30 giugno 2017

Dalla barzelletta alla farsa, dalla farsa alla tragedia...

La notizia che rimbalza, da "Libération a "Internazionale" da Internazionale a "Il Primato Nazionale" per concludere il suo tam-tam qui, riguarda i deliri di un "pentito" spagnolo che sostiene, supportato dai crimini contro l'umanità con l'aggravante di sperimentazione su minori (Josef Mengele staranno già pensando alcuni... sbagliando di grosso) compiuti dal medico John Money, il sesso del genere umano ed il proprio modo di riprodursi, che avviene per via sessuata... altra stangata per "quell'escrementa" (visto che ci tiene che i titoli a lei riconducibili siano di genere neutro o femminile) della Boldrini... non è una questione genetico-naturale, ma la diretta conseguenza di un complotto ordito da Nixon, nel periodo intercorso tra la guerra del Vietnam ed lo scandalo Watergate, con l'ignobile complicità, reggetevi, di Darwin (responsabile della malsana teoria evolutiva che non esclude la riproduzione per via sessuata), Madre Natura (perché le leggi della natura devono seguire quelle dell'uomo e quindi a vantaggio dei dementi), Déi/Dio (o figure equipollenti). 
Certo sentendo le colorite espressioni venete (degli abitanti del Veneto) il dubbio che Dio c'entri qualcosa viene, ma in senso generale possiamo ritenere che la "miscreduta" divinità monoteistica abbia avviato il processo e in termini pratici non sia responsabile dell'uso che ne è stato fatto da froci e pervertiti.
"Un pezzo in cui possiamo leggere: “Così come i paesi africani sono stati inventati dagli accordi coloniali tra gli imperi del diciannovesimo secolo, la forma e la funzione dei nostri organi cosiddetti sessuali sono il risultato di accordi sottoscritti dalla comunità scientifica nordamericana all’epoca della guerra fredda, con l’obiettivo di mantenere i privilegi del patriarcato e l’organizzazione sociale della riproduzione eterosessuale” [...] I responsabili di questa inenarrabile violenza sulla sessualità umana sono stati, in particolar modo, due pediatri: “John Money e Andrea Prader”." fonte "Il Primato Nazionale".
Ho citato io, perché riportato da loro, in quanto chiamato in causa dal "pentito" John Money. Questo pseudo dottore/scienziato è il carnefice dei Gemelli Reimer (qui il link per leggere la storia completa: http://www.ilprimatonazionale.it/cultura/il-gender-applicato-la-storia-dei-gemelli-reimer-19069/) in cui per sperimentare le sue teorie sulla neutralità di genere, alla base degli attuali deliri di "genere" di cui i nostri figli sono quotidianamente vittime innocenti e inconsapevoli, sottopose uno dei suddetti gemelli ad un vero e proprio lavaggio del cervello, ovvero, i genitori, i famigliari e chiunque altro avrebbero trattato da allora per sempre il bambino come fosse una bambina (convinto che il comportamento psicologico non fosse intrinseco nella sessualità, nello sviluppo ormonale, ecc. dell'individuo, bensì una convinzione e convenzione sociale), il risultato di tale esperimento fu che "Brenda" (nato Bruce, morto David) non si convinse mai del tutto di essere una fanciulla continuando ad avere, istintivamente, atteggiamenti maschili. Alla fine entrambi i gemelli morirono suicidi... ops vi ho svelato il finale della storia.
Dopo tutto questo certi cialtroni si stupiscono che io abbia più fiducia in uno "sciamano" che si mette ad agitare parti decomposte di pennuti morti adornati da sonaglietti di ossa davanti al naso di un individuo per curargli il cancro... piuttosto che di un medico che mi vuole asportare le tonsille.

29 giugno 2017

Desidera? Un "cappuccio"... Bianco e col buco per gli occhi!

Prima di addentrarmi nelle giuste maledizioni che certa gentaglia si merita, vi invito alla lettura dell'articolo sul primato Nazionale per i 50 anni della morte di Primo Carnera - Il Gigante Buono - "http://www.ilprimatonazionale.it/sport/cinquantanni-fa-moriva-carnera-il-campione-con-un-amore-viscerale-per-litalia-68372/"...

Dopo aver letto l'articolo su un Uomo, uno Sportivo, un Italiano... parlare di certa gentaglia che l'Italia, e con essa gli Italiani, la odia, la disprezza e la vorrebbe cancellare razzialmente, politicamente (beh questo un po' forse anch'io, se penso alla politica attuale) e geograficamente, la rabbia cede per un momento allo sconforto, alla commozione e al ricordo, anche se non diretto.
Ma poi penso a quella bestia immonda della Boldrini e l'associazione della divinità semitica a varie forme animali, dal serpente al maiale passando per il somaro e la capra, tornano in auge.
Sì perché è bastato leggere che alla Camera la "nostra" Presidente ha fatto gli auguri a mamma Celeste (Costantino deputata per il SEL) che giusto ieri ha dato alla luce Bianca... quando "“un saluto molto sentito a Celeste Costantino, la nostra collega che ha fatto una bambina che si chiama Bianca e che sta bene: un saluto a mamma e bimba”. Applausi dall’aula, ma c’è chi fa notare una mancanza. Antonio Palmieri, di Forza Italia sottolinea che forse anche il padre della piccola meriterebbe gli auguri. Ma il presidente della Camera non ci sta: “Come dice? Il papà e non è parte in causa in questo caso. Scusate, la bambina è stata fatta da Celeste Costantino, è nostra collega e noi ci rivolgiamo a lei, essenzialmente a lei”, ha affermato la Boldrini.
Brutta deficiente rincoglionita so benissimo che tu sei nata dopo un lungo periodo di stitichezza di tua madre, diversamente non è spiegabile come sia potute uscire una "pila di merda così alta", ma gli altri esseri umani (e questo esclude in automatico i pellet, forse per questo li senti tanto vicini a te) generalmente dopo che mamma e papà si sono fatti le "coccole" può capitare che 9 mesi dopo, circa, nasca un bambino... Può anche darsi che "papà tuo", l'abbia buttato in quel posto a mammà (e dopo lei a tutta l'italia)... ma confidiamo che negli ultimi 200.000 anni il sistema riproduttivo del genere umano non sia cambiato così tanto da passare alla mitosi.
Alle scempiaggini della Boldrini si aggiungono quelle di quel tossico di Saviano, che evidentemente si "fa" di tutto quel (poco) che le forze di polizia riescono a sequestrare alle mafie, che arriva a sostenere che per combattere il narcotraffico bisogna legalizzare tutte le droghe. Esatto! Comprese cocaina ed eroina, i cui effetti dannosi per l'organismo (anche della "coca" raffinata) sono ben documentati e di altre droghe pesanti (e chimiche) prodotte a  basso costo nei paesi dell'est. Ma il fenomeno ha anche una soluzione per il terrorismo... Lo sterminio di massa?!? macché! l'accoglienza e l'integrazione forzata. Anche se i fatti, in cui i principali attentatori si sono rivelati essere individui ben integrati e benestanti (non certo degli emarginati in difficoltà economica), hanno dimostrato che gli attacchi sono frutto di una guerra etnico-religiosa, di cui solo noi "occidentali" sembriamo non essere a conoscenza dal momento che fede e identità sono concetti ormai lontani nel tempo e relegati al tempo dei fascismi (sempre loro perché i politici si dimenticano di essere parlamentari, deputati e senatori di uno Stato e di una Nazione fondata dalla spinta di un sentimento nazionalistico.
Ultima notizia, ultima solo per quel mio perverso sadismo per cui impiegherei i pellet come combustibile per il teleriscaldamento, arriva da Arezzo la notizia di una protesta in cui scimmie, o animali equipollenti, hanno occupato gli edifici della sede del "Koinè" chiedendo soldi al posto dei generi alimentari, la "pacifica rimostranza", a dimostrazione dell'ingratitudine di certe merde, si è spontaneamente risolta dopo l'intervento di Carabinieri e Vigili Urbani. Ma fa specie il fatto che 10gg fa gli stessi perdigiorno ingrati hanno protestato sotto la questura, nonostante la legge vieni espressamente di elargire denaro a 'sti criminali ad eccezione del cosiddetto "pocket money", ovvero la diaria di cui abbiamo ampiamente parlato. Il punto è che già 'sti mantenuti di merda rubano risorse, quindi sono un peso economico ed un impoverimento, non una risorsa ed un arricchimento come la Boldrini sostiene spesso e volentieri... e alla fine il cerchio si strige sempre (speriamo come un cappio attorno al collo), alla nazione e ai bisognosi italiani che sperano invano in un aiuto da parte di uno Stato che hanno mantenuto finché gli e stato permesso di farlo.
Il riferimento, cosiddetto "acchiappaclick" al "Klan" è frutto di un commento sul sito del primato nazionale (da parte di un lettore che non sono io), ma se ad oggi ci considerano razzisti... spero che arrivi il giorno in cui spiegheremo ai pellet perché il simbolo dei cristiani è una croce e che, a differenza del "Klan" ai tempi dei romani le croci si riempivano... non si bruciavano.

27 giugno 2017

Amico Hooligano...

