivere e lavorare su suolo statunitense per un periodo di tempo illimitato) addirittura istituendo vere e proprie lotterie.
Come se Trump non ci considerasse già degli inetti, mandiamo la Boldrini a dirgli che gli States devono accogliere di più... ma sei deficiente? Perdonatemi... domanda retorica.
Tornando a noi... con i dati di cui sopra l'Italia è sul gradino più alto del podio per quanto riguarda la sostituzione di popolo, ovvero sulla quantità di nuove cittadinanze rilasciate agli stranieri... magari state pensando che, come dicono i media, accogliamo tanti richiedenti asilo... neanche per idea! Il numero più alto nuovi "cittadini" si trovano nelle file di albanesi e marocchini (detti anche albania e marula) a fronte di una maggior presenza di culi gialli (cinesi), cinegri (filippini e sudestasiatici) e ucraini.
Con queste premesse direi che non abbiamo proprio bisogno dello Ius Soli che, se non regalerebbe, sicuramente renderebbe più facile ottenere la cittadinanza e una volta ottenuta la cittadinanza potrebbero girare liberamente per il mondo. 
Già perché a quel punto non sarebbero più pellet "caduti" (accompagnati in verità) in mare da un barcone, ma cittadini italiani a tutti gli effetti, di conseguenza uno degli scenari possibili potrebbe essere questo; i pellet sbarcano in Italia (quindi intensificazione del fenomeno), lo Stato gli regala la cittadinanza, questi se ne vanno a fare in culo dove pare a loro (che non vuol necessariamente dire che lasciano l'Italia visto che qui fanno il cazzo che gli pare). Ma se per ipotesi (non remota) il pellet invece di essere un fannullone qualsiasi fosse un terrorista (ripeto ipotesi tutt'altro che remota)? Vuol dire che arrivano da noi noi gli regaliamo la cittadinanza e loro dopo aver fatto base qui vanno indisturbati in giro per il mondo a fare stragi.
A mio avviso non sembra una bella pensata. Purtroppo i dati emersi dalle indagini sugli attentati più recenti non sembrano smentire le mie ipotesi anzi, proprio da esse prendono spunto le mie riflessioni in quanto gli ultimi attentati hanno visto coinvolti "cittadini" perfettamente integrati che, a differenza di quanto sostengono i liberali, hanno avvertito il richiamo del sangue e nella riscoperta delle proprie radici si sono radicati (scusate il gioco di parole) nella frangia più estremista dell'islam quella jihadista.
Qualcuno sostiene e, penso, crede fermamente che una "perfetta" integrazione se non esclude il pericolo terrorismo almeno scongiura il fenomeno della criminalità. Sostanzialmente se fossero integrati nel tessuto sociale della nazione ospitante non ci sarebbero più crimini da parte degli immigrati. Beh l'ovvio è che nel momento in cui sono cittadini non sono più immigrati quindi anche se continuano a delinquere lo fanno da cittadini e non da stranieri... ma non è che sono meno delinquenti o che ci saranno meno crimini... cambia solo l'etichetta sulla bottiglia.
Seconda cosa quale sarebbe la "perfetta" integrazione? Che vengano inseriti nel tessuto sociale, quindi gli si regala lavoro e casa? Che rinuncino ai loro costumi (spesso barbari) ed abbraccino la cultura europea decadente? Cosa che probabilmente gli stragisti avevano anche fatto? Oppure che gli sia permesso di mantenere le proprie usanze e le proprie leggi nella nostra terra?
Quale sarebbe secondo costoro la perfetta integrazione? Nell'ultimo caso citato si fa presente che in alcuni paesi musulmani uno stupro non è stupro se la vittima non produce almeno 4 testimoni oculari a suo favore diversamente una donna stuprata può essere accusata di atti osceni o di adulterio che, sempre per la legge islamica, sono rispettivamente punibili con la reclusione o la lapidazione (per la gioia della Boldrini che fa della lotta alla violenza sulle donne il proprio cavallo di battaglia, secondo solo alla globalizzazione della Nazione).
A tal proposito aggiungo una postilla. Data la vicinanza del presidente della camera dei deputati ad Asia Argento, l'attrice ha deciso di darle man forte con la sua battaglia sostenendo che fino agli anni '80 per un marito era legittimo (quindi legale) uccidere la moglie per il cosiddetto delitto d'onore. Inutile dire che se in gioventù si poteva giustificare l'ignoranza con la frase "tanto bella quanto capra" con lo "sfiorire" degli anni, e della bellezza, rimane solo "quanto capra".
Infatti il delitto d'onore non perdonava un cazzo a nessuno anzi puniva severamente chiunque ne facesse ricorso (moglie-marito, padre-figlia, ecc.) anche se la vittima era estraneo alla famiglia (amante della moglie/marito o della figlia/o). Evidentemente essendo cresciuta con i film di Tognazzi, Mastroianni, Manfredi, Gassman, ecc., in cui spesso si tirava in ballo il famoso delitto passionale come attenuante, non ha pensato minimamente di accertare cosa prevede la legge italiana... ma questo è un altro tema.
Tornando allo Ius Soli direi che di ragioni per sperare che tale ignobile legge non passi al senato ci sono tutte. Non resta che aspettare che tutti quelli che si riempono la bocca con lo slogan "Prima gli italiani" o votino contro la legge al Senato o quel giorno se ne vadano al mare in modo che non venga raggiunto il quorum dei votanti. Visto che nessuno s'è degnato di chiedere la nostra opinione.

20 ottobre 2017

Ma come siamo messi bene...

