12 luglio 2017

E' giunta l'ora!

La notizia è, come sempre, di qualche giorno fa. Notizia secondo la quale in zona corso Como, a Milano, 3 immigrati sono stati salvati da un linciaggio dal tempestivo intervento della Polizia arrivata in forze. Nell'articolo del corriere della sera si legge "Qui, ieri mattina alle cinque e trenta, una cinquantina di persone, italiane e reduci da una nottata di divertimenti tra locali e bar, ha accerchiato tre ventenni africani (due maliani e un senegalese). Con un unico obiettivo: linciarli e vendicarsi perché li riteneva colpevoli di una serie di «colpi»".
A quanto pare, almeno è quanto si legge nell'articolo, la zona è da tempo adibita a spaccio di stupefacenti dove la feccia va a comprare merda dai pellet i quali attendono poi l'alba per rapinare gli stessi clienti, a volte in modo violento in caso di eccessiva resistenza.
"Se storicamente corso Como è luogo di spaccio, nuova è la degenerazione avvenuta nel corso delle notti. Con la progressiva trasformazione dei venditori di cocaina e marijuana in aggressori famelici e spietati. Prima infatti, nelle vicinanze dei locali e in tarda serata, gli africani spacciano; dopodiché, verso l’alba, approfittano della scarsa lucidità e dell’assenza di prontezza di riflessi dei loro stessi clienti per puntarli, accerchiarli e derubarli. Arraffano orologi, catenine, iPhone, ricorrendo a calci e pugni nei casi di eccessiva resistenza. Con questo metodo hanno colpito italiani come stranieri."
Questo il modus operandi dei pellet... ma le forze dell'ordine in tutto questo?
"Ma il pericolo scampato, per merito della prontezza d’intervento degli agenti, non fa che confermare i problemi." cioè per salvare i pellet dal linciaggio di cittadini esasperati prontezza di riflessi, ma per salvare i cittadini dalle violente aggressioni delle risorse?
Leggiamo ancora nell'articolo apparso sul Corriere della Sera, testata di stampo liberale (quindi incline a difendere i pellet), "Le forze dell’ordine, operando in contesti non facili (per forza debbono muoversi in borghese, in mezzo alla folla che invade corso Como) hanno inseguito e arrestato malviventi soltanto che, di frequente, se li sono ritrovati le settimane successive allo stesso identico posto perché magari quelli erano stati scarcerati." quindi a detta del giornale la polizia non è che non fa un cazzo (almeno a parole), ma spesso dopo pochi giorni questi tornano impuniti al loro posto di "lavoro". Magari la ragione dell'episodio è che la gente non ce la fa più a subire situazioni simili (anche se si tratta di drogati), ma allo stesso tempo essendo una zona centrale e, cosiddetta, 'IN' di Milano, il rischio che dalle aggressioni ai tossici "d'alto borgo" (dato che nella zona si vendono cocaina e marijuana) si passi all'aggressione di persone per bene che vogliono solo uscire per locali dopo una settimana di lavoro.
Il "Corriere" imputa come problema principale l'elevata richiesta di droga che favorisce la presenza degli spacciatori, indicandolo anche come circolo vizioso indissolubile. Certo dal momento che un certo quantitativo è considerato legale e gli spacciatori escono dopo poche ore dall'arresto... sì il circolo vizioso è indissolubile, ma se punissimo gli spacciatori (con quantitativo fissato a termine di legge) con la fucilazione forse non inizierebbero a spacciare, sicuramente non li troveremmo allo stesso angolo la settimana dopo.
Qualcuno potrebbe obbiettare che difendo i tossici perché non intendo fucilarci con un proiettile alla nuca addebitandone il costo alla famiglia. Applico lo stesso principio (di cui si fan fregio i liberal-progressisti, i cui portabandiera sono i moralizzatori delle macchinette) per cui colpire i pellet è inutile quando è lo stato canaglia che fa leggi anti-italiani, per lo stesso principio, dicevo, colpisco lo spacciatore per primo in modo tale da stroncare, o almeno ridurre il flusso dello spaccio. Anche perché diversamente, colpendo solo i consumatori, i pellet si dedicheranno ad altre attività criminose (dal momento che "voglia di lavorare saltami addosso, lavora tu che ora non posso"). Ciò premesso io sarei per la pulizia completa del sistema colpire il consumatore occasionale, quanto quello abituale, lo spacciatore quanto il capo rione, l'avvocato ed il giudice che gli hanno permesso di uscire anche se colto in flagranza di reato. Statalizzazione (legalizzazione) delle droghe? Come scritto in precedenza, dato e non concesso che la mafia lo lasci fare, a mio avviso è inutile soprattutto perché in Olanda ti passano la "cannetta" insieme al caffè, ma, fatto di cui si parla meno, in Svizzera hanno legalizzato anche le droghe pesanti, ma praticamente bisogna accettare di farsi schedare come tossicodipendenti per avere accesso al servizio pubblico, in quanto... la droga te la porti da casa, ma i centri forniscono ambiente pulito (non ti vai a "bucare" sulle panchine dei giardinetti dove ci giocano i ragazzini), siringhe nuove e, all'occorrenza, assistenza medica. In Italia, a seguito delle precedenti considerazioni, diverrebbe "sei tossico ti schediamo!"
Voci raccolte dalla strada riportano questo avvenimento (se di fantasia o realtà non è dato saperlo anche se la fonte non è delle più affidabili), una sera una pattuglia ferma un automobilista per eseguire un alcool test a campione. Il guidatore, nonostante la propria sobrietà ma reduce da una cena con amici, mostra da subito un certo disagio. Alla domanda dell'agente di Polizia "perché siete sempre agitati quando vi fermiamo per il test?" il guidatore risponde "veda un po' lei con una birra media potenzialmente sono fuori dal limite e oltre al ritiro della patente mi mandate per sei mesi al "Cert" a pisciare insieme ai tossici!" aldilà dello scambio di battute, effettivamente in un mondo dove ufficialmente l'eccesso è la regola, ma il troppo eccesso è punito dalla morale prima ancora che dalla legge, l'essere associato, perché visto insieme, a dei tossici non è proprio una bella cosa soprattutto se le scelte personali portano una persona a tenersi lontano da certe abitudini.
Oltre a questa piccola divagazione, al fine di questo articolo non mi dispiace se ad essere rapinati dai pellet sono stati dei loro clienti, ma il problema è che oggi tocca a loro, domani toccheranno a degli anziani (perché indifesi), fino ad arrivare, se non è già successo e stanno facendo anche in Italia come in Svezia, allo stupro di persone per bene che hanno dalla loro la colpa di essere bianchi e di vivere in una zona lasciata al degrado da forze dell'ordine e istituzioni.
Allora signori è giunta l'ora! Se non vi sentite tutelati e potete farvi giustizia da soli non abbiate timori e "menategli a 'ste merde" che incomincino a non sentirsi più padroni e liberi di fare il cazzo che gli pare, ma che incomincino a pensare che dove non ci sarà uno Stato canaglia a punirli ci penserà una folla inferocita... dato e non concesso che il prodigo intervento delle forze dell'ordine non continui a salvarli dalla fine che meritano.

1 commento:

  1. Inutile far notare che alcolismo e droga si diffondono solo nelle società del nulla come quelle progressiste-capitaliste. In un popolo educato al Sangue-Suolo-Spirito, solo pochissimi rifiuti umani né farebbero uso.

    RispondiElimina