Non è sempre facile riuscire ad individuare il punto di origine di un determinato momento storico, eppure, a volte, questo è possibile anche quando sembra così insignificante.
Sicuramente per spiegare gli avvenimenti di "oggi" legati al covid si dovrebbe risalire il fiume della Storia, sino al primo vagito dei giudei in Egitto quando, durante il governo del faraone Amenhotep IV-Akhenaton, inventarono Jhvh. Fior fior di storici, pur di non svelarci questo mistero, sono pronti a falsificare qualsivoglia documento sostenendo che già nell'antico Egitto esistessero tali nozioni (come s si parlasse della lavorazione del ferro). Infatti secondo gli storici, e che storici, "L’ABATE prof. A. E. Drioton afferma: « Un numero impressionante di testi prova che gli Egiziani possedevano, già all’inizio dell’Antico Impero, una nozione filosofica di Dio sostanzialmente simile alla nostra: quella di un Dio nominato senza determinazioni (e per conseguenza concepito come unico) signore degli eventi, provvidenza degli umani, giudice e retributore delle buone e delle cattive azioni ».
È quindi erroneo attribuire al Faraone scismatico Amenhotep IV-Akhenaton l’introduzione di una dottrina monoteistica in Egitto. I più antichi testi infatti menzionano spesso Nether Uat o « Dio Uno », autogeneratosi e creatore dell’universo.
Anche gli dèi sarebbero stati creati da questo Dio Uno « nominando le proprie membra » e di conseguenza il pantheon egizio non fu che una « manifestazione individualizzata del Dio Supremo ». Presso gli strati inferiori della popolazione fu facile, per ignoranza, decadere nel politeismo, considerando le singole manifestazioni divine come divinità a sé stanti, oggetto di culto singolo. Lo stesso demiurgo assunse, nei vari sistemi teologici templari, nomi diversi: Ptah in quello menfitico, Ra o Atum in quello eliopolitano, Amon in quello tebano.".
In tutto questo cosa c'entra Draghi? Lui c'entra e lo sa benissimo... Ad ogni modo una delle ultime trasferte che avevo fatto era un Lazio-Inter immediatamente successiva al famoso episodio in cui i ragazzi della Nord, gli "Irriducibili Lazio" esposero lo striscione "Onore alla tigre Arkan" era il 30 gennaio 2000 da lì il giro di vite fu tremendo, durante quella trasferta fui fermato da due agenti della digos in borghese (come sempre sono gli agenti della digos) che mi "sequestrarono" una sciarpetta su cui spiccava un ufficiale tedesco disegnato un po' alla "Sturmtruppen" (fumetto che tutto aveva in sé fuorché dell'apologia di nazifascismo), ma colpevole di avere sulla manica destra un bracciale con la celtica, è già da questo si sarebbe dovuto capire che non poteva essere apologia di fascismo, ma era appena entrata in vigore la legge che vieta (tuttora) di indossare simboli che possono ricondurre direttamente o indirettamente al nazifascismo. Ricordo che lo feci presente ad uno dei responsabili degli Irriducibili con le parole "Mi sa che stavolta avete esagerato!", mi rispose con una domanda... "Dici che abbiamo esagerato?". Questo momento indica sicuramente il momento in cui si accentua la lotta contro la tifoseria organizzata che, tra un daspo e l'altro, viene decimata spianando così la strada alle infiltrazione mafiosa e 'ndrina. Ma ancora una volta non è l'inizio. Infatti l'inizio della fine che ha, di fatto, portato all'arrivo di Draghi, senza alcuna opposizione da parte della plebe e dei vari traditori politici che sono passati dal più sfrenato sovranismo all'ammissione delle proprie colpe invocando la clemenza della "corte" pur di non finire come Berlusconi, è da ricercarsi nell'ultima decade dello scorso millennio. Se analizziamo quanto succede in quel decennio tutto è cruciale, anche se bisogna fare un ulteriore piccolo passo indietro, ovvero al 1988 alla morte di Giorgio Almirante fascista dichiarato, senza mezzi termini, che il tempo del fascismo non solo lo ha vissuto, come altri, da spettatore in panchina in attesa che il fascismo cadesse per spolparne la carcassa (alla Licio Gelli), ma l'ha vissuto e, in parte, contribuito a forgiarlo. Infatti da vaccapedia apprendiamo che "Il 28 ottobre 1932 si apre la Mostra della Rivoluzione Fascista in via Nazionale, in occasione del decennale della Marcia su Roma, e il giovane Almirante che avrà modo di montare come guardia d'onore nel 1933, ricorderà l'esperienza in un articolo pubblicato sul Tevere:
