30 maggio 2019

Complottismo, politica e fascismo democratico.

Ho sempre creduto, e credo tuttora, che nulla avviene per caso. Normalmente mi leggereste filosofeggiare e lanciarmi in nobilissimi monologhi incentrate sugli Déi, gli Eroi ed i loro tormentati destini a cui sottostanno, ma mai si sottomettono.
Sul tema di oggi sarebbe un'esternazione fin troppo elevata per l'argomento, un po' come esaltare le pregiatissime doti di un "Chateau Margaux del 1787" mentre roteo le rossastre spume di un "tavernello del 2020" (sì il tavernello non ha una data di vendemmia bensì quella di scadenza).
Vi scriverò quindi di politica ma, come recita il titolo, non delle elezioni o dell'inutilità dei nostri governanti (o quasi... in fondo ormai mi conoscete). Mi cimenterò nel tavernello della politica. Ovvero lo strano rapporto tra i politicanti e coloro che manovrano i fili. Risulta sempre più raro che io rivolga la parola ai moralizzatori delle macchinette, ma quando lo faccio mi regalano spunti interessantissimi (per gli articoli, non certo di riflessione che sono mosse da persone ben più meritevoli del mio preziosissimo tempo ed attenzione). A fronte dell'esito delle elezioni si discuteva del governo e delle possibili implicazioni che il consenso ottenuto dalla Lega, che innegabilmente ha ribaltato il peso del carroccio (ho sempre detestato questo nome mi ricorda troppo un manipolo di eroi "Attorno ad esso si ponevano scelte squadre di militi. [...] Naturalmente, per il suo carattere di simbolo, la perdita del carroccio in combattimento era la più grave alla quale si potesse soggiacere." a cui nemmeno la Lega Nord delle origini poteva minimamente auspicare di assurgere) nell'attuale governo.
Tale parentesi è assolutamente doverosa per dare il quadro generale in cui si incastona il discorso che ne scaturirà a breve. Si discute infatti, oltre che sulle implicazioni del cambio di orientamento del paese, sui possibili scenari di tale inclinazione politica. Chi sostiene, come molti (me incluso) da mesi, che il governo cadrà! La mia ipotesi era che sarebbe caduto in autunno insieme alle foglie, ma dal momento che stiamo vivendo ora l'autunno forse non avevo semplicemente fatto i conti con le bizzarrie climatiche, più che con quelle politiche. Chi sostiene che resisterà i 5 anni di mandato (o quanto meno che non ci saranno nuove elezioni entro i prossimi 5 anni e che piuttosto si formerà un nuovo governo tecnico). Chi ribatte sostenendo che un governo tecnico (oggi non avrebbe la maggioranza) e qui, come sempre cala la mannaia "Nel momento in cui si va al governo tecnico... la BCE (che governa su tutti) otterrà la maggioranza che le serve.". Si riprende a discutere, a commentare, ecc. ma ormai la mannaia è calata ed eccola che torna a colpire "sono convinto che se ti fanno arrivare lì è perché sanno come controllarti o farti cadere... se ti lasciano arrivare lì è perché hai fatto per loro (o loro sanno che hai fatto) qualcosa con cui poterti far cadere nel momento in cui sei scomodo o non hai più nulla da offrire"... sostanzialmente come il Berlusca, il Mortazza, il Senatur, ecc.
Infatti i moralizzatori sono estremamente convinti, nella loro ingenuità ingenuità, che se colpiscono un parente è perché non hanno nulla sul bersaglio designato. Io, ovviamente, la vedo in modo leggermente diverso, ovvero se colpiscono un parente è perché vogliono mandare un avvertimento. Chi lo capisce (e si riallinea) se la cava, chi non lo capisce fa la fine del Berlusca, di cui hanno mostrato quanto bastava a far sì da renderlo inoffensivo o politicamente morto (per quella clinica ci vuole ancora qualche tempo... non riescono tuttora a stabilire se ci sia o meno attività cerebrale).
Per il Senatore, sono andati a colpire il "trota" che con la sua faccia da pirla è riuscito a convincere i giudici che a rubare i soldi fosse stato chi, in quel periodo, nella lega non c'era nemmeno.
Per un "puro caso fortuito" i guai giudiziari di Gianfranco Fini (quelli politici sono iniziati con il congresso di Fiuggi) sono la diretta conseguenza dell'essere un coglione, infatti dopo essersi piegato, a brache calate, innanzi a tutti i poteri forti della politica e dell'economia internazionale ed essere disceso politicamente da delfino di Almirante nel MSI a presidente del nulla nel FLI, non avevano motivo di colpirlo, ma cognato e suocero sono due fenomeni che quando si mettono d'impegno (per scagionarlo) riuscirebbero a far condannare per stupro... persino un pellet in Danimarca.
Ho sempre creduto alla colpevolezza di Annamaria Franzoni, ma in questo articolo metterò in discussione le mie convinzioni per fare in modo che, la nipote del "mortazza" Prodi, risulti essere stata coinvolta in un complotto, in quanto, dopo averci trascinato in Europa (senza che nessuno ci chiedesse se eravamo d'accordo) non ha fatto molto a sostegno dei Bilderberg.
Lo stesso vale per altri fenomeni della politica italiana, Di Maio, Renzi, Salvini, Di Stefano, ecc. colpiti indirettamente, ma a comparire sui giornali affianco ai titoloni sono loro e mai i parenti serpenti che si sono fatti beccare.
Continuando l'analisi politica che ho condotto sin qui, saltano all'occhio un cambio di posizioni contrapposte che rientrano perfettamente nella casistica de "il bue che da del cornuto all'asino". Infatti ci si ritrova ad avere da un lato un sistema politico "democratico" che, violando ogni articolo della costituzione Italiana, si comporta da dittatura continuando, per giunta, ad accusare di fascismo chiunque sia, politicamente, più a destra del "pulcino Pio".
"All'altro angolo" tutti i partiti e movimenti extraparlamentari di estrema destra che si lamentano del fatto che lo Stato è cattivo e antidemocratico.
Di questo, forse, avevo già scritto. La mia sensazione è che l'estrema destra che si lamenta della situazione attuale, non lo faccia per una propria ipocrisia (ovvero vorrebbero una dittatura, ma non della Boldrini), bensì dell'ipocrisia di un "Sistema" che dice di essere democratico, di rispettare tutte le idee dell'individuo, ma i fatti dimostrano esattamente il contrario. In questo frangente, mentre si mostrano a vicenda le corna, dovrei far presente che far notare questa contraddizione sul proprio nemico è utile in due casi e per due ragioni... se qualcuno sta guardando e, se chi mostra l'ipocrisia altrui, ne è privo. Richiamando alla memoria il concetto dell'essere esempio e faro, rispolvero un altro pezzo di bravura dei "Peggior Amico"...

"Dio, ti ringraziamo dei nemici che ci hai dato!
Potenti e malvagi proprio come questo stato!
Ci aiuti a diventare più forti e più cattivi!
Più nemici del nemico, più furbi, più vivi!
"

Quindi concludo dicendo che, almeno per quanto mi riguarda, quando mi scaglio contro la mancanza di libertà non è perché non mi piace l'olio di ricino che farei volentieri ingoiare ai nemici del "mio" popolo (così evitiamo ogni riferimento alle canaglie bolsceviche), ma prendendo spunto dalle menzognere lotte partigiane (spacciate per verità storiche), nel momento in cui ci si rende conto che questa non è la libertà di cui tanto ci parlano tocca a noi salire sui monti e, sparando alle spalle, scappare con la cassa dello Stato Italiano (per fondare la casa del popolo Italiano) e diventare i presidenti della repubblica nei prossimi decenni.

28 maggio 2019

Modello Riace... fallimento su tutti i fronti.

Ci tengo a specificare che per quel che mi riguarda questo è da considerarsi, salvo complicazioni gravi, l'ultimo articolo riguardo al cosiddetto "modello Riace" e del sindaco "canaglia" che lo ha attuato.
In verità se non ne avesse parlato Il Primato Nazionale (che oggi spende un ulteriore articolo sull'argomento) non ne avrei parlato nemmeno la prima volta dal momento che mi occupo di quanto accade a sud di La Spezia solo in funzione di quanti "cannoni sono puntati sui barconi", ma mi pare che la situazione (in tal senso) sia tutt'altro che degna di nota.
Ad ogni modo per i lettori che si sono affacciati a questo "diario" da poco ricordo brevemente che il sindaco di Riace, tale Mimmo Lucano, è balzato alle luci della ribalta nel modo che più piace alla sinistra salottiera dei radical chic, ovvero venendo indagato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Perché tutto questo piaccia tanto alla sinistra è presto detto, ai salotti rossi piace l'immigrazione (ma lontano dai propri quartieri borghesi), piace che qualcuno violi apertamente la legge, purché rispetti i dettami del pensiero "unico" (diversamente è un criminale fascista che va perseguito penalmente e perseguitato mediaticamente), piace schierarsi a favore dei più deboli purché i più deboli siano "esotici". Così quando il delinquente è stato "pizzicato" a combinare matrimoni falsi (come un qualsiasi "ruffiano" da marciapiede) ed a elargire permessi umanitari fasulli... la sinistra non si è scagliata contro il delinquente, bensì contro la magistratura che ha impedito l'integrazione di nulla facenti e scrocconi.
Questo è il caso.
"La pacchia è finita!", sembrano dire i cittadini della città calabro-saudita, che tramite le urne hanno mandato a casa Mimmo, ma quali colpe sono imputabili alla popolazione? 
Prendendo spunto dalle considerazione di un mio lettore possiamo essere posti di fronte ad un trivio.
Nell'articolo il neo-sindaco leghista (a esser giusti candidato in una lista civica appoggiata dalla lega) sostiene "“Questa è la fine di un’era. Riace non si è svegliata leghista oggi, lo è da almeno tre anni”, spiega Claudio Falchi, segretario di Noi con Salvini a Riace"... male... in questi 3 anni allora la popolazione che cosa ha fatto? Ha espresso, tramite feroci proteste, il proprio disappunto contro l'operato del Sindaco? Lo ha fatto, ma si è verificato un eclatante caso di censura da parte dei media locali o non è stato fatto nulla? O ancora tutti prendevano la "paghetta" dall'indegna attività speculativa sulla pelle dei pellet e morto il "re" si sono tutti rivolti al viceré? Le affermazioni successive sembrano dare credito a quest'ultima versione "“Noi non siamo contro l’immigrazione, ma di certo non si verificherà più di vedere qui più di 600 immigrati, tutti a ciondolare per le strade”" esattamente come il modello leghista, il problema non è che i pellet rubano il lavoro agli italiani (nascondendosi dietro alla balla secondo cui gli italiani non li vogliono più fare), ma il problema è piuttosto che i pellet rubano l'ozio che i riacesi non potavano più fare.
Un vecchio detto dice "piuttosto che niente meglio piuttosto", questo vale se la scelta è tra la sinistra che va a prendere gli immigrati direttamente in Libia e la Lega che, almeno, ferma una nave ogni 5, ma quando la scelta è tra la sinistra che li mantiene e la lega che permette agli imprenditori di sottopagarli favorendo l'incremento della disoccupazione del popolo italiano, non è una scelta che sono in grado di fare, perché non c'è una via che permetta di risolvere i problemi del Mio Paese. 
Le affermazioni di Mimmo Lucano (ahimè) esclude la possibilità che si sia trattata di un atto di censura dei media a più livelli "“Non ci aspettavamo questo risultato, noi eravamo sicuri di potercela fare”." oooook... vaaaaaaa bene... e in un colpo solo si escludono la censura e le proteste dei cittadini in quanto persino una persona che vive "Ai Confini della Realtà" o oltre, come in effetti a mostrato di essere il prode Mimmo che pensava davvero che i salottieri sinistrorsi si sarebbero ricordati di lui nel momento del bisogno, avrebbe correttamente interpretato una folla inferocita con forconi e torce alla mano che sfila sotto le finestre del comune.
Di conseguenza, e concludo, il cerchio si stringe o i riacesi, come detto, sono compiacenti alla 'ndrangheta (per cui morto "il re è morto! Lunga vita al re!") oppure sono dei vigliacchi che hanno preferito il "segreto" delle urne piuttosto che affrontare il problema... ma questa è una cartina tornasole dell'intero paese. In quanto tutto il nord italia ha, nel silenzio delle urne cambiato bandiera senza che i politicanti "uscenti" se ne accorgessero. Il caso più eclatante è il Piemonte che, da sempre roccaforte rossa, rispolvera il centro destra dimenticato dopo la brevissima parentesi "Cota" e la meno breve (2 mandati consecutivi) "Ghigo", mentre Torino continua con le sue pessime abitudini ritornando a favorire il PD dopo aver visto l'operato della Appendino.