Nel 2005 esce il film diretto da Lexi Alexander regista, sceneggiatrice, ecc. di origine tedesca nonché ex-campionessa di Karate e Kickboxing.
Tralasciando per il momento le ragioni che portano il protagonista Matt (Elijah Wood) ad entrare a far parte della "Firm" degli "Hammer" (tifosi del West Ham United) e di conseguenza tutta la "fantastoria" che caratterizza la trama secondaria (o sottotrama) del film.
La pellicola è decisamente degna di nota pur non conoscendo il mondo degli Hooligan (diverso per alcuni aspetti dal mondo ultrà del sud Europa, ad esempio non sono sicuro che esista un sistema di "gemellaggio" tra tifoserie dello stesso paese), riesce comunque a trasmettere, e sottolineare, alcuni aspetti della mentalità del tifo da stadio che non è, come molti pensano fuorviati dai media) becera violenza fine a sé stessa. Piuttosto si tratta di reputazione, ma non tanto chissà cosa penseranno gli altri di noi, quanto dimostrare sul campo (di battaglia) il proprio valore. Come si evince dal film, nell'unica occasione in cui si avvicinano allo stadio, prima viene la squadra, poi la firm  e infine gli scontri. Nel senso che, parlando coi moralizzatori delle macchinette, spesso sento gente commentare "ah quelle merde (gli ultras NDA) neanche la guardano la partita!" cosa assolutamente falsa dettata dall'ignoranza di aver sempre visto la partita in poltrona, salvo poi andare allo stadio (sperando di trovare i biglietti) nelle "grandi" occasioni (questo ovviamente non vale per quelli che sugli spalti ci passerebbero la vita, ma per ragioni geografiche vivono lontani dalla squadra che il destino gli ha assegnato).
Se sei uno di quelli che allo stadio ci va giusto per le finali non sei minimamente in grado di capire l'atmosfera che si crea, l'eccitazione, il sapere che l'emozioni che provi per un gol segnato o mancato, un rigore dato o negato in quel momento è condiviso da decine di migliaia di persone che sottolineano il tuo stesso stato d'animo nel medesimo modo e nel medesimo momento. Naturalmente inevitabilmente vivendo in modo così profondo una passione così grande gli scontri possono capitare, ma nessuno obbliga nessuno, anche se vai in curva solo per cantare per 90' e non partecipi agli scontri, la domenica dopo sei parte del gruppo come lo eri la domenica prima. Quest'aspetto è in parte messo in evidenza quando la GSE cerca lo scontro con gli Zulu del Birmingham e nessuno imputa niente al protagonista quando decide di tornare a casa invece di seguirli nei tafferugli.
Poi come sapete le cose andranno diversamente.
Diciamo che questi aspetti nel film sono ben caratterizzati anche se ovviamente in 109' (poco più di una partita) non si può approfondire tutto quello che c'è da dire nel mondo del tifo.
A differenza di altre pellicole, più datate, che trattavano un argomento simile (ad esempio The Firm con Gary Oldman del 1989) in cui la separazione tra la quotidianità e la "follia" domenicale (anche se la premier league gioca di sabato) è decisamente più marcata.
Come detto però non conosco molto la realtà calcistica degli Hooligans, quindi può darsi che effettivamente, a differenza nostra, loro abbiamo l'interruttore "on/off" per la modalità ultrà.

Fino a qui film assolutamente consigliato.
Poi però c'è la "fantastoria"... quella in cui Matt è un brillante laureando in giornalismo nella prestigiosa università di Harward che, dopo l'ingiusta espulsione per spaccio di droga, decide di andare a trovare la sorella, che vive a Londra, sposata con il fondatore della GSE, passata in "eredità" al fratello minore.
Tutta la manfrina è per arrivare al concetto che quando la violenza passa il segno non esistono soldati e civili, ma solo vittime e carnefici per cui, nonostante che i conti tra il capo del Millwall e l'ex GSE "the Major" vengano regolati, il primo cerca ancora vendetta sulla famiglia dell'ex nemico.

Quindi film da salvare? Dipende dal vostro stato d'animo e dalla vostra conoscenza del mondo Ultrà, se pensate che siano una manica di cialtroni il film non vi farà cambiare idea, se conoscete l'ambiente in alcuni momenti penserete "che manica di cialtroni"... assolutamente da evitare i commenti degli attori.

26 giugno 2017

Il marziano sopravvissuto

Partiamo dal presupposto che l'unica differenza con cast away è, e le smarchiamo subito, che "the Martian" è ambientato nello spazio... c'è anche il dettaglio che parla con un computer anziché con una palla... ma è un altro dettaglio inutile.
Ma siccome non è una recensione sul film con Tom Hanks, parliamo invece del film.

Il film è futuristico dal momento che narra di una missione esplorativa su Marte da parte di 6 astronauti, ma non narrando il momento epico dell'atterraggio (probabilmente per non dare troppo credito ai complottisti dello sbarco sulla luna), possiamo ipotizzare non si tratti della prima missione tant'è che è la missione "Ares III" (Ares è il nome greco del Dio Marte).
Con i dati attuali velocità dei razzi, distanza tra terra e Marte, ecc. un viaggio per il pianeta rosso sarebbe comunque possibile.
Ad ogni modo per una serie "sfortunata" di circostanze uno degli astronauti viene creduto morto e abbandonato sul pianeta.
Questa è più o meno tutta la trama che vi racconterò il resto saranno anticipazioni e critiche.

Come accennato la prima critica riguarda proprio il viaggio. Al momento il razzo più veloce lanciato nello spazio ha raggiunto una velocità massima di 58.000 km/h il che vorrebbe dire, per una distanza minima tra Terra e Marte di 56.000.000km (distanza minima raggiunta finora nel 2003) significa impiegarci 40gg. Nel film però si fa riferimento al fatto che i due pianeti sono, nel momento in cui decidono di lanciare la missione di salvataggio, nella posizione peggiore (ovvero la loro distanza massima) il che si traduce in un viaggio, di sola andata, 401.000.000km per una percorrenza stimata di quasi 289gg (quasi un anno).
Per quelli che non confondono la durata di un giorno con la durata di un anno, non serve che specifichi il fatto che trovandosi i due pianeti nella loro posizione più lontana ci vogliono mesi prima che la loro distanza "relativa" cambi anni prima che cambi quella assoluta. Sostanzialmente i due pianeti hanno la distanza media di 225.000.000km. Ad ogni modo questa è solo fuffaglia per dire che l'arco di un paio di mesi, periodo in cui indicativamente si sviluppa la vicenda, potrebbe benissimo non essere sufficiente affinché Terra e Marte accorcino sensibilmente la loro distanza. Mentre questi riescono in meno di un anno a tornare in prossimità della Terra, girarci attorno ripartire e ritornare a casa.
Oltre a questo la NASA aveva già preparato il razzo (MAV) che avrebbe permesso all'equipaggio della missione di "Ares IV" di lasciare il suolo marziano... questo potrebbe essere, anche se risulta un po' nebuloso il modo ed il momento in cui tale razzo sia stato lanciato, sia atterrato e si sia ancorato al suolo. Ma la vera anomalia è il fatto che con lo stesso razzo della missione 3, 5 persone sono riuscite a lasciare il pianeta e raggiungere la stazione spaziale, mentre il protagonista da solo è in grado di farlo senza eliminare qualcosa come 5000kg. Inoltre non si sa per quale ragione la stazione non è in grado di entrare nell'atmosfera (potremmo ipotizzare la scarsità di carburante), ma dal momento che con uno strano accordo Cina/USA viene fornito alla squadra di soccorso il cibo, potevano mandargli un paio di taniche di gasolio.
Inoltre c'è un dettaglio insignificante che merita di essere menzionato. Viene espresso il concetto che nello spazio tutto dev'essere ignifugo perché un incendio a bordo di una stazione spaziale sarebbe "grande male"... e nessuno si preoccupa di controllare i "bagagli"? Eppure l'11 settembre è passato da un pezzo e qualcosina dovrebbero averla imparata, allora com'è possibile che uno degli astronauti vada in giro con un crocifisso di legno (che il buon marziano userà per innescare la reazione chimica idrogeno ossigeno che usa per produrre acqua su Marte)?
Insomma direi che tutte queste difficoltà sembrano, ingiustificatamente, messe lì per creare momenti critici dove in realtà non ci sarebbero.
Ma potevano mancare riferimenti a pellet e affini?
Figuriamoci... ed infatti il capo progetto dei moduli spaziali (tanto per capirci il Von Braun moderno) è un cinese con uno zio ancora in Cina. Sì che non sono in guerra fredda come con l'URSS, ma i rapporti ufficiosi tra i due paesi non sono esattamente distesi. Quindi il fatto che alla progettazione di un razzo ci sia un cinese di prima generazione puzza un po' forzosa. Inoltre a capo del controllo volo c'è un pellet... per carità può pure essere che ogni tanto ne esca uno con un'intelligenza umana, ma nel film compaiono praticamente due geni... insomma sembrano un po' troppi soprattutto dal momento che la fionda gravitazionale risulta una pratica abbastanza abituale (si trova persino su vaccapedia), per cui che venga in mente ad un negro e non venga in mente a 200 scienziati della NASA...
Nel complesso il film è un bel passatempo, ma con forti dubbi sulle vicissitudini affrontate dai personaggi. Come accennato all'inizio, troppo simile a cast away.

23 giugno 2017

Robin Hood un delinquente dal cuore d'oro 2... la vendetta!

Come si è sicuramente notato, questa settimana non sono riuscito a pubblicare quanto avrei voluto... ma la spiegazione la sapete già e, in virtù dei programmi che mi aspettano mi sa che anche la prossima sarà simile.
Ad ogni modo ho parlato della figura "storica" di Robin Hood, o almeno di quella che nella Storia ha affiancato l'immaginario popolare e, prima di passare alla parte seconda vera e propria, faccio ancora una piccola digressione su quest'aspetto.
Qualcuno potrebbe chiedersi perché ho ipotizzato che Robin Hood sia rappresentato dall'estrema destra invece che da quella moderata o dalla sinistra antagonista invece che da quella moderata.
Beh le risposte sono due e nessuna è quella a cui potreste essere portati a pensare.
I tre partiti moderati (PD, PD+L o chi per loro e M5S) di fatto sono al soldo dello sceriffo o direttamente di Giovanni Senzaterra. La sinistra antagonista è funzionale al sistema quindi alla peggio potrebbero essere paragonati ai soldati dello sceriffo, tant'è che anche dei "NOTAV", nonostante il "tradimento" della sig.ra Sindaco Chiara Appendino che, di fatto, rimuove l'appoggio al movimento (anche se non lo fa come M5S, ma come comune di Torino), non si sentono più scontri e proteste pesanti arrivare dalla "Valle" (di Susa) che secondo i progetti potrebbe essere spazzata via. Ovviamente i residenti continuano a combattere.
La ragione sembra che gli antagonisti siano piuttosto soddisfatti della politico interna promossa dalla sinistra moderata che incontra solo l'opposizione verbale della "destra" moderata, che di fatto non si oppone ad alcun provvedimento, sia quello sulla famiglia "tradizionale", sia allo Ius Soli, sia a quelle leggi per il genocidio del popolo Italiano.
Mmm... mi sa che per le recensioni dei film su Robin Hood tocca aspettare la parte 3 "il ritorno", dai provo comunque a chiudere il preambolo.
D'altronde come potrebbero non essere favorevoli a questa "sinistra" dal momento che hanno dato via libera alle coppie gay, stanno accogliendo pellet e scimmie come se non ci fosse un domani (e se continua così per l'Italia non ci sarà per davvero), la gendarmeria non ci difende la soldataglia prende gli schiaffi dai finti italiani in stazione (ma impediscono al popolo di difendersi) e presto, o poco più tardi, si occuperanno anche della legalizzazione delle droghe (in culo a tutti i discorsi sulla salute pubblica. D'altronde il "pentirsi" (a livello sessuale) è sostenuto dalla sanità pubblica, ma per le cure di base bisogna passare privatamente se non vuoi scoprire quale malattia ti ha ucciso dall'autopsia.
Per tutte queste ragioni reputo i veri Robin Hood l'estrema destra, anche solo per il lavoro che fanno (non tutti ovviamente) per aiutare la povera gente del nostro popolo.