«Ritengo che entrare nella Mostra della Rivoluzione costituisca un onore che non va disprezzato; entrarvi, poi, vestendo la divisa di una organizzazione fascista, entrarvi per montare la Guardia d'Onore, è una fortuna che non deve essere gettata al vento. [...] Giungono i militi a cui gli universitari debbono cedere il posto. Il cambio si svolge con perfetta disciplina, come tra soldati veterani. Molta gente ci guarda, in via Nazionale, e con un certo stupore. Se non portassimo i caratteristici berretti multicolori, stenterebbero a crederci, davvero, studenti. Studentì sì, ma anche fascisti, ecco il segreto di tanta disciplina.»" nel 1946 fonda il partito e movimento politico Movimento Sociale Italiano divenuto poi noto con l'acronimo MSI (di cui in certe parti d'Italia si possono ancora leggere le scritte sui muri lasciati con quella vernice speciale in mani fasciste che resta tutt'ora indelebile) ed i suoi militanti con il nome di MIssini. Nonostante certe sue idee, chiaramente espresse tramite Il Manifesto della Razza* uno dei suoi scritti apparso sulla pubblicazione della rivista fascista La Difesa della Razza (di cui fu segretario del comitato di redazione da '38 al '42), e nonostante i vari tentativi dei partiti "democratici" di forzarne la chiusura, fu a tutti gli effetti la 4° forza politica del paese infatti Almirante fu eletto in parlamento sin dalla prima legislatura (e nonostante i democratici scontri con cui i comunisti erano soliti obbiettare alla legittimità del partito di chiara matrice fascista). Già nel 1987, poco prima della sua morte, Almirante cedette la guida al trentacinquenne Gianfranco Fini che passo brevemente nelle mani di Pino Rauti prima di tornare a Fini per la completa distruzione ed il completo tradimento dello spirito del MSI. Prima di giungere alla Svolta di Fiuggi vanno ricordati i fatti di cronaca avvenuti, misteriosamente, tutti nel 1992 ovvero l'inchiesta giudiziaria denominata "Mani Pulite" o "Tangentopoli" e la morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Andando con ordine... perché è importante mani pulite? Non certo per l'arresto di qualche politico colluso con la mafia (per quanto potessero essere nomi di spicco quali Bettino Craxi e Cirino Pomicino). Sostanzialmente la fine della prima repubblica (seconda se si considera come prima repubblica quella Sociale di Mussolini) porto alla destituzione di una classe politica sì corrotta, ma quanto meno intelligente. Ovvero Craxi, Andreotti ed il resto della marmaglia intanto aveva capito che il popolo per pagare le tasse deve avere un lavoro, non può pagare le tasse stando a casa sul divano a guardare la TV, in secondo luogo a non farsi beccare. "«In questa vicenda, purtroppo, una delle vittime sono proprio io. Mi preoccupo di creare le condizioni perché il Paese abbia un Governo che affronti gli anni difficili che abbiamo davanti e mi trovo un mariuolo che getta un'ombra su tutta l'immagine di un partito che a Milano in cinquant'anni, nell'amministrazione del Comune di Milano, nell'amministrazione degli enti cittadini – non in cinque anni, in cinquanta – non ha mai avuto un amministratore condannato per reati gravi commessi contro la pubblica amministrazione.»" Mario Chiesa, il mariuolo isolato, non è stato altrettanto furbo... in verità è stata la denuncia dell'imprenditore costretto a pagare la tangente a far scattare l'indagine dal fascicolo che era aperto in procura sin dall'anno precedente.