27 maggio 2019

Under the skin

Nonostante il titolo non si tratta del un nuovo polpettone progressista che ci propina, in confezione predigerita, l'allarme del crescente pericolo "neo" nazista in Europa con particolare enfasi sugli incivili relitti dell'ex blocco sovietico, bensì di un film di fantascienza in cui una "strepitosa" Scarlett Johansson interpreta il ruolo dell'aliena.
Ehm... allarme spoiler... il fatto che sia un'aliena lo si capisce già all'inizio del film in quanto è lei a "baccagliare" gli uomini.
Dettagli insignificanti, e pessime battute, a parte... il film è assolutamente "strano". Effetti speciali ridotti ai minimi termini (quello più clamoroso è dato da uno stunt man che prende fuoco), fotografia straordinaria, un totale di (forse) 10 attori di cui una sola protagonista... ci sono andato vicino secondo "vaccapedia" sono 9 in totale, e location eccezionali.
Come ho già detto, il film è strano, a partite dalla trama per finire con i "tempi" infatti per essere un film di fantascienza il ritmo, imposto da Jonathan Glazer, è decisamente lento. Tratto dall'omonimo romanzo di Michel Faber, per non correre altri rischi su cosa posso o no rivelare della trama la esporto dalla vaccapedia on line. "A Glasgow, un motociclista recupera il cadavere di una ragazza sul ciglio di una strada e lo porta all'interno di un furgone vicino, dove un'altra ragazza, interamente nuda, prende i suoi vestiti. In realtà il corpo della misteriosa e affascinante ragazza è il travestimento di un essere alieno con la pelle nera, anatomicamente simile a una persona, capace di parlare e comprendere il linguaggio terrestre; con indosso la pelle che le dà un aspetto normale e apparentemente innocuo, l'aliena può andare per il mondo senza che nessuno abbia da sospettare circa la sua natura.

L'extraterrestre inizia a girare in furgone attraverso la Scozia, chiedendo indicazioni e seducendo vari uomini incontrati per strada; una volta sedotti, i vari adulti vengono condotti in un ambiente onirico in cui, immersi in una sostanza scura, vengono intrappolati e poi l'interno dei loro corpi (organi, ossa e liquidi vitali) vengono assorbiti per rifornire i macchinari alieni. Questa è la "missione" della ragazza e, ad aiutarla, c'è un altro essere alieno, travestito da motociclista (lo stesso citato all'inizio); i due si tengono in contatto (anche da lontano) attraverso l'empatia e la telepatia aliena.

Sotto le mentite spoglie della ragazza, l'aliena è fredda e cinica: sembra non provare emozioni né avere alcun sentimento nei confronti delle sue vittime, seducendoli con il suo fascino e fingendosi cordiale con loro; quando assiste su una spiaggia all'annegamento di una coppia e al tentativo di soccorso portato da un nuotatore, uccide quest'ultimo e porta via il suo corpo, lasciando il figlio piccolissimo della coppia solo davanti al mare in tempesta. Successivamente il compagno di Laura elimina tutte le tracce della presenza del nuotatore.

Le cose cambiano quando incontra un ragazzo deforme, affetto da neurofibromatosi e quindi ignorato da tutti (donne comprese) a causa del suo aspetto poco ortodosso, che la tocca nel profondo. Lo porta nel solito posto ma poi, probabilmente colta da pietà, lo aiuta a fuggire e interrompe la sua "missione". Con questa esperienza la ragazza aliena diviene emotivamente sensibile e ciò la porta a sperimentare sensazioni umane."

In verità ho dovuto tagliarla perché la trama descritta arriva fino ai titoli di coda... quindi eviterei di essere così crudele.
Il film è sicuramente interessante a diversi livelli. Diciamo che, come ogni altro film di fantascienza, i messaggi subliminali dipendono molto dal punto di vista dell'osservatore. In altri casi sarei molto più massacrante al riguardo, ma effettivamente, in questo caso, non sono così evidenti e si basano su una verità biologica oggettiva. Se l'aliena si fosse travestita da maschietto per quanto affascinante (alla Gear, Connery, ecc.) difficilmente una ragazza si sarebbe lasciata convincere ad andare a casa con lui. Mentre una bella ragazza (categoria in cui la Johansson rientra sicuramente e a pieni voti) che adesca un maschietto lo può portare pure all'inferno e lui, alla peggio, chiederebbe un bicchiere d'acqua.
Per cui in questo non ci vedo un complotto lgbt, anzi semmai l'esatto contrario. Infatti la fanciulla avrebbe potuto tentare di adescare anche delle ragazze e non solo ragazzi, ma evidentemente gli sceneggiatori (e probabilmente anche l'autore del libro) hanno optato per questa scelta più "tradizionale". Persino la scelta di far cambiare percezione della specie umana all'aliena a fronte dell'incontro con il "deforme" può essere associato ad una diversa reazione emotiva nei soggetti.
Secondo una mia personalissima interpretazione del film, l'aliena (nello svuotare i corpi delle vittime) assimila anche le loro sensazioni e mentre la maggior parte di loro provano (giustamente eccitazione), il deforme che non ha mai provato la sensazione del contatto umano, quasi sicuramente, prova qualcosa di più (o di diverso) dalla mera lussuria.
Diciamo che la stranezza del film consiste proprio nel fatto che, per un film di fantascienza, i risvolti psicologici sono molteplici. Sicuramente, nonostante l'idea di fondo potrebbe ricordare la pellicola "Specie Mortale" del 1995, non ricordo altri film di fantascienza in cui si è portati a patteggiare per la specie aliena che uccide gli esseri umani. La forza della pellicola, forse, risiede proprio in questo. Ovvero negli altri film (basati ancora sul cliché della lotta tra bene e male, indiani e cowboy, nazisti e americani, ecc.) l'alieno è sempre dipinto come un mostro che prova piacere nell'uccidere e "mangiare" l'essere umano e per questo deve essere trovato, combattuto e distrutto. Ma sarebbe come se noi fossimo cacciati, combattuti e distrutti per un piatto di lasagne. In questa pellicola, invece, l'alieno viene dapprima dipinto come inespressivo e apatico (non prova assolutamente nulla nell'uccidere è il suo dovere) sino a quando non entra in contatto con i sentimenti umani. Ecco forse questo è l'unica cosa che si potrebbe contestare, ma ancora una volta è soggettivo.

In conclusione un film che merita di essere visto, nonostante la parte del cattivo sia data ancora una volta ad un bianco, ma almeno non esistono pellet... per cui sono bianchi anche i buoni.

24 maggio 2019

Verso le elezioni... questa è la considerazione di chi ci governa.

Jean-Claude Juncker andrebbe processato, condannato e fucilato sommariamente, ovvero, senza prendersi nemmeno la briga di cercare una scusa plausibile. Finché la sua "disonestà" intellettuale si limitava a maltrattare gente eletta appositamente per farsi maltrattare, problema "loro tutti contenti" (anche se poi il conto di tale "spettacolo" ci veniva presentato ad ogni manovra economica presentata dal governo), ma quando si offende il pensiero di qualcuno in nome dell'economia... non mi sta più bene soprattutto se l'insultato (in questo caso io e chiunque la pensi come me in fatto di Nazione) ha intelligenza sufficiente per capire di essere stato offeso nei propri valori più profondi.
"“Questi populisti, nazionalisti, stupidi nazionalisti, sono innamorati dei loro paesi”, ha detto Juncker alla CNN (come se amare il proprio paese fosse un problema). “A loro non piacciono quelli che vengono da lontano, a me invece piacciono gli immigrati … dobbiamo agire con solidarietà nei confronti di coloro che si trovano in una situazione peggiore della nostra.”" a prescindere dal fatto che, attualmente, gli italiani che vivono sotto la soglia di povertà si stanno vedendo, progressivamente, ridurre gli "aiuti" e le agevolazioni statali. Non parliamo dei dentisti, o altre categorie simili, che lavorano in nero per poi rinchiudersi in una qualsiasi stanza del loro castello d'oro a piangere miseria. Parliamo persone che lavorano alla luce del giorno, ma che gli viene imposto o uno stipendio da fame o un orario che non gli permette di guadagnare a sufficienza per sfamare i propri figli, a favore di chi viene da lontano a cui è garantito da subito vitto, alloggio, vestiario, connessione wifi (se ti serve il wifi, hai qualcosa con cui collegarti alla rete, se hai qualcosa con cui collegarti alla rete o ti è stato dato all'arrivo o te lo sei portato dalla Libia... strano che i criminali libici non te lo abbiano rubato... il cerchio si stringe) e una diaria per gli extra. Un incubo simile, quello immaginato da Juncker, noi "stupidi Nazionalisti" ce lo sogniamo dopo una cena a base di cinghiale, peperonata e cozze (le prime 3 pietanze leggere che mi vengono in mente), ma pensiamo sempre a chi sta peggio senza accorgersi che dietro di noi non è rimasto più nessuno.
Poi parla della Brexit (strano che esprima lo stesso pensiero che ho accennato ieri, ma poi lasciato in sospeso per limiti di tempo) "Parlando della Brexit, Juncker ha detto che il macchinoso processo paradossalmente sta favorendo l’Unione Europea, perché “il numero di coloro che sono a favore dell’Unione Europea è in aumento perché le persone stanno guardando ciò che sta accadendo in Inghilterra e vedono che lasciare l’Unione europea non è così facile come gli era stato detto.”" effettivamente se guardiamo a quello che sta succedendo a Londra uscire dall'€urozona sembra impossibile, ma chi in televisione non guarda solo il grande fratello o non legge solo "tutto juve" (il titolo ufficiale sarebbe "Tutto Sport", ma su 5 pagine 4 sono dedicate alla juve e la rimanente se la dividono tra il resto del campionato, gli altri sport e la pubblicità) sa che Theresa May sarebbe uscita da un pezzo dall'Europa rispettando la volontà espressa dai cittadini, ma è il parlamento britannico (o la finanza che lo governa) che continua ad osteggiarne l'uscita affinché passi il messaggio che non se ne esce.
Prima di avviarmi alla conclusione faccio ancora presente che, come detto ieri e come ricordato in campagna elettorale dall'Avvocato Marco Mori, quelli che oggi sono al governo partivano da una posizione quanto meno euroscettica (anche se, in verità, decisamente contraria), ma successivamente ritrattata perché siamo stati tirati dentro all'euro senza che nessuno ci chiedesse nulla (anzi Prodi ci derubò pur di farci entrare), ma per uscire hanno bisogno del nostro consenso esplicito. Perché?
Sempre proseguendo quanto espresso ieri, nella migliore della ipotesi l'U(B)E ci tratterà come un qualsiasi Stato extra UE, continuando gli scambi economico-commerciali avuti sinora... nella realtà dei fatti taglieranno ogni tipo relazione commerciale con noi facendoci, di fatto, un embargo (come quello al Venezuela che non può commerciare con nessuno a livello planetario).
Di conseguenza la nostra economia subirà, inevitabilmente, un tracollo, ma dopo la fase iniziale potremmo riprenderci l'economia, abbattere la disoccupazione, riprendere il controllo di quei settori produttivi, sociali ed energetici (ora in mano a multinazionali straniere) cruciali per la sopravvivenza della Nazione e dello Stato.
Trova anche il tempo di contraddirsi (nella stessa frase... mi ricorda qualcuno) "“Dobbiamo fermare questo processo perché sta danneggiando l’atmosfera generale in Europa”, ha detto Juncker. “Sta danneggiando le prospettive di crescita economica in tutto il mondo.”", ma come non stava favorendo l'Europa?
In conclusione Juncker spende una parola buona proprio per la May "“E’ una donna che sa come fare le cose ma non riesce a portarle a termine. Mi piace molto, è una persona tosta.”"... la tipa tosta ha appena rassegnato le dimissione e mollerà il prossimo 7 giugno.

