23 dicembre 2019

Facciamo che ci aggiorniamo.

A giudicare dalla giornata di oggi (con questo caldo torrido di quasi 10°C) verrebbe da pensare che il "governo d'inverno" abbia fatto come i 5 stelle, in campagna elettorale ha promesso di tutto, ma poi mancano i fondi per realizzarle. Diciamo che i primi giorni d'inverno non sono stati all'altezza del gelido autunno che ci ha persino regalato le prime nevicate in gran parte del Paese.
Questo è, probabilmente, l'ultimo scritto del 2019 (salvo complicazioni dell'ultima ora) dopo di che ci si aggiorna al 7 gennaio quando tornerò ad imbruttire al lavoro... ma non vi preoccupate... l'economia va bene, non è certo perché siamo alla canna del gas mi "concedono" di fare quasi 15gg di ferie... no no.
Continuiamo con le bestemmie natalizie, arriva da Sant’Ambrogio di Trebaseleghe (Padova) la notizia del nuovo presepe allestito con la famiglia del cristo stipata sul gommone... ma diamo pure libera interpretazione alle sacre scritture secondo cui invece che essere in una cazzo di mangiatoia (stalla per il ricovero di animali), ragion per cui gesù nacque scaldato dal fetido fiato del bue e dell'asinello che Maria si portava appresso (dal momento che le cose con Giuseppe non è che andassero proprio bene da quel punto di vista), erano in un centro di prima accoglienza dopo essere stati portati in salvo da una ONG ed essere stati tenuti in ostaggio sulla barca da Erode (ministro degli interni senza cuore) che ne impediva lo chiudendo i porti sul Giordano. A differenza degli altri luoghi segnalati in precedenza pare che stavolta la popolazione non sia così affine all'iniziativa parrocchiale e, da quanto riferito da il giornale, avrebbero commentato negativamente sui social, gruppi Whatsapp, ecc. "“Sì, questo è nel mio paese” scrive una parrocchiana su Facebook “a una settimana dal Santo Natale ti ritrovi con un presepe così. Ma che senso ha? Per farci sapere degli sbarchi? Non ci pensano già tutti i Tg e i media? Per sensibilizzare? No, no, non ci siamo proprio, la Chiesa sta sbagliando tutto. Noi cittadini abbiamo bisogno del nostro Natale, con armonia e pace e non con provocazioni simili. È ora che la politica stia fuori dalle porte della Chiesa, o noi ci rimarremmo fuori per sempre. Almeno noi salviamo il Natale. Chi vuole condivida”" L'iniziativa ricorda troppo da vicino quella già contestata di Don Biancalani il pedofilo (ormai sinonimo di prete) pro invasione di Pistoia. D'altronde anche il papa ci mette del suo nell'ormai consumato all'ideologico discorso natalizio "“E’ l’ingiustizia che costringe molti migranti a lasciare le loro terre. È l’ingiustizia che li obbliga ad attraversare deserti e a subire abusi e torture nei campi di detenzione. È l’ingiustizia che li respinge e li fa morire in mare”, dice Bergoglio dimenticandosi di specificare che l’80% dei richiedenti asilo non ha titolo per rimanere nel nostro Paese [...] E ha mostrato a tutti un giubbotto salvagente di un immigrato morto a luglio nel Mediterraneo, dono dell’Ong Mediterranea: “Un’altra morte causata dall’ingiustizia”. Il vestito di un morto annegato. [...] “Questo è il secondo salvagente che ricevo in dono – racconta Francesco ricordando l’impegno della Chiesa – il primo mi è stato regalato qualche anno fa da un gruppo di soccorritori. Apparteneva a una fanciulla che è annegata nel Mediterraneo. L’ho donato poi ai due sottosegretari della Sezione migranti e rifugiati del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale. Ho detto loro: ‘Ecco la vostra missione!'”" Se si fosse fermato qui sarebbe già stato offensivo, ma è andato oltre insultando il suo stesso dio, infatti ha preso il salvagente e lo ha indossato alla croce a significare che l'affogato è diventato il cristo redentore, anche se il pellet (a differenza del nazareno) è morto per regalarsi una vita più agiata e non certo per redimere l'umanità dai suoi peccati. Quindi come monito a tutti i fedeli (cristiani e cattolici) entro il primo gennaio procuratevi un bel gommone da appendere al collo, allo specchietto, in chiesa, a scuola e a casa perché cristo "vostro" signore non è morto sulla croce per donarvi la pace, bensì è morto in mare per regalarsi un iPhone di ultima generazione, per scopare qualche donna europea insoddisfatta e raccontarci le sue "parabole" in stile Rap mentre spaccia droga.

E con questo auguro a chi va in ferie "Buone Vacanze", a chi lavora "Buon Lavoro" a governanti e predicanti "di andarsene affanculo insieme ai migranti".

NB: Su questo scritto, e solo su questo scritto, sono aperti i commenti per votare la battuta migliore del 2019 se ce n'è almeno una.

20 dicembre 2019

Solstizio d'inverno 2019

Era da tempo immemore che non godevo di una mezza stagione, proverbialmente sparite a metà degli anni '80 del secolo scorso. Quest'anno, pur con i disagi che ne sono conseguiti (dovuti più che altro al fatto che la gente non sa più che in autunno piove), ho finalmente rivisto il ritorno del signor autunno. Soprattutto a partire dagli inizi di novembre la piogge, da subito torrenziali, hanno dato pochissimo spazio al passaggio del sole. Addirittura abbiamo assistito alla prima nevicata, anche se non ha attecchito al suolo in quanto troppo caldo per permettere ai candidi cristalli di resistere a lungo.
Il giorno in cui a Torino nevicava, vedeva la città dare un disdicevole benvenuto alla mentecatta che nel parlare di surriscaldamento globale, la città veniva ammantata di bianco.
Dell'intervento della figlia più adottata e schiaffeggiata del momento pochi, se non nessuno, ne ha fatto parola, ma sappiamo per certo che essersi spostata a bordo di un auto elettrica blu guidata dal padre, che si è recata presso il teatro regio dove è stata accolta dal sindaco Chiara Appendino (a che pro andare al Regio... ma vabbé). Purtroppo non avevamo a portata di mano un Vittorio (Feltri o Sgardi sarebbe stata la stessa cosa) per tirarle due schiaffi e costringerla a tornare a scuola.
Chiusa la parentesi climatica più oscurantista auguro a voi, miei fidati lettori, un buon solstizio d'inverno (per domani 21 dicembre).
C'è una splendida tradizione cristiana Pagana di cui i monoteisti si sono appropriati indegnamente, la Tradizione di portare in casa un ramo di sempreverdi (un pino o meglio un abete) per preservarne la vita per la primavera, una sorta di buon auguro per la prosperità della casa nella successiva stagione primaverile.
L'unico peccato è che, per rendere il tutto più gioioso, con l'avvento del cristianesimo all'austero albero si è iniziato ad aggiungere di tutto, dai bastoncini di zucchero alle "palle luminose", è stata invece rispettata la tradizione di lasciarvi dei doni sotto le fronde. Effettivamente erano doni della natura ed anche in questo caso era più una questione funzionale (per la miglior conservazione del cibo) che consumistica, che chiaramente non esisteva.
Ci sarebbe anche da affrontare, aldilà delle celebrazioni "paranatalizie", il valore, l'importanza del Solstizio d'inverno. Ai tempi dell'Antica Roma la celebrazione del solstizio d'inverno durava 5 giorni, ragion per cui si è deciso di utilizzare il 25 come data natale di cristo, in quanto l'inizio dell'inverno sanciva due punti importanti.
Il primo, materiale, l'inizio dell'inverno indicava la fine del periodo lavorativo nei campi, la natura (e ci allacciamo al secondo punto quello spirituale) si riposa, cade la neve a coprire i campi impedendone la lavorazione, si chiudono le campagne militari (quasi sempre almeno).
Il secondo, quello spirituale, si riferisce al ciclo vitale della natura di cui, il solstizio d'inverno, sancisce la morte. Le tenebre trionfano sulla luce, è il giorno più corto dell'anno (riferito alle ore di luce), da questo giorno in poi le giornate tornano ad allungarsi sino ad arrivare al trionfo della luce nel solstizio d'estate. 
So che questa informazione ormai è nota persino agli "zingari", ma è sempre bene ricordarlo.
Quindi dal punto di vista Tradizionale, il solstizio d'inverno ha un importanza fondamentale, in quanto rappresenta il riscatto della luce sulle tenebre. Questo, ancora una volta, dimostra che i cristiani non si sono inventati nulla, hanno solo sfruttato quanto era già presente e funzionante. Il fatto che la luce fosse forza del bene e le tenebre del male era noto già tempo e si basava semplicemente sulla paura dell'ignoto rappresentato dal buio "Chissà cosa si annida nell'ombra? Cosa striscia nelle tenebre?" sebbene la luce proietti comunque delle ombre, la luce permette di vedere non nasconde nulla mostra tutto. 
Entrando nell'argomento parlando del cristianesimo andremmo fuori tema in quanto non si può parlare di luce e tenebre senza chiamare in causa Lucifero, figura immaginaria totalmente (o quasi) cristiana.
Secondo alcune tradizioni più tarde (anche del cristianesimo stesso) la figura di Venere e Lucifero si sovrappongono, ma questa, con tutto il rispetto per Otto Rahn che riportò questo aspetto in uno dei suoi scritti, è una stronzata. In primo luogo perché Lucifero è un angelo asessuato, mentre Venere la più bella tra le Dee. Aldilà dei tempi di "nascita" differenti, ci sarebbe la "questioncina" che l'identificazione di Venere quale stella del mattino (ma anche della sera) risale a tempi antichissimi, mentre quella di Lucifero è decisamente più recente. 
Come volevasi dimostrare si va fuori tema...
Basti pensare che luce e tenebre si sono sempre affrontati e rincorsi, entrambi consci della propria rivalità e della propria vita simbiotica l'una non può esistere senza l'altra, pronti a sopraffarsi e a sorreggersi, a superarsi e ad attendersi per l'eternità.
Passando dalla Tradizione all'attualità le forze al servizio delle tenebre (che li punirà con forza) stanno tentando di spezzare l'equilibrio, di creare il regno delle tenebre dove non ci sia più spazio per la luce, dove l'uomo comune, potrà solo disperare senza speranza alcuna. La natura trova sempre il modo di equilibrarsi, ed è per questo che si sta cercando ogni mezzo possibile per sconfiggere la natura e per far sì che l'uomo stessa veda, nel tentativo della natura di riequilibrarsi, il segno del suo odio nei nostri confronti. La natura punirà i colpevoli e gli stolti. Quando qualche fenomeno si vide portar via la casa dalla furia impietosa della Dora in piena, molti piansero la sfortuna dello stolto che ebbe il lampo di genio di costruire la propria abitazione sull'argine del fiume. Altri esempi di stolti simili che, pur di perpetrare un abuso edilizio, poggiarono le proprie fondamenta in zone sismiche, a rischio alluvioni, ecc. quando gli antichi (al secondo disastro naturale) abbandonavano il villaggio e si spostavano anche di centinaia di chilometri pur di trovare un luogo consono al fiorire della propria comunità.
Ma alla Morte, alla tenebra, viene negato il suo ruolo livellante, attribuendole un odio che non nutre. La vita, la luce, non è più un merito, ma un dono a cui tutti hanno diritto. Questa però è un'altra storia che vale la pena accennare, ma troppo lunga da raccontare associata a questo articolo.
Di conseguenza...

