Ho sempre creduto, e credo tuttora, che nulla avviene per caso. Normalmente mi leggereste filosofeggiare e lanciarmi in nobilissimi monologhi incentrate sugli Déi, gli Eroi ed i loro tormentati destini a cui sottostanno, ma mai si sottomettono.
Sul tema di oggi sarebbe un'esternazione fin troppo elevata per l'argomento, un po' come esaltare le pregiatissime doti di un "Chateau Margaux del 1787" mentre roteo le rossastre spume di un "tavernello del 2020" (sì il tavernello non ha una data di vendemmia bensì quella di scadenza).
Vi scriverò quindi di politica ma, come recita il titolo, non delle elezioni o dell'inutilità dei nostri governanti (o quasi... in fondo ormai mi conoscete). Mi cimenterò nel tavernello della politica. Ovvero lo strano rapporto tra i politicanti e coloro che manovrano i fili. Risulta sempre più raro che io rivolga la parola ai moralizzatori delle macchinette, ma quando lo faccio mi regalano spunti interessantissimi (per gli articoli, non certo di riflessione che sono mosse da persone ben più meritevoli del mio preziosissimo tempo ed attenzione). A fronte dell'esito delle elezioni si discuteva del governo e delle possibili implicazioni che il consenso ottenuto dalla Lega, che innegabilmente ha ribaltato il peso del carroccio (ho sempre detestato questo nome mi ricorda troppo un manipolo di eroi "Attorno ad esso si ponevano scelte squadre di militi. [...] Naturalmente, per il suo carattere di simbolo, la perdita del carroccio in combattimento era la più grave alla quale si potesse soggiacere." a cui nemmeno la Lega Nord delle origini poteva minimamente auspicare di assurgere) nell'attuale governo.
Tale parentesi è assolutamente doverosa per dare il quadro generale in cui si incastona il discorso che ne scaturirà a breve. Si discute infatti, oltre che sulle implicazioni del cambio di orientamento del paese, sui possibili scenari di tale inclinazione politica. Chi sostiene, come molti (me incluso) da mesi, che il governo cadrà! La mia ipotesi era che sarebbe caduto in autunno insieme alle foglie, ma dal momento che stiamo vivendo ora l'autunno forse non avevo semplicemente fatto i conti con le bizzarrie climatiche, più che con quelle politiche. Chi sostiene che resisterà i 5 anni di mandato (o quanto meno che non ci saranno nuove elezioni entro i prossimi 5 anni e che piuttosto si formerà un nuovo governo tecnico). Chi ribatte sostenendo che un governo tecnico (oggi non avrebbe la maggioranza) e qui, come sempre cala la mannaia "Nel momento in cui si va al governo tecnico... la BCE (che governa su tutti) otterrà la maggioranza che le serve.". Si riprende a discutere, a commentare, ecc. ma ormai la mannaia è calata ed eccola che torna a colpire "sono convinto che se ti fanno arrivare lì è perché sanno come controllarti o farti cadere... se ti lasciano arrivare lì è perché hai fatto per loro (o loro sanno che hai fatto) qualcosa con cui poterti far cadere nel momento in cui sei scomodo o non hai più nulla da offrire"... sostanzialmente come il Berlusca, il Mortazza, il Senatur, ecc.
Infatti i moralizzatori sono estremamente convinti, nella loro ingenuità ingenuità, che se colpiscono un parente è perché non hanno nulla sul bersaglio designato. Io, ovviamente, la vedo in modo leggermente diverso, ovvero se colpiscono un parente è perché vogliono mandare un avvertimento. Chi lo capisce (e si riallinea) se la cava, chi non lo capisce fa la fine del Berlusca, di cui hanno mostrato quanto bastava a far sì da renderlo inoffensivo o politicamente morto (per quella clinica ci vuole ancora qualche tempo... non riescono tuttora a stabilire se ci sia o meno attività cerebrale).