Buon voto a tutti.

23 maggio 2019

Verso le elezioni... fuggite sciocchi!

Era il lontano 2016, quando si parla di politica già un semestre è un tempo infinitamente grande, quando i cittadini britannici furono chiamati a rispondere alla domanda posta dal parlamento di Sua Maestà "volete restare nell'U(B)E?" a cui, il 51,89% dei sudditi del Regno Unito rispose, tradotto grossolanamente dall'inglese, "Sapete che c'è?!? ma andatevene tutti quanti affanculo!!!". Così fu! ... o quasi... anzi per niente proprio infatti a quasi 3 anni dai risultati delle urne i britannici sono chiamati alle urne per eleggere un parlamento che hanno espressamente dichiarato di non volerci avere nulla a che fare.
Aldilà dei tempi burocratici "Imposti" dal Fondo Monetario Internazionale, che lo impone, alla  Banca Centrale Europea, che lo impone al parlamento Europeo, che lo impone agli stati membri "che al mercato mio padre comprò"... si sono sommati i tempi fuffa dei parlamentari britannici, mossi come marionette dal parlamento europeo, mosso come burattini... ecc. ma di questo ne parleremo in seguito in questo stesso articolo.
Nel corso dell'ultimo anno i presunti (o sedicenti tali) euroscettici, che oggi sono al governo, hanno cambiato, io che sono drastico direi, radicalmente la loro posizione  rispetto a quella presentata a noi plebaglia alle scorse elezioni. La lega è passata dall'uscita senza compromessi al restiamo per cambiare ciò che deve essere cambiato. Il M5S, come ho già detto in passato, sulla posizione che l'Italia dovrebbe avere nei confronti di Bruxelles ha cambiato così tanto idea che ci si poteva riscrivere il "kamasutra" (ed il riferimento sessuale è voluto dal momento che come ci mettono ci mettono finisce sempre che ci "fottono").
Gli unici che hanno mantenuto la stessa linea, se non badiamo alle singole parole (forse hanno finalmente imparato a parlare in politichese) è Casapound.
Come riportato in occasione delle politiche del 2018, la posizione delle "tartarughine" è che l'unica risposta seria al sistema bancario dell'U(B)E è l'abbandono. Finché restiamo dentro siamo soggetti a regole che l'Europa impone, ma non rispetta (sia in ambito economico, che in quello migratorio), ci chiede austerità che non applica ad altri e compagnia cantando. secondo CPI (attraverso le parole del suo Segretario Nazionale Simone Di Stefano) "Dobbiamo uscire dalla Ue per recuperare la nostra piena libertà. E soprattutto per andare incontro al resto del mondo, che ci aspetta a braccia aperte. Un mondo che economicamente sta crescendo e si sta sviluppando. Mentre la Ue rimane dal punto di vista economico una gabbia che ci fa avvizzire, con i suoi parametri. L’austerità, i pareggi di bilancio: tutte scelte folli, fatte in osservanza di una visione economica superata, fuori del mondo. E noi italiani stiamo qui, a morire appresso a francesi e tedeschi." sul fatto che l'europa sia soggetta a voleri, bisogni e capricci dei due Stati è assodato basti solo pensare che, come detto in altri articoli, da un lato c'è l'imposizione di non indebitarsi troppo (e se a chiedertelo e lo "strozzino"), ma dall'altra anche quella di non crescere troppo. Vincoli che rispettivamente Francia e Germania hanno bellamente ignorato accordandosi fra di loro al punto tale da essersi quasi creato un parlamento congiunto sovranazionale la cui posizione non è ben definita se è sopra o sotto (come gerarchia) al parlamento europeo. Di Stefano dice anche "Effettivamente questi partiti hanno paura della Ue, nel senso che non hanno il coraggio di affrontare le cose come vanno affrontate. Perché per fare l’Italexit serve un grande coraggio. Aver abbandonato certe posizioni significa quindi che secondo loro è possibile modificare dall’interno il meccanismo della Ue. Ma non è così." i partiti  a cui si riferisce il segretario di CPI sono Lega e M5S, che hanno mostrato tutto il loro coraggio (e valore) nell'affrontare Bruxelles. Infatti è bastata la minaccia di "commissariamento" (o qual era il termine corretto) perché entrambi calassero le brache (nostre).
Secondo il leader di CPI abbiamo la possibilità (scesi dal patibolo) di stringere accordi con Stati sovrani extra U(B)E rendendo quindi non paralizzante l'uscita dall'eurozona... ma se pensate che sarà una cosa leggera come la portabilità di un numero telefonico ad un'altra compagnia... non è proprio così, ma il cambiamento, in questo caso, per quanto difficile è indispensabile.

Vi preannuncio che se non ci saranno articoli di insulti verso le europee sarà per mancanza di notizie succulente e non certo per il rispetto di una par condicio di cui non mi frega nulla.

22 maggio 2019

Gli aforismi delle cazzate.

Oggi avrei potuto commentare la diatriba, interna al governo, sugli €80 di Renzi che Tria vorrebbe eliminare, Salvini mantenere. Forse Matteo S. (per non fare confusione con Matteo R. fautore dello sborso degli "80 €uri") ha capito che per ogni 80 che il cittadino riceve, a fine anno (con il conguaglio) ne restituisce 100. Questo ovviamente vale per tutti tranne che per la "zia ricca di Pinerolo" di un moralizzatore delle macchinette (renziano) che mettendo da parte gli €80 di Renzi al secondo anno s'è comprata il Savoy a Londra...
Avrei potuto commentare che, in piena regressione di nascite italiane, sempre lui (l'attuale ministro all'economia e membro del comitato economico della Fondazione Bettino Craxi quest'ultimo ricordato in Tunisia per le grandi opere... realizzati con i soldi che ha rubato all'Italia che lo ricorda per la fuga dal ristorante milanese sotto una scrosciante pioggia di monetine da L.100), ha anche ipotizzato di eliminare il ridicolo (per il costo della vita) "incentivo bebè" che, per quanto ridicolo è sempre meglio che un calcio in culo.
Avrei potuto parlare di tutto questo e fare "antipolitica" come sempre, ma oggi ho deciso di spiazzarvi. Affiancandomi, indegnamente, ai vati-guerrieri che mi hanno preceduto vorrei provare ad esprimere un mio giudizio, approssimativamente negativo, sugli aforismi classici e quelli più moderni che di fatto dicono cazzate.
Per dare maggior spessore intellettuale potrei partire dalla più classica delle classiche cito l'autore, ma non la frase perché... di Alfred Tennyson o scomodare François de La Rochefoucauld, ma come ho detto intendo stupirvi... quindi scomoderò il comunista cileno Neruda? macché scomoderò Robert "Fish" Fishman protagonista indiscusso della pellicola cinematografica "The Rocker - Il batterista nudo", che rivolgendosi al chitarrista della band (autore di testi e musica degli inappropriatamente detti Rocker A.D.D), che soffre di sindrome dell'abbandono, gli dice "ti manca quello che non conosci"... Certo lui lo diceva riferito al padre del ragazzo, per cui effettivamente l'eroe della 6 corde magari non ha conosciuto così tanto bene suo padre, ma non è del tutto ignaro del concetto di padre.
Al giorno d'oggi verrebbe difficile immaginare una situazione assolutamente plausibile fino a qualche decennio fa (prima dell'invenzione del televisore), ma se avessimo preso allora una persona nata nel cuore dei monti e gli avremmo posto la domanda "Ti manca il mare?", magari non ti avrebbe chiesto di rimando "che cos'è il mare?", ma facilmente avremmo ottenuto una risposta negativa. Perché il mare non gli manca affatto oppure (citando il film "La leggenda del pianista sull'oceano") non gli sarebbe mancato perché non ha "mai sentito l'urlo del mar"?
In termini stretti ti manca qualcosa di cui hai, o hai avuto, conoscenza, ma per qualche ragione non hai più accesso ad essa o ti è stata negata (o tolta) da una forza superiore. Chiedere ad una persona se gli manca qualcosa che non conosce se non per sentito dire e come chiedere ad un non fumatore se gli mancano le sigarette o ad uno che non si è mai "bucato" se gli manca l'eroina. Non può saperlo, per sentito dire può conoscere la sensazione che può provare un tossico in crisi d'astinenza, ma non potrà mai saperlo con esattezza finché non verrà paragonato a qualcosa che conosce bene.
Ed eccovi accontentati Alfred Tennyson scrisse "È meglio aver amato e perso, che non aver amato mai." se si ha provato l'Amore e si sa che l'immensa felicità che può donare tale sentimento... sì tutti i patimenti che si sono affrontati prima che arrivasse e quelli che si proveranno se lo dovessimo perdere il gioco vale assolutamente la candela. Diversamente se non si è mai provato le sensazioni donate dall'amore ed i patimenti da esse derivate, allora non si può nemmeno fare una classifica di cosa sia meglio tra le due, perché solo chi ha provato sa che quei brevi istanti di felicità assoluta, valgono l'intera esistenza. Altrimenti torniamo a parlare della gioia di morire in guerra descritta dai sopravvissuti. Qualcuno si è scomodato ad andare a chiedere ai morti in battaglia se sono felici? Sicuramente se hanno creduto nella causa per cui hanno sacrificato la loro vita non sono mancati in vano.
Chi ha provato, almeno una volta nella vita, un Amore corrisposto è pronto a dare via tutto quello che possiede, "brache" incluse, pur di riprovare nuovamente quella sensazione... per gli altri è poco più di una notte di sesso il cui ricordo svanisce nel cesso come la birra tracannata la sera prima.
Questo ci porta, invece, a François de La Rochefoucauld che, nel suo "Il vero amore è come i fantasmi; tutti ne parlano, ma sono pochi quelli che lo hanno visto davvero.", almeno ci risparmia classifiche insensate e dice una grande verità... a partire dalle canzonette per finire alle commedie romantiche tutti ci parlano del "Grande amore" o del "Vero Amore" quello che, nelle fiabe, è in grado di sconfiggere la morte, ma nella realtà dei fatti sono pochi quelli che lo hanno conosciuto per davvero.
A dar retta a tutti coloro che sostengono di averlo vissuto si direbbe che non esiste una ricetta per riconoscerlo, ma come un fulmine al ciel sereno lo riconosci solo quando è arrivato e non è detto che si sia in grado di riconoscerlo.
Forse è quell'unica dose di eroina della tua qualità preferita che puoi trovare sul mercato finché non viene arrestato lo spacciatore che te la procura e dopo di Lei (o lui per le mie lettrici) nessuna dose di metadone riuscirà a fartela dimenticare. A farti dimenticare quella sensazione che ti dava.
C'è chi parla delle farfalle nello stomaco, c'è chi parla di inappetenza, chi parla di tante cose... persino chi dice che riconosci la persona speciale quando è nei tuoi pensieri in ogni momento, siano essi di veglia o di sonno, ma questo succede anche quando si è innamorati e come ho detto più volte (riferito a me stesso) ci si può innamorare anche 5 volte al giorno, ma l'amore è un'altra cosa.
Certo non sono un esperto e sicuramente, da single per scelta (altrui), non sono la persona più indicata per fare lezione, ma sicuramente se immagino una persona che possa incarnare tale sentimento è quella persona che rende il mondo un posto vivibile e la cui assenza rende l'intera esistenza insopportabile.
Se hai provato questo, Tennyson, chiediti è meglio non averlo mai provato o averlo perduto insieme alla luce del mondo?
Di frasi da "Baci Perugina" ce ne sono fin troppe e ultimamente vertono tutte sulla perfezione della solitudine, ma l'essere umano non è fatto per stare da solo, ha bisogno di provare e donare i sentimenti che lo agitano, perché stando con sé stesso tutta la vita... finisce per starsi sul cazzo.
Se questi pensieri si potessero raccogliere in una sole frase forse mi ci farei un tatoo o meglio l'apporrei come epitaffio sulla mia lapide, ma questo implicherebbe essere sepolto e al momento la cosa non mi convince del tutto.
Potrei citare Sköll che, abbandonato nel testo di una canzone, esprime bene uno dei concetti di base dell'amore "Se non ci metterai troppo... ti aspetterò tutta la vita." Dove non finisce la pazienza nell'attesa del ritorno di quell'Amore perduto, ma finisce prima vita.
Ed ecco il perché, anche se grammaticalmente è un "orrore" ortografico incominciare una frase con una congiunzione, lascio al comunista cileno Neruda (che probabilmente in pochi sono stati sfiorati dall'idea che parlasse di una qualche forma di divinità e i più accomodano secondo i propri orientamenti sessuali) che, per quanto politicamente scomodo, è indubbiamente più bravo di me con le parole il compito di riassumere e chiudere l'imbarazzante argomento di oggi...
"Morirei per un tuo solo sguardo, un tuo sospiro che profumi d’amore ed una carezza che riscaldi il mio cuore. Non assomigli più a nessuna da quando ti amo."

