13 giugno 2025

Il ritorno dei moralizzatori delle macchinette.

(scusate il ritardo, ma non ne avevo proprio voglia di parlare ancora di loro)


Partendo dal presupposto che 'sta gente non sa di cosa sta parlando... si potrebbe liquidare l'intera faccenda con una battuta. Il problema, che porta alla nascita di questo scritto, è che non c'è più un cazzo da ridere.
Certo, non che prima ci si sbellicasse dalle risate, ma la situazione, man mano, peggiora.
Finita l'estate (2024) ci ritroviamo a celebrare, come l'estate precedente, un'altra illustre dipartita, stavolta non si tratta di un personaggio famoso (anche se famosa per la banalità delle cazzate che proferiva dal suo appartamento ai Parioli), bensì la morte di un'intera ideologia.
"Signore e Signori, concittadini, amici... è mancato all'affetto dei suoi cari il Femminismo". Le olimpiadi di Parigi ci hanno lasciato una quantità imbarazzante di meme divertenti, dai mutanti nuotatori nella Senna all'agente dei servizi segreti turco che con occhiali da vista sul naso, una mano in "sacocia" ed una sigaretta all'angolo della bocca è salito sul secondo gradino del podio del tiro con la pistola ad aria compressa... i meme che però non sono usciti, e che mai vedremo, riguardano il pugilato femminile dove l'ideologia gender "ha sferrato un colpo durissimo" al volto del femminismo, nella persona della nostra atleta, il quale è andato al tappeto senza più riprendersi e dopo mesi di coma è deceduto. In quanto non solo l'intelligenza umana, ma anche la "scienza" (oltre che una precedente squalifica ai campionati del mondo) hanno dimostrato che la 'cosa' che ha vinto nella categoria del pugilato femminile, non si sa cosa sia, ma di sicuro non è una donna. Nonostante tutti i fanboy (o forse sarebbe meglio dire i "femboy") dell'ideologia gender non trovano nulla di strano e continuano, imperterriti a sostenere la validità della loro ideologia senza alcun corto circuito in vista. Apprendo da internet (Fonte Il Messaggero) che in Scozia uno stupratore seriale (maschio a tutti gli effetti) ha sbancato tutto... infatti, al momento della lettura della sentenza, si è dichiarato donna ed ha chiesto di essere rinchiuso in un carcere femminile aumentando in questo modo (con gravidanze indesiderate) la popolazione carceraria.
Eppure per i moralizzatori delle macchinette non c'è dubbio, se non appoggi quest'idiozia collettiva sei un Fascista retrogrado e violento, aggrappato alle vecchie credenze del patriarcato maschilista e violento e, stanne pur certo, sei contro il mondo "green".
A tal proposito... cosa intendono esattamente con mondo Green? Perché mi frantumano quotidianamente i coglioni con tutta sta tiritera della plastica, dello spreco di carta (anche se teoricamente la carta è riciclabile al 100%), ecc. e poi nessuno batte ciglio se una mamma orsa viene abbattuta perché un cretino pensa bene di andarle a correre davanti a casa...
Ci sono varie teorie su cosa si debba fare quando si incontra un orso, c'è chi sostiene che si debba allargare il giaccone in modo da sembrare più grandi di lui (a parte il fatto che Dechatlon è un pezzo che non fa giacche con la zip quindi aprirsi il giaccone per sembrare grossi è già complicato...) ma chi lo dice ha a che fare con i grizzly orsi che su 4 zampe sono già più alti di un uomo medio, quindi sembrare più grossi di un grizzly è piuttosto impossibile. C'è chi sostiene che bisogna restare immobili e, possibilmente, fingersi morti per non esserlo di sicuro... resta il problema che l'orso, a differenza dei corridori altoatesini, non è cretino e se ti fingi morto 2 "gagnate" o una "carezza" con gli artigli te li rifila, tanto per essere sicuro che tu non stia fingendo. Quindi devi essere credibile nel fingerti morto (Di Caprio in Revenant lo dimostra abbondantemente, infatti non riuscendo proprio a smettere di urlare di dolore si è fatto quasi sbranare)... se incontrate un orso come me in un bosco, offritemi una pinta e stiamo apposto così. Quello su cui tutti i pseudo "Survivalist" sono concordi è che mai e poi mai ci si deve mettere a correre. 
Secondo questa ricostruzione (youtube) la tragedia si poteva evitare, sì se l'imbecille fosse rimasto a casa o, se proprio vuole andare a correre in montagna (la montagna non ha nulla in contrario purché tu sia pronto ad assumerti le conseguenze delle tue azioni) fallo in orari in cui sui sentieri c'è folla e non di notte... dovrai forse fare lo slalom tra qualche "domenichino", ma è sempre meglio che farlo tra gli orsi.
Eppure nessuna levata di scudi da parte della mentecatta e dei suoi seguaci i "gretini" in difesa dell'orsa... il mondo "green" si è dimenticato che ecologia non significa cementare ogni pezzo di terra, non asfaltato, per costruire "palle" eoliche o pannelli solari. Difendere la Natura significa anche rispettarne e difenderne la ferocia. Madre Natura è amorevole verso i propri figli, ma, a differenza di molte mamme petalose odierne, sa anche essere severa. Sa essere spietata quando uno dei suoi figli gli si rivolta contro e mostra tutta la sua forza. L'essere umano, coccolato da troppo tempo dal Sistema che lo nutre come si fa coi maiali, porci felici di rotolarsi nella propria merda prima di essere scannati, non è più in grado di rispettare la natura... come potrebbe farlo se non è nemmeno in grado di accettare e rispettare la propria natura? I petalosi, i moralizzatori delle macchinette (sempre loro), sono davvero convinti che essendo loro degli "imbelli" (imbe"ci"lli senza palle) allora anche la Natura si deve piegare ed adattare a tale vaneggiamento, diversamente è giusto che l'essere umano intervenga per rimettere a posto la Natura. La Natura, come detto, è la madre di tutto essere umano compreso ed i vaneggiamenti di fisici, in combutta con i matematici, non possono cambiare questa verità (ma di questo ne parleremo in futuro), dirò solo brevemente che il fatto che qualcuno ha fatto quadrare i propri conti dimostrando che i fulmini sono composti da energia elettrica che hanno una certa potenza elettrica (1.6 gigawatt), ecc. ancora non ci spiega la casualità con cui colpisce il suolo in un determinato punto piuttosto che in un altro e non è riconducibile nemmeno alla sola composizione del suolo, cade lì, perché deve cadere lì.
