27 giugno 2017

Amico Hooligano...

Nel 2005 esce il film diretto da Lexi Alexander regista, sceneggiatrice, ecc. di origine tedesca nonché ex-campionessa di Karate e Kickboxing.
Tralasciando per il momento le ragioni che portano il protagonista Matt (Elijah Wood) ad entrare a far parte della "Firm" degli "Hammer" (tifosi del West Ham United) e di conseguenza tutta la "fantastoria" che caratterizza la trama secondaria (o sottotrama) del film.
La pellicola è decisamente degna di nota pur non conoscendo il mondo degli Hooligan (diverso per alcuni aspetti dal mondo ultrà del sud Europa, ad esempio non sono sicuro che esista un sistema di "gemellaggio" tra tifoserie dello stesso paese), riesce comunque a trasmettere, e sottolineare, alcuni aspetti della mentalità del tifo da stadio che non è, come molti pensano fuorviati dai media) becera violenza fine a sé stessa. Piuttosto si tratta di reputazione, ma non tanto chissà cosa penseranno gli altri di noi, quanto dimostrare sul campo (di battaglia) il proprio valore. Come si evince dal film, nell'unica occasione in cui si avvicinano allo stadio, prima viene la squadra, poi la firm  e infine gli scontri. Nel senso che, parlando coi moralizzatori delle macchinette, spesso sento gente commentare "ah quelle merde (gli ultras NDA) neanche la guardano la partita!" cosa assolutamente falsa dettata dall'ignoranza di aver sempre visto la partita in poltrona, salvo poi andare allo stadio (sperando di trovare i biglietti) nelle "grandi" occasioni (questo ovviamente non vale per quelli che sugli spalti ci passerebbero la vita, ma per ragioni geografiche vivono lontani dalla squadra che il destino gli ha assegnato).
Se sei uno di quelli che allo stadio ci va giusto per le finali non sei minimamente in grado di capire l'atmosfera che si crea, l'eccitazione, il sapere che l'emozioni che provi per un gol segnato o mancato, un rigore dato o negato in quel momento è condiviso da decine di migliaia di persone che sottolineano il tuo stesso stato d'animo nel medesimo modo e nel medesimo momento. Naturalmente inevitabilmente vivendo in modo così profondo una passione così grande gli scontri possono capitare, ma nessuno obbliga nessuno, anche se vai in curva solo per cantare per 90' e non partecipi agli scontri, la domenica dopo sei parte del gruppo come lo eri la domenica prima. Quest'aspetto è in parte messo in evidenza quando la GSE cerca lo scontro con gli Zulu del Birmingham e nessuno imputa niente al protagonista quando decide di tornare a casa invece di seguirli nei tafferugli.
Poi come sapete le cose andranno diversamente.
Diciamo che questi aspetti nel film sono ben caratterizzati anche se ovviamente in 109' (poco più di una partita) non si può approfondire tutto quello che c'è da dire nel mondo del tifo.
A differenza di altre pellicole, più datate, che trattavano un argomento simile (ad esempio The Firm con Gary Oldman del 1989) in cui la separazione tra la quotidianità e la "follia" domenicale (anche se la premier league gioca di sabato) è decisamente più marcata.
Come detto però non conosco molto la realtà calcistica degli Hooligans, quindi può darsi che effettivamente, a differenza nostra, loro abbiamo l'interruttore "on/off" per la modalità ultrà.

Fino a qui film assolutamente consigliato.
Poi però c'è la "fantastoria"... quella in cui Matt è un brillante laureando in giornalismo nella prestigiosa università di Harward che, dopo l'ingiusta espulsione per spaccio di droga, decide di andare a trovare la sorella, che vive a Londra, sposata con il fondatore della GSE, passata in "eredità" al fratello minore.
Tutta la manfrina è per arrivare al concetto che quando la violenza passa il segno non esistono soldati e civili, ma solo vittime e carnefici per cui, nonostante che i conti tra il capo del Millwall e l'ex GSE "the Major" vengano regolati, il primo cerca ancora vendetta sulla famiglia dell'ex nemico.

Quindi film da salvare? Dipende dal vostro stato d'animo e dalla vostra conoscenza del mondo Ultrà, se pensate che siano una manica di cialtroni il film non vi farà cambiare idea, se conoscete l'ambiente in alcuni momenti penserete "che manica di cialtroni"... assolutamente da evitare i commenti degli attori.

1 commento:

  1. Se non sbaglio l'unico civile in Europa che si è opposto a un gruppo di terroristi affrontandoli a mani nude e beccandosi delle coltellate, è proprio un ultras del Millwal.

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