Buon Solstizio d'Inverno.

19 dicembre 2019

In mancanza di un bene superiore.

Capita spesso, ragion per cui sarà severamente punito con una serie di condanne a morte, che uno dei miei lettori mi svegli all'alba con notizie ritenute interessanti. Il più delle volte mi limito ad accennare un commento. Altre volte, come oggi, vale la pena spendere qualche parola in più.
Il tema di oggi era il commento personale di Giorgia Meloni sulla vicenda della pellet a cui è morta la figlia di 5 mesi (vabbè tanto tra due mesi ne avrà già altri 5), a cui sono stati rivolti insulti razzisti da parte di alcuni pazienti in coda nella sala d'attesa dell'ospedale di Sondrio dove si è assistito ad un vero e proprio miracolo di natale... è morta una scimmia.
La notizia è stata portata all'attenzione dei media da una professoressa (di sinistra) la quale ha assistito alla scena impietosa e disumana. Inevitabile e immediato è partito il tam-tam mediatico con relativo linciaggio mediatico per i responsabili (non identificati) e l'interrogazione (paranoide) sul razzismo italico.
La deputata PiDiota Anna Ascani riporta il tutto su un twitter, forse sarebbe preferibile la proposta delle sardine di impedire ai politici di comunicare sui social network, "Infastiditi dalle urla disperate di una madre che ha appena perso la propria bambina di 5 mesi, hanno cominciato a lamentarsi, a sminuire quel dolore straziante. Nella sala d’aspetto dell’ospedale di Sondrio, circa quindici persone hanno dato vita a un vero festival dell’orrore: qualcuno ha parlato di "tradizione africana", altri di "rito tribale" o "rito satanico", qualcun’altra ha definito la madre devastata dal dolore una “scimmia”, per concludere con un uomo che ha sentenziato “tanto ne sfornano uno all’anno”. Parole di un cinismo spaventoso. Che fanno raggelare il sangue. Che feriscono nel profondo, non solo quella donna a cui il destino ha appena strappato la figlia, ma tutte le persone perbene. Ma come si fa a essere così cattivi? Come si fa a infierire davanti al dolore più grande?
Il racconto di Francesca Gugiatti, giovane maestra in una scuola primaria, fa davvero accapponare la pelle. Quelle parole intrise di odio razziale, di cinismo, di totale mancanza di empatia, ci descrivono un’umanità smarrita. Mi chiedo: se quelle urla disperate fossero state di una donna italiana, la reazione sarebbe stata la stessa?
Non ci si vergogna più di essere razzisti. Anzi, lo si vuole esternare. Lo si vuole far sapere. Ci si vanta.
Questo fa paura. Questo è il male del nostro tempo che dobbiamo combattere con tutta la nostra forza e determinazione. Non ci voltiamo dall’altra parte.
Ribelliamoci a tanto cinismo. Restiamo umani!
Voglio esprimere la mia solidarietà e vicinanza totale a questa donna che ha perduto la figlia, e ringraziare chi, a differenza di altri, le è stata vicino. Non ci rassegniamo!"
Chiaramente potrei commentare e smontare punto per punto il post Facebook dell'Ascani e la testimonianza reale o presunta di tale Gugiatti, potrei sbraciarmi per spiegare il commento della Meloni... 



Potrei commentare o riportare le parole del mio lettore che mi dice in queste occasioni "aureum silentium" (silenzio d'oro), per cui la Meloni doveva fare semplicemente come la Boldrini di turno e non farsi sentire sulla vicenda (esattamente come fa la Baldracca quando un pellet stupra, uccide, segrega in casa una donna... non prende parte né per uno né per l'altra semplicemente tace).
Potrei lanciarmi in tutti questi intrighi interni della politica, ma per smontare tutto il caso è sufficiente la parola dei carabinieri presenti in ospedale in quel momento "i Carabinieri: nessun insulto razzista alla mamma nigeriana." Io che diffido di tutti perché improvvisamente credo ai militari dell'arma? "“nella zona del pronto soccorso dove sostava la giovane mamma nigeriana che ha perso la bambina di 5 mesi lo scorso 14 dicembre non c’è stato nessun commento e nessun insulto razzista perché presenti erano solo lei, il marito, il personale medico, una parente e i carabinieri” [...] In breve, non ci sono prove che qualcuno possa aver insultato la povera donna, perché non è affatto passata oer la ‘normale’ sala di attesa. Inoltre, nessun cittadino (tanto meno la sardina che ha denunciato il fatto sui social) si è presentata al comando di zona oer sporgere denuncia, anche contro ignoti." aldilà del fatto che alla giornalista de Il Primato Nazionale si è incastrato il tasto della "o" ed ogni "per" è diventato "oer" (Ilaria ti stimo, scrivi davvero in modo impeccabile continua così e lo dico sinceramente...) nessun ha visto o sentito la scimmia berciare per la perdita della figlia... Insomma un altro caso inventato (basato solo su testimonianze oculari di parte non supportate da alcuna prova... mi ricorda qualcosa) per dimostrare che l'Italia e gli Italiani sono razzisti e si avverte la necessità di stringere ancora la vite per impedire alle persone pensanti di avere un'alternativa alla deriva liberista.
Il vero problema che affligge invece l'Italia in questo momento è che alle persone davvero di destra (nel senso più assoluto del termine) se le prossime elezioni politiche non vedranno la presenza di CPI, non ci sarà alcuna alternativa valida tra gli amici delle banche e quelli dell'Europa delle banche. Sostanzialmente non ci sarà alcun partito per cui valga la pena votare per poter cambiare davvero le cose in Italia e fare finalmente gli interessi del popolo italiano.
Stavo pensando, condiviso anche dal lettore che presto sarà torturato per le sveglie mattutine con pessime notizie (ma è pur sempre la cronaca), di ritornare a votare il partito di cui condividevo, e tuttora condivido, gli ideali.
L'obiezione a questa mia affermazione, in questo particolarissimo momento storico per la politica italiana, lo lascio al custode di "Villa Mussolini" nonché guida ed autista personale di donna Rachele Guidi vedova Mussolini che mi disse "è possibile non riconoscersi in questa classe politica, ma se non voti a destra vincono i comunisti". Di conseguenza la scelta, per quanto difficile, è obbligata o si sceglie il male peggiore (Salvini o Meloni) o accettiamo, senza lamentarcene, lo stalinismo liberal-borghese di Boldrini e Fiano con le loro proposte di legge liberticide (corto circuito per un partito liberale) e di veder regalare la cittadinanza, del paese più bello del mondo, ad una manica di sporchi negri che insozzano le nostre migliori opere d'arte per il semplice fatto di essere custodite in una chiesa.
Esattamente come farebbe il Conte Varg Vikernes (in arte Burzum) non verserei una lacrima per una chiesa che va a fuoco, ma mi dispiacerebbe se a farne le spese fossero gli affreschi dei nostri artisti che hanno fatto, seppur tramite il padrone sbagliato, la grandezza di questa Nazione. In questo momento purtroppo occorre fermare le bestie rosse, rosso-rosso scuro o giallo-fucsia se preferite, come i volontari delle divisioni Waffen-SS che combatterono affianco dell'esercito invasore (quello tedesco) non perché ne abbracciarono gli ideali, ma perché avevano capito il pericolo costituito dall'avanzata rossa. Di certo non condivido gli ideali di Berlusconi, Salvini e Meloni (e nemmeno degli altri pupazzi), ma in questo momento serve fermare lo strapotere ittico della sinistra che vuole, banalmente, la cancellazione della nostra nazione per renderla un mercato interno dei potenti ed allo stesso tempo il loro pozzo dei desideri da cui poter attingere ciò che hanno sempre desiderato, ma incapaci di crearlo.

17 dicembre 2019

Accanimento terapeutico... sull'Italia che muore.