Il nesso della tragedia consumata in "Trentino" (l'abbattimento di mamma orsa) ed il mondo "green" è facilmente intuibile. Ovvero, come per tutte le ideologie moderne, chi propone un'ideologia (e viene sempre imposta dall'alto non è mai proposta dal basso*) lo fa per 2 sole ragioni... guadagnare dei soldi (o potere) e scatenare una nuova guerra tra poveri affinché la plebaglia si schieri in un nuovo tifo da stadio anziché fare fronte comune contro chi ci impone uno stile di vita da bovino d'allevamento, da polli in batteria. La regola, insegnata dai Romani (i latini dell'epoca imperiale, non i coatti di Trastevere), è sempre valida "Divide et impera" (dividi e governa) creando sempre nuove fazioni, fratture sui temi più vari che siano il "fronte" ecologico, quello ideologico, che sia una guerra, o l'alimentazione più corretta, "Femminismo" contro "patriarcato", Uomini contro Donne, terzo genere contro tutti gli altri, magri contro grassi, alti contro bassi, esseri umani contro pellet, coca cola contro pepsi, "merDonald" contro "Murder King" ... non è assolutamente importante, ciò che conta è che la plebaglia sia pronta a scannare il proprio vicino e non rivolga il proprio forcone contro la classe dominante.
Il femminismo di cui sopra, nonostante gli slogan e le leggi, non è stato ucciso da un presunto patriarcato (inesistente), ma è stato ucciso dalla stessa follia da lui stesso alimentato ("Tu quoque, Brute, fili mi!", "Persino tu, Bruto, figlio mio!") ebbene sì, perché tutte queste cazzate (il femminismo, il gender, il woke, ecc.) sono figli della stessa madre ("mamma CIA") la mano occulta dietro al Sistema, o meglio, la mano armata occulta del Sistema.
Così i moralizzatori delle macchinette, i "green", femministi, gender fluid, froci, mignotte, Greta, gretini e via discorrendo si fanno una dose di vaccino lobotomizzante e, senza più prendersi il disturbo di pensare, chiedono a chi la pensa diversamente da loro di rispettare il loro punto di vista, ma... non commettere l'errore di concederglielo perché non ne avrai in cambio. Non sarà uno scambio equo di favori, ma sarà semplicemente il loro modo di importi una resa incondizionata. Se esprimi le tue idee liberamente, come garantisce la costituzione italiana (la più bella**, così dicono, e calpestata del mondo) rischi il licenziamento, la gogna mediatica, l'isolamento da conoscenti e parenti che preferiscono fingere che vada tutto bene. Come detto odiano l'etichette, ma sono sempre pronti ad attaccartene addosso di ogni sorta.
Qualche esempio concreto costoro partendo dal presupposto che se costoro fossero credenti davvero, sicuramente, brucerebbero tra fiamme dell'inferno (non è escluso che gli capiterà ugualmente, ma è una cosa che francamente non m'interessa), chi come me ha fatto dell'imprecazione e della blasfemia un arte, non può certo esimersi di rivolgersi a svariate divinità egizie (associando il dio senza nome a svariate forme animali). Questa mia espressione, ovviamente, urta il loro pavido quieto vivere, così come il non volermi piegare, nemmeno per gioco o per ipotesi, alla "frociaggine" dilagante urta la loro sensibilità. Immediatamente una pausa caffè diventa un momento di tensione in cui costoro mi rimproverano e mi impongono (o almeno tentano invano di impormi) il silenzio invocano il mio rispetto nei loro confronti perchéin una "comunità", in un luogo di lavoro, funziona così. La mia prima risposta li disiorenta per un'istante... "Perché dovrei? C'è una ragione per cui dovrei portare rispetto a gente come voi?", ma poi si riprendono e rispondono, ma non hanno capito che loro non hanno la forza di portare la battaglia fino alla fine... "perché, a me non da fastidio eh, ma a qualcun altro potrebbe..." mettiamo da parte le chiacchiere e passiamo direttamente alla discussione.
io: "beh se a te non da fastidio, saranno cazzi di qualcun altro... a te cosa importa?"
essi (intervenivano a turno quindi non c'è un lui, lei, ma un loro): "beh in verità mi da fastidio, perché io non sono credente e se non credo non lo invoco"
io: "Io invece credo... credo che sia un nemico del mio popolo e come tale debba essere combattuto con ogni mezzo."
essi: "è reato!!!" (qui pensavano seriamente di aver fatto jackpot)
io: "è un reato amministrativo, non penale, denunciatemi se pensate che questo vi faccia sentire meglio, ma io esercito il mio diritto all'apologia di reato ovvero commetto di proposito un reato per combattere una legge che reputo ingiusta";
essi: "eh però se non te ne assumi la responsabilità..."
io: "questo lo dici tu... dovessero sentirmi degli sbirri e mi rifilassero una multa la pagherei o la contesterei in tribunale..."
essi: "questo (saluto romano abbozzato male) in Germania è reato!!!"
io: "ehm... mi spiace essere io a darti sta 'notiziaccia', ma ahimé gli alleati hanno cacciato i tedeschi dall'Italia (della Repubblica Sociale) nel '45... qui non siamo più in Germania... ve ne siete accorti?"
essi (ormai disperati): "eeeeeee... è contro la policy*** aziendale!"
io: "ahhhh... e invece è parte della policy aziendale far uso di droghe e dichiararlo apertamente in sala mensa (tuttora reato in Italia)? Prima di assumere, vi sottopongono ad un test antidroga e, se risultate negativi, allora non vi assumono? Beh complimenti per la policy aziendale, ma in ogni caso... non me ne frega un cazzo nemmeno della vostra policy aziendale."
Non avendo più carne da mandare al macello si prendono i loro intrugli di erbacce che garantiscono una vita snella, sana e senza fascismi e tornano a belare di parità, di diritti e altre cazzate con chi gli farà una carezza e gli dirà "noi siamo nel giusto sono loro ad essere fascisti!!!"... parafrasando Mario Brega dal film "Un Sacco Bello"... "fascio a me?!? Aascolta un po' zoccolè... io non so fascista così, so fascista così!!!"

