21 giugno 2017

Robin Hood un delinquente dal cuore d'oro

Sicuramente non si può parlare della "Storia" di Robin Hood, al massimo si può fare cenno alla sua leggenda. Infatti, a differenza di William Wallace (di cui ci siamo occupati nella recensione di Cuore impavido), dell'esistenza di Robin Hood, personaggio storico, non è certa e può solo essere ipotizzata.
Nell'antichità, all'origine della leggenda (la sua prima apparizione è nel testo "Piers Plowman di William Langland del 1377"), le storie narrate dai contadini parlavano di un plebeo che si ribellava al potere dei feudatari, come spinta per un cambiamento al sistema agrario dell'epoca, mentre in tempi più recenti (ma pur sempre antecedente alla pellicola d'animazione della Disney) si parlava già di un nobile decaduto, a cui era stata sottratta la terra, ma rimasto fedele a re Riccardo cuor di Leone (staremmo comunque parlando della seconda metà del 1100, 1157-1199 per esser giusti). 
Questo breve preambolo, e la versione estesa che ne seguirà, apre ad una lunga maratona di recensioni di film, cartoni, libri, ecc. che a tale leggenda si sono ispirati in quanto, ovviamente, è normale, secondo la ristretta visione del mondo di un contadino del '300, l'esigenza di un "eroe" che raddrizza il torto delle tasse.
Forse oggi come allora servirebbe un Robin Hood che recuperi le tasse dagli esattori e restituisca il denaro alla povera gente (state boni li mortacci vostra, non sto parlando di dare soldi e mantenere i pellet).
Altrettanto ovviamente il ruolo di Giovanni senzaterra lo interpreta, magistralmente, il governo. La parte del popolo affamato direi che nella popolazione bianca europea, non mancano casi del genere. Quelli che mancano sono Robin e la sua "banda", Marion e re Riccardo.
Ma abbiamo davvero bisogno di un Robin Hood? Davvero ci serve un delinquente per combattere un'ingiustizia?
Nella leggenda originaria, o meglio nelle sue rappresentazioni cinematografiche più celebri, re Riccardo svolge un ruolo decisamente marginale rispetto alla trama. L'eroe raddrizza le ingiustizie con il proprio esempio e l'aiuto del popolo. Sostanzialmente è il popolo che si solleva per cambiare le cose e alla fine arriva un Re ad incarnare quella volontà di giustizia.
Ad voler essere di parte potrei dire che allo stato attuale l'unica realtà che si avvicina ad incarnare Robin è rappresentata dalla cosiddetta "destra radicale" o "Estrema Destra" per gli amici, ma questo richiamerebbe subito l'attenzione sul fatto che (confondendo, appunto, la storia con la leggenda) il fascismo scese a compromessi sia con la borghesia che con la nobiltà dell'epoca. Ma andando oltre quel periodo e arrivando ai giorni d'oggi, soltanto loro Fanno (anziché dire/promettere di fare) qualcosa di concreto per sollevare le sorti del popolo Italiano. Sicuramente sono considerati da tutti dei delinquenti. Aspettano ancora il Re giusto da poter mettere sul trono d'Italia e d'Europa, cacciando così lo sceriffo di Nottingham (le banche).
Tra i vari film che hanno trattato l'argomento sicuramente il più meritevole è Robin Hood (Wolfgang Reitherman per la Disney 1973) dove non ci sono strane creature che si accompagnano al protagonista, non compaiono infatti scimmie, gorilla, ecc., ma ci sono solo animali inglesi (il leone non è un animale originario dell'Europa, ma è pur sempre simbolo dell'Inghilterra). 
Esiste una versione italiana "l'arciere di fuoco" (con, tra gli altri, Giuliano Gemma regia Giorgio Ferroni 1971, in cui Riccardo non è prigioniero dei pellet, bensì è ospite dei Sassoni).
Tra le peggiori, dal punto di vista ideologico, è quella con Kevin Costner, Christian Slater, Mary Elisabeth Mastrantonio, Alan Rickman e Morgan Freeman (che fa il negro amicone che deve e salva la vita a Robin)... cito ma tralascio il fatto che, nell'Inghilterra del 1100 un moro sul suolo di un Europa in guerra santa contro l'islam con tutta probabilità sarebbe sopravvissuto fino all'albero più vicino... a cui sarebbe stato impiccato come spia insieme al bianco che lo accompagnava (impiccato per tradimento).
Come detto la leggenda è antica, ma la storia può solo essere ipotizzata. Ma l'esempio che ci fornisce, la morale che ci trasmette, l'insegnamento che ci impartisce è il medesimo da quasi 800 anni... dove vedi un ingiustizia non esitare a schierarti con quelli che sono considerati criminali, se sono gli unici che possono combattere l'ingiustizia che vedi.

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