22 luglio 2020

Mentre Conte va in Europa a prendere gli schiaffi

A settembre si voterà (forse) il referendum sul taglio del numero di deputati e senatori. Leggendo l'articolo di ieri su Il Primato Nazionale, ho trovato alcuni spunti che potrebbero rendere interessante il bocciare tale proposta. Lascio alle loro parole il compito di spiegarvelo... "Se in cabina elettorale dovesse, come appare probabile, vincere il “Sì”, la Camera passerebbe, dalla prossima legislatura, da 630 a 400 deputati, mentre il Senato da 315 a 200 unità. Ciò rischierebbero di avere ripercussioni non indifferenti sulla rappresentanza.
A fronte di un esiguo risparmio economico – pari a poco più di 80 milioni di euro (per raffronto: lo 0,005% del nostro debito pubblico – si passerebbe, quanto a rappresentanza del singolo parlamentare per numero di cittadini, da un rapporto di 1 a 64 mila ad un rapporto di 1 a 101mila. [...] Si porrebbero anche ragguardevoli dilemmi al Senato: per effetto della disposizione dell’art. 57 della Costituzione, che ne prevede l’elezione su base regionale, la riduzione dei senatori farebbe sì che possano essere elette le sole liste con maggiori consensi elettorali, escludendo quelle che, pur avendo superato la soglia di sbarramento, vedrebbero gli scranni relegati esclusivamente alle liste maggiori. Beffardo anche il tema dei senatori a vita: il taglio di circa il 40% degli occupanti di Palazzo Madama dovrebbe comportare la riduzione dei senatori perenni da 5 a 3, numero che invece resterà invariato. [...] La vittoria del “Sì” comporterà infatti la necessità di riscrivere la riforma elettorale, affidata però ad un esecutivo che gode di una minoranza di consenso nel Paese reale" (Fonte Il Primato Nazionale) Ecco soprattutto l'idea di lasciare in mano a questi cialtroni incapaci la riforma elettorale mi fa paura, soprattutto dopo le ultime sparate in cui volevano negare ai vecchi il diritto di voto in quanto a menti antiquate si lascia la possibilità di decidere sul futuro, che non capiscono, dei giovani.
Ma non è questo l'argomento del giorno infatti cosa succede in Italia mentre Conte va in Europa a fare il buffone (ovvero l'unica cosa in grado di fare, in ambito politico almeno) e prendere dei sonori schiaffi dal momento che tutto quanto è già stato deciso alle spalle dell'Italia e all'Italia resta la scelta tra impiccarsi con le proprie mani o dar via anche il c..o (dato che la terza scelta, mandare a fare in culo l'U(B)E non può essere presa in considerazione diversamente i pavidi moralizzatori delle macchinette, che si lamentano dell'U(B)E ma a uscirne è peggio, se la fanno addosso dalla paura lasciandoci così in balia di gente che ci usa come un bancomat... ma tranquilli quando il conto va in rosso ecco pronto un Meccanismo Europeo di Stabilità con cui ci "salveremo"... 
Mentre Conte va a fare la scenetta, di cui si leggeranno titoloni di elogio per un nulla di fatto (speriamo) o peggio per un tradimento, in Italia si vedono già gli effetti che ha il senso di nuova libertà sessuale, o fluida se preferite, porterà dopo la promulgazione della cosiddetta legge Zan-Scalfarotto-Boldrini, magari quest'ultima non c'entra nulla con la legge, ma figuriamoci se non c'è il suo lercio zampino.
"Continuano i blitz contro le reti di pedofili sparse per tutta la Penisola, un fenomeno di dimensioni preoccupanti che non smette di mostrare nuove propaggini man mano che queste vengono falciate dalle forze dell’ordine. Dopo il maxiblitz scattato a Torino i primi del mese, che aveva portato all’esecuzione di 50 decreti di perquisizione, arresti in 15 regioni italiane e al sequestro di 100 reperti e decine di terabyte, è di qualche ora fa l’ultima retata messa a punto dalla Polizia Postale, che stamattina ha sgominato un circuito di pedofili italiani dediti allo scambio di materiale pedopornografico su una nota piattaforma di messaggistica online. Inquietante il coinvolgimento nella rete di diversi adolescenti deputati alla realizzazione delle immagini scambiate e vendute online con un «listino prezzi» per ogni prestazione richiesta." lo so che alcuni di voi possono pensare che non ci