2 maggio 2019

Pronti? Partenza... via! Ed è subito corto circuito!!!

Chi mi conosce lo sa...
Io condanno senza appello gli stupri!!!
...e gli stupratori. Per cui apprendere della notizia dei fatti di Viterbo, non mi provoca un senso di impotenza, ma un senso di disgusto profondo nei confronti di due individui che, in quanto appartenenti ad una certa area politica, dovrebbero sapere meglio di chiunque altro il senso delle loro azioni.
Il processo andrà avanti ancora per molto tempo, ma nel frattempo (con una leggerezza degna dei tempi in cui viviamo) vengono divulgate informazioni riservate sulle indagini.
Per rispetto nei confronti della vittima, non viene riportato nemmeno il nome, ma d'altro canto, viene detto che i video, registrati dai due presunti aggressori, in questione siano stati condivisi su alcuni gruppi di WhatsApp.
Come detto, al momento non posso ancora condannare i due ragazzi in quanto non sono state accertate in sede processuale le loro responsabilità ed effettivamente, tra le varie perversioni che questa nuova "splendida" era ci ha portato potrebbe esserci anche quella del sesso un po' più "violento". Quindi non sto né condannando la vittima (o presunta tale) che è legittimata a cambiare idea (certo in tempi accettabili ovvero se si cambia idea il giorno dopo è un po' tardi per pentirsi), né assolvendo gli stupratori (o presunti tali) finché non siano state accertate le responsabilità e ricostruite con precisione la dinamica degli avvenimenti.
Il corto circuito a cui faccio riferimento nel titolo ovviamente non è di sistema o della solita sinistra che non sa bene chi difendere e chi condannare... in questo caso, per loro, è palese! Da una parte ci "so du' fasci de merda!" quindi colpevoli a prescindere... poi c'è il loro (presunto) atto criminale, ma al corto circuito ci arriverò in conclusione di questo articolo.
Per arrivare al corto circuito è necessario fare un passo indietro... ovvero siamo in campagna elettorale!!!
Chiaramente non io in quanto tale, per quanto abbia le idee piuttosto chiare su come disperdere i miei voti, ma noi in quanto popolo. Direi quindi che la campagna elettorale di CPI (CasaPound Italia) inizia nel migliore dei modi, infatti i due (presunti) aggressori erano entrambi iscritti alle "tartarughine" ed il più giovane dei due (appena diciannovenne) era consigliere comunale in un paesino di provincia. Uso il verbo al passato perché entrambi sono stati cacciati (in via cautelativa) da CPI ed il consigliere ha già presentato le dimissioni dalla carica.
Come ho già scritto in passato, e confermo tuttora, per me resta un errore per una forza politica (definita) "euroscettica" presentarsi alle elezioni europee allo scopo di far uscire l'Italia dall'Unione (di Banche) Europee (o U(B)E che dir si voglia).
Il discorso è sempre il solito a mio avviso non si può cambiare qualcosa dall'interno a meno di diventare parte integrante (e autorevole) di quel qualcosa, ma per diventare una parte tanto autorevole significa che ti deve essere permesso e se ti viene permesso vuol dire che è voluto. Di conseguenza sei tu che stai cambiando il sistema o è il sistema che ha cambiato a tal punto te da farti adottare un punto di vista del tutto (o quasi) affine a quello del sistema stesso?
Quindi cambiare le cose dall'interno non è impossibile, ma rischia di essere inutile.
Quanto sta accadendo a CPI (compresa l'accusa presunzione di stupro da cui CPI ha provveduto immediatamente a difendersi e dissociarsi ideologicamente), potrebbe rientrare nelle logiche di potere di un sistema che sta fallendo nella vittoria.
Il concetto appena espresso sembra un controsenso, ma non lo è. Vado quindi ad esprimerlo nel dettaglio.
Come avete potuto leggere in più occasioni il sistema attuale, se non è stato previsto, è basato sugli scritti di George Orwell, in particolare di 1984 (scritto nel 1948). Nello scritto, che invito tutti a leggere, viene espresso molto chiaramente il concetto che un sistema "dittatoriale", anche quando mascherato da democrazia, non può "ammollarsi" nel momento in cui la sua vittoria è schiacciante, ma, per mantenere il controllo sulle masse, deve essere in uno stato di "agitazione" perenne. Nel libro questo aspetto era rappresentato da uno stato di guerra perenne tra le 3 superpotenze, ma in effetti veniva sollevato anche il dubbio che ci fosse effettivamente una guerra, ma che si trattasse, piuttosto, di una finzione organizzata dallo stesso Stato che di tanto in tanto faceva piovere qualche bomba in testa alla popolazione civile.
Perché tutto questo? Perché alle persone "normali" non interessa essere in guerra, ma interessa che nessuno gli "rompa i coglioni", di conseguenza che ci siano i voltaculo, le leccapassere, i pellet (di qualsiasi forma e colore), i pervertiti e i depravati non gliene frega un cazzo. Interessa che questi facciano quello che fanno a casa loro e che nessuno vada a rompere loro i coglioni. Di conseguenza in un simile stato di apatia si genera quella che è l'inerzia, ovvero una serie di automi che non si preoccupa minimamente di quello che gli succede attorno e nemmeno di chi detiene il potere.
A prima vista sembrerebbe una situazione perfetta, l'élite detiene il potere, la massa non si ribella... perfetto.
Quello che manca alla perfezione di tale affermazione è il fatto che chi detiene il potere ha bisogno di esercitare il potere e per poter esercitare il potere c'è bisogno che la "massa" obbedisca agli ordini o si ribelli ad essi in modo tale da poter dimostrare alla massa (restante) che chi ha il potere ha anche l'autorità per esercitarlo. Ovvero se il sistema (o l'élite se preferite) detiene il potere, ma nessuno glielo riconosce, detiene davvero il potere?