* Basti pensare alle dichiarazioni della Ursula von der Leyen (Presidente della Commissione europea) che ha declassato i lupi, quindi, in Europa, non sono più una specie protetta (fonte "Il Manifesto" di cui vi invito a leggere questo articolo) dichiarando che i lupi sono nemici dell'Europa.
** A sostenere che sia la più bella è, ovviamente, "gente de sinistra" che apprezza, senza capire, quell'alone di antifascismo che oggi permette loro di tirare i fili dell'opinione pubblica. Purtroppo per loro però, la costituzione non è "antifà" come credono loro, né partigiana (sempre come lo intendono loro) tant'è che già nel '48 (dopo il referendum monarchia o repubblica e la conseguente "assemblea costituente") diversi fascisti ripresero il proprio posto nelle fila del neonato Movimento Sociale Italiano (MSI) e nessuno aprì bocca. 
*** ho cercato di riportare la conversazione integrale e nel fervore del momento ho usato il loro linguaggio da immigrati clandestini anziché usare l'italiano (policy aziendale = politica aziendale) 

24 maggio 2025

La Grande Menzogna Rossa

...e l'analfabetismo funzionale (Referendum abrogativo 8-9 Giugno).

Partiamo col dire che la gente non sa leggere, se sa leggere non lo fa e se sa leggere e lo fa non capisce un cazzo di quello che legge. Anche oggi ci siamo fatti nuovi amici.
La più grande menzogna della sinistra radical chic, che conserva un vago ricordo di quella zona rossa da cui proviene (anche se oggi è un po' impallidita... più che rossa è "Rosé") è quella di aver convinto i lavoratori, da qui in avanti denominati "Schiavi", di essere dalla loro parte. Che i sinistri sindacati ed i radical chic (da qui in avanti denominati i "Padroni") vigliano solo il loro bene, mentre i padroni (da qui in avanti denominati i "Fascisti") vogliano il loro male.
Infatti dalle battaglie degli anni '70 del secolo scorso i "padroni" ci hanno raccontato di essere i paladini della costituzione, che calpestano e distorcono a loro piacimento, di essere dalla parte degli "schiavi", nonostante le "peggio porcate" contro lo (famigerato) articolo 18 le abbiano fatte proprio loro e nonostante sia stato il DUCE D'ITALIA sua Eccellenza Benito Mussolini a introdurre le più importanti riforme Socialiste, in ambito lavorativo, in un regno fortemente liberale e capitalista come lo era l'Italia del primo dopoguerra.
Ancora oggi quando si sentono le parole "Mussolini ha fatto anche cose buone", pronunciate spesso con derisione e disprezzo insieme, nella mente delle persone si affaccia l'immagine dei treni in orario. Nessuno, o veramente molto pochi, pensano immediatamente alla riforme dell'orario di lavoro, con l'introduzione delle 8 ore lavorative giornaliere per un massimo di 40 settimanali, la pensione (che in precedenza era concessa solo per invalidità di guerra) è stata estesa anche agli invalidi civili e agli anziani, la mutua, l'infortunio sul lavoro, ecc. (di questo ho già parlato ampiamente e dettagliatamente in altri articoli). 
 
Perché si pensa solo ai treni in orario?
La grande MENZOGNA rossa è appunto riuscire a far credere che questi provvedimenti siano frutto delle lotte operaie degli anni 70, ma, ammesso che ciò sia vero, significa semplicemente che i partigiani, nella loro foga di voler distruggere tutto ciò che era Fascista (come i cristiani maledetti nella biblioteca d'Alessandria) hanno distrutto anche le riforme socialiste che, in seguito, abbiamo dovuto riconquistare a suon di morti, feriti e gambizzati da parte delle brigate rosse. Nella narrazione odierna i "Padroni" continuano a dire di essere dalla parte degli "Schiavi", ma, esattamente come nel '45, il loro unico scopo è servire il grande capitale "multinazionale". I "Padroni" prendono volentieri ordini da chi tira i fili del mondo purché, in cambio, non ci siano pellet dove loro vivono, dove loro mangiano e dove loro vanno in vacanza, se questo costa il posto a qualche poveraccio poco importa.
 
Dottor  Brambilla cosa c'entra la seconda guerra mondiale con il referendum attuale?
Quando si parla di riforme del lavoro bisogna sempre partire dalla seconda guerra mondiale e dal fascismo perché è stato il primo momento in cui il lavoratore non fu uno schiavo, ma assunse una propria dignità, inoltre serve per capire che il Fascismo (quello vero, così come il NazionalSocialismo) era davvero dalla parte dei lavoratori e che mai si sognerebbe di promulgare una legge che lo danneggi, o abrogarne una che lo tuteli. Quindi, ancora una volta, dare della Fascista a Giorgia Meloni perché si pensa che voglia distruggere la stabilità dello status dei lavoratori è una cazzata. Senza contare che il Governo Meloni sta spingendo per l'astensione al voto degli italiani in un referendum abrogativo.
 
Perché sottolinea "abrogativo"?
Perché un referendum abrogativo è valido (indipendentemente dall'esito alle urne) solo se partecipano al voto il 50% degli aventi diritto più uno.
 
Quindi il 51%!!!
No imbecille il 50% più una singola persona avente diritto al voto. "Il referendum abrogativo previsto dall’art. 75 Cost. stabilisce che 500.000 cittadini o 5 Consigli regionali, possono proporre all’intero corpo elettorale “l'abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge".  Per la validità della consultazione referendaria popolare è necessario che si rechino alle urne metà degli aventi diritto al voto più uno. Questo è quanto stabilisce l'articolo 75, IV comma della Costituzione che testualmente recita :  "La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi." " (fonti Ministero dell'Interno Ministro per le riforme istituzionali e la semplificazione normativa) ciò significa che o qualcuno ha raccolto 500.000 firme, oppure che 5 consigli regionali (non so se all'unanimità o meno) hanno chiesto l'abrogazione della legge. "Per abrogazione si intende la cessazione di efficacia di un atto normativo [...] Diversa dall’abrogazione è la sospensione, perché, mentre la prima ha carattere definitivo, la seconda ha carattere provvisorio e temporaneo." (fonte Treccani). Quindi l'analfabetismo funzionale porta le persone a credere che se non va a votare allora il governo farà quello che gli pare quindi cancella la legge a prescindere, ma non è così. Se il governo potesse, di propria sponte, cancellare una legge, con la maggioranza parlamentare lo farebbe e basta senza la necessità di indire un referendum. Nel caso specifico non è stato il governo di destra a chiedere il referendum e, tra i suoi promulgatori, ci sono la CGIL ed il PiDiota Schlein.
 
Cioè la sinistra vuole cancellare il reintegro degli "Schiavi" in caso di licenziamento illegittimo?
Per poter rispondere bisogna entrare nel merito dei 5 quesiti referendari (ovvero che cosa ci viene chiesto di abrogare totalmente o parzialmente). Quindi mettetevi comodi... preciso che i quesiti referendari (ma non le mie considerazioni in merito) saranno presi dai fac-simili pubblicati sul sito del ministero dell'interno non da "l'Unità", né dal "Post", né dal sito di FdI o del PD. Mentre gli articoli di legge citati sono presi dal sito de "La Gazzetta Ufficiale" in quanto organo di divulgazione integrante l'entrata in vigore di una legge promulgata e delle, eventuali, successive rettifiche o in mancanza (sul sito) della norma specifica dal sito di "Normattiva" organo ufficiale del ministero dell'interno.
 