Nel tempo ci sono stati diversi film, registi, attori, attrici, scrittori, disegnatori, poeti, ecc. che si sono occupati della figura di Robin Hood. Come accennato in precedenza probabilmente prima o poi arriveranno anche a dire con un processo lento se voglio fare le cose di fino, inventando di sana pianta un documento al riguardo, che Robin Hood corrisponde (senza alcun dubbio e con certezza assoluta) a Mohammed el Sticazzi che compiva le medesime gesta in un paese islamico già quando l'islam ancora non esisteva, i faziosi e gli ebeti ci crederanno dal momento che gli americani pensano che gli italiani sono negri, ma noi non lo sappiamo o neghiamo l'evidenza dei fatti.

Ad ogni modo all'inizio degli anni '70 arrivava al cinema "l'arciere di fuoco" 1971 con Giuliano Gemma, in cui come detto nell'altro articolo i rapitori di re Riccardo non sono i pellet, ma i tedeschi e Giovanni Senzaterra e quasi un finocchio. D'altronde nell'Italia di quegli anni i comunisti e i voltaculo non andavano esattamente a braccetto. Per cui dargli giù ai Nazi era più che tollerato essere voltaculo non esattamente (anche perché all'epoca il papa, non era proprio affine a queste idee).
non entro in merito alle trame tanto stringi stringi sono tutte uguali.
ovviamente non è stata la prima pellicola pubblicata (il primo film è del 1912, ma non l'ho mai visto quindi non ne posso parlare), ma il primo che mi viene in mente in senso negativo.
Tra quelli positivi c'è sicuramente quello animato della disney (1973), di cui vaccapedia dice essere il primo progetto disney realizzato dopo la morte del produttore e in cui non sia stato minimamente coinvolto (forse è così), ma il dubbio resta.
Non sarebbe neanche da nominare "Robin Hood - un uomo in calzamaglia" di quel giudeo di Mel Brooks, in cui lo sceriffo è un pellet, anche se buttata sulla parodia certi messaggi sono passati ugualmente.
Se fosse esistito davvero il riferimento più veritiero sarebbe potuto essere quello rappresentato in "Superfantozzi" in cui Robin prima gli consegna una borsa piena d'oro, in quanto povero, e subito dopo gliela ruba, in quanto diventato ricco. Concetto espresso ampiamente nella politica comunista dell'Unione Sovietica in cui, anche grazie alla NEP di Lenin, i contadini si sono prima arricchiti (diventando ricchi) salvo poi essere deportati in quanto ricchi, quindi nemici del popolo (sotto Stalin).
A queste si aggiungono altre pellicole più o meno note, quali la già citata "Robin Hood - Il principe dei ladri", la sua brutta copia con Russel Crow (il gladiatore 2), tra le meno note un "Robin e Marian" con Sean Connery e Audrey Hepburn film molto "crepuscolare" che si concentra sullo scorrere del tempo ed i mutamenti che esso comporta.  Magari meno nota, ma, proprio per l'audacia di tagliare un po' i ponti con la leggenda (a differenza di altre che cerco di portare novità in una leggenda che si ripete uguale a sé stessa da 800 anni), sicuramente più interessante.

21 giugno 2017

Robin Hood un delinquente dal cuore d'oro

Sicuramente non si può parlare della "Storia" di Robin Hood, al massimo si può fare cenno alla sua leggenda. Infatti, a differenza di William Wallace (di cui ci siamo occupati nella recensione di Cuore impavido), dell'esistenza di Robin Hood, personaggio storico, non è certa e può solo essere ipotizzata.
Nell'antichità, all'origine della leggenda (la sua prima apparizione è nel testo "Piers Plowman di William Langland del 1377"), le storie narrate dai contadini parlavano di un plebeo che si ribellava al potere dei feudatari, come spinta per un cambiamento al sistema agrario dell'epoca, mentre in tempi più recenti (ma pur sempre antecedente alla pellicola d'animazione della Disney) si parlava già di un nobile decaduto, a cui era stata sottratta la terra, ma rimasto fedele a re Riccardo cuor di Leone (staremmo comunque parlando della seconda metà del 1100, 1157-1199 per esser giusti). 
Questo breve preambolo, e la versione estesa che ne seguirà, apre ad una lunga maratona di recensioni di film, cartoni, libri, ecc. che a tale leggenda si sono ispirati in quanto, ovviamente, è normale, secondo la ristretta visione del mondo di un contadino del '300, l'esigenza di un "eroe" che raddrizza il torto delle tasse.
Forse oggi come allora servirebbe un Robin Hood che recuperi le tasse dagli esattori e restituisca il denaro alla povera gente (state boni li mortacci vostra, non sto parlando di dare soldi e mantenere i pellet).
Altrettanto ovviamente il ruolo di Giovanni senzaterra lo interpreta, magistralmente, il governo. La parte del popolo affamato direi che nella popolazione bianca europea, non mancano casi del genere. Quelli che mancano sono Robin e la sua "banda", Marion e re Riccardo.
Ma abbiamo davvero bisogno di un Robin Hood? Davvero ci serve un delinquente per combattere un'ingiustizia?
Nella leggenda originaria, o meglio nelle sue rappresentazioni cinematografiche più celebri, re Riccardo svolge un ruolo decisamente marginale rispetto alla trama. L'eroe raddrizza le ingiustizie con il proprio esempio e l'aiuto del popolo. Sostanzialmente è il popolo che si solleva per cambiare le cose e alla fine arriva un Re ad incarnare quella volontà di giustizia.
Ad voler essere di parte potrei dire che allo stato attuale l'unica realtà che si avvicina ad incarnare Robin è rappresentata dalla cosiddetta "destra radicale" o "Estrema Destra" per gli amici, ma questo richiamerebbe subito l'attenzione sul fatto che (confondendo, appunto, la storia con la leggenda) il fascismo scese a compromessi sia con la borghesia che con la nobiltà dell'epoca. Ma andando oltre quel periodo e arrivando ai giorni d'oggi, soltanto loro Fanno (anziché dire/promettere di fare) qualcosa di concreto per sollevare le sorti del popolo Italiano. Sicuramente sono considerati da tutti dei delinquenti. Aspettano ancora il Re giusto da poter mettere sul trono d'Italia e d'Europa, cacciando così lo sceriffo di Nottingham (le banche).
Tra i vari film che hanno trattato l'argomento sicuramente il più meritevole è Robin Hood (Wolfgang Reitherman per la Disney 1973) dove non ci sono strane creature che si accompagnano al protagonista, non compaiono infatti scimmie, gorilla, ecc., ma ci sono solo animali inglesi (il leone non è un animale originario dell'Europa, ma è pur sempre simbolo dell'Inghilterra). 
Esiste una versione italiana "l'arciere di fuoco" (con, tra gli altri, Giuliano Gemma regia Giorgio Ferroni 1971, in cui Riccardo non è prigioniero dei pellet, bensì è ospite dei Sassoni).
Tra le peggiori, dal punto di vista ideologico, è quella con Kevin Costner, Christian Slater, Mary Elisabeth Mastrantonio, Alan Rickman e Morgan Freeman (che fa il negro amicone che deve e salva la vita a Robin)... cito ma tralascio il fatto che, nell'Inghilterra del 1100 un moro sul suolo di un Europa in guerra santa contro l'islam con tutta probabilità sarebbe sopravvissuto fino all'albero più vicino... a cui sarebbe stato impiccato come spia insieme al bianco che lo accompagnava (impiccato per tradimento).
Come detto la leggenda è antica, ma la storia può solo essere ipotizzata. Ma l'esempio che ci fornisce, la morale che ci trasmette, l'insegnamento che ci impartisce è il medesimo da quasi 800 anni... dove vedi un ingiustizia non esitare a schierarti con quelli che sono considerati criminali, se sono gli unici che possono combattere l'ingiustizia che vedi.

19 giugno 2017

Morire, Dormire, Sognare forse... Mentire sicuramente.