Non ho mai, o quasi, l'occasione di assistere in diretta alle memorabili uscite del Direttore Vittorio Feltri, ma quando succede ti rendi conto essere valsa la pena di stare alzato sino all'una di notte in un giorno feriale. Feltri non è chiamato in causa per esprimere un giudizio sulle sardine che, tanto per essere apolitiche, trovano rifugio in un centro sociale occupato. Non sono per il PD (almeno ufficialmente), ma sono contro il partito all'opposizione... secondo me il banco di sardine, non so se per colpa del "mercurio" che hanno in corpo o se a causa dello spostamento del polo nord magnetico, hanno un po' perso la bussola. Di solito chi si occupa di politica dovrebbe concentrarsi su chi fa le cazzate al governo, piuttosto che di chi si trova all'opposizione, ma si sa che la cultura è a sinistra.
Ad ogni modo Salvini è un criminale, ma tra i prodotti ittici in questione troviamo una pellet di religione islamica affiancata dal marito affiliato ad Hamas (che per quanto rispettabile per il suo odio nei confronti di israele ed il nazionalismo palestinese) è pur sempre considerata un'organizzazione terroristica da diversi paesi dell'U(B)E... tanto per tirare in faccia gli schiaffi di chi sostiene, a differenza di quanto riscontrato da forze di polizia, magistratura e servizi segreti, che tra i pellet accolti come rifugiati sia impossibile l'infiltrazione di cellule terroristiche di matrice islamica (e ancora vi preoccupate dei NAR tra cui il più giovane ha 65 anni).
Feltri però, dicevo, non è stato chiamato in causa sulle sardine a "quarta reppubblica", gli è stata chiesto un giudizio su Greta e lui molto flemmaticamente, e spiazzando un po' tutti (incluso me) ha affermato "Vorrei che fosse mia figlia, la prenderei a schiaffi per mandarla a scuola!!!" quanta saggezza in un paio di schiaffi dati al momento giusto.
E mentre a quarta repubblica discutevano di sardine, dei guai giudiziari (veri o presunti) dei due Matteo (Renzi e Salvini, dimenticandosi completamente di Gigino Di Maio), dell'ingerenza della magistratura nella politica ed altre cazzate a caso... il governo vota la fiducia sulla manovra per il varo di 5 nuove tasse tra cui quelle insensate care ai 5 stelle (basti pensare che ce n'è una chiamata Robin Tax, pare ispirata al famoso ladro di Sherwood anche se lui rubava ai ricchi per dare ai poveri, non rubava ai poveri per dare alle banche) guarda caso l'urgenza di istituire nuove tasse arriva dopo aver quantificato l'obolo per il decreto salva BPB (Banco Popolare di Bari). Sgarbi, anche lui ospite della puntata (Sgarbi e Feltri insieme) domandava agli altri ospiti, ricevendo in risposta un imbarazzante silenzio interrotto solo dall'intervento ancor più imbarazzante del presentatore, "Come mai Renzi, quando era al potere, ha salvato Banca Etruria, torna "al potere" e salva il Banco di Bari... ma nel mezzo non c'è stato nessuno che abbia salvato la Banca di Ferrara?" Evidentemente a Sgarbi viene dato il ruolo dell'insultatore perché quando si occupa di politica fa male ascoltarlo e fa male alla credibilità degli opinionisti che hanno un opinione su tutto tranne che le questioni concrete.
Finché si tratta di ciarlare di ideologie legate alla fuffa della politica, se siano più gravi gli abusi di ufficio di Salvini (non più legati al sequestro di persona dei pellet trattenuti a Catania, bensì ai voli di Stato di cui avrebbe usufruito quando era ministro degli interni) o quelle di Renzi (che non risulta invece iscritto al registro degli indagati per nessun reato). Per giungere ad una "verità" scomodano addirittura Antonio Di Pietro il quale intanto domanda "per quale ragione i politici che vengono indagati si difendono in aula parlamentare, ma si dimenticano di presentarsi in magistratura per chiarire la propria estraneità ai fatti (se non sotto sollecito degli inquirenti)?". Anche in questo caso l'unica risposta che si ottiene è un imbarazzante silenzio. Mentre sulla questione "Abuso d'ufficio" per quanto riguarda la magistratura di solito non si procede mai per abuso di ufficio perché (cito) "se uno non sa che 2+2 non fa 5, è un ignorante quindi non perseguibile per legge (mah io la sapevo un po' diversa, ma viste certe scarcerazioni è possibile, NDA). Oppure sa che è sbagliato e lo fa per tornaconto, a questo punto un magistrato va a cercare il tornaconto." Ancora una volta tutto tace se non lo scrosciare degli applausi di gente pagata per applaudire ad hoc per interrompere o coprire chi sta dicendo qualcosa di sensato in modo tale che il pubblico, inebetito, continui a restare nell'ignoranza.
Che sia sulla Rai o su Mediaset il pensiero unico è ormai dominante e, di conseguenza, l'obbiettivo è quello di creare una massa ignorante che vada a sostituire quella silenziosa che alle urne manda a casa sta manica di cialtroni, il problema è che in tutti i sondaggi (veri o presunti) il centro-destra continua a salire (l'ultimo li vede al 51%) il che vuol dire che se si andasse alle elezioni oggi non avrebbero bisogno di "inciuciare" con nessuno per avere la maggioranza in parlamento e al senato.

16 dicembre 2019

E andiamo avanti con le cazzate natalizie.

Direi che sotto natale è normale si parli di Natale, ma (spero) di riuscire a trovare le "chicche" per evitare i cliché del "a Natale bisogna essere più buoni" ed il resto dell'anno?
Ad ogni modo, a quanto pare, questo non vale per gli "antifa" che ha natale sono più rincoglioniti del solito... beh in effetti forse i buonisti devono essere più buoni, i nazisti devono essere più nazi e gli antifascisti devono essere più imbecilli.
Così a Tolosa (Francia) una cinquantina di militanti antifascisti irrompono in piazza san Giorgio al grido di "“Fermate i fascisti!”" sono scattate immediatamente le ricerche dei pericolosi fascisti indicati dai militanti, prima di comprendere che i fascisti in questione, a cui alludevano gli imbecilli, altri non erano che un coro bambini, impegnati in una rappresentazione vivente del presepe, un coro di ragazze, intonanti canti natalizi, ed una platea di famigliole a godersi il bel momento comunitario... forse è proprio il bel momento "comunitario" a dar tanto fastidio agli "antifa" da sempre al limite della misnousia (non saprei se è un termine realmente esistente o di "mio" nuovo conio, ma tecnicamente sarebbe l'odio verso l'intelligenza)*.
"Sono piombati in cinquanta in place Saint-Georges, a Tolosa, al grido di “Fermate i fascisti!”. Ma i “fascisti” in questo caso erano un presepe vivente fatto di bambini, un coro di ragazze che intonavano canzoni natalizie e una platea di famigliole. Lo stato dell’antifascismo europeo nel 2019 è infatti questo: traumatizzare i bimbi delle elementari urlando slogan “contro il capitalismo” [...] quello che doveva essere un sereno sabato pomeriggio, all’insegna della tradizione natalizia più vera, è stato interrotto prima del tempo da questa orda di Grinch che non ha trovato nient’altro da fare che prendersela con la versione corale di Let it snow, un asinello (vero) e i tre baby Re Magi seduti su alcune balle di fieno [...] Presente in piazza, oltre ai piccoli in costume, anche il camion da una fattoria di solidarietà che lavora per il reinserimento dei disoccupati. Secondo Infos-Toulouse i guastafeste, appartenenti all’associazione Act Up, Union Antifasciste Toulousaine e altri gruppi dell’estrema sinistra, si sono anche pregiati di strappare macchine fotografiche e cellulari dalle mani dei giornalisti che stavano tentando di riprendere la scena." Eh sì immagino quale parte anatomica dell'asinello poteva facilmente essere scambiata per un manganello, evidentemente gli antifascisti francesi ancora ricordano le manganellate e le bicchierate d'olio di ricino che i giovani balilla hanno somministrato loro, ma direi che abbiamo abbondantemente superato anche la fase di "siete ridicoli" sprofondando invece nel "non ci fate più nemmeno ridere" e quando "NOI" smettiamo di ridere, le cose tendono a finire male. Evidentemente l'arcivescovo di Tolosa non ha letto le ultime sparate di Bergoglio, questa la ragione per cui non ha trasformato il presepe in un campo profughi, come vuole la nuova "tradizione" cattolica, rilasciando il seguente comunicato "“Sabato sera, una cinquantina di manifestanti hanno interrotto, a Tolosa, il presepe vivente organizzato dall’associazione secolare Crèche Vivante Toulouse. Questa gioiosa manifestazione, durante la quale sono state intonate canzoni natalizie ed è andato in scena un presepe vivente, non aveva altro scopo se non quello di dare profondità a questa celebrazione. Come arcivescovo di Tolosa, condanno che il semplice ricordo della nascita di Gesù e dei valori che trasmette non sia più rispettato nel nostro Paese e susciti persino atti di violenza fisica e verbale da parte di coloro che si insediano come difensori della libertà. Invito tutti a difendere pacificamente la libertà di espressione e a rispettare la storia e le tradizioni del nostro Paese”".
Torniamo al nostro Belpaese che ci regala sempre dei bei momenti. 
Non mi è ancora del tutto chiaro se l'assessore Calabria (un cognome un programma), in odore di cene natalizie e brindisi per le feste, abbia alzato un po' (troppo) il gomito, se invece ha sempre odiato la scritta "merry X-Mas" in un inglese a lui troppo ostico o, peggio, se crede davvero alle minchiate che va affermando, ma suddetta scritta, capeggiante nella piazza centrale dell'outlet di Brugnato in provincia di La Spezia, è al centro delle polemiche in quanto l'assessore ne ha chiesto la rimozione in quanto X-MAS gli ricorda fin troppo la X Flottiglia MAS tanto cara ai repubblicani di Salò. Infatti ricordo benissimo John Lennon (il più nazista dei Beatles) intonare l'allegro motivetto natalizio 

"Decima Flottiglia nostra
che beffasti l'Inghilterra,
vittoriosa ad Alessandria,
Malta, Suda e Gibilterra.
Vittoriosa già sul mare
ora pure sulla terra
Vincerai!"

o almeno mi sembra di ricordare che fosse lui e la avesse scelta come canzone di protesta contro la guerra in Vietnam. Ad ogni modo "L’idiozia della polizei antifascista, che vede la rinascita del Ventennio anche nei fondi di caffè, colpisce ancora. Stavolta la paranoia partigiana ha avuto come oggetto le luminarie natalizie di un centro commerciale. È successo a Val di Vara, a Brugnato (Sp) dove il vicesindaco del Comune di Sesta Godano con delega alla cultura (sic) Davide Calabria ha scambiato la scritta “Xmas” (abbreviazione della parola Christmas, Natale) posta al centro della piazza principale dell’outlet cittadino, per il logo della flottiglia della Decima Mas." dall'organigramma del comune di Sesta Godano apprendo "CALABRIA DAVIDE
Vicesindaco con delega delle funzioni relative ai seguenti uffici e servizi: Cultura - Turismo - Diritti Civili - Promozione delle Pari Opportunità" meno male che è anche assessore alla Cultura, ai diritti civili e alle pari opportunità... se no gli si poteva imputare di essere un ignorante senza dio.

13 dicembre 2019

Che qualcuno gli spari...

... vi prego sparategli!
Intanto mi sembra incredibile che sia io, un "pagano" secondo la Chiesa, a dover difendere i principi della Chiesa che per secoli ci ha perseguitato, convertito, quando non ucciso, e torturato.
Possibile che non ci sia un cristiano in tutto il pianeta che, sentendo le bestemmie pronunciate da Bergoglio, si domandi "Cosa cazzo sta dicendo sto idiota?"
Mi è stato fatto presente che "tradizionalmente" il cristianesimo è così, ovvero un'accozzaglia di comunisti "caciaroni" ed eretici (ben dipinti nel film "Agora" interpretato, tra gli altri, da quella giudeaccia zozza di Rachel WeiszRupert Evans e altri riccioli...). Seppur vero la versione di cristianesimo a me più prossima è quella della famiglia tradizionale (uomo, donna, figli), quella dei froci brasati sul rogo con fascine di rametti di finocchio per addolcire l'orrendo fetore della carne corrotta dei sodomiti arrostita, quella di arabi ed ebrei perseguitati e ghettizzati, quella delle crociate.
Questa chiesa fatta di "non-valori" del "volemose bene" è un insulto alla sua stessa storia, ai sacrifici dei martiri che sono morti in nome di dio e dei nemici che hanno combattuto contro un nemico potente. Questa chiesa è la palese sconfitta, e relativa annessione, contro l'illuminismo e delle altre logge giudaico-massoniche che hanno voluto distruggere definitivamente l'orgoglio europeo. Gli illuminati, tra cui rientrerebbero (secondo Dan Brown ed altri autori e registi pseudo storici) personaggi come Michelangelo, Galileo, Leonardo da Vinci, ecc. con molta probabilità cercavano semplicemente, per curiosità scientifica, di produrre i propri esperimenti per fornire una spiegazione ad alcuni fenomeni che non potevano essere attribuiti alla volontà di dio. Con l'infiltrazione nelle fila massoniche di certi "adunchi" e, successivamente, delle logge nelle alte cariche della chiesa di fatto nulla è più distinto, ma, piuttosto, tutto è il contrario di tutto anziché "tutto" essere il contrario di "niente".
Andiamo oltre aldilà delle facili battute e basse insinuazioni su Maria (madre di dio) ed l'antico mestiere che professerebbe... va detto che a sta povera donna non gliene va bene una. Oltre ad essere ebrea (che già di suo è una colpa gravissima), rimanere incinta a 14 anni circa e senza aver nemmeno copulato con il marito (🐮), ora il "santo" pontefice la fa diventare anche meticcia. 

