Negli anni del governo Berlusconi era feroce, come da me ricordato recentemente, la critica nell'aver nominato ministro un "anti-italiano" dichiarato come era il Senatore Umberto Bossi. In tale occasione la sinistra non fece troppi complimenti nel chiedere a gran voce il suo allontanamento e a muovere l'accusa di vilipendio alla bandiera per la frase "Con il tricolore mi ci pulisco il culo". Ora non mi sembra che la stessa sinistra abbia mosso le stesse accuse al sindaco di Bergamo per aver usato la nostra bandiera come straccio per pulire una targa commemorativa.
Se tutto questo non è abbastanza ci aggiungiamo il ministro Toninelli che festeggiò il passaggio del decreto "Genova" (che chissà se davvero ha salvato i genovesi rimasti senza casa) sollevando il pugno destro (a modi del saluto comunista, che solo recentemente è passato alla mano sinistra).
Lo stesso è stato replicato da Fico che nell'arco di un paio d'anni se n'è letteralmente infischiato della carica che ricopre "lasciandosi andare" a gesti che sarebbe meglio dimenticare "Polemica sul pugno chiuso di Fico alla parata del 2 giugno a Roma" (fonte La Stampa) "Il presidente della Camera, dopotutto, non è la prima volta che finisce nell’occhio del ciclone per queste sue manifestazioni poco ortodosse. Già lo scorso 2 giugno, sempre in occasione della festa della Repubblica, Fico aveva salutato la folla con il pugno chiuso [...] Qualche giorno prima invece, per la commemorazione della strage di Capaci, la terza carica dello Stato aveva palesato i suoi sentimenti anti-italiani ascoltando l’inno di Mameli con le mani in tasca." (fonte Il Primato Nazionale) tanto per dimostrare la sua ignoranza... infatti se sei anti-italiano al punto da non togliere le mani dalla tasca durante l'inno Nazionale, non andare alla commemorazione di Giovanni Falcone un giudice che si è sempre dichiarato (aldilà delle sue idee politiche) un servitore dello Stato e come tale (immagino) rispettasse tutte le istituzioni, ma non le guardava in faccia se queste tradivano il paese favorendo la metastasi del cancro della mafia sul territorio italiano e che, per questo, ha sacrificato la sua vita (insieme a Paolo Borsellino ed al Generale Carlo Alberto dalla Chiesa e molti altri ancora). Ma oltre a qualche rimprovero (tanto le accuse arrivavano da quella "fascista" della Meloni) non successe nulla, tant'è che si ripete anche quest'anno... "La dedica del presidente della Camera «anche a immigrati e rom», infatti, ha non solo fatto irritare militari e alleati di governo, ma ha anche attirato molte antipatie al M5S, già sotto accusa per la decisione del ministro Trenta di trasformare la solenne ricorrenza in una triste e patetica «festa dell’inclusione»." già, perché... come se non bastasse ci si mette anche il ministro Tria a rendere una festa italiana (o almeno di questa italia che l'anpi definisce figlia della resistenza, ma che fatti alla mano nemmeno loro rispettano più) la festa di chiunque passi da 'ste parti.
Se il Senatore era da allontanare per merito delle sue affermazioni, gran parte dell'attuale governo andrebbe fucilato per tradimento. In primis dei propri valori, ma di questo io "Me ne frego!".
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