21 maggio 2019

Verso le elezioni... spero che tu non debba fare degli esami urgenti.

Finché una forza politica mette mano al proprio elettorato o a elettorato compiacente (iscritti, sostenitori e simpatizzanti) può dire tutte le menzogne che vuole e produrre tutte le iniziative elettorali che gli passano per la mente e io digerirò la notizia, ma quando vanno a mettere mano alle "tasche" pubbliche la cosa non mi sta più bene.
La nuova iniziativa PiDiota si consuma nella "rossa" Modena quando, domenica scorsa, 100 filippini si sono presentati all'ospedale del capoluogo di provincia emiliano per effettuare una serie di esami clinici gratuiti offerti da una campagna di prevenzione creata appositamente per la comunità asiatica.
Gratuita ovviamente per i filippini, perché i costi di laboratorio degli esami clinici (di cui non vengono riportate le specifiche) per 100 persone finiranno inevitabilmente nell'extra LEA di qualche poveraccio. Senza considerare che dubito che questi abbiano prenotato gli esami e che sia stato dato a tutti il turno di domenica. Quindi significa che non solo si sono sottoposti ad esami gratuiti, ma hanno sfruttato una corsia preferenziale, mentre il cittadino italiano (a tutti gli effetti) che non può permettersi la clinica privata (o non ci va per principio) si è pure visto scavalcare dal momento che le liste d'attesa (per prestazioni che vanno dal lunedì al venerdì e di solito con orari mattutini) hanno un aspettativa di 6 mesi. Ma per il filippino (che a modena costituisce la comunità allogena votante più numerosa) tutto questo non vale.
I più attenti a questo punto si domanderanno... cosa centra il fatto che l'ospedale di Modena regali degli esami gratuiti ai filippini con l'elezioni europee ed il PD?
Ormai dovreste sapere che non scrivo a caso ed infatti "Il problema però – come riporta La Verità – è che questi esami si sarebbero svolti con dei santini elettorali sul tavolino delle prenotazioni. I santini, più in particolare, appartenevano a una lista civica che corre in appoggio al candidato piddino Muzzarelli." (Muzzarelli è l'attuale sindaco di Modena e candidato alle prossime elezioni per il PD). Se sul banco ci fossero stati i "santini" di tutte le forze politiche sarebbe un discorso diverso, ma nel senso che invece di farmi schifo solo il PD mi farebbero schifo tutti, ma questo gesto ha tutti i presupposti per essere considerato un voto di scambio. I PiDioti sono gli stessi che accusavano (guarda caso) Casapound per aver inserito nelle buste della spesa (che le "tartarughine" distribuiscono tutto l'anno alle famiglie italiane in difficoltà economica) un proprio volantino. Ma si sa che per il PD vale molto di più mostrare la pagliuzza nell'occhio di CPI piuttosto che la trave che buttano in culo agli italiani.
Nel frattempo da Modena arriva un'altra bella notizia che riguarda le "risorse" per cui nessuno chiede espulsione, castrazione chimica e linciaggio all'albero più vicino... "Modena, 21 mag – Tragedia al comando della polizia municipale di Mirandola (Modena). Intorno alle 2 e 40 di questa notte uno straniero, a quanto pare per vendetta, ha appiccato un incendio all’interno della sede della Polizia Municipale. Le fiamme si sono rapidamente sviluppate e il denso fumo è salito verso l’alto dove si trovano delle residenze. Chi vive in quegli appartamenti è stato sorpreso nel sonno dal fumo. Due morti, tre feriti gravi di cui uno in condizioni gravissime e 16 intossicati. [...] Dalle prime indiscrezioni, ad appiccare il fuoco sarebbe stato un ragazzo, probabilmente nordafricano ma in via di identificazione, che è stato trovato con un accendino e un berretto della polizia municipale che avrebbe rubato nella sede dei vigili urbani. I carabinieri lo hanno arrestato in flagranza e al momento è accusato di furto e danneggiamento a seguito di incendio. Il ragazzo, che era stato fermato nei giorni scorsi dalla polizia municipale, avrebbe agito per vendetta." e anche qui ci sarebbe da incazzarsi, anche se in via di identificazione oltre alla denuncia per furto e danneggiamento, farei che imputargli l'accusa di Omicidio colposo Premedidato, tentato Omicidio e tentata Strage... sì strage perché 2 morti, 3 feriti gravi e 16 intossicati possiamo definirla tranquillamente una strage (anche se solo tentata) dal momento che la stessa accusa era stata mossa a Luca Traini (condannato a 12 anni di carcere) per aver ferito 6 pellet... ferito non ucciso.
Sulla scia dell'europa che non vogliamo "Roma, 21 mag – A pochi giorni dall’appuntamento elettorale di domenica, immancabile dal Vaticano arriva l’esortazione ad andare a votare alle Europee. In nome dell’accoglienza, ovviamente. Così, la Conferenza episcopale italiana dà una chiara indicazione di voto ai cattolici: di partecipare in massa alle elezioni per fermare l’ondata sovranista. Insomma, quel voto cattolico che il leader della Lega Matteo Salvini sabato scorso ha cercato di recuperare sfoderando un armamentario di santi, santini e rosari – almeno secondo la Cei – non deve andare a chi non è per l’accoglienza." Il "titolone" riporta "la prima virtù è l'accoglienza" mmm... mi sa che sta cosa dell'accoglienza non è nemmeno nella top 5... forse nemmeno nella top 10 delle virtù cattoliche
"
1. Non avrai altro Dio fuori di me
2. Non nominare il nome di Dio invano
3. Ricordati di santificare le feste
4. Onora tuo padre e tua madre
5. Non uccidere
6. Non commettere atti impuri
7. Non rubare
8. Non dire falsa testimonianza
9. Non desiderare la donna d’altri
10. Non desiderare la roba d’altri
"
Vero gesù ci aggiunge una postilla ama il prossimo tuo come te stesso... a prescindere che io potrei anche starmi sul cazzo da solo, quindi nell'odiare il prossimo mio non violerei nessuna disposizione anarcocattocomunista (se ci credessi), ma andrebbe anche chiarito meglio chi è il mio "prossimo" perché dal punto di vista semantico "prossimo" indica chi è in mia prossimità che, secondo la Treccani è: "prossimità (ant. prossimitade) s. f. [dal lat. proximĭtas -atis, der. di proxĭmus «prossimo»]. – Grande vicinanza (nello spazio e, meno com., nel tempo): il clima del paese è mite per la p. del mare; una casa comoda per la p. della stazione (o per la sua p. alla stazione); la p. della scadenza mi dà molta ansia; la p. di una ricorrenza, di una festività. Fig. (non com.), affinità, somiglianza: p. di gusti, d’idee". Va da sé che non tutti sono miei "prossimi" o affini.
Già che ci siamo chiudiamo con un'altra citazione degna di nota e ci spostiamo a Vicenza (città a me cara, ma nemica giurata della razza felina) "Aveva un permesso di soggiorno per motivi umanitari, come capita spesso a questi individui, sempre così solerti nel richiederlo, ma così avari quando l’umanità si tratta di dimostrarla nei confronti della nazione che li ospita. Cletus Solomon, nigeriano di 21 anni, martedì scorso si è reso protagonista di un’aggressione degna di un animale nei confronti di due agenti di polizia in servizio a Campo Marzo (Vicenza). [...] Quando gli agenti sono arrivati sul posto per boccare il nigeriano, dapprima un branco di stranieri li ha circondati, minacciandoli e inveendo contro di loro. In tutto questo, Cletus, sentendosi forte del sostegno del gruppo di connazionali, si è ribellato aggredendo i poliziotti a morsi, arrivando a staccare una parte di falange al dito di uno dei due." La gente integrata allontana chi delinque non la difende... ma questo varrebbe in una Nazione onesta dalla quale siamo lontani... troppo lontani.

20 maggio 2019

A metà strada tra l'europa che non vorrei e le imminenti elezioni

Chi mi segue da un po' di tempo ormai è ben abituato al fatto che delle regole della par condicio me ne "sbatto le balle", se non fosse che ci rovinano sempre la domenica scriverei insulti ai nemici d'Italia e d'Europa sino all'ultima ora.
L'U(B)E cala il carico e lo fa in modo pesante. Così gli utenti FB finlandesi si sono visti recapitare una "pubblicità regresso" in cui chiede a gran voce ai cittadini scandinavi di scegliere il proprio futuro e quello d'Europa...
"sponsorizzata dal Parlamento Europeo - 
Scegli il futuro dell’Europa, vota alle elezioni europee del 26 maggio - 
Scegli il tuo futuro 
(Fonte Il Primato Nazionale)

Questo quindi è il futuro che l'U(B)E vuole per la nostra terra un futuro dove la razza bianca non esiste più sostituita dai pellet immigrati clandestinamente e non. Che i moralizzatori delle macchinette vengano a raccontarmi quello che gli pare, ma in un mondo dove l'immagine vale più di 1000 parole, l'immagine che sta facendo il giro della Scandinavia (finnica) è inequivocabile, infatti non si vede un gruppo di persone eterogenee tra cui zingari e pellet, ma una coppia di pellet con in braccio un bambino (che sembra bianco) e seminascosta dalle sudice zampe di un altro pellet una bambina con i capelli castano chiaro che sembra accarezzare il "fratellino". Ora non c'è modo che da quei due possa venir generata una discendenza indoaria, nemmeno secondo le teorie "dell'arrosto bruciato" da me più volte esposta. Quindi l'unica altra spiegazione possibile è che i due pellet siano ladri di bambini.
Sicuramente qualcuno sogna un'integrazione tra Noi Europei e gli sbarcati all'insaputa di Salvini, ma questa integrazione non può esistere a meno di una nostra "negrizzazione" culturale se non biologica. Alla fine si verificherebbe, nel vecchio continente, quello che da decenni si verifica negli USA post Martin Luther King, ovvero la lotta per i diritti è diventata una caccia al bianco infatti chi, pur senza odiare i negri, i messicani, i culogiallesi, ecc., semplicemente non si piega all'imposizione del "modello" comportamentale dei ghetti risulta emarginato, schernito, deriso... vedi Brian O'Conner alias Paul Walker che nel primo capitolo della saga "The Fast & The Furious" viene appellato con il nomignolo "pupazzo di neve" evidente riferimento alla sua carnagione pallida (rispetto al negrume che lo circonda) ed ai suoi capelli biondi.
Nel frattempo i propagandisti dello Ius Soli vengono progressivamente (seppur troppo lentamente) arrestati per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina nel momento in cui gli viene imputato il reato "Sono stati firmati i primi decreti di revoca della cittadinanza italiana, da parte del presidente della Repubblica su proposta del ministro dell’Interno, per i cittadini stranieri che avevano fruito del “sistema” criminale per acquisire lo status giuridico pur non avendone i requisiti. Al vertice del sistema c’era una dipendente del Dipartimento libertà civili ed immigrazione del Viminale, assistente informatico, già condannata in abbreviato a quattro anni ed otto mesi di reclusione e alla confisca di 49 mila euro." il problema è sempre lo stesso però... va bene revocare le cittadinanze, va bene firmare i decreti di espulsione, ma non basta rimetterli in libertà e sperare che questi prendano improvvisa coscienza del fatto che stanno violando la legge.
Mi domando com'è che "la legge non ammette ignoranza" vale solo per gli italiani a cui viene imposta l'autocompilazione del 730, ma nessuno gli spiega come compilarla e cosa si aspettano che il cittadino debba di tasse al fisco. 