Già!

"“Si è meticciata per essere tutt’uno con l’umanità, Maria madre che riesce a fare questo meticciato con Dio, vero Dio e vero uomo” è stata la frase rilasciata durante la celebrazione della Madonna di Guadalupe, che è la patrona del continente sudamericano." Cioè intendi dire che anche Maria è semi-divina come Gesù? O che cazzo stai dicendo? "la spiegazione fornita dal Pontefice: “Ha voluto essere meticcia, si è mescolata ma non solo con Juan Diego, è diventata meticcia per essere madre di tutti, si è meticciata con l’umanità. Perché lo ha fatto? Perché lei ha ‘meticciato’ Dio e questo è il grande mistero: Maria madre meticcia, che ha fatto Dio, vero Dio e vero uomo, in suo Figlio Gesù”" Quindi non è nemmeno più ebrea? Dato che per gli ebrei si è ebrei solo per discendenza materna, se Maria è meticcia allora Gesù non è più un ebreo quindi può tranquillamente essere quell'ariano rappresentato sulle croci di tutta Europa...
"“Quando cerchiamo il ruolo della donna nella Chiesa possiamo seguire la strada della funzionalità ma quello ci porterebbe solo a metà strada. La donna nella Chiesa va oltre, con questo principio mariano che maternalizza la Chiesa e la trasforma nella Santa Madre Chiesa. Maria donna, Maria madre. Senza altro titolo essenziale”" nemmeno i suoi vescovi riescono a capire di cazzo parla "Marc Oulett, prefetto della Congregazione per i vescovi: “Non tutti capiscono le sue decisioni (del Papa, ndr) ma il popolo di Dio è incoraggiato”.

Ma cazzo sparategli...

Nel frattempo al principio fondamentale per cui i meticci non hanno identità né orgoglio nazionale per cui la nostra visione del mondo basato sull'Europa bacino etnico e culturale degno di essere preservato è una bestemmia razzista, arriva un bello schiaffone in faccia da parte dei meticci per eccellenza...
Santo Domingo "Pochi paesi possono definirsi crogiuolo di popoli e razze quanto la Repubblica Dominicana, metà est della isola di Hispanola, condivisa con Haiti. Originariamente abitata dalla popolazione amerinda dei Taino (praticamente scomparsi a cinquant’anni dall’arrivo di Colombo sull’isola causa eccidi e malattie), in seguito alla deportazione di schiavi neri dall’Africa conta oggi una popolazione composta al 78% da dominicani di discendenza africana e per il 19% circa da bianchi di origine europea, prevalentemente spagnola, anche se non mancano inglesi e francesi, il che porta ad un’ampia variante di lingue parlate sul territorio. [...] Anche qui il meltin pot non sembra aver portato ad una società in pace con se stessa, esempio di integrazione e convivenza interrazziale, come insegna d’altronde la storia del paese." Il Papa fa diventare la Madonna una meticcia, la Kyenge sostiene che il popolo italiano sia un'accozzaglia di razze di cui nessuna autoctona del nostro territorio (per cui potremmo benissimo cedere all'invasione), la sinistra propone lo ius soli (ovvero regalare la cittadinanza italiana a chiunque passi di qui e se non la vuole imporgliela) cosa succede a Santo Domingo? "«alla fine di settembre il tribunale costituzionale della Repubblica Dominicana ha negato la nazionalità ai figli di stranieri irregolari, molti dei quali haitiani», con una sentenza retroattiva che verrà addirittura applicata a tutti coloro che siano nati nel paese dopo il 1929 da “genitori in transito”." Altro che noi. Che a 18 anni diamo la cittadinanza a chiunque sia nato sul nostro patrio suolo... lì non riconoscono la cittadinanza ai discendenti di immigrati giunti nel paese dopo il '29. "tutto ciò provocherebbe la revoca della cittadinanza a migliaia di cittadini di origini haitiana, oltre duecentomila secondo alcune fonti, che diverrebbero così apolidi." cazzo passasse in Italia una legge del genere ci potremmo sbarazzare di Balotelli, della Kyenge e di tutti quegli altri pellet che credono di essere italiani solo perché i genitori li hanno cagati al largo delle nostre coste. "Come è evidente, dunque, l’ideologia progressista non può che arrendersi di fronte al bisogno di identità che affiora paradossalmente anche laddove questa identità è quanto mai confusa".

Ad ogni modo non auguro la morte al Papa... diversamente gli allungherei la vita, ma se qualcuno di quei fondamentalisti islamici di una volta (tipo quello che sparò al polacco) gli volesse tirare un colpo che non lo uccida, ma lo renda "parzialmente muto, ma non per sempre che a sprazzi la voce gli torni per dire delle immani cazzate"... anzi no! Tanto è già così.

12 dicembre 2019

Onore al Leone delle Fiandre

I meno informati, "gli agnosti e i paragnosti" potrebbero pensare che nell'articolo si tratterà di una rievocazione storica delle imprese militari di Leon Degrelle, politico belga e fondatore del movimento rexista (di ispirazione cattolica) nonché Colonnello/comandante della "28. SS-Freiwilligen-Grenadier-Division der SS "Wallonien"". Parlando di meno informati costoro dovrebbero sapere (per cui non ritenersi offesi) che Degrelle era vallone, quindi francofono, mentre le Fiandre sono storicamente abitate da fiamminghi, quindi di lingua olandese. Per cui, nonostante l'eroismo di un politico (e tale era) che si arruola volontario, all'indomani dell'invasione alla "Russia Bolscevica", nell'esercito tedesco come soldato semplice raggiungendo il grado di colonnello sostenendo tramite numerosi scontri corpo a corpo con il nemico.
Potrei parlare di lui e ne avrei ragione, ma non era fiammingo.
Parliamo invece di sport e di uno sportivo dai molti soprannomi, ma un solo nome Fiorenzo Magni, "il terzo uomo", "il Leone delle fiandre".
Premetto che per me il ciclismo è quello sport in cui miro a dei tizi vestiti in pantafusò corti e magliette colorate, solo che lo faccio con la macchina e non con un fucile dalla canna storta in qualche baraccone del luna park.
Ciò detto Fiorenzo Magni fu grande campione in un tempo in cui il panorama ciclistico era un monopolio di due grandi campioni quali "Fausto Costi" e "Gino Bartali". L'unico, guadagnandosi perciò il "titolo" di terzo uomo, a strappare loro (nel '48 e nel '51) due giri d'Italia e vincendone un terzo nel '55 risultando, ad oggi, il più vecchio ad aver vinto "il giro". Vinse, per tre volte consecutive (dal '49 al '51), il giro delle Fiandre guadagnandosi così il titolo, che gli permane tuttora, di "Leone delle Fiandre", numerose altre tappe al tour (de France) e al giro e 4 tappe alla "vuelta" (il giro di Spagna).
Se non avete mai sentito parlare di Fiorenzo non è solo perché, come me, siete degli "ignorantoni" di ciclismo, ma, soprattutto, perché fascista. "Nato a Vaiano (Prato) il 7 dicembre 1920, Fiorenzo Magni caratterizzò il dopoguerra con le sue imprese, un po’ nell’ombra dei due campionissimi e per via della sua fede politica. [...] Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, fece una scelta di grande cuore, coraggio e coerenza: scelse l’adesione alla Repubblica Sociale Italiana, inquadrato nella Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale. Nel gennaio 1944, accadde che il suo reparto ebbe uno scontro a fuoco con una banda di partigiani, guidati da Lanciotto Ballerini. Quest’ultimo rimase ucciso assieme ad altri ed il colpevole fu identificato in Fiorenzo Magni, seppur arrivato allo scontro quando Ballerini era già senza vita. Assolto nel febbraio del 1947, evitando 30 anni di carcere, beneficiò in parte anche dell’amnistia Togliatti.
Nel 1946 gli fu impedito di gareggiare, poiché aderente al fascismo. Nel 1948, a 27 anni, vinse il suo primo Giro d’Italia. Polemiche finite? Tutt’altro. Il sindaco comunista Menichetti di Prato gli rivolse i complimenti per la vittoria della Corsa Rosa, finendo al centro di feroci contestazioni e venendo costretto alle dimissioni dal suo partito. [...] Quando nel 1951, a 90 anni dall’Unità d’Italia, non venne invitato alla cerimonia d’apertura del Giro presso l’Altare della Patria – sempre col la scusa del suo essere fascista – egli rispose con la sua seconda affermazione nella Corsa Rosa." (Fonte Il Primato Nazionale)
Negli anni '60 guidò la compagine azzurra nel ruolo di CT "Nel nuovo millennio ci fu qualche timido tentativo di “riabilitazione”. Nel 2004 fu insignito del collare d’oro al merito sportivo e nel 2012, nella sua ultima apparizione al pubblico, nel salone d’onore del Coni, viene presentata la prima e unica biografia ufficiale, “Magni. Il terzo uomo”, curata da Auro Bulbarelli.", ma nel pratese il suo nome continua ad essere impronunciabile "Sul sito del Comune di Prato ancora non appare tra i pratesi illustri e nel suo comune di nascita il consiglio bocciò la proposta di intitolazione di una pista ciclabile." Sicuramente è un esempio che si staglia contro questa politica incapace di riconoscere meriti all'avversario ed in cui vede solo il nemico da oltraggiare in tutto e per tutto. Ciò nonostante "Fiorenzo Magni un grande campione ed un personaggio che ha influenzato il mondo sportivo."