 
1° Quesito:
"REFERENDUM POPOLARE

Contratto di lavoro a tutele crescenti — Disciplina dei licenziamenti illegittimi: Abrogazione
 
Volete voi l’abrogazione del d.lgs. 4 marzo 2015, n. 23, come modificato dal d.l. 12 luglio 2018, n. 87, convertito con modificazioni dalla L. 9 agosto 2018, n. 96, dalla sentenza della Corte costituzionale 26 settembre 2018, n. 194, dalla legge 30 dicembre 2018, n. 145; dal d.lgs. 12 gennaio 2019, n. 14, dal d.l. 8 aprile 2020, n. 23, convertito con modificazioni dalla L. 5 giugno 2020, n. 40; dalla sentenza della Corte costituzionale 24 giugno 2020, n. 150; dal d.l. 24 agosto 2021, n. 118, convertito con modificazioni dalla L. 21 ottobre 2021, n. 147; dal d.l. 30 aprile 2022, n. 36, convertito con modificazioni dalla L. 29 giugno 2022, n. 79 (in G.U. 29/06/2022, n. 150); dalla sentenza della Corte costituzionale 23 gennaio 2024, n. 22; dalla sentenza della Corte costituzionale del 4 giugno 2024, n. 128, recante “Disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183” nella sua interezza?"
 
Ovviamente bisognerebbe, per completezza, andare a leggere tutte le modifiche successive, ma, in questo caso specifico, non è molto utile dal momento che è chiesta l'abrogazione totale (quindi di tutti gli articoli non solo di alcuni) della legge che recita, all'art. 1
"Art. 1
 
 
                        Campo di applicazione
 
  1. Per i lavoratori che rivestono la qualifica di operai, impiegati
o quadri,  assunti  con  contratto  di  lavoro  subordinato  a  tempo
indeterminato a  decorrere  dalla  data  di  entrata  in  vigore  del
presente decreto, il regime  di  tutela  nel  caso  di  licenziamento
illegittimo e' disciplinato dalle disposizioni  di  cui  al  presente
decreto.
  2. Le disposizioni di cui al presente decreto  si  applicano  anche
nei  casi  di  conversione,  successiva  all'entrata  in  vigore  del
presente decreto, di contratto a tempo determinato o di apprendistato
in contratto a tempo indeterminato.
  3. Nel  caso  in  cui  il  datore  di  lavoro,  in  conseguenza  di
assunzioni a tempo indeterminato avvenute successivamente all'entrata
in vigore del presente decreto, integri il requisito occupazionale di
cui all'articolo 18, ottavo e nono comma, della legge 20 maggio 1970,
n. 300, e successive modificazioni, il licenziamento dei  lavoratori,
anche se assunti precedentemente a tale data, e'  disciplinato  dalle
disposizioni del presente decreto.
" (per il testo integrale Decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 23 contenuto nella legge 10 dicembre 2014 n. 183) dire con precisione cosa i sindacati abbiano chiesto di abrogare non è chiaro dal momento che, come si evince già dal testo del quesito referendario, la legge sul lavoro è stata rimaneggiata da tutti, ma di sicuro non sarà abrogato il famoso "jobs act" di Renzi convertito in legge 16 maggio 2014, n. 78. Per comprenderla appieno bisognerebbe essere un giurista ed io non lo sono, ma nel dubbio meglio tenersi una legge fatta di merda che cancellarne una fatta bene per errore. 


2° quesito:
"REFERENDUM POPOLARE

Piccole imprese – Licenziamenti e relativa indennità: Abrogazione parziale

Volete voi l’abrogazione dell’articolo 8 della legge 15 luglio 1966, n. 604, recante “Norme sui licenziamenti individuali”, come sostituito dall’art. 2, comma 3, della legge 11 maggio 1990, n. 108, limitatamente alle parole: “compreso tra un”, alle parole “ed un massimo di 6” e alle parole “La misura massima della predetta indennità può essere maggiorata fino a 10 mensilità per il prestatore di lavoro con anzianità superiore ai dieci anni e fino a 14 mensilità per il prestatore di lavoro con anzianità superiore ai venti anni, se dipendenti da datore di lavoro che occupa più di quindici prestatori di lavoro.”?
" 
 
Questo sembra più facile, ma per comprendere cosa ci chiedono di abrogare meglio andare a leggere... ci chiedono di abrogare l'articolo 8 della legge n. 604 del 15 luglio 1966 (non fatevi ingannare dal fatto che sia una legge del '66 quindi è obsoleta, infatti nel nostro ordinamento giuridico sono ancora in vigore leggi che appartenevano al diritto dell'impero romano (no, non intendo quello fascista di Mussolini, ma proprio quello romano di Gaio Giulio, Cesare di Roma).
Quindi per prima cosa cerchiamo la LEGGE 15 luglio 1966, n. 604 di cui:
"Art. 8.

  Quando   risulti  accertato  che  non  ricorrono  gli  estremi  del
licenziamento  per  giusta causa o per giustificato motivo, il datore
di  lavoro  e'  tenuto  a riassumere il prestatore di lavoro entro il
termine  di  tre giorni o, in mancanza, a risarcire il danno versando
una  indennita'  da  un  minimo  di  cinque  ad  un massimo di dodici
mensilita'  dell'ultima  retribuzione, avuto riguardo alla dimensione
dell'impresa,  all'anzianita' di servizio del prestatore di lavoro ed
al comportamento delle parti.
  La  misura  massima  della  predetta  indennita'  e' ridotta a otto
mensilita'  per  i  prestatori  di  lavoro con anzianita' inferiore a
trenta  mesi  e  puo' essere maggiorata fino a quattordici mensilita'
per il prestatore di lavoro con anzianita' superiore ai venti anni.
  In  ogni  caso le misure minime e massime della predetta indennita'
sono  ridotte  alla  meta' per i datori di lavoro che occupano fino a
sessanta dipendenti.
  Per mensilita' di retribuzione si intende quella presa a base della
determinazione dell'indennita' di anzianita'.
"
 
sostituito dall’art. 2, comma 3, della legge 11 maggio 1990 n. 108 che recita:
"L'articolo 8 della legge 15 luglio 1966, n. 604, è sostituito dal seguente:
"Art. 8. - 1. Quando risulti accertato che non ricorrono gli estremi del licenziamento per giusta causa o giustificato motivo, il datore di lavoro è tenuto a riassumere il prestatore di lavoro entro il termine di tre giorni o, in mancanza, a risarcire il danno versandogli un'indennità di importo compreso tra un minimo di 2,5 ed un massimo di 6 mensilità dell'ultima retribuzione globale di fatto, avuto riguardo al numero dei dipendenti occupati, alle dimensioni dell'impresa, all'anzianità di servizio del prestatore di lavoro, al comportamento e alle condizioni delle parti. La misura massima della predetta indennità può essere maggiorata fino a 10 mensilità per il prestatore di lavoro con anzianità superiore ai dieci anni e fino a 14 mensilità per il prestatore di lavoro con anzianità superiore ai venti anni, se dipendenti da datore di lavoro che occupa più di quindici prestatori di lavoro".
"
 
