19 febbraio 2020

Il treno è sempre il treno.

Cresciuto con il suo inconfondibile "taaac", con "a cosa assomiglia una lampada?!?"... "beh è un po come... cioè sembra... assomiglia ad una lampada, no?!?" Renato Pozzetto negli anni ha saputo rendere indimenticabili i suoi tormentoni reinventando le situazioni in cui poterli usare in modo da non risultare mai banale, mai scontato, nonostante la sua comicità fosse, a volte, "tormentosa".
Tornato in auge con l'annuncio di un nuovo film che sarà, probabilmente, il seguito di "Ragazzo di campagna", Artemio (protagonista della famosa pellicola di Castellano e Pipolo) "torna" in uno spot per Trenord, la compagnia ferroviaria lombarda, in cui Pozzetto sulla banchina della stazione inscena, con gli altri viaggiatori, la famosa scena in cui tutto il paese si reca presso i binari per vedere "lo spettacolo" e concludendo con la frase, appunto, "il treno è sempre il treno". 
Lo sketch si sposta poi all'interno del convoglio dove si vede (un treno nuovo e pulito), stranamente non si vedono pellet all'interno del treno né tra i protagonisti né tra i passeggeri e nemmeno tra i passanti sullo sfondo che non è chiarissimo si tratti di un set chiuso oppure se è la cittadina in cui andrò a vivere nell'immediato futuro (appena pubblicato questo articolo).
Quello che è certo è che la "popolazione" di Trenord sarebbe insorta, o non avrebbe preso minimamente in considerazione il nuovo treno, all'idea di dividere ancora il viaggio con delinquenti che, quotidianamente, trattano i treni lombardi come ai tempi del "far west".
Anche se i giornalai è un po' che non lo "strillano" agli angoli delle strade, non penso che la situazione sia potuta migliorare dal momento che la situazione generale nella regione e nel resto del paese rimane critica.
Ad esempio ieri a Mantova un nigeriano ha ferito una persona a colpi d'ascia ed in seguito ha danneggiato delle automobili "Attimi di puro terrore, che a molti avranno sicuramente ricordato la tragica vicenda di Kabobo, quelli trascorsi ieri pomeriggio a Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova: un 29enne di nazionalità nigeriana, in evidente stato confusionale, ha ferito a colpi d’ascia un conoscente, distrutto svariate vetrine di negozi e i vetri di alcune auto in sosta – compresa una gazzella dei carabinieri – prima che le forze dell’ordine riuscissero ad arrestarlo".
A Milano si era formata una Baby gang di egiziana che si dilettava in rapine, violenze e spaccio, fortunatamente sgominata, "Sempre cinque contro uno le vittime predilette erano ragazzi della loro età o più piccoli; una vittima fu scaraventata sui binari di Porta Genova con la minaccia di tenerlo a terra all’arrivo di un treno. E poi ancora droghe, di tutti  i tipi, vendute o assunte. La storia di cinque ragazzini egiziani"
A Reggio Calabria un magrebino ubriaco prende a pugni un pensionato che gli ha negato l'elemosina "Pugni, ginocchiate e un tentativo di rapina per un uomo di 63 anni di Reggio Calabria, aggredito da un magrebino irritato dal rifiuto dell’elemosina che stava insistentemente chiedendo alla sua vittima".
Questo fa sicuramente capire due cose, la prima (importante) è che questi non hanno alcuna paura delle forze dell'ordine, che sia per la garanzia di impunibilità o per cultura è indifferente. La seconda (terribile) è che le forze dell'ordine non sono in grado di proteggere la popolazione inerme innanzi a questi episodi. Infatti, per quanto importante ai fini della sicurezza, la presenza dell'esercito nelle strade, in tempo di pace, è qualcosa di preoccupante. Qualcosa che non si vede dai tempi in cui la polizia non esisteva e per garantire l'ordine pubblico e la sovranità dello stato si usava il regio esercito.

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