12 marzo 2019

Sei brutta ti tirano le pietre.

"Tu sei brutto e ti tirano le pietre.
E il giorno che vorrai difenderti vedrai
che tante pietre in faccia prenderai!"

Voglio iniziare con le parole di "Pietre" di Gian Pieretti / Antoine... perché siamo arrivati all'incredibile.
Prima di addentrarmi troppo con la blasfemia, permettetemi di ricordare che non sono per la presunzione di colpevolezza solo perché una ragazza si pente di essere stata a letto con un uomo (o presunto tale), ma se l'uomo (o presunto tale) è innocente quanto meno mi aspetto che a scagionarlo siano state le prove, il dibattimento, ecc. e che alla fine la sentenza sia congrua a quanto emerso in fase processuale.
Di certo non mi aspetto che l'assoluzione derivi dalla bruttezza della vittima che, quindi a detta del magistrato, impedirebbe una violenza sessuale.
Quando io ero ragazzino c'era la matta del villaggio che oltre ad essere mentalmente instabile, era oggettivamente brutta, l'igiene personale era al limite della scabrosità ciò nonostante spesso risultava essere in stato "interessante" o come si dice prosaicamente restava incinta. Non escludo certo l'intervento divino, ma propendo maggiormente verso un intervento di vino, che dava il coraggio o l'incoscienza necessaria per operare il miracolo.
Certo nel suo caso non faceva mistero della sua accondiscendenza nell'avere rapporti sessuali con "sconosciuti", ma non mi è mai capitato di conoscere i suoi "amanti".
Diverso è quando "Nina Vikingo", nomignolo affibbiatole dal suo stupratore,  denuncia l'abuso ed il giudice ha l'ardire di trasformare il presunto poco gradevole aspetto della ragazza/donna come prova per scagionare l'aggressore.
Quindi se domattina stuprassi Belen Rodriguez basterebbe salvare il suo contatto come la scimmia argentina e invece di stupro mi darebbero il ben più tenue maltrattamento sugli animali?
Direi che la giustizia sta andando a rotoli dopo le ultime sentenze, che ho commentato, e lo sta facendo in tutta Europa... secoli addietro la sentenza che non è stupro se indossa i jeans, poi la storia di Desirée che stava per risolversi con l'assoluzione dei carnefici con il ribaltamento delle accuse secondo cui sarebbe stata lei a stuprare il branco indifeso, gli scafisti che lo fanno per bisogno, lo stupratore pakistano che non sa che in Europa non è usanza stuprare una donna (assolto perché lui non conosce la nostra cultura, ma nella sua che cosa succede agli stupratori? non finiscono forse con i coglioni su di un ceppo?).
Eppure le mie orecchie non odono una certa vocina... il fatto che la Boldrini non gongoli per l'accaduto mi fa nascere il dubbio che ne sia il mandante... quanto meno mi sarei aspettato un levarsi di forconi a mostrare la decadenza della giustizia italiana, ma evidentemente il fatto che è stata la "giudicia" a definire la ragazza "non scopabile nemmeno con il cazzo di un altro!" infatti "La Corte d'appello di Ancona ha davvero assolto due violentatori - l'esecutore materiale e il «palo», entrambi condannati in primo grado - scrivendo nelle motivazioni che a rendere inverosimile il racconto della vittima era la sua scarsa avvenenza, dimostrata tra l'altro dal soprannome mascolino («Vikingo») che le era stato affibbiato dall'amico che poi l'avrebbe stuprata. I giudici sono anche andati a guardarsi la foto della vittima, e ne hanno tratto conferma: «Una così chi la violenta?», devono essersi detti. E hanno assolto tutti. [...] A rendere il tema ancora più complesso, c'è il fatto che non siamo di fronte a un caso di becero maschilismo giudiziario: la sezione della Corte d'appello di Ancona che ha pronunciato il singolare verdetto è composta da tutte signore. Una di loro, quella che ha scritto personalmente la sentenza, è in un certo senso recidiva: si chiama Marina Tummolini, e nel 2013, condannando all'ergastolo un uxoricida aveva scritto che aveva assaltato la moglie dopo essersi eccitato guardandola fare la pipì in un bosco, cosa di cui negli atti non c'era alcuna traccia. «Ci aspettavamo un giudice, non uno psicologo», dissero gli avvocati." (fonte Il giornale)
Ovviamente nomi e nazionalità dei cafoni non sono stati scritti, quindi non voglio fare congetture ché a seconda dell'aria che tira vengono nascosti o enfatizzati gli italiani o i pellet. Sicuramente il silenzio della Boldrini è imputabile al fatto che non può gridare al maschilismo (come evidenziato da Il Giornale) dal momento che l'intera corte d'appello era composta da donne... e con l'apparato giudiziario in preda ad un delirium tremens dovuto da abuso di alcool o astinenza da stupefacenti quali diventano le priorità della sinistra?
"Bergamo, Mussolini cancellato dai cittadini onorari. Ecco le priorità della sinistra" (fonte Il Primato Nazionale);
"Cartoline dalle Alpi. Scarponi per i migranti al confine italo-francese: una campagna [...] «Mi chiamo Amir. Sono originario del Niger. Da due anni vivo in Italia e da tre giorni sono bloccato in una stanza fatta di materassi al confine con la Francia. Il telefono segna le otto ma fuori è già buio. Anche qui dentro la luce è fioca, è fredda: è la cosa che più mi manca. A casa mia, anche la mattina presto c’è una luce da non crederci. Un volontario mi ha dato dei sacchetti di plastica. Mi ha detto di infilarli nelle scarpe, sopra le calze, che aiutano, almeno per il primo chilometro. Sorrido. Ho passato gran parte della mia vita a camminare senza scarpe. Mi piaceva andare in giro a piedi nudi, sentire il terreno, sentire i granelli di sabbia tra le dita»." ecco allora riprendi i piedi e tornatene affanculo Amir... ancora non sono arrivati e già si lagnano che non è come a casa loro... Infatti è casa mia!!! Adoro che, in inverno, alle 17 faccia buio, adoro l'aria gelida che mi penetra nei polmoni e mi faccia tossire... dopo avermi infuso la vita, adoro la pioggia, adoro il vento gelido che porta giù dalle montagne il profumo della neve appena caduta ed il profumo dei pini, adoro il rumore dei rami che si piegano e quello delle foglie battute dal vento.
Adoro la mia terra inospitale, fredda, umida... adoro la nebbia vuoi camminare scalzo fallo... ma lasciaci una lettera in cui attesti che è stata una tua scelta così che zecche, cristiani e piagnoni non ci rompano i coglioni nel trovarti congelato in mezzo al bosco.

Nessun commento:

Posta un commento