Questo è il testo ora l'abrogazione parziale ci indica che cosa verrà tolto da questo articolo che, come si legge, prevede o la riassunzione o un indennizzo di minimo 2,5 mensilità fino ad un massimo di 6... inoltre specifica per quali casi il massimo può essere esteso (faccio presente che questa legge tutela i dipendenti delle piccole imprese.. dal testo modificato (legge n.108) vanno tolte le parole contenute nel quesito ovvero "“compreso tra un”", "“ed un massimo di 6”" e "“La misura massima della predetta indennità può essere maggiorata fino a 10 mensilità per il prestatore di lavoro con anzianità superiore ai dieci anni e fino a 14 mensilità per il prestatore di lavoro con anzianità superiore ai venti anni, se dipendenti da datore di lavoro che occupa più di quindici prestatori di lavoro.”" quindi la legge (con la modifica voluta dai sindacati) risulterebbe così:
 
"L'articolo 8 della legge 15 luglio 1966, n. 604, è sostituito dal seguente:
"Art. 8. - 1. Quando risulti accertato che non ricorrono gli estremi del licenziamento per giusta causa o giustificato motivo, il datore di lavoro è tenuto a riassumere il prestatore di lavoro entro il termine di tre giorni o, in mancanza, a risarcire il danno versandogli un'indennità di importo
minimo mensilità dell'ultima retribuzione globale di fatto, avuto riguardo al numero dei dipendenti occupati, alle dimensioni dell'impresa, all'anzianità di servizio del prestatore di lavoro, al comportamento e alle condizioni delle parti.
 
Cioè CGIL e soci non solo lasciano che ti licenzino, ma, nel caso tu non ritenga una giusta di licenziamento "essere troppo bianco per il mondo del lavoro" ti risarciscono con il numero minimo di mensilità... ovvero 1.
 
 
3° quesito:
 "REFERENDUM POPOLARE
 
Abrogazione parziale di norme in materia di apposizione di termine al contratto di lavoro subordinato, durata massima e condizioni per proroghe e rinnovi

Volete voi che sia abrogato il d.lgs. 15 giugno 2015, n. 81, avente ad oggetto “Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell’articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183” limitatamente alle seguenti parti: Articolo 19, comma 1, limitatamente alle parole “non superiore a dodici mesi. Il contratto può avere una durata superiore, ma comunque”, alle parole “in presenza di almeno una delle seguenti condizioni”, alle parole “in assenza delle previsioni di cui alla lettera a), nei contratti collettivi applicati in azienda, e comunque entro il 31 dicembre 2025, per esigenze di natura tecnica, organizzativa e produttiva individuate dalle parti;” e alle parole “b-bis)”; comma 1-bis, limitatamente alle parole “di durata superiore a dodici mesi” e alle parole “dalla data di superamento del termine di dodici mesi”; comma 4, limitatamente alle parole “, in caso di rinnovo,” e alle parole “solo quando il termine complessivo eccede i dodici mesi”; Articolo 21, comma 01, limitatamente alle parole “liberamente nei primi dodici mesi e, successivamente,”?
"
 
Qui si chiede di rimettere mano alla durata dei contratti (forse l'unica cosa decente del jobs act), ma vediamo cosa viene chiesto di abrogare.
Decreto legislativo d.lgs. 15 giugno 2015, n. 81 articolo 19 (per le parti toccate dall'abrogazione della legge):
"Art. 19
Apposizione del termine e durata massima
1. Al contratto di lavoro subordinato può essere apposto un termine di durata non superiore a dodici mesi. Il contratto può avere una durata superiore, ma comunque non eccedente i ventiquattro mesi, solo in presenza di almeno una delle seguenti condizioni:
a) nei casi previsti dai contratti collettivi di cui all'articolo 51;
b) in assenza delle previsioni di cui alla lettera a), nei contratti collettivi applicati in azienda, e comunque entro il ((31 dicembre 2025))
, per esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva individuate dalle parti;
b-bis) in sostituzione di altri lavoratori.
1.1. COMMA ABROGATO DAL D.L. 4 MAGGIO 2023, N. 48. 
 
1-bis. In caso di stipulazione di un contratto di durata superiore a dodici mesi in assenza delle condizioni di cui al comma 1, il contratto si trasforma in contratto a tempo indeterminato dalla data di superamento del termine di dodici mesi. 
 
4. Con l'eccezione dei rapporti di lavoro di durata non superiore a dodici giorni, l'apposizione del termine al contratto è priva di effetto se non risulta da atto scritto, una copia del quale deve essere consegnata dal datore di lavoro al lavoratore entro cinque giorni lavorativi dall'inizio della prestazione. L'atto scritto contiene, in caso di rinnovo, la specificazione delle esigenze di cui al comma 1 in base alle quali è stipulato; in caso di proroga e di rinnovo dello stesso rapporto tale indicazione è necessaria solo quando il termine complessivo eccede i dodici mesi."
 
"Art. 21
Proroghe e rinnovi

01. Il contratto può essere prorogato e rinnovato liberamente nei primi dodici mesi e, successivamente, solo in presenza delle condizioni di cui all'articolo 19, comma 1. In caso di violazione di quanto disposto dal primo periodo, il contratto si trasforma in contratto a tempo indeterminato. I contratti per attività stagionali, di cui al comma 2 del presente articolo, possono essere rinnovati o prorogati anche in assenza delle condizioni di cui all'articolo 19, comma 1.
1. Il termine del contratto a tempo determinato può essere prorogato, con il consenso del lavoratore, solo quando la durata iniziale del contratto sia inferiore a ventiquattro mesi, e, comunque, per un massimo di quattro volte nell'arco di ventiquattro mesi a prescindere dal numero dei contratti. Qualora il numero delle proroghe sia superiore, il contratto si trasforma in contratto a tempo indeterminato dalla data di decorrenza della quinta proroga.
"
 
Qui capire cosa cambia è più sottile, ma vediamolo lo stesso... andiamo a togliere dagli articoli sopraccitati le parole che saranno abrogate ed il risultato è:
 
"Art. 19
Apposizione del termine e durata massima
1. Al contratto di lavoro subordinato può essere apposto un termine di durata non eccedente i ventiquattro mesi, solo
a) nei casi previsti dai contratti collettivi di cui all'articolo 51;
b) in sostituzione di altri lavoratori.
1.1. COMMA ABROGATO DAL D.L. 4 MAGGIO 2023, N. 48.
 