Per il Senatore, sono andati a colpire il "trota" che con la sua faccia da pirla è riuscito a convincere i giudici che a rubare i soldi fosse stato chi, in quel periodo, nella lega non c'era nemmeno.
Per un "puro caso fortuito" i guai giudiziari di Gianfranco Fini (quelli politici sono iniziati con il congresso di Fiuggi) sono la diretta conseguenza dell'essere un coglione, infatti dopo essersi piegato, a brache calate, innanzi a tutti i poteri forti della politica e dell'economia internazionale ed essere disceso politicamente da delfino di Almirante nel MSI a presidente del nulla nel FLI, non avevano motivo di colpirlo, ma cognato e suocero sono due fenomeni che quando si mettono d'impegno (per scagionarlo) riuscirebbero a far condannare per stupro... persino un pellet in Danimarca.
Ho sempre creduto alla colpevolezza di Annamaria Franzoni, ma in questo articolo metterò in discussione le mie convinzioni per fare in modo che, la nipote del "mortazza" Prodi, risulti essere stata coinvolta in un complotto, in quanto, dopo averci trascinato in Europa (senza che nessuno ci chiedesse se eravamo d'accordo) non ha fatto molto a sostegno dei Bilderberg.
Lo stesso vale per altri fenomeni della politica italiana, Di Maio, Renzi, Salvini, Di Stefano, ecc. colpiti indirettamente, ma a comparire sui giornali affianco ai titoloni sono loro e mai i parenti serpenti che si sono fatti beccare.
Continuando l'analisi politica che ho condotto sin qui, saltano all'occhio un cambio di posizioni contrapposte che rientrano perfettamente nella casistica de "il bue che da del cornuto all'asino". Infatti ci si ritrova ad avere da un lato un sistema politico "democratico" che, violando ogni articolo della costituzione Italiana, si comporta da dittatura continuando, per giunta, ad accusare di fascismo chiunque sia, politicamente, più a destra del "pulcino Pio".
"All'altro angolo" tutti i partiti e movimenti extraparlamentari di estrema destra che si lamentano del fatto che lo Stato è cattivo e antidemocratico.
Di questo, forse, avevo già scritto. La mia sensazione è che l'estrema destra che si lamenta della situazione attuale, non lo faccia per una propria ipocrisia (ovvero vorrebbero una dittatura, ma non della Boldrini), bensì dell'ipocrisia di un "Sistema" che dice di essere democratico, di rispettare tutte le idee dell'individuo, ma i fatti dimostrano esattamente il contrario. In questo frangente, mentre si mostrano a vicenda le corna, dovrei far presente che far notare questa contraddizione sul proprio nemico è utile in due casi e per due ragioni... se qualcuno sta guardando e, se chi mostra l'ipocrisia altrui, ne è privo. Richiamando alla memoria il concetto dell'essere esempio e faro, rispolvero un altro pezzo di bravura dei "Peggior Amico"...
"Dio, ti ringraziamo dei nemici che ci hai dato!
Potenti e malvagi proprio come questo stato!
Ci aiuti a diventare più forti e più cattivi!
Più nemici del nemico, più furbi, più vivi!"
Potenti e malvagi proprio come questo stato!
Ci aiuti a diventare più forti e più cattivi!
Più nemici del nemico, più furbi, più vivi!"
Quindi concludo dicendo che, almeno per quanto mi riguarda, quando mi scaglio contro la mancanza di libertà non è perché non mi piace l'olio di ricino che farei volentieri ingoiare ai nemici del "mio" popolo (così evitiamo ogni riferimento alle canaglie bolsceviche), ma prendendo spunto dalle menzognere lotte partigiane (spacciate per verità storiche), nel momento in cui ci si rende conto che questa non è la libertà di cui tanto ci parlano tocca a noi salire sui monti e, sparando alle spalle, scappare con la cassa dello Stato Italiano (per fondare la casa del popolo Italiano) e diventare i presidenti della repubblica nei prossimi decenni.
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