9 marzo 2022

La guerra in Ucraina: parte 1°.

E se non fosse un errore?!?


Parlando di storia, sento dire spesso 2 cose, la prima è che la storia serve ad imparare dai propri errori, la seconda è che la storia sia ciclica.
Probabilmente vi aspettate che io esprima la mia opinione riguardo alla guerra Russia vs Resto del mondo... non resterete delusi, se vi aspettate un mio commento, ma vi resterete se vi aspettate che io vi dica da che parte è giusto stare. Certo chi ha interessi diretti in questa guerra probabilmente farà il tifo per i russi o per gli ucraini a seconda del tipo di interesse personale... io personalmente ho staccato i termosifoni il 26 dicembre quindi che i sovietici mi stacchino pure il gas ho sempre il microonde elettrico.
Partiamo dall'inizio però la storia è ciclica. O almeno così ci insegnano gli storici, in effetti ciclicamente alcuni avvenimenti tendono a ripetersi anche se con risultati diversi o modi diversi. Di fatto è stato tentato molte volte di riunire le varie tribù europee, ma di fatto l'Impero Romano resta unico nella sua specie, nonostante i tentativi del sacro Romano Impero, di Napoleone, del Führer Adolf Hitler. Proprio a questi ultimi due casi si potrebbe collegare il fatto che la storia non impara dai propri errori, Adolfo Hitler avrebbe dovuto o potuto imparare dall'errore commesso da Napoleone di non attaccare la Russia in inverno (cosa che in effetti non fece attaccando praticamente al solstizio d'estate). Si potrebbe sindacare sul fatto che l'operazione Barbarossa era prevista in primavera in modo da far cadere la Russia già i primi giorni d'estate anziché in autunno/inverno tant'è che la battaglia di Mosca si combatté a partire dai primi giorni d'autunno (il 30 settembre). In effetti qual è il problema ed il collegamento con la situazione attuale? Beh a tutti gli effetti l'Ucraina è stata usata come la Polonia. Ovvero alla Polonia d'allora era stata promessa la protezione da parte di Francia e Inghilterra. Grazie a questa protezione la Polonia baldanzosa si sentì legittimata ad ogni sorta di provocazione nei confronti della Germania (aggiungo anche che la parte di popolazione di origine tedesca in territorio polacco subì delle vere e proprie persecuzioni che portarono, in diversi casi anche al genocidio (strano che poi i tedeschi fossero un "tantinello" incazzati come serpi) fatti di cui, ovviamente, la storia non parla). All'Ucraina è stata promessa protezione qualora avesse accettato di entrare nella nato e, conseguentemente, accettato di "ospitare" basi di lancio missilistiche (argomento di cui ho parlato nello scorso articolo). La storia recente ci insegna che Bidet (biden) si è presentato da Putin dicendogli "Figghio d'androcchia, leva le mani dall'Ucraina", quello che non ci racconta (almeno quella ufficiale) è il fatto che il presidente sovietico ha risposto "se piazzate i missili in Ucraina noi interverremo militarmente" ("17 dicembre 2021 – Consapevole delle spinte di Washington, il Cremlino elabora due progetti specifici per la rifondazione di una “sicurezza collettiva in Europa”. Richieste esplicite: garanzie scritte della Nato sulla non-estensione a est (Ucraina e Georgia) e ritiro immediato delle forze Usa dai Paesi dell’Europa orientale. Le richieste vennero ignorate dagli Stati Uniti." Fonte Il Primato Nazionale). Risultato, nel momento cruciale gli USA hanno ritirato le truppe da Kiev per riposizionarle, a guerra iniziata, in Lituania. Incomincio a pensare che non sia un errore che si è ripetuto per la ciclicità della storia, ma uno schema che, funzionato una volta, possa funzionare ancora e quindi ripetersi. Quale potrebbe essere lo scopo di tutto questo? Analizzando la situazione con gli occhi della persona media (usato non in modo dispregiativo), la mia affermazione non avrebbe senso. Visto con gli occhi del "complottismo", che si sta trasformando velocemente in premonizione, tutto assume, invece, un senso. Il senso è puntare alla riduzione drastica della popolazione mondiale ed in tal senso ogni scusa è buona. Vale una pandemia che uccide i vecchi, e la cui cura rende sterili i giovani, vale una guerra purché combattuta lontana da Washington. In fondo per gli "amerikani" (così non offendo i canidi amici pelosoni) mandare qualche stronzo di negro o di latino bizantino a morire in Vietnam, in Afghanistan o qualunque altro paese di merda non è un problema, purché casa Bianca e campidoglio restino in piedi.  