18 marzo 2019

Red Ronnie, Freddy Mercury ed il Sud Africa.

Partiamo dal presupposto che Red Ronnie meno parla di cose che non riguardano la musica meglio è per lui (che risparmia delle gran figure di merda) e per noi (che evitiamo di sentire una marea di cazzate).
Ora che è stato "sfanculato" da tutte le emittenti, televisive e radiofoniche, presenta un programma su Youtube (sostanzialmente gira dei video in cui parla di musica, e di quanto gli ruota intorno, eseguendo delle interviste, facendo dei monologhi, ecc.) intitolato "RedBox" sì il nome è già indicativo per non porgergli il fianco, ma secondo la logica di guerra del "conosci il tuo nemico", tendo ad ascoltare e guardare un po' tutto anche quando so già che sprecherò tempo e, probabilmente, vomiterò il cenone di natale del 1985.
Un altra premessa doverosa è che non leggerete mai su queste pagine un commento, o una recensione, del film "Bohemian Rhapsody" in quanto, con tutte le disgrazie che affliggevano Freddy Mercury "jie mancava giusto da esse negro e d'a juve" alla prima manchevolezza hanno posto rimedio, alla seconda forse ci penseranno se faranno un secondo film.
Dal momento che tutti ne parlano bene sentire una voce fuori dal coro, non mi offende minimamente (anche se tale voce è quella fastidiosa di quella zecca di merda di Red Ronnie)... Pare che in uno dei suoi tanti video lui abbia dichiarato che non ha mai avuto intenzione di intervistare il cantante dei Queen in quanto, e qui la storia si fa complicata, quando furono ospiti a San Remo nel 1984 lui li avrebbe intervistati, ma la casa discografica della band inglese non gli concesse l'intervista, dopo quell'occasione fu lui a rifiutarsi in quanto "successe qualcosa".
Secondo il presentatore infatti Freddy Mercury e i Queen andarono a suonare in Sud Africa e qui sta tutta la loro colpa (che a breve vado a descrivere).
La parentesi che devo aprire riguardo al Sud Africa è l'idea che la zecca ha sulla situazione (dell'epoca) dello stato africano è doverosa. Infatti secondo lui in Sud Africa era in atto un Appartheid "pazzesco" (a parte "pazzesco" dato di fatto innegabile) lo descrive come uno "schiavismo di pochi bianchi ricchi nei confronti dei legittimi abitanti che erano i neri del Sud Africa"... tecnicamente qui casca l'asino nel senso che prima dell'arrivo degli "usurpatori" bianchi (i Boeri di origine olandese) il Sud Africa era disabitato ed i "legittimi proprietari" negri (in quanto nomadi) ci passavano per sbaglio. Andrebbe anche aggiunto che i negri (parassiti come sono) hanno capito che non era necessario migrare dalla "zona A" alla "Zona B" per poter sfamare la tribù, hanno iniziato stanziarsi diventando di fatto degli immigrati. Il problema è che non stiamo parlando del 1970 con Mandela o del 2017 con la Boldrini, Bensì parliamo della seconda metà del 1600 (tra il 1652 la costruzione di una stazione di rifornimento de La Compagnia delle Indie Orientali ed il 1657 quando 9 dei suoi dipendenti si stabilirono presso il "Capo" divenendo, di lì a poco, i primi coloni di Città del Capo) per cui se qualche negro si fosse stanziato nei pressi di una città di bianchi prima partiva la schioppettata e poi il "chi va là?"... quindi definire i negri i legittimi abitanti di una terra in cui passavano 2 volte l'anno è una bestemmia, ma da Red Ronnie non mi aspetto né un'onesta conoscenza della storia del Sud Africa né onestà intellettuale.
Il delirio del conduttore prosegue con un ipotetico invito dell'ONU che chiede agli artisti di non andare ad esibirsi a Sun City (la Las Vegas del Sud Africa riservata esclusivamente ai bianchi, dice lui, verrebbe da chiedersi come fanno gli schiavi ad avere abbastanza soldi da buttare al cesso per andarseli a giocare al casinò, ma siamo sempre lì sull'attendibilità della fonte) a questa "Regola"segreta e pubblica (?!? non capisco è un invito o una regola? Poi è segreta o pubblica?) trasgredirono solo 5 artisti... ma lui ne elenca solo 4 che sono Elton John, Rod Stewart, Franck Sinatra e i Queen (strano che non parli male anche degli altri 3, ma solo dei Queen che lo hanno rimbalzato)... Parla di un'altra bugia del film, immagino che la prima sia relativa a Sun City, secondo cui fu il manager dei Queen (o per dirla all'americana il "Mannaggia") a non volerli far partecipare al Live Aid nel 1985, mentre secondo il "nostro" presentatore (che sa tutto) era Bob Geldof che non invitò i Queen a partecipare all'evento perché erano andati ad esibirsi a Sun City. Freddy Mercury si infuriò e fece pressione sulla EMI affinché imponesse a Geldof di inserirli nel progetto... in effetti Mercury era offeso con Geldof per il mancato coinvolgimento, l'anno precedente (1984), al Band Aid che aveva lo stesso "nobilissimo" obbiettivo di sfamare i pellet che, di lì a poco (messi in forza dal nutrimento gratuito) avrebbero invaso l'Europa (allora non ancora unita). In un altro sito però viene riportato che Geldof chiese al tastierista (tournista) Spike Edney di intercedere con i Queen per convincerli a partecipare al progetto "“Nel periodo di tempo che intercorse fra la fine del Works Tour e la trasferta in Oceania” racconta Spike, “rientrai per breve tempo nei Boomtwon Rats e quando poi mi riunii ai Queen in Nuova Zelanda ricevetti una telefonata da Bob Geldof. Mi disse che insieme a Midge Ure aveva intenzione di proseguire il messaggio lanciato dalla Band Aid (Il singolo Do They Know It's Christmas Time") e che aveva pensato di organizzare un colossale concerto rock previsto per l’estate e chiamato ‘Live Aid’ – con lo scopo di raccogliere denaro per i milioni di affamati dell’Etiopia devastata dalla guerra. Geldof voleva sapere se i Queen se la sentivano di parteciparvi. Mi specificò che non voleva chiederglielo ufficialmente perché potevano anche dirgli di no, così mi chiese di intercedere per lui, cosa che feci.” [...] 
In realtà, i Queen non solo erano dubbiosi sull’effettiva realizzazione dell’evento ma erano anche ‘offesi’ per il loro mancato coinvolgimento nel progetto Band Aid dell’anno precedente.

