6 ottobre 2017

L'eccellente mediocrità³

Tranquilli arriverà anche il resurrection, ma vi risparmierò gli spin-off (quelli che nei Simpson erano definiti "la serie dalla serie") quali "alien vs predator", "prometheus", ecc.

Intanto un'aggiornamento da Torino... Il sindaco Appendino è deficiente! Fine aggiornamento!
In realtà secondo me tutti codesti politicanti dalle qualità palesemente mediocri, non sono deficienti come vogliono lasciarci credere... anche se dichiarare che il "scish... scish... scish..." di Renzi potrebbe essere stato fatto ad arte vorrebbe dire riconoscergli delle qualità recitative sopra la media (anzi sopra la mediocrità) perché sembrava davvero ignorante.
Come mi è stato segnalato il tema della mediocrità dominante è stato, sicuramente più degnamente di me, trattato dal filosofo canadese Deneault il quale, in merito alla mia precedente affermazione, dichiara "Essere mediocri, spiega Deneault, non vuol dire essere incompetenti. Anzi, è vero il contrario. Il sistema incoraggia l’ascesa di individui mediamente competenti a discapito dei supercompetenti e degli incompetenti. Questi ultimi per ovvi motivi (sono inefficienti), i primi perché rischiano di mettere in discussione il sistema e le sue convenzioni. Ma comunque, il mediocre deve essere un esperto. Deve avere una competenza utile ma che non rimetta in discussione i fondamenti ideologici del sistema. Lo spirito critico deve essere limitato e ristretto all’interno di specifici confini perché se così non fosse potrebbe rappresentare un pericolo. Il mediocre, insomma, spiega il filosofo canadese, deve «giocare il gioco»." (Fonte www.cogitoergo.it). Un concetto simile viene espresso in maniera furtiva da G. Orwell in "1984" in cui il protagonista rimuginava sul comportamento tenuto da un collega del ministero in merito all'opera di restrizione/distruzione linguistica operata dal partito. Il "collega" mostrava, a parere di Winston, fin troppo entusiasmo, fin troppa consapevolezza dei fini del "Grande Fratello" e per questo ipotizza, sempre sotto forma di pensiero, che un giorno lo avrebbe visto scomparire. Il "giocare il gioco" espresso dal filosofo è un po' diverso rispetto alla bieca inconsapevole obbedienza a cui i cittadini di Oceania sono portati, ma il risultato è lo stesso.
Più penso al libro di Orwell (ricordo uscito nel lontano 1948), più, ripensando alla situazione attuale, mi rendo conto di quanto fosse profetico. Oppure di quante idee, l'autore del romanzo, abbia fornito alla "mediocrazia" vigente in quest'era delirante. In fin della fiera la democrazia è riuscita laddove gli stessi comunisti, i cristiani e altre forme ideologiche (inferiori) non avevano sperato di arrivare... ad un uguaglianza talmente uguale da essere piatta. Ne "la fattoria degli animali", sempre Orwell ,affermava (dopo la rivoluzione degli animali) "tutti gli animali sono uguali", ma dopo la presa del potere da parte dei maiali veniva aggiunta la postilla "ma i maiali sono più uguali degli altri". La mediodemocrazia è andata oltre perché ha annientato le classi sociali (o almeno il risentimento dei poveracci verso i mgnaschei), ha distrutto le differenze razziali (non a caso i pellet appena scesi sul tappeto rosso steso sotto i loro piedi a Lampedusa, sembrano già dei rapper del Bronx), stanno provando ad eliminare la distinzione di sesso (anzi di genere) e, appena quei 4 cazzo di terroristi musulmani si decideranno ad entrare nel XXI secolo, avranno cancellato le religioni spirituali... lasciando se sarà di interesse comune, una leggera contrapposizione (puramente accademica) tra creazionisti ed evoluzionisti fino a quando non ci sarà più nessuno a ricordarsi del concetto di "Dio", allora non ci sarà più nessuna contrapposizione al pensiero unico dominante.
Di fatto persino gli anarcocattocomunisti da sempre "antagonisti a prescindere" sì fanno ancora casino al G7-G8-G20-