Partiamo dal presupposto che con tutto quello che Asia Argento ha lasciato intendere di aver fatto, o fatto realmente, per qualche giorno di notorietà in più, non intacca minimamente il mio giudizio sulle capacità recitative dell'attrice romana (figlia, per chi non lo sapesse del noto regista Dario Argento e dell'attrice Daria Nicolodi)... una capra era una capra rimane.
A questo punto potrei già chiudere l'articolo e andare rimettermi a lavorare, ma ovviamente non sazierebbe la mia sete di vendetta nei confronti della Boldrini, cosa c'entra la Boldrini con il caso di Asia? Lo capiremo presto.
Non entro nel merito se l'attrice romana sia stata o meno violentata o se, invece, abbia accettato il compromesso più vecchio del mondo sesso in cambio di un lancio della carriera. Resta il fatto che da quando Asia ha denunciato il comportamento del Produttore hollywoodiano, una serie di cadaveri (televisivi e non) si sono accodati alla denuncia o si sono scagliati contro la Argento pur di far nuovamente girare il proprio nome su riviste e web. C'è chi si schiera contro c'è chi si schiera a favore riportando esperienze simili o la medesima con il medesimo personaggio... c'è poi Flavia Vento che non è capace di leggere e scrivere ed infatti scrive su twitter: "Ho conosciuto Harvey Westein(testuale, ndr) a New York nel '99 con me non ci ha mai provato. Siamo andati anche al cinema a vedere stars wars!", al posto di Harvey Weinstein e Star Wars.
Così visto la poca solidarietà ricevuta da Asia, l'attrice, minaccia di lasciare l'Italia ed è qui che entra in gioco la Sgualdrini infatti oltre al titolone "La Boldrini ad Asia Argento: “Non mollare, la gente è con te. Resta in Italia”" le sue dichiarazioni vanno oltre e sono anche peggiori... "per quanto riguarda le molestie e gli stupri, il problema sono gli uomini e il loro comportamento… non è importante se e quando una donna decide di denunciare un abuso" il commento de "Il Primato Nazionale" è magistrale: "Testuale. A meno che il redattore del Corriere della Sera abbia aggiunto incautamente un “non”, e ci permettiamo di dubitarne, la Boldrini ha proprio detto che non è importante per una donna denunciare un abuso. Può anche non denunciarlo, o al limite farlo dopo decenni. Tanto c’è semplicemente un “problema uomini”. Diamo quindi per scontato che gli uomini abusano delle donne e che le donne quindi possono pure far finta di nulla? Un cortocircuito impressionante, che soltanto la Boldrini poteva regalarci."
Per coloro che lo avessero dimenticato ricordo che, quando la turista polacca ed il travone peruviano furono stuprati dal branco di bestie pellet, la Zoccola non proferì verbo e quando le chiesero il perché del suo silenzio imbarazzante su una vicenda tanto scabrosa quanto violenta lei affermò che il compito del presidente della camera è quello di fare politica non giornalismo (che detto da un ex giornalista è tutto dire), diciamo che trascende persino l'ideologia malsana del gender la quale sostiene che a secondo dell'umore ci si può sentire di un determinato... genere... senza che nessuno possa opporre alcuna obiezione. Lei (la Sgualdrini) infatti fa il mestiere che in quel momento si sente. Un momento è il presidente della camera... quando "c'è un fascista da ammazzare (mediaticamente), un momento dopo è un opinionista da bar dello sport... quando c'è dar contro al nemico giurato nel derby contro il maschio, ogni tanto si sente un "punk abbestia etnomasochista" quando invece di  trovare soluzioni ai problemi del popolo Italiano vola New York per parlare di accoglienza e integrazione ad una nazione con le frontiere a "fisarmonica", che si aprono (come le gambe dell'Appendino con gli arabi) e si chiudono (quando tocca alle chiappe dei torinesi fare la loro parte) in funzione di quanti immigrati "clandestini" sono in grado di accogliere in quel momento. Il problema, o meglio la differenza, è che quando gli americani dicono ne abbiamo abbastanza le espulsioni ci sono davvero, non si scopre 10 anni dopo che lo stupratore di quel ragazzino o l'assasino di quella ragazza avrebbero dovuto essere espulsi da decenni.
Parlando delle (il)logiche gender mi capita sotto gli occhi un articolo (ve lodico subito, oggi ho letto solo Il Primato Nazionale) in cui la tartaruga Jonathan, la più vecchia del mondo nata sull'isola di Sant'Elena 10 anni dopo la morte di Napoleone, è suo malgrado diventata la portavoce del movimento Lgbt (LeccapassereVoltaculoBiadesiviPentiti, tradotto in italiano) infatti dopo essere rimasta (in quanto tartaruga anche se è maschio e Boldrini permettendo io non distruggo la lingua italiana riferendomi a Jonathan come il "tartarugo") a lungo da sola, venne deciso di procurarle compagnia. Fu così che a Jonathan fu presentata Federica... peccato che i "geni" ci hanno impiegato solo 30 anni a capire che Federica era in realtà Federico. Ragione per cui, nonostante gli accoppiamenti settimanali (tutte le domeniche alle 16), l'altra tartaruga continuava a non rimanere incinta. Ma poteva finire qui la sfiga di sta povera tartaruga che, se funziona come per i cani e gli altri animali, usano l'accoppiamento (anche tra maschi) per determinare lo stato di sudditanza nell'individuo inferiore nella scala gerarchica? Ovviamente no infatti non solo ha "trombato" per 30 anni con un maschio con gente che lo spiava... ma Repubblica, che non ha niente di meglio da fare, ha collegato il corteggiamento a Federico alla battaglia in corso sull'isola per il diritto al matrimonio gay. "Le autorità infatti hanno presentato una proposta per adeguare la legislazione dell’isola a quella del Regno Unito, dove i matrimoni tra persone dello stesso sesso sono già consentiti. I 4255 abitanti dell’isola non sono tutti convinti della bontà del provvedimento, ci sono state delle proteste. “Jonathan e Federico, a questo punto va chiamato così, potrebbero dunque aiutare ad affermare i diritti dei gay”, ci scrive Repubblica, senza la minima vergogna e il timore di trasformare una “battaglia di civiltà” in una barzelletta."...
Ma come dice la legge di Murphy, se qualcosa potrebbe andare male... sicuramente andrà male. Infatti alla già lunga lista che noi italiani fannulloni non vogliamo fare, la ricordo brevemente per dovere di cronaca... nella top 10 ci sono le "badanti (o infermiere a domicilio), gli operai, i raccoglitori di pomodori, gli imprenditori, i commercianti, gli ingegneri, gli informatici, i ristoratori, gli operatori del call center, gli autisti... ora si aggiunge un nuovo mestiere che noi italiani fannulloni... anzi FANNULLONI voglio scriverlo in grande perché si sappia che siamo orgogliosi di non aver voglia di fare un cazzo per cui aspettiamo tutti i giorni la diaria che lo stato ci passa tramite le cooperative e che noi ci "sputtaniamo" alle macchinette del video pocker... Non vogliamo nemmeno più fare le guide turistiche. "A Palermo l’iniziativa “le vie dei tesori”, promossa da “un gruppo di giornalisti e operatori culturali” chiaramente schierato su posizioni immigrazioniste, ha pensato bene di mettere dei 18enni del Gambia, sbarcati meno di un anno fa in Italia, a spiegare ai turisti le bellezze dei giardini di Palazzo Reale. Din, Omar e altri 6 immigrati clandestini svolgono il loro servizio alla Galleria d’Arte Moderna." Io purtroppo a Palermo non ci posso andare perché, per alcune questioni in sospeso con il ministero di grazia e giustizia... la prefettura mi ha ritirato il passaporto impedendomi di lasciare il paese... ma una cosa è certa se avessi potuto andarci piuttosto che farmi spiegare Palermo da un pellet clandestino, arrivato da meno di un anno da un paese che manco esiste, tiravo a indovinare cercando di carpire qualche parola dai polacchi alle mie spalle.

19 ottobre 2017

Segnali dal Futuro

Nel variegato mondo della cinematografia, ci sono 4 categorie (o generi se preferite) che attraggono la mia attenzione. Ci sono i film utopici, i film distopici, i film catastrofici ed infine, categoria da non sottovalutare, ci sono i film di merda!
Quasi sicuramente qualche compagno di merenda di Morandi (ci sono tante altre spiegazioni per quanto capitato al buon Gianni, ma per una volta facciamo gli ignoranti) può trovare il film di cui sto per parlare con gusto diverso dal mio, d'altronde non tutti i gusti possono alla menta (ma non è che devono per forza essere alla merda).
Ad ogni modo... ufficialmente "Segnali dal futuro" (film del 2009 con Nicolas Cage) andrebbe catalogato come catastrofico, ma ha quel gusto in più che lo rovina un po'.
Infatti la trama è davvero poco distante da altri film del genere, primo fra tutti "The Mothman Prophecies - Voci dall'ombra" con Richard Gere (attore di tutt'altro spessore rispetto a Cage), infatti racconta la storia di una capsula del tempo (concetto tanto caro agli "Ameregani") che viene seppellito alla fine degli anni '50 (1959) e riesumata dopo 50 anni. La capsula avrebbe dovuto contenere i disegni sul teme di come i bambini del passato immaginavano il futuro. Una di queste bambine però, al posto del disegno, inserisce una busta contenente una sequenza di numeri che profetizzano una serie di disastri sparsi per il mondo...
indicativamente fin qui non ho anticipato nulla, ma di fatto ho raccontato tutto. Da questo momento inizia la distruzione del film per cui se non volete anticipazioni chiudete la pagina... tanto la visualizzazione è già stata registrata.
All'apertura della capsula, contenente i "disegni", ad ogni alunno viene consegnata una busta... a chi capita quella con la serie di numeri? Al figlio di un operaio? Al figlio di un fioraio? Al figlio di un carpentiere? Figuriamoci al figlio di un astrofisico e professore al MIT (Massachusetts Institute of Technology, una delle università più prestigiose degli States in campo tecnologico e scientifico, che viene citato ogni volta che si parla di qualche cazzo di genio). Beh, penserete voi, trattandosi di una scuola per geni ed essendoci di mezzo un messaggio cifrato con i numeri... magari per non forzare troppo la trama è stato consegnato subito al "genio" così da rendere plausibile la sua decifrazione... magari (appunto)... perché il "genio" non è che si è messo lì a ragionare, a scomporre, a raggruppare i numeri fino a trovarne un senso... o meglio sì, ma dopo averci appoggiato un bicchiere stracolmo di whisky e aver macchiato i fogli in modo da isolare una sequenza ben specifica... indovinate quale!!! Esatto!!! Almeno per quelli che hanno pensato agli attacchi dell'11 settembre 2001.
Dicevamo la sequenza, correttamente raggruppata, indica la data, il numero di vittime e le coordinate geografiche in cui si verificherà il disastro (cosa a cui ovviamente il genio non ha capito subito, ma ha capito solo nel momento in cui si trova nell'esatto luogo geografico di uno dei disastri.
Ma fin qui il film ancora è tollerabile, ad aggiungere merda allo strato già presente... arrivano gli alieni (per ora definiamoli così) a rompere le palle al ragazzino... ma ancora tutto bene... 
Ovviamente in parallelo il genio cerca di rintracciare la discendente della bambina che 50 anni prima aveva scritto la sequenza... a cosa gli serve pressoché a nulla. Infatti l'unico valore aggiunto è che l'ultima catastrofe coinvolgerà "tutti gli altri", ovvero l' intera umanità, a causa di un eruzione solare particolarmente violenta che distruggerà tutto il mondo. La parte divertente, ammesso che ce ne sia una, è che uno studio sulle eruzioni solari lo aveva proprio condotto lui.
Diciamo che, guardando il film, mi ha sorpreso parecchio scoprire (in un momento del film in cui usa il tesserino di docente universitario per dare autorevolezza alla sua follia) che è un professore del MIT.
Ok ho visto abbastanza... me ne vado a letto... un attimo, ma il film continua. Se tutto viene distrutto dal sole cosa c'entrano gli alieni? E l'incisione della visione biblica del tetramorfo da parte del profeta Ezechiele? vabbè facciamoci 'sti altri 5 minuti... un'ora dopo si scoprirà... che Ezechiele non c'entrava un cazzo, se non perché si allude alla possibilità che anche lui potesse aver avuto delle visioni...
Gli alieni... servono per salvare una coppia di ogni specie animale per preservare la vita del pianeta e, infatti, mentre imbarcano il figlio del genio (9 anni) e la nipotina della visionaria (più o meno coetanea) si trasformano in una figura vagamente angelica e portano i bimbi in un nuovo mondo (identico alla terra) in cui capeggia un enorme albero bianco... beh almeno non si trattava di un melo... forse gli alieni hanno imparato?
Sostanzialmente il film contrappone alla "teoria" creazionista la versione alternativa in cui i responsabili della vita sulla terra sono gli alieni.
Grazie. Ma... francamente ne avrei fatto volentieri a meno.



