4 ottobre 2017

Cosa dicevo a proposito del far west?!?

Qualche tempo fa paragonai il salire sui treni della Lombardia come il fare un viaggio in diligenza ai tempi del "far west". Ebbene il "far east" Italiano si sta allargando a macchia d'olio. Dopo assalti, ruberie e furti, aggressioni e stupri sui treni locali lombardi è giunta l'ora di quelli veneti. Sabato 30 infatti alcuni passeggeri della tratta Venezia-Bassano del Grappa sono stati tenuti in ostaggio da sacchi di pellet nordafricani (circa una decina) ubriachi fradici. Il convoglio è stato costretto al fermo in stazione per circa un'ora. I pellet sono ovviamente scappati e sono stati denunciati da trenitalia per interruzione del servizio pubblico e danneggiamento... ma per sequestro di persona? Minacce? Per una qualsiasi delle norme legate al terrorismo?
Perché con quelle accuse, ammesso che li ritrovino, nemmeno gli viene confermato il fermo di polizia. Cioè se due stupratori di ragazzini sono stati "condannati" ai domiciliari... per questi che ci hanno impiegato troppo a scendere alla stazione ed hanno buttato le cartacce per terra (traduzione di interruzione di servizio e danneggiamento)... non gli daranno nemmeno 4 "schiaffi" amministrativi.
Quello che mi fa girare le palle, ovviamente, è che c'è poi gente come Formigli che sostiene ancora che l'unica soluzione a questi problemi non è (figuriamoci) l'impiego dei pellet nel processo produttivo del teleriscaldamento... no! L'unica soluzione è una perfetta integrazione. Accoglierli tutto, dare a tutti la cittadinanza e poi... qui arriva il primo problema... il pellet dovrà mantenere la sua cultura d'origine? Ovvero quella barbarica musulmana che vuole le donne coperte da capo a piedi e ridotte pressoché in schiavitù? Oppure per integrazione intendete che questi loschi figuri debbano "appiattirsi" (inteso come amalgamarsi) allo stile di vita della nazione di destinazione?
Nel primo caso il problema non lo risolvi con l'integrazione se il loro modo di vivere prevede le stragi, gli stupri, ecc. nel secondo caso... per avere degli europei non hai bisogno di importarli... basta farli riprodurre.
Allora spigatemi voi cosa intendete con perfetta integrazione, ma soprattutto a cosa serve?
Soprattutto se la ragione per l'integrazione è data dallo stesso Formigli ed è un po' come quella dei "playboy" da strapazzo che stanchi di "scopare" la stessa tipologia di donne cerca l'esotico, ma è troppo pigro per uscire dal suo quartiere. Infatti Formigli afferma che l'integrazione serve per avere un Europa come la Londra degli anni '70 che ha definito la patria del melting pot ("espressione che si usa per indicare quel tipo di società che vive e permette la commistione di elementi di origini eterogenee diversi (etnici, religiosi ecc.), con il risultato di costruire una identità condivisa") sostenendo che quella società ha permesso i Beatles (che erano degli anni '60 ed erano tutti inglesi), mentre la nostra "chiusura" mentale ha permesso l'afermazione (oggi 40 anni dopo gli anni '70) di Povia (aspramente criticato per alcune sue prese di posizione populiste e vagamente destrorse... ma talmente vaghe che è come mettere una goccia di caffè in 100 litri di latte).
Per usare le sue stesse parole, dopo aver affermato "che noia le nazioni etnicamente tutte uguali!", ciò che più preme a sto cialtrone è avere la possibilità di andare al ristorante indiano senza uscire da Roma o dall'Italia. Quindi, come conseguenza logica, per permettere a lui, e a tutti i borghesi come lui, che sono stanchi di mangiare la "pajata" bisogna distruggere una nazione, una razza e una stirpe millenaria?
Onestamente trovo la cucina italiana talmente variegata che non sento il bisogno di importare 5.500.000 stranieri per farmi preparare un kebab o dei ravioli al vapore. Però se proprio volete assaggiare la cucina maghrebina vi ricordo che in Sicilia (Italia, fino a prova contraria) ogni anno organizza la sagra del cous cous, non c'è assolutamente bisogno di regalare la cittadinanza ad un altro milione di pellet venuti qui a fottersene delle nostre leggi, delle nostre tradizioni (che per altro siamo capacissimi di rinnegare da soli) e della nostra storia.
Ad ogni modo se questa è la logica, nonché la ragione, per l'integrazione... quasi quasi sono contento che gli Déi mi abbiano concesso di schierarmici contro.

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