11 dicembre 2019

Pasta con le Sarde

Adriano Celentano (avendone fatto la recensione sarebbe da ipocriti negare di essermi sorbito la tortura qualunquista che circondava il mero Cartone Animato), alla domanda di Luca Sommi "“Non parliamo di politica, ma parliamo di pesci, ti piacciono le sardine?”" la fantasia di Sommi mi ricorda quella delle scenette di Ezio Greggio e Gianfranco D'Angelo quando, al "Drive In" facevano le parodie dei film... con la differenza che quelle facevano ridere per davvero, queste fanno tristezza. La risposta del Molleggiato è scontata quanto errata infatti risponde "“molto, mi piacciono perchè vanno controcorrente, hanno un pregio importante”" (Fino a qui fonte Adriano Celentano fans) "Molto" è la risposta scontata, "Vanno controcorrente" è quella errata. Diciamo che se avesse risposto "Molto fanno branco con pesci di altre specie, purché di dimensioni simili" avrebbe continuato con l'ambiguità di parlare di politica non parlando di politica e non avrebbe detto una colossale cazzata. Invece tra la faziosità di Sommi e l'ignoranza (come si è sempre definito) di Celentano, la scenetta era finita prima ancora di cominciare. Ed in ogni caso, anche se loro si dichiarano contro corrente, di fatto sono talmente agiate nella corrente marittima da esserne trasportate.
Questa breve introduzione serve ad introdurre l'argomento di oggi, non intendo certo parlare nuovamente di Adrian. Sempre in attesa della terza parte dell'articolo su Salvo D'acquisto e soci che, a sto punto, presumibilmente riuscirò a scrivere durante le torture parentali natalizie.
Che 'ste "sardine" puzzassero di marcio era noto sin dagli esordi in quanto, il loro andare controcorrente, il loro essere apolitiche oltre all'olezzo di vecchio emanava l'odore stantio delle stronzate già sentite (ed il governo trova l'accordo con l'Europa per il MES).
Per puzzare meno di vecchio il responsabile, anzi "il “plenipotenziario delle sardine romane” (definizione del Fatto che l’ha intervistato nell’edizione odierna) Stephen Ogongo. Il 45enne, nato in Kenya ma residente in Italia da un quarto di secolo, è noto ai più per essere il presidente dell’associazione pro-immigrati Cara Italia (che vorrebbe trasformare in partito)" (un pellet) ha dichiarato che la piazza delle sardine è aperta a tutti "«Per me, almeno per ora, chiunque vuol scendere in piazza è il benvenuto. Che sia di sinistra, di Forza Italia o di CasaPound. Ai paletti penseremo dopo», e «Per ora è ammesso chiunque, pure uno di CasaPound va benissimo. Basta che in piazza scenda come Sardina»" correva l'anno... era ieri il 10/12/2019 non smentite nell'affermare che, esattamente come le stalattiti fantozziane che "mai cadranno!", anche quest'apertura verso di piazza chiunque (purché sia del PD) durerà per l'eternità.
Infatti è di ieri la rettifica del movimento delle sardine sezione romana... beh sarà sicuramente un'altra persona... non può essere lo stesso pellet talmente stupido da riuscire a contraddirsi nella stessa frase "“La mia risposta su CasaPound è stata travisata. Nessuna apertura a CasaPound né a nessun altro gruppo che si richiama ai sentimenti di quel fascismo che ha devastato l’Italia e il suo tessuto sociale. Nessuna apertura neanche a quei partiti di destra che vedono con favore il ritorno di questi sentimenti divisivi nel nostro Paese”" intanto sporco negro il paese è nostro e non tuo. L'essere ospite indesiderato da 25 anni e, per di più, cercare di sostituire il "nostro Popolo" con le tue pile di merda lo rende, ancor di più, meno tuo... "Così Stephen Ogongo, animatore delle sardine romane, si è rimangiato tutto, smentendo clamorosamente le sue dichiarazioni rilasciate a Il Fatto Quotidiano" (fonte Il Primato Nazionale).
Se è vero, ma io non ci ho mai creduto, che solo gli stupidi non cambiano mai idea, solo gli psicopatici la cambiano così in fretta.
"“Noi saremo in piazza sabato proprio per dire BASTA a chi, come CasaPound, da anni inonda di odio e di violenza il dibattito pubblico e la vita politica del nostro Paese. A Roma, insieme a centinaia di altre persone, stiamo lavorando duro per garantire a tutti una piazza sicura, colorata, creativa e soprattutto antifascista. Non sarà un titolo di giornale a fermare il lavoro che fino ad oggi è stato portato avanti da persone che prima non si conoscevano e che si sono ritrovate vicine nei valori più alti della nostra Costituzione. Antifascisti sempre! Ci vediamo sabato!”" se non fosse che nel "Mio Regno" pure l'essere negro è un reato... gli si potrebbe perdonare la "svista" politica per cui sarebbe Casapound, raramente invitata ai dibattiti politici (e solo quando costretti dalla legge sulla "par condicio") ancor più raramente furono poste domande su temi politici attuali preferendo invece affrontare l'argomento storico del fascismo... unico collante e punto programmatico originale delle sardine "PiDine".

10 dicembre 2019

Se solo quell'incompetente di Erode...

Non so se essere più triste dall'avvento del Natale o dallo scempio che la Chiesa (cattolica in primis) ed i fedeli ne sta facendo. Da troppo tempo i simboli della natività sono diventato uno strumento politico, quasi ad indicare che in questo mondo di sacro c'è sempre e solo lui il "Pensiero unico". Così negli USA (in una chiesa metodista) la "sacra famiglia" (che già sostiene l'onta di un'ascendenza giudaica) finisce rinchiusa in tre gabbie per un sentimento di finta solidarietà verso gli immigrati (nel loro caso messicani di merda).


Questo succede negli States, ma da noi l'argomento non è certo trattato in modo diverso, infatti a Prato la capanna viene sostituita da un barcone con a bordo una famiglia pellet. Questo nonostante che lo sbarco di donne e minori sia una percentuale irrisoria rispetto allo sbarco di "ragazzoni" single in età da riproduzione, un caso fortuito sicuramente. Altrettanto fortuito è che sui barconi le famiglie siano tutte tradizionali, lì non ci sono le "conquiste" sociali delle unioni civili con adozione di piccoli sacchi di... pellet? 
"Un presepe con barcone al posto della capanna e una famiglia di immigrati al posto di Gesù, Giuseppe e Maria. Non è una vignetta di cattivo gusto, è quanto allestito nella scuola Convenevole da Prato, la secondaria di primo grado più antica della città toscana."


Andando oltre si arriva alla bella Milano, dove nella casa della carità sita in, mia omonima, via Brambilla il presepe è stato allestito avvolgendo nelle coperte termiche i soliti 3 pupazzetti che, loro malgrado, si prestano a simili scempiaggini.


Insomma la manfrina è sempre la stessa, noi li dobbiamo accogliere ed accettare la loro diversità perché la loro cultura arricchirà il nostro futuro, sarà come dite voi, ma a me sembra che intanto, nel presente, ad arricchirsi siano i soliti "filantropi" quali Soros e compagni cantando.
Il rispetto da parte di chi viene qui da ospite e si comporta pure con violenza può tranquillamente andare a farsi benedire, visto il periodo, così un rumeno ed un marocchino (rispettivamente di 17 e 18 anni) posso tranquillamente recarsi presso la sede della sezione alpina di Vittorio Veneto per rubarne il tricolore al solo scopo di darla alle fiamme. "C’è qualcosa di più vergognoso di due immigrati, due persone accolte dal nostro Paese, che ne sfregiano il simbolo? E’ successo a Vittorio Veneto, dove due giovani stranieri, un rumeno e un marocchino di 17 e 18 anni, hanno prima rubato un Tricolore issato fuori dalla sede locale degli Alpini, e poi gli hanno dato fuoco. [...] Il giorno seguente i militari che stavano aprendo la sede hanno ritrovato la bandiera incenerita, per terra. Unanimi le proteste dei cittadini sdegnati, a cui sono seguite una denuncia e le indagini per risalire ai colpevoli. [...] Patetica la motivazione del gesto addotta dai due, che hanno raccontato di avere sfregiato il Tricolore per noia. [...] Se questa è la famosa seconda generazione di immigrati a cui dovremmo pure regalare lo ius soli, siamo in una botte di ferro." (fonte Il Primato Nazionale)

Aldilà dei miei scritti che hanno il mero scopo di risvegliare le coscienze ed il popolo di rincoglioniti che siamo, questa visione che si intende far passare della famiglia non è solo patetica, ma persino fuorviante "Preme specificarlo ogni volta, questa identificazione della Sacra Famiglia con quelle degli immigrati stride persino con quanto riportato dalle Scritture: Gesù, Giuseppe e Maria non erano affatto immigrati. Si stavano recando a partecipare ad un censimento, da bravi cittadini. Ma l’importante, si sa, è scioccare – anzi “sensibilizzare”." e sì, dopo che l'angelo avvertì in sogno Giuseppe che dell'imminente strage di innocenti al solo scopo di uccidere Gesù, la famiglia scappò in Egitto, ma dopo la morte del re di Giudea questi tornarono indietro, non restarono sul Nilo a fare i mantenuti frignando per ottenere lo stato di rifugiati e sono sicuro che durante la loro permanenza presso gli egizi non camparono certo di spaccio di stupefacenti, né di prostituzione (anche se non ne ho certezza viste le voci che circolano sulla Madonna), né (tanto meno) si dedicarono allo stupro. Certo a Napoli dentro al presepe ci finisce di tutto dal Papa a Berlusconi da Stalin a Hitler (passando per Mussolini), ma la rappresentazione della Sacra Famiglia rimane fedele alla tradizione.
Erode, dal canto suo, ce la mise tutta per non farsi rubare la scena dal nazareno... se solo ci avesse messo maggior impegno.

9 dicembre 2019

Nel frattempo finisce Adrian.

