23 maggio 2019

Verso le elezioni... fuggite sciocchi!

Era il lontano 2016, quando si parla di politica già un semestre è un tempo infinitamente grande, quando i cittadini britannici furono chiamati a rispondere alla domanda posta dal parlamento di Sua Maestà "volete restare nell'U(B)E?" a cui, il 51,89% dei sudditi del Regno Unito rispose, tradotto grossolanamente dall'inglese, "Sapete che c'è?!? ma andatevene tutti quanti affanculo!!!". Così fu! ... o quasi... anzi per niente proprio infatti a quasi 3 anni dai risultati delle urne i britannici sono chiamati alle urne per eleggere un parlamento che hanno espressamente dichiarato di non volerci avere nulla a che fare.
Aldilà dei tempi burocratici "Imposti" dal Fondo Monetario Internazionale, che lo impone, alla  Banca Centrale Europea, che lo impone al parlamento Europeo, che lo impone agli stati membri "che al mercato mio padre comprò"... si sono sommati i tempi fuffa dei parlamentari britannici, mossi come marionette dal parlamento europeo, mosso come burattini... ecc. ma di questo ne parleremo in seguito in questo stesso articolo.
Nel corso dell'ultimo anno i presunti (o sedicenti tali) euroscettici, che oggi sono al governo, hanno cambiato, io che sono drastico direi, radicalmente la loro posizione  rispetto a quella presentata a noi plebaglia alle scorse elezioni. La lega è passata dall'uscita senza compromessi al restiamo per cambiare ciò che deve essere cambiato. Il M5S, come ho già detto in passato, sulla posizione che l'Italia dovrebbe avere nei confronti di Bruxelles ha cambiato così tanto idea che ci si poteva riscrivere il "kamasutra" (ed il riferimento sessuale è voluto dal momento che come ci mettono ci mettono finisce sempre che ci "fottono").
Gli unici che hanno mantenuto la stessa linea, se non badiamo alle singole parole (forse hanno finalmente imparato a parlare in politichese) è Casapound.
Come riportato in occasione delle politiche del 2018, la posizione delle "tartarughine" è che l'unica risposta seria al sistema bancario dell'U(B)E è l'abbandono. Finché restiamo dentro siamo soggetti a regole che l'Europa impone, ma non rispetta (sia in ambito economico, che in quello migratorio), ci chiede austerità che non applica ad altri e compagnia cantando. secondo CPI (attraverso le parole del suo Segretario Nazionale Simone Di Stefano) "Dobbiamo uscire dalla Ue per recuperare la nostra piena libertà. E soprattutto per andare incontro al resto del mondo, che ci aspetta a braccia aperte. Un mondo che economicamente sta crescendo e si sta sviluppando. Mentre la Ue rimane dal punto di vista economico una gabbia che ci fa avvizzire, con i suoi parametri. L’austerità, i pareggi di bilancio: tutte scelte folli, fatte in osservanza di una visione economica superata, fuori del mondo. E noi italiani stiamo qui, a morire appresso a francesi e tedeschi." sul fatto che l'europa sia soggetta a voleri, bisogni e capricci dei due Stati è assodato basti solo pensare che, come detto in altri articoli, da un lato c'è l'imposizione di non indebitarsi troppo (e se a chiedertelo e lo "strozzino"), ma dall'altra anche quella di non crescere troppo. Vincoli che rispettivamente Francia e Germania hanno bellamente ignorato accordandosi fra di loro al punto tale da essersi quasi creato un parlamento congiunto sovranazionale la cui posizione non è ben definita se è sopra o sotto (come gerarchia) al parlamento europeo. Di Stefano dice anche "Effettivamente questi partiti hanno paura della Ue, nel senso che non hanno il coraggio di affrontare le cose come vanno affrontate. Perché per fare l’Italexit serve un grande coraggio. Aver abbandonato certe posizioni significa quindi che secondo loro è possibile modificare dall’interno il meccanismo della Ue. Ma non è così." i partiti  a cui si riferisce il segretario di CPI sono Lega e M5S, che hanno mostrato tutto il loro coraggio (e valore) nell'affrontare Bruxelles. Infatti è bastata la minaccia di "commissariamento" (o qual era il termine corretto) perché entrambi calassero le brache (nostre).
Secondo il leader di CPI abbiamo la possibilità (scesi dal patibolo) di stringere accordi con Stati sovrani extra U(B)E rendendo quindi non paralizzante l'uscita dall'eurozona... ma se pensate che sarà una cosa leggera come la portabilità di un numero telefonico ad un'altra compagnia... non è proprio così, ma il cambiamento, in questo caso, per quanto difficile è indispensabile.

Vi preannuncio che se non ci saranno articoli di insulti verso le europee sarà per mancanza di notizie succulente e non certo per il rispetto di una par condicio di cui non mi frega nulla.

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