Il caldo mi ammazza.
Qui potrei già chiudere l'articolo, ma da parte vostra potreste sempre rispondermi "E chissene frega non ce lo metti?" oppure che il caldo ammazza anche voi, ma non per questo andate in giro a scrivere articoli banali.
Infatti anche in questo caso non si tratterà, almeno spero, di una "tritata di ca..o" che vi impongo dall'alto della mia becera ignoranza.
Di conseguenza ciò a cui mi riferisco è che nonostante il caldo mi fiacchi, mi renda irritabile (perché detesto la sensazione di avere la fronte imperlata ed il volto imporporato dal caldo, ma nonostante tutto questo non ritengo giusto ricorrere a "droghe" legalizzate per incentivare la produzione lavorativa delle persone e far sì che queste sottostiano ai ritmi "dell'industria" dell'immagine.
Già perché essere stanchi, spossati dal caldo, aver necessità di abbassare i ritmi ad una dimensione umana è sintomo di debolezza.
Inutile dire, anzi ricordare, che ancora una volta si fa differenza tra forza "dell'immagine" e la forza delle proprie azioni.
"Guarda sono in piedi da 62 ore, praticamente non dormo, non mangio e a malapena scopo con mio marito!", "ma come fai?", "semplice sniffo integratori di sali minerali! (cristalli tritati di meta-anfetamina)... te lo consiglio". Chiaramente il corpo umano non è una macchina che può produrre ininterrottamente per giorni, ha un suo bioritmo che deve essere rispettato per fare in modo che continui a funzionare nel migliore dei modi.
Diversamente invecchia precocemente. Sostanzialmente è paragonabile, senza esserlo, ad una macchina organica i cui componenti si possono logorare, ma, a differenza di quelli delle automobili, non è così facile sostituirli.
Chiaramente non sono abbastanza esperto nel settore per dire quale, tra i tanti, è nocivo e quale invece è un prodotto valido che può intervenire laddove si verificano delle esigenze cliniche.
Per cui in linea di massima punto il dito contro tutti. Alla fine ci si ritrova a mangiare alimenti privati di qualunque cosa (per facilitare la consumazione di quel alimento da parte di chi soffre di intolleranze e allergie... ad esempio pasta e farine senza glutine, latte senza lattosio, latte di soia senza senza gusto, würstel di pollo senza pollo, ecc) salvo poi essere costretti ad integrare le sostanze che non abbiamo assimilato con porcate chimiche.
Ad esempio il "multicentrum", il "polase", "sostenium plus", ecc. il più spettacolare è il "latte+" "«Il Korova Milk Bar vende " latte+ ", cioè diciamo latte rinforzato con qualche droguccia mescalina, che è quel che stavamo bevendo.»" (citazione di "Arancia Meccanica" di Kubrick) che nel nostro caso diventa il latte con l'aggiunta dell'omega3 "I cibi top nei quali possiamo trovare questi preziosi acidi grassi essenziali, ovvero gli omega3, sono per fortuna proprio di derivazione vegetale. Quindi i carnivori e i vegani possono trovare entrambi ottime fonti di omega3 rimanendo fedeli ai propri canali alimentari preferenziali. Gli omega3 si trovano in alcuni tipi di pesce soprattutto in quello “azzurro” (merluzzo, sardine, aringhe, sgombro, salmone e tonno)." (fonte cure-naturali.it) faccio notare che parla di una grassi essenziali di origine vegetale, adatta alle diete vegane e la prima categoria che cita è il pesce azzurro... dettagli insignificanti a parte è come se voi prendeste il vostro buon bicchiere di latte e ci scioglieste dentro un bastoncino di merluzzo della Findus.
Chiaramente io non mi sto scagliando (e guai sia così) contro chi gli "intolleranti alimentari"... mi stanno simpatici gli intolleranti... ma se private gli alimenti di tutto e poi costringete tutti ad assumere integratori alimentari perché il cibo è fatto di cartone non mi sta bene. Piuttosto alcune aziende si specializzino o aprano un nuovo stabilimento dedicato in modo tale che celiaci, vegani e gli altri che per necessità o ideologia non possono avere accesso a certi alimenti, creando, oltretutto, anche dei posti di lavoro anziché demandare tutto in paesi del cazzo dove gli Hamburger di "topu" sono fatti di cane, dove la pasta senza glutine è fatta di segatura e i biscotti tornino ad avere l'olio di palma smettendo, in questo modo, di avere il sapore del cartone pressato.
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