"Gqualunquecifradipartecipantidecidanodiinvitaredivoltainvoltaperdecidereipianiperildominiodelmondo", ma sostanzialmente, nonostante ciò che ne dicano Formigli e Mentana, se i suddetti fossero davvero contro ogni forma di potere e contro ogni forma di totalitarismo, avrebbero dovuto notare la poca differenza (aldilà della forma) tra gli ultimi 4 governi (Berlusconi, Monti, Renzi, Gentiloni... tra l'altro gli ultimi due sono gli unici, insieme a Formigli e Mentana, che il correttore automatico mi segna come errore) e rendersi conto di stare già giungendo al partito unico ipotizzato da Orwell. Ovviamente non succede nulla di tutto ciò in quanto nei piani della mediocrazia è prevista anche la multietnicità degli Stati, la legalizzazione delle droghe (per la schiavitù e la soporiferizzazione delle masse), la distruzione dell'unico, nonché ultimo, vero nemico rimasto "la Tradizione" identificato, e per questo combattuto nel recente passato, col "nazifascismo". "Giocare il gioco, racconta Deneault, vuol dire acconsentire a non citare un determinato nome in un rapporto, a essere generici su uno specifico aspetto, a non menzionarne altri. Si tratta, in definitiva, di attuare dei comportamenti che non sono obbligatori ma che marcano un rapporto di lealtà verso qualcuno o verso una rete o una specifica cordata" quante volte si acconsente a ricevere uno sconto irrilevante in cambio della rinuncia alla fattura? Quante volte si rinuncia ad una denuncia perché "tanto non serve a nulla"? Quante volte... salvo poi scagliarsi contro gli evasori, contro la criminalità dilagante, contro la disoccupazione accettando (nostro malgrado) un lavoro in nero.
"La governance è in definitiva – sostiene Deneault – una forma di gestione neoliberale dello stato, caratterizzata dalla deregolamentazione, dalle privatizzazioni dei servizi pubblici e dall’adattamento delle istituzioni ai bisogni delle imprese. Dalla politica siamo scivolati verso un sistema (quello della governance) che tendiamo a confondere con la democrazia." Cosa significhi "governance" viene spiegato all'interno dello stesso articolo (http://www.cogitoergo.it/la-mediocrazia-ci-travolti-cosi-mediocri-preso-potere/) che vi invito a leggere.
Ma sostanzialmente se pensate alla politica italiana/europea degli ultimi decenni l'esempio è lampante... importa che i cittadini vivano bene, siano felici, abbiano soddisfatto i propri bisogni primari (che sono dormire, mangiare e riprodursi e non iPhone, SUV, amici finti su facebook)? No queste cose per i governi (per il momento) Nazionali e per quello centrale europeo non sono importanti, le uniche cose che contano sono quelle legate all'economia Pil alto, Spread Basso e altre frocerie. Ovvero una conduzione aziendale dello Stato dove i cittadini sono fonti energetiche (come gli esseri umani in matrix) la loro felicità non è importante, lo diventa solo a fronte di una riduzione della produttività, a quel punto cosa succede? Il governo ci "coccola" per darci un'illusione di felicità? Assolutamente no! Ci sostituisce.
L'importante però è che non si verifichino casini, ovvero che il mediocre si incazzi pure, per aver perso il lavoro, ma che non rompa i coglioni. Quindi privarlo di tutto tranne di quelle piccole comodità di cui non può più fare a meno. Prendendo ancora una volta d'esempio i Simpson nella versione di "shining" proposta dal cartone animato Homer resta pressoché immobile quando rimangono isolati in mezzo alla neve, ma perde il controllo nel momento in cui scopre che mr. Burns gli ha tagliato la tv via cavo e portato via tutta la birra. Secondo lo stesso principio finché certe comodità (che con le nuove generazioni si fanno sempre più effimere) non vengono meno... il mondo intorno può anche crollare senza che nemmeno ce se ne accorga.
"Anche la terminologia cambia: i pazienti di un ospedale non si chiamano più pazienti, i lettori di una biblioteca non sono più lettori. Tutti diventato “clienti”, tutti sono consumatori.
E dunque non c’è da stupirsi se il centro domina il pensiero politico. Le differenze tra i candidati a una carica elettiva tendono a scomparire, anche se all’apparenza si cerca di differenziarle. Anche la semantica viene piegata alla mediocrità: misure equilibrate, giuste misure, compromesso. È quello che Denault definisce con un equilibrismo grammaticale «l’estremo centro». Un tempo, noi italiani eravamo abituati alle “convergenze parallele”. Questa volta, però, l’estremo centro non corrisponde al punto mediano sull’asse destra-sinistra ma coincide con la scomparsa di quell’asse a vantaggio di un unico approccio e di un’unica logica.

La mediocrità rende mediocri, spiega Denault. Una ragione di più per interrompere questo circolo perverso. Non è facile, ammette il filosofo canadese. E cita Robert Musil, autore de “L’uomo senza qualità”: «Se dal di dentro la stupidità non assomigliasse tanto al talento, al punto da poter essere scambiata con esso, se dall’esterno non potesse apparire come progresso, genio, speranza o miglioramento, nessuno vorrebbe essere stupido e la stupidità non esisterebbe»".

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