17 ottobre 2017

Toghe Rosse!

Che ci sia un legame tra il colore della toga e le idee "politiche" della magistratura diventa sempre più lampante.
Non lasciatevi confondere, però, dalla sottile differenza che intercorre tra la professionalità dei pochi e l'ideologia dei molti. La prima non è messa in discussione... quasi mai.
In qualche occasione i magistrati si limitano, quando viene invocata una sentenza, ad applicare la legge corrente, altre volte si spingono (per fortuna) oltre ed usano la testa, punendo chi delinque davvero e lasciando correre un atto "innocuo" e goliardico (ad esempio il caso del proprietario della spiaggia di Chioggia), altre volte la testa la perdono completamente, mettendo in libertà (o condannandoli agli arresti domiciliari) criminali incalliti, stupratori, spacciatori (che spesso non arrivano neanche in giudizio), assassini volontari o colposi, ad esempio il caso di quel pellet intrecciato con l'aglio che qualche anno fa aveva lanciato la moda del bowling sulle strisce pedonali, di quei due stranieri che hanno stuprato rispettivamente un bambino down ed una bambina, il caso tutto italiano del ragazzino che, passando col rosso, ha schiacciato una donna sullo scooter... poi freddato a colpi di pistola dal marito della vittima. Gli esempi appena citati sono solo alcuni tra i tanti casi in cui forse sarebbe stato il caso di tenere in galera il criminale anziché far indignare (per ben quasi 5 minuti) l'opinione pubblica. In un altro paese si sarebbe fatta giustizia privata. In un altro paese la folla sarebbe insorta... in un altro paese che al mondo non esiste.
Da parte dei giudici resta da un lato la necessità di applicare le leggi in vigore per cui un "saluto romano" è reato nel momento in cui questo viene manifestato in modo lesivo (ad esempio durante una manifestazione politica), ma tale non è considerato in un atto di commemorazione per i caduti che si vuol dimenticare perché pesano troppo. Almeno così sarà fino a quando la cosiddetta "legge fiano" (che si va ad aggiungere ad altre leggi liberticide, ma che sostanzialmente erano ben calibrate sulla costituzione italiana che, da un lato, vieta la rinascita del partito fascista. Mentre dall'altro garantisce la libertà d'espressione dei propri cittadini. Se mai dovesse passare anche al senato le "toghe rosse" si troveranno a dover giudicare alcune persone, in funzione di un vero e proprio reato di opinione. L'allarme che lancio sempre è lo stesso che grido anche ora... "Oggi tocca ai fascisti, che stanno sul cazzo a tutti, a chi toccherà domani?"
Potrebbe toccare ai leghisti, ai centrodestristi, ecc. Da lì all'utilizzare la magistratura per colpire un oppositore politico il passo è breve e allora il poco di buono che è scaturito dalla rivoluzione francese (ispirata agli scritti di Montesquieu) ovvero la separazione dei poteri dello Stato a tre distinti organi dello stesso al fine di limitare, quando non possibile impedire, l'instaurazione di una monarchia assoluta o di una dittatura.
In questo caso il potere legislativo (in mano al parlamento), sta fornendo gli strumenti al potere giudiziario (la magistratura) di perseguire i "nemici" politici.
Se aprissi la parentesi relativi ai cosiddetti "fasciobar" staremmo qui a discutere per l'eternità, ma come detto in passato se tutti quelli che acquistano un accendino, o una bottiglia di vino, con sopra la faccia del Duce fossero davvero Fascisti... in Italia avremmo una rivoluzione all'ora, ma non è così soprattutto in virtù del fatto che molti si "scoprono" fascisti, ma, di tanto in tanto, non disdegnano la "cannetta", il loro concetto di ordine è "fai il cazzo che ti pare purché non rompi il cazzo a nessuno" ed altri comportamenti che con gli insegnamenti di Mussolini non c'entrano un cazzo. Diciamo che per sciogliere la loro "fede" incrollabile, come neve al sole, è sufficiente porre la domanda: "Sei pronto a morire se la patria lo chiede?", nella migliore delle ipotesi la risposta è un farfugliare qualcosa che ha a che fare con impegni impellenti e più urgenti.
Tornando però al tema della magistratura... "Sarà l’occasione per “discutere del rapporto complesso tra politica e magistratura”, eppure l’invasione di campo dei magistrati sembra contenuta già nel titolo del trentatreesimo congresso nazionale dell’Associazione Nazionale Magistrati che si svolgerà questo fine settimana a Siena: “Nuove domande di giustizia tra libertà e diritto. Nuove famiglie, Liberalizzazione droghe leggere, fine vita, Ius soli“." (fonte Il Primato Nazionale).
