17 maggio 2019

Verso le europee... "Tu quoque, Brute, fili mi! ("Anche tu, o Bruto, figlio mio!")"

Nei secoli lo stupore di Gaio Giulio "Cesare di Roma", è diventato il sinonimo stesso del tradimento (quasi, se non di più, al pari dei 30 denari incassati da Giuda per consegnare chi sapeva di doversi costituire). L'aggravante di Bruto è quella di pugnalare il proprio padre adottivo, quindi sinonimo della congiura familiare.
Resta il fatto che Lega e M5S, continuano a darsi battaglia dimenticandosi che sono al governo assieme e che se cade uno dei 2 l'altro, oggi come un anno fa, non ha i numeri per fare un governo da solo. Per numeri non si intende, naturalmente, l'accezione comune (e moderna) che indica la mancanza di capacità (che mancano a entrambi, privi di esperienza e di "palle" per sostenere le proprie posizioni), ma intendo il numero di parlamentari e senatori in grado di reggere una maggioranza. Il colpirsi reciprocamente alle spalle (Salvini che fa la voce grossa sul decreto sicurezza bis, Di Maio che imbecca la magistratura sulle nefandezze, vere o presunte che sta alla magistratura stessa discernere, del socio leghista) è sintomo che la democrazia sta fallendo se non ha già fallito*.
Soprattutto se a "staseraItalia" si scomodano a riesumare Bertinotti chiedendogli se Salvini e Di Maio stiano, di fatto, creando un sistema di governo antidemocratico... vuol dire che siamo alla frutta. Cioè abbiamo un'intera categoria di persone che detiene il monopolio dell'informazione (con quello che questo comporta, comprese diverse agenzie para o extra governative che bollano come "fake news" o bufale qualunque informazione non sia approvata dai governi o chi per loro) che ci urla nelle orecchie che l'imposizione della BCE, che se ne sbatte delle costituzioni Nazionali, è un atto di democrazia, chi si ribella (in nome del bene del Paese) è un dittatore.
Il 26 siamo chiamati ad esprimerci su chi vogliamo mandare in Europa non consci del fatto che la maggior parte dei nostri partiti (e rispettive coalizioni), vogliono far parte di questa U(B)E e non faranno nulla per cambiare... e hanno voglia a farci vedere gli spot pubblicitari in cui ci fanno presente che siamo (l'U(B)E) una grande famiglia, per cui votare corrisponde a partecipare alla vita della famiglia.
Se questo è vero, ma ho la certezza che non è così, noi (Italia) siamo i figli degeneri, quelli che non si allineano alla tendenza continentali di usare i cittadini come vacche da latte e macellarli quando non producono più... o almeno non tutti pensano questo dei cittadini che sono stati chiamati a governare e cercano di chiedere all'Europa quello che possono per risollevare le sorti di una Nazione che è stata spremuta più del dovuto togliendogli (oltre a tutto il resto) anche le possibilità economiche per poter ripagare il debito che continuano a imporci e a rinnovarci ogni volta che ci restituiscono i soldi che noi paghiamo di tasse.
Ho già affrontato in passato il tema del meccanismo che si cela dietro ai finanziamenti europei, ma la riassumo brevemente (ed in maniera meno precisa). Prendono i soldi che noi mandiamo alla banca centrale (per pagare il debito) decurtano la loro parte (o trattengono il pizzo) e ci riprestano i soldi, ma una cifra inferiore a quella che ci serve, su cui applicano gli interessi.
Che è lo stesso meccanismo che applicano gli strozzini. Non ne parlano mai, diversamente la gente non si affiderebbe alle "finanziarie" che operano al limite dell strozzinaggio e, anzi, a cui a volte passano il contatto. Il meccanismo è che se ad un imprenditore servono €100.000, per far ripartire la propria azienda o un progetto che gli permetta di salvare l'azienda stessa, lo strozzino non gli da i 100.000 ma decurta già interessi che il prestito matura, in questo modo l'imprenditore non potrà mai ripagare il debito. Lo stesso vale per l'Italia con l'Europa, il famoso sforamento del rapporto debito-PIL. Se gli accordi con l'Europa prevedono il mantenere tale rapporto sotto al 3%, significa che fino a quella percentuale noi si possa tendere (seppur per un breve periodo) alzare la percentuale in modo tale da avere più liquidità. Non ci è stato permesso (mentre alla Francia sì) con la scusa che l'ammontare del nostro debito è maggiore rispetto a quello francese (che in quel momento si trovavano i "Gilet gialli" sotto l'Eliseo. Ciò però elude gli accordi se l'accordo prevede appunto di restare sotto alla soglia del 3. Vuol dire che noi si può arrivare sino al 2,9999999999... ma i francesi non posso arrivare nemmeno al 3,00000.....1 se questa è la regola.
A mio avviso la regola, invece, è che se la richiesta di aumentare il rapporto di debito arriva dai "figli di un dio minore"... chiunque non siano Germania e Francia, allora non è previsto alcuna modifica o la minima indispensabile perché la "vacca continui a dare latte".
Non a caso, quando il governo giallo-verde (che ricordo avevo elogiato, in quanto dava l'impressione di essere quantomeno un "governo") ha minacciato l'uscita dall'U(B)E, vista la rigidità dell'Europa nel non concedere nulla all'Italia, sono stati costretti a cedere il passo di un millimetro, che all'Italia non serve, all'Europa non pesa e noi (cittadini) suona come presa per il culo. Ora possiamo scegliere chi mandare a rappresentarci in Europa, ma il mio consiglio (lasciando a voi la decisione finale) è di evitare di dare il voto ai sostenitori di questa Europa che non solo fingono di non vedere quanto ci sia avversa, ma (con la scusa di evitare i "nazionalismi") difendono una realtà che è nociva per le libertà individuali dell'uomo e delle Nazioni di fare quanto è loro possibile per la sopravvivenza del proprio Stato e del proprio popolo.
Le ragioni per cui Salvini e Di Maio si scannano è perché (per i fatti conosciuti sinora) i 5 stelle rappresentano la maggioranza di Governo, ma se alle elezioni europee l'equilibrio dovesse cambiare (a favore della Lega) è facile che Matteo decida di puntare i piedi e a pretendere che certi suoi punti di vista a cui al momento è costretto a rinunciare per non rispettare il patto di governo (mentre gli altri se ne fottono e non perdono occasione di attaccare il compagno di viaggio).
In questo momento concorrono separatamente per l'Europa perché la Lega vorrebbe rivedere il rapporto con una realtà che ci tratta da pezza da piedi, mentre i 5S, per strizzare l'occhietti all'elettorato di sinistra (cercando di sostituirsi e accaparrarsi gli scappati di casa del PD), vogliono la distruzione della Nazione Italia in favore della regione europea Italia.


*su questo tema tornerò nei prossimi giorni dopo un confronto all'arma bianca con uno dei miei lettori.

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