14 maggio 2019

Ecco perché adoro gli anni '80 (Terminator)

Cresciuto con i "miti" Hollywoodiani del momento Rocky, Rambo, Cobra, ecc. (Sylvester Stallone) Commando, Conan il Barbaro, Predator e Terminator...
Mi concentrerei proprio su quest'ultima saga da cui sono stati tratti 4 seguiti (di cui 3 interpretati dallo stesso Schwarzenegger).
Negli anni '80 nemmeno Hollywood era affetta da questa nuova mania di mettere pellet un po' ovunque persino laddove non esistevano (vedi il generale "scandinavo" di Odino diventare un negro nel film "Thor") o "l'arianissima" (bionda con occhi azzurri e credetemi sulla parola perché da bambino ne avevo le lenzuola) donna invisibile dei fantastici 4 che diventa la latinas Jessica Alba (nulla da dire sulla sua bellezza, ma torno a ripetere la "Belva" è il cane più bello del mondo, ma non le farei mai interpretare la donna invisibile nei "Fantastici 4"... e potrei andare avanti all'infinito.
Negli anni '80 non succedeva nulla di tutto ciò, in Terminator, ad esempio, ho contatto la bellezza di due pellet su 107 minuti di pellicola, dove il primo è un netturbino che, stando al doppiaggio, più che sorpreso sembra ubriaco. L'altro è il capitano di polizia che da tradizione anni '80 muore male a metà del film (a differenza dello psicologo giudeo che sopravvive per i primi 3 film, forse anche nel 5, ma mi sono rifiutato di vederlo).
Qualcuno potrebbe obbiettare che la colpa non è dei pellet se gli danno dei ruoli importanti che non gli appartengono, bensì la colpa è dei produttori, degli sceneggiatori, ecc. verissimo, ma tratto la cosa come la pubblicità del gratta e vinci quella in cui ti piace vincere facile...
Ovvero se io del cast non do a te pellet la parte per cui non sei minimamente tagliato (un generale negro in Scandinavia, nell'era vichinga non si può proprio vedere, soprattutto tra gli Asi) mi becco una denuncia per discriminazione razziale, non si da la possibilità agli attori, pellet e non, di giocare ad armi pari. Bensì, in un mondo spietato come quello dello spettacolo, si usano corsie preferenziali che di fatto tolgono lavoro ad attori, magari più capaci.
Questa è ovviamente un'altra storia, ma è la ragione per cui adoro gli anni '80 e adoro Terminator. A più livelli è un bel film un'idea originale (alla stesura del copione partecipò lo stesso Cameron), la fotografia e la regia sono di livello, gli effetti speciali... certo visti con gli occhi di oggi abituati agli effetti speciali computerizzati risultano troppo evidenti le scene realizzate con il robot che funge da controfigura ad Arnold nelle scene in cui il Terminator è danneggiato, ma negli anni '80 risultava essere all'avanguardia e, per i meno schizzinosi, resiste ancora all'avanzare del tempo e quei "difetti" diventano parte del fascino stesso del film.
Nel primo film Linda Hamilton interpreta la parte della fanciulla in pericolo che si salva per istinto di sopravvivenza, diversamente dal secondo in cui il farla diventare una "cazzutissima guerriera super addestrata" la trasforma in una mezza lesbica che odia gli uomini genitori di guerre e morte, come se il padre di John (suo figlio) non era un soldato addestrato alla guerra.
Il terzo possiamo dire che si salva solo per la meravigliosa presenza di Kristanna Loken e di Schwarzenegger... sostanzialmente per i due Terminator, ma la trama è necessaria per chiudere il ciclo ricordandoci che non si può sfuggire al fato, alla peggio lo si rimanda con effetti catastrofici.
Accenno al 4° che ho visto per curiosità, in cui non si sa bene perché John Connor (dipinto nei capitoli precedenti come il capo indiscusso della resistenza) finisca per fare lo sguattero dell'esercito, ma evidentemente gli sceneggiatori non si sono nemmeno preoccupati di guardare i capitoli precedenti cercando, invano, di creare una serie parallela.
In conclusione film assolutamente da gustare. Dove potete dare a macchine e ribelli il ruolo storico che preferite in quanto e pressoché privo di messaggi subliminali se non si esclude l'odio sistematico per la tecnologia di James Cameron (reso ancora più evidente con "Avatar" che però è un capitolo a parte).

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