Oggi tratteremo lo "storico mentire", ovvero il mentire storicamente al fine di far passare l'idea che nei tempi remoti certe attitudini (che vogliono imporci attualmente) erano, non solo accettate moralmente, ma socialmente consolidate.
Così in tempi antichi Alessandro Magno, da un lato si sposa una persiana, e fa sposare a delle persiane una certa quantità di ufficiali di alto rango del suo esercito, dall'altro è un finocchio conclamato che non disdegnava l'elargire attenzioni ai giovani (quindi oltre che volta culo anche pederasta ci dicono loro).
Di quest'atroce meccanismo cadono vittime anche Giulio Cesare e Marco Antonio (sì proprio i due condottieri di Roma, nonché amanti di Cleopatra) sarebbero, secondo quanto emerso recentemente, stati se non proprio voltaculo (probabilmente le prove dell'amore per le donne dei due, non potevano essere nascoste) almeno biadesivi.
Tant'è che la notizia è prontamente rimbalzata su tutti i social, siti, gruppi, portali, ecc. di "frocerie e affini".
Se volessimo fare i puntigliosi dovremmo chiedere a costoro perché non enfatizzano l'attitudine al "Nazional-Socialismo" di Shakespeare quando, ad esempio, definisce Otello "il nero caprone" o nel mercante di Venezia in cui "Shylock" pretende in garanzia una libbra di carne (del corpo) di Antonio.
Avevamo già affrontato, approfonditamente, in altro articolo la fanfaluca secondo cui Enea (fondatore di Roma) fosse un esule turco, forse sperando che noi si sia ormai inebetiti come gli americani a cui basta ricordare di essere dei cazzo di immigrati clandestini per acquietare ogni pretesa di espulsione degli immigrati dalla "loro" nazione.
Tornando a bomba sulla storia di Giulio Cesare, tutte le fonti (on-line) citano la presunta bisessualità dell'imperatore, i più "audaci" con "certezza d'onniscienza", i più timorosi adducono "nonostante non ce ne siano prove certe...".
Come succede in molti casi è più facile che venga rimbalzata una "bufala" piuttosto che una notizia autentica. Infatti molti si lanciano anche in commenti quali "nell'antichità (greca e romana NDA) l'omosessualità era praticata comunemente e accettata...", ma voi c'eravate? Che cazzo ne sapete?
Mi ricordo che qualche tempo fa , correva il periodo 2000 e il 2002, gli ebrei avevano "trovato" un documento "storico" da cui risultava che l'uccisione di Gesù fu una questione romana in cui loro non c'entrarono per nulla. Ovviamente sono state condotte le dovute analisi da cui è risultato che la carta su cui era stato scritto questo testo rivoluzionario era degli anni '70 del '900 e l'inchiostro, più antico, era degli anni '50 dello stesso secolo. Le date relative a inchiostro e carta sono assolutamente inventate da me, ma rendono l'idea del fatto che la contraffazione di tale documento era palese.
Allo stesso modo la campagna mediatica condotta contro Erich Priebke ex Capitano delle SS condannato, mediaticamente, prima ancora del suo arresto in Argentina. La comunità ebraica, anche in quell'occasione, fu prodiga nel fornire prove della sua colpevolezza mostrando, a quella massa ignorante degli spettatori televisivi, i documenti in cui ordinava rastrellamenti e fucilazioni. Ovviamente ho usato il termine ignorante relativo alla massa televisiva, in quanto non può sapere che qualunque richiesta o ordine tedesco era e doveva essere adeguatamente compilato e firmato su carta intestata, mentre l'ordine d'arresto era scritto sulla, cosiddetta, carta di formaggio (ed era priva di firma), mentre l'ordine di fucilazione (mostrato in un secondo tempo) era scritta su carta intestata, di una sottosezione della sezione del dipartimento di cui non faceva parte Pribke, e con tanto di firma autografa, falsa.
Diciamo che certa gente ha un po' il "vizietto" di mentire e falsificare la storia a proprio vantaggio, come nel caso della teoria (mai dimostrata) dell'evoluzione di "Darwin". Ho messo Darwin tra apici in quanto la sua teoria evoluzionistica non è mai stata dimostrata, e inoltre non era pensata per far discendere l'uomo dalle scimmie. Ad ogni modo la teoria, sfigurata e riadattata, di Darwin sostiene che essendo un ritrovamento (fossile) in uno strato superficiale di terreno allora è più recente.
Infatti l'effetto d'erosione del vento unito alla spinta delle placche tettoniche seppelliscono in profondità i resti fossili, non considerando minimamente la morfologia e la geologia del terreno.
Come sostiene Marie Cachet, antropologa francese (che internet denigra allo stato di blogger, per il semplice fatto di essere sposata al musicista norvegese Varg Vikerness), secondo gli storici noi siamo tutti africani in quanto l'uomo di neanderthal (originario dell'Europa) è stato annientato e sostituito dall'homo sapiens (di origine africana) in una guerra avvenuta sul suolo "europeo" quindi assolutamente ostile, dal punto di vista climatico, all'invasore. Per giunta tale invasione sarebbe avvenuta durante la peggior glaciazione che il mondo abbia visto. Quindi, in termini pratici, avrebbero combattuto e vinto, una guerra d'invasione nel momento climaticamente più ostile alle orde africane. Come dire i tedeschi hanno vinto in Russia combattendo nel cuore dell'inverno più rigida che l'Unione Sovietica abbia mai visto.
Aspetto con ansia il momento in cui gli asini volanti e gli unicorni saranno dichiarati realtà storica... meno quello in cui diranno che i pellet sono autoctoni dell'Italia e dell'Europa.

16 giugno 2017

In italia non ci sono Italiani.

Alla germania si accoda anche l'italia nell'odiare il proprio popolo, con la sola differenza che nell'ex Belpaese lo fanno in maniera istituzionale. Con provvedimento "d'urgenza" la camera approva lo Ius Soli, ovvero, la vera legge ""Porcellum" dell'era Renziana e post. Naturalmente i moralizzatori delle macchinette sosterranno che essendo passata alla camera dopo Renzi non può essere colpa sua, ma il fatto che la spaccatura tra renziani e non, interna al PD, si sia improvvisamente placata per far approvare questa vaccata, dice chiaramente che in questioni di porcate anti-italiani i comunisti fanno fronte unico (ma soprattutto c'entra e come dal momento che è stata approvata alla camera nel settembre 2015... e le dimissioni di Renzi sono del dicembre 2016).
Con tale legge, se passerà al Senato, la nostra popolazione potrebbe (dal mio punto di vista solo statisticamente) crescere, in una notte, di 800.000 unità e di ulteriori 60.000 ogni anno. Non è chiaro se una volta diventati cittadini smetteranno di essere mantenuti dallo Stato (cioè da noi) oppure se gli resterà appiccicato addosso lo stato (finto) di rifugiati, anche quando rifugiati non sono.
Ma dal giornale "la Repubblica" arriva, almeno in parte, la risposta alla domanda del perché, a fronte (ad esempio) di 280.100 sbarchi nel 2015 ci siano state circa 70.000 domande di asilo (ovvero un quarto), tale risposta è perché ai cittadini richiedenti asilo non rientreranno nella maxi bonifica dello "Ius Soli". "Chi è escluso. Le stime sono effettuate sulla base del Testo approvato alla Camera il 13 Ottobre 2015 e in discussione al Senato. Sono esclusi, in quanto non hanno diritto al Permesso, gli stranieri che:
a) soggiornino per motivi di studio o formazione professionale;
b) soggiornino a titolo di protezione temporanea o per motivi umanitari;
c) abbiano chiesto la protezione internazionale e siano in attesa di una decisione definitiva circa tale richiesta;
d) siano titolari di un permesso di soggiorno di breve durata;
e) godano di uno status giuridico particolare previsto dalle convenzioni internazionali sulle relazioni diplomatiche." fonte La Repubblica.

Intanto si potrebbe identificare una certa premeditazione, ed anche una certa complicità, se venisse riconosciuta una "fuga di notizia" sull'approvazione di una legge che impedirebbe ai richiedenti asilo di ottenere la cittadinanza (quindi garantirgli la bella vita al posto nostro). In virtù del fatto che, in linea teorica, la situazione di pericolo/emergenza nel paese di origine dei pellet venga risolta, lo stato di rifugiato cessa di essere ed il pellet dovrebbe essere rispedito a casa.
Ma come abbiamo detto in più occasioni c'è uno Stato che applica regole tali per cui (manca poco) che gli immigrati vengano messi al muro (del pianto, e ora avete capito di chi parlo), dal momento che hanno delle regole piuttosto castranti, sul fronte immigrazione. Visto quanto si impicciano nel nostro paese (tradotto quanto spaccano i coglioni) si potrebbe essere portati a credere che da loro ti rilasciano cittadinanza, casa, un appezzamento di terra ed una schiava palestinese direttamente in aeroporto (anche se siete lì solo come turisti)... beh non è esattamente così.
Un ebreo spiega come lavorare e vivere in Israele: "Per poter lavorare in Israele occorre avere o la cittadinanza od un permesso di soggiorno per lavoro.
Per poter ottenere la cittadinanza occorre essere ebrei o risiedere in Israele per piu’ di 10 anni, indipendentemente dalla fede religiosa."
Aggiungo un'altra chicca e poi vi rimando al link per l'approfondimento... "Si puo’ entrare in Israele come:
  • Lavoratori stranieri, dopo aver ottenuto il relativo visto nel paese di origine e previa presentazione di lettera di richiesta di assunzione da parte di una ditta israeliana;
Per poter ottenere il visto di lavoro occorre, all’ atto della domanda, presentare anche una lettera di assunzione da parte di un datore di lavoro israeliano. Ovviamente, questo e’ l’ostacolo primario.
E’ sicuramente necessario avere una specializzazione particolare per poter essere interssanti per potenziali datori di lavoro. Occorre trovare un datore di lavoro che sia talmente interessato a voi da esser disposto ad aspettarvi 2-3 mesi (il tempo che ci si puo’ aspettare esser necessario per l’ emissione del visto).

http://www.aliyah.it/vivere-e-lavorare-in-israele-senza-essere-ebrei.html"

Sostanzialmente, ammetto non ho curato molto le fonti, se questo fosse vero da noi ci tacciano come "nazifascisti" ogni qualvolta espelliamo un pellet alla 5° condanna per reati commessi in Italia, da loro devi dimostrare di essere discendente di re Salomone.

