19 dicembre 2019

In mancanza di un bene superiore.

Capita spesso, ragion per cui sarà severamente punito con una serie di condanne a morte, che uno dei miei lettori mi svegli all'alba con notizie ritenute interessanti. Il più delle volte mi limito ad accennare un commento. Altre volte, come oggi, vale la pena spendere qualche parola in più.
Il tema di oggi era il commento personale di Giorgia Meloni sulla vicenda della pellet a cui è morta la figlia di 5 mesi (vabbè tanto tra due mesi ne avrà già altri 5), a cui sono stati rivolti insulti razzisti da parte di alcuni pazienti in coda nella sala d'attesa dell'ospedale di Sondrio dove si è assistito ad un vero e proprio miracolo di natale... è morta una scimmia.
La notizia è stata portata all'attenzione dei media da una professoressa (di sinistra) la quale ha assistito alla scena impietosa e disumana. Inevitabile e immediato è partito il tam-tam mediatico con relativo linciaggio mediatico per i responsabili (non identificati) e l'interrogazione (paranoide) sul razzismo italico.
La deputata PiDiota Anna Ascani riporta il tutto su un twitter, forse sarebbe preferibile la proposta delle sardine di impedire ai politici di comunicare sui social network, "Infastiditi dalle urla disperate di una madre che ha appena perso la propria bambina di 5 mesi, hanno cominciato a lamentarsi, a sminuire quel dolore straziante. Nella sala d’aspetto dell’ospedale di Sondrio, circa quindici persone hanno dato vita a un vero festival dell’orrore: qualcuno ha parlato di "tradizione africana", altri di "rito tribale" o "rito satanico", qualcun’altra ha definito la madre devastata dal dolore una “scimmia”, per concludere con un uomo che ha sentenziato “tanto ne sfornano uno all’anno”. Parole di un cinismo spaventoso. Che fanno raggelare il sangue. Che feriscono nel profondo, non solo quella donna a cui il destino ha appena strappato la figlia, ma tutte le persone perbene. Ma come si fa a essere così cattivi? Come si fa a infierire davanti al dolore più grande?
Il racconto di Francesca Gugiatti, giovane maestra in una scuola primaria, fa davvero accapponare la pelle. Quelle parole intrise di odio razziale, di cinismo, di totale mancanza di empatia, ci descrivono un’umanità smarrita. Mi chiedo: se quelle urla disperate fossero state di una donna italiana, la reazione sarebbe stata la stessa?
Non ci si vergogna più di essere razzisti. Anzi, lo si vuole esternare. Lo si vuole far sapere. Ci si vanta.
Questo fa paura. Questo è il male del nostro tempo che dobbiamo combattere con tutta la nostra forza e determinazione. Non ci voltiamo dall’altra parte.
Ribelliamoci a tanto cinismo. Restiamo umani!
Voglio esprimere la mia solidarietà e vicinanza totale a questa donna che ha perduto la figlia, e ringraziare chi, a differenza di altri, le è stata vicino. Non ci rassegniamo!"
Chiaramente potrei commentare e smontare punto per punto il post Facebook dell'Ascani e la testimonianza reale o presunta di tale Gugiatti, potrei sbraciarmi per spiegare il commento della Meloni... 