Quella classe politica, corrotta quanto quella attuale, era decisamente più "cazzuta" e capace, ma soprattutto, come appena accennato, aveva compreso che i soldi si fanno dove i soldi girano. Quindi facendo arrestare o decadere quella classe politica gli speculatori bancari hanno potuto avere al proprio soldo gente che di soldi non capisce niente. Non è un caso che con Craxi, il ladro, La Giovane Italia fosse la quinta potenza economico/industriale al mondo preceduta solo da Stati Uniti, Giappone, Germania Ovest e Francia e con l'arrivo del Mortazza Prodi, a guidarci fieramente verso il baratro di €uro ed U(B)E, siamo diventati il bancomat d'Europa. Tant'è che oggi ci ritroviamo sull'orlo del MES che, prima della fine dell'era Draghi, con poteri illimitati fornitegli dalla pandemia e senza alcuno scrupolo morale, diventerà una realtà. Una triste realtà con cui dovremmo fare i conti comprese quelle sardine rosse, tanto funzionali a Renzi, che si sono accorte l'assenza di Salvini al governo dopo appena due anni dall'uscita da quell'esecutivo. Anche lo zeccume vario dei centri sociali, anch'esso "inspiegabilmente"* sparito, ci dovrà fare i conti.
La "mazzata" del 1992 è stata duplice, da un lato spazzare via una classe politica corrotta, certo, ma capace e "nazionalista" (inteso nel senso che i loro sporchi interessi passavano necessariamente attraverso i nobili interessi Nazionali) e seppellire quel che restava delle inchieste sulla mafia che stava smascherando le connessioni con la politica. Le due inchieste congiunte avrebbero portato alla destituzione, da un lato, della classe politica corrotta, ma anche all'indebolimento, quando non all'annientamento completo, della mafia che, senza più appoggi politici, sarebbe tornata alla dimensione primordiale di realtà locale e non più sovranazionale. Colpendo unilateralmente, ovvero solo la parte politica, la mafia ha avuto la possibilità di espandersi esponenzialmente, soprattutto essendo già collusa da tempo con l'imprenditoria che è subentrata alla classe politica devastata da tangentopoli. Infatti alle successive elezioni politiche i vecchi partiti (salvo rare eccezioni, che hanno dovuto comunque sopravvivere ad uno o più scismi interni) sono stati sostituiti da nuovi schieramenti dai nomi più fantasiosi e dai programmi politici sempre più esigui quando non del tutto inesistenti. Così al garofano socialista si sostituì un fitto bosco di margherite, ulivi, ecc. La discesa in campo di Berlusconi è solo un piccolo esempio di quanto appena affermato. Infatti dopo la frettolosa fuga di Craxi in quel di Tunisi dove, sostanzialmente, ha ripreso a fare quello che stava facendo in Italia ("rubare"), ma lì lo poteva fare senza doversi preoccupare troppo di leggi e costituzione. Non è assolutamente un caso che da quelle parte sia considerato un salvatore, se tanto mi da tanto... da quelle parte non hanno mai visto un boom economico e Craxi, per quanto un ladro, non era certo un incapace.
La fuga costrinse il Berlusca a dover scendere in campo per evitare una serie di processi che solo l'essere presidente del consiglio gli avrebbe risparmiato. Così in effetti fu per il quasi ventennio in cui rimase in carica. Della caduta di Silvio abbiamo già parlato in altri articoli e questa non è la sede adatta.
In un simile scenario le capacità imprenditoriali di Berlusconi (nel 1994) non sarebbero bastate a farlo eleggere, serviva una grossa coalizione di "centrodestra". Ecco che viene servita "fredda" dalla svolta di Fiuggi. Gianfranco Fini, in veste di segretario del Movimento Sociale Italiano, tradisce ogni ideale del partito dichiarando, nel suo lungo discorso, "«Il patrimonio di Alleanza Nazionale è intessuto di quella cultura nazionale che ci fa essere comunque figli di Dante e di Machiavelli, di Rosmini e di Gioberti, di Mazzini e di Corradini, di Croce, di Gentile e anche di Gramsci.»