15 giugno 2017

Porre fine ad una conversazione inutile

In linea generale il bello di una conversazione, di uno scambio di idee, di una discussione (più o meno animata) è l'arricchimento reciproco o unilaterale che se ne trae. Lo scambio di idee, appunto, con una o più persone, indipendentemente dall'argomento, può potenzialmente portare all'acquisizione di un nuovo punto di vista, di una idea originale per la crescita personale o l'evitare spiacevoli inconvenienti in cui puntualmente si incappa a fronte di un comportamento ricorsivo.
In linea di massima parlare con un essere umano (o quanto meno antropomorfo) dovrebbe portare ad una crescita o ad un arricchimento personale, reciproco o, almeno dal nostro punto di vista, dell'altra persona, diversamente si tratta di chiacchiere inutili.
Anche argomentazioni sportive possono essere incluse nella categoria delle chiacchiere utili ad esempio quando ci porta alla scoperta di una nuova disciplina, o alla comprensione delle regole di un determinato sport, che siamo abituati a vedere (tipo discipline olimpiche) ma di cui sappiamo poco o nulla. Idem vale per tematiche più impegnate quali la politica, la filosofia, l'economia, ecc. e per tematiche più leggere quali viaggi, libri, musica, ecc.
Ma quando cessano di essere utili e diventa invece una pratica inutile e sgradevole?
Sicuramente quando la conversazione non porta a nulla (nei termini anticipati in precedenza), quando non si avverte nell'interlocutore la volontà di ascoltare quanto si ha da dire, tipicamente si ha la sensazione che l'altra persona non stia prestando attenzione, ma sia semplicemente in attesa del proprio turno per dire la propria (e puntualmente quello che dirà sarà assolutamente fuori luogo o contesto con il punto raggiunto dalla nostra dissertazione).
Il caso più tipico di chiacchiera inutile è quello in cui chi parla cambia continuamente le sue affermazioni al fine di dimostrare la propria ragione ogni qual volta che la nostra affermazione comprovi l'erroneità della sua teoria, fino a condurci al terreno scivoloso su cui una nostra distrazione gli concederebbe una "vittoria" che, francamente, non vale un cazzo perché basata sul presupposto sbagliato; ovvero che lo scambio di opinioni sia fine all'imporre la nostra opinione al prossimo.
In questo caso, quando ci accorgiamo che la conversazione non porterà a nulla, avremo 3 modi per porre fine alla disputa, e risparmiare energie per uno scambio sicuramente più proficuo, di cui solo una è quella corretta.
La prima via è quella di dargli ragione. Se è un logorroico che non pensa di avere ragione perché è la conoscenza divina fatta a persona (di merda), non ne usciremo ancora fino a quando lui non avrà finito di ascoltare la sua voce (e probabilmente il nostro dargli ragione prolungherà ulteriormente l'agonia di quel fiume di parole inutili).
la seconda via è "vincere lo scontro" che non vi interessa vincere perché non è uno scontro. Anche in questo caso vale quanto detto in precedenza per gli innamorati della propria voce;
La terza è ovviamente perdere lo scontro, ma diciamocelo... dar ragione ad un ignorante che sostiene che il cielo sia marrone, la terra blu, i pellet una risorsa preziosa... è proprio una stronzata.

Allora a fronte delle uniche tre vie percorribili qual è quella corretta se tutte e tre presentano dei difetti? Fingere di andare in bagno sperando che nel frattempo lui attacchi a menare il "pippozzo" a qualcun altro?
Beh citando una nota band musicale... "Nel dubbio mena!"

14 giugno 2017

Alla germania non piacciono i Tedeschi.

Non è una novità che, nell'arco di tempo dal secondo dopoguerra ad oggi, le 3 Nazioni impegnate nella guerra contro gli Stati Uniti siano state condannate, perseguitate, ridicolizzate e colpevolizzate di averli disturbati in una guerra che non volevano (ma da loro programmata nei minimi dettagli).
In particolare la Germania per quello che "ha fatto" è stata oggetto sistematico di persecuzioni tali da portare la corte costituzionale italiana a pronunciare una condanna allo Stato tedesco di risarcire i famigliari delle vittime di crimini nazisti.
Fin qui, purtroppo, nulla di nuovo.
Esattamente come sta avvenendo in italia anche nel resto dell'europa (ormai lo sapete che se scrivo minuscolo uno Stato o un agglomerato di Stati la cosa è voluta, fa eccezione l'america non perché sia meritevole, ma perché hanno un nome di merda e scriverlo minuscolo creerebbe confusione) si sta verificando una sostituzione di popolo.
I moralizzatori delle macchinette dicono che non ci si può fare nulla perché è l'europa a volere i pellet... sicuramente è (specificando meglio la sua affermazione pressoché inutile) l'U(B)E a volere l'invasione, ma il primo compito di uno Stato dovrebbe essere quello di fare gli interessi ed il "bene" del proprio popolo. Ciò premesso, "oh inutili parassiti moralizzatori delle macchinette", se i cittadini non volessero le risorse lo stato dovrebbe non assecondare le imposizioni giunte dall'europa. Sostanzialmente l'U(B)E fa il cazzo che gli pare perché gli Stati restano, premeditatamente, sotto lo scacco europeo. Siamo al punto in cui il padrone ci frusta e invece di rivoltarci alla frusta gliela strappiamo di mano e cominciamo a frustarci da soli. In ambito sessuale questo si chiama sadomasochismo, ma a quanto pare l'europa non ci frusta a dovere visto che dove non ci arrivano loro provvediamo da soli. 
Ciò significa che certa gente, che fino a ieri inneggiava alla multietnicità dell'italia e dell'europa forse, si sta rendendo conto che si è passato il segno e non potendo più trovare giustificazioni per difendere la propria ignoranza dà la colpa all'europa. Non ci possiamo più nascondere dietro all'arte ,che ci ha contraddistinto negli ultimi 70 anni, dello scarica barili perché a me hanno insegnato che se una cosa non va bene ci si rimbocca le maniche e la si cambia.
Tornando al discorso relativo alla germania, "i musulmani in Germania sono per noi un arricchimento della nostra pluralità. Guardi un po’ i turchi della terza generazione, soprattutto le donne! Questo è proprio un enorme potenziale di innovazione!" (fonte Primato Nazionale). Aldilà dell'idiota confusione tra religione e razza, comprensibile dal momento che sti pendagli da forca il "Mein Kampf", se ne possiedono una copia, lo usano per tener fermi i tavolini al bar, quale sarebbe la ragione per cui i pellet sarebbero una risorsa?
La risposta arriva dallo stesso losco e ignorante individuo che afferma: "Dice ancora Schäuble: “L’isolamento è qualcosa che ci distruggerebbe, che ci farebbe degenerare nella consanguineità”. Il termine usato è Inzucht, che significa “endogamia”, “rapporti tra consanguinei”. Il che, rapportato a una nazione di 81 milioni di abitanti, sembra essere un timore a dir poco grottesco" (fonte Primato Nazionale). Per quelli di voi poco pratici con la terminologia pseudo scientifica, la consanguineità è quel fenomeno che si verifica, nelle piccole comunità chiuse, per cui ci sono casi di matrimoni e procreazione tra parenti stretti. Parlare di rischio di consanguineità all'interno di uno Stato di 81mln di persone è una stronzata soprattutto perché intanto bisognerebbe cacciare tutti i turchi, i negri, i polacchi, ecc. che dal dopo a oggi sono giunti in germania, secondo bisognerebbe eliminare tutti i figli nati dai matrimoni misti, infine chiudere le frontiere terrestri, marittime e aeree della Nazione.
Ma vogliamo suggerire, a fronte della formulazione di una nostra ipotesi, ministro Schäuble se vuoi evitare che gli ebrei vengano nuovamente a battere cassa perché siete stati nazisti, la mossa migliore non è quella di mettersi in casa dei musulmani.

12 giugno 2017

Per fortuna c'è Renzi 2... la vendetta.

Non so se è meglio l'inattività o l'inettitudine.
E' vero che solo chi non fa mai un cazzo non sbaglia mai, ma quando sei al governo, e un tuo errore costa vita e lavoro a milioni di persone, forse è meglio tirare i dati e sperare che la fortuna, il fato, gli Déi, dio (o chi per lui) ti mandino la scelta corretta. Che il jobs act fosse una stronzata era chiaro già dalla stesura, già solo per il fatto che includeva l'eliminazione del mitologico art. 18 dello statuto dei lavoratori con la promessa da "politicante" degli ammortizzatori sociali, mai realizzati o talmente vacui da superare persino l'impalpabilità di un miraggio diventando leggenda.
Le cifre della disoccupazione le ho già fornite in più di un occasione e, siccome restano al palo senza cambiare di una virgola, non provvederò a fornirli nuovamente.
Resta impressionante il fatto che il governo Renzi2 (quello Gentiloni) continui a prendere idee altrui, che se valide ben venga il cogliere suggerimenti di forze politiche "d'opposizione", cambiargli il nome (giusto per spacciarla come idea propria) e poi distruggerne il contenuto al fine di fare qualcosa di assolutamente inutile.
"A seguito della delega al governo di marzo, il consiglio dei ministri ha varato ieri (10/06 NDA) i primi decreti che introducono una misura unica a livello nazionale di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale. L’intervento prende appunto il nome di reddito di inclusione (Rei) e integrerà al suo interno, sostituendoli, gli attuali strumenti del Sia, il sostegno all’inclusione attiva, e dell’Asdi, l’assegno di disoccupazione. Chi avrà un Isee al di sotto dei 6mila euro (dei quali 3000 per la parte reddituale) o un patrimonio immobiliare diverso dalla casa principale inferiore ai 20mila euro potrà beneficiare dei contributi pubblici da un minimo di 190 euro ad un massimo di 490, che secondo stime del governo verranno erogati a oltre mezzo milione di famiglie, per la maggior parte nuclei con figli." fonte Primato Nazionale.
Insomma il "reddito di inclusione" diventa la brutta copia del reddito di cittadinanza del M5S... ma perché sono sospettoso nei confronti di questa nuova manovrina?
Beh intanto le cifre sono semplicemente ridicole. Perché ammettendo (ma temo non sia così) che si parli di reddito netto, un reddito di €3000 annui vuol dire €250/mese uno stipendio che con il costo della vita attuale è semplicemente inutile. Certo meglio quelle 4 lire che un calcio nel culo (o parti più dolorose), ma se a questi venisse fornito un sussidio di quasi €500 (il massimo fornito dal governo), allora sì che gli dai una mano, diversamente se (come per i famigerati 80€) dai di più a chi ha già... meglio che ti risparmi la fatica, tu (governo) risparmi 2mld, noi (popolo) ci risparmiamo l'ennesima presa per il culo.
Un altro motivo per cui l'eredità di Renzi stanno scomode derivano, come accennato all'inizio relativamente al Jobs Act,  perché hanno fatto la mossa di applicare per un anno alcuni sgravi fiscali al fine di incentivare le assunzioni, chi ha avuto culo di capitare in quel periodo ha visto il suo contratto "fuffa" diventare "fuffa-", gli altri... tant'è che molte aziende hanno semplicemente sostituito i finti contratti cocopro, con i "tempo determinato", "a chiamata", "prestazioni occasionali", ecc. Risultato cambia poco l'unica cosa positiva e che il nuovo miraggio del tempo determinato da accesso a mutua e ferie... peccato che le ferie le maturi dopo almeno un anno di lavoro e con contratti inferiore a sei mesi di lavoro, non te ne accorgi nemmeno in fase di liquidazione.
Ma perché tutto questo preambolo nel ricordarvi quello che i giornali hanno spiegato "meglio" di me?
Perché figlia di tutte queste azioni derivate dalla "riforma del lavoro" di Renzi, aziende come "H&M" posso aprire nuovi punti vendita, assumendo nuovi lavoratori con contratti fuffa (a chiamata piuttosto che a tempo determinato) e licenziare quei dipendenti che hanno il tempo indeterminato. Può benissimo essere che l'azienda abbia trovato il modo per far passare la chiusura dei punti vendita come "crisi economica" (ragione per cui i tempo indeterminato posso essere lasciati a casa senza appello, non che negli altri casi appellarsi serva a qualcosa), ma come giustificano invece l'apertura dei nuovi centri?
Giratela come vi pare, ma con queste "manovrine" hanno introdotto nuovamente la schiavitù e legalizzato il "mobbing".

