5 novembre 2019

Perché dobbiamo continuare a parlarne?

"Se saltelli muore Balotelli, gli altri negri e i loro fratelli!!!"
Manco a farlo apposta, quando qualcosa va male a livello nazionale ecco che arriva lui. Solo che invece di segnale il gol decisivo nella partita della nazionale (che magari ci farebbe finalmente vincere un cazzo di "europeo" di merda), se si parla di Mario Barwuah lo si fa a sproposito per un suo vittimismo. Quello che fa strano, come dicevo poc'anzi, è che tutte le volte che il governo (indipendentemente dal colore) ci deve dare una brutta notizia, Barwuah e soci riescono a calamitare l'attenzione sulla "fuffa".
L'unica polemica calcistica che mi permetto è per rispondere a certi tifosi (napoletani) che, nascondendosi dietro alle loro tastiere (e magari non erano nemmeno allo stadio), si vantano di essere venuti a Milano per metterla a ferro e fuoco e facendo il bello ed il cattivo tempo... con la vostra fantasia può benissimo darsi che siate usciti dagli scontri dell'anno scorso vittoriosi, ma la realtà dei fatti è, come affermato da un mio vecchio camerata dei tempi degli spalti, "l'unico interista che avete lasciato a terra... lo avete dovuto investire con la macchina mentre stavate scappando!" Vergognatevi!
Oggi la xenofobia per Barwuah permette al governo rosso-rosso scuro di farci digerire il fatto che, nonostante se ne parli da non so quanti anni, l'Ilva sta andando dal culo e sta per lasciare a casa qualcosa come 20.000 dipendenti e, ipoteticamente, altrettante famiglia si troveranno nella merda e voglio vedere se Gigino, a proposito di napoletani, toglierà il reddito di cittadinanza a spacciatori e terroristi per supportare quelle famiglie che effettivamente avranno bisogno di tutto l'aiuto che lo Stato potrà dargli.
Salvini banalizza come al solito, parlando per slogan anziché articolare un pensiero complesso, ma centra perfettamente il bersaglio.
Lo slogan di ieri era "“vale più un operaio dell’Ilva che dieci Balotelli”", lo slogan è immediato, ma se sei Gad Lerner l'occasione di interpretarlo a modo tuo facendo sì che noi, la plebaglia, leggiamo solo la tua versione volutamente travisata "“La verità è che per Matteo Salvini vale solo Matteo Salvini”. Gad Lerner risponde al leader leghista", peccato che non saranno in molti a leggere, o sentire, la spiegazione dello slogan di Matteo che prosegue "“Con ventimila posti di lavoro a rischio, Balotelli è l’ultima delle mie preoccupazioni. Condanniamo razzismo e antisemitismo ma non abbiamo bisogno di fenomeni”", ma noi che abbiamo la pancia vuota, ma non ci beviamo le loro stronzate, sappiamo che l'unica ragione per cui, oggi, i giudeacci zozzi sono incazzati perché "la destra" (che continuano a definire fascista e nazista) non ha votato per la proposta della Segre (tel chii n'alter) che ancora una volta il leghista chiarisce che con il nazismo non ha nulla a che fare anche se si oppone in maniera decisa alla "Commissione Segre “per il contrasto dei fenomeni di intolleranza e razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza”" giustificandosi in questo modo "“Se ci si fosse limitati all’antisemitismo non avrei avuto problemi” [...] Ma, avverte Salvini, “le commissioni etiche le lascio all’Unione Sovietica”."
Ancora una volta Matteo ci tiene a specificare che non vuole che una commissioni gli limiti la possibilità di dare dello zingaro agli zingari o di arruolare nelle fabbriche del nord che lo sostiene la schiavitù a costo zero... ma non si sarebbe opposto ad una commissione che faccia arrestare chiunque commetta il tremendo reato di opinione.
Dati alla mano, io continuo a non capire tutta sta grandezza calcistica che viene attribuita a Barwuah... la sua media gol sembra abbastanza in linea con altri calciatori bravi (nulla da dire), ma non considerati fenomeni da preservare come patrimonio dell'unesco (perché considerare Barwuah patrimonio dell'umanità è un reato di genere).
Ad esempio, non potendo confrontare presenze e reti su carriere di durata diversa ed epoche diverse, se prendessimo in considerazione la media gol (ovvero il numero di reti fatte in funzione delle presenze) abbiamo che:
Barwuah ha una media di 0,40 gol a partita (148 reti in 368 presenze);
Luca Toni: 0,46 (308r in 659p);
Antonio Cassano: 0,27 (in effetti è scabroso con 139r in 515p).
Bobo Vieri: 0,49 (236r in 476p)
Roberto Baggio: 0,45 va detto che Baggio era un centrocampista o una mezza punta quindi non un attaccante puro, ciò nonostante ha una media più alta ed è l'unico giocatore che ho apprezzato anche quando giocava alla Fiorentina, alla Juve e al Milan... ed era un campione in campo, negli spogliatoi e fuori.
Ronaldo (il Fenomeno): 0,67 (352r in 518p) considerando che sul finale del suo periodo all'Inter il Brasile gli distrusse (in una sola notte) ginocchio e carriera.
Cristiano Ronaldo: 0,74 (607r in 815p giusto per non parlare del calcio dei bei tempi) effettivamente una media impressionante.
La zecca Messi: 0,85 (620r in 728p) per par condicio;
Insomma "Super Mario" sembra più un fenomeno mediatico che calcistico e tutta sta attenzione nei suoi confronti sembra davvero sproporzionata. Infatti, a parte che nel confronto con Cassano (che paga i due anni al Real Madrid, 2 reti in 19 presenze, in cui doveva confrontarsi con compagni di reparto del calibro di Ronaldo C., Robinho, Higuain, Raul, van Nistelrooy) con gli altri il confronto non è vincente e non fatevi confondere dalla media che, in quanto tale, assottiglia di molto l'effettivo divario. L'ho paragonato a dei fenomeni? In verità, come dovrebbero fare i giornalisti sportivi, ho paragonato i suoi numeri con i nomi a cui lo associano con la differenza che quei giocatori (che in alcuni casi pensavano più ai festini che alle partite), non rompevano il cazzo negli spogliatoi e/o in campo. Facevano il loro lavoro, in silenzio, per guadagnarsi il diritto di accedere alla nazionale.
Barwuah sembra quasi che stia tutta la partita con l'orecchio teso agli spalti per frignare al razzismo non appena il signor "Trombetta" si soffia il naso perché a febbraio sugli spalti fa freddo. Se il gorilla in questione non vuole sentire il pubblico berciargli contro (sì cari i miei analfabeti "giornalisti sportivi" il verso degli ultrà ai danni non sono né boati, né ululati, né (tanto meno) cori razzisti, bensì beceramente il verso delle scimmie che, per l'appunto, berciano) è meglio che impari a concentrarsi sulla partita. Quando Buffon, ai tempi del Parma, è stato bersaglio di un coro che, per 45 minuti, ha dato della puttana a sua madre non si è certo scomposto né  è andato a frignare dall'arbitro... probabilmente non ha nemmeno sentito ha fatto la sua partita. 
All'occorrenza può andare a giocare in una squadra ganese, ma se lo bersagliano anche lì, perché uno scarpone... la carta del razzismo non se la può giocare.

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