Ancora una volta questa è un'altra storia.

17 maggio 2019

Verso le europee... "Tu quoque, Brute, fili mi! ("Anche tu, o Bruto, figlio mio!")"

Nei secoli lo stupore di Gaio Giulio "Cesare di Roma", è diventato il sinonimo stesso del tradimento (quasi, se non di più, al pari dei 30 denari incassati da Giuda per consegnare chi sapeva di doversi costituire). L'aggravante di Bruto è quella di pugnalare il proprio padre adottivo, quindi sinonimo della congiura familiare.
Resta il fatto che Lega e M5S, continuano a darsi battaglia dimenticandosi che sono al governo assieme e che se cade uno dei 2 l'altro, oggi come un anno fa, non ha i numeri per fare un governo da solo. Per numeri non si intende, naturalmente, l'accezione comune (e moderna) che indica la mancanza di capacità (che mancano a entrambi, privi di esperienza e di "palle" per sostenere le proprie posizioni), ma intendo il numero di parlamentari e senatori in grado di reggere una maggioranza. Il colpirsi reciprocamente alle spalle (Salvini che fa la voce grossa sul decreto sicurezza bis, Di Maio che imbecca la magistratura sulle nefandezze, vere o presunte che sta alla magistratura stessa discernere, del socio leghista) è sintomo che la democrazia sta fallendo se non ha già fallito*.
Soprattutto se a "staseraItalia" si scomodano a riesumare Bertinotti chiedendogli se Salvini e Di Maio stiano, di fatto, creando un sistema di governo antidemocratico... vuol dire che siamo alla frutta. Cioè abbiamo un'intera categoria di persone che detiene il monopolio dell'informazione (con quello che questo comporta, comprese diverse agenzie para o extra governative che bollano come "fake news" o bufale qualunque informazione non sia approvata dai governi o chi per loro) che ci urla nelle orecchie che l'imposizione della BCE, che se ne sbatte delle costituzioni Nazionali, è un atto di democrazia, chi si ribella (in nome del bene del Paese) è un dittatore.
Il 26 siamo chiamati ad esprimerci su chi vogliamo mandare in Europa non consci del fatto che la maggior parte dei nostri partiti (e rispettive coalizioni), vogliono far parte di questa U(B)E e non faranno nulla per cambiare... e hanno voglia a farci vedere gli spot pubblicitari in cui ci fanno presente che siamo (l'U(B)E) una grande famiglia, per cui votare corrisponde a partecipare alla vita della famiglia.
Se questo è vero, ma ho la certezza che non è così, noi (Italia) siamo i figli degeneri, quelli che non si allineano alla tendenza continentali di usare i cittadini come vacche da latte e macellarli quando non producono più... o almeno non tutti pensano questo dei cittadini che sono stati chiamati a governare e cercano di chiedere all'Europa quello che possono per risollevare le sorti di una Nazione che è stata spremuta più del dovuto togliendogli (oltre a tutto il resto) anche le possibilità economiche per poter ripagare il debito che continuano a imporci e a rinnovarci ogni volta che ci restituiscono i soldi che noi paghiamo di tasse.
Ho già affrontato in passato il tema del meccanismo che si cela dietro ai finanziamenti europei, ma la riassumo brevemente (ed in maniera meno precisa). Prendono i soldi che noi mandiamo alla banca centrale (per pagare il debito) decurtano la loro parte (o trattengono il pizzo) e ci riprestano i soldi, ma una cifra inferiore a quella che ci serve, su cui applicano gli interessi.
Che è lo stesso meccanismo che applicano gli strozzini. Non ne parlano mai, diversamente la gente non si affiderebbe alle "finanziarie" che operano al limite dell strozzinaggio e, anzi, a cui a volte passano il contatto. Il meccanismo è che se ad un imprenditore servono €100.000, per far ripartire la propria azienda o un progetto che gli permetta di salvare l'azienda stessa, lo strozzino non gli da i 100.000 ma decurta già interessi che il prestito matura, in questo modo l'imprenditore non potrà mai ripagare il debito. Lo stesso vale per l'Italia con l'Europa, il famoso sforamento del rapporto debito-PIL. Se gli accordi con l'Europa prevedono il mantenere tale rapporto sotto al 3%, significa che fino a quella percentuale noi si possa tendere (seppur per un breve periodo) alzare la percentuale in modo tale da avere più liquidità. Non ci è stato permesso (mentre alla Francia sì) con la scusa che l'ammontare del nostro debito è maggiore rispetto a quello francese (che in quel momento si trovavano i "Gilet gialli" sotto l'Eliseo. Ciò però elude gli accordi se l'accordo prevede appunto di restare sotto alla soglia del 3. Vuol dire che noi si può arrivare sino al 2,9999999999... ma i francesi non posso arrivare nemmeno al 3,00000.....1 se questa è la regola.
A mio avviso la regola, invece, è che se la richiesta di aumentare il rapporto di debito arriva dai "figli di un dio minore"... chiunque non siano Germania e Francia, allora non è previsto alcuna modifica o la minima indispensabile perché la "vacca continui a dare latte".
Non a caso, quando il governo giallo-verde (che ricordo avevo elogiato, in quanto dava l'impressione di essere quantomeno un "governo") ha minacciato l'uscita dall'U(B)E, vista la rigidità dell'Europa nel non concedere nulla all'Italia, sono stati costretti a cedere il passo di un millimetro, che all'Italia non serve, all'Europa non pesa e noi (cittadini) suona come presa per il culo. Ora possiamo scegliere chi mandare a rappresentarci in Europa, ma il mio consiglio (lasciando a voi la decisione finale) è di evitare di dare il voto ai sostenitori di questa Europa che non solo fingono di non vedere quanto ci sia avversa, ma (con la scusa di evitare i "nazionalismi") difendono una realtà che è nociva per le libertà individuali dell'uomo e delle Nazioni di fare quanto è loro possibile per la sopravvivenza del proprio Stato e del proprio popolo.
Le ragioni per cui Salvini e Di Maio si scannano è perché (per i fatti conosciuti sinora) i 5 stelle rappresentano la maggioranza di Governo, ma se alle elezioni europee l'equilibrio dovesse cambiare (a favore della Lega) è facile che Matteo decida di puntare i piedi e a pretendere che certi suoi punti di vista a cui al momento è costretto a rinunciare per non rispettare il patto di governo (mentre gli altri se ne fottono e non perdono occasione di attaccare il compagno di viaggio).
In questo momento concorrono separatamente per l'Europa perché la Lega vorrebbe rivedere il rapporto con una realtà che ci tratta da pezza da piedi, mentre i 5S, per strizzare l'occhietti all'elettorato di sinistra (cercando di sostituirsi e accaparrarsi gli scappati di casa del PD), vogliono la distruzione della Nazione Italia in favore della regione europea Italia.


*su questo tema tornerò nei prossimi giorni dopo un confronto all'arma bianca con uno dei miei lettori.

15 maggio 2019

Verso le "europee"... e il balletto continua!

Inutile sottolineare che, come detto tante volte, il più delle volte la gente si disinteressa alla politica, anche, se non soprattutto, per quanto "schifo" ci fanno i politici.
Dal canto mio ho il mio punto di vista, di conseguenza non riesco ad essere sempre obbiettivo e critico nei confronti di chi si schiera (o dichiara) in linea con i miei ideali, ma se qualcosa urta la mia personalissima visione del mondo (o Weltanschauung per i più affini), non risparmio nessuno.
Recentemente fu il caso dell'intenzione (tuttora confermata) di CPI di presentarsi alle elezioni europee, va detto però che chi ha avuto modo di assistere alla campagna elettorale del segretario Nazionale ha avuto modo di sentire le sue ragioni che spiegherò a breve. Anzi ve le spiego, chi ha assistito al comizio ha avuto modo di sentire che per CPI l'U(B)E (la B come al solito è un tocco personale alla bruttura che rappresenta l'Unione Europea), non si cambia, ma la si lascia e la si distrugge. Quindi, per Di Stefano, la candidatura in Europa non è per portare un'aria di cambiamento, ma per aver maggiore visibilità in Italia.
Onestamente la logica un po' mi sfugge, ma evidentemente (ritengo io) può essere un buon metro di misura per la crescita del movimento dalle elezioni parlamentari ad oggi.
Quel che resta di sicuro è il fatto che la politica italiana è sempre più schiava del becerume all'americana, quella senza scrupoli che si vede nei film americani, in cui democratici e repubblicani si affrontano a colpi di accuse e controaccuse, scandali e offese personali. Non conosco così bene il sistema americano, ma basandomi su quel che si vede nei film (e vedendo quanto succede in Italia), emerge che anche nel loro caso i programmi politici non sembrano contare molto rispetto al figurare migliori (o meno peggio) o più puliti degli altri. Anche nella nostra realtà i programmi si sentono poco (sostituiti da slogan) o sono confusi e contraddittori (vedi il caso 5 stelle che riesce ad essere pro e contro all'Europa nello stesso tempo) cosicché il cittadino comune, tendenzialmente poco incline alla politica, vota lo slogan e non il programma elettorale. Chiaramente andando a dire tutto ed il contrario di tutto... l'orecchio umano sente e memorizza quello che gli fa più comodo.
Ora questo articolo avrei potuto tranquillamente intitolarlo "elezioni europee - la questione 5 stelle" in quanto sono loro che vanno in giro a fare la morale agli altri, ma sono i primi a non rispettare (anzi spesso a cambiare a proprio vantaggio) le regole che loro stessi si sono imposti.
Per cui un Di Maio qualsiasi si permette di affermare l'incredibilità di CPI che dichiara (negli slogan) difendiamo le donne italiane dagli stupri degli immigrati e poi stuprano una donna italiana. Ora non bisogna essere dei geni della matematica per capire che lo 0,1% (di consensi raccolti alle ultime politiche) è decisamente una cifra superiore a 2 individui (questo comunque non giustifica quello che i due hanno o non hanno fatto, il processo in tribunale non è ancora iniziato mentre quello mediatico è in corso, ma ha già emesso la sua sentenza di colpevolezza).
"Luigi Di Maio. “CasaPound che prima dice dobbiamo difendere le donne dagli immigrati e poi ha due esponenti che stuprano una donna come è successo tre settimane fa non ha nessuna credibilità”" e se persino Floris arriva a far notare al nostro vicepremier "la differenza tra la responsabilità individuale e l’associare un simile comportamento a tutto un movimento. “Di CasaPound non intendo assolutamente difendere nulla”, spiega il conduttore, “però identificarla con due militanti che stuprano una donna probabilmente è eccessivo”."
Le parti divertenti di questa scenetta, sì ce n'è più di una, è che intanto nessuno ha invitato alcun esponente di Casapound affinché potessero "difendersi" o quanto meno ribattere ad un simile attacco gratuito. Inoltre tutta questa polemica intorno a CPI, oggi, è relativa al fatto che Salvini (che era l'argomento di cui l'altra invitata alla trasmissione DiMartedì (condotta da Floris) Concita De Gregorio stava trattando, avendo permesso che la propria biografia fosse pubblicata da Altaforte (sì ancora loro nei "loro" pochi pensieri) che è vicina a Casapound e di conseguenza Matteo Salvini è vicino a CPI, di conseguenza Casapound è al governo (il video da cui si evince quanto affermo https://www.ilprimatonazionale.it/wp-content/uploads/2019/05/DiMaio_CasaPound.mp4?_=1 nei primissimi secondi poi l'arroganza di Di Maio prende il sopravvento).
Sempre a proposito di "giustizia" all'italiana in un secondo articolo Il Primato Nazionale (sin qui citato) fa sapere che 41 esponenti di Casapound, coinvolti nelle proteste di Torre Maura e Casal Bruciato, sono stati iscritti nel registro degli indagati. A renderlo noto (prima della testata on-line sovranista) Il Messaggero che anticipa le mosse della magistratura. Il problema "un cittadino dovrebbe essere informato di essere stato iscritto nel registro degli indagati attraverso un “avviso di garanzia” (a garanzia del cittadino, quindi) e invece ancora una volta c’è la consueta “fuga di notizie” e le cose si sanno dai giornali. Il Messaggero ci ha fatto ben due articoli-fotocopia, datati venerdì scorso, in cui annuncia che già questa settimana arriveranno le denunce". Il fatto che gli articoli de Il Messaggero, a cui la prossima settimana si accoderanno anche altre testate, escano a pochi giorni dal voto, rispecchia la logica sopra descritta. Secondo la quale intanto si infanga l'avversario, in modo che non prenda i voti nell'immediato, poi la giustizia (quella "vera") assolverà o condannerà i responsabili, ma in caso di assoluzione non fregherà un cazzo a nessuno (a meno di non voler colpire l'inefficienza della magistratura nel colpire "l'onda nera" o meglio il rigurgito fascista).
Tutto questo funziona perché la gente non ragiona con la propria testa ed più incline a seguire il "gossip" politico piuttosto che la Politica. Ragione per cui sanno chi si scopano Salvini o Di Maio, ma non si prendono nemmeno la briga di informarsi quali sono le intenzioni (e quali sono i comportamenti pubblici) di chi si propone come nostro governante.
Se poi, il metro di moralità, è dettato da Di Maio che vorrebbe combattere il lavoro nero e l'evasione fiscale (e i suoi genitori sono indagati per sfruttamento del lavoro nero ed evasione fiscale), associa due delinquenti (gli stupratori di CPI) all'intera associazione a cui gli stessi sono iscritti (quando Virginia Raggi è stata indagata 2 volte in 3 anni "Il 24 gennaio 2017 Virginia Raggi risultava indagata per falso ideologico e abuso d'ufficio nell’inchiesta relativa alla nomina a capo del dipartimento turismo del Campidoglio di Renato Marra, fratello di Raffaele, ex capo del personale del Comune, poi arrestato con l'accusa di corruzione.[62][63][64] Dopo la chiusura delle indagini[65], nel mese di settembre 2017 la Procura di Roma ne ha richiesto il rinvio a giudizio sotto la sola accusa di falso ideologico commesso da pubblico ufficiale[66][67], invece è stata archiviata l'accusa di abuso d'ufficio. Raggi ha chiesto il giudizio immediato e il 20 giugno 2018 è iniziato il processo [68]. Il 9 novembre 2018, nella fase finale dell'udienza di primo grado, il Pubblico Ministero ha chiesto una condanna a 10 mesi[69]. Il 10 novembre Virginia Raggi è stata assolta in primo grado con la motivazione che "il fatto non costituisce reato".[70]
Il 7 febbraio 2017 risultava indagata per abuso d’ufficio in concorso con Salvatore Romeo, per la nomina di quest’ultimo a capo della segreteria politica del Campidoglio[71]. Il 20 febbraio 2018 il Tribunale di Roma archivia il processo.[72][73]" (fonte vaccapedia))... direi che, come detto, se è lui il metro di credibilità avremmo potuto mettere Totò Riina alla commissione antimafia, e Silvio Berlusconi al ministero di Grazie e Giustizia e alla tutela del minore.
Ma questa è un'altra storia.