Brian May: “Quando Bob ci telefonò per dirci che avremmo dovuto assolutamente parteciparvi, su due piedi gli rispondemmo che non ci interessava. E sai perché? Perché non ci aveva chiamato a cantare nel singolo che aveva appena pubblicato per raccogliere fondi! Pensa quanto si può essere stupidi da giovani”.
Per fortuna Red Ronnie c'è.
Ora talmente mi frega poco di uno e degli altri, che di chi abbia torto o ragione a me non cambia un cazzo, ma è facile parlar male dei morti e sicuramente Brian May non sa nemmeno che in Italia esista un cialtrone di nome Red Ronnie che spara merda su un biadesivo santificato in un film da un egiziano.
Il presentatore prosegue dicendo "mi hanno detto che nel film Freddy Mercury comunica ai suoi compagni di essere malato di AIDS prima di salire sul palco del Live Aid, falso glielo comunicò 4 anni dopo..." siamo di nuovo lì come fa a sapere lui che cosa succede nel backstage dei Queen dal momento che prima lo hanno schifato e poi li ha schifati lui (soprattutto se lui stesso sostiene di averli visti dal vivo solo alla fine degli anni '70 cioè almeno 5 anni prima), ma il vero problema è un altro e i più attenti avranno già capito "mi hanno detto che nel film..." quindi il film non lo hai visto quindi stai facendo tutta sta sviolinata sul sentito dire!
Chiudo non risparmiandovi l'altra sviolinata che in quegli anni lì, fino ad ora ha parlato degli anni a cavallo della metà degli anni '80 ('84 e '85) poteva intervistare chi voleva tranne Jimi Hendrix (grazie al cazzo è morto nel settembre del 1970), Jenis Joplin (morta poco dopo... nell'ottobre dello stesso anno), John Lennon (assassinato, a ragione, nel dicembre dell'80) e Jim Morrison (luglio del '71) sei sicuro che nel 1985 non ti concedessero un intervista perché erano morti e non perché gli stavi sul cazzo?

Nessun commento:

Posta un commento