28 maggio 2019

Modello Riace... fallimento su tutti i fronti.

Ci tengo a specificare che per quel che mi riguarda questo è da considerarsi, salvo complicazioni gravi, l'ultimo articolo riguardo al cosiddetto "modello Riace" e del sindaco "canaglia" che lo ha attuato.
In verità se non ne avesse parlato Il Primato Nazionale (che oggi spende un ulteriore articolo sull'argomento) non ne avrei parlato nemmeno la prima volta dal momento che mi occupo di quanto accade a sud di La Spezia solo in funzione di quanti "cannoni sono puntati sui barconi", ma mi pare che la situazione (in tal senso) sia tutt'altro che degna di nota.
Ad ogni modo per i lettori che si sono affacciati a questo "diario" da poco ricordo brevemente che il sindaco di Riace, tale Mimmo Lucano, è balzato alle luci della ribalta nel modo che più piace alla sinistra salottiera dei radical chic, ovvero venendo indagato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Perché tutto questo piaccia tanto alla sinistra è presto detto, ai salotti rossi piace l'immigrazione (ma lontano dai propri quartieri borghesi), piace che qualcuno violi apertamente la legge, purché rispetti i dettami del pensiero "unico" (diversamente è un criminale fascista che va perseguito penalmente e perseguitato mediaticamente), piace schierarsi a favore dei più deboli purché i più deboli siano "esotici". Così quando il delinquente è stato "pizzicato" a combinare matrimoni falsi (come un qualsiasi "ruffiano" da marciapiede) ed a elargire permessi umanitari fasulli... la sinistra non si è scagliata contro il delinquente, bensì contro la magistratura che ha impedito l'integrazione di nulla facenti e scrocconi.
Questo è il caso.
"La pacchia è finita!", sembrano dire i cittadini della città calabro-saudita, che tramite le urne hanno mandato a casa Mimmo, ma quali colpe sono imputabili alla popolazione? 
Prendendo spunto dalle considerazione di un mio lettore possiamo essere posti di fronte ad un trivio.
Nell'articolo il neo-sindaco leghista (a esser giusti candidato in una lista civica appoggiata dalla lega) sostiene "“Questa è la fine di un’era. Riace non si è svegliata leghista oggi, lo è da almeno tre anni”, spiega Claudio Falchi, segretario di Noi con Salvini a Riace"... male... in questi 3 anni allora la popolazione che cosa ha fatto? Ha espresso, tramite feroci proteste, il proprio disappunto contro l'operato del Sindaco? Lo ha fatto, ma si è verificato un eclatante caso di censura da parte dei media locali o non è stato fatto nulla? O ancora tutti prendevano la "paghetta" dall'indegna attività speculativa sulla pelle dei pellet e morto il "re" si sono tutti rivolti al viceré? Le affermazioni successive sembrano dare credito a quest'ultima versione "“Noi non siamo contro l’immigrazione, ma di certo non si verificherà più di vedere qui più di 600 immigrati, tutti a ciondolare per le strade”" esattamente come il modello leghista, il problema non è che i pellet rubano il lavoro agli italiani (nascondendosi dietro alla balla secondo cui gli italiani non li vogliono più fare), ma il problema è piuttosto che i pellet rubano l'ozio che i riacesi non potavano più fare.
Un vecchio detto dice "piuttosto che niente meglio piuttosto", questo vale se la scelta è tra la sinistra che va a prendere gli immigrati direttamente in Libia e la Lega che, almeno, ferma una nave ogni 5, ma quando la scelta è tra la sinistra che li mantiene e la lega che permette agli imprenditori di sottopagarli favorendo l'incremento della disoccupazione del popolo italiano, non è una scelta che sono in grado di fare, perché non c'è una via che permetta di risolvere i problemi del Mio Paese. 
Le affermazioni di Mimmo Lucano (ahimè) esclude la possibilità che si sia trattata di un atto di censura dei media a più livelli "“Non ci aspettavamo questo risultato, noi eravamo sicuri di potercela fare”." oooook... vaaaaaaa bene... e in un colpo solo si escludono la censura e le proteste dei cittadini in quanto persino una persona che vive "Ai Confini della Realtà" o oltre, come in effetti a mostrato di essere il prode Mimmo che pensava davvero che i salottieri sinistrorsi si sarebbero ricordati di lui nel momento del bisogno, avrebbe correttamente interpretato una folla inferocita con forconi e torce alla mano che sfila sotto le finestre del comune.
Di conseguenza, e concludo, il cerchio si stringe o i riacesi, come detto, sono compiacenti alla 'ndrangheta (per cui morto "il re è morto! Lunga vita al re!") oppure sono dei vigliacchi che hanno preferito il "segreto" delle urne piuttosto che affrontare il problema... ma questa è una cartina tornasole dell'intero paese. In quanto tutto il nord italia ha, nel silenzio delle urne cambiato bandiera senza che i politicanti "uscenti" se ne accorgessero. Il caso più eclatante è il Piemonte che, da sempre roccaforte rossa, rispolvera il centro destra dimenticato dopo la brevissima parentesi "Cota" e la meno breve (2 mandati consecutivi) "Ghigo", mentre Torino continua con le sue pessime abitudini ritornando a favorire il PD dopo aver visto l'operato della Appendino.

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