Intendiamoci l'Europa ha sempre avuto i suoi problemi, ma in effetti si sono aggravati con la rivoluzione americana in quanto gli Stati Uniti d'America sono stati fondati e fomentati alla ribellione dalla massoneria degli illuminati che, scoperto il dolce sapore del potere, hanno continuato a cercare nuovi sistemi per assumerne ed esercitarne. In diversi articoli ho parlato di quelli che furono i vari sistemi con cui la CIA ha ordito per creare degli automi incapaci di ragionare, ma i servizi segreti americani sono solo uno dei tanti gruppi che operano occultamente per il perseguimento di tale scopo. Lo scenario attuale si dipana proprio in quest'ottica e l'ottica è divide et impera. Infatti, non è altro che un puerile mezzo per continuare a frazionare la popolazione che, per opinione, sentimento, simpatia, ignoranza, convinzione o cazzo che ti frega, deciderà se stare da una parte o dall'altra. In risposta ad un'immagine in cui Putin sosteneva che la sua era una battaglia per rovesciare i nazisti ucraini, ho affermato "Se Putin continua a dire che la sua è una crociata antinazista, mi toccherà iniziare a fare il tifo per gli ucraini!", mi è stato risposto "allora fai il tifo per i vaccini e la dittatura sanitaria!", a questo punto mi toccherà scomodare la buon anima di Nino Manfredi citandolo dal film "Nell'anno del Signore"... "e mo che faccio? Ti sputo in faccia o te pjo a carci in bocca?!?" Vieni a dare a me del "pro-vax"?!? A me!!! A me che ho fatto due tamponi da inizio pandemia, a me che non usavo la mascherina per strada nemmeno quando era obbligo di legge, a me che sono andato al trentennale dei Marduk senza GP, senza tampone e senza mascherina, sfilando innanzi ai pecoroni in coda per il controllo del marchio verde con le mani in tasca e fischiettando "Me ne frego!!!", a me, tu vieni a dare del pro-vax?!? Tu che fino a ieri non distinguevi la differenza tra Russia e Ucraina. Tu che fino a ieri conoscevi la Crimea solo perché c'era la sede sociale di quella squadra di ladri a strisce da carcerati (sita in piazza Crimea a Torino). Nello scorso articolo è emerso, in una certa misura, il mio schierarmi a favore dell'Ucraina, ci tengo specificare che il mio schierarmi in tal senso è a favore del popolo ucraino che ha il merito, ancora oggi, di considerare l'avanzata tedesca, sul loro territorio, del 1941 una marcia di liberazione e non di occupazione. Per questo però, non è che il popolo russo mi stia antipatico e quindi ne auspico lo sterminio. Purtroppo da quando la politica è diventata "geopolitica" non è più possibile scegliere uno schieramento, in base alle proprie convinzioni, per essere nel giusto. Perché alla fine il mio essere "differenziato" rispetto alle pecore che si fanno condurre al macello non è scegliere di belare nel gregge con meno pecore, ma mettere sul piatto le varie informazioni in mio possesso e valutare in quale coro far sentire la mia voce. Alla fine il mio non è un fare il tifo per uno o per l'altro, perché la guerra russo-ucraina (aldilà delle mie simpatie personali per un popolo o per l'altro) equivale a quello che era il "trofeo Berlusconi" ci giocavano milan e juve, ma essendo io dell'INTER mi stavano sul cazzo entrambe. Questo è esattamente la guerra russo-ucraina, mi stan più simpatici i milanisti che i gobbi, ma alla fine della fiera lo scudetto lo vinceva sempre chi perdeva il trofeo e la mia squadra del cuore non c'era mai.
