5 marzo 2019

Il carnevale funziona quando qualcuno si offende

Il fine settimana era la volta delle sfilate di carnevale. Se, storicamente, a Venezia era il giorno in cui ricchi e poveri, nobili e plebei si potevano mescolare più o meno celati dietro alla "maschera" allegorica e trovare in tal modo la fuga dalle rispettive quotidianità, col tempo il carnevale ha assunto il ruolo di voce "ufficiale" del malcontento popolare e della sua pungente satira che tramite le battute esprime il malessere ed il malcontento del popolo o di una parte di essa.
Tendenzialmente il carnevale, come la satira, dovrebbe colpire indistintamente a destra, a sinistra e al centro. Se i diretti interessati, gli oggetti della satira e dei carri allegorici ci ridono sopra significa che non ha funzionato. Razzi che, col tempo, ha adottato i modi di dire e di fare della sua "parodia" fatta da Crozza, Bersani che si rotola dalle risate mentre, sempre Crozza, distrugge il suo programma politico ed il partito a cui appartiene, ecc. questi sono segnali inequivocabili che la satira non sta cogliendo nel segno. Certo è che, quando colpisci nel segno... inizialmente sparisci dalle scene televisive e pubbliche.
Per tale ragione, Tradizionalmente, gli attori che interpretavano le maschere popolari (Gianduja, Brighella, Arlecchino, Pantalone, Pulcinella, dr. Balanzone, Meneghino, ecc.) spesso indossavano una maschera o muovevano dei burattini, per "evitare" la repressione di sbirraglia e gendarmi. Di conseguenza la maggior parte dei carri allegorici non funziona perché rappresenta allegoricamente il pensiero unico...ma in questo modo non si offende nessuno perché in modo "simpatico" viene portato avanti il messaggio istituzionale. Sarebbe come se pulcinella si fosse messo a parlar bene di re Ferdinando. Non dico che fosse un delinquente, né che fosse un santo, semplicemente era un regnante con i suoi pregi e i suoi difetti e, in quanto regnante, oggetto dello scherno popolare. Quindi, esattamente come gli spettacoli di Grillo pre-5Stelle, certi carri non mi fanno più ridere.
Quando penso che tutto sia perduto e che Halloween (dio che schifo nella versione americanizzata del "dolcetto o scherzetto") sarà l'unica festa in maschera che sopravviverà al macero del pensiero unico... a Formello si accende un lume. 
"A Formello cittadina alle porte di Roma come in molte altre zone d’Italia si festeggiava ieri il Carnevale tra carri allegorici e maschere. Uno di questi carri però ha avuto l’“onore” di balzare alle cronache nazionali: rappresentava, infatti, un barcone in mezzo alle onde pieno di immigrati (naturalmente finti). Il carro era trasportato da un’automobile su cui erano affissi dei cartelli che richiamavano satiricamente le “richieste” uscite fuori dai centri di accoglienza negli anni da parte degli stranieri come “porti aperti”, “no pago affitto” (refrain reso celebre da Bello Figo), “vogliamo il wi-fi” et cetera. Questo “barcone” era guidato da una specie di sosia di Matteo Renzi e da numerose bandiere italiane.", ma come detto sinora se la satira non offende nessuno allora significa che non sta funzionando... ed ecco che arriva anche l'ancora di salvezza "La presidente di Legambiente di Formello Maria Teresa Altorio commenta così l’iniziativa carnascialesca dei suoi concittadini: “Lo definirei ‘il carro della vergogna’. Ormai sta dilagando nel comune sentire l‘incitamento all’odio, alla paura e alla divisione“.
C'è anche chi va oltre e non solo non ha capito un cazzo del carnevale, ma non avendolo capito cerca pure di spiegarcelo "Sull’accaduto è intervenuto anche Bruno Astorre, segretario del Pd per il Lazio: “Usare una festa popolare, di gioia, divertimento puro per irridere, offendere chi arriva in Italia dopo aver superato sacrifici incredibili e a rischio della vita è becero, e una vera istigazione al razzismo. Lo pseudo carro di carnevale di Formello non solo non fa sorridere, ma è uno schiaffo a tutti non solo agli immigrati. Il coinvolgimento di bambini aggrava una rappresentazione davvero disgustosa che ci porta indietro di decenni. Mi auguro che ci si renda conto dell’errore commesso e si trovi il modo per chiedere scusa non agli immigrati, ma al senso di civiltà e umanità che dovrebbe essere centrale per ognuno di noi”." ah sì se non ci fosse il PD toccherebbe "bruciarlo"... ma come mai questa gentaglia si ricorda dell'innocenza e della sensibilità dei bambini solo quando gli si rende partecipi a qualcosa di diverso dal pensiero unico?
Perché Bruno Astorre non è intervenuto quando Vladimiro "Luxuria" insegnava ai bambini la strampalata teoria di genere? Perché non è intervenuto quando la Finocchiaro si rendeva protagonista di un ignobile scenetta (anche se almeno in quell'occasione i bambini non c'erano)? "sare una festa popolare, di gioia, divertimento puro per irridere, offendere chi arriva in Italia dopo aver superato sacrifici incredibili e a rischio della vita è becero", il problema è che non si tratta di una menzogna che serpeggia in circoli privati ricavati dalle "peggio" cantine delle sedi occupate abusivamente dagli ultra-nazisti del Sud-Tirolo... che le richieste dei "disperati" giunti in Italia non riguardassero lavoro garantito e casa, ma wifi gratuito e buttarci in faccia il fatto che loro facevano i mantenuti vengono da loro stessi e dai media, cosiddetti, "mainstream". Allora di cosa stiamo parlando? Le poche volte in cui "sono stati ribellati"* è successo perché non è arrivata la diaria o perché l'albergo in cui erano ospiti a titolo gratuito aveva meno di 4 stelle (il governo è a 5 stelle... l'albergo deve essere almeno da 4).
Ma se un gruppo di cittadini non fa satira "istituzionalizzata" allora "è becero, e una vera istigazione al razzismo." (fonte Il Primato Nazionale). Però ancora una volta nessuna protesta è giunta per il carnevale di Düsseldorf in cui sfilarono carri allegorici contro gli abusi commessi dalla chiesa e contro la politica di Salvini che, al suo enorme seno, allatta razzismo e nazionalismo (con un vistoso tatuaggio sulla spalla "Io amo la mafia".



*sì tecnicamente avrei potuto usare la forma corretta, grammaticalmente, sono stati spinti alla rivolta, ma ho ritenuto più "politicamente" attendibile sottolineare che non sono stati spinti alla rivolta, ma gli hanno insegnato come ribellarsi e cosa chiedere per ottenere gli strumenti per poter contattare altri pellet da trafugare in "italia".

Nessun commento:

Posta un commento