22 settembre 2020

Non Odiare... un film che mi risparmio di gardare.

A svelarci la trama di questa bruttura, degna figlia di questo secolo iniziato 20 anni fa, ma che ha scandito, con una marcia forzata, le tappe fondamentale del crollo di ogni forma di civiltà nel mondo, è Alessandro Gasmann che, figlio d'arte sia per giudaismo che per recitazione, interpreta quasi sé stesso. Infatti è un medico figlio di un deportato in un lager nazista. 
Oltre alla trama di vaccapedia: "Simone Segre è uno stimato chirurgo di origine ebraica, figlio di un superstite dell'Olocausto, che conduce una vita tranquilla nel Borgo Teresiano di Trieste. Un giorno si trova a soccorrere per strada un uomo, vittima di un incidente stradale, ma, una volta scoperta sul petto di quest'ultimo tatuata una svastica, decide di non prestargli soccorso. L'uomo muore senza che nessun altro assista all'accaduto. Roso dai sensi di colpa, Simone finisce per rintracciare la famiglia dell'uomo, composta dalla figlia maggiore Marica, il piccolo Paolo e l'adolescente Marcello, un fervente neonazista." ci svela che il medico (che teoricamente prestano giuramento di salvare qualunque vita, diversamente di cosa si incolpa i medici dei lager nazisti?) dopo aver ucciso il padre cerca di salvare il figlio... ehm... questa famiglia disgraziata rimasta senza padre.
Grazie al cazzo il padre glielo hai ammazzato. Cerca di salvare il figlio... se uniamo quest'aspetto al titolo... viene fuori che prima ammazzano il punto di riferimento della famiglia... la fonte d'ispirazione... poi fanno in modo di rivoltare i figli contro gli ideali del padre. Dal trailer televisivo (solitamente più breve e meno significativo di quello cinematografico) sembra che la figlia maggiore vada a lavorare per un giudeaccio zozzo, ma non è chiaro se è per lo stesso assassino di suo padre (che farebbe pensare ad un lavoro di pulizia della casa) o per un altro zozzo, magari procurato dallo stesso... il problema però qui è un altro ovvero che, sempre dal trailer in quanto mi rifiuto di andarlo a vedere al cinema, è che loro ci odiano, ma poi fanno gli angioletti e dicono a noi di "Non odiare" (loro), mentre ci uccidono o lasciano morire come cani in mezzo a una strada.
Si potrebbe portare come esempio l'episodio di Erich Priebke estradato in Italia (viveva in Argentina col suo vero nome ed era preside della scuola della comunità tedesca di Bariloce), processato da un tribunale militare, assolto (quando era già stato abbondantemente condannato dalla stampa di stampo giudaico) per non aver compiuto il fatto, condannato dallo stesso tribunale, in seguito all'assalto dei facinorosi della comunità ebraica romana che non volevano giustizia, ma cercavano vendetta. Così migliaia di padri di famiglia vengono uccisi ogni giorni, pur non avendo commesso il fatto, ma per essere l'oggetto della vendetta di piccoli antropomorfi che cercano rivalsa sui popoli che davvero sono stati eletti dagli Déi e non autoproclamatisi eletti da dio.
Sin dai tempi della loro cacciata dal giardino dell'Eden ci incolpano della sorte che loro stessi si sono creati. State pur certi che nella vita avete incontrato almeno una volta un Simone Segre che, se non vi ha lasciato morire dissanguati in un auto coinvolta in un incidente d'auto, ha comunque cercato di rovinare, quando non rovinato, la vostra vita.
Sostanzialmente è un film che io mi rifiuto di andare a vedere, anche perché l'unica scena che meriti di essere vista, ne sono sicuro, viene mostrata durante il trailer ed è il "Presente" al funerale del padre di questa famiglia distrutta dall'odio sì, ma di un giudeaccio zozzo che ha tramato vendetta fino ad avere l'occasione di metterla in pratica.

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