Inutile sottolineare che, come detto tante volte, il più delle volte la gente si disinteressa alla politica, anche, se non soprattutto, per quanto "schifo" ci fanno i politici.
Dal canto mio ho il mio punto di vista, di conseguenza non riesco ad essere sempre obbiettivo e critico nei confronti di chi si schiera (o dichiara) in linea con i miei ideali, ma se qualcosa urta la mia personalissima visione del mondo (o Weltanschauung per i più affini), non risparmio nessuno.
Recentemente fu il caso dell'intenzione (tuttora confermata) di CPI di presentarsi alle elezioni europee, va detto però che chi ha avuto modo di assistere alla campagna elettorale del segretario Nazionale ha avuto modo di sentire le sue ragioni che spiegherò a breve. Anzi ve le spiego, chi ha assistito al comizio ha avuto modo di sentire che per CPI l'U(B)E (la B come al solito è un tocco personale alla bruttura che rappresenta l'Unione Europea), non si cambia, ma la si lascia e la si distrugge. Quindi, per Di Stefano, la candidatura in Europa non è per portare un'aria di cambiamento, ma per aver maggiore visibilità in Italia.
Onestamente la logica un po' mi sfugge, ma evidentemente (ritengo io) può essere un buon metro di misura per la crescita del movimento dalle elezioni parlamentari ad oggi.
Quel che resta di sicuro è il fatto che la politica italiana è sempre più schiava del becerume all'americana, quella senza scrupoli che si vede nei film americani, in cui democratici e repubblicani si affrontano a colpi di accuse e controaccuse, scandali e offese personali. Non conosco così bene il sistema americano, ma basandomi su quel che si vede nei film (e vedendo quanto succede in Italia), emerge che anche nel loro caso i programmi politici non sembrano contare molto rispetto al figurare migliori (o meno peggio) o più puliti degli altri. Anche nella nostra realtà i programmi si sentono poco (sostituiti da slogan) o sono confusi e contraddittori (vedi il caso 5 stelle che riesce ad essere pro e contro all'Europa nello stesso tempo) cosicché il cittadino comune, tendenzialmente poco incline alla politica, vota lo slogan e non il programma elettorale. Chiaramente andando a dire tutto ed il contrario di tutto... l'orecchio umano sente e memorizza quello che gli fa più comodo.
Ora questo articolo avrei potuto tranquillamente intitolarlo "elezioni europee - la questione 5 stelle" in quanto sono loro che vanno in giro a fare la morale agli altri, ma sono i primi a non rispettare (anzi spesso a cambiare a proprio vantaggio) le regole che loro stessi si sono imposti.
Per cui un Di Maio qualsiasi si permette di affermare l'incredibilità di CPI che dichiara (negli slogan) difendiamo le donne italiane dagli stupri degli immigrati e poi stuprano una donna italiana. Ora non bisogna essere dei geni della matematica per capire che lo 0,1% (di consensi raccolti alle ultime politiche) è decisamente una cifra superiore a 2 individui (questo comunque non giustifica quello che i due hanno o non hanno fatto, il processo in tribunale non è ancora iniziato mentre quello mediatico è in corso, ma ha già emesso la sua sentenza di colpevolezza).
"Luigi Di Maio. “CasaPound che prima dice dobbiamo difendere le donne dagli immigrati e poi ha due esponenti che stuprano una donna come è successo tre settimane fa non ha nessuna credibilità”" e se persino Floris arriva a far notare al nostro vicepremier "la differenza tra la responsabilità individuale e l’associare un simile comportamento a tutto un movimento. “Di CasaPound non intendo assolutamente difendere nulla”, spiega il conduttore, “però identificarla con due militanti che stuprano una donna probabilmente è eccessivo”."
