11 gennaio 2021

Restrizioni, limitazioni e chiusure e la curva continua a salire

Come spesso accade, basterebbe il titolo a decifrare e spiegare, nei minimi dettagli, l'inutilità delle misure per debellare il virus o, quanto meno, contenerne la diffusione. Inevitabilmente però, vi priverei della possibilità di leggere qualche insulto gratuito verso la classe politica tutta, o quasi.
A quasi un anno dall'inizio dell'epidemia, ricordo che io non ho mai negato l'esistenza del virus, i risultati alle azioni intraprese sono sconcertanti, non solo la curva "epidemiologica" non è scesa, ma anzi è salita a differenza di quanto ci era stato promesso dopo il primo lockdown totale ed il secondo parziale scandito dalla semaforica "contiana" del paese ridotto a brandelli, come la pazienza (per non dire i coglioni) di commercianti, ristoratori e imprenditori delle piccole medie imprese. 
Infatti, citando Giorgia Meloni, "Che senso ha chiudere bar e ristoranti alle 18? Dobbiamo combattere il covid o la cirrosi epatica?" e ancora, relativo alla splendida idea del coprifuoco, "Il covid è forse nottambulo che alle 22 dobbiamo stare tutti in casa?". Tra un rinvio e l'altro lo stato d'emergenza è stato protratto per oltre un anno (l'ipotesi attuale è sino alla fine di aprile), ma dalla definizione Treccani si evince che l'emergenza è "2. a. Circostanza imprevista, accidente [...] b. Sull’esempio dell’ingl. emergency, particolare condizione di cose, momento critico, che richiede un intervento immediato, soprattutto nella locuzione stato di emergenza (espressione peraltro priva di un preciso significato giuridico nell’ordinamento italiano, che, in situazioni di tal genere, prevede invece lo stato di pericolo pubblico)" quindi imprevista poteva essere la prima ondata, soprattutto con due dei tre imbecilli al governo secondo i quali "il vero virus è il razzismo... abbraccia un cinese" o "Andiamo tutti a mangiare un involtino primavera", ma la seconda e la, già paventata, terza ondata devono essere messe in conto e quindi sarebbe carino togliere il potere dalle mani di pagliacci incapaci e menzogneri.
Negli articoli scritto sul tema l'anno passato, si paventava la chiusura permanente di oltre il 40% degli esercizi commerciali. In quei mesi avevano elogiato apertamente il comportamento degli Italiani che, salvo alcuni italioti, avevano fatto sacrifici sia economici che affettivi per tornare alla normalità di aperitivi (come ci insegnò il terzo coglione al governo), di concerti e altre serate goliardiche prive di un qualsiasi valore intellettivo o morale. Quindi non si capisce quale direzione volessero prendere il governo e il suo "dream" team di "espsertoni" per combattere il virus, ma è chiaro che ciascuna delle scelte fatte è stata una stronzata, osservata dal punto di vista epidemiologico, mentre si rivela geniale se guardata dal punto di vista della crisi economica a cui Renzi, soci e vecchi amici (PiDioti e berlusconiani) tendono per imporci il MES e distruggere interamente il tessuto economico/produttivo del paese. Infatti queste misure, semaforiche e non, l'aver "rubato" il natale al paese come nemmeno il Grinch è mai riuscito a fare, non ha minimamente rallentato la diffusione del virus (nonostante continui a nutrire il sospetto che ora stiano facendo i tamponi a tutti quelli che hanno ignorato a marzo dell'anno scorso) in compenso ha rallentato, dove non distrutto, l'economia nazionale. Infatti come si ferma il virus dopo aver imposto a negozi, bar e ristoranti la messa a norma per la sanificazione dei locali? Semplicemente abolendo i decreti sicurezza di Salvini (perché ricordiamo che il vero virus è il razzismo) e giù piagnistei per un scimmia integrata stuprata e uccisa da un pellet a cui intendeva dare una mano. Ovviamente finché si scannano fra di loro al massimo meritano di essere menzionati in un articolo del Brambi, ma nulla di più, ciò temo invece è che per questa classe politica, ispirandomi liberamente ai personaggi di Antonio Albanese, il vero virus è il lavoro... se lo trova uno, poi, lo vogliono tutti. Infatti per quei 4 "napolacci" al governo hanno provato ad allettare l'infaticabile popolo italiano a rinunciare all'articolo 1 della costituzione "
Art. 1.
L’Italia e` una Repubblica democratica, fondata
sul lavoro.
La sovranita` appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione."
La democrazia è andata bellamente a farsi fottere, tra reddito di cittadinanza, monopattini e cirrosi,  il lavoro è un privilegio per i pellet e, se avanza, per noi cari "inferiori"... Non è un caso che le regioni più colpite, nonostante la loro sanità sia messa meglio, sono anche le regioni più produttive dell'intera Nazione, ovvero, Lombardia e Veneto che, nonostante la guida ferrea dei propri governatori, non sembrano poter uscire dalla zona rossa, infatti si accingono entrambe a tornarvi. Se, sinora, qualche ristoratore ha potuto fare il gesto dell'ombrello alle tasse rinviate grazie all'asporto dopo le 18, l'anteprima del nuovo dpcm vorrebbe che al prossimo giro anche questa misera fonte di guadagno sarà impedita. In quanto l'obbligo di andare in giro "burkati", anche in mezzo ai prati, ha portato ad un solo risultato significativo... ha rallentato la diffusione del raffreddore. Quindi o non servono a nulla contro il covid o fermare il covid non è l'obbiettivo di questo esecutivo che preferisce invece svenderci al peggior offerente invocando chissà quale spettro fascista (con la scusa dell'assalto al congresso americano) pur di non chiudere ste cazzo di frontiere e impedire ai pellet, che in un modo o nell'altro si sottraggono ad ogni tipologia di restrizione e quarantena, di entrare e diffondere il virus che, inspiegabilmente, continua a diffondersi. Infatti il virus che uccide noi è in grado di intaccare l'organismo degli animali domestici, ma in base al comportamento di questo governo, non intacca minimamente i caduti dai barconi. Se i negri "l'aspetto del toro non lo hanno nemmeno per il cazzo... il cerchio si stringe" e dimostra che non sono minimamente paragonabili né accostabili agli esseri umani.

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