25 ottobre 2017

Ma come siamo messi bene 2... la vendetta!

Visto il tacito assenso, espresso durante un plebiscito mai verificatosi, con cui vi ho "democraticamente" imposto la tetralogia sulla mediocrità. Dato inoltre il vostro gradimento espresso per acclamazione (che non ho mai ascoltato).
Eccovi una nuova saga iniziata con lo scorso articolo che porta il medesimo titolo.
Nel precedente scritto vi avevo parlato dell'invasione e di come dalle istituzioni non solo non arrivano risposte serie (per le quali potremmo non vivere abbastanza per averle), ma probabilmente non vivremo abbastanza nemmeno per avere delle risposte. Ad ogni modo aggiungo brevemente un paragrafo, la cassazione ha deciso che un pellet disabile non può essere espulso anche se irregolare... 'azzu!!! Allora faccio una banda criminale di soli disabili tanto se commettono un reato non possono essere perseguiti penalmente... o la cosa vale solo se il "disable" è pellet... sarà mica una legge discriminatoria nei confronti degli handiccappati?
Dicevamo...
Oggi riprendo un po' il tema caro al sindaco Appendino... l'inquinamento, le istituzioni, le emergenze. Partiamo dal presupposto che da diversi anni ormai i supermercati, ma anche alcuni piccoli esercizi commerciali, si sono dovuti piegare alla ferrea volontà dell'Europa di combattere l'inquinamento (badate bene, non sono insensibile al problema dell'inquinamento ambientale, ma sono suscettibile alle "ecoballe"). Nello specifico per evitare il persistere dei sacchetti di plastica nei millenni hanno dovuto adottare questo tipo sacchetto che... più che biodegradabile è "diobestemmiabile" infatti il sacchetto non svanisce dall'ambiente in pochi giorni, ma in pochi secondi svanisco le maniglie dalle mani, o il fondo del sacchetto stesso lasciando cadere a terra una bottiglia di barbera del 2014. 
Starete già pensando... a questo gli si spacca una bottiglia di buon vine e ci frantuma i cosiddetti dando la colpa al governo?
Assolutamente no. Era solo per regalarvi una delle poche note divertenti di questo scritto.
Infatti le istituzioni si stanno lentamente e inesorabilmente inebetendo ed i partiti stanno diventando sempre più una farsa. L'impressione che ho, ed è solo un impressione, è che un tempo era la politica ad esprimere idee poi sfruttate o divulgate dai media, mentre oggi ho l'impressione opposta.
In primis la visione distorta che si ha, o si vuole dare, tramite i media. mi viene in mente la pubblicità di una marca di prodotti alimentari vegetariani... secondo la "garden gourmet", infatti, la loro linea di prodotti è ispirata alla natura ("ah che belle parole" su whatsapp metterei gli occhietti a cuoricino), riprendendomi velocemente dal momento di tenerezza... con quale immagine sottolineano il fatto che sono ispirati alla natura? Una mucca che rumina? No! Una capra che bruca? Nemmeno! Una pecora messa in un prato a masticare?!? "Magara" (diceva Maurizio Mattioli)... cosa esprime meglio il concetto di vegetariano se non un orso bruno? Voglio dire un ORSO BRUNO non un cinesissimo panda che mastica bambù o qualsiasi altro erbivoro presente in natura... nooo... un carnivoro! Persino vaccapedia alla prima riga li descrive così "Gli orsi o ursidi (Ursidae Fischer, 1817) sono una famiglia di mammiferi dell'ordine dei carnivori." con tanto di link che da carnivori manda alla pagina in cui spiegano ai vegani che i carnivori mangiano la carne (e sono presenti in natura... quella vera!!!). Forse la loro conoscenza degli ursidi si limita alle scorribande di Yoghi e Bubu, in cui il "buzzicoso" animale escogitava ogni metodo possibile per trafugare i cestini della merenda dei "merendero" della domenica.