"Ma che davero?" pensate che sia finito così... macché c'è ancora il tempo per due chicche... la prima nel momento in cui, illusoriamente, il genio e la "famigliola" improvvisata pensa di salvarsi il culo nascondendosi sottoterra il figlio del genio va in "trance" (diverso da va a trans) ed incomincia a snocciolare una nuova serie di numeri... il che fa pensare beh magari alla fine messaggio di speranza qualcuno si salva!!! Neanche per idea scena perfettamente inutile.
Seconda chicca, davvero un lampo di genio che nemmeno il "diario di Anna Frank" è così zeppo di stronzate, dopo che il genio ha appena affidato suo figlio ad un gruppo di alieni che sta salvando gli animali del pianeta (ogni riferimento a Noè e alla sua arca è puramente casuale), lui cosa fa? Ritrova, o meglio trova, la fede in dio e torna a fare pace con il padre... un pastore protestante. NO COMMENT!!!

18 ottobre 2017

Che meraviglia l'autunno...

Quanto è meraviglioso l'arrivo dell'autunno? Le chiome degli alberi che si accendono di mille colori, l'aria mattutina che si fa più "frizzantina", si fanno lunghe passeggiate nei boschi per raccogliere le castagne per fare le "caldarroste", la Natura che lentamente si adagia fino ad assopirsi (in inverno) per riposarsi dopo le frenetiche attività primaverili ed estive, il profumo della prima legna bruciata nelle stufe, le prime piogge... ecco appunto le piogge!
Che fine ha fatto la pioggia autunnale? Da queste parti sembra ancora estate, ma inflessibilmente (per evitare un eccessivo danno economico ai rivenditori di "puzzette") il 15 di ottobre via libera all'accensione del riscaldamento. e con il riscaldamento arriva, altrettanto inevitabilmente, il blocco del traffico. Ciò che imputo al sindaco Appendino non è certo il voler (anche se con interventi a caso) preservare l'ambiente dall'inquinamento. Se è questa la ragione tanto di cappello e lascio malvolentieri la macchina a casa (perché so bene quali saranno i miei compagni di viaggio per arrivare in ufficio coi mezzi... ovvero molti pellet e diverse mignotte che hanno finito il turno nella area industriale di qualche paese che il "mio" treno attraversa). Il problema è il modo con cui il sindaco impone lo stop del traffico. Intanto in più di un occasione, per ignoranza o arroganza, pensava bastasse pubblicare l'ordinanza sulla pagina facebook o twitter per far sì che la cittadinanza fosse adeguatamente informata... diciamo che mi spiace darle sta delusione affettiva Sindaco... twitter non è, o almeno non è ancora, un organo d'informazione istituzionale.
In secondo luogo ieri è stato pubblicata la notizia sul portale del comune di Torino, ma si leggeva nel comunicato (non posso citarlo per intero, perché è stato cambiato e perché usava il termine sindaca), che a partire da oggi a Torino ci sarebbe stato il blocco del traffico per i diesel fino ad Euro4 e che in data di domani (cioè oggi) il sindaco avrebbe firmato il provvedimento. Sostanzialmente se si fosse saputo il minuto esatto in cui si apponeva la firma al documento potevamo farci ancora il giretto in macchina.
Come detto prima, non dandolo per scontato e nemmeno pensando sempre che tutto ciò che fa Chiara lo faccia in malafede, se le ragioni del blocco fossero l'ambiente io il sacrificio lo faccio volentieri. Specialmente se è limitato nel tempo, in quanto non mi offende dar una mano alla natura a spazzarci via dalla faccia del pianeta, ma visto che non la vedo come una cosa immediata nel frattempo devo recarmi al lavoro e, per esperienza, i servizi al cittadino non funzionano mai... sempre meglio di quando invece funzionano... di merda!
Va detto che l'Appendino un po' se le cerca (le critiche) mettendo il blocco nelle domeniche in cui a Torino è previsto un più alto flusso turistico (per iniziative, mostre, convegni, ecc.) e mai quando a giocare in casa è la juve, ma va anche riconosciuto che ha un po' di "sfiga" (o sfortuna che dir si voglia). Già perché al primo blocco del traffico definitivo di stagione è coinciso un guasto che ha coinvolto 3 delle 4 stazioni ferroviarie di maggior transito.
Un po' paga le scelte delle amministrazioni precedenti che nella loro lungimiranza hanno trasferito il ruolo di stazione principale della città sabauda da Torino Porta Nuova a Torino Porta Susa, magari chi non ha dimestichezza con Torino non sa che si è passati da una stazione a più di 20 binari ad una a 6 in cui, per altro viene fatto transitare tutto il traffico ferroviario piemontese che ha per destinazione Torino e Provincia. Non solo, infatti è anche una delle stazioni di transito dell'alta velocità che da Napoli, Roma, Milano, Venezia, Trieste, Bologna, ecc. giungono a Torino.
Quindi stamattina, nell'ora di punta dei pendolari (studenti e lavoratori) provenienti da tutto il Piemonte si sono visti abbandonare sui binari in attesa degli, ormai rari, treni diretti a "Porta Nuova".
Perché, alle già così splendide decisioni del sindaco, va anche aggiunta la scelta di chiudere un cavalcavia che attraversa mezza Torino e sgrava il traffico dal centro e, che a differenza di un altro abbattuto di recente (ma chiuso da decenni), era piuttosto trafficato anziché provvedere ad allungare la metro che attualmente si ferma sì al Lingotto (ex fabbrica fiat), ma centro commerciale non alla omonima stazione che raccoglie tutto il traffico ferroviario della parte meridionale della provincia (ad esempio Pinerolo) e della regione ovvero Alessandria, Asti e Cuneo. Sostanzialmente al mattino nell'arco di un'ora transitano una ventina di treni diretti o passanti da Porta Susa che sono stati svuotati a Lingotto (stazione) e caricati sull'unico treno diretto a Porta Nuova, mentre sarebbe bastato allungare la metropolitana di poche centinaia di metri per ovviare a questo dramma.
Per cui dopo aver rivolto un pensiero al Sindaco (e qualche parolina)... non ci resta che aspettare la pioggia... anche se questo farà emergere "l'ignorante" che dimora nel guidatore occasionale.

17 ottobre 2017

Toghe Rosse!