Come avevo accennato a suo tempo purtroppo mi ero perso la prima puntata anche se questo non ha compromesso la capacità di valutare appieno l'animazione ideata dal molleggiato e lo spettacolo di contorno.
Per problemi di Salute dello stesso Celentano (probabilmente allergico al basso seguito assottigliato man mano che lo spettacolo andava in onda) il programma è stato interrotto per 9 mesi ed ha ripreso ad andare in onda appena un mese fa. Posso affermare con sicurezza che i disegni (basati sui modelli creati da Milo Manara, uno dei maestri dell'erotismo italiano a fumetti) sono una delle poche cose che si salvano di tutta la serie animata. Le musiche sono quasi tutte di Adriano, alcune prese dal suo vasto repertorio altre scritte ad hoc per il programma. Diciamo che il problema più grande arriva proprio dalle musiche non eseguite dall'autore del programma.
La trama della serie animata non è proprio originale anche se il personaggio di "Adrian" (il protagonista del cartone animato) è piuttosto autobiografico così come il personaggio della sua fidanzata Gilda assomiglia, ma in una versione molto più avvenente e giovane, di Claudia Mori. Così Adrian è un orologiaio, mentre Gilda è una reazionaria figlia di reazionari schedati dalla polizia.
Siamo nel 2068 ed un futuro poco fantascientifico, ma decisamente più distopico, durante la diretta del "concertone" di capodanno il noto cantante Johnny Silver (per fortuna abbiamo barattato Gigi d'Alessio per una pop star Johnny Silver... cani e gatti capitolini ci saranno grati, ma non so se convenga barattare un finto napoletano come Gigi in favore di un sospetto giudeo come Johnny) invita sul palco Adrian che cantando una canzone, "I want to know " ("Vorrei sapere" come recita il ritornello in una pessima traduzione dall'inglese degno di Adriano il cui repertorio è composto, per quasi la metà dei brani, in inglese senza che lui ne abbia mai imparato una sola parola).
Per ora tralascerei i fin troppo evidenti "messaggi subliminali" (anche se non possono più essere ritenuti tali), concentrandomi inizialmente sulla trama.
Lo sfondo delle vicissitudini di Adrian l'orologiaio (alias Darian la befana) è Milano, con cenni piuttosto marginali ad altre realtà italiche. Dalla sera del "concertone" le autorità cercheranno di mettere le mani attorno al collo di Adrian intuendo la pericolosità delle sue parole e di alcune azioni che ne seguono, ad esempio insieme a Gilda entrano nel cantiere dei lavori di restauro del Duomo (con la madonnina) per svelare ai milanesi e all'Italia che dietro alle impalcature si nasconde un puerile tentativo di nascondere la bellezza, perché senza bellezza l'uomo (con buona pace della Boldrini intende l'essere umano) senza la bellezza è già perduto. Proprio attraverso al ritorno alla bellezza, secondo il protagonista, si attuerà la rivoluzione. Case basse e architettonicamente più "classiche" costituiscono la base di una buona vita. Tutto magnifico. Onestamente anche se non ne faccio una malattia (cosa che magari Adriano mi sta chiedendo di farmela diventare) anch'io trovo abbastanza disgustoso come sta cambiando il panorama (o skyline) delle città, in particolare quello di Torino che, storicamente è sempre stata una città "bassa" dove oltre alla mole e al "palazzo fascista" fino agli anni '70 la città era "piatta", è anche vero che continuando a costruire orizzontalmente le il delle campagne viene costantemente e inesorabilmente mangiato... magari può avere senso costruire case alte per farne alloggi e non grattacieli per gli uffici di banche e regione vuoti per la maggior parte del tempo.
Adriano ha trasmesso ad Adrian questa sua vecchia fisima dei grattacieli e Adrian lo ha trasmesso a Darian. Darian la befana, da canto suo, sarà il vero promotore di tutte le azioni (non violente) contro il governo a partito unico (o quasi... sul modello attuale in cui governo e opposizione, di fatto, presentano lo stesso programma e votano le stesse leggi con un finto osteggiamento delle stesse. Dietro al governo, ed al suo capo, aleggia una figura... il vero potere in Italia è gestito dal Presidente di una multinazionale edile, attraverso cui passano tutti gli appalti di costruzione, la "Mafia International"... il potere forte dietro alla "dittatura" del governo che accusato da Adrian, ed i suoi alter ego, di aver sostituito progressivamente la bellezza con il benessere. Uno degli altri alter ego di Adrian è "la Volpe" un esperto di arti marziali che aggredisce chi aggredisce... ovvero chi cerca di violentare una ragazza o di malmenare un immigrato (beh ci stiamo avvicinando al momento delle magagne).
Tutta la storia ruota intorno ad una presunta rivoluzione culturale che risveglierebbe le coscienze dei cittadini, o meglio alcuni di essi che in alcuni casi reagiranno, anche violentemente, alle provocazioni delle autorità.
Questa sostanzialmente è la trama... priva del finale in quanto, anche se so che non lo guarderete mai, non intendo svelarvi il finale.

Le magagne:
Come già accennato in uno scorso articolo "fa specie", ma non sorprende, che il governo a partito unico presenti una bandiera tricolore troppo eloquentemente evocativa di quella del 3° Reich. Ora se nel 2068 la piaga del comunismo fosse definitivamente debellata al punto che si possa presentare un partito con, praticamente, lo Svastica come bandiera, ben venga la "mafia international", ma l'idea è che Celentano puntasse ad un simbolo che, seppur non esplicitamente, richiamasse alla mente delle persone l'idea del male e quale male più assoluto del nazismo?
I crimini più violenti, quali stupri e omicidi, sono commessi dai bianchi, anche perché (in controtendenza con tutti i dati Istat) l'Italia o meglio Milano è ancora in prevalenza abitata dai bianchi negri e zingari sono ancora una minoranza e miracolosamente sono tutti onestissimi ed emarginati.
Di fatto vivremo in uno Stato di Polizia in cui ogni cittadino è schedato, ma, finché resta allineato al pensiero unico (del consumismo sfrenato), non incorre in alcun tipo di problema. Questa è sicuramente una limitata visione dello stato delle cose di Celentano, il consumismo è uno degli strumenti con cui i poteri forti limitano la nostra libertà e assopiscono le nostre coscienze... sostanzialmente è uno dei problemi/strumenti non è "il problema".
Nella seconda parte (dopo l'interruzione) il messaggio punta il dito contro l'inquinamento, anche questo è un tema caro al molleggiato, per cui il fatto che Adrian sia tornato in TV dopo tutta la manfrina ambientalista di Greta, non è da imputare al cantautore, ma più probabilmente alla speranza che, essendo caldo il tema dell'ambiente, riproponendo il programma avrebbero alzato gli ascolti... non mi sembra sia successo. Inoltre adesso è diventata virale, ma nel 2012 sono state scritte qualcosa come 11 canzoni per l'ambiente, la più scabrosa sulle note di "bella ciao", intitolata "Do it now!". Diventata virale solo adesso perché il fenomeno Greta ha risvegliato temporaneamente le coscienze, visto che degli ammonimenti del WWF che lancia allarmi estinzione animali dal 61, ad oggi qualcuno ha seguito un po' la moda negli anni 80/90 e poi tutto è tornato come prima. Di GreenPeace (nonostante fosse poco green e altrettanto poco peace), nata a cavallo tra gli anni 60 e 70, è stata cavalcata l'onda per un po', ma quando hanno capito che sarebbero divenuti dei rompi coglioni ecco che li hanno scaricati. Lo stesso, purtroppo per la mentecatta, succederà anche a Greta che, una volta sponsorizzate le aziende di energia pulita, verrà anch'essa riciclata come una bottiglietta di plastica in un campo nomadi... gettata in fiume perché si perda in mare.
Il problema della serie animata, ovviamente, non sono i singoli episodi, ma il clima di qualunquismo e/o (anche se non piacerà ad alcune sinistre) populismo che si respira. Quell'immigrazionismo esasperato per cui i pellet non sono mai carnefici, anche quando la cronaca e le leggi(ma non i giudici rossi) affermano il contrario, quel femminismo esasperato per cui, anche in questo caso, sono sempre vittime e mai carnefici, solo perché, statisticamente, meno rilevante, ma per giudicare delle dinamiche di una casa o di una famiglia bisogna essere sempre super partes perché se uno arriva a casa e mena la moglie per il vecchio precetto cinese del "tu non sai perché, ma lei sì" allora sì c'è un problema, ma se tornando a casa trovo tutti i miei adorati Dischi, Libri, Cimeli, ecc. rovesciati per terra con le impronte di scarpe o altri segni di vandalismo... non conto nemmeno fino a tre prima di estrarre la Luger e tirarti un colpo in fronte. Poi aspetto anche gli sbirri che tanto di proiettili ne ho anche per loro.
Esagerazioni a parte, bisogna entrare nei complessi meccanismi di una coppia che per anni si sono amati, poi iniziano a litigare e a logorarsi e a farsi del male. Non tutti hanno il coraggio o la possibilità di uscire da una situazione nociva e quando si arriva a farsi i "dispetti", ormai è troppo tardi e la situazione può degenerare.
Ovviamente non è il tema dell'articolo e non vuol fornire un alibi a chi applica, appunto, il precetto cinese, ma solamente far capire che se mi volete insegnate (oh moralizzatori) che al mondo non c'è solo il bianco ed il nero (ma una serie di tonalità intermedie del colore della merda), questo non può fermarsi valere solo a quello che non è tollerato dal pensiero unico.
Ad ogni modo tutta la rivoluzione di Adrian, nel cartone animato, non si sarebbe realizzata se non avesse trovato degli "agenti del potere" compiacenti e dei politici onesti, questo però è più difficile che si trovi nella vera italia e nella politica parlamentare (specialmente di sinistra che, in questo momento, sta diventando il partito unico o aspira ad esserlo).

6 dicembre 2019

Se non c'è il caso... creiamolo!

Inizierei col dire che il razzismo è una brutta malattia... che puoi contrarre dai pellet. Infatti a Pisa un pellet "15enne originario del Mali è stato apostrofato con il poco lusinghiero epiteto di “negro” dal commesso di un esercizio commerciale." ovviamente potrete leggere la notizia sulla prima pagina di tutti i giornali di sinistra, sui tweet di Boldrini e compagni di merende che non hanno un paese da (mal)governare e preferiscono sperperare il proprio tempo ad aprire interrogazioni parlamentari, votare commissioni antirazziste, e chi più ne ha più ne metta. "Anzi no, contrordine, nessun allarme: l’autore dell’ingiuria è nigeriano, ma grazie al suo comportamento è stato denunciato dal maliano per minaccia aggravata da odio razziale e lesioni personali. Ormai non vale più nemmeno la “regola aurea” stabilita dai rapper afroamericani secondo cui tra persone di colore ci si può apostrofare “nig*er” senza che questo valga come termine spregiativo." (fonte Il Primato Nazionale) per quel che mi riguarda la notizia del giornale Sovranista si conclude qui salvo fatto per "Le indagini della polizia si sono concluse con le denunce per il commesso e il titolare del negozio, denunciati, come detto sopra, per minaccia aggravata da odio razziale e lesioni personali." ovvero non so se il proprietario fosse italiano o meno, ma sapere che un nigeriano è stato denunciato per minacce e che gli sia stata data l'aggravante della legge mancino fa quanto meno piacere. Seppur sia abbastanza sicuro che, se il proprietario è italiano, passerà "i di peggio guai" mentre il commesso verrà assolto. Oppure saranno assolti entrambi (almeno dalla legge Mancino) e riceveranno una "bacchettata" sulle mani o ancor più probabilmente neanche quella.
Andiamo però oltre è il caso di scomodare il calcio, ma non il caso Barwuah per cui alcuni ragazzi di FN sono stati denunciati per istigazione all'odio razziale per aver esposto uno striscione (scaturito dalle stesse parole dell'attaccante, di fatto lo è ed il "Brambi" sta bene attento a non cadere nel trappolone del razzismo di sta scimmia di merda, con cui dichiarava di sentirsi più africano che italiano) "Mario hai ragione sei africano" il coordinatore regionale del Piemonte con altri due militanti.
Ma come ho detto non si parlerà del caso Barwuah, bensì del caso non caso del "Corriere dello Sport" infatti con un'idea un po' originale in occasione della sfida Inter-Roma il giornale sportivo ha titolato a tutta pagina, con tanto di gigantografia a lato, "Black Friday"...