9 giugno 2017

Sangue e Suolo.

Chiaramente non è facile ridurre un concetto così vasto in poche semplici parole, ma tenterò lo stesso.
Alcuni concetti li ho già espressi in passato quindi, per l'ennesima volta, passerò per il vecchietto che racconta le stesse medesime storie ad un pubblico stanco di sentirle o inesistente, ma a lui non importa perché nel raccontarle le rivive quelle storie, non le ricorda semplicemente.
Mi capita spesso di sentire persone che, banalmente, si lamentano del clima tetro, grigio e, a volte, malinconico di questa mia città. Ovviamente il concetto si amplia e si passa a lamentarsi dell'amministrazione (manco che nel resto d'Italia fosse differente), sostenendo che al sud tutto è diverso, più bello, migliore. Mi viene semplicemente da pensare e, a volte, dire: "ma perché ci resti? sei mica stato condannato a scontare una pena, qui, per cui devi restare a forza!". In altre occasioni ad essere migliore è il medio oriente o il regno unito, ma il mio pensiero resta il medesimo. Posso comprendere chi mantiene l'amore per la terra che ha lasciato per ragioni lavorative, ma non tollero chi sputa nel piatto in cui sta mangiando approfittando nella mia ospitalità. Soprattutto quando nel suo luogo di origine moriva di fame, ma aveva il mare, aveva il sole. Ti piace il mare fai il pescatore. Ti piace il sole stai nei campi a raccoglierne i frutti. Ma secondo me ti piacciono di più i soldi e allora vieni qua a pigiare sui tasti di un computer, a lamentarti perché, nella tua terra d'origine, non manca il lavoro, mancano i soldi sufficienti a placare la tua fame di comodità e vizi.
Potrei riconoscervi il merito di riuscire a mantenere un legame affettivo con la vostra terra, ma non posso perdonarvi di averla abbandonata alla sua miseria, anziché combattere per cambiare le cose.
Sicuramente possono esserci momenti difficili in cui la tentazione di scappare è forte, ma le radici di un albero fondano nella terra e anche se l'albero, come l'uomo, può essere sradicato e trapiantato non darà mai gli stessi buoni frutti.

Chi non si sente parte di una terra è giusto che l'abbandoni? Mi verrebbe da dire di no. Perché è frutto di una propaganda menzognera, in quanto c'è una certa differenza tra il turismo, le vane promesse della televisione e la realtà di vivere in una terra con una cultura radicalmente differente da quella a cui il sangue ed il suolo ci hanno legato. Quelli che, secondo un concetto tutto loro, vorrebbero abbattere le frontiere, non sentendosi minimamente appartenenti ad una nazione, e permettere il libero passaggio di, determinate, persone e merci, sono anche le stesse che da quella nazione non se ne vanno. Nell'epoca in cui viviamo, a differenza del passato, nella quale il mondo è a dimensione del piccolo uomo borghese, non è un impresa eroica lasciare una terra (qualsiasi essa sia) per trasferirsi altrove. Costoro, però, non lo fanno semplicemente perché nel loro paese appartengono a qualcosa di definito, di etichettato... sono qualcosa. Ma nelle terre in cui vorrebbero si trasformasse il mondo loro sarebbero uguali a tutti gli altri, non più "speciali" (se non per il colore della pelle) e probabilmente sarebbero spazzati via.
Concettualmente il sangue è innegabilmente legato al suolo. Il legame tra i due è più forte delle parole inutili e vacue con cui certi "ideologi" si riempono la bocca. Le bestie lo sanno, ma proprio perché lo sanno vanno fuori di testa alla domanda: "perché odi la tua terra e la tua razza?" sanno che quel legame non può essere spezzato e allora fanno di tutto per negarlo.
E combattono quelli che invece, questo legame, lo difendono strenuamente, perché gli ricordano costantemente quale pericolo corrono se il fumo nel loro cervello gli facesse abbassare la guardia che devono costantemente mantenere alta.
Essere legati al suolo non è una questione climatica, non è una questione "politica", ma è solo una questione d'identità, perché nelle nostre vene scorre il sangue degli eroi del passato, il sangue di chi (a destra come a sinistra) ha creduto e combattuto per creare una comunità, uno Stato, una Nazione in cui potersi identificare. Gli stessi banditi "partigiani" combattevano (erroneamente) per la libertà dell'Italia, anche se, taluni, avrebbero voluto poi condurla in schiavitù al bolscevismo.
Il sangue è indissolubilmente legato al suolo per tutte queste ragioni, ma soprattutto perché non può essere comprato con l'oro. Certi loschi figuri possono comprare la terra, barare con la storia, corrompere l'identità di un individuo, ma il suo sangue resterà tale finché non sarà distrutto. 

8 giugno 2017

Che mondo sarebbe senza nutella?

Un Uomo, una Donna, una Tenda da campeggio... un barattolo di Nutella che sta svolgendo magnificamente il suo scopo... essere svuotato a cucchiaiate. Il marito di lei entra e li sorprende con le mani nel barattolo. Evidentemente ingelosito dal fatto, afferma: "ma lo sapete che è fatta con grasso di topo?" Lei si limita a un scrollata di spalle... lui risponde "se è il grasso di topo a renderla così buona dovrebbero venderlo separatamente!!!" Il marito scuote la testa e si allontana...
La notizia del 2 giugno è che la Ferrero ha accusato la Delheize di aver messo in piedi "Una campagna “denigratoria, falsa e ingannevole”" contro la nota, e "nostra", crema spalmabile che la nestlé e le altre multinazionali vorrebbero spodestare dal trono delle creme alla nocciola o al cioccolato.
Questa volta puntavano il dito contro la, tutta da dimostrare, nocività dell'odiato olio di palma che, Ferrero, non nega di continuare ad usare nel prodotto.
Esattamente come successo in passato, e di cui io ho parlato ad esempio con la denigrazione dello zucchero "biango" a favore di quello color "caramerda", vi invito sempre a verificare le fonti delle notizie, degli studi e soprattutto a diffidare di "Faccialibro" e "waccapedia" in quanto totalmente inutili, inaffidabili e inattendibili.
Grazie alla psicosi di cui è vittima l'olio di palma, le aziende, lo hanno rimosso, senza neanche pensarci, da tutti i prodotti. Mentre quelle che anche prima di tale psicosi usavano olio motore usato nelle loro ricette continuano ad utilizzare l'olio esausto, ma specificano "senza olio di palma", così il "medioman" è tranquillo.
In alcuni prodotti, di qualità, non si sente una vera e propria differenza di sapore tra il prima e il dopo (olio di palma), non so se è perché hanno solo scritto di non usarlo più o se effettivamente non fa la differenza nel sapore, ma in altri casi il dopo olio di palma ha reso certi prodotti una vera merda.
Ora sto per fare l'egoista, ma non perché ho qualcosa contro chi patisce le "peggio pene" alimentari... Ma perché cazzo io devo mangiare qualcosa che sa di suola di scarpe solo perché va di moda coccolare le minoranze?
Cazzo! Hai un mercato emergente che ti fornisce l'occasione di creare una nuova linea di prodotti (per celiaci ed esempio), perché cazzo dovete togliere il glutine dai miei grissini alzando il costo del prodotto? Non c'è un cazzo dentro e mi costa più di quando aveva tutto.
Avevo letto lo slogan di un certo prodotto biologico (forse anche vegano), di cui sfortunatamente non ricordo il nome, che recitava... senza glutine, senza olio di palma, senza grassi, senza latte, senza sale, senza uova... cazzo ma la farina ce l'hai messa? O sto per comprare un tubo di plastica con dentro polistirolo inzuppato nell'acqua?
Comunque non temete! Anche se la guerra è ancora lunga, abbiamo vinto un'altra battaglia.
Il mondo continua ad essere una merda... ma grazie alla Nutella possiamo ancora distinguerne il sapore.

7 giugno 2017

Perché l'Isis attacca uno stato islamico, molto, radicato?