1-bis. In caso di stipulazione di un contratto in assenza delle condizioni di cui al comma 1, il contratto si trasforma in contratto a tempo indeterminato.

4. Con l'eccezione dei rapporti di lavoro di durata non superiore a dodici giorni, l'apposizione del termine al contratto è priva di effetto se non risulta da atto scritto, una copia del quale deve essere consegnata dal datore di lavoro al lavoratore entro cinque giorni lavorativi dall'inizio della prestazione. L'atto scritto contiene la specificazione delle esigenze di cui al comma 1 in base alle quali è stipulato; in caso di proroga e di rinnovo dello stesso rapporto tale indicazione è necessaria.

"Art. 21
Proroghe e rinnovi

01. Il contratto può essere prorogato e rinnovato solo in presenza delle condizioni di cui all'articolo 19, comma 1. In caso di violazione di quanto disposto dal primo periodo, il contratto si trasforma in contratto a tempo indeterminato. I contratti per attività stagionali, di cui al comma 2 del presente articolo, possono essere rinnovati o prorogati anche in assenza delle condizioni di cui all'articolo 19, comma 1.
1. Il termine del contratto a tempo determinato può essere prorogato, con il consenso del lavoratore, solo quando la durata iniziale del contratto sia inferiore a ventiquattro mesi, e, comunque, per un massimo di quattro volte nell'arco di ventiquattro mesi a prescindere dal numero dei contratti. Qualora il numero delle proroghe sia superiore, il contratto si trasforma in contratto a tempo indeterminato dalla data di decorrenza della quinta proroga.
"
 
Sicuramente l'abrogazione di questi  articoli meritano un articolo di commento a sé stante, ma temo di non fare in tempo a scriverlo prima delle votazioni... ciò detto anche per il terzo quesito il cambiamento, come anticipato, sembra banale, ma non lo è in quanto diventa una questione d'interpretazione della legge. Ovvero togliendo i limiti temporali non si fa un favore al lavoratore, ma al datore di lavoro.
 
 
4° quesito:
 "REFERENDUM POPOLARE
 
Esclusione della responsabilità solidale del committente, dell’appaltatore e del subappaltatore per
infortuni subiti dal lavoratore dipendente di impresa appaltatrice o subappaltatrice, come
conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici: Abrogazione
 
Volete voi l’abrogazione dell’art. 26, comma 4, in tema di “Obblighi connessi ai contratti d’appalto o d’opera o di somministrazione”, di cui al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, recante “Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” come modificato dall’art. 16 del decreto legislativo 3 agosto 2009, n. 106, dall’art. 32 del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito con modifiche dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, nonché dall’art. 13 del decreto legge 21 ottobre 2021, n. 146, convertito con modifiche dalla legge 17 dicembre 2021, n. 215, limitatamente alle parole “Le disposizioni del presente comma non si applicano ai danni conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici.”?" 

Anche in questo caso una legge che è stata maneggiata, rimaneggiata e "magheggiata" per quasi 20 anni, ma i sindacati non sono ancora contenti... vediamo quindi cosa modificano (trattandosi dell'abrogazione di alcune parole) dell'articolo 26 comma 4 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81
 
"4. Ferme restando le disposizioni di legge vigenti in materia di responsabilità solidale per il mancato pagamento delle retribuzioni e dei contributi previdenziali e assicurativi, l'imprenditore committente risponde in solido con l'appaltatore, nonché con ciascuno degli eventuali subappaltatori, per tutti i danni per i quali il lavoratore, dipendente dall'appaltatore o dal subappaltatore, non risulti indennizzato ad opera dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) o dell'Istituto di previdenza per il settore marittimo (IPSEMA). Le disposizioni del presente comma non si applicano ai danni conseguenza dei rischi specifici propri dell'attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici.

La modifica elimina, di fatto, l'ultima frase diventando perciò 
"4. Ferme restando le disposizioni di legge vigenti in materia di responsabilità solidale per il mancato pagamento delle retribuzioni e dei contributi previdenziali e assicurativi, l'imprenditore committente risponde in solido con l'appaltatore, nonché con ciascuno degli eventuali subappaltatori, per tutti i danni per i quali il lavoratore, dipendente dall'appaltatore o dal subappaltatore, non risulti indennizzato ad opera dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) o dell'Istituto di previdenza per il settore marittimo (IPSEMA)."
 
Forse questo è l'unica che meriterebbe di essere abrogata in quanto eliminando, di fatto, una scappatoia, ma vale la pena? Al netto del fatto che, come ho detto, non sono un avvocato e, di conseguenza, non comprendo appieno il linguaggio giuridico (che è di fatto una lingua a sé), sono giusto in grado di destreggiarmi nella nebulosa mayassa degli articoli di legge.
 
Ultimo quesito...
 
 
5° quesito:
 "REFERENDUM POPOLARE
 
Cittadinanza italiana: Dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana
 
Volete voi abrogare l’articolo 9, comma 1, lettera b), limitatamente alle parole “adottato da cittadino italiano” e “successivamente alla adozione”; nonché la lettera f), recante la seguente disposizione: “f) allo straniero che risiede legalmente da almeno dieci anni nel territorio della Repubblica.”, della legge 5 febbraio 1992, n. 91, recante “Nuove norme sulla cittadinanza”?"
 
L'analizziamo comunque nel dettaglio, ma se c'è una legge per cui vale la pena andare al mare anziché alle urne... è proprio questa. Mi limito a postare il solo articolo 9 (interessato dall'abrogazione), ma per completezza andrebbe letta l'intera legge 5 febbraio 1992, n. 91 

"1. La cittadinanza italiana può essere concessa con decreto del Presidente della Repubblica, sentito il Consiglio di Stato, su proposta del Ministro dell'interno:
a) allo straniero del quale il padre o la madre o uno degli ascendenti in linea retta di secondo grado sono stati cittadini per nascita, o che è nato nel territorio della Repubblica e, in entrambi i casi, vi risiede legalmente da almeno tre anni, comunque fatto salvo quanto previsto dall'articolo 4, comma 1, lettera c);
b) allo straniero maggiorenne adottato da cittadino italiano che risiede legalmente nel territorio della Repubblica da almeno cinque anni successivamente alla adozione;
c) allo straniero che ha prestato servizio, anche all'estero, per almeno cinque anni alle dipendenze dello Stato;
d) al cittadino di uno Stato membro delle Comunità europee se risiede legalmente da almeno quattro anni nel territorio della Repubblica;
e) all'apolide che risiede legalmente da almeno cinque anni nel territorio della Repubblica;
f) allo straniero che risiede legalmente da almeno dieci anni nel territorio della Repubblica.
2. Con decreto del Presidente della Repubblica, sentito il Consiglio di Stato e previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro degli affari esteri, la cittadinanza può essere concessa allo straniero quando questi abbia reso eminenti servizi all'Italia, ovvero quando ricorra un eccezionale interesse dello Stato.
"
 
La modifica alla lettera "b" del comma 1 risulterebbe così:
"b) allo straniero maggiorenne che risiede legalmente nel territorio della Repubblica da almeno cinque anni;"
la lettera "f":
"f) allo straniero che risiede legalmente da almeno dieci anni nel territorio della Repubblica."
verrebbe completamente eliminata, di conseguenza questa abrogazione abbassa da 10 a 5 anni il tempo in cui lo straniero deve ciondolare legalmente in Italia prima di acquisire la cittadinanza.
 