Tornando al problema delle politiche ambientali... dal momento che il mio mezzo di trasporto lo vincola il Comune ed i miei orari l'azienda "municipale" (privatizzata) di trasporti, mi aspetterei un intervento serio sulla questione ambientale. Intanto una definitiva rinuncia, da parte delle aziende produttrici di veicoli, alla creazione di veicoli a motore basata su combustibili fossili (quindi escluso anche il gas). Secondo una campagna rottamazione seria. Ovvero se la mia macchina non può più circolare e io non ho i soldi per cambiarla, non mi serve a nulla uno sconto di mille euro... se me ne mancano altri 11.000 per l'acquisto di un veicolo nuovo.
Lo stesso vale per il riscaldamento, anch'esso basato sul gas (altro combustibile fossile), non serve a nulla togliere una piccola caldaia personale e sostituirla con una gigantesca a km di distanza per cui per poter scaldare a sufficienza l'acqua nelle singole case deve inquinare, molto di più rispetto a quanto farebbero i singoli utenti. L'unica risposta seria sarebbero le fonti energetiche rinnovabili (ad esempio il fotovoltaico), ma torniamo di nuovo lì... ovvero un singolo pannello non è sufficiente per una casa unifamiliare bisogna di fatto riempire più di metà tetto... quanti ne servirebbero per un condominio di 10 appartamenti? Tutto questo ignorando il costo.
In tutto questo marasma l'Italia cosa fa? partecipa ai vari "Gqualcosa" china il capo e si sottomette, mentre gli americani semplicemente se ne fottono. Buona parte della loro economia si basa su due realtà ben concrete, la produzione di auto (a combustibile fossile) e sul fatto che la loro "produzione" interna di petrolio copre il 30% del loro fabbisogno... e noi paghiamo le multe.
Come espresso in altre occasioni, e ribadito sopra, la classe politica non ha più idee. Lo dimostrano ampiamente le priorità dei lavori del governo, inutile dire che la Boldrini (suo malgrado) gioca un ruolo determinante in questa delirante "visione" dei problemi. Con una crisi economica mai risolta, ma sempre accantonata... con manovre economiche (per risanare i debiti di servizi mai erogati al cittadino) sempre più invadenti nei risparmi e nelle tasche degli italiani (costretti a mantenere i pellet e a vedersi derubare quotidianamente dalle nuove manovre)... ecc. I problemi dei "fascio bar su facebook" direi che non sono proprio prioritari.
Al degrado intellettuale si aggiunge anche la ridicola introduzione di un corso di laurea sulla "storia dell'omosessualità", non voglio nemmeno entrare nel merito degli inutili commenti ad una legittima protesta inscenata dagli studenti di Forza Nuova che hanno esposto uno striscione recante la scritta: "La storia è una cosa seria l'omosessualità no!", se non per l'ideologia gender che bisogno c'è di studiare la storia dell'omosessualità? Non dell'omosessualità nella storia. Tant'è che a supporto del lancio del corso di studi verrà tenuta "una conferenza stampa in cui saranno illustrate le questioni fondamentali di tale nuovo insegnamento accademico nell’ateneo che riguarderanno un corso monografico sul tuca tuca come primordio televisivo dello sdoganamento dei gay grazie alle movenze di Raffaella Carrà e le mises più adatte a far restare tutti a bocca aperta durante una serata vintage al Muccassassina". Dicevo aldilà di queste sciocchezze mediatiche... a cosa cazzo serve nella vita reale una laurea in "storia della voltaculaggine"??? a colloquio: "buongiorno sono qui per l'offerta di lavoro!" "Sì stiamo cercando una figura che si occupi della manutenzione dell'infrastruttura aziendale!" "ah no! Io al massimo posso occuparmi del corretto rifornimento della carta igienica nei bagni... in quanto con la mia laurea mi ci posso pulire il culo... adesso che so con quale vestito la Carrà ballava il tuca tuca al Muccasssassina!". Nel senso che già gli atenei sono costretti a integrare nei corsi di laurea ore di stage in azienda per avvicinare il più possibile il mondo del lavoro con quello accademico... in quale cazzo di ambito impieghi la laurea in "frocerie"?
Mmm... probabilmente non sono riuscito ad azzeccare appieno il tema... ma ormai ci sarete abituati alle mie parentesi che non si chiudono mai!

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