«È giusto chiedere alla destra italiana di affermare senza reticenza che l'antifascismo fu un momento storicamente essenziale per il ritorno dei valori democratici che il fascismo aveva conculcato.»
«La destra politica non è figlia del fascismo. I valori della destra preesistono al fascismo, lo hanno attraversato e ad esso sono sopravvissuti.»".
Il "tradimento di Fiuggi", come lo ricordano i militanti dell'allora "Fronte della Gioventù", non fu solo un tradimento politico, come se ne vedono tanti in un ambiente politico dove c'è più spazio per lo show business che per il bene del paese, ma spalancò le porte ad una serie di leggi liberticide che potevano passare solo con una "destra", come la definì Fini, compiacente se non complice. Se una Boldrini qualsiasi avesse detto a Pino Rauti "Fascista!!!" quest'ultimo gli avrebbe risposto "eh e quindi?!? Doveva essere un insulto?" a Fini non è stato nemmeno necessario dirglielo... il cadavere del MSI non era ancora freddo che lui era già trasvolato presso il muro del pianto con la kippah in testa a frignare chiedendo perdono per le colpe di tutta la destra del mondo.
E senza alcuna protezione politica anche il movimento Skin Head di lì a breve fu travolto. Certo non avrebbero potuto guidare una rivoluzione, così come non poterono gli squadristi della marcia su Roma, ma esattamente come loro avrebbero costituito il braccio armato, l'esercito in grado di difendere il territorio e, all'occorrenza, combattere per destituire la dittatura delle banche e dei mediocri. La messa in fuorilegge, con la cosiddetta "legge Mancino" (anno 1993) ha di fatto dato inizio a quanto sta accadendo oggi, ovvero, la promulgazione di una serie di leggi, provvedimenti, istituzione di commissioni, al solo scopo di garantire alla "democrazia" il potere senza alcun reale modello alternativo. Non parlo certo degli scontri violenti, non è certo questo il modello che oggi viene a mancare con la decadenza del movimento Skin, senza contare che per quello c'è sempre l'esempio della sinistra antagonista (a chi o cosa non è dato saperlo) funzionale al sistema. Ciò che manca è la possibilità per il popolo di venire a contatto con i valori propri del Nazi-fascismo e/o di una destra estrema che sa far politica per il bene del paese e dei suoi cittadini... o se non proprio per il bene di ogni singolo individuo, almeno per il bene dei legittimi interessi Nazionali.
Sostanzialmente la legge Mancino ha avuto un duplice effetto, uno positivo e l'altro pessimo. Quello positivo è che ha fatto scomparire dalle fila dell'estrema destra i personaggi ambigui in cerca solo di un bacino elettorale. Il negativo è aver privato gli italiani di una sorta di polizia privata che, se ben indirizzata e inquadrata, teneva a bada l'immigrazione selvaggia ed i pellet che non si sentivano assolutamente padroni delle strade. Come mi è capitato di rispondere spesso all'affermazione "se i pellet arrivano è perché qualcuno li fa arrivare!", "questo è innegabile, se i negri arrivano è perché qualcuno li fa arrivare, ma se la gente li fa anche sentire a casa loro questi telefoneranno a casa per farne venire ancora!". Quando venivano ricacciati in mare a colpi di aspirapolvere in testa non solo ce n'erano molti meno, ma non erano nemmeno così arroganti, certo qualcuno c'era e di solito faceva una brutta fine perché alzava troppo la cresta.
In conclusione la prima metà degli anni '90 del secolo scorso, hanno segnato l'inizio della fine che ha portato ad oggi, dove ci troviamo in situazioni paradossali tali per cui chiunque non condivida le "idee" del pensiero unico o si adegua o viene processato mediaticamente (per ora), in attesa della promulgazione di quelle leggi che metteranno totalmente fuori legge ogni tipo di opposizione politica, culturale e intellettuale. Esattamente come sta già capitando a chi, per coerenza ai propri principi, non ha voluto salire sul carro di Draghi.
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