Pioggia di commenti e insulti rivolti al Corriere che oltre agli insulti si è visto recapitare in redazione un comunicato congiunto da Roma e Milan (che cazzo c'entrano i milanisti non lo so) in cui di fatto bandiscono i giornalisti della testata fino alla fine dell'anno, solare e non di campionato, con queste parole (mi raccomando di leggerle bene) "«La Roma e il Milan hanno deciso di negare al Corriere dello Sport l’accesso ai centri di allenamento per il resto dell’anno e hanno stabilito che i rispettivi giocatori non svolgeranno alcuna attività mediatica con il giornale durante questo periodo»" fin qui tutto bene, ma andiamo alle motivazioni "«Entrambi i club – si legge sempre nel comunicato – sono consapevoli che comunque l’articolo di giornale associato al titolo “Black Friday” contenga un messaggio antirazzista ed è questa la ragione per la quale sarà vietato l’accesso al Corriere dello Sport solo fino a gennaio»" avete letto bene? Preferite rileggere la parte delle ragioni incriminata... mmm... non siete stati attenti allora ecco la parte che prediligo "consapevoli che comunque l’articolo di giornale associato al titolo “Black Friday” contenga un messaggio antirazzista ed è questa la ragione per la quale sarà vietato l’accesso al Corriere dello Sport" quindi il corriere dello sport sarà bandito dai campi di allenamento sino a gennaio per aver inserito un messaggio antirazzista nel titolo. Ah... adoro i comunicati stampa.
Quindi tra negri che si insultano a vicenda ("Yo Yo Nigga!!!") ed il corriere della sera che viene cacciato dai campi di allenamento di due squadre perché non abbastanza razzista contro... i giocatori dell'Inter immagino a questo punto... diventa sempre più "divertente" vivere in Italia. 

5 dicembre 2019

Allerta corto circuito.

Dovrei titolare così ogni articolo che tratta l'argomento sinistra (o ANpI), libertà e democrazia. Infatti ogni qualvolta che costoro ne parlano il loro cervello va, inevitabilmente, in corto circuito.
A margine, origine o conseguenza del corto circuito cerebrale troviamo la feroce lotta per l'imposizione del pensiero unico, ma gli strumenti sono quelli adoperati da tutti i totalitarismi e anche se vogliono farci credere che nella categoria rientri anche il nazifascismo, la Storia, quando studiata anziché data per scontata, impartisce una lezione diversa. Una lezione sulla, seppur sottile, differenza tra dittatura e totalitarismo passati per sinonimi, ma che sinonimi non sono.
All’istituto “Da Vinci” di Civitanova Marche l'ANpI organizza un convegno/presentazione del libro "Dopo Mussolini — I processi ai fascisti e ai collaborazionisti" con la partecipazione dell'autore Andrea Martini. Fin qui niente di nuovo sul fronte orientale, l'indottrinamento degli studenti al pensiero unico è cosa nota da tempo (anche se pur sempre oscena), quello che continua a provocare in me la voglia di tornare in piazza con manganello alla mano e un bel boccione di olio di ricino è il loro nascondersi dietro a un dito sperando che noi non si faccia caso nemmeno al dito. Non solo vediamo il dito, ma vediamo anche lo stronzo che ci si nasconde e dietro e il deretano in cui se lo dovrebbero infilare quel cazzo di dito. Mentre sul palco del teatrino della menzogna che si andava narrando autore e ANpI se la cantavano e se la suonavano a colpi ringraziamenti e propaganda, "Durante l’intervento di Martini molti alunni hanno deciso di allontanarsi dall’aula, con l’avvallo di alcuni docenti. Ma il picco di maggior tensione si è registrato quando ha preso la parola il professor Matteo Simonetti, che ha dichiaratodemocra di aver assistito ad un «comizio e ad un dibattito a senso unico», sostenendo «la necessità di un incontro che preveda un contraddittorio». «È vietata solo la ricostituzione del partito fascista, ma va comunque garantita sempre libertà d’opinione, nell’ambito delle regole democratiche» ha detto Simonetti, che ha poi puntato il dito contro i libri di scuola, spesso «scritti con ricostruzioni storiche inesatte»" avesse bestemmiato in chiesa lo avrebbero perdonato... "Martini si è detto «preoccupato» per le tesi esposte, Marconi ha parlato di «provocazione». «Si vergogni — ha tuonato il consigliere comunale Pier Paolo Rossi — se lei oggi può dire quello che dice è solo perché siamo in democrazia e perché c’è chi ha lottato per ottenerla»" ed ecco il primo corto circuito... In verità, visto che l'ultimo governo prima della "democrazia" fu quello fascista... se voi oggi potete dire quello che dite è perché qualcuno ha lottato per ottenerla, perché "A NOI!" non è permesso dire quello che pensiamo in questa democrazia, salvo accettare, di buon grado, di essere linciati, denunciati e (se il giudice ha la luna storta) condannato per aver espresso liberamente un pensiero.
Oltre agli studenti, che si sono alzati e sono usciti (preferendo tornare a fare lezione piuttosto che ascoltare l'ennesima propaganda di sinistra), l'unico che da ragione al prof. è "il preside dell’istituto, Pierluigi Ansovini, secondo cui il comportamento del docente è da ritenersi nei «limiti della libertà di espressione e insegnamento», ricordando che «nessuno è andato fuori dai termini della liceità» e sostenendo che «il professore ha solo riferito delle posizioni storiografiche, condivisibili o meno: poi tutto nella storia è soggetto a revisione, il negazionismo quando si tratta di rivedere certe posizioni storiche è legittimo, che ci piaccia o no»."
Sicuramente se ci basassimo sul mero significato etimologico del termine "democrazia", non è scritto da nessuna parte il fatto che in una società con questa forma di governo debba esserci libertà di espressione, pensiero, opinioni, ecc. ma andrebbe loro ricordato che democrazia significa, letteralmente, potere del popolo (che è roba da fascisti), non significa "antifascismo militante, bandiera rossa sulla feccia urlante" se domattina il popolo italiano si svegliasse con un legittimo sentimento di odio razziale e anticomunismo militante i liberal-progressisti-radical-chic non possono far altro che fare un esame di coscienza e levarsi dai coglioni perché questa è la forma di governo che i loschi individui continuano a difendere senza comprendere accusando chi non la pensa come loro di essere nemici della democrazia, ma il "démos", il "«popolo»" ha il sacrosanto diritto anzi dovere di esercitare il proprio dovere e chi non si sente populista, vuol dire che ha sbagliato nazione, forma di governo, epoca e probabilmente anche "il fottuto sport" dal momento che costoro nella Russia Bolscevica (e stalinista) probabilmente sarebbero stati fucilati.
Inoltre "Durante lo spazio dedicato agli interventi del pubblico, i relatori avrebbero invitato a «scendere in piazza in modo violento» contro le manifestazioni di stampo destroide. A quel punto è intervenuto Simonetti sostenendo che, «nel momento in cui si decide di trattare argomenti estremamente delicati come questo, occorre una pluralità di opinioni e fonti, in linea con un vero approccio storiografico». Per tutta risposta, i relatori hanno dichiarato che «in una democrazia non tutte le opinioni possono essere accettate» e «quando si parla di Resistenza non occorre una controparte». A quel punto «al professore è stato strappato il microfono dalle mani», e uno dei consiglieri comunali di Civitanova lo ha accusato «di non essere degno di insegnare»" viva la libertà d'espressione che l'ANpI si vanta di averci fato dono...
Gli studenti il giorno seguente hanno pubblicato un comunicato stampa in cui affermano (anche se sembra ci siano delle parti aggiunte dall'autore de Il Primato Nazionale) "«Abbiamo ritenuto opportuno seguire la conferenza, poiché gli argomenti trattati potevano essere spunti di riflessione», spiegano i ragazzi sottolineando come «la presentazione del libro ha avuto un ruolo estremamente marginale, specialmente nella seconda parte della conferenza, che, man mano, ha iniziato a prendere una sempre più evidente piega politica. Questo “malcelato schierarsi” ha provocato una reazione abbastanza forte da parte degli stessi studenti: sono stati alcuni di loro infatti, a chiedere ai professori di poter andarsene ritenendo poco appropriato l’approccio con cui venivano ricostruiti i fatti storici» [...] «Abbiamo visto come la paura del diverso pensiero possa accecare qualcuno e radicalizzarne la posizione, impedendo così una qualsiasi forma di dialogo civile. Quando poi questi valori vengono schiacciati dagli stessi che, fino ad un minuto prima, ne erano fieri portatori, ecco che la libertà per cui tanto hanno lottato i nostri predecessori viene frantumata» [...] sottolineando «quanto sia soffocante la censura, specialmente se giustificata dal buon nome della democrazia»"
Inutile dire, a questo punto, che urge un sostanziale cambio di rotta. D'altronde sono più di 70 anni che siamo ostaggi di briganti che hanno compiuto i crimini più ignobili nascondendosi nell'impunità di averlo fatto per la libertà che oggi loro stessi ci negano. In fondo quelli che, dal dopo guerra, continuano a far parte dell'ANpI non sono certo né i laici né i cattolici, bensì le bestie rosse che in Venezia Giulia si sono alleati con i "titini" per violentare e torturare Norma Cossetto e altre ragazze (anzi bambine) che durante la guerra gli provocavano qualche prurito sessuale, ma, a causa del fascismo e della sua "ignobile" legalità, non potevano sfogare.
Così se un ponte pedonale a Genova non è intitolato "ufficialmente" a nessuno, viene attribuita ufficiosamente al partigiano "Attila" (A come Atrocità, doppia TT come Terremoto e Tragedia, I come Ira di dio, L come Lago di sangue, A come ANpI). Quando il comune decide di dedicare quella passerella ad un eroe italiano "alla memoria di Fabrizio Quattrocchi, Medaglia d’oro al Valore civile della Repubblica italiana," l'ANpI ordina ed il comune sospende la cerimonia "“In merito alla intitolazione di un ponte della Valbisagno (attualmente senza nome) alla memoria di Fabrizio Quattrocchi, Medaglia d’oro al Valore civile della Repubblica italiana, il Sindaco su invito della famiglia Quattrocchi – che non avrebbe gradito alcuna cerimonia divisiva per la popolazione genovese – ha deciso di sospendere la manifestazione prevista per il 2 dicembre”".