Che ci sia un legame tra il colore della toga e le idee "politiche" della magistratura diventa sempre più lampante.
Non lasciatevi confondere, però, dalla sottile differenza che intercorre tra la professionalità dei pochi e l'ideologia dei molti. La prima non è messa in discussione... quasi mai.
In qualche occasione i magistrati si limitano, quando viene invocata una sentenza, ad applicare la legge corrente, altre volte si spingono (per fortuna) oltre ed usano la testa, punendo chi delinque davvero e lasciando correre un atto "innocuo" e goliardico (ad esempio il caso del proprietario della spiaggia di Chioggia), altre volte la testa la perdono completamente, mettendo in libertà (o condannandoli agli arresti domiciliari) criminali incalliti, stupratori, spacciatori (che spesso non arrivano neanche in giudizio), assassini volontari o colposi, ad esempio il caso di quel pellet intrecciato con l'aglio che qualche anno fa aveva lanciato la moda del bowling sulle strisce pedonali, di quei due stranieri che hanno stuprato rispettivamente un bambino down ed una bambina, il caso tutto italiano del ragazzino che, passando col rosso, ha schiacciato una donna sullo scooter... poi freddato a colpi di pistola dal marito della vittima. Gli esempi appena citati sono solo alcuni tra i tanti casi in cui forse sarebbe stato il caso di tenere in galera il criminale anziché far indignare (per ben quasi 5 minuti) l'opinione pubblica. In un altro paese si sarebbe fatta giustizia privata. In un altro paese la folla sarebbe insorta... in un altro paese che al mondo non esiste.
Da parte dei giudici resta da un lato la necessità di applicare le leggi in vigore per cui un "saluto romano" è reato nel momento in cui questo viene manifestato in modo lesivo (ad esempio durante una manifestazione politica), ma tale non è considerato in un atto di commemorazione per i caduti che si vuol dimenticare perché pesano troppo. Almeno così sarà fino a quando la cosiddetta "legge fiano" (che si va ad aggiungere ad altre leggi liberticide, ma che sostanzialmente erano ben calibrate sulla costituzione italiana che, da un lato, vieta la rinascita del partito fascista. Mentre dall'altro garantisce la libertà d'espressione dei propri cittadini. Se mai dovesse passare anche al senato le "toghe rosse" si troveranno a dover giudicare alcune persone, in funzione di un vero e proprio reato di opinione. L'allarme che lancio sempre è lo stesso che grido anche ora... "Oggi tocca ai fascisti, che stanno sul cazzo a tutti, a chi toccherà domani?"
Potrebbe toccare ai leghisti, ai centrodestristi, ecc. Da lì all'utilizzare la magistratura per colpire un oppositore politico il passo è breve e allora il poco di buono che è scaturito dalla rivoluzione francese (ispirata agli scritti di Montesquieu) ovvero la separazione dei poteri dello Stato a tre distinti organi dello stesso al fine di limitare, quando non possibile impedire, l'instaurazione di una monarchia assoluta o di una dittatura.
In questo caso il potere legislativo (in mano al parlamento), sta fornendo gli strumenti al potere giudiziario (la magistratura) di perseguire i "nemici" politici.
Se aprissi la parentesi relativi ai cosiddetti "fasciobar" staremmo qui a discutere per l'eternità, ma come detto in passato se tutti quelli che acquistano un accendino, o una bottiglia di vino, con sopra la faccia del Duce fossero davvero Fascisti... in Italia avremmo una rivoluzione all'ora, ma non è così soprattutto in virtù del fatto che molti si "scoprono" fascisti, ma, di tanto in tanto, non disdegnano la "cannetta", il loro concetto di ordine è "fai il cazzo che ti pare purché non rompi il cazzo a nessuno" ed altri comportamenti che con gli insegnamenti di Mussolini non c'entrano un cazzo. Diciamo che per sciogliere la loro "fede" incrollabile, come neve al sole, è sufficiente porre la domanda: "Sei pronto a morire se la patria lo chiede?", nella migliore delle ipotesi la risposta è un farfugliare qualcosa che ha a che fare con impegni impellenti e più urgenti.
Tornando però al tema della magistratura... "Sarà l’occasione per “discutere del rapporto complesso tra politica e magistratura”, eppure l’invasione di campo dei magistrati sembra contenuta già nel titolo del trentatreesimo congresso nazionale dell’Associazione Nazionale Magistrati che si svolgerà questo fine settimana a Siena: “Nuove domande di giustizia tra libertà e diritto. Nuove famiglie, Liberalizzazione droghe leggere, fine vita, Ius soli“." (fonte Il Primato Nazionale).
Di fatto ad oggi, in materia di immigrazione, la magistratura è latitante (e vedendo il titolo del congresso non sembra solo un'involontaria svista giuridica, bensì un vero e proprio disinteresse nel giudicare colpevole "chi non rispetta le leggi"), in quanto, come già affermato, ad oggi l'immigrazione clandestina è a tutti gli effetti un reato. A differenza della legislazione in materia di prostituzione, che mira a togliere qualunque "colpa" alla prostituta per scaricarla a chi la sfrutta (il "protettore") e chi la istiga (il cliente), per il reato di immigrazione clandestina è colpevole anche chi entra illegalmente  nel nostro paese.
Ovviamente è impensabile che i magistrati riescano a giudicare oltre 200.000 nuovi casi ogni anno, ma l'inattività è altrettanto impensabile ed imperdonabile. Chiaramente la classe politica attuale (ma quella precedente e quella precedente ancora e ancora e ancora, fino ad arrivare al momento delle dimissioni dello stesso Duce) non ha alcuna intenzione di far rispettare tale legge che, ed arriviamo al terzo potere dello Stato, dovrebbe essere compito del Governo trovare il sistema per far rispettare la legge che il parlamento ha emanato.
Ma nel momento in cui il parlamento fa una legge, il governo non trova un sistema efficace per farla rispettare (anzi toglie l'inchiesta ai pochi magistrati che cercano di porre un freno all'invasione) ed i giudici non giudicano, o non in grado di giudicare per l'incapacità o volontarietà di chi dovrebbe far applicare la legge, questa Nazione è destinata all'autodistruzione.
Probabilmente finirò come Cassandra e le mie "profezie" verranno ignorato o, come onestamente spero, finiranno al cesso. Intanto, grazie alla "legge (di quel giudeo bastardo di merda di) fiano", grazie allo ius soli e ad altre leggi già varate che impongono al popolo cosa devono pensare stiamo correndo verso una dittatura "di fatto", per cui non venitemi a raccontare (signori Formigli e Mentana) che la dittatura è tutt'altra cosa... perché nel momento stesso in cui si impedisce ad una parte di popolazione di esprimere liberamente le proprie idee, ai miei occhi (secondo i vostri stessi dettami) non c'è alcuna differenza tra il Nazismo, che citate ad ogni braccio teso come simbolo del male assoluto, e questa democrazia.
Ultima considerazione sugli esempi di democrazia, prima di concludere il lungo peregrinare di questo articolo, si basa sull'affermazione, o la volontà di affermare, che una delle discriminanti tra una dittatura ed una democrazia è la presenza o meno di libere elezioni. Per tutto il mandato di Mahmud Ahmadinejad i media di tutto il mondo, o quasi, indicavano l'Iran come la peggior dittatura di tutti i tempi, seconda solo a quella nazista, per alcune affermazioni e minacce nei confronti dello Stato di Israele (passate alla storia le celebri frasi "Israele è uno Stato illegittimo e andrebbe cancellato dalle cartine geografiche" e per aver ospitato una conferenza internazionale sul tema di revisionismo e negazionismo del, cosiddetto, "Olocausto" del popolo ebraico) eppure nel 2013 ci furono le elezioni, Mahmud Ahmadinejad non fu rieletto e, democraticamente, ha lasciato l'incarico di presidente (che sia o meno cambiato qualcosa è un altro paio di maniche)... lo stesso vale per Trump che tra meno di 4 anni affronterà nuovamente le elezioni. Allora qual è la discriminante per distinguere una dittatura? L'assenza di libere elezioni? (allora l'Iran non lo è mentre il governo Monti, il governo Gentiloni, ecc. lo sono). L'assenza di libertà? Allora questa Italia, per la presenza di diverse leggi che ledono la libertà individuale, lo è. Discriminare la popolazione per razza, religione, credo politico, ecc... NO COMMENT.

16 ottobre 2017

Ferdinando I e i filofrancesi.