Allo stesso modo è ora di finirla di fare il tifo per gli altri ed iniziare a fare il tifo per noi, certo è che per poterlo fare ci dovremmo sbarazzare di un po' di pupazzi. Perché l'Italia ha interessi in entrambi i paesi e, a meno che non sia tutta una buffonata di cui faran le spese i popoli d'Europa e Russia, noi ci perderemo in entrambi i casi. Se vincono i Russi non credo che prenderanno bene il nostro schierarci, a livello internazionale (e a prescindere dal pensiero delle singole persone), contro di loro e a noi costerà le forniture di grano, mais e gas. Se vince la Nato, noi abbiamo già perso la fornitura di gas russo che ci viene fornito con navi cisterna dagli USA. Esattamente! Il Punto è proprio questo, ovvero, che in ogni caso gli USA hanno già vinto perché l'Europa ha perso la fornitura di gas e le esportazioni verso la Russia. Tornando a volgere il pensiero al Belpaese, l'Italia riceve, o riceveva, il 40% della propria fornitura di gas naturale dalla Russia che , al tempo stesso, rappresenta, o rappresentava, il 30% del nostro mercato d'esportazione. Il restante 60% (riferito al gas) ci arriva da Algeria/Tunisia, Norvegia/Danimarca e Azerbaigian... saranno stati stronzi Hitler e Mussolini che puntavano sull'autarchia e l'indipendenza di produzione agricola, estrazione mineraria e risorse energetiche. Poi, su invito (grazie fedele lettrice), ti ritrovi a guardare fuori dal coro dove un omuncolo con la voce da checca pone la domanda a Maurizio Belpietro sul perché l'Italia dipenda così tanto dall'estero in campo energetico. Lui risponde in maniera pacata come se nulla fosse che l'Italia ha fatto una scelta diversa, più ecologica... spero francamente che non facesse riferimento, quasi un'insinuazione, al referendum abrogativo sulle trivelle (2016)... perché oltre a quel referendum (a cui in effetti oltre l'80% dei votanti rispose sì all'abrogazione della legge) non ricordo altri referendum in cui venne chiesto a noi plebaglia se volevamo o meno trivellare e renderci indipendenti dal punto di vista energetico dalla Russia. Va anche fatto notare che l'esito di quel referendum non fu considerato valido in quanto non raggiunse il quorum necessario. Ovvero la maggior parte della popolazione aveva colto l'invito di Renzi di andarsene a "Ladispoli a scopà!!!", ma è l'intervento dell'ospite successivo, Pietro Paganini, che svela l'arcano, ovvero che la scelta di non estrarre il gas dal nostro sottosuolo, lasciando che invece lo facciano albanesi, croati e ogni altra sorta di zingaro aldilà dell'Adriatico, non è per via del referendum del 2016 che, ripeto, non raggiunse nemmeno il quorum, ma perché semplicemente costava meno farlo estrarre all'estero e comprarlo. Ma gli ambientalisti alla mentecatta?!? I fannulloni che scioperano il venerdì per fare il fine settimana lungo, quelli che oggi, di giorno, ci sfrangano il cazzo con la plastica e di notte danno fuoco ai capannoni di stoccaggio... perché non hanno protestato quando hanno raso al suolo gli ulivi salentini per far passare un gasdotto proveniente dalla Russia? Semplicemente per una questione di costi. La manodopera nell'est costa meno che importare qui i pellet ed ammaestrarli ad imitare un operaio che avvita 4 cazzo di bulloni tutto il giorno (e menomale che c'è gente in grado di farlo). In definitiva l'america è già ora l'unica vincitrice di questa guerra se, andando dal benzinaio, vi ritrovate la benzina a oltre €2 al litro, non è perché Putin è un infame, ma perché Zelensky è un giudeaccio zozzo e Putin è un coglione. Infatti il costo esorbitante del carburante deriva dal fatto che greggio e gas ci stanno arrivando dagli USA per mezzo di navi cisterna (e secondo me il gas lo acquistano dalla Russia). Non a caso il primo, a cui riconosco solo il merito di non essersela svignata a Londra (a differenza di quanto fece De Gaulle) quando le cose si sono messe male, ha ordito insieme ai "comparuzzi" della finanza internazionale una crisi di guerra per svendere l'Ucraina e devastare economicamente l'Europa. Il secondo (Putin), che se il primo ci va a pranzo questo ci va a cena, è a un pelo di rana dall'essere arrestato per crimini di guerra, secondo i giornalai nostrani, e se ne va allegramente in visita in Israele? Il mio senso da complottista, simile a quello di spiderman, ma non mi fa percepire le zanzare in anticipo, mi suggerisce che è tutto stato stabilito a tavolino, ma magari di questo ne parleremo nel prossimo episodio.