14 maggio 2019

Ecco perché adoro gli anni '80 (Terminator)

Cresciuto con i "miti" Hollywoodiani del momento Rocky, Rambo, Cobra, ecc. (Sylvester Stallone) Commando, Conan il Barbaro, Predator e Terminator...
Mi concentrerei proprio su quest'ultima saga da cui sono stati tratti 4 seguiti (di cui 3 interpretati dallo stesso Schwarzenegger).
Negli anni '80 nemmeno Hollywood era affetta da questa nuova mania di mettere pellet un po' ovunque persino laddove non esistevano (vedi il generale "scandinavo" di Odino diventare un negro nel film "Thor") o "l'arianissima" (bionda con occhi azzurri e credetemi sulla parola perché da bambino ne avevo le lenzuola) donna invisibile dei fantastici 4 che diventa la latinas Jessica Alba (nulla da dire sulla sua bellezza, ma torno a ripetere la "Belva" è il cane più bello del mondo, ma non le farei mai interpretare la donna invisibile nei "Fantastici 4"... e potrei andare avanti all'infinito.
Negli anni '80 non succedeva nulla di tutto ciò, in Terminator, ad esempio, ho contatto la bellezza di due pellet su 107 minuti di pellicola, dove il primo è un netturbino che, stando al doppiaggio, più che sorpreso sembra ubriaco. L'altro è il capitano di polizia che da tradizione anni '80 muore male a metà del film (a differenza dello psicologo giudeo che sopravvive per i primi 3 film, forse anche nel 5, ma mi sono rifiutato di vederlo).
Qualcuno potrebbe obbiettare che la colpa non è dei pellet se gli danno dei ruoli importanti che non gli appartengono, bensì la colpa è dei produttori, degli sceneggiatori, ecc. verissimo, ma tratto la cosa come la pubblicità del gratta e vinci quella in cui ti piace vincere facile...
Ovvero se io del cast non do a te pellet la parte per cui non sei minimamente tagliato (un generale negro in Scandinavia, nell'era vichinga non si può proprio vedere, soprattutto tra gli Asi) mi becco una denuncia per discriminazione razziale, non si da la possibilità agli attori, pellet e non, di giocare ad armi pari. Bensì, in un mondo spietato come quello dello spettacolo, si usano corsie preferenziali che di fatto tolgono lavoro ad attori, magari più capaci.
Questa è ovviamente un'altra storia, ma è la ragione per cui adoro gli anni '80 e adoro Terminator. A più livelli è un bel film un'idea originale (alla stesura del copione partecipò lo stesso Cameron), la fotografia e la regia sono di livello, gli effetti speciali... certo visti con gli occhi di oggi abituati agli effetti speciali computerizzati risultano troppo evidenti le scene realizzate con il robot che funge da controfigura ad Arnold nelle scene in cui il Terminator è danneggiato, ma negli anni '80 risultava essere all'avanguardia e, per i meno schizzinosi, resiste ancora all'avanzare del tempo e quei "difetti" diventano parte del fascino stesso del film.
Nel primo film Linda Hamilton interpreta la parte della fanciulla in pericolo che si salva per istinto di sopravvivenza, diversamente dal secondo in cui il farla diventare una "cazzutissima guerriera super addestrata" la trasforma in una mezza lesbica che odia gli uomini genitori di guerre e morte, come se il padre di John (suo figlio) non era un soldato addestrato alla guerra.
Il terzo possiamo dire che si salva solo per la meravigliosa presenza di Kristanna Loken e di Schwarzenegger... sostanzialmente per i due Terminator, ma la trama è necessaria per chiudere il ciclo ricordandoci che non si può sfuggire al fato, alla peggio lo si rimanda con effetti catastrofici.
Accenno al 4° che ho visto per curiosità, in cui non si sa bene perché John Connor (dipinto nei capitoli precedenti come il capo indiscusso della resistenza) finisca per fare lo sguattero dell'esercito, ma evidentemente gli sceneggiatori non si sono nemmeno preoccupati di guardare i capitoli precedenti cercando, invano, di creare una serie parallela.
In conclusione film assolutamente da gustare. Dove potete dare a macchine e ribelli il ruolo storico che preferite in quanto e pressoché privo di messaggi subliminali se non si esclude l'odio sistematico per la tecnologia di James Cameron (reso ancora più evidente con "Avatar" che però è un capitolo a parte).

10 maggio 2019

In attesa della cittadinanza del Mondo.

Fino al giorno in cui non saremo costretti a considerarci cittadini del mondo, piaccia o non piaccia (anche se in termini legali è del tutto ininfluente) alla sinistra democratica (fondata sui valori della resistenza, che sventolano come una bandiera, dimenticandosi che i partigiani, almeno la maggior parte di loro, lottavano per la libertà dello Stato italiano anche se secondo un concetto d'Italia tutto loro), chi ricopre una carica pubblica è al servizio dello Stato Italiano che è, a sua volta al servizio del cittadino.
Come conseguenza di ciò, anche se viviamo in tempi tumultuosi in cui si spinge il paese verso il baratro di una macro nazione europea che considera gli italiani come gli italiani considerano i napoletani (e come i napoletani considerano sé stessi), un gruppo di persone "caciarone", "furbette" (se non si vuole usare il termine delinquente), che se non fosse per lo Stato assistenzialista non si sa bene come vivrebbe.
Dico subito che tra i compiacenti che "ma sì... la mafia non esiste... ognuno si arrangia come può", che è la ragione per cui tanti difendono una manovra economica (il reddito di cittadinanza) che di fatto ti paga per stare a casa, definendolo un passo avanti per la civiltà.
Se proprio vogliamo, in termini puramente accademici, un passo evolutivo straordinario sarebbe, ad esempio, una connessione gratuita per tutti i cittadini, per quei lavori di informatica (o simili, in cui non è indispensabile la presenza in ufficio) l'introduzione del concetto di telelavoro, ovvero per i lavori in cui basta una connessione internet la possibilità di lavorare da casa o da qualunque altro luogo che permetta di lavorare, ecc.
Così facendo si risolverebbero, o quantomeno si alleggerirebbero, 2 o 3 problemi, il primo quello del "dove parcheggio i miei figli?" avendo un genitore sempre a casa non ci porrebbe il problema (e si combatterebbe, di contorno, anche il fenomeno degli asili abusivi). Il secondo il traffico per cui negli orari di punta si ha, nei centri urbani, una velocità media dei veicoli a motore inferiore a quella delle lumache ferme. Certo per contro non si avrebbe più quell'interazione umana (a volte piacevole a volte decisamente meno che impedisce a certi tipi di lavoratori alienati di esplodere in scene da "un giorno di ordinaria follia". la riduzione del traffico comporterebbe anche un riduzione dello smog senza per questo dover "rottamare la macchina della nonna", vendergli un paio di mobile e pure la nonna per comprare una macchina elettrica che ad oggi non si sa ancora come ricaricare.
Come sempre questa però è un'altra storia.
Se la dominazione a stelle e strisce ci stava stretta, a maggior ragione non possiamo sostituire la nostra identità (tanto disprezzata all'estero) con una non identità con la stella gialla sul petto d'azzurro ornata.
Ho scritto non da molto un articolo che trattava il tema della sinistra che vede solo i reati altrui, e finché i reati commessi da loro sono diversi da quelli imputati agli altri, è quanto meno comprensibile, ma ancora ricordo le polemiche degli antenati (ideologici e politici) del PD chiedevano lo scioglimento del governo "berlusconi" e della camera in quanto l'allora ministro della repubblica (federalista fino al midollo) offendeva, con ogni mezzo possibile, il tricolore ed i valori (sempre quelli partigiani, visto che il primo tricolore ufficiale era fregiato dello stemma sabaudo) che esso rappresenta.
I giornali, cosiddetti, "sovranisti" tirano in ballo l'elevatissimo concetto di Patria, Nazione, Identità e Sovranità sperando di ispirare gente che riconosce il concetto di confine solo quanto è tracciato d'aureo metallo, quando "per canea di siffatta risma" sarebbe sufficiente ricordare che sono stipendiati dallo Stato Italiano e non dalla BCE (che gli arrotonda, in nero, lo stipendio).
Dunque qual è il fatto?

Diciamo che ci fa piacere vedere un sindaco che non si limita a fare mera presenza all'inaugurazione di un parco, ma (noi mai contenti) avremmo preferito che non usasse il tricolore come straccio per lustrarne la targa.
Credo, come ricordato da Il Primato Nazionale, che esiste il reato di vilipendio alla bandiera... reato di cui evidentemente il sindaco PiDiota Giorgio Gori si è deliberatamente macchiato.
Vorrei ricordare loro che nemmeno i comunisti di allora (Gramsci, Togliatti, Berlinguer, Longo e Natta) arrivarono a tanto riconoscendo in questa bandiera il simbolo di chi ha dato la vita per costruire un paese migliore (fossero essi partigiani o fascisti).
E mentre a Bergamo vengono usati come stracci a Casal Bruciato sventolano sui balconi ad indicare che "“Casal Bruciato è questa, ed è questa la Roma che vogliamo, quella dei quartieri popolari costruiti dagli italiani per gli italiani”." (fonte Il Primato Nazionale).