Prima o poi la mia sete di complotto verrà sedata dalla realtà dei fatti. "Il mondo è cambiato. Lo sento nell'acqua, lo sento nella terra, lo avverto nell'aria. Molto di ciò che era si è perduto..." Viene spiegato abbastanza chiaramente nel film "la guerra di Charlie Wilson", con tra gli altri Tom Hanks e Julia Roberts, quale sia, seppur romanzato nel film, il comportamento degli americani in questioni di politica estera. Nel film si tratta della storia della guerra tra Russia e Afghanistan (più o meno a metà degli anni '80, anche se poi si fa cenno alla caduta dell'URSS),  ma può essere tranquillamente applicata in senso generale infatti hanno speso miliardi di dollari per armare gli afghani al fine di bastonare i sovietici, hanno speso miliardi per armare Saddam contro Khomeini, allora presidente Iraniano (ancora loro sì) che stava riorganizzando il medio oriente contro Israele. Questa politica ha fatto sì che una volta svolto il loro compito la popolazione si ritrovasse ad essere bene armata, ma senza indicazioni sul cosa fare. A questo punto ecco spuntare i fondamentalisti che, di fatto, prendono le redini del popolo.
In tempi più recenti gli Stati Uniti, come ho scritto in precedenza, hanno armato e finanziato la rivolta nella cosiddetta "primavera araba" che ha portato al rovesciamento di vecchi regimi (tutt'altro che dittatoriali) e la nascita di escrementi quali l'Isis. Sulla carta (stampata naturalmente) l'Isis dovrebbe essere un "movimento" islamico fondamentalista al punto da praticare senza mezzi termini la jihad (guerra santa), ma se questo è vero, sempre sulla carta, dovrebbero trovare rifugio in paesi quali Siria e Iran e non combatterli. La realtà e altra e ben diversa... ma dobbiamo addentrarci nel mondo sotterraneo.
Partiamo da una piccola analisi di geopolitica, gli americani vogliono giocare coi grandi, ma sostanzialmente sono degli infanti. Dalla loro hanno il fatto di avere i genitori ricchi e pensano che questo basti a fargli guadagnare il rispetto globale e quando capiscono che non è così o che basta che arrivi qualcuno con più soldi di loro ed ecco che fanno i capricci. Questa è l'analisi seria di geopolitica, gli States sono andati nel maghreb con le valigette piene di "pagherò" (convinti che il fatto di essere l'America bastasse ad acquistare il petrolio o qualunque altro bene sia di loro interesse in zona), i Cinesi nelle valige ci hanno messo i dollari. Gli "arabi" hanno fatto ciò che ogni mercante farebbe in quella situazione... hanno intascato i soldi e venduto la merce. Gli americani ci son rimasti male è hanno fatto l'unica altra cosa che sono capaci a fare (male), hanno armato delle bande per fomentare il mal contento. Fino a quando gli obbiettivi, seppur sensati solo nella mente di quei 4 pellet, erano in linea con la situazione politica internazionale non ci si poteva accorgere dell'inganno (leggasi il rovesciare il governo egiziano storicamente vicino all'America, ma con in tasca i soldi cinesi NDA), ma quando gli obbiettivi si sono spostati su territori invece affini alle posizioni "ideologiche" dell'Isis non ci si può più nascondere dietro al proverbiale dito. Ci sarebbe un'altra spiegazione (ma vuol dire che nel mondo sotterraneo si spegne la luce), ovvero che ad attaccare davvero Siria e Iran non sia il gruppo terroristico, bensì delle divisioni Israeliane camuffate da terroristi. Lo so come ipotesi è forzata persino per me, ma pensateci bene... Israele dichiara che bisogna far fuori Tizio di una certa Nazione e pochi giorni dopo (in quella Nazione muore Caio) L'Isis si elegge a paladina dell'islam, colpendo e rivendicando ogni azione contro gli infedeli europei, e poi attacca i soli Stati davvero islamici di tutto il medio oriente. Suona strano che non abbiano ancora attaccato l'Arabia Saudita, dove il corano lo sfogliano a tempo perso giusto per vedere se dall'ultima volta è cambiato qualcosa... forse perché hanno ancora rapporti commerciali con States e Israele? Ma soprattutto perché colpire potenziali "amici" anziché certi nemici?
Insomma i casi sono due o sono finanziati dall'occidente USA come principale sospetto, ma dietro potrebbero esserci anche altre nazioni europee o la Turchia che viene tenuta a debita distanza dall'Europa. Oppure, come detto pocanzi, potrebbe essere un coinvolgimento diretto dell'esercito Isrealiano... almeno negli attacchi non kamikaze.

6 giugno 2017

Latte macchiato. Molto macchiato? Molto macchiato!

Con questa citazione del film "Arrapaho" degli Squallor (sappiate che se non vi ha fatto ridere, non riderete più in tutto l'articolo), si apre uno dei temi più caldi e agghiaccianti mai discussi.
Alcuni, soprattutto nella cosiddetta "Area" dell'estrema destra italiana, sono convinti che, senza l'alleanza con la Germania, il Duce avrebbe resistito più a lungo e, soprattutto, non avrebbe mai promulgato le leggi razziali. "Con i se e con i ma la storia non si fa" e "del senno di poi son piene le fosse", ma costoro semplicemente dimenticano, o fingono di non ricordare, che il ripudio della canzone d'epoca "Faccetta Nera", che gli "antifa" indicano come fulgido esempio del razzismo fascista (evidentemente non si sono mai presi la briga di ascoltare il brano o men che mai leggerne il testo), è stata una scelta doverosa per la tendenza di quegli Italiani di farsi la moglie abissina. Quindi, probabilmente per poter sdoganare in qualche modo il fascismo, costoro si distaccano dall'odio razziale di stampo germanico e, con una scrollata di spalle, si limitano a dire che ciò che viene detto sul Duce sono tutte menzogne della propaganda comunista.
A questo punto verrebbe da chiedere come mai, allora, a livello giuridico le due ideologie siano trattate allo stesso modo? Perché prendersi la briga di mentire sul fascismo e riportare una "verità" storica priva di prove concrete e fatta esclusivamente di testimonianze oculari (di parte)?
Ma questa è un'altra storia. La storia di oggi è che non esiste alcuna distinzione teorica tra le due ideologie, ma semplicemente una delle due ha avuto la forza, il coraggio, la libertà (non dovendo ospitare papi più o meno affini) di poter applicare fino al fondo le azioni necessarie per la salvezza del proprio popolo. Di fatto si tende a dimenticare che il Duce era un socialista e che la politica della Repubblica Sociale (non vi dice niente questo nome?) di stampo Nazionalista si può semplicemente riassumere in Nazional-Socialismo.
Ciò premesso, gli pseudo filosofi d'area, fanno spesso riferimento alla nocività del meticciato culturale. Ovvero il problema sarebbe la mancata integrazione degli immigrati (clandestini e non) extraeuropei che hanno usanze troppo diverse dalle nostre e provocano, in definitiva, la decadenza dei valori e dell'ideologie europee. Ovviamente è un problema riconosciuto a metà e affrontato all'italiana, sostanzialmente alla "figa di gatto" (o cazzo di cane, a seconda dei gusti pre o post 2000). Il meticciato culturale è un problema, naturalmente, ma è un problema nella misura in cui l'Europa ha dei valori da opporre all'invasione allogena (culturale e non). Ma dal momento che sono 70 anni suonati che la cultura occidentale è figlia della non-cultura americana fatta di fast food e ipermercati, di multisala e hamburger, di Halloween e black friday la maggior parte delle quali sono esportazioni che i migranti europei hanno portato in america e semplicemente sono tornati annacquati o ingigantiti (leggasi la festa di Ognissanti, il primo novembre è festa nazionale... gli hamburger che, tradotto in italiano sarebbero gli Amburghesi... ecc.). L'america che oggi fa tanto la grandiosa è una nazione di canaglie scappate dal vecchio mondo, per evitare pene severe (tipo quelle capitali) e noi prendiamo esempio, e rimproveri, da questi delinquenti. E vorremmo opporre la loro cultura annacquata di 300 anni ad una sanguigna quale quella millenaria del medio-oriente?
So che state pensando che mi sono convertito al "pellettesimo", ma prima di arrivare al fondo di questo scritto cambierete nuovamente idea.
Chiaramente una "non-cultura" non ha la minima speranza di "vincere", ma nemmeno di poter combattere, una cultura che, per quanto assurda e lontana dal nostro pensare, è comunque radicata profondamente nel popolo. Chiaramente chi non ha più ideali o valori, tipo le zecche in quanto figli del giudaismo marxista (come il cristianesimo) che li ha sedotti e abbandonati, preferiscono convertirsi piuttosto che soccombere nell'anonima apatia della "democrazia", da loro stessi promulgata a spron battuto. Va anche fatto presente che "quelli" il sangue nelle vene non lo hanno mai avuto e si odiano a tal punto da preferir difendere degli attentatori piuttosto che la razza alla quale appartengono (gli piaccia o no! ... e lo so che non gli piace per un cazzo).
Ma come ho detto la lotta al meticciato culturale è solo un pezzo della soluzione del problema, quando non è seguito dalla lotta al meticciato biologico. Come avevo scritto in passato gli stranieri che nascono in italia (volutamente minuscolo) se si sentono italiani è perché tanto a loro non cambia la vita continuando a vivere secondo le tradizioni del loro paese di origine trasmesse dai genitori (siano essi zingari o scimmie). Quelli che non si sentono italiani è perché non si identificano razzialmente nella popolazione. Poi ci sono i meticci a cui va posta un'attenzione particolare. Può darsi che quelli che sto per descrivere non siano la maggioranza, ma gli altri li devo ancora incontrare.
Quelli che non sono né carne né pesce, e sono al massimo verdura bollita, sanno perfettamente di non appartenere né a una stirpe né all'altra. Forse potrebbero anche sentirsi italiani dal momento di essere nati in questo paese, se essere italiani avesse un significato più alto che il nascere entro certi confini, ma dove essere pellet è molto più "figo" che essere bianchi, chiaramente questi "disintegrati" scelgono di stare dalla parte delle "coccole". Così chi nasce da un matrimonio misto anche se dichiara di essere italiano, in cuor suo sa di non esserlo e quando "sentirà" improperi razzisti proferire ai danni delle risorse arrivati illegalmente nel nostro paese si sentiranno di essere stati offesi perché ad essere imputato è il colore della loro pelle... anche nei casi in cui la percentuale di sangue bianco nelle sue vene li rende più chiari di certi Italiani.
Ma dicevamo che certi filosofi si riempiono la bocca del pensiero di Evola, Blondet e altri scrittori con la ferrea convinzione di essere immuni dal becero razzismo "dei peggio skin", sicuramente lo fanno a sproposito; probabilmente non li hanno letti come si deve; eventualmente citano quello che fa comodo alla loro finta verginità. Vero! Evola parlava di razzismo spirituale (ma strettamente legato al sangue e al suolo) e certo Blondet non le manda a dire ad Israele quando il suo comportamento è identico a quello dei nazisti che li hanno "sterminati".
Quindi cari "camerati" non c'è nessuna differenza tra voi e quelli che combattete se il risultato della vostra "lotta" è il medesimo di quella perpetrata dai "compagni". Forse ora molti di quelli che un tempo credevano bastasse essere cristiani per essere europei si stanno ravvedendo nel trovarsi in chiesa seduti , anziché accanto alla signora "Maria", vicini alla signora "bingo bongo", ma se la situazione è questa è perché ci avete messo del vostro prendendo le distanze da chi della Nostra Italia difendeva non solo i valori e la cultura, ma soprattutto il sangue e la stirpe. Recentemente mi è stato fatto notare che quello italiano è, storicamente, un popolo di froci. Non gli ho dato torto. Se si pensa alla storia italiana dal 1861 in poi, metà del tempo l'abbiamo passato a farci deridere e sfruttare peggio di quegli negri nelle miniere di diamanti, ma l'altra metà del tempo l'abbiamo passata a farci prendere a cannonate pur di mostrare quale fosse il nostro valore e da soli abbiamo affrontato e vinto battaglie che sembravano invincibili, la Nostra piccola Italia si è fatta valere in luoghi dove altri hanno solo riportato a casa i morti. Il nostro valore veniva riconosciuto in sale dove Principi, Re e imperatori discutevano quale sarebbe stato un valido alleato in guerra. L'Armir è stata annientata certo, ma perché non adeguatamente preparata. Mentre il corpo di spedizione alpino è rimasto imbattuto sul suolo di Russia.
Come detto la Storia d'Italia non inizia nel 1861, in quell'anno è stato solo aggiunto un capitolo.

