1 luglio 2020

Sono tutti froci col culo degli altri.

Finalmente!!! Un altro pezzo di libertà d'espressione ci viene tolto in nome della libertà e della democrazia.
Ho voluto intitolare questo articolo con il noto modo di dire che nell'articolo del 7/11/2018 avevo addolcito usando l'espressione meno gergale "è facile parlare quando si rischia del proprio!".
Perché allora non ho usato la stessa espressione meno colorita? Aldilà del fatto che, a meno non si tratti di articoli a puntate, non replico i titoli degli articoli cercando, almeno in questo, di essere fantasioso, dal momento che le tematiche sono sempre più ristrette. Inoltre la omotrans...qualcosa sì insomma l'antivoltaculismo è diventata proposta di legge da reato penale.
Sì avete capito benissimo dare frocio a qualcuno, atto che sino a ieri si configurava nel reato d'ingiuria "Il reato di ingiuria (art. 594 c.p.), commesso da chi offende l'onore o il decoro di una persona presente, è stato depenalizzato dal decreto legislativo n. 7 del 2016: oggi è prevista una pena pecuniaria a partire da € 100,00." che come si legge prevedeva un'ammenda (quindi reato amministrativo) di €100 è stato invece incluso nel reato di incitamento all'odio e alla discriminazione razziale per cui è prevista la pena fino a 6 anni di reclusione. "La proposta di legge sull’omotransfobia è assolutamente liberticida, oltre che funzionale all’indottrinamento gender voluto dal governo giallofucsia (dove fucsia sta proprio per la componente della sinistra ormai votata all’ideologia Lgbt). A leggere il testo depositato dal deputato Pd ed attivista Lgbt Alessandro Zan, primo firmatario della pdl contro i reati di omofobia e misoginia, si propongono pene da 1 anno e 6 mesi fino a 6 anni di galera per chi esprima opinioni non in linea con il pensiero unico adottato dai giallofucsia su matrimoni e adozioni gay, utero in affitto, insegnamento del gender nelle scuole. Non solo. Nel delirio anti-etero è prevista la rieducazione mediante lavoro gratuito presso le associazioni Lgbt per chi venisse giudicato omofobo. Come se non bastasse, poi, sono previsti fondi per 4 milioni di euro per finanziare la propaganda gender nelle scuole e nelle amministrazioni pubbliche." Presentato dai soliti dem(enti) che cercano di trascinarci in una dittatura "petalosa" in cui avrai due scelte spegnere il cervello o finire in galera.
Infatti il dem(ente) in questione, Zan, sostiene "“Se noi vogliamo veramente intervenire per contrastare l’odio che c’è in questo Paese verso omosessuali, transessuali e donne occorre un’azione di tipo culturale”." quindi l'azione culturale è imbavagliare con la repressione e la reclusione chi la pensa diversamente e, magari, vietare quei partiti politici che oppongono, un modello "tradizionale", diciamo per non dire "normale", al degrado di costumi e al dilagare dello "stupro" delle menti dei bambini sin dalla fascia d'età che va dagli 0 ai 4 anni. Oltre a Salvini, che pensa sia una legge antilega, contro il pdl si scaglia anche Lucio Malan di Forza Italia "“testo ideologico che costituisce un attacco frontale alla libertà d’espressione e alla libertà religiosa. Un ulteriore grave peggioramento rispetto alla versione pubblicata dall’Espresso nelle settimane scorse perché introduce la pena del carcere fino a quattro anni per la sola appartenenza o assistenza a organizzazioni che siano contrarie alle adozioni e ai matrimoni per le coppie dello stesso sesso”. “Viene poi introdotta – aggiunge Malan – l’inquietante ‘strategia nazionale per la prevenzione delle discriminazioni’, che nella sua versione 2014, ancora non giustificata da una legge, portò a un piano per fare entrare nelle scuole le associazioni Lgbt, inclusa quella intitolata a un ideologo della pedofilia. C’è anche l’accettazione acritica dell’ideologia gender definendo chiaramente il genere come distinto dal sesso. Un testo obbrobrioso, che lo stesso relatore ha ammesso essere stato redatto in collaborazione con le suddette associazioni Lgbt, in pratica sotto la loro dettatura”".
