7 agosto 2019

Le signore Sindaco 2 M a 5 Stelle

Come per la sua collega Torinese, mi rifiuto di deturpare la lingua italiana prostituendo il nome di una carica istituzionale. Quindi non esistono "sindache", "ministre" e "presidente" (pensatelo come femminile plurale e non come il corretto maschile singolare). Non intendo certo intrattenere una lezione di italiano, anche perché l'insegnamento non è proprio il mio forte, ma dovete pensare alla lingua italiana come ad una lingua melodiosa e musicale... se suona male è sbagliato.
Infatti come rimarcato in altri scritti ci sono dei termini, istituzionali e non, che hanno il corrispettivo femminile (leggasi Presidentessa e non presidenta,vomito, come vorrebbe la Boldrini), ci sono inevitabilmente termini che sono al maschile (per il principio di musicalità di cui pocanzi) come ad esempio ministro (ministressa suona decisamente di merda), altri che sono inevitabilmente al femminile e non esiste, se non in forma dialettale, un corrispettivo maschile (il già citato in articoli precedenti tassista che non diventa tassisto, ma al massimo il romanesco "tassinaro").
Ciò detto veniamo alle ragioni di cotanto astio nei confronti del Sindaco di Roma, sapete tutti come potete leggere sui giornali e su questo stesso blog, che le due mignotte pentastellate stanno distruggendo quelle che sono le economie locali, stanno (di fatto) cacciando i cittadini autoctoni (o quasi) dai propri quartieri e stanno portando avanti delle politiche ad Cazzum (per usare la corretta locuzione latina). Per il capoluogo piemontese, oltre a quanto segnalato nell'articolo specifico, va ricordato che l'Appendino si è posta piuttosto di traverso nella candidatura olimpica della città sabauda. Faccio presente (qualora non lo avessi mai detto) che come un pensionato mi sono goduto ogni singolo cantiere per la costruzione/ammodernamento delle infrastrutture olimpiche (ivi inclusa la metropolitana). "Ahhhh sì. Quanto era bello muoversi per la città e trovare, ad ogni svolta, un vicolo cieco, un senso unico invertito, una strada che passava per l'ingresso pedonale degli operai del cantiere!" Il senso unico invertito è, ovviamente, un esplicito riferimento al fatto che ce lo siamo presi in quel posto per anni per avere un tornaconto turistico di poche settimane ed economico pressoché nullo (in confronto al disagio affrontato).
Lo stesso vale per la Capitale che vede un degrado apparentemente inarrestabile di cui, onestamente la Raggi sembra disinteressarsi (giusto per non dire "fottersene"). La ragione di questo stato assoluto di abbandono è spiegabile molto bene per la questione raccolta rifiuti. Infatti Mario Giordano ha fatto un buon lavoro di giornalismo investigativo riuscendo a raccogliere la testimonianza di un "pentito" della raccolta rifiuti per la regione Sardegna il quale ha dichiarato, senza mezzi termini, che l'ordine è quello di non raccogliere l'immondizia fino a quando non viene dichiarato lo stato di emergenza. Infatti se, per ipotesi, il guadagno per la "manutenzione" ordinaria (ovvero la regolare raccolta programmata) è di 10, in emergenza diventa di 40, sostanzialmente oltre a tutto ciò che è stato risparmiato va aggiunto il guadagno aggiuntivo.
Chiaramente le ipotesi sono due, o il sindaco è completamente idiota da non aver capito che se è possibile raccogliere l'enorme quantitativo abbandonato nei pressi dei cassonetti e lungo i marciapiedi in emergenza lo stesso si potrebbe fare in manutenzione ordinaria, oppure anche la Raggi si intasca la sua bella fetta di torta.
Su quel disastro chiamato trasporto pubblico non entriamo nemmeno nel merito, in questo caso Torino e Roma condividono lo stesso problema, ma mentre nella prima capitale del Regno d'Italia la colpa dei mezzi divorati dalle fiamme può essere attribuita ad un dichiarato errore di progettazione (ma non si può sorvolare sulla lentezza con cui tali mezzi vengono ritirati dalla circolazione per la loro messa in sicurezza), per la capitale "Imperiale" il problema non è stato nemmeno identificato e bisogna (per logicità) attribuire gli incendi ad una incapacità/impossibilità di manutenere i veicoli adibiti al trasporto pubblico.
Uno studio recente ha portato Torino ad un primato di tutto rispetto. Infatti è la seconda città più pericolosa d'Europa, preceduta da Napoli e seguita da Manchester e Birmingham, quindi troviamo Marsiglia (al 5° posto), Roma non è per nulla lontana infatti è al 6° posto, ma nella top 20 delle città più pericolose del continente c'è posto per un'altra italiana (Bologna)... sarà sicuramente un caso che delle 4 città italiane in classifica siano tutte a guida rossa (anche se ai 5 stelle è stato affibbiato il colore giallo, la tendenza rossa della loro politica è evidente).
Resta il fatto che il sindaco di Roma non trova il tempo per risolvere l'emergenza abitativa dei romani, non trova il tempo per risolvere l'emergenza della raccolta rifiuti, non trova certamente (per mancanza di volontà) il problema della delinquenza incontrollata dovuta ad un'immigrazione selvaggia, ma trova il tempo per distrarre un esercito di vigili urbani (a cui si accoda l'immancabile strascico di inchiostro rosso dei giornalisti) "la Raggi esulta per la rimozione della scritta in marmo dall’edificio di CasaPound, per la quale aveva personalmente portato la notifica di rimozione accompagnata da uno stuolo di vigili e giornalisti" ancora una volta ci pongono di fronte all'evidenza dei fatti su quali siano le priorità delle "mignotte a 5 stelle".

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