Come spesso accadeva, nei secoli precedenti, il popolo spesso non sapeva cosa comportasse sostituire un sovrano con un altro. Ci si affidava alle parole di persone intellettuali che spesso, per realizzare il proprio tornaconto, aizzavano il popolo contro il Re.
Non fa eccezione la storia del regno di Napoli (divenuto poi regno delle due Sicilie) in cui a regnare era Ferdinando I di Borbone.
Re Ferdinando I salì al trono a soli 8 anni a causa della partenza del padre, Carlo III di Spagna, e del fratello maggiore (non primogenito in quanto, il primogenito fu dichiarato demente). Essendo minorenne fu istituito un consiglio di reggenza che governò fino al 1767 (al raggiungimento della maggiore età di Ferdinando).
A Ferdinando I Re delle due Sicilie (noto anche come Ferdinando IV Re di Napoli e Ferdinando III Re di Sicilia) va attribuito il merito (anche se gli storici di vaccapedia attribuiscono la scelta alla moglie Maria Carolina D'Asburgo, sorella di Maria Antonietta) di aver nominato John Acton segretario di Stato il quale, in breve tempo, amplia la flotta acquistando navi, ma anche fondando il prestigioso cantiere navale di Castellammare di Stabbia. Inoltre inviò diversi guardiamarina e ufficiali a prestare servizio sulle navi delle principali potenze marittime europee. Oltre alla marina si concentrò a migliorare anche il livello delle truppe terrestri fondando la "Reale Accademia Militare della Nunziatella" ad oggi una delle più antiche al mondo.
Ma il popolo come visse queste opere grandiose? Direi che, come sempre, finché al popolo non vengono messe nell'orecchio pulci strane... se ne fottono. Il problema sono quelli che devono per forza rompere i coglioni.
Così gli illuministi (o illuminati che dir si voglia), instillano nel popolo partenopeo l'idea malsana della libertà (perché? fa schifo la libertà? Assolutamente no! Ma cosa è cambiato per i napoletani?)...
Potrei passare giornate a intere a cercare su internet fonti attendibili (ovvero giacobine) che esprimono un parere favorevole della "rivoluzione" che ha travolto Napoli per ben 2 volte a favore della repubblica francese... ma direi che le risposte "migliori" arrivano da due film usciti a distanza di dieci anni uno dall'altro il primo "Ferdinando I° re di Napoli", commedia del 1959 che oltre ad un cast stellare (per l'epoca) non offre alcun dato storico di rilievo, il secondo è "Nell'anno del Signore", un film drammatico del 1969 che anche in questo caso offre al pubblico un cast stellare e poco più.
Ma se nel primo caso il film con Peppino ed Eduardo De Filippo, Renato Rascel, Nino Taranto, Vittorio De Sica, Aldo Fabrizi, Rosanna Schiaffino, Marcello Mastroianni e Armando Curcio... (Armando Curcio?!? Sì che oltre ad essere un editore, tra i più famosi d'Italia fu anche un commediografo, ma commediografo "oh cialtroni di vaccapedia" non è sinonimo di commediante, non vi confonderete mica con il figlio di Armando, ovvero Dino Curcio, che invece era un attore?)... è palesemente una commedia quindi se danno informazioni false si sa che è per far ridere. Nel secondo caso il film che propone Nino Manfredi, Enrico Maria Salerno, Claudia Cardinale, Robert Hossein, Renaud Verley, Alberto Sordi, Stelvio Rosi, Ugo Tognazzi e Pippo Franco, si presenta come film drammatico/storico che, seppur in modo leggero, presenta fatti seri.
Se nel primo caso la "storia" è vista dal punto di vista dei napoletani, che barattano il "terribile" Re Ferdinando per il "gioviale" Imperatore Napoleone Bonaparte, che gioiscono con mortaretti e festoni la fine del regno e l'istituzione della repubblica. Nel secondo caso invece la storia parla dei rivoluzionari romani, due in particolare, a cui la bella Claudia Cardinale proporrà di fuggire con lei a Napoli, rinunciando così alla lotta (e alla morte tramite decapitazione) contro il papato... ed essi rispondono: "a Napoli c'è Re Ferdinando che è anche peggiore del Papa!".
Sostanzialmente è vero che un maiale, anche se lo chiami con altro nome sempre maiale rimane, ma allo stesso tempo un regno lo si può chiamare repubblica, ma sempre un regno rimane. Di fatto hanno sostituito il Regno di Napoli con la Repubblica Napoletana, ma a governare invece di un re c'era un imperatore (autoproclamatosi tale dopo le vittorie nelle campagne europee, che ha scatenato dopo la rivoluzione francese). Di fatto cosa è cambiato per i napoletani nulla di fatti, nell'arco di 60 anni travagliati con  l'alternanza tra regni e repubbliche, si ritrovano a far parte del Regno d'Italia voluto dai Savoia con la spedizione dei Mille, la cui azione fu agevolata dai carbonari siciliani e napoletani.
Forse dopo questa svolta si sono pentiti di aver cacciato i Borboni o forse alla fine gli è stato bene così... resta il fatto che negli anni 50/60, in odore di rivoluzione, ecco che si rispolveravano vecchi esempi (taroccati) a dimostrazione che la rivoluzione non è un male.

12 ottobre 2017

Ho fame... dammi i soldi.

Scusate se il titolo può avervi tratto in inganno e lasciato credere che avrei parlato di una notizia in cui una richiesta di elemosina si fosse trasformata in una rapina... non è così zingari e negri o chiedono l'elemosina o ti rapinano... almeno su questo sono onesti... se è una rapina lo sai subito (almeno per quell'attimo prima di svenire per le percosse).
Oggi parliamo ancora una volta della bufala che i "buonisti", o "morallizatori delle macchinette" che dir si voglia, continuano a raccontarci. Ovvero che i pellet, venuti qui a rompere il cazzo, scappino dalle guerra, dalla fame e dalla miseria.
Effettivamente, come penso molti di voi, non ho mai vissuto in una situazione di guerra e non ho mai patito (se non per privazione auto-imposta) la fame, magari qualche volta non avevo in tasca i soldi per pagarmi una birra e ho corso il rischio di non poter pagare l'affitto in un periodo di lunga disoccupazione  forzata. Certamente, però, credo che il primo istinto in fatto di estrema fame, sarebbe quello di nutrirmi, non certo quello di chiedere soldi. Se scappassi da una guerra sarebbe quello di trovare protezione (se non potessi difendermi da solo), non certo quello di avere il Wi-Fi.
Ma tutto questo non aggiunge nulla di nuovo a quanto già detto in precedenza, in altri articoli, allora cosa c'è di nuovo per voi "avide menti"?
C'è di nuovo che quel negroide di Angelino Alfano ha pensato bene di tranquillizzare l'animo degli italiani con una sparata delle sue alla presentazione del World Food Program: "Nel Mediterraneo abbiamo visto solo la punta dell’iceberg di un esodo che rischia di essere di proporzioni bibliche " e data l'inettitudine nell'affrontare il problema della migrazione, anzi l'attitudine a perpetrarla, direi che possiamo stare tranquilli... e iniziare a fare le valige.
Il negroide continua con le sue allucinazione e, cito Il Primato Nazionale, continua: "Un annuncio, quello di Alfano, tra il catastrofico e l’impotente. Quasi a dire: che ci volete fare, ormai siamo destinati all’invasione. Secondo il ministro degli Esteri il rapporto del World Food Program “conferma che l’insicurezza alimentare rappresenta un fattore decisivo delle migrazioni, un punto di svolta che induce gli individui a lasciare le loro case e i loro affetti” e quindi costituisce “un richiamo alla comunità internazionale a fare molto di più per risolvere il problema alla radice”". Se lo dice lui sarà vero... "i migranti scappano dalla fame, continuano a salmodiare dagli altoparlanti del politicamente corretto. Eppure a Pisa, ennesimo caso a riguardo, i fuggitivi a causa dello scarso cibo in patria (sempre secondo la vulgata buonista), il cibo lo hanno rifiutato chiedendo in cambio soldi contanti. Proprio mentre alcuni nostri parlamentari si danno allo sciopero della fame per lo ius soli, [...] Accolti in Italia, hanno così rifiutato il cibo e adesso chiedono che vengano dati loro soldi in contanti per acquistare cibo etnico. Neppure cibo qualsiasi a loro scelta, proprio cibo etnico." Vogliono cibo etnico?!? dategli 4 cazzo di cavallette e che si diano poi fuoco da soli per cucinarsele... la chiusura che da all'articolo chi ha scritto l'articolo è talmente splendido che lascio alle sue parole il piacevole compito: "In particolare, ci permettiamo di notare, non è ammissibile che addirittura vengano retribuiti i migranti. Perché di questo si tratterebbe. Non solo quindi li dobbiamo accogliere a spese dei cittadini italiani, non solo mettiamo loro a disposizione strutture dignitose. Dobbiamo pure pagarli, perché altrimenti loro scioperano e protestano.  Curioso allora che non scappino dal cibo non etnico."