Gli Esponenti di FI onestamente non avrebbero proprio diritto di parola sull'argomento dal momento che l'introduzione giuridica della teoria del gender nelle scuole è figlia della riforma della Fornero ai tempi del governo tecnico Monti il quale fu votato da loro con il PD al quale, tuttora, il Berlusca strizza l'occhio. Perciò cito l'obiezione del senatore Malan, ma onestamente non mi aspetto alcuna opposizione lato suo, o del suo partito, in merito al veto su questa proposta. Zan e la sua schiera di checche isteriche continuano a descrivere e a far leva su una "realtà" inesistente, Descrivono un paese razzista e discriminatorio, che è ben lontano dalla realtà oggettiva del paese. Quello che loro chiamano discriminazione non è altro che un grimaldello mentale per demolire l'identità umana alla sua radice.
Non basta più sradicarlo dalla sua terra e mescolare il suo sangue con quello di altre razze (non crediate che, seppur più lungo come processo, non si punti alla distruzione anche delle attuali "minoranze" razziali e sessuali), ma si intende sradicarlo dalla sua stessa natura.
Infatti ai futuri padroni del mondo non interessa più che ci siano uomo e donna, ma solo esseri mercificabili per giungere, infine, all'obiettivo di sostituirsi a dio (o agli Déi) privandolo del dono di donare la vita. Arrivando a far passare come atto naturale l'inseminazione artificiale. Ovvero l'atto sessuale non sarà più utilizzato al fine del perpetuamento della specie, bensì come mero atto ludico/libidinoso. Come ho più volte denunciato da queste pagine non si fermeranno, come dimostra la diffusione del testo guida alle scuole "la buona scuola", alla libertà degli adulti di essere froci senza essere per questo discriminati, ma l'obiettivo è di scardinare ogni forma di moralità facendo passare per normale anche la pedofilia. Nonostante il nuovo testo sia stato aggiunto ad una vecchia proposta di Giovanardi (che avrebbe inserito il reato di discriminazione anche verso i pedofili per rallentare il proprio disegno contro l'omofobia... mah!!!) si sono subito prodigati a dire che tale notizia sia assolutamente una bufala. Questo a dispetto dell'ignoranza indotta nei genitori che non si sono accorti, o hanno finto di non vedere, che l'educazione sessuale dei propri figli, già dall'età dell'asilo, è stata affidata anche ad associazioni di dubbia fama e reputazione, come la più volte citata associazioni Mario Mieli, la cui frase più ispirata è di fatto un manifesto pedofilo. "«Noi checche rivoluzionarie sappiamo vedere nel bambino non tanto l'Edipo, o il futuro Edipo, bensì l'essere umano potenzialmente libero. Noi, sì, possiamo amare i bambini. Possiamo desiderarli eroticamente rispondendo alla loro voglia di Eros, possiamo cogliere a viso e a braccia aperte la sensualità inebriante che profondono, possiamo fare l'amore con loro. Per questo la pederastia è tanto duramente condannata: essa rivolge messaggi amorosi al bambino che la società invece, tramite la famiglia, traumatizza, educastra, nega, calando sul suo erotismo la griglia edipica. La società repressiva eterosessuale costringe il bambino al periodo di latenza; ma il periodo di latenza non è che l’introduzione mortifera all’ergastolo di una «vita» latente. La pederastia, invece, «è una freccia di libidine scagliata verso il feto»" e questa non è una proposta di legge, bensì una realtà quotidiana in cui quest'associazione è inclusa nell'elenco delle associazioni valide all'insegnamento di genere nelle scuole, suggerito proprio dal libro guida "la buona scuola" di cui sopra.
Questa legge non è assolutamente una legge a tutela delle minoranze o delle donne soggette a violenza, bensì l'ennesima legge che si propone come obbiettivo la distruzione culturale e religiosa dell'Europa e del suo popolo in favore di uno sradicamento dell'individuo verso il quale, per legge, non ha difese. Per dirla in una parola sola "Bispensiero".

Nessun commento:

Posta un commento