5 luglio 2017

Spirito e Materia

Stamane mi sentivo moralmente portato a spiegare, ove ce ne fosse bisogno, come nell'arco del tempo certi concetti siano stati stravolti, distrutti, sostituiti, ricostruiti in modo oculato, determinato all'annientamento dell'Uomo in quanto tale, per sostituirlo con omuncoli privi di spina dorsale e di ogni forza morale.
Potrei partire dal "recente" passato, gli anni '60 dal momento che il presente è già compromesso, ma, indipendentemente dalla povertà e/o complessità degli argomenti privi di un contesto storico più ampio (sostanzialmente dovrei aprire continuamente parentesi), faccio prima a partire da appena un po' più lontano.
In principio c'era il nulla... ok parto da un po' più avanti.
Che il cristianesimo (e i monoteismi in generale) sia una sovrapposizione delle religioni politeiste precedenti è un dato di fatto, non tanto dimostrato scientificamente (in quanto la scienza punta ancora a dimostrare che dio non esiste, ma se proprio deve esistere allora è una particella subatomica di infinita potenzialità energetica racchiusa in una superlativa perfezione di forma sferica... "una palla luminosa"), quanto dalle testimonianze storiche tramandateci dagli antichi... che probabilmente andranno volontariamente distrutte nel momento in cui i pellet prenderanno il controllo dell'Europa che a quel punto sarà nata nel 570 d.c... ma questa è un'altra storia.
Ritornando invece all'argomento, e finalmente entrando nel vivo della discussione, il cristianesimo delle origini era decisamente attento al simbolismo degli antichi e alla loro forza di coesione nella comunità. Ovvero il popolo non si identificava solo nel simbolo (la croce, il triskell, l'irminsul, lo svastica, ecc.), ma soprattutto nel suo significato ancestrale. Nella, cosiddetta, mitologia greco/romana e in quella dell'Europa centro-settentrionale (di cui si sente parlare solo nel momento in cui questa viene cristianizzata) il connubio tra Spirito e Materia nei binomi di Anima e Corpo, Pensiero e Azione, ecc. era alla base della quotidianità. In sostanza prima del cristianesimo la religione era un aspetto quotidiano della vita dell'uomo che prendeva forza nei momenti particolari della ritualità comunitaria. Gli Eroi (uomini semi divini) e gli Déi stessi erano parte di questo equilibrio. Gli Déi avevano un loro luogo in cui potersi ritirare, ma non si negavano la partecipazione della vita terrena (materiale) pur rimanendo entità divine (spirituale) lo stesso era per l'uomo che viveva la sua quotidianità materiale, ma, al cospetto del divino, viveva esperienze ultraterrene spirituali anche prima della morte, come ad esempio nei sogni particolarmente vividi, in quegli eventi sovrannaturali che un tempo era chiamata magia e col cristianesimo diventano miracoli.
Nel primo cristianesimo, il cosiddetto cristianesimo "originale", questa dualità era, in quanto sovrapposizione del paganesimo, mantenuta. Ovvero dio rimane divino (spirituale), ma allo stesso tempo, tramite Gesù, si incarna nell'uomo (materiale) per ritornare puro spirito nella morte. Questo aspetto è presente anche nelle forme religiose antecedenti, ma è nel simbolo, o meglio nel suo significato, che il cristianesimo è cambiato lasciando spazio alla nascita di eresie che successivamente sarà costretta ad estirpare con la forza.
Nel momento in cui Gesù diventa uomo e torna spirito il dualismo spirito-materia è ancora mantenuto nel significato del simbolo, ma il cristianesimo va oltre. Nelle religioni "pagane", ovvero quelle precristiane, non era insolito che nell'incarnazione del divino in forma materia fosse generato un figlio che in futuro si rivelava un Eroe, ma il cristianesimo, figlio del giudaismo, non può permettere l'adulterio ed è quindi costretto ad introdurre lo spirito santo. Ma se lo spirito è Spirito allora dio deve per forza essere materia, perché se tutto è Spirito e nulla è Materia allora è un qualcosa che è distante dalla comprensione umana. Per tale ragione, storicamente, sono stati perseguitati gruppi religiosi quali i Catari, gli Ariani (da non confondersi con gli ariani del nazionalismo con cui coincidono solo per etnicità), ecc. in quanto questi gruppi "eretici" continuavano a mantenere la dualità tra spirito e materia anche nelle divinità cristiane rifiutando che tutto fosse puro Spirito e nulla fosse Materia.
Tenete a mente una cosa, anche se in questo punto del discorso sembrerà inutile, fintanto che l'Europa centro-settentrionale era "pagana" il cosiddetto alfabeto runico non era solo una forma di scrittura, nella concezione "limitata" dei monaci cristiani ogni forma di scrittura è una forma rivelata (ovvero esplicita) quindi non esistono caratteri alfabetici che da soli corrispondono ad un concetto. Come ad esempio la Runa "Algiz" e la runa "Yr" (cercatele così per avere un'idea di come sono fatte), che significano rispettivamente vita e morte e anche graficamente sono una l'inverso dell'altra. Quindi simbolicamente il passato era pieno di riferimenti dal significato molto più profondo rispetto alla "banalizzazione" della simbolo stesso.
Un altro esempio sono il cerchio e la croce, dove la croce rappresenta la Materia ed il cerchio lo Spirito. Non a caso Gesù è morto in croce (almeno fisicamente), e in tal senso anche i romani ne sapevano intendendo solo la morte del corpo e non dello spirito, ma altrettanto non a caso i "santi" sono rappresentati (ivi incluso il cristo) con un'aureola (un cerchio).