Quei 4 politicanti affini al sistema che continuano a fare campagne elettorali diverse, ma politiche identiche, hanno il compito di illudere la massa di essere importanti per il funzionamento del meccanismo (e di fatto lo siamo), in quanto l'esercizio del potere passa attraverso la manipolazione della vita degli individui.
Un esempio su tutti.
C'è stato un momento storico, circa un decennio fa, in cui prendere casa in affitto era una vera e propria immane cazzata, in quanto il costo degli affitti era esorbitante rispetto al costo (tasso incluso) dell'accensione di un mutuo per l'acquisto di una casa. Qual era il problema allora? Che la gente si comprava casa e i "bamboccioni" che non potevano permettersi l'acquisto di una casa, né un affitto, di fatto non spendeva più soldi di quanti ne guadagnasse. Un individuo così non entra nel sistema, perché non si sovraespone col sistema. Infatti non è un caso che l'ultima crisi economica, dalla quale tuttora non si capisce se ne siamo o meno usciti, è scaturita proprio dai mutui sulle case. Con quella crisi il "Sistema" non si è solo appropriata di immobili e banche, ma di vite umane. Infatti chi da un giorno all'altro si ritrova senza lavoro, senza casa e con una famiglia da sfamare. Non ha molte scelte se non quelle di dare il consenso a chi gli promette di risolvere la sua "personale" situazione. Ma chi gli fa tali promesse, a sua volta, è nelle mani degli stessi individui che in quella situazione ce l'hanno messo.
Questo immenso preambolo serve per far capire che, seppur non abbia un nome o un volto (oppure se ha troppi nomi e troppi volti) non significa che non sia reale e quanto sta accadendo a CPI può perfettamente rientrare nelle logiche meccaniche del Sistema. Infatti, per quanto io non mi ritrovi alla perfezione con alcuni atteggiamenti delle "Tartarughe Frecciate" è assolutamente degna di nota la crescita, in termini di consensi, che sta registrando. Questo è ciò che spaventa di più l'élite. La crescita esponenziale di un "aggregatore di popolo" non posto sotto il controllo del Sistema.
"La pensi così perché si parla dei fasci... ma se fosse er papa te ne fotterebbe assai!!!", non è del tutto vero infatti, anche se all'epoca non avevo ancora un blog in cui sparlare dei pontefici, chi mi conosce sin da allora sa che tra tutti ho sempre indicato come il meno peggio il "Camerata" Joseph Ratzinger in quanto, per quanto io non sia affine a tale religione, cercava di riportare la chiesa nella sua sfera tradizionale che a mio avviso (ma punto di vista evidentemente condiviso da Benedetto XVI) era la via per riportare i fedeli all'ovile.
Ma evidentemente al Sistema questa cosa non stava bene ed iniziarono ad uscire prima scandali finanziari legati allo IOR (l'istituto bancario vaticano), in seguito iniziarono a circolare gli scandali sessuali (i casi di pedofilia) che portarono il camerata a rassegnare le dimissioni.
Se ci basassimo su questo presupposto papa Francesco andrebbe fucilato. 
Non a caso in appena 6 anni l'intransigente chiesa cattolica ha aperto le porte alla pedofilia (visto che interviene solo nei casi più gravi), all'omosessualità (che in determinati casi comporta la sodomia, la ragione per cui dio decise di distruggere Sodoma, da cui la perversione prende il nome), ai pellet, ecc.
La tecnica della diffamazione (e dei casi montati alla bisogna) è stata già usata e viene tuttora applicata. Anche Berlusconi (per quanto mi stia sul cazzo ammetterlo) ne è stato vittima quando si era rifiutato, come presidente del consiglio, di firmare un accordo che avrebbe di fatto consegnato l'intera economia italiana nelle mani della Banca Centrale Europea (i dettagli ora mi sfuggono, ma spero di poter ritrovare il libro in cui lo avevo letto in modo da poter colmare questa lacuna e citare correttamente la fonte) la ripercussione di questo rifiuto fu lo scandalo dei festini (con minorenni o presunte tali) che portarono alla caduta del governo "Berlusconi" in favore di quello "Monti" (a cui lo stesso Berlusconi fu costretto a dare l'appoggio per evitare la galera).
Nel caso specifico non so quanto sia vera la storia di Viterbo o quanto sia costruita ad arte, solo l'esito (sicuramente tardivo rispetto alla gogna mediatica e al tracollo elettorale) processuale potrà dircelo.
Proprio qui sta il corto circuito che mi coglie, perché da un lato mi viene da difendere la vittima a prescindere, ma dall'altro (da complottista) mi viene il sospetto che la "vittima", di cui non vengono divulgate le generalità, sia una gigantesca trappola in cui sono caduti i due "pollastri" del Lazio. Infatti il "bimbominchia" consigliere comunale ha appena 19 anni che, facilmente, non è sufficientemente smaliziato da sapere che al mondo non ci sono solo donne genuinamente "depravate" da accettare il sesso violento, ma anche persone che lavorano per il nemico ed organizzano ad hoc situazioni in cui il confine tra vittima (del trappolone) e carnefice (di uno stupro) è troppo sottile.

Quindi, in attesa dell'esito della vicenda giudiziaria, intanto arriva la mia condanna di un comportamento che, in un mondo (mio) ideale, non deve trovare spazio se non all'interno di una "coppia" collaudata in cui, entrando in una sfera assolutamente privata, ognuno è libero di comportarsi come ritiene più opportuno nel pieno rispetto di chi si ha accanto.

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