8 maggio 2019

Se la sinistra prestasse maggiore attenzione a certi temi.

Da tempo la cosiddetta destra radicale è solita usare termini quali essere "Esempio" e/o "Faro" per indicare la metodologia da seguire ed il tipo di approccio che si dovrebbe avere per quanti si affacciano alla politica.
Va detto che, per quanto la "Politica" (in senso ampio*) sia parte attiva della vita quotidiana dei cittadini, non tutti sono chiamati ad un impegno politico-partitico attivo, di conseguenza possono tranquillamente stare seduti in poltrona maledicendo la TV, ma lasciando ad altri il compito di cambiare le cose. Invece per chi decide di prendere un impegno politico-partitico attivo, indipendentemente dallo schieramento prescelto, dovrebbe tenere presente che le "chiacchiere stanno a zero!", ovvero è inutile continuare a dire noi siamo il partito degli onesti e ritrovarsi una "sindaca" indagata per corruzione, ma invece di cacciarla (come prevede lo statuto da loro stessi stilato) modificano lo statuto (anche perché gli "onesti" erano a rischio di estinzione).
Quel che intendo è che ci sono tanti partiti che fanno riferimento all'onesta dei propri candidati solo in campagna elettorale, ma grazie al potere terapeutico della "cadrega"... tendono a dimenticarsene non appena si siedono in aula. Quindi non è il caso di andarsi a schierare, a meno che non lo si intenda danneggiare, con uno schieramento che ti caccia al primo avviso di garanzia.
Se invece si prendesse come monito l'idea di essere esempio e faro, che sostanzialmente significa agire anziché parlare, forse si potrebbe avere una politica atta al bene del paese. Di conseguenza la gente inizierebbe a credere che il suo voto fa davvero la differenza e vedrebbe la "chiamata" alle urne come espressione di "libertà" e non solo come una rottura di coglioni ciclica atta a rovinare i fine settimana al mare. Come ulteriore conseguenza avremmo persone che si interesserebbero di più alla vita politica del paese, anziché avere una schiera di individui che, a tuttora, non capiscono la differenza tra PD e FI (in effetti non è l'esempio più calzante, infatti allo stato attuale delle cose gli stessi iscritti per aver certezza di essere al convegno giusto confrontano la tessera che hanno in tasca con il logo che si trova appeso alle pareti, dal momento che i programmi sono fotocopiati), ma avete capito il senso.
Giusto ieri scrivevo riguardo alla doppiezza della sinistra che si accanisce contro tutto ciò che esula dall'indice fornito dal pensiero unico bollandolo come fascista e, quindi, dichiarandone l'illegittimità quando non l'illegalità del suo esistere. Sbraitando ed inveendo contro i giudici (dei quali sostituirebbero volentieri il martelletto con un forcone e una torcia) che non applicano le leggi... quando questo riguarda chi non è allineato al loro pensiero.
Così si ha il caso della casa editrice Altaforte (presentatasi con il proprio stand al salone del libro di Torino) tollerata fino a quando non ha pubblicato la biografia di Salvini (apriti cielo) da questa assurdità è nata una polemica venendosi così a scoprire che Altaforte è una casa editrice vicina a Casapound (sostanzialmente pubblica l'edizione cartacea del mensile "Il Primato Nazionale") quindi dal momento che CPI è stata delegittimata dagli organi di controllo del Viminale (ministero degli interni) e sciolta per manifesta rifondazione del partito fascista... anzi no! Il Viminale (quando era ancora in mano al governo Gentiloni) non ha riscontrato alcuna violazione delle leggi Scelba e Mancino quindi ha permesso loro di candidarsi alle ultime elezioni politiche.
Allora di cosa stiamo parlando? Del fatto che una forza politica sia ritenuta scomoda dagli avversari e deve, di conseguenza, essere messa al bando?
Ma queste non sono gli stessi metodi adottati nei regimi Nazifascisti? ... In verità non solo. Infatti anche in Unione Sovietica, se la Parietti mi permette di ricordarlo, il consolidamento del potere attraverso le "purghe" di Stalin sono passate alla Storia (quanto continuano a passare di mente a chi si rifà ad una certa sinistra). Se si parla quindi di totalitarismo, non esiste solo quello nero (con buona pace dei radical chic gonfi come bambole in lattice), mentre se si parla di democrazia non può esistere né un partito unico né un pensiero unico. Sostanzialmente quello che i "liberali", i "medio-progressisti" e i moralizzatori delle macchinette non capiscono è che se non vogliono essere loro stessi tacciati di fascismo dovrebbero tapparsi il naso e mandare giù il rospo per cui è democraticamente permesso avere un opinione diversa per quanto questa sia assurda, retrograda o illogica (anche se su quest'ultimo aspetto si dovrebbe aprire un "libro" a parte).
Ad ogni modo ho emulato l'esultanza alla Bobo Vieri quando si sono scatenate tutte le polemica intorno alla casa editrice Altaforte, ma non ho sentito nessun grido disperato che denunciasse l'attentato alla democrazia. Dopo l'intervento del presidente della regione Piemonte (Chiamparino) e del sindaco di Torino (Appendino), la direzione del salone del libro è intervenuta deliberando che, per motivi di sicurezza, lo stand della casa editrice sarà spostato nello sgabuzzino "Inizialmente collocato nell’Oval, lo stand sarà in una posizione più defilata, nel Padiglione 3. Questo il comunicato con cui è stato reso noto ad Altaforte lo spostamento dello stand: “A seguito dei sopralluoghi effettuati con gli enti e le strutture preposte all’agibilità ed alla sicurezza della manifestazione la casa Editrice Altaforte è stata spostata dalla posizione X189 alla posizione S70”.
La decisione di non lasciare la casa editrice vicino alla zona della Sala Oro, dove si terranno appuntamenti com la lectio inaugurale di Fernando Savater o l’incontro con Jovanotti, è arrivata per evitare che l’attenzione su Altaforte e la polemica sulla sua presenza al Salone crei problemi di ordine pubblico in un’area cruciale per questa edizione." (fonte Il Primato Nazionale).
Qualcuno solleva quanto meno il dubbio che, questo caso, possa essere un attentato alla democrazia, ma ancora una volta è una voce che arriva da quell'area politica ai limiti della legalità (almeno secondo i "democratici") si tratta infatti di Giorgia Meloni che scrive sulla propria pagina facebook "“Al Salone del libro di Torino va in scena una pericolosa deriva liberticida da parte della solita sinistra. Gente che evidentemente rimpiange le censure di epoca sovietica, vorrebbe arrogarsi il diritto di decidere chi possa esporre i propri libri e chi no, oggi con il pretesto del ‘pericolo fascista’, domani con chiunque non sia allineato con il pensiero unico. Per poi decidere quali libri si possono stampare e quali leggere. Nessun cedimento a chi vuole limitare la libertà degli italiani. Nessuna censura è tollerabile”." Tocca darle ragione a memoria ricordo che ai tempi dell'inquisizione chi veniva trovato in possesso di libri messi "All'Indice" (ovvero un elenco di libri dichiarati contrari alla morale cristiana, da qui il nome "indice" che, appunto indica un elenco di titoli o capitoli), lo stesso valse per i totalitarismi... magari questa sinistra vorrebbe vedere nuovamente i falò di libri in piazza, ma stavolta di libri di destra... il concetto è essere o no ipocriti.
Sostanzialmente se la "democrazia" che tanto ci decantano, avesse innanzi tutto valori, un'ideologia e basi solide, non temerebbe il ritorno di totalitarismi in quanto la propria esistenza sarebbe abbracciata e difesa da tutti. Dal momento che la democrazia non è altro che una facciata per mascherare il capitalismo più becero, quello "arraffa ricchezze e scappa", teme qualunque cosa possa mostrare alla plebaglia una via differente, una via che porti ad un mondo senza banche e senza competizioni ed invidie personali, ma semplicemente una consapevolezza del fatto che, per dirla alla Balasso, i poveracci stanno facendo la guerra ai poveracci e i "magnaschei" continuano ad accumulare.
Questa è una prerogativa esclusiva della "destra", o almeno non lo era fino a qualche tempo fa. Anche la sinistra, pur con le dovute differenze, volgeva lo sguardo al benessere del popolo. 
In tutto questo i veri criminali (quelli che aggrediscono, trascinano in un cespuglio e stuprano una ragazzina di 15 in pieno giorno e in pieno centro a Bolzano) non ricevono nemmeno una condanna di "facciata" da parte della sinistra che si scaglia contro le case editrici che pubblicano la libreria del Ministro degli Interni.

7 maggio 2019

Quale confine tra satira e propaganda?

La satira, come ho scritto già in passato, è una forma d'arte popolare che affonda le proprie radici nella notte dei tempi. Tra le prime tracce troviamo "Le Satire", di Quinto Orazio Flacco, nel 35a.c.
Chiaramente si è sempre contraddistinta per essere un (a volte nemmeno troppo) velato attacco al potere o, in modo meno usuale, una forma nobile di critica verso alcune politiche del governo (sia esso inteso come totalitarismo imperiale, regale o di un'oligarchia di pezzenti al soldo delle banche).
In questo frangente non mi soffermerò, perché in senso assoluto non è una mia priorità, sulla necessità di estirpare la satira moderna che, spesso, non critica in modo oggettivo il governo, ma lo fa in modo soggettivo. Ovvero un "comico" di sinistra tende a fare satira su un malgoverno di destra e sorvolerà, salvo casi eclatanti, sui comportamenti "assurdi" di un governo "compiacente" o quanto meno appartenente alla sua sfera politica.
Anche in questo caso, come per le trasmissioni "pseudo populiste" citate qualche giorno fa, non sono avvezzo a guardare sketch o trasmissioni in cui, a priori, so esserci una parte di satira fatta da autori e comici di sinistra, per il semplice motivo che so che non ci troverò nulla da ridere e mi provocherà, semplicemente, un reflusso biliare.
A volte trovo simpatico Crozza altre volte (come la puntata di "fratelli di Crozza" che ho guardato ieri su "Youtube" quindi non so quando sia andata in onda) gli esploderei un colpo di pistola alla nuca addebitando il costo del proiettile alla famiglia.
Nella suddetta puntata il "comico", e dalle virgolette si capisce che stiamo entrando in zona reflusso biliare, si soffermava sul ritorno di "moda" del cosiddetto saluto romano. Lo sketch ha inizio soffermandosi sull'anacronismo del gesto per finire, passando attraverso una serie di insulti all'intelletto di chiunque abbracci o esprima determinate idee che lo spingono a salutare "romanamente" alle commemorazioni di quella parte di Storia che oggi si vorrebbe cancellare, con uno snocciolamento di reati di cui i "fascisti" si macchiano con la semplice esistenza.
Non mi soffermo nemmeno sulla questione quoziente intellettiva di chi professa l'una o l'altra fede politica, perché starei qui dei giorni nel tentativo di spiegare alla sinistra qualcosa che non è per incapacità ideologica assolutamente in grado di comprendere. Mi soffermerei piuttosto sulle ipotesi di reato che hanno portato alla messa in onda della puntata. Infatti è tremendamente strano di come i "giudici" siano eccellenti o incompetenti in base al punto di vista di chi legge la notizia, in funzione di quale reato siano chiamati a giudicare e alla sentenza che emettono al riguardo.
Per cui il magistrato che assolve dei Neo-fascisti che si sbracciano al Campo X del Cimitero Maggiore di Milano è un idiota o un genio a seconda se a commentare l'accaduto è Crozza o uno degli imputati.
Il satiro, che è affetto dallo stesso virus che affligge la Boldrini*, Sala, Fiano ed la restante sinistra non citata ed il cui unico titolo di studio riportato da vaccapedia è un diploma alla scuola di recitazione della Teatro Stabile di Genova, si sostituisce ai giudici sostenendo che la sentenza di assoluzione per i fascisti è in contrasto alla legge Scelba. A sostegno di tale tesi il comico (o sedicente tale) sostiene che la legge Scelba vieta espressamente la ricostituzione del partito fascista e l'espressione verbale e gestuale proprie del fascismo 
("
Art. 1
Ai fini della XII disposizione transitoria e finale (comma primo) della Costituzione, si ha riorganizzazione del disciolto partito fascista quando una associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, princìpi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista.