Secondo il mio modo di vedere le cose, non c'è pericolo che i pellet acquisiscano mai la cittadinanza in quanto non sono entrati legalmente e non vivono "legalmente" sul territorio italiano (figuriamoci farlo per 5 anni), ma se già così la sinistra fa il cazzo che gli pare riempiendoci di merda, figuriamoci se ne agevoliamo la cittadinanza... non ce li toglieremo più dai coglioni (e già adesso ne rimpatriamo uno ogni 6 anni). Con questa nuova modifica alla legge il tempo che si riesca a capire da che paese arriva (3 anni) e si trova un accordo per il rimpatrio (altri 3 anni) che nel frattempo è diventato cittadino italiano quindi tocca a noi mantenerlo in carcere.
 
In conclusione l'8-9 giugno andatevene al mare... che siate o no dei fannulloni e siete stufi di vedere il vostro vicino di banco prendere più soldi di voi solo per scaldare la sedia... andatevene al mare, per una volta diamo retta al governo Meloni. A breve, spero, il commentario a questo articolo.

 
 

13 marzo 2025

Se proprio devo...

Un buon sovrano si vede nel momento del bisogno del proprio popolo ed io, in quanto tale, non posso certo abbassarmi ai livelli dei Savoia e lasciarvi in mano a 4 vigliacchi ed un assassino (non stavo parlando di Emanuele Filiberto, ma state pur certi che al "Festival" non mi vedrete nemmeno tra le file del pubblico).
Mi viene chiesto di parlare, di analizzare, di descrivere nel dettaglio la situazione politica internazionale... beh la situazione politica internazionale si può spiegare con una sola frase... Putin è un ex KGB (ammesso che sia mai stato veramente sciolto) al servizio degli oligarchi russi, Zelensky è un giudeo, Trump un affarista e l'intera classe politica europea un malato terminale di enfisema polmonare bilaterale che si attaccherebbe al culo di chiunque promettesse di espellere ossigeno anziché metano (o meglio, in questo caso, l'esatto contrario ovvero che promettesse di vendergli il metano emesso dalle proprie "scorregge" a basso costo). Questa è la situazione politica internazionale... dite che dimentico la cina? Affatto! La cina è esattamente il comunismo immaginato da Marx (giudeo) applicato da Lenin, distrutto da Stalin e rispolverato da Mao Zedong. Ovvero la politica alla Robin Hood rubi al ricco fingi di dare al povero ed investi tutto in terre in africa.
Quindi di cosa scriverò se della politica internazionale ho già scritto tutto in 4 righe compresa l'introduzione?
Come al solito di quello che passa in sordina, di quello che i giornali scrivono perché devono, ma subito dimenticano come ordinato di fare loro.
Vi siete chiesti come mai il gruppo Meta (nello specifico Instagram e Facebook) nella persona di quell'altro zozzo di Zuckemberg abbia deciso di riaprire i propri canali all'informazione? Ovvero ha deciso di non avvalersi più dei servizi di "fact checking" (per chi mastica poco l'inglese il servizio di verifica dei fatti)? La ragione è tanto intuitiva quanto facile da comprendere... soprattutto se leggete i miei scritti da tempo, per essere giusti (almeno) dal tempo in cui la sinistra plebaglia ignorante invocava a gran voce "fuck checkers" ("Fottuti controllori") affinché le "menzogne" dei complottisti "no-vax" non fossero propagate sui media e che le uniche menzogne leggibili fossero quelle ufficiali imposte dalle case farmaceutiche ai governi (ricattati e "pronati") dell'intero pianeta.
Ora più che mai che al governo uSA (e getta) c'è quel losco parrucchino di Trump, che mezza Europa sta sbandando verso la destra (sempre più radicale) come mai l'azienda proprietaria delle principali piattaforme social decide di aprirsi alla libera "informazione"? Le ragioni sono molteplici e, tra le principali, ne troviamo almeno 2. La prima è che al governo c'è di nuovo il Parrucchino e quindi la sinistra progressista (i democratici) uSA (e getta) non ha più il controllo diretto dei "fuck checkers" quindi non può più pilotare l'informazione verso la follia di genere e l'ideologia woke. Secondo tale ideologia l'essere umano non è biologicamente binario (maschio e femmina), ma il genere biologico cambia a seconda di come l'individuo percepisce sé stesso, quindi non varrebbe più il concetto secondo cui le femminucce hanno la patatina ed i maschietti hanno il salsicciotto, ma se la patatina si sveglia percependosi come maschietto allora (per quel giorno o finché dura tale demenza) è biologicamente un maschio e viceversa. Non solo, infatti il concetto woke si estende ad ogni altra discriminazione, tale per cui, persino i pellet sono considerabili al pari degli esseri umani e, in quanto tali, è legittimo praticare la zoofilia con essi (soprattutto se sei una bella ragazza bianca, più bionda sei meglio è, ecc.). La seconda ragione è proprio imputabile al fatto che l'Europa sta andando alla "deriva" verso una destra radicale e col "Fact checking" attivo non potrebbero più essere divulgate tutta quella serie di menzogne tali per cui se la Germania, con l'AFD al governo, mette alla porta un pellet che ha commesso una serie di delitti sul suolo tedesco, diventa il primo deportato nella riaperta "Dacau - neue Geschäftsführung" ("Dacau - Nuova Gestione").
Quello che resta da capire è come sia possibile che la rimozione della censura da parte di Meta costituisca, secondo la sinistra italiana, un pericolo per la democrazia. Ora la risposta è tanto facile quanto intuitiva, ma prima va specificato (nel caso che qualche sinistroide si imbatta in questo scritto) che la sinistra intendeva dire che togliendo la censura il pericolo sia il proliferare di profili filo nazisti, che si possano scrivere post smaccatamente contro l'ideologie woke e gender senza che i profili degli eterosessuali vengano bannati e segnalati al "Comitato Segre"... questo ciò che intendevano dire, ma la verità è che la democrazia, come la intende la sinistra progressista, può sopravvivere solo grazie alla censura ovvero censurando chiunque abbia la libertà di dire "Cosa stai dicendo? Questa è una cazzata immane!!!". Quindi se l'unica campana a suonare è quella progressista allora il gregge si lascia portare al macello senza nemmeno belare, mentre se suonasse qualche altra campana, se si potesse sentire anche il suono dolce de "l'essere umano è biologicamente binario e qualunque deviazione da questo binario è una cazzo di anomalia genetica" magari (citando quel coglione di Travaglio) qualcuno si accorgerebbe che il re è nudo e non ha nemmeno un bell'aspetto.
Ecco quindi che tutti si concentrano sul fatto che Trump sia filo russo (ed anzi pro Putin), che voglia scaricare Zelensky e, come per la supercazzola di Giuli, tutti concentrano la propria attenzione altrove, non perché il fatto principale sia di poco conto, ma anzi proprio perché è troppo rilevante per metterlo in bella mostra. Come ho detto all'inizio Trump è un affarista, ma non si può più permettere di tenere i propri soldati ed armamenti bloccati in Ucraina quando Russia, Cina e Nord Korea, stanno formando un asse (per ora solo economico) in grado di occupare il mondo intero nel momento in cui dovesse diventare una iperpotenza militare. Zelensky è un giudeo e si sta facendo un "nome" letteralmente sulla pelle degli eroi che sta mandando a morte mentre lui va in TV a fare il pagliaccio e a rivelare al mondo intero (russi inclusi) i piani di guerra dei propri generali e noi ci ritroviamo in un corto circuito senza precedenti dove abbiamo una destra (radicale e non) filo-russa il cui presidente è un ex KGB antinazista, una sinistra dem. che fa il tifo per un presidente (quello ucraino) alla testa di un esercito dichiaratamente nazionalsocialista. La cina che continua a mangiarsi l'africa e a comprare quel poco che resta dell'Europa ed una classe politica che non sa più a chi gli convenga leccare il culo.
In tutto questo con il Fact checking bello arzillo sui social non si potrebbero nascondere i voltafaccia che, a seconda delle comodità, verrebbero fatti sui giornali, in quanto qualcuno (pagato profumatamente per farlo) potrebbe dire "le cose non stanno esattamente così... ieri dicevi l'esatto contrario!". Per questo va spento, perché nessuno possa dire "il re è nudo e fa pure schifo al cazzo!".
Resta da capire chi sia il "re", di sicuro non è Elvis e, per quanto mi fregi del titolo, non ci tengo minimamente ad essere messo in comunione con certa gentaglia. Noi sappiamo che il "Re" non c'è... e che Travaglio non è nient'altro che un altro burattino che finge di dire la verità scomoda, ma se lui, come chiunque altro, scrivesse la verità scomoda (come fa o almeno faceva il sottoscritto) a quest'ora sarebbe già saltato in aria. In quanto tutti i pupazzi poc'anzi citati non fanno altro che recitare sul proscenio della finanza internazionale che, come la mafia, ha le mani in pasta in tutte quelle attività che generano un guadagno, sia in termini economici che in termini di potere.
Non è assolutamente un caso che, come sicuramente ho già citato in altri scritti, le famiglie più ricche del pianeta stiano comprando enormi porzioni di aree "vergini" (dal punto di vista climatico ed ecologico) in Patagonia. Per quelli che di geografia sanno solo che la Sicilia è sotto al Po (perché lo hanno sentito dire da Bossi, realtà dei fatti che confermo), la Patagonia è una regione nella parte meridionale dell'Argentina, tra Argentina e Cile (ma più Argentina dato che il territorio del Cile è una "striscia" di terra stretta e lunga) più a sud della Patagonia c'è solo il polo sud o meglio il continente antartico...
qui sotto c'è l'Antartide 
(in culo ai terrapiattari che pensano che qui ci sia la fine della terrapiatta e l'inizio del ghiaccio che circonda il Mondo)

