30 settembre 2020

I lavori che i pellet non vogliono fare

Mi sono giunte diverse testimonianze riguardo ad un fenomeno che si sta verificando in questo anno pazzesco... che di pazzesco ha solo il fatto che è bastato quel mezzo "inverno" 2019/20 per far diffondere una pandemia globale.
Il fatto che sia diffusa in tempo zero in tutto il mondo e che molti Stati mondiali stiano raggiungendo con un anno di ritardo il famigerato picco di contagi dipende esclusivamente da quanto gli stati stessi siano stati pronti o meno a chiudere le proprie frontiere. In Italia (manco a dirlo, come denunciato più volte) tra le iniziative "abbraccia un cinese", "viva l'involtino primavera", "Il vero virus è il razzismo" e "Italia terra di conquista!" qualunque appestato si è presentato alla frontiera senza che gli fosse stata minimamente misurata almeno la febbre... mentre io per poter entrare al lavoro (sì non sono un "Respiriano" che campa d'aria), devo passare il controllo temperatura (sperando di non essere accaldato se no è un casino), superare il corso "prevenzione contagio" (che mi insegna a lavarmi le mani dopo aver pisciato ed in cui è stata posta la domanda trabocchetto*, dove cadere nel tranello è la risposta corretta), certificare (almeno nei primi giorni del contagio) di non essere stato nei 15gg precedenti nelle zone rosse di Codogno o comunque Lombardia e Veneto in generale) e dimostrare che le ultime 5 generazioni dei miei antenati non provengano da Veneto o Lombardia... ma cazzo sono stati i miei antenati ad aver dato il nome a Veneto e Lombardia prima si chiamano solo "Nord" e "Nord-Est".
Sempre nell'azienda di cui non farò il nome, dove c'è grandissima attenzione al politically correct, ha una struttura architettonica tale per cui è tutto diviso in palazzine su più piani, sostanzialmente scale... scale a profusione... scale a perdita d'occhio... scale a catinelle... chilometri e chilometri di scale "pure u pilu è fatto a scale" ed in cui c'è totale assenza di ascensori cosicché un disabile debba farsi portare a spalle (in barba alle regole sugli infortuni sul lavoro) per accedere alla propria postazione.
Ovviamente non è un lavoro che fanno i pellet quello di portare a spalle i "disable" per loro sono esseri deboli che devono essere abbattuti per fornire più cibo ai membri produttivi della tribù.
Un mio lettore mi ha recente riportato la sua esperienza di ricerca di un posto di lavoro durante la pandemia. Sperando nel reddito di cittadinanza e relativo centro per l'impiego... ha compreso in brevissimo tempo che sarebbe stato meglio darsi una mossa. Quindi si è rivolto, tra le altre cose, alle agenzie interinali che, in tempo 0, gli hanno procurato pochissimi colloqui a cui, ovviamente, indirizzavano 200 persone per un unico posto di lavoro.
Così si è presentato, insieme a 200 italiani, al colloquio per un posto da "lavacessi", sicuramente si è trattato di un caso isolato e negli "altri" turni di colloquio collettivo si sono presentati 600.000 pellet che sono rimasti esclusi dalla sanatoria per la raccolta agricola. 
Infatti, qualche tempo dopo, è stato convocato ad un altro colloquio dove, insieme a 600 italiani, cercavano 100 persone per pulire, a fine turno (dopo che i pellet avevano finito di lavorare) le vasche del reparto verniciatura. Ovviamente si trattava di posti di lavoro con turno notturno fisso. Anche in questo caso i nuovi "italiani" non erano inclusi nei turni di colloquio. Se nel primo caso potesse trattarsi di una mera coincidenza, nel secondo possiamo iniziare a delineare un indizio. Date le origini del mio affezionatissimo lettore abbiamo delineato diverse ipotesi. La prima è che la Boldrini viva fuori dalla realtà e la storia delle "risorse" che ci pagheranno la pensione è una stronzata (questa ipotesi non esclude assolutamente quelle a seguire). La seconda è che i pellet guadagnino troppo bene con gli "arrotondamenti" (la vendita abusiva di prodotti leciti o illeciti). La terza è che i pellet fanno il lavoro che gli italiani non vogliono fare, i "terroni" sono chiamati a fare i lavori che i pellet non vogliono fare.
Chiaramente sono tutte e 3 opzioni valide, ma parlando un po' con tutti gli italiani diciamo che noi non avvertiamo questi privilegi per cui ci dovremmo inginocchiare a chiedere scusa, evidentemente la Boldrini e la sua cricca di comunisti, mangiapane a tradimento, hanno avvertito la necessità in quanto sono gli unici "bianchi" ad essere pagati per non fare un cazzo... in quanto non considero un lavoro distruggere con premeditazione il Paese e svenderlo al peggior offerente.
Naturalmente questa tendenza, a non vedere pellet ai colloqui di lavoro per posti di merda, non è una novità io stesso avevo notato questa curiosità. Infatti quando sento (tuttora) dire che i pellet fanno lavori che gli italiani non voglio più fare non riesco a pensare a quali possano essere. In quanto ogni lavoro ha la sua dignità e, se mi permette di vivere dignitosamente, non c'è alcuna vergogna nel fare lavori che la borghesia definisce "umili" per la sola ragione che sono lavori di fatica e non di "concetto", ma verrebbe da dir loro di mangiarsi ciò che loro hanno prodotto durante la loro giornata produttiva. Spostare soldi da un paradiso fiscale all'altro, tramite transazioni virtuali, è sicuramente un lavoro di concetto, provino a nutrirsi con quello che hanno prodotto (ovvero interessi virtuali rimasti appiccicati alle mani dell'operatone), ma se non ci fosse il contadino che si "spacca la schiena" nei campi i soldi li potrebbero usare per accendere il camino (fossero almeno capaci di accendere un fuoco). Mentre vedo sempre più pellet raggiungere, dopo adeguato ammaestramento, posizioni di privilegio... mi dite che essere pagati per passare un foglio di carta da una scrivania all'altra è un lavoro che gli italiani non vogliono più fare? Se è davvero così è perché gli italiani hanno voglia di lavorare anziché spostare inutilmente carta da un posto all'altro.


* "come si combatte la malattia?

- Mantenendo il distanziamento sociale di almeno un metro, lavandosi spesso le mani con una soluzione a base alcolica ed indossando la mascherina;
- infischiandosene di tutte le regole perché la nostra è una stirpe superiore non soggetta alle malattie terzomondiste;
- con la solidarietà perché tutti insieme si supera ogni difficoltà, mentre il razzismo è il vero virus da sconfiggere."

Purtroppo sono tutte vere (o verosimili non mi ricordo come recitava quella sull'infischiarsene delle regole, ma c'era davvero).

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