5 giugno 2017

Altre linee guida

Come ho già detto in altre occasioni, che vi invito ogni tanto ad andare a rileggere, io non intendo con i miei scritti formare, fondare, raccogliere voti per un partito o movimento politico. Il mio obbiettivo non è quello di convincervi a votare per me (non essendo candidato a nulla e per nessuno), tanto meno dirvi "questa è la via!". Il mio intento è quello di URLARE il mio sdegno per una situazione che è già insostenibile ora, ma non potrà fare altro che peggiorare se "noi" popolo non ci decidiamo a cambiare direzione.
Avevo già dato la definizione di democrazia (quella ufficiale non certo quella che si percepisce vivendo nel quotidiano), ma per l'argomento che vado ad affrontare è meglio ricordare che è una
"Forma di governo in cui il potere viene esercitato dal popolo, tramite rappresentanti liberamente eletti", dal punto di vista teorico il potere lo abbiamo noi, ma sappiamo bene (vedendolo ad ogni elezione, dicendocelo al bar tra una partita di coppa e una di campionato) che noi eleggiamo determinate persone che fanno determinate promesse elettorali, ma una volta raggiunta la poltrona si fanno bellamente i cazzi loro. Il problema non è "solo" che il sistema è sbagliato, ma, dal punto di vista meramente demagogico, il sistema in sé non sarebbe sbagliato se la politica facesse, oltre agli interessi del popolo, in modo di interessare il popolo stesso alla vita politica del paese. Il problema più grosso è che la maggior parte delle persone percepisce la politica come un qualcosa di inevitabile (leggasi morte, tasse ed votazione una volta l'anno) e come un fastidio che di tanto intanto gli rovina un fine settimana.
Chiaramente non può essere diverso se ogni tema politico (futile) viene sviscerato in televisione fino alla nausea e porta la gente a pensare: "magari gli darò retta quando questi smetteranno di fare gli ultrà in TV" e temi, invece, fondamentali per la vita del cittadino vengono imposti (per lo più nel silenzio generale) come nelle migliori dittature che costoro tanto condannano.
Il problema e la fortuna di sta accozzaglia di cialtroni (classe politica in generale) siamo proprio noi. Siamo un problema perché, essendo italiani, ci ricordiamo ancora l'età d'oro del secondo dopo guerra i cui effetti si sono goduti fino ai primi anni '90. La fortuna è che, avendo assorbito bene il lavaggio del cervello da allora ad oggi, non corrono il rischio di vederci arrivare coi forconi sotto le loro finestre.
Allora quali sono le linee guida?
Sicuramente non possiamo più nasconderci dietro alla frase "piove! Governo ladro!", come dire qualsiasi cosa succede è colpa del governo quando siamo noi che continuiamo a commettere l'errore di eleggere i soliti 4 pagliacci, vero è che i pagliacci son sempre gli stessi, ma ad un certo punto non possiamo gongolare nel nostro piccolo angolo felice quando il nostro vicino di casa muore di fame.
Non possiamo più non far nascere figli italiani perché questo mondo è una merda, e non fare nulla per cambiare questo mondo.
Dobbiamo incominciare (tutti quanti) a riprendere coscienza del nostro valore. Continuano a dirci che essere orgogliosi di essere italiani è da coglioni (nel migliore dei casi) o roba da fascisti (quando vogliono denigrare il nostro popolo). Vero per anni abbiamo subito le angherie di burocrati, capi d'industria e sindacati che da un lato fanno finta di incazzarsi e dall'altro fanno accordi sotto banco.
Ci hanno fatto credere che nei loro 100 anni di storia, i sindacati, hanno fatto gli interessi dei lavoratori italiani, ma si dimenticano di dire che nei primi 25 erano al confino come i cani ed il bene per i lavoratori lo ha fatto il Duce introducendo le 8 ore giornaliere, la pensione, la mutua, la settimana corta, ecc., tutte cose che nel dopoguerra i borghesi hanno pensato bene di cancellare e bisogna aspettare fino agli scioperi degli anni '70 (ovvero almeno 30 anni) per vedere l'intenzione di ripristinare la situazione precedente, forse prima avevano necessità che la gente si dimenticasse che quei diritti, rivendicati dai sindacati... l'Italia li aveva già col fascismo.
Quindi parlando di linee guida per il mondo del lavoro... Posso aggiungere, una maggior partecipazione dello Stato (ovviamente uno Stato Sociale) nella politica del lavoro. Possiamo scrivere quanto vogliamo nella costituzione "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro." art. 1 della costituzione, se poi lo Stato si disinteressa completamente dei contratti di lavoro lasciando che siano delle associazioni "private" (confindustria, o chi per loro, e sindacati) a gestire il mondo del lavoro e limitandosi a tracciare delle linee guida senza avere il minimo contatto con la realtà.
Il ministro del lavoro non dovrebbe limitarsi a suggerire, di tanto in tanto, quali tagli operare o le riforme della pensione con l'innalzamento esponenziale dell'asticella. Lo so l'ho già detto, ma non possiamo avere gli anziani in trincea ed i giovani a casa costretti allo studio (anche quando è evidente che non gli interessa) o, peggio, ad aiutare l'economia, domestica, dedicandosi alla microcriminalità. Probabilmente è una cosa che allo "Statomafia" fa comodo in modo da giustificare la criminalità extra comunitaria o il forzare l'assorbimento dei pellet. Ma le cose devono andare diversamente altrimenti a breve vedremo scenari apocalittici (sempre ammesso che i giovani italiani se non più capaci di attaccare siano almeno capaci di non porgere l'altra guancia).
Tornando alla politica del lavoro puntare nuovamente sulla formazione.
Qui difendo le aziende in quanto se un giovane senza esperienza gli costa quanto uno specialista ovviamente l'azienda sceglierà quest'ultimo, il problema è che gli "specialisti" incominciano a diventare vecchi e i giovani continuano a non avere l'esperienza necessaria per introdursi nel circolo elitario del lavoro. E torniamo al punto 1, ovvero vecchi al lavoro giovani a spasso.
Sulla questione degli stipendi ne avevamo già parlato in precedenza, aggiungo solo che più o meno la situazione è ancora "un costo della vita che aumenta a dismisura (merito senza dubbio dell'eccessiva tassazione) e stipendi più o meno fermi al tempo  dell'ingresso nell'euro". Chi può contestare quest'affermazione sono quelli che hanno avuto la fortuna (o la costanza) di restare nello stesso luogo di lavoro o di fare un tipo di lavoro che, nonostante i frequenti cambi, permette una crescita di conoscenze che le aziende riconoscono in fase contrattuale. Ma un giovane che entra nel mondo di lavoro per la prima volta, vede il proprio stipendio non adeguato alle spese mensili fisse.
Come già detto rapportare lo stipendio al costo della vita, o viceversa, è fondamentale per far ripartire il mercato interno. Uno Stato, una Nazione, che non ha mercato interno ha già perso il 70% della propria forza economica. Se a questo aggiungiamo che le nostre aziende producono e pagano le tasse all'estero, l'estinzione è inevitabile le aziende chiudono i vecchi sono troppo giovani per la pensione (salvo accontentarsi della minima che gli permetterà, al massimo, di rovistare nei cassonetti) e troppo vecchi per essere appetibili per le aziende.
Quindi bisogna avere il coraggio di cambiare la rotta altrimenti la caduta in un baratro sarà inevitabile... e la risposta non è certo nei pellet.