6 agosto 2019

Un "lamento" per Rutger Hauer.

La citazione tratta liberamente dal signore degli anelli, non è vana se ci si riferisce ad uno tra gli attori più bravi, proliferi e sottovalutati del cinema (insieme ad un altro grande quale Bruno Ganz di cui il mondo si è ricordato quando ha dato il volto ad Hitler ne "La Caduta" e quando è mancato occasione in cui è stato pianto per quasi 6 minuti prima che se lo dimenticassero di nuovo). Per l'attore di origine olandese invece non c'è stato nemmeno il 6 minuti di commemorazione, sì che io non seguo molto i giornali, ma quelli che seguo per parlarne male hanno dato la notizia con "solo" 5-6 giorni di ritardo.
Ma non siamo qui a far polemica, forse, ma per ricordare uno straordinario attore che,  probabilmente per il suo aspetto troppo "ariano" ha quasi sempre ricoperto il ruolo del cattivo. Dopo la parafrasi fatta ieri di uno dei suoi monologhi più celebri, molti ora saranno in grado di associare il nome al volto del "cattivo" nel film Blade Runner, anche se il termine più corretto sarebbe antagonista (non usato appunto per definire quella manica di cialtroni che sono i disobbedienti "incivili" che per manifestare contro il governo danno fuoco ad auto parcheggiate, devastano le vetrine dei negozi e danno fuoco alle banche in quanto, per usare le loro stesse parole, rispondono così alla domanda perché date fuoco alle banche "Perché... perché se non bruci una banca sei un coglione!!!"... mi spiace ammettere che, in tal senso, sono un coglione)... sicuramente la pellicola di Ridley Scott è stata quella che lo ha lanciato definitivamente, ma non è stata la sua prima interpretazione né la sua prima apparizione in una produzione importante, infatti prima di allora aveva interpretato il ruolo di cattivo in "I Falchi della Notte" accanto a Sylvester Stallone (che ora è decaduto come tutti i vecchi della sua generazione, ma a quel tempo, nel 1981, era abbastanza sulla cresta dell'onda infatti la pellicola si incastra esattamente tra Rocky II e Fuga per la vittoria. Come dicevo dopo questa prima prova con un ruolo importante, arrivano altri ruoli importanti in produzioni (per l'epoca) degne di nota. Ad esempio l'ormai dimenticato Il nido dell'aquila in cui interpreta "Jim Malden, un ex-sergente reduce dal Vietnam, che protegge con ogni mezzo le varie specie di animali che vivono nel suo territorio" (fonte vaccapedia) a cui segue il film che, a noi Nerd giocatori di Dungeons & Dragons, ha lasciato un solco indelebile nel cuore. Infatti è il protagonista del film di Richard Donner Ladyhawk una storia epica fantastica in cui Hauer è Etienne Navarre l'ex capitano della guardia il cui compito è quello di uccidere il "Vescovo di Aguillon" per liberare, con l'aiuto di Philippe Gaston (interpretato dallo straordinario Matthew Broderick), la bella Isabeau D'Anjou (interpretata dalla tuttora splendida Michelle Pfeiffer)... lo so che con tutti 'sti nomi francesi vi è già scappata la voglia, ma il film è davvero bello e basta la scena in cui Navarre entra in chiesa con il cavallo (lo so ora lo fanno tutti anche gli "Spada" dell'omonimo clan di zingari, ma allora era davvero innovativo) vale tutto il film.
La sua carriera è stata un'altalena, come spesso capita agli attori sottovalutati, ma lui non si è mai tirato indietro nemmeno quando la produzione non era entusiasmante. Eppure restano memorabili le sue interpretazioni nei film "The Hitcher - La lunga strada della paura" e "Furia Cieca", la trama del primo si può sintetizzare in questa frase "Se sporgete il pollice per fare l'autostop e quelli della mia generazione non si fermano è perché in quella frazione di secondo tra quando vi vedono e quando accelerano... in una parte recondita della loro mente si sono rivisti il film The Hitcher... e col cazzo che ve lo diamo un passaggio." il secondo invece è un film che con quattro lire mette in piedi una produzione salvata esclusivamente dalla magistrale presenza dell'olandese. L'unica peculiarità è che l'esperto di arti marziali (che va in giro con una spada da samurai nascosta in un bastone da passeggio è un cieco (inteso come non vedente). Un idea a mia memoria originale, infatti sarà ripresa (anche se con una trama decisamente diversa) da Takeshi Kitano, sceneggiatore, regista e interprete del film "Zatoichi".
L'elenco dei film che mostrano la grandezza e l'infaticabilità di questo attore sarebbe troppo lungo per cui mi limiterò ai più "importanti" quali, ad esempio, il ruolo di vampiro nel film Buffy - l'ammazzavampiri, con tra gli altri Donald Sutherland e Luke Perry (all'epoca già noto per la fortunata serie Beverly Hill 90210), I banchieri di Dio - Il caso Calvi (di cui avevo parlato in un articolo), Sin City, Batman Begins (il primo della trilogia di Nolan), ecc.
Come dicevo infaticabile anche quando le pellicole non erano certo alla sua altezza (o quasi) infatti mi sento di citare una sua interpretazione nella produzione italo-zingaresca Barbarossa (dove recita nel ruolo di Federico I detto "Barbarossa" appunto) e Hobo with a Shotgun film di cui francamente non si sentiva la mancanza, ma lui l'ha interpretato.
Una delle ultime interpretazioni degne di note vantano la sua "comparsata", o poco più, nella prima puntata della serie The Last Kingdom di cui ho ampiamente parlato in precedenza.

Insomma la sua lunga carriera si snocciola tra il 1973 sino al 2018 quando è tornato in Olanda, sua terra natale ed in cui è morto. 45 anni di carriera dove ha interpretato, talvolta, sino a 4-5 film all'anno, magari un apparizione, a volte come antagonista, altri come protagonista. Non sempre pellicole memorabili, ma sicuramente una carriera invidiabile in cui lui interpretava al meglio (nonostante la produzione a volte scabrosa) il suo ruolo sempre in modo magistrale.

Grazie Rutger, "tutti questi momenti andranno perduti come lacrime nella pioggia!!!"

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