Art. 5
Chiunque, partecipando a pubbliche riunioni, compie manifestazioni usuali del disciolto partito fascista ovvero di organizzazioni naziste è punito con la pena della reclusione sino a tre anni e con la multa da duecentomila a cinquecentomila lire. [...]
")
A quanto mi è dato di vedere la legge Scelba è costituita da 10 articoli, ma questi 2 sono i più significativi relativi alla "manifestazione fascista", va da sé che organizzare una manifestazione con le insegne del PNF, le effigi del Duce, ecc. sia ben diverso da tendere un braccio e gridare presente al funerale di un morto. Per cui se in tanti anni in cui toghe rosse, boldrniani e "cagacassi vari" non sono riusciti ad impedire alle persone di esprimere cordoglio in questo modo (nonostante la legge Scelba e la successiva legge Mancino) sono sufficiente convinto che ci sia una linea sottile, ma netta che separa ciò che è lecito e ciò che è illecito.
D'altronde nemmeno il movimento "Fascismo e Libertà", a dispetto del nome, è stato soggetto alla legge Scelba in quanto questa fa esplicitamente riferimento alla ricostituzione del disciolto partito fascista. Sostanzialmente nel 1952 Scelba (o chi ha scritto il testo per l'approvazione) non voleva impedire la libertà individuale, come invece si vorrebbe fare oggi, ad un gruppo di cittadini di credere in quel cazzo che gli pare, ma impedire il verificarsi di una nuova dittatura fascista.
Inoltre, come ho scritto più volte, a ben vedere sulle sviste dei giudici sui reati commessi, la sinistra dovrebbe stare solo zitta dal momento che, ad oggi, persiste il reato di clandestinità ovvero chiunque entri illegalmente o favorisca l'immigrazione clandestina di un individuo sul patrio suolo deve (o meglio dovrebbe) essere arrestato. Cosa che non avviene, anzi addirittura (con una sentenza "beffa") è stato introdotto un precedente che scagiona gli "scafisti" che fanno tratta di esseri umani, in quanto, lo fanno per bisogno. Nel nord Europa se ben ricordo in Danimarca, ma non ne sono sicurissimo, uno stupratore (pellet) è stato rimesso in libertà perché ignorante sugli usi e costumi locali... Ovvero non sapeva che le donne non si stuprano. Quindi se ignoro per la mia teoria (al limite del terrapiattismo) io mi auto-convinco che i negri siano "pellet", li posso bruciare nella stufa?
Non dimentichiamoci inoltre che l'uso di droghe, in Italia, è parzialmente legalizzato con una legge beffa che garantisce il trasporto di una piccola dose ad uso personale... ma lo spaccio (unico modo in cui oggi è possibile ottenere la "dose" ad uso personale) non è assolutamente legittimato. Eppure non mi pare che la sinistra (ed i satiri di sinistra) si straccino le vesti ogni qualvolta un individuo si macchia di tale reato quando non è punito come prescritto a termini di legge.
*Se poi volessimo cercare il proverbiale pelo nell'uovo, una certa sinistra è lì a cagarsi addosso per 4 nostalgici che buttano le braccia al cielo sventolando, e ripetendo come un mantra, lo spauracchio del ritorno di una dittatura fascista e tacciono, mentre la Boldrini promulga una legge che impedisce a degli scrittori di effettuare ricerche e pubblicare l'esito (corrette o errate che siano) se l'argomento trattato non conferma lo sterminio di 6.000.000 di ebrei.
Come ho già detto in passato oggi tocca a loro (che sono scomodi) domani toccherà a chi parla male delle banche, poi a chi non accetterà di essere venduto ai Rothschild come schiavo.
Per concludere alla sinistra fa comodo la "resistenza" di 4 nostalgici al Campo X ed i giudici lo hanno compreso sin troppo bene. Infatti se potesse essere usata una bacchetta magica che "puff!!!" facesse sparire tutti i nostalgici, o pseudo tali, e non solo anche l'intera Storia del ventennio.... oggi la sinistra non saprebbe di cosa parlare, non avremmo una costituzione, ma (soprattutto) non avremmo tra le palle quei 4 vecchi di merda di partigiani. Quindi attenzione nell'esprimere un desiderio... il non essere esaudito potrebbe non essere la cosa peggiore.

6 maggio 2019

L'area e quello strano rapporto con l'islam

Finora ho sempre scritto riguardo ai corto circuiti della sinistra, seppure non abbia risparmiato critiche nemmeno a quella, cosiddetta, "Area" della della destra radicale.
Diversi tra voi avranno ormai la pelle d'oca alla parola "destra" usata per definire i sedicenti eredi del Fascismo che, fin troppo spesso, rinfacciano al ventennio colpe (attribuitegli dai vincitori) nell'illusione che questo permetta loro di ricavarsi uno spazio di pace ideologica.
Ricorderei volentieri le parole dei "LONDINIUM S.P.Q.R." nella canzone "Angeli su Roma"...
"La pace imposta dallo straniero si chiama resa incondizionata
Dove ho la pace soltanto dopo che questa guerra sarà combattuta!
"
Ovvero non ci sarà mai pace finché non si avrà la forza di regolare quei conti che l'avanzata alleata ha solamente sospeso. 
Si cerca sostanzialmente di trovare una tregua con un nemico che è numericamente superiore, detiene il potere e non si fa scrupoli ad ammettere "candidamente" di odiarci e volerci cancellare dalla Storia. Trattarci come una macchia di inchiostro su un foglio.
Come spesso accade se approfondissi ulteriormente questo argomento rischierei di andare troppo fuori tema e la "prof" poi mi da un brutto voto.
Di conseguenza mi limiterò a dire, per chiudere, che l'unico modo che avremo per poter parlare di libertà e uguaglianza è quello di soggiogare il popolo ed insegnargli il vero "rispetto" per la libertà altrui. Solo così potremmo anche arrivare all'anarchia ("Mancanza di governo, come stato di fatto, sia per assenza di un valido potere a causa di rivoluzioni, sia per inefficienza dell’esercizio del potere da parte di coloro che ne sono investiti" Fonte vocabolario Treccani) perché l'individuo avrà imparato a governarsi da solo. I corrotti e i malvagi saranno stati distrutti e le nuove generazioni saranno cresciute con la guida dell'ordine e del rispetto per gli altri.
Per quelli che mi conoscono e hanno familiarità con i miei scritti suonerà strano sentirmi parlare di rispetto verso il prossimo, ma a giustificazione della mia piccola incoerenza, posso solo addurre che io odio tutti indiscriminatamente, poi, se tra quelli della mia specie, trovo qualcuno di affine e che possa essere in qualche modo utile alla mia stessa sopravvivenza, non è un'ipocrisia, piuttosto l'esigenza di interagire con il mondo che mi circonda.
Non si dimentichi inoltre che, lo neghi finché vuole la Boldrini, noi siamo in guerra ed è una guerra che non stiamo "perdendo" perché noi non la stiamo nemmeno combattendo o meglio CI stanno impedendo di combatterla con la scusa che la violenza è roba antiquata e da "fascisti" stanno distruggendo la nostra identità tramite attacchi violenti e con tutte le tutele da parte di uno Stato di burattini con la mano delle banche ben infilata su per il culo (anche se loro credono che sia il portafogli a gonfiare così tanto).
Avevo però promesso di non distrarmi, quindi... il corto circuito della destra.
Mi rendo conto che nella cosiddetta "Area" della destra radicale, v'è un numero crescente di persone che strizza l'occhio, si affaccia, si avvicina, si converte all'islam. 
Le ragioni di tale scelta sono le più disparate e vanno da chi vede l'islam in funzione antiebraica (non potendosi dichiarare, politicamente e pubblicamente, Nazionalsocialista), chi lo vede come una tradizione orgogliosa e ferrea  (quando disprezzavano la rigidità del cattolicesimo), chi è attratto dall'idea della poligamia (ma non crede nemmeno nel matrimonio e si "scopa" qualunque cosa respiri ed abbia le "tette"), chi ne è affascinato, ma non sa spiegarsi il perché.
Forse apprezzano il fatto che siano perennemente in guerra e si sa che la guerra è sempre nel cuore, persino dei pavidi (quando fatta dagli altri, diversamente farebbero loro stessi la guerra e di ragioni per muovere guerra a questo Stato ce ne sarebbero molte e molte ancora).
Questi che credono nei valori del Fascismo e volgono lo sguardo al medio oriente, come fanno a guardarsi allo specchio?
Che il razzismo biologico non viene indicata come prerogativa del ventennio fascista (almeno fino al '38) è un dato di fatto, ma non di meno l'Italia era uno Stato Cattolico e, nonostante gestisse un Impero fatto di negri, difendeva i valori del Cristianesimo (quello più tradizionale) che contemplava le guerre sante per difendere la cristianità europea.
In determinati ambienti si arriva poi a ipotizzare un allargamento del concetto Europa assimilando o raggiungendo accordi con diverse realtà asiatiche (e non solo quelle biologicamente più affini quali i Russi), ma anche, e soprattutto, con le popolazioni del sud-est asiatico. Abbiamo quindi diversi movimenti, associazioni e personaggi strani che a vario titolo sposano le battaglie ideologiche (senza comprenderne onestamente i motivi), come nel caso del popolo Karen (attualmente perseguitato dal governo comunista birmano, ma se quasi la metà della popolazione Karen si trova in Birmania è perché nemici del Giappone durante la 2° Guerra Mondiale. Ad ogni modo tra Birmania e Thailandia operano diverse OGN e Onlus vicina all'area.
Probabilmente questa "vicinanza" non è altro che un pretesto per fare la guerra per i cittadini di uno Stato che, costituzionalmente, ripudia la guerra (adeguatamente rettificato in "L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla liberta` degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parita` con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranita` necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo." fonte articolo 11 della costituzione) salvo poi gettarci a capofitto in ogni conflitto mondiale a cui forniamo uomini e mezzi e da cui ricaviamo, sempre più spesso, la perdita della nostra sovranità e degli interessi economici nella regione.
Si può affermare con relativa certezza che lo "sposalizio" tra l'estremismo di destra italiano (d'estrazione cattolico-cristiana) e le battaglie islamiche o di altra natura siano un controsenso dal momento in cui, come ho scritto più volte, aldilà dei "terroristi" vige ancora una certa "diffidenza" nei confronti dei cattolici con cui l'islam è rimasto in guerra per secoli.
Risulta ancora più strano che si faccia un'operazione di solidarietà per l'estinzione di un popolo a 10.000km da noi mentre non si riesce a trovare un'unità nazionale tale da impedire la nostra estinzione.
Evidentemente anche in questo caso gli altri sono sempre più meritevoli di "noi" e "noi" stiamo sempre meglio degli altri.
Qualcuno potrebbe appellarsi al fatto che persino nelle Waffen SS (le divisioni combattenti delle SS) esisteva una divisione musulmana (anche se questo non significa necessariamente araba dal momento che nei Balcani ci sono diverse popolazione di religione islamica, ma spero che chi muova queste obbiezioni non siano gli stessi che tentano, con ogni mezzo, di dissociarsi dal Nazionalsocialismo accodandosi al coro di quanti lo reputano il Male Assoluto.
In conclusione, il fascismo può valicare i confini nazionali, ma, innanzi tutto, è un ideologia nazionalista, per cui pensiamo a salvare il nostro popolo e solo con il nostro esempio portiamo luce e speranza ai popoli oppressi. Non si può andare ad addestrare i Karen in Birmania quando in Italia abbiamo esempi di dissolutezza, codardia e tradimento ad ogni livello Istituzionale ed Extraparlamentare.