11 dicembre 2019

Pasta con le Sarde

Adriano Celentano (avendone fatto la recensione sarebbe da ipocriti negare di essermi sorbito la tortura qualunquista che circondava il mero Cartone Animato), alla domanda di Luca Sommi "“Non parliamo di politica, ma parliamo di pesci, ti piacciono le sardine?”" la fantasia di Sommi mi ricorda quella delle scenette di Ezio Greggio e Gianfranco D'Angelo quando, al "Drive In" facevano le parodie dei film... con la differenza che quelle facevano ridere per davvero, queste fanno tristezza. La risposta del Molleggiato è scontata quanto errata infatti risponde "“molto, mi piacciono perchè vanno controcorrente, hanno un pregio importante”" (Fino a qui fonte Adriano Celentano fans) "Molto" è la risposta scontata, "Vanno controcorrente" è quella errata. Diciamo che se avesse risposto "Molto fanno branco con pesci di altre specie, purché di dimensioni simili" avrebbe continuato con l'ambiguità di parlare di politica non parlando di politica e non avrebbe detto una colossale cazzata. Invece tra la faziosità di Sommi e l'ignoranza (come si è sempre definito) di Celentano, la scenetta era finita prima ancora di cominciare. Ed in ogni caso, anche se loro si dichiarano contro corrente, di fatto sono talmente agiate nella corrente marittima da esserne trasportate.
Questa breve introduzione serve ad introdurre l'argomento di oggi, non intendo certo parlare nuovamente di Adrian. Sempre in attesa della terza parte dell'articolo su Salvo D'acquisto e soci che, a sto punto, presumibilmente riuscirò a scrivere durante le torture parentali natalizie.
Che 'ste "sardine" puzzassero di marcio era noto sin dagli esordi in quanto, il loro andare controcorrente, il loro essere apolitiche oltre all'olezzo di vecchio emanava l'odore stantio delle stronzate già sentite (ed il governo trova l'accordo con l'Europa per il MES).
Per puzzare meno di vecchio il responsabile, anzi "il “plenipotenziario delle sardine romane” (definizione del Fatto che l’ha intervistato nell’edizione odierna) Stephen Ogongo. Il 45enne, nato in Kenya ma residente in Italia da un quarto di secolo, è noto ai più per essere il presidente dell’associazione pro-immigrati Cara Italia (che vorrebbe trasformare in partito)" (un pellet) ha dichiarato che la piazza delle sardine è aperta a tutti "«Per me, almeno per ora, chiunque vuol scendere in piazza è il benvenuto. Che sia di sinistra, di Forza Italia o di CasaPound. Ai paletti penseremo dopo», e «Per ora è ammesso chiunque, pure uno di CasaPound va benissimo. Basta che in piazza scenda come Sardina»" correva l'anno... era ieri il 10/12/2019 non smentite nell'affermare che, esattamente come le stalattiti fantozziane che "mai cadranno!", anche quest'apertura verso di piazza chiunque (purché sia del PD) durerà per l'eternità.
Infatti è di ieri la rettifica del movimento delle sardine sezione romana... beh sarà sicuramente un'altra persona... non può essere lo stesso pellet talmente stupido da riuscire a contraddirsi nella stessa frase "“La mia risposta su CasaPound è stata travisata. Nessuna apertura a CasaPound né a nessun altro gruppo che si richiama ai sentimenti di quel fascismo che ha devastato l’Italia e il suo tessuto sociale. Nessuna apertura neanche a quei partiti di destra che vedono con favore il ritorno di questi sentimenti divisivi nel nostro Paese”" intanto sporco negro il paese è nostro e non tuo. L'essere ospite indesiderato da 25 anni e, per di più, cercare di sostituire il "nostro Popolo" con le tue pile di merda lo rende, ancor di più, meno tuo... "Così Stephen Ogongo, animatore delle sardine romane, si è rimangiato tutto, smentendo clamorosamente le sue dichiarazioni rilasciate a Il Fatto Quotidiano" (fonte Il Primato Nazionale).
Se è vero, ma io non ci ho mai creduto, che solo gli stupidi non cambiano mai idea, solo gli psicopatici la cambiano così in fretta.
"“Noi saremo in piazza sabato proprio per dire BASTA a chi, come CasaPound, da anni inonda di odio e di violenza il dibattito pubblico e la vita politica del nostro Paese. A Roma, insieme a centinaia di altre persone, stiamo lavorando duro per garantire a tutti una piazza sicura, colorata, creativa e soprattutto antifascista. Non sarà un titolo di giornale a fermare il lavoro che fino ad oggi è stato portato avanti da persone che prima non si conoscevano e che si sono ritrovate vicine nei valori più alti della nostra Costituzione. Antifascisti sempre! Ci vediamo sabato!”" se non fosse che nel "Mio Regno" pure l'essere negro è un reato... gli si potrebbe perdonare la "svista" politica per cui sarebbe Casapound, raramente invitata ai dibattiti politici (e solo quando costretti dalla legge sulla "par condicio") ancor più raramente furono poste domande su temi politici attuali preferendo invece affrontare l'argomento storico del fascismo... unico collante e punto programmatico originale delle sardine "PiDine".

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