Oltre a questi aspetti, facciamo dei passi verso il recente, l'abbandono totale o parziale (riconoscendo comunque la materialità della vita del cristo) della materialità da parte della chiesa ha permesso, anzi imposto, la nascita di una forza che opponesse la Materia allo Spirito cosicché è stato permesso la nascita della massoneria, prima, e dell'illuminismo come sua esposizione pubblica. Ovvero se la chiesa è lo Spirito, la massoneria rappresenta la Materia.
Non a caso, infatti, con la massoneria e l'illuminismo, soprattutto, si ha un'esplosione delle scienze e della medicina (piccolo passo indietro i druidi antichi erano sia medici che sacerdoti curavano tanto con le erbe e le pozioni quanto con i riti e le preghiere). Ma per potersi sostituire completamente alla chiesa, la massoneria aveva bisogno di trovare la propria forma spirituale che non poteva essere la religione diversamente la sua stessa esistenza sarebbe stata legittimata. Questo processo si concretizzò nel maldestro tentativo che fu l'alchimia. Infatti il fine ultimo degli alchimisti era di riuscire a convertire un metallo poco pregiato (il meno prezioso è il piombo) in metallo prezioso ovvero l'oro (forse ancora non si era a conoscenza del platino). Visto dal punto di vista simbolico tale trasformazione "chimica" in realtà nasconde in sé un aspetto molto spirituale... miracoloso oserei dire.
Nell'arco dei secoli, con i fallimenti e relativa perdita d'interesse nei confronti dell'alchimia, anche gli obbiettivi della massoneria e dell'illuminismo sono dovuti cambiare. Ovvero non potendosi sostituire totalmente alla componente spirituale rappresentato dalla chiesa e dalla religione, si è puntato a cambiarne il significato. Ovvero "non esisterebbe una contrapposizione, quindi un dualismo, tra Spirito e Materia, bensì lo Spirito è Materia." Ovviamente questa equazione è una stronzata! Sia dal punto di vista simbolico, sia dal punto di vista logico. La visione scientifica vorrebbe imporre il punto di vista secondo cui non esiste nulla di inconsistente, nulla che sia immateriale (non si sprecano nemmeno ad usare il termine spirituale e per certi versi meno male). Per cui tutto è Materia. Scientificamente possono anche aver trovato (osservando il mondo invisibile attraverso la sporcizia presente sulle lenti dei microscopi) elementi infinitamente piccoli, quali gli atomi e ciò che in esso è contenuto, ma per dimostrare che lo spirito non esiste devono affidarsi allo "sciamanesimo" matematico, ovvero ipotizzare una teoria (solitamente dopo una sbronza o una botta in testa) e poi far quadrare i conti truccando i risultati delle equazioni nella famosa orwelliana uguaglianza "2+2=5". In tutto questo come e dove si colloca il simbolismo precristiano?
Il problema è proprio lì. Partendo dal presupposto che la colpa è stata principalmente del cristianesimo (o del suo genitore degenere l'ebraismo, o nella sua forma dispregiativa il giudaismo), in mancanza di una componente spirituale l'Uomo è andato alla ricerca di tali componenti, ad esempio nel satanismo, nel politeismo precristiano, nel buddismo (che dovrei ricordare non essere una religione, ma una filosofia che si fonda sull'induismo), ecc. arrivando a forme spirituali più degenerate quali il pacifismo, il femminismo e così via che da espressioni "culturali" di costume si sono lentamente trasformate in veri e propri culti religiosi la cui "chiesa" di riferimento è la "democrazia". Se esiste comunque del simbolismo, all'interno di tali depravazioni (e son sicuro che è così), sicuramente il più deprecabile è proprio quello della pace. Infatti del simbolo della pace sono state date le più fantasiose, ma non per questo errate, interpretazioni, dal fungo nucleare rovesciato al famoso bombardiere B-52 stilizzato, dalla croce rovesciata (con il cristo cristo con le braccia "alzate" come a volte è rappresentato, che di fatto lo trasforma in una "Algiz"), alla stessa runa della morte "Yr" racchiusa in un cerchio a rappresentare, per quanto detto finora, la morte spirituale. Queste sono tra le più fantasiose, ma certo non meno fantasiose di quella "ufficiale" per cui un pacifista e obbiettore di coscienza (durante la seconda guerra mondiale) "Gerald Holtom" avrebbe attinto dall'alfabeto "semaforico", tipico dello scoutismo (organizzazione paramilitare fondata da un colonnello del regio esercito britannico), le lettere N e D (Nuclear Disarm). Ovviamente in questo caso sfociamo nel complottismo, ma sicuramente il simbolismo, come ho detto finora, difficilmente è usato a caso... tanto da farne una scienza la simbologia che, a differenza della rabdomanzia, si fonda sulle dicerie e sulle interpretazioni personali.
Quindi il simbolismo di cui ho parlato finora è "fuffaglia"? Assolutamente no! Ma come sempre vi invito a cercare e verificare sempre simboli, fonti e origini di un simbolo prima di farlo diventare un indelebile tatoo. Come la misteriosa usanza dei rapper che hanno l'abitudine di andare in giro con le brache calate, (forse) senza sapere che tale usanza nelle comunità pellet delle carceri americane indica disponibilità ad un rapporto anale. O, per contro, il tatuaggio della ragnatela sotto il gomito che, originariamente, era riservato solo agli Skinhead "politicizzati" (Nazisti) ospiti delle patrie galere. Esempi di questo tipo ce ne sono a bizzeffe e vanno dalla scelta del colore dello sfondo in una pubblicità al mazzo di fiori che si regalano (o regalavano) alle ragazze. Ogni cosa ha un significato simbolico esplicito o implicito e conoscerli ci può far vivere bene o vivere di merda, ma questo (mi spiace) ma non dipende più da me.


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