sia alcuna relazione tra la legge che punisce chi pronuncia la parola "FROCIO" ed una rete di pedofili... ma è anche vero che da queste pagine ho più volte denunciato l'ingerenza di certe associazioni, dedite alla promozione dello sviluppo della sessualità infantile già a partire dalle scuole materne (che materne non sono). Nell'articolo si legge infatti che alcune foto sono state divulgate, consensualmente, dagli stessi adolescenti che avevano postato un listino prezzi. indipendentemente dall'uso che gli adolescenti facessero in seguito del denaro, servisse a dare una mano alla famiglia caduta in disgrazia per le politiche di Conte o gli servisse per pagarsi droga, alcool e serate in discoteca, il fine non giustifica certo il mezzo di un minore che allevato come carne da macello in una scuola che consapevolmente o meno, che volutamente o meno, si è resa carnefice di generazioni di ragazzi abituati a poter fare dalla più tenera età ciò che vogliono senza che nessuno gli possa o debba dire cosa possono o non possono fare. La (mal)educazione all'edonismo sfrenato è sin peggiore del non fornirgli alcuna educazione, perché si priva la famiglia, a cui spetterebbe, di qualsiasi strumento educativo. Sicuramente il punto di svolta è stato quando nelle scuole si è sostituito il termine istruzione con il termine educazione. Infatti il solo compito della scuola dovrebbe essere quello di istruire i propri allievi e lasciare alla famiglia il compito di educare, ma dal momento che alla famiglia viene negata, dove ce ne fosse il desiderio, questa possibilità ecco che il compito viene assunto dalla scuola che, al contempo, rinuncia a quello di istruzione, che viene delegato alle aziende che formeranno il neo assunto per insegnargli ciò che avrebbe dovuto imparare a scuola. Naturalmente, anche se può non sembrare così, la questione è assolutamente collegata, in un mondo come quello odierno è più faticoso pensare che tutto sia casuale rispetto al fatto che tutto sia collegato. Infatti la decadenza della scuola e del livello istruttivo, il fatto che gli studenti vengono massacrati di compiti a casa, in cui devono anche incastrare gli impegni/parcheggio extra-scolastici, il fatto che vengono bombardati a scuola da messaggi nemmeno lontanamente subliminali, ma decisamente espliciti. Tutto questo porta i bambini dall'essere schiavi di pulsazioni sessuali che non comprendono e non sanno come gestire, perché viene loro insegnato che tutto e "Lecito", ma sta poi a loro scoprire cosa farsene. Questo comporta, già nell'adolescenza, di soffrire di frustrazione sessuale perché le regole della vita, quelle del branco in cui "vince" (o meglio scopa) solo chi è accettato nel gruppo "giusto", mentre per gli altri c'è la derisione e il bullismo, che a parole è combattuto, ma segretamente è favorito con ogni mezzo. "L’indagine, chiamata “Pay to see” (Paga per vedere) è partita in seguito alla segnalazione di due genitori preoccupati dall’intenso utilizzo di alcuni social network da parte della figlia adolescente e dal continuo scambio di messaggi con estranei: ne è emersa una vera e propria organizzazione consolidata che prevedeva la vendita online di contenuti fotografici e video pedopornografici e pornografici autoprodotti da adolescenti e maggiorenni ed inviati in cambio di pagamenti su conti online." (fonte Il Primato Nazionale).
Se è davvero questa la società che l'Italia vuole... che se ne goda poi i frutti quando ragazzini frustrati faranno come in america, ovvero entrare nelle scuole armati che nemmeno Rambo e aprire il fuoco sui compagni che, il giorno prima, gli avevano negato una merendina.
La mia è, ovviamente, lo scenario peggiore, ma non per questo meno probabile di altri in cui tutto andrà per il verso giusto. Soprattutto a fronte della tendenza di sostituire biologicamente il nostro popolo che, se non osservante, è quanto meno timoroso delle conseguenze che può avere infrangere le leggi. Mentre i figli degli invasori crescono, come vengono educati da media e magistratura, con in testa una convinzione di impunibilità nei loro confronti.

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