(facendo il verso a Barbascura) "ma dottor Brambilla... i 'gobbi' comprano le terre per far visita ai pinguini?" "Sì piccola buccia di banana... gli juventini comprano terre in Patagonia per guardare i pinguini, ma, soprattutto (quando le crisi finanziare da loro pilotate, distruggeranno tutte le economie mondiali) potranno sfruttare le risorse del sottosuolo al momento vincolate dagli accordi internazionali tra le nazioni... ed aggiungerei in culo alle politiche green imposte agli Stati!"

Così come la colonizzazione della Luna, sì per chi segue come me le notizie astronomiche (che non è l'oroscopo) c'è un progetto "multinazionale" (finanziato con 5 milioni di dollari dalla Nasa) per costruire dei reattori nucleari sulla Luna che forniranno energia elettrica, al nostro satellite, al fine di permettere la vita umana. Ora, si tratterà di "coloni" benestanti che sfuggiranno all'inevitabile collasso economico, energetico, climatico ed alimentare del nostro pianeta o sarà un ulteriore progetto di colonia penale per i "rompicoglioni"? Sono abbastanza sicuro che, ufficialmente, sarà spacciato come stazione spaziale di transito per viaggi planetari più a lungo raggio. Soprattutto visti gli studi su motori al plasma in grado di ridurre il tempo di viaggio per Marte a soli 30gg (fonte motori al plasma sovietici). Sicuramente i primi viaggi, esplorativi, permetteranno di portare cibo, acqua ed altre risorse (rubate) dal nostro pianeta per gli astronauti, ma son sicuro che a lungo termine noi patiremo la fame mentre "Loro" continueranno a speculare. Se poi consideriamo la teoria secondo cui, nello spazio profondo, il tempo scorra più lentamente che sulla Terra, non solo "questi" vivranno come pascià a nostre spese, ma lo faranno anche più a lungo.
In conclusione, è naturale che l'essere umano sia portato a preoccuparsi di quanto gli è più caro e vicino, ma l'Uomo differenziato deve saper guardare anche oltre. Deve saper guardare oltre ai comuni sentimenti e alle umane debolezze (non so se sia una frase citata, ma non credo, di Nietzsche o una mia formulazione, probabilmente, derivante dalla lettura dei suoi scritti). Ciò non significa non provare sentimenti per i propri cari che patiscono e periscono, ma vuol dire non lasciarsi abbagliare dalle esche gettate dai "pescatori di uomini" perché dove ci sono banchi di pesci, ci sono inevitabilmente anche gli "squali".