11 ottobre 2017

Essere o non essere... geneticamente modificati!

In data 20 gennaio di quest'anno un articolo con un titolo simile era stato già pubblicato su questo blog (il titolo esatto era "Essere o non essere... all'antica!"). In quell'occasione si parlava di "voltaculo" o più perfidamente di finicchi.
Restando in argomento di vegetazione, nel fine settimana scorso mi sono addormentato mentre guardavo un film e mi sono risvegliato nel preciso istante in cui uno sciame di locuste devastava una coltivazione.
Pensando si trattasse dell'ennesimo "rifacimento" di un capolavoro del passato (nello specifico "I 10 comandamenti") stavo per riprendere a russare laddove lo avevo interrotto. Con mia sorpresa, invece, si trattava di un documentario sulla manipolazione genetica delle piante.
I benpensanti, o "moralizzatori delle macchinette" che dir si voglia, facevano tutta una filippica sul fatto che tale pratica di per sé non sarebbe sbagliata purché sostenuta e supportata dall'ausilio di fior fior di professionisti (botanici, ecologisti, economisti, ecc.) che andavano ad affiancarsi agli scienziati (dicevano proprio così)... ma io vi svelo un segreto, lo bisbiglio affinché rimanga tale, questi scienziati si chiamano GENETISTI... cialtroni!
Come ho detto stavo dormendo profondamente quindi non ho potuto seguire il tutto dall'inizio, ma diciamo che l'ipotesi degli opinionisti interpellati verteva sul fatto che non era pensabile modificare una pianta e semplicemente gettarla nella mischia delle altre piante e vedere che cosa succede. In quanto un atto di questo tipo potrebbe influire non solo la vita degli Organismi appartenenti alla stessa specie di quella Geneticamente Modificata, ma potrebbe anche influire sulla vita, e sulla popolazione, degli insetti che da essa dipendono, su quella dei predatori (insettivori) che dipendono da quell'insetto e sui predatori che dipendono dallo cibarsi dei predatori (insettivori), che si nutrono degli insetti, che si nutrono dalle piante che il genetista in laboratorio creòoooo (indicativamente dalle parti della fiera dell'est).
Certamente è nobile, da parte degli opinionisti, preoccuparsi delle conseguenze derivanti dall'introdurre, selvaggiamente, in natura degli OGM, ma noi (plurale maestatis che significa "io") vorremmo andare oltre alle conseguenze ed occuparci invece delle cause... perché dovremmo avvertire la necessita di creare OGM e liberarli allo stato brado nella natura selvaggia? Se c'è una cosa che le piante sono perfettamente in grado di fare, se non da sole sicuramente in natura, è quella di riprodursi e sopravvivere alle avversità della natura stessa. Per quanto spietato, se la selezione naturale ha stabilito che una determinata specie vegetale non può e non deve esistere in determinati ambienti chi sei tu per stabilire il contrario?
Qui si rientra un po', anche se in maniera un po' forzata, nell'ottica consumistica che tutti devono avere tutto ad un costo accessibile. Non è giusto che gli africani non possano, a meno di strapagare, la "fanta" solo perché la loro terra inutile non produce arance... "filiera trasparente coca cola (proprietaria e produttrice della Fanta) usa 100% arance italiane"... non lo mettiamo in dubbio, a guardar bene quel 12% di succo d'arancia può anche essere al 100% italiano, ma è il restante 88% che ci preoccupa cosa sia. Ad ogni modo questo funziona per l'Italia, la Spagna, l'Egitto, gli Stati Uniti , la Cina l'India, il Pakistan, Messico, Iran e Vietnam, ma l'azienda Coca Cola è presente e venduta nel 98% dei paesi del mondo (non ho dati in quanti di questi sono presenti tutti i prodotti della "the Cocacola Company" che sono venduti in Italia). Ad ogni modo non ritengo necessario che si modifichino geneticamente gli aranci affinché questi possano crescere anche in Nigeria, in Bolivia, ecc.
Facendo un paragone col "recente" passato, mi vengono in mente altri scienziati che giocavano con la genetica, a cui però furono appioppati nomi meno eleganti e accuse, decisamente, più infamanti. Parlo naturalmente dei medici nazisti che, a detta della storiografia (propagandistica) ufficiale attribuiva la volontà di creare la razza superiore... mmm... io non voglio fare l'avvocato del diavolo, ma ogni volta che sento citare, a sproposito, il libro di Hitler sento dire che considerava quella tedesca la razza superiore... se questo assunto è vero perché avevano necessità di crearla in laboratorio? Bastava semplicemente far sì che gli uomini tedeschi mettessero su famiglia con le donne tedesche... e la natura avrebbe seguito il suo corso. Questa madornale cantonata deriva dalla pubblicazione de "l'articolo giornalistico del filantropo ed eugenetico statunitense Frederick Henry Osborn datato 1937, Development of a Eugenic Philosophy (Sviluppo di una filosofia eugenetica)" in cui veniva espressa una filosofia sociale sulla riproduzione sessuata degli individui con tratti maggiormente desiderabili a cui si affiancò e sovrappose, fino a sostituirsi, l'eugenetica derivante dagli studi sul genoma umano. Dal momento che sia la filosofia sociale che lo studio scientifico sul genoma si chiamano entrambi "Eugenetica", termine derivante dal greco "eu" buono, "genos" razza.
Lo scopo di tutto questo è porre l'interrogativo: "Perché è sbagliato la riproduzione naturale del popolo tedesco (indipendentemente dall'ideologia che la propone), ma non è sbagliata la manipolazione artificiale del genoma?"
La risposta è tanto banale quanto sconcertante... perché con la cosiddetta fecondazione assistita oltre alle spese legate al nuovo nascituro si affianca la spesa iniziale del trattamento di fertilizzazione e di impianto dell'ovulo fecondato... in parole povere 2 che scopano non producono introiti.
Per lo stesso principio una pianta che, grazie alla dispersione dei propri semi o per mezzo dell'impollinazione delle api, si riproduce... non produce reddito una pianta GM che non si riproduce e che, dopo aver dato frutti, muore, costringe a chi vive d'agricoltura a comprare nuovi semi per poter produrre nuove piante per l'anno successivo. Sostanzialmente producono sterilità per poter vendere fertilità.
Tutto questo senza considerare la potenza, ed il potenziale, che possiede la genetica. Opportunamente manipolato può trasformare una rosa in un carciofo, non so se il prodotto risultante possiederà tutte le caratteristiche della pianta naturale, ma sicuramente ne avrà l'aspetto.
Sostanzialmente, citando i Simpson, potrebbero raggiungere il risultato ideato da Homer ovvero il Tomacco, l'incrocio tra il Tomato (pomodoro in inglese) ed il tabacco, il cui aspetto era di pomodoro, ma possedeva il sapore (e la dipendenza) del tabacco.
Chissà se un giorno non incrocino altre piante che diano dipendenza con degli alimenti per incrementarne la vendita. Ovviamente la mia è solo un ipotesi, ma assolutamente attuabile.

