6 maggio 2019

L'area e quello strano rapporto con l'islam

Finora ho sempre scritto riguardo ai corto circuiti della sinistra, seppure non abbia risparmiato critiche nemmeno a quella, cosiddetta, "Area" della della destra radicale.
Diversi tra voi avranno ormai la pelle d'oca alla parola "destra" usata per definire i sedicenti eredi del Fascismo che, fin troppo spesso, rinfacciano al ventennio colpe (attribuitegli dai vincitori) nell'illusione che questo permetta loro di ricavarsi uno spazio di pace ideologica.
Ricorderei volentieri le parole dei "LONDINIUM S.P.Q.R." nella canzone "Angeli su Roma"...
"La pace imposta dallo straniero si chiama resa incondizionata
Dove ho la pace soltanto dopo che questa guerra sarà combattuta!
"
Ovvero non ci sarà mai pace finché non si avrà la forza di regolare quei conti che l'avanzata alleata ha solamente sospeso. 
Si cerca sostanzialmente di trovare una tregua con un nemico che è numericamente superiore, detiene il potere e non si fa scrupoli ad ammettere "candidamente" di odiarci e volerci cancellare dalla Storia. Trattarci come una macchia di inchiostro su un foglio.
Come spesso accade se approfondissi ulteriormente questo argomento rischierei di andare troppo fuori tema e la "prof" poi mi da un brutto voto.
Di conseguenza mi limiterò a dire, per chiudere, che l'unico modo che avremo per poter parlare di libertà e uguaglianza è quello di soggiogare il popolo ed insegnargli il vero "rispetto" per la libertà altrui. Solo così potremmo anche arrivare all'anarchia ("Mancanza di governo, come stato di fatto, sia per assenza di un valido potere a causa di rivoluzioni, sia per inefficienza dell’esercizio del potere da parte di coloro che ne sono investiti" Fonte vocabolario Treccani) perché l'individuo avrà imparato a governarsi da solo. I corrotti e i malvagi saranno stati distrutti e le nuove generazioni saranno cresciute con la guida dell'ordine e del rispetto per gli altri.
Per quelli che mi conoscono e hanno familiarità con i miei scritti suonerà strano sentirmi parlare di rispetto verso il prossimo, ma a giustificazione della mia piccola incoerenza, posso solo addurre che io odio tutti indiscriminatamente, poi, se tra quelli della mia specie, trovo qualcuno di affine e che possa essere in qualche modo utile alla mia stessa sopravvivenza, non è un'ipocrisia, piuttosto l'esigenza di interagire con il mondo che mi circonda.
Non si dimentichi inoltre che, lo neghi finché vuole la Boldrini, noi siamo in guerra ed è una guerra che non stiamo "perdendo" perché noi non la stiamo nemmeno combattendo o meglio CI stanno impedendo di combatterla con la scusa che la violenza è roba antiquata e da "fascisti" stanno distruggendo la nostra identità tramite attacchi violenti e con tutte le tutele da parte di uno Stato di burattini con la mano delle banche ben infilata su per il culo (anche se loro credono che sia il portafogli a gonfiare così tanto).
Avevo però promesso di non distrarmi, quindi... il corto circuito della destra.
Mi rendo conto che nella cosiddetta "Area" della destra radicale, v'è un numero crescente di persone che strizza l'occhio, si affaccia, si avvicina, si converte all'islam. 
Le ragioni di tale scelta sono le più disparate e vanno da chi vede l'islam in funzione antiebraica (non potendosi dichiarare, politicamente e pubblicamente, Nazionalsocialista), chi lo vede come una tradizione orgogliosa e ferrea  (quando disprezzavano la rigidità del cattolicesimo), chi è attratto dall'idea della poligamia (ma non crede nemmeno nel matrimonio e si "scopa" qualunque cosa respiri ed abbia le "tette"), chi ne è affascinato, ma non sa spiegarsi il perché.
Forse apprezzano il fatto che siano perennemente in guerra e si sa che la guerra è sempre nel cuore, persino dei pavidi (quando fatta dagli altri, diversamente farebbero loro stessi la guerra e di ragioni per muovere guerra a questo Stato ce ne sarebbero molte e molte ancora).
Questi che credono nei valori del Fascismo e volgono lo sguardo al medio oriente, come fanno a guardarsi allo specchio?
Che il razzismo biologico non viene indicata come prerogativa del ventennio fascista (almeno fino al '38) è un dato di fatto, ma non di meno l'Italia era uno Stato Cattolico e, nonostante gestisse un Impero fatto di negri, difendeva i valori del Cristianesimo (quello più tradizionale) che contemplava le guerre sante per difendere la cristianità europea.
In determinati ambienti si arriva poi a ipotizzare un allargamento del concetto Europa assimilando o raggiungendo accordi con diverse realtà asiatiche (e non solo quelle biologicamente più affini quali i Russi), ma anche, e soprattutto, con le popolazioni del sud-est asiatico. Abbiamo quindi diversi movimenti, associazioni e personaggi strani che a vario titolo sposano le battaglie ideologiche (senza comprenderne onestamente i motivi), come nel caso del popolo Karen (attualmente perseguitato dal governo comunista birmano, ma se quasi la metà della popolazione Karen si trova in Birmania è perché nemici del Giappone durante la 2° Guerra Mondiale. Ad ogni modo tra Birmania e Thailandia operano diverse OGN e Onlus vicina all'area.
Probabilmente questa "vicinanza" non è altro che un pretesto per fare la guerra per i cittadini di uno Stato che, costituzionalmente, ripudia la guerra (adeguatamente rettificato in "L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla liberta` degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parita` con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranita` necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo." fonte articolo 11 della costituzione) salvo poi gettarci a capofitto in ogni conflitto mondiale a cui forniamo uomini e mezzi e da cui ricaviamo, sempre più spesso, la perdita della nostra sovranità e degli interessi economici nella regione.
Si può affermare con relativa certezza che lo "sposalizio" tra l'estremismo di destra italiano (d'estrazione cattolico-cristiana) e le battaglie islamiche o di altra natura siano un controsenso dal momento in cui, come ho scritto più volte, aldilà dei "terroristi" vige ancora una certa "diffidenza" nei confronti dei cattolici con cui l'islam è rimasto in guerra per secoli.
Risulta ancora più strano che si faccia un'operazione di solidarietà per l'estinzione di un popolo a 10.000km da noi mentre non si riesce a trovare un'unità nazionale tale da impedire la nostra estinzione.
Evidentemente anche in questo caso gli altri sono sempre più meritevoli di "noi" e "noi" stiamo sempre meglio degli altri.
Qualcuno potrebbe appellarsi al fatto che persino nelle Waffen SS (le divisioni combattenti delle SS) esisteva una divisione musulmana (anche se questo non significa necessariamente araba dal momento che nei Balcani ci sono diverse popolazione di religione islamica, ma spero che chi muova queste obbiezioni non siano gli stessi che tentano, con ogni mezzo, di dissociarsi dal Nazionalsocialismo accodandosi al coro di quanti lo reputano il Male Assoluto.
In conclusione, il fascismo può valicare i confini nazionali, ma, innanzi tutto, è un ideologia nazionalista, per cui pensiamo a salvare il nostro popolo e solo con il nostro esempio portiamo luce e speranza ai popoli oppressi. Non si può andare ad addestrare i Karen in Birmania quando in Italia abbiamo esempi di dissolutezza, codardia e tradimento ad ogni livello Istituzionale ed Extraparlamentare.

Nessun commento:

Posta un commento