Evviva la democrazia! ...Naturalmente per come la intendono loro eh!!!

2 dicembre 2019

Perché l'antisemitismo moderno è sbagliato.

Da una pseudo indagine, più o meno recente, condotta presso i giovani è emerso un crescente, quanto allarmante, fenomeno di antisemitismo.
Il nostro paese, straordinariamente ed estremamente represso dal punto di vista delle libertà individuali, diventa, nei sondaggi, il focolaio del neo nazifascismo occidentale. 
Nell'arco dell'articolo andrò a spiegare il perché e quanto tutto questo sia sbagliato.
Apparentemente il 69% degli italiani ha risposto "sì" alla domanda "ti stanno sul cazzo gli ebrei?"... vi sarebbe piaciuto vero che la domanda fosse così chiara, esplicita e diretta?
Invece la domanda a cui il 69% degli italiani ha risposto sì è stata "gli insulti online ricevuti dalla Segre, sono un segno del ritorno dell'antisemitismo in Italia?". A prescindere dal fatto che, come abbiamo visto negli articoli precedenti, i dati relativi agli insulti erano stati leggermente gonfiati da Repubblica (in stile olocausto arrotondato per eccesso giusto di quei 5.700.000 unità... bazzecole), una domanda posta così è talmente generica da non fornire una chiara lettura sul reale pericolo. Domandare la percezione che la gente ha su un determinato "problema" non può essere indicativo sulla crescita del problema stesso. Diversamente, per lo stesso principio, se si dovesse abbrustolire i pellet in base alla percezione di sicurezza che avverte la gente altro che campi di sterminio... risolveremmo davvero la crisi energetica del paese.
Repubblica, dopo aver "bufalato", rincara la dose... con una dichiarazione della stessa giudeaccia zozza "Gli strumenti principali per valutare la presenza dell'antisemitismo in Italia nelle sue complesse articolazioni sono le ricerche qualitative e quantitative elaborate su base statistica . L'ampiezza del campione e la raffinatezza dell'analisi socio logica permette di offrire una dimensione pressoché certa, con ristretti margini di errore. L'Osservatorio antisemitismo ha compiuto alcuni sondaggi nel corso degli ultimi anni e a breve verrà pubblicato un numero della rivista "Sociologia e ricerca sociale" espressamente dedicato alla valutazione dei trend nella società italiana." ancora una volta affidi gli studi su quanto si sentono odiati a chi ha tutto l'interesse di far credere di essere ancora odiati?!? Non ha alcun senso!
Non si può chiedere agli ebrei, parte attiva e coinvolta nel problema, di condurre uno studio sul problema stesso e spacciarlo come obbiettivo. Sarebbe come chiedere ad un delinquente in attesa di giudizio se ha compiuto il reato di cui è accusato. Forse dopo la sentenza, se colpevole, potrebbe "confessare", ma più probabilmente (aspettandosi il secondo grado e l'appello) non confesserà mai. Allo stesso modo chiedere agli ebrei, vi sentite perseguitati? quando nessuno se li incula da decenni (visti i rischi che si corrono ed i trattamenti di favore che gli sono fornirti) non è solo ridicolo, ma inutile ai fini sondaggistici stessi.
Secondo Repubblica "l'Osservatorio antisemitismo della Fondazione CDEC di Milano mette a disposizione in maniera costante sul suo sito web una serie di dati sia prodotti dall'Osservatorio stesso (Report annuali, sondaggi), sia messi a disposizione da istituti nazionali e internazionali che godono di credibilità scientifica." e vediamoli alcuni di 'sti istituti nazionali e internazionali che godono di credibilità scientifica... 
 - "https://www.conspiracywatch.info/" un sito francese su cui spiccano articoli del calibro "50.000 ebrei costretti a scappare dai loro quartieri dall'antisemitismo musulmano", addobbi natalizi raffiguranti il cancello di Auschwitz e Auschwitz Birkenau, ecc.;
 - www.antisemitismus2018.at, antisemitism.org.il che non hanno bisogno di presentazioni;
- la CNN (tanto vale che avessero messo la Rai di tel-aviv);
e finalmente troviamo la commissione europea... a proposito di imparziali...
Come al solito lo spacciano come un sondaggio a seguito della questione Segre, ma (per loro stessa ammissione) gli ultimi dati disponibili sul portale del centro da loro stessi indicato risalgono al 2018. beh incredibile gli italiani insultavano la Segre per la commissione antisemitismo e odio razziale, un anno prima che lei proponesse la commissione stessa. WOW!!! e poi dicono che gli italiani sono sempre gli ultimi ad arrivare, ma siamo avanti coi tempi quando si tratta di odiare gli ebrei... "La relazione annuale redatta dall'Osservatorio antisemitismo (ultima pubblicata nel 2018 ) offre un monitoraggio la cui metodologia è chiaramente espressa nell'introduzione: "La raccolta dei segnali di ostilità antisemita avviene attraverso il monitoraggio dei media, tramite l'Antenna Antisemitismo, una stazione di ascolto (via telefono e via web) di segnalazioni di episodi di ostilità e di intolleranza antisemita e tramite lo svolgimento di ricerche sociali e sul web"." ah il metodo scientifico... 
Giudeo1: "aho!" 
Giudeo2: "che è?!?"
G1: "guarda che su telemeno stanno a parlà de noi ebbrei!"
G2: "a li murtè..."
G1: "che?"
G2: "No intendevo... Morti voi! lo comunico subito all'osservatorio di Milano!"
G1: "ah beh, me credevo che eri 'n laziale fascista!"
Tocca arrendersi innanzi alla scienza.
Ad ogni modo secondo il sondaggio (a questo punto non si sa quando sarebbe stato condotto e da chi) "L'11% degli italiani (fra i 6 e i 7 milioni per tradurre le percentuali in numeri) rispondono con giudizi negativi a domande sugli ebrei. Il 33% sono valutati "ambivalenti" dal sondaggio, cioè si esprimono in maniera negativa solo su alcuni argomenti." cioè per raggiungere il 44% dobbiamo scomodare anche coloro che, appunto, si esprimono liberamente... allo stesso 33% che ha risposto in modo negativo ad alcuni aspetti del'ebraismo (quali non è dato saperlo almeno non da Repubblica) avrebbero dovuto porre anche domande sugli italiani, i tedeschi, i musulmani, ecc. secondo me avrebbero risposto allo stesso modo, ovvero alcune cose le trovano sgradevoli, altre gradevoli, di altre ancora non gliene può fregar di meno.
In tutto questo dov'è l'errore, lo sbaglio dell'antisemitismo moderno.
Innanzi tutto il termine è estremamente sbagliato, con il termine semita non si identifica solo gli ebrei, ma bensì anche magrebini, arabi ed il resto del pattume originario delle zone di nord africa, medio oriente, ecc. Sostanzialmente se stanno sul cazzo solo gli ebrei, il termine antisemitismo è errato, nella stessa Area di estrema destra ci sono fulgidi esempi di "filopalestinesimo" (se non sentimenti quanto meno pensiero e azioni filo palestinesi) il che li rende inevitabilmente non antisemiti. Con buona pace per israeliani e palestinesi non possono negare di essere cugini, così come lo sono milanisti e interisti (tant'è che i secondi ricordano spesso e volentieri ai primi la loro ascendenza giudaica). Inevitabilmente questo fa di me un autentico antisemita, dal momento che mi stanno sul cazzo indistintamente gli uni e gli altri (non parlo certo di calcio).
In funzione del presupposto che il termine è errato e se prendessimo sul serio questi sondaggi alla "vada come vada", bisognerebbe analizzare il perché dopo oltre 2000 anni di storia di persecuzioni, di pregiudizi ed un (presunto) olocausto continuino ad essere i più odiati al mondo? Anche fosse vero che una percentuale di tale odio sia invidia per la loro "scaltrezza" negli affari (certo è facile essere i più scaltri quando si gioca la carta dell'antisemitismo se non si accetta di essere "economicamente" fottuti da una razza di mercanti), ma buona parte, a mio avviso, dipende dal fatto che non hanno mai fatto nulla per integrarsi con la cultura europea millenaria e non. Già ai tempi di Roma la distribuzione del grano avveniva nel giorno corrispondente a quello che gli ebrei consideravano lo shabbat, di conseguenza parte del grano doveva essere tenuto in magazzino affinché, loro, potessero andarlo a ritirare il giorno dopo (perché di shabbat loro non lavorano e il non lavorano comprende anche il non rispondere al telefono, maneggiare soldi, cucinare, ecc.). 
Da allora ad oggi il loro atteggiamento non è cambiato di una virgola (l'unica cosa che nutre in me una certa invidia, il mantenimento in vita delle tradizioni, ma guai a parlare di tradizioni) questo significa che le ragioni per cui erano odiati 2000 anni fa sono le stesse per cui vengono odiati oggi, si sono gheddizzati da soli e poi frignano accusando noi di averli gheddizzati. Di fatto si entra nella sfera d'interesse di "Toccami Ciccio! Mamma Ciccio mi tocca!" Prima si permettono il lusso di attaccare da tutte le direzioni le nostre tradizioni, ma appena abbiamo un accenno di reazione violenta quale "umpf..."ecco che saltano su con la solita solfa "Aiuto!!! I nazisti!!!" e giù a frignare sull'olocausto ed altre fantasie storiche.
Concludo citando "The Believer" il film più inutile della storia del cinema in quanto tratta la storia di un ebreo che, cacciato dalla scuola ebraica per il suo mettere continuamente in discussione i precetti ebraici, diventa un naziskin... lo so vi state già leccando i gomiti perché le dita le avete già ripulite a dovere... in cui dice (pressapoco dal momento che non riesco a trovare la citazione a cui mi riferirò) "per combattere l'ebreo non bisogna odiarlo, millenni di persecuzioni, i campi di concentramento... ogni volta gli ebrei ne sono usciti più forti di prima. Per combattere l'ebreo bisogna accettarlo, amarlo... solo così si integrerà". 

Manco per il cazzo. Polvere era e polvere ritornerà!