9 ottobre 2017

L'eccellente mediocrità - la clonazione

Come promesso nei precedenti articoli sul tema con questo si chiude il ciclo sulla mediocrità. Il tema è ancora vasto e ci sono moltissimi aspetti che non sono stati, da me, trattati e non credo che riuscirò a toccarli tutti in questo scritto, per cui probabilmente, più avanti, tornerò sull'argomento (ci sono sono così tante saghe cinematografiche cadute nel ridicolo che il materiale per i titoli certo non manca).
Nel frattempo...
Come avrete ormai capito il libro 1984 di George Orwell ha profondamente segnato la mia natura complottista, per cui quando un tema, come quello sulla mediocrità, ci passa abbastanza vicino, lo cito volentieri.
Avevo accennato velocemente al fatto che nell'esaltazione della mediocrità è contemplata anche la distruzione della lingua, nella maggior parte dei casi con l'uso impoverito della lingua stessa (avevamo fatto l'esempio passato prossimo usato al posto del condizionale, senza arrivare agli eccessi rappresentati dal congiuntivo all'italiana di fantozziana memoria), in altri casi, decisamente più drammatici, con l'introduzione di neologismi improbabili. Tra i vari esempi le ridicole articolazioni al femminile delle cariche istituzionali dello Stato ("ministra", "sindaca", ecc.), l'italianizzazione becera di termini inglesi (che manco Mussolini con il "coda di gallo" ad indicare i cocktail che si consumavano al "caffè") quali "performante" (quanto mi fa incazzare sta parola voi non avete idea, ma proprio del tipo che comprerei gli accendini solo per dar fuoco a sta marmaglia) al posto di "prestante" ed altri ancora che riguardano la pronuncia in inglese di termini latini ad esempio "mass media" pronunciato "mass midia" (per far vedere che conosciamo l'inglese, ma che se lo diciamo ad un inglese ci guarda come se avessimo dato della mignotta "alla su mamma", perché la pronuncia di "mass" sarebbe molto più simile ad una "e" che non ad una "a" quindi volendo fare gli "sboroni" all'inglese si dovrebbe pronunciare mes midia volendo fari gli "sboroni" alla latina mass media pronunciando invece mass midia si fa solo la figura dei coglioni. 
Ovviamente non intendo tenere un corso di italiano, anche se ce ne sarebbe un gran bisogno (a partire da me e dai miei strafalcioni), ma tutto questo ci porta ancora una volta a "1984" in cui il protagonista lavorava alla redazione dei dizionari della "neolingua" che, di edizione in edizione, andava via via assottigliandosi per la scomparsa non solo dei termini ormai desueti, ma principalmente per la scomparsa dei concetti ad essi associati.
Quando un concetto veniva cancellato di fatto scompariva anche la parola che esprimeva quel concetto.
Non vi sento convinti... vi ricordate ancora cosa sono le province? Bene allora siete abbastanza vecchi, ma stiate pur certi che, se non interverrà qualcuno o qualcosa nella modifica dell'attuale (il)logica di (mal)governo, tra qualche tempo le nuove generazioni conosceranno solo il concetto di città metropolitana di Torino, Milano, Venezia, ecc. e di Roma capitale, fino alla bonifica Renzi non c'era necessità di specificare che Roma fosse la capitale d'Italia, forse bisognava spiegare cosa fosse l'Italia, ma non certo quale ne fosse la capitale. 
Proprio da qui parte l'ultimo viaggio attraverso la mediocrità.
Nello scorso articolo avevamo parlato, per mezzo dello scritto di Deneault di come la politica sia orientata a quella pratica aziendale note come "Problem Solving" ovvero soluzione dei problemi. Cioè la politica non pianifica più nulla bensì cerca, abbastanza inutilmente, di risolvere il problema quando questo si presenta. In questo senso si muove la politica del governo sulla questione immigratoria, prima fanno entrare più di mezzo milione di clandestini, poi si rendono conto che sono troppi allora mettono la "pezza" dello ius soli (letteralmente diritto al suolo), cioè mettono cercano di mettere una toppa, in ritardo rispetto al resto d'Europa, come soluzione (che nel resto d'Europa si è già dimostrata fallace) ad un problema che già da un decennio doveva essere affrontato in termini di sostenibilità. Certo 500.000 pellet, in meri termini di sostenibilità del problema, non sono cifre eccessive, ma non era meglio rispedire a casa i non aventi diritto d'asilo dopo i primi accertamenti?
Se dei primi 170.000 se ne fosse rispedita a casa la quota illegittima (di circa 160.000) non ci troveremmo ora, dopo 5 anni, a dover gestire l'emergenza di mezzo milione. Ma per il (mal)governo 170.000 non sono un problema e non lo sarebbero, nella loro visione garantista del mondo, nemmeno 500.000... ma bisognava che, prima di ricacciare la feccia in mare, fossimo sotto rischio attentati. E qual è la soluzione? Regaliamogli la cittadinanza così si sentiranno integrati, ma come già detto una simile politica ha già fallito in tutto il resto d'Europa.
Non scevra da simili illogiche di potere sono gli altri partiti, aldilà del latitante centro-destra che dopo Berlusconi è morto, ci sarebbero le amministrazioni locali dei cosiddetti "grillini", quelli che puntavano ad una gestione a 5 stelle delle città.
Nella realtà dei fatti a Roma è un disastro, tra "nipotismi" e "inciuci" sembra di essere ritornati ai tempi della DC. Di Parma non ne parliamo nemmeno infatti il movimento prende gli "schiaffi", ma il sindaco viene rieletto cambiando bandiera.
Infine arriviamo a Torino... un anno fa l'Appendino vinceva a mani bassi con un indice di gradimento alle (5) stelle, è bastato un anno alla cittadinanza per cambiare idea, almeno nei sondaggi.
Da "La Stampa", che i torinesi chiamano amorevolmente "la bugiarda", emerge: "Ma che cosa sta succedendo a Torino? Dove è finita quella retorica di una città che aveva saputo allargare la sua vocazione manifatturiera al turismo e alla cultura, scoperta da turisti sorpresi e affascinati dalla sua bellezza, lanciata verso un futuro da protagonista nella competizione tra le metropoli del nuovo secolo?", bisognerebbe chiedere se c'entra qualcosa il taglio del 30% all'assessorato di turismo e cultura. "Per avanzare qualche risposta a questi interrogativi, basta partire da un elenco dei fatti avvenuti in questi mesi, a partire dal più recente, l’annuncio, da parte della sindaca, di un taglio di 80 milioni al bilancio comunale, accusando i suoi predecessori di aver detto il falso sulla realtà finanziaria dei conti pubblici e attribuendo a loro la colpa di dover operare sanguinosi risparmi di servizi ai cittadini".
Forse i cittadini sono stanchi di essere bacchettati da una persona che li costringe a piedi ogni volta che c'è un evento in città sparso su tutto il territorio comunale e poi gli rimprovera di non partecipare alle attività cittadine. Di sentirla parlare di codice stradale quando lei va in giro senza cinture. Di sentire, nonostante "loro" (i 5 stelle) siano diversi, le stesse accuse con cui si scambiavano convenevoli centro-destra e centro-sinistra.
O più semplicemente, non ha saputo coccolare i mediocri, ovvero i borghesi "Il centrosinistra sembra non aver ancor «elaborato il lutto» di una sconfitta clamorosa e imprevista, più ripiegato in se stesso che capace di offrire alla città una proposta chiara e realistica, tale da rianimare un elettorato diviso, incerto e deluso da polemiche quotidiane con gli avversari, sterili e noiose, tali da perdersi nel disinteresse generale. La destra, ininfluente da decenni sulla vita pubblica della città e priva di personalità dotate del necessario carisma, si adegua al mediocre clima generale." sostanzialmente se prometti una città a 5 stelle non puoi offrire 5 stalle. In quanto mi ricordo ancora Grillo scagliarsi contro il consumo degli idrocarburi, ma nel 2017 le nostre città sono ancora schiave di tale combustibile perché il teleriscaldamento, che sposta il problema (si brucia legna anziché gas) senza risolverlo ed in più dopo pochi km l'acqua che arriva dalle centrali è già quasi gelida.
Per farla breve, come sostenuto più volte, non importa quanto siano straordinarie le tue idee, finché giochi secondo le regole dei mediocri.

6 ottobre 2017

L'eccellente mediocrità³

Tranquilli arriverà anche il resurrection, ma vi risparmierò gli spin-off (quelli che nei Simpson erano definiti "la serie dalla serie") quali "alien vs predator", "prometheus", ecc.

