13 giugno 2019

Il Viaggio della speranza (prima parte i "Monstrosity")

Oggi vi scrivo su un argomento che non tratto spesso anzi, decisamente, raramente. Vi scriverò infatti di musica analizzata dal punto di vista del pubblico e non del musicista che è in me.
Da quello che si è visto ieri, la scena Metal italiana non è morta. Ne è stato celebrato il funerale di nascosto ed è sepolta in una tomba "senza nome fuori Terlingua" (accanto ai cospiratori che hanno assassinato Kennedy).
Procediamo per ordine.
In effetti era da qualche anno che non assistevo ad un concerto (di gruppi di un certo spessore, ovviamente non mi riferisco ai concerti svolti nello scantinato di alcuni conoscenti) e devo ammettere che le aspettative erano molto alte. Il gruppo era di quelli importanti ed era, inoltre, accompagnato da altre due band che, sicuramente, per essere sul loro palco dovevano essere certamente all'altezza.
Infatti ieri, alle porte della "mia" Milano c'erano i "Monstrosity" un gruppo che ai non addetti ai lavori e ai non appassionati del genere non dirà nulla o forse anche meno. Basti pensare però che hanno condiviso il palco (in occasioni precedenti) con mostri sacri del Death Metal quali, Cannibal Corpse, Immolation, Morbid Angel, ecc. in certi festival da far risultare l'Heineken Festival un picnic di "domenichini". Abituato a quelle esperienze e consapevole del valore della band mi sono mosso con largo anticipo (e per fortuna) ed è da qui che parte il "viaggio della speranza".

La "traversata" non sembra di quelle Epiche, insomma dopo aver attraversato in macchina (da solo) il nord Italia per fare la due giorni al Gods of Metal di Bologna, "dormendo" in macchina e prendere "schiaffi" sonori per due giorni di seguito... andare a Paderno Dugnano sembra decisamente una passeggiata... se non si fosse rivelato essere il paesino nel buco del culo del Mondo (a due passi da Milano, in provincia di Phnom Penh capitale della Cambogia). Giustamente starete dicendo... "al giorno d'oggi, con il navigatore persino negli orologi, Paderno Dugnano a due passi da Milano non può essere irraggiungibile!!!" vero... se non è nel buco del culo mondo e riesce a perdersi anche il navigatore fornendomi indicazioni di passare per strade a senso unico (chiaramente io risultavo nel senso sbagliato), strade senza uscita o persino inesistenti parallele a quella che sto percorrendo.
Quindi, come dicevo per fortuna mi sono mosso per tempo, sia perché non conoscevo la strada per arrivare al locale, sia perché immaginavo che per i Monstrosity, a €20 più altri 2 gruppi di spalla (Cold Snap e The Devil), avrei trovato la coda a partire da sotto casa, invece nulla.
Normalmente fermandomi al solito autogrill trovavo già i "capelloni" che, seppur si conoscano da anni e sono andati insieme agli stessi concerti, si scambiano aneddoti come 2 pensionati davanti a un cantiere.
L'apertura cancelli era prevista per le 20:30 (di questo "Slaughter Club", con ingresso riservato ai soci, ricavato nella zona industriale del paese) per la prima volta da che calco le scene avviene puntualmente. Di solito viene ritardata di almeno un'ora (non mi riferisco al locale specifico, ma agli altri eventi) e quando, finalmente, si accede al locale sul palco c'è il terzo o il quarto gruppo. L'inizio evento era data per le 21.30 ma questa è stata anticipata di 30 minuti - 3/4 d'ora (questo e meno bello soprattutto per i possibili eventi futuri dove se dovessi arrivare in ritardo mi perderei l'intero concerto), infatti il tempo di entrare e i "Cold Snap" iniziano a intonare la blasfemia. Tecnicamente molto bravi, ma onestamente aggiungono poco al già vasto panorama della scena Death Metal, ma pur essendo piuttosto giovani tengono bene il palco e sanno tenere alta l'attenzione. Alle prime note quindi mi avvicino al palco non sapendo cosa aspettarmi e volendo spremere questa esperienza fino all'ultima goccia. "Sotto al palco" ci ritroviamo in 3 (resteremo in 2 dopo la prima canzone) e la cosa onestamente mi disgusta. Nel senso che o hai una ragione per odiare il gruppo che sta suonando in quel momento (come il odio mortale nei confronti dei Whiskey Ritual, che dopo stavolta non nominerò mai più) oppure non c'è ragione per non alzare il culo dalla sedia e "degnare" la band, per cui sono stati spesi dei soldi, di venir ascoltata almeno in piedi (si cazzo pure quelli in carrozzina si devono alzare). Ad ogni modo il gruppo esegue la sua performance per me ed il mio temporaneo "socio" risultando gli unici che forniscono cenni di vita alla prestazione dei Croati (che erano zingari lo si capiva guardandoli in faccia). 
Quindi è la volta dei The Devil un gruppo stranissimo completamente strumentale (senza cantante) che mescola la musica, Atmosferic/Gothic Metal, con l'audio di documentari su tematiche a sfondo fantascientifico, scientifico, politico, ecc. anche loro molto bravi tecnicamente e anche in questo caso il pubblico non risponde o risponde poco e da 2 (persone sotto al palco del primo gruppo) passiamo a 4 dove uno, immancabilmente, si piazza davanti a me.
Penso o meglio spero, a questo punto, che per i Monstrosity, la situazione migliori, ma uscendo per prendere una boccata d'aria mi accorgo che forse in tutto il locale saremmo una trentina di persone. Infatti non mi sbaglio di molto riesco a contarle e ci sono effettivamente 30 persone di cui almeno 10 fanno parte dei gruppi precedenti. All'inizio del momento culminante forse diventiamo una cinquantina (o poco più) ed è in questo momento che realizzo che la scena sia morta. Vero che siamo in settimana (ma i concerti a cui ho assistito si sono sempre svolti in settimana), penso che sia per colpa del fatto che il locale sia a "fanculonia", ma anche in questo caso i concerti a cui ho assistito solo in rare occasioni era comodo.... e se un tempo dovevo fare, letteralmente, a cazzotti per trovarmi, o rimanere, in prima fila... vedere il batterista che invita il poco pubblico presente ad avvicinarsi fa decisamente riflettere. Ironicamente mi do una giustificazione durante il viaggio di ritorno a casa (con il navigatore che continua ad essere perso nelle campagne milanesi) che diventa un insulto a tutti quelli che si lamentano del fatto che i concerti li fanno sempre più in Cambogia e quando è "comodo" non si presenta nessuno... la causa di questa diserzione è stata individuata nella concomitanza con il concerto di Vasco Rossi (tenutosi anch'esso a Milano), quindi i metallari hanno preferito andare da Vasco piuttosto che dai Monstrosity. Scoperta amara fatta, durante la consueta sosta al consueto autogrill, dove ho potuto incrociare la "combricola del Blasco" fatta (e strafatta)... ehm intendevo dire composta dai sopravvissuti al periodo in cui è stata lanciata la moda degli accendini al concerto, dove (almeno in Italia) serviva per sciogliere le dosi di eroina spesso e volentieri abusata dagli spettatori durante "alba chiara" e dalla seconda ondata di fan che si sono scoperti intenditori del cantante quando il suo pubblico di drogati si è estinto per evoluzione o overdose.

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