Potrei commentare o riportare le parole del mio lettore che mi dice in queste occasioni "aureum silentium" (silenzio d'oro), per cui la Meloni doveva fare semplicemente come la Boldrini di turno e non farsi sentire sulla vicenda (esattamente come fa la Baldracca quando un pellet stupra, uccide, segrega in casa una donna... non prende parte né per uno né per l'altra semplicemente tace).
Potrei lanciarmi in tutti questi intrighi interni della politica, ma per smontare tutto il caso è sufficiente la parola dei carabinieri presenti in ospedale in quel momento "i Carabinieri: nessun insulto razzista alla mamma nigeriana." Io che diffido di tutti perché improvvisamente credo ai militari dell'arma? "“nella zona del pronto soccorso dove sostava la giovane mamma nigeriana che ha perso la bambina di 5 mesi lo scorso 14 dicembre non c’è stato nessun commento e nessun insulto razzista perché presenti erano solo lei, il marito, il personale medico, una parente e i carabinieri” [...] In breve, non ci sono prove che qualcuno possa aver insultato la povera donna, perché non è affatto passata oer la ‘normale’ sala di attesa. Inoltre, nessun cittadino (tanto meno la sardina che ha denunciato il fatto sui social) si è presentata al comando di zona oer sporgere denuncia, anche contro ignoti." aldilà del fatto che alla giornalista de Il Primato Nazionale si è incastrato il tasto della "o" ed ogni "per" è diventato "oer" (Ilaria ti stimo, scrivi davvero in modo impeccabile continua così e lo dico sinceramente...) nessun ha visto o sentito la scimmia berciare per la perdita della figlia... Insomma un altro caso inventato (basato solo su testimonianze oculari di parte non supportate da alcuna prova... mi ricorda qualcosa) per dimostrare che l'Italia e gli Italiani sono razzisti e si avverte la necessità di stringere ancora la vite per impedire alle persone pensanti di avere un'alternativa alla deriva liberista.
Il vero problema che affligge invece l'Italia in questo momento è che alle persone davvero di destra (nel senso più assoluto del termine) se le prossime elezioni politiche non vedranno la presenza di CPI, non ci sarà alcuna alternativa valida tra gli amici delle banche e quelli dell'Europa delle banche. Sostanzialmente non ci sarà alcun partito per cui valga la pena votare per poter cambiare davvero le cose in Italia e fare finalmente gli interessi del popolo italiano.
Stavo pensando, condiviso anche dal lettore che presto sarà torturato per le sveglie mattutine con pessime notizie (ma è pur sempre la cronaca), di ritornare a votare il partito di cui condividevo, e tuttora condivido, gli ideali.
L'obiezione a questa mia affermazione, in questo particolarissimo momento storico per la politica italiana, lo lascio al custode di "Villa Mussolini" nonché guida ed autista personale di donna Rachele Guidi vedova Mussolini che mi disse "è possibile non riconoscersi in questa classe politica, ma se non voti a destra vincono i comunisti". Di conseguenza la scelta, per quanto difficile, è obbligata o si sceglie il male peggiore (Salvini o Meloni) o accettiamo, senza lamentarcene, lo stalinismo liberal-borghese di Boldrini e Fiano con le loro proposte di legge liberticide (corto circuito per un partito liberale) e di veder regalare la cittadinanza, del paese più bello del mondo, ad una manica di sporchi negri che insozzano le nostre migliori opere d'arte per il semplice fatto di essere custodite in una chiesa.
Esattamente come farebbe il Conte Varg Vikernes (in arte Burzum) non verserei una lacrima per una chiesa che va a fuoco, ma mi dispiacerebbe se a farne le spese fossero gli affreschi dei nostri artisti che hanno fatto, seppur tramite il padrone sbagliato, la grandezza di questa Nazione. In questo momento purtroppo occorre fermare le bestie rosse, rosso-rosso scuro o giallo-fucsia se preferite, come i volontari delle divisioni Waffen-SS che combatterono affianco dell'esercito invasore (quello tedesco) non perché ne abbracciarono gli ideali, ma perché avevano capito il pericolo costituito dall'avanzata rossa. Di certo non condivido gli ideali di Berlusconi, Salvini e Meloni (e nemmeno degli altri pupazzi), ma in questo momento serve fermare lo strapotere ittico della sinistra che vuole, banalmente, la cancellazione della nostra nazione per renderla un mercato interno dei potenti ed allo stesso tempo il loro pozzo dei desideri da cui poter attingere ciò che hanno sempre desiderato, ma incapaci di crearlo.

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