Intanto un'aggiornamento da Torino... Il sindaco Appendino è deficiente! Fine aggiornamento!
In realtà secondo me tutti codesti politicanti dalle qualità palesemente mediocri, non sono deficienti come vogliono lasciarci credere... anche se dichiarare che il "scish... scish... scish..." di Renzi potrebbe essere stato fatto ad arte vorrebbe dire riconoscergli delle qualità recitative sopra la media (anzi sopra la mediocrità) perché sembrava davvero ignorante.
Come mi è stato segnalato il tema della mediocrità dominante è stato, sicuramente più degnamente di me, trattato dal filosofo canadese Deneault il quale, in merito alla mia precedente affermazione, dichiara "Essere mediocri, spiega Deneault, non vuol dire essere incompetenti. Anzi, è vero il contrario. Il sistema incoraggia l’ascesa di individui mediamente competenti a discapito dei supercompetenti e degli incompetenti. Questi ultimi per ovvi motivi (sono inefficienti), i primi perché rischiano di mettere in discussione il sistema e le sue convenzioni. Ma comunque, il mediocre deve essere un esperto. Deve avere una competenza utile ma che non rimetta in discussione i fondamenti ideologici del sistema. Lo spirito critico deve essere limitato e ristretto all’interno di specifici confini perché se così non fosse potrebbe rappresentare un pericolo. Il mediocre, insomma, spiega il filosofo canadese, deve «giocare il gioco»." (Fonte www.cogitoergo.it). Un concetto simile viene espresso in maniera furtiva da G. Orwell in "1984" in cui il protagonista rimuginava sul comportamento tenuto da un collega del ministero in merito all'opera di restrizione/distruzione linguistica operata dal partito. Il "collega" mostrava, a parere di Winston, fin troppo entusiasmo, fin troppa consapevolezza dei fini del "Grande Fratello" e per questo ipotizza, sempre sotto forma di pensiero, che un giorno lo avrebbe visto scomparire. Il "giocare il gioco" espresso dal filosofo è un po' diverso rispetto alla bieca inconsapevole obbedienza a cui i cittadini di Oceania sono portati, ma il risultato è lo stesso.
Più penso al libro di Orwell (ricordo uscito nel lontano 1948), più, ripensando alla situazione attuale, mi rendo conto di quanto fosse profetico. Oppure di quante idee, l'autore del romanzo, abbia fornito alla "mediocrazia" vigente in quest'era delirante. In fin della fiera la democrazia è riuscita laddove gli stessi comunisti, i cristiani e altre forme ideologiche (inferiori) non avevano sperato di arrivare... ad un uguaglianza talmente uguale da essere piatta. Ne "la fattoria degli animali", sempre Orwell ,affermava (dopo la rivoluzione degli animali) "tutti gli animali sono uguali", ma dopo la presa del potere da parte dei maiali veniva aggiunta la postilla "ma i maiali sono più uguali degli altri". La mediodemocrazia è andata oltre perché ha annientato le classi sociali (o almeno il risentimento dei poveracci verso i mgnaschei), ha distrutto le differenze razziali (non a caso i pellet appena scesi sul tappeto rosso steso sotto i loro piedi a Lampedusa, sembrano già dei rapper del Bronx), stanno provando ad eliminare la distinzione di sesso (anzi di genere) e, appena quei 4 cazzo di terroristi musulmani si decideranno ad entrare nel XXI secolo, avranno cancellato le religioni spirituali... lasciando se sarà di interesse comune, una leggera contrapposizione (puramente accademica) tra creazionisti ed evoluzionisti fino a quando non ci sarà più nessuno a ricordarsi del concetto di "Dio", allora non ci sarà più nessuna contrapposizione al pensiero unico dominante.
Di fatto persino gli anarcocattocomunisti da sempre "antagonisti a prescindere" sì fanno ancora casino al G7-G8-G20-
"Gqualunquecifradipartecipantidecidanodiinvitaredivoltainvoltaperdecidereipianiperildominiodelmondo", ma sostanzialmente, nonostante ciò che ne dicano Formigli e Mentana, se i suddetti fossero davvero contro ogni forma di potere e contro ogni forma di totalitarismo, avrebbero dovuto notare la poca differenza (aldilà della forma) tra gli ultimi 4 governi (Berlusconi, Monti, Renzi, Gentiloni... tra l'altro gli ultimi due sono gli unici, insieme a Formigli e Mentana, che il correttore automatico mi segna come errore) e rendersi conto di stare già giungendo al partito unico ipotizzato da Orwell. Ovviamente non succede nulla di tutto ciò in quanto nei piani della mediocrazia è prevista anche la multietnicità degli Stati, la legalizzazione delle droghe (per la schiavitù e la soporiferizzazione delle masse), la distruzione dell'unico, nonché ultimo, vero nemico rimasto "la Tradizione" identificato, e per questo combattuto nel recente passato, col "nazifascismo". "Giocare il gioco, racconta Deneault, vuol dire acconsentire a non citare un determinato nome in un rapporto, a essere generici su uno specifico aspetto, a non menzionarne altri. Si tratta, in definitiva, di attuare dei comportamenti che non sono obbligatori ma che marcano un rapporto di lealtà verso qualcuno o verso una rete o una specifica cordata" quante volte si acconsente a ricevere uno sconto irrilevante in cambio della rinuncia alla fattura? Quante volte si rinuncia ad una denuncia perché "tanto non serve a nulla"? Quante volte... salvo poi scagliarsi contro gli evasori, contro la criminalità dilagante, contro la disoccupazione accettando (nostro malgrado) un lavoro in nero.
"La governance è in definitiva – sostiene Deneault – una forma di gestione neoliberale dello stato, caratterizzata dalla deregolamentazione, dalle privatizzazioni dei servizi pubblici e dall’adattamento delle istituzioni ai bisogni delle imprese. Dalla politica siamo scivolati verso un sistema (quello della governance) che tendiamo a confondere con la democrazia." Cosa significhi "governance" viene spiegato all'interno dello stesso articolo (http://www.cogitoergo.it/la-mediocrazia-ci-travolti-cosi-mediocri-preso-potere/) che vi invito a leggere.
Ma sostanzialmente se pensate alla politica italiana/europea degli ultimi decenni l'esempio è lampante... importa che i cittadini vivano bene, siano felici, abbiano soddisfatto i propri bisogni primari (che sono dormire, mangiare e riprodursi e non iPhone, SUV, amici finti su facebook)? No queste cose per i governi (per il momento) Nazionali e per quello centrale europeo non sono importanti, le uniche cose che contano sono quelle legate all'economia Pil alto, Spread Basso e altre frocerie. Ovvero una conduzione aziendale dello Stato dove i cittadini sono fonti energetiche (come gli esseri umani in matrix) la loro felicità non è importante, lo diventa solo a fronte di una riduzione della produttività, a quel punto cosa succede? Il governo ci "coccola" per darci un'illusione di felicità? Assolutamente no! Ci sostituisce.
L'importante però è che non si verifichino casini, ovvero che il mediocre si incazzi pure, per aver perso il lavoro, ma che non rompa i coglioni. Quindi privarlo di tutto tranne di quelle piccole comodità di cui non può più fare a meno. Prendendo ancora una volta d'esempio i Simpson nella versione di "shining" proposta dal cartone animato Homer resta pressoché immobile quando rimangono isolati in mezzo alla neve, ma perde il controllo nel momento in cui scopre che mr. Burns gli ha tagliato la tv via cavo e portato via tutta la birra. Secondo lo stesso principio finché certe comodità (che con le nuove generazioni si fanno sempre più effimere) non vengono meno... il mondo intorno può anche crollare senza che nemmeno ce se ne accorga.
"Anche la terminologia cambia: i pazienti di un ospedale non si chiamano più pazienti, i lettori di una biblioteca non sono più lettori. Tutti diventato “clienti”, tutti sono consumatori.
E dunque non c’è da stupirsi se il centro domina il pensiero politico. Le differenze tra i candidati a una carica elettiva tendono a scomparire, anche se all’apparenza si cerca di differenziarle. Anche la semantica viene piegata alla mediocrità: misure equilibrate, giuste misure, compromesso. È quello che Denault definisce con un equilibrismo grammaticale «l’estremo centro». Un tempo, noi italiani eravamo abituati alle “convergenze parallele”. Questa volta, però, l’estremo centro non corrisponde al punto mediano sull’asse destra-sinistra ma coincide con la scomparsa di quell’asse a vantaggio di un unico approccio e di un’unica logica.

La mediocrità rende mediocri, spiega Denault. Una ragione di più per interrompere questo circolo perverso. Non è facile, ammette il filosofo canadese. E cita Robert Musil, autore de “L’uomo senza qualità”: «Se dal di dentro la stupidità non assomigliasse tanto al talento, al punto da poter essere scambiata con esso, se dall’esterno non potesse apparire come progresso, genio, speranza o miglioramento, nessuno vorrebbe essere stupido e la stupidità non esisterebbe»".