Le parti divertenti di questa scenetta, sì ce n'è più di una, è che intanto nessuno ha invitato alcun esponente di Casapound affinché potessero "difendersi" o quanto meno ribattere ad un simile attacco gratuito. Inoltre tutta questa polemica intorno a CPI, oggi, è relativa al fatto che Salvini (che era l'argomento di cui l'altra invitata alla trasmissione DiMartedì (condotta da Floris) Concita De Gregorio stava trattando, avendo permesso che la propria biografia fosse pubblicata da Altaforte (sì ancora loro nei "loro" pochi pensieri) che è vicina a Casapound e di conseguenza Matteo Salvini è vicino a CPI, di conseguenza Casapound è al governo (il video da cui si evince quanto affermo https://www.ilprimatonazionale.it/wp-content/uploads/2019/05/DiMaio_CasaPound.mp4?_=1 nei primissimi secondi poi l'arroganza di Di Maio prende il sopravvento).
Sempre a proposito di "giustizia" all'italiana in un secondo articolo Il Primato Nazionale (sin qui citato) fa sapere che 41 esponenti di Casapound, coinvolti nelle proteste di Torre Maura e Casal Bruciato, sono stati iscritti nel registro degli indagati. A renderlo noto (prima della testata on-line sovranista) Il Messaggero che anticipa le mosse della magistratura. Il problema "un cittadino dovrebbe essere informato di essere stato iscritto nel registro degli indagati attraverso un “avviso di garanzia” (a garanzia del cittadino, quindi) e invece ancora una volta c’è la consueta “fuga di notizie” e le cose si sanno dai giornali. Il Messaggero ci ha fatto ben due articoli-fotocopia, datati venerdì scorso, in cui annuncia che già questa settimana arriveranno le denunce". Il fatto che gli articoli de Il Messaggero, a cui la prossima settimana si accoderanno anche altre testate, escano a pochi giorni dal voto, rispecchia la logica sopra descritta. Secondo la quale intanto si infanga l'avversario, in modo che non prenda i voti nell'immediato, poi la giustizia (quella "vera") assolverà o condannerà i responsabili, ma in caso di assoluzione non fregherà un cazzo a nessuno (a meno di non voler colpire l'inefficienza della magistratura nel colpire "l'onda nera" o meglio il rigurgito fascista).
Tutto questo funziona perché la gente non ragiona con la propria testa ed più incline a seguire il "gossip" politico piuttosto che la Politica. Ragione per cui sanno chi si scopano Salvini o Di Maio, ma non si prendono nemmeno la briga di informarsi quali sono le intenzioni (e quali sono i comportamenti pubblici) di chi si propone come nostro governante.
Se poi, il metro di moralità, è dettato da Di Maio che vorrebbe combattere il lavoro nero e l'evasione fiscale (e i suoi genitori sono indagati per sfruttamento del lavoro nero ed evasione fiscale), associa due delinquenti (gli stupratori di CPI) all'intera associazione a cui gli stessi sono iscritti (quando Virginia Raggi è stata indagata 2 volte in 3 anni "Il 24 gennaio 2017 Virginia Raggi risultava indagata per falso ideologico e abuso d'ufficio nell’inchiesta relativa alla nomina a capo del dipartimento turismo del Campidoglio di Renato Marra, fratello di Raffaele, ex capo del personale del Comune, poi arrestato con l'accusa di corruzione.[62][63][64] Dopo la chiusura delle indagini[65], nel mese di settembre 2017 la Procura di Roma ne ha richiesto il rinvio a giudizio sotto la sola accusa di falso ideologico commesso da pubblico ufficiale[66][67], invece è stata archiviata l'accusa di abuso d'ufficio. Raggi ha chiesto il giudizio immediato e il 20 giugno 2018 è iniziato il processo [68]. Il 9 novembre 2018, nella fase finale dell'udienza di primo grado, il Pubblico Ministero ha chiesto una condanna a 10 mesi[69]. Il 10 novembre Virginia Raggi è stata assolta in primo grado con la motivazione che "il fatto non costituisce reato".[70]
Il 7 febbraio 2017 risultava indagata per abuso d’ufficio in concorso con Salvatore Romeo, per la nomina di quest’ultimo a capo della segreteria politica del Campidoglio[71]. Il 20 febbraio 2018 il Tribunale di Roma archivia il processo.[72][73]" (fonte vaccapedia))... direi che, come detto, se è lui il metro di credibilità avremmo potuto mettere Totò Riina alla commissione antimafia, e Silvio Berlusconi al ministero di Grazie e Giustizia e alla tutela del minore.
Ma questa è un'altra storia.
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