Di fatto ad oggi, in materia di immigrazione, la magistratura è latitante (e vedendo il titolo del congresso non sembra solo un'involontaria svista giuridica, bensì un vero e proprio disinteresse nel giudicare colpevole "chi non rispetta le leggi"), in quanto, come già affermato, ad oggi l'immigrazione clandestina è a tutti gli effetti un reato. A differenza della legislazione in materia di prostituzione, che mira a togliere qualunque "colpa" alla prostituta per scaricarla a chi la sfrutta (il "protettore") e chi la istiga (il cliente), per il reato di immigrazione clandestina è colpevole anche chi entra illegalmente  nel nostro paese.
Ovviamente è impensabile che i magistrati riescano a giudicare oltre 200.000 nuovi casi ogni anno, ma l'inattività è altrettanto impensabile ed imperdonabile. Chiaramente la classe politica attuale (ma quella precedente e quella precedente ancora e ancora e ancora, fino ad arrivare al momento delle dimissioni dello stesso Duce) non ha alcuna intenzione di far rispettare tale legge che, ed arriviamo al terzo potere dello Stato, dovrebbe essere compito del Governo trovare il sistema per far rispettare la legge che il parlamento ha emanato.
Ma nel momento in cui il parlamento fa una legge, il governo non trova un sistema efficace per farla rispettare (anzi toglie l'inchiesta ai pochi magistrati che cercano di porre un freno all'invasione) ed i giudici non giudicano, o non in grado di giudicare per l'incapacità o volontarietà di chi dovrebbe far applicare la legge, questa Nazione è destinata all'autodistruzione.
Probabilmente finirò come Cassandra e le mie "profezie" verranno ignorato o, come onestamente spero, finiranno al cesso. Intanto, grazie alla "legge (di quel giudeo bastardo di merda di) fiano", grazie allo ius soli e ad altre leggi già varate che impongono al popolo cosa devono pensare stiamo correndo verso una dittatura "di fatto", per cui non venitemi a raccontare (signori Formigli e Mentana) che la dittatura è tutt'altra cosa... perché nel momento stesso in cui si impedisce ad una parte di popolazione di esprimere liberamente le proprie idee, ai miei occhi (secondo i vostri stessi dettami) non c'è alcuna differenza tra il Nazismo, che citate ad ogni braccio teso come simbolo del male assoluto, e questa democrazia.
Ultima considerazione sugli esempi di democrazia, prima di concludere il lungo peregrinare di questo articolo, si basa sull'affermazione, o la volontà di affermare, che una delle discriminanti tra una dittatura ed una democrazia è la presenza o meno di libere elezioni. Per tutto il mandato di Mahmud Ahmadinejad i media di tutto il mondo, o quasi, indicavano l'Iran come la peggior dittatura di tutti i tempi, seconda solo a quella nazista, per alcune affermazioni e minacce nei confronti dello Stato di Israele (passate alla storia le celebri frasi "Israele è uno Stato illegittimo e andrebbe cancellato dalle cartine geografiche" e per aver ospitato una conferenza internazionale sul tema di revisionismo e negazionismo del, cosiddetto, "Olocausto" del popolo ebraico) eppure nel 2013 ci furono le elezioni, Mahmud Ahmadinejad non fu rieletto e, democraticamente, ha lasciato l'incarico di presidente (che sia o meno cambiato qualcosa è un altro paio di maniche)... lo stesso vale per Trump che tra meno di 4 anni affronterà nuovamente le elezioni. Allora qual è la discriminante per distinguere una dittatura? L'assenza di libere elezioni? (allora l'Iran non lo è mentre il governo Monti, il governo Gentiloni, ecc. lo sono). L'assenza di libertà? Allora questa Italia, per la presenza di diverse leggi che ledono la libertà individuale, lo è. Discriminare la popolazione per razza, religione, credo politico, ecc... NO COMMENT.

1 commento:

  1. Strana legge quella di fiano, tuttosommato i fasciobar alberi di natale hanno sempre fatto comodo al sistema per avere un comodo spauracchio, si vede che hanno perso pure la furbizia i politicanti. Per i vecchi democristiani che dagli opposti estremismi hanno sempre tratto linfa vitale, il vero pericolo sarebbe derivato dalle raccolte alimentari o dalle